CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 maggio 2015
439.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 85

COMITATO PERMANENTE SUI DIRITTI UMANI

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 6 maggio 2015. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI.

  La seduta comincia alle 8.45.

Sulla tutela dei diritti delle minoranze per il mantenimento della pace e della sicurezza a livello internazionale.
Audizione di Shin Dong Hyuk, esule della Corea del Nord.
(Svolgimento e conclusione).

  Mario MARAZZITI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso Pag. 86l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Shin DONG HYUK, esule della Corea del Nord, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono quindi Mario MARAZZITI, presidente, Michele NICOLETTI (PD) e Pia Elda LOCATELLI (Misto-PSI-PLI).

  Shin DONG HYUK, esule della Corea del Nord, replica ai quesiti posti e fornisce ulteriori precisazioni.

  Mario MARAZZITI, presidente, svolge un breve intervento conclusivo e dichiara svolta l'audizione.

  La seduta termina alle 9.35.
  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 6 maggio 2015. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 14.25.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di libero scambio tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Corea, dall'altra, con Allegati, fatto a Bruxelles il 6 ottobre 2010.
C. 3055 Governo, approvato dal Senato.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Michele NICOLETTI (PD), relatore, rileva come l'Accordo in esame, in linea con i princìpi dell'Organizzazione mondiale del commercio, prevede la creazione di una zona di libero scambio fra l'Unione europea, i suoi Stati membri e la Repubblica di Corea, da realizzarsi attraverso la rimozione della quasi totalità degli ostacoli tariffari e non tariffari fra le aree economiche, l'adeguamento di standard e la regolamentazione di importanti settori strategici, quali quelli farmaceutici, automobilistici e di elettronica di consumo.
  L'Accordo punta altresì a riaprire i rispettivi mercati nei settori dei servizi e degli investimenti, a stabilire un impegno delle parti a tutela della proprietà intellettuale, per l'apertura del mercato degli appalti pubblici, la politica di concorrenza e gli aiuti di Stato.
  Sottoscritto nell'ottobre del 2010, dopo un lungo negoziato, l'Accordo è già entrato in vigore in via provvisoria nel luglio del 2011 per i settori di esclusiva competenza comunitaria, secondo le regole del diritto dell'Unione europea: si compone di 15 capi, ciascuno dei quali suddiviso in articoli, e di tre protocolli, dedicati alla definizione dei prodotti originari, alla cooperazione amministrativa e alla cooperazione culturale, nonché di numerosi allegati relativi ai singoli capitoli.
  Dopo aver indicato gli obiettivi generali al Capo I, l'Accordo prevede al Capo II la liberalizzazione graduale e reciproca del commercio, secondo calendari differenziati, a seconda delle diverse categorie merceologiche. In linea generale, è prevista la soppressione di quasi il 99 per cento dei dazi doganali per i beni industriali e agricoli, ad esclusione di un numero limitato di prodotti agricoli, come ad esempio il riso. L'Accordo consente, tuttavia, alle parti di ricorrere, pro tempore e accettando forme di compensazione, a misure di salvaguardia bilaterale, qualora la soppressione di un dazio causi o minacci di causare un grave pregiudizio all'industria nazionale (Capo III), come nel caso delle produzioni automobilistiche o tessili.
  Sono, altresì, previste regole specifiche per ridurre le barriere tecniche nei settori dell'elettronica, dei prodotti farmaceutici, dei dispositivi medici.Pag. 87
  Con riferimento al comparto dell'auto, la Corea cerca di adeguarsi alle norme internazionali in materia di standard di sicurezza e ambientali (Capo IV). Il Capo V è dedicato alla cooperazione nel settore sanitario e fitosanitario, mentre il Capo VI si incentra sul regime doganale e sulla facilitazione degli scambi commerciali, prevedendo un generale snellimento delle procedure di sdoganamento delle merci, una semplificazione delle procedure e la collaborazione in materia di sicurezza.
  I successivi capi sono dedicati alla liberalizzazione degli scambi nel settore del commercio dei servizi ed elettronico (Capo VII), dei pagamenti e dei movimenti di capitali (Capo VIII) e degli appalti pubblici (Capo IX).
  Con riferimento alla materia della proprietà intellettuale, il Capo X estende le tutele del diritto di proprietà intellettuale anche al settore commerciale, includendo nella tutela il diritto d'autore, i marchi, le indicazioni geografiche, i disegni, i modelli e i brevetti, aspetti, questi, di particolare interesse per il nostro Paese.
  Gli ulteriori capi dispongono in ordine alla concorrenza e alla trasparenza, stabilendo un impegno per le parti ad un'applicazione delle norme che eviti il ricorso a pratiche commerciali scorrette e obblighi orizzontali rafforzati in materia di trasparenza regolamentare nel settore degli scambi commerciali e degli investimenti.
  Particolare attenzione è poi dedicata alla dimensione sociale e ambientale dello sviluppo, con la previsione di meccanismi di monitoraggio affidati alla società civile e l'impegno reciproco delle parti a facilitare e promuovere il commercio di beni che contribuiscano allo sviluppo sostenibile, ivi inclusa l'attenzione nei confronti dei temi della responsabilità sociale delle imprese e del commercio equo.
  L'Accordo stabilisce, altresì, che le controversie relative all'interpretazione e all'applicazione del testo vengano risolte mediante consultazioni o attraverso la costituzione di un collegio arbitrale, mentre il Capo XV detta disposizioni finali sulle versioni linguistiche, sull'ambito territoriale di applicazione e sull'entrata in vigore dell'Accordo.
  Relativamente ai protocolli, senza entrare in aspetti tecnici eccessivamente analitici, evidenzia come il protocollo relativo alla definizione di prodotti originari e metodi di cooperazione legislativa preveda che gli esportatori autorizzati possano rilasciare dichiarazione di origine, in relazione a fatture, a bolle di consegna o a qualsiasi altro documento commerciale, che descrivano i prodotti esportati in maniera sufficientemente dettagliata da consentirne l'identificazione.
  Gli altri due protocolli dell'Accordo sono dedicati rispettivamente all'assistenza amministrativa reciproca nel settore doganale e al rafforzamento della cooperazione culturale.
  Il disegno di legge di ratifica ed esecuzione consta altresì di quattro articoli che riguardano l'autorizzazione alla ratifica, l'ordine di esecuzione, la copertura finanziaria dei relativi oneri (valutabili in circa 24.000 euro, a decorrere dal 2015), e l'entrata in vigore del testo.
  Segnala che la recentissima relazione annuale della Commissione europea sull'attuazione dell'accordo al nostro esame, presentata il 26 marzo scorso, delinea un bilancio positivo soprattutto per l'UE. Le esportazioni di merci verso la Corea sono infatti aumentate del 35 per cento, passando da 30,6 miliardi di euro nei 12 mesi precedenti l'attuazione dell'accordo di libero scambio a 41,4 miliardi di euro nel terzo anno di attuazione provvisoria dell'intesa. Nello stesso periodo, le esportazioni di prodotti dall'UE verso la Corea, interamente o parzialmente liberalizzate dall'accordo, sono aumentate più delle esportazioni complessive, vale a dire rispettivamente del 46 per cento e del 37 per cento.
  In relazione alle cosiddette produzioni sensibili, le importazioni di automobili dalla Corea sono aumentate del 20 per cento nel terzo anno di attuazione (luglio 2013 giugno 2014) rispetto all'anno precedente (luglio 2012-giugno 2013). Le importazioni di automobili dotate di motori Pag. 88medio-grandi sono aumentate del 50 per cento, mentre le importazioni di automobili con motori piccoli sono diminuite del 7 per cento.
  La Commissione rileva in ogni caso che le importazioni di automobili dalla Corea sono ancora ad un livello inferiore rispetto a quello rilevato da luglio 2007 a giugno 2008. Le importazioni di prodotti tessili dalla Corea sono invece diminuite del 12 per cento nel terzo anno di attuazione rispetto all'anno precedente, a fronte di un calo del 6 per cento nel secondo anno di attuazione rispetto al primo anno; mentre le importazioni di prodotti elettronici sono diminuite del 13 per cento nel secondo anno di attuazione dell'accordo, nel terzo anno sono aumentate del 31 per cento.
  Anche alla luce delle considerazioni svolte, raccomanda, infine, una rapida approvazione del disegno di legge.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA si associa all'auspicio del relatore per una celere conclusione dell’iter di ratifica del provvedimento.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che, nessun altro chiedendo di intervenire, è concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri.
  Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica Ceca sulla cooperazione in materia di cultura, istruzione, scienza e tecnologia, fatto a Praga l'8 febbraio 2011.
C. 2004 Di Stefano.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Gianluca PINI (LNA), relatore, segnala che l'Accordo italo-ceco sulla cooperazione in materia di cultura, istruzione, scienza e tecnologia si propone di fornire un quadro di riferimento adeguato alle iniziative di collaborazione culturale, scientifica e tecnologica, in considerazione della varietà e della qualità dei rapporti bilaterali in essere tra i due Paesi.
  L'intesa sostituisce i precedenti accordi in materia, siglati nel 1971 e nel 1990, divenuti obsoleti, oltre che per i noti cambiamenti politici, anche per l'evoluzione che la collaborazione in campo culturale scientifico e tecnologico ha avuto negli ultimi anni. La Repubblica Ceca è infatti divenuto Stato membro dell'Unione europea a partire dal 2004 e partecipa quindi a pieno titolo alle politiche di cooperazione culturale e scientifica perseguite in tale ambito.
  L'esigenza di sottoscrivere un nuovo Accordo deriva anche dal crescente interscambio e dalle numerose iniziative intraprese sul piano culturale, scientifico e tecnologico che necessitano, quindi, di un inquadramento organico ed aggiornato.
  L'Accordo si propone di favorire, da una parte, un ulteriore rafforzamento dei rapporti bilaterali fornendo nel contempo una risposta efficace alla fortissima richiesta di lingua e cultura italiana nella Repubblica Ceca e, dall'altra, incoraggiare l'avvio di strette collaborazioni in un settore sempre più cruciale come quello della ricerca scientifica e tecnologica.
  Pertanto, l'Accordo consentirà di promuovere ed incentivare iniziative, scambi e collaborazioni in ambito culturale, scientifico e tecnologico mediante l'attività di cooperazione universitaria, l'organizzazione di convegni e l'attribuzione di borse di studio, facilitando nondimeno la cooperazione nella conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio artistico ed archeologico, con particolare riguardo al contrasto dei trasferimenti illeciti di beni culturali ed alla protezione dei diritti di proprietà intellettuale.
  Il testo si compone di un preambolo e venti articoli ed individua le finalità ed i settori prioritari di collaborazione (artt. 1 e 2); i campi di collaborazione culturale, d'istruzione, scientifica e tecnologica (artt. 3-14); le modalità di esecuzione della cooperazione Pag. 89culturale, scientifica e tecnologica (artt. 15-16); le clausole di entrata in vigore, modifica, risoluzione delle controversie, durata e denuncia dell'Accordo stesso (artt. 17-20).
  Particolare rilievo assumono le disposizioni riguardanti i distinti ambiti di collaborazione previsti dall'Accordo che spaziano dalla cooperazione fra istituzioni universitarie, anche mediante l'avvio di ricerche congiunte e l'organizzazione di seminari e simposi, ad altre forme di cooperazione in ambito culturale, archeologico ed artistico, prevedendo altresì l'offerta reciproca di borse di studio a studenti dell'altro Stato per studi e ricerche in settori considerati prioritari dalla Parti contraenti.
  L'Accordo disciplina, altresì, le forme di cooperazione scientifica fra istituti, centri di ricerca scientifica ed università dei due Stati mediante scambi di documentazione scientifica e tecnologica, scambi di esperienze e di visite di docenti, ricercatori e tecnici, l'organizzazione di conferenze, simposi e seminari, la realizzazione di ricerche comuni ed ogni altra forma di cooperazione scientifica e tecnologica concordata fra le Parti contraenti.
  Sempre in tale prospettiva, l'Accordo promuove e facilita le attività delle istituzioni culturali di un Paese all'interno della realtà culturale dell'altro e favorisce sviluppo di attività comuni tra i propri istituti e le istituzioni culturali del Paese ospitante.
  Per quanto concerne i dati relativi all'interscambio culturale con la Repubblica Ceca, segnala che si è registrato negli ultimi anno un rapido aumento del numero di accordi interuniversitari tra atenei italiani e controparti ceche, a testimonianza del crescente interesse reciproco, a livello accademico tra i due Paesi. Tra le università maggiormente coinvolte nel processo di internazionalizzazione segnala in particolare il ruolo svolto dall'Università La Sapienza di Roma, dall'Università degli Studi di Milano e dall'Università degli Studi di Verona. Il numero totale degli atenei italiani che hanno siglato un accordo con una controparte ceca è pari a 40.
  Per rispondere alla crescente domanda di lingua e cultura italiana da parte di cittadini cechi, è stata istituita, sin dal 1991, una sezione bilingue presso il Liceo Ustavni di Praga, i cui programmi prevedono l'insegnamento dell'italiano e di alcune discipline in lingua italiana e presso il quale operano quattro docenti inviati dal Ministero degli Affari esteri. Gli studenti del Liceo Ustavni che seguono corsi di italiano sono al momento 172. A Praga opera altresì un liceo privato con una sezione bilingue.
  L'italiano viene insegnato anche presso sette Università ceche da quattro lettori di ruolo inviati dalla Farnesina presso l'Università di Praga (uno alla Facoltà di Lettere ed uno presso la Vysoka Economica Skola, la più prestigiosa Università di economia del Paese), all'Università di Brno ed all'Università di Olomouc. La promozione della lingua e della cultura italiana in Repubblica Ceca è curata inoltre dall'Istituto italiano di cultura di Praga, che conta annualmente circa 800 iscritti ai propri corsi di lingua.
  L'attuazione dell'Accordo è rimessa, come per altre analoghe intese bilaterali, ad una commissione mista che opera mediante la redazione di programmi esecutivi pluriennali e cui è affidata la vigilanza sulla corretta esecuzione degli stessi e l'andamento generale della cooperazione.
  Il disegno di legge di ratifica, oltre alle consuete disposizioni circa l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dispone che gli oneri derivanti dalle spese di missione, valutati in euro 33.840 per ciascuno degli anni 2014 e 2015 ed in euro 37.740 annui a decorrere dall'anno 2016, e le rimanenti spese previste dall'Accordo, pari a euro 443.500 annui a decorrere dall'anno 2014 siano coperte mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2014-2016, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione Pag. 90del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2014, facendo ricorso all'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri.
  Conclude auspicando una rapida approvazione di questa proposta di legge, meritoriamente presentato dal collega Di Stefano e dagli altri colleghi del Movimento 5 Stelle, che riprende i contenuti del disegno di legge n. 3600 presentato l'11 dicembre 2012 al Senato dal Ministro degli Affari esteri nel corso della XVI legislatura, ma del quale non era stato avviato l'esame referente per lo scioglimento della legislatura intervenuto pochi mesi dopo.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA concorda con le valutazioni del relatore e segnala che un disegno di legge di analogo contenuto rispetto a quello in esame sarà presentato alle Camere una volta conclusa la fase di concerto interministeriale, attualmente in corso.

  Manlio DI STEFANO (M5S), nel ringraziare il relatore per l'illustrazione svolta, auspica un rapido iter di esame della proposta di legge di cui è primo firmatario, anche in considerazione del suo limitato impatto economico e dei benefici che deriverebbero dall'attuazione dell'Accordo.

  Vincenzo AMENDOLA (PD) preannuncia l'orientamento favorevole del suo gruppo sulla proposta di legge presentata dal Movimento 5 Stelle.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che, nessun altro chiedendo di intervenire, è concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri.
  Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Adesione della Repubblica italiana alla Convenzione delle Nazioni Unite sulla riduzione dei casi di apolidia, fatta a New York il 30 agosto 1961.
C. 2802 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 22 aprile scorso.

  Khalid CHAOUKI (PD), relatore, ringrazia il collega Manciulli per il lavoro svolto in sua sostituzione nella precedente seduta e auspica un sollecito iter di esame del disegno di legge, in considerazione del ritardo in cui versa l'Italia rispetto alla ratifica della Convenzione in titolo. Coglie l'opportunità per ringraziare l'Agenzia UNHCR per l'azione di stimolo e sensibilizzazione svolta nei confronti del nostro Paese: si tratta infatti di una Convenzione che tutela le vittime di guerre e di conflitti in cui la perdita della cittadinanza diventa un ulteriore strumento di oppressione degli individui.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA esprime apprezzamento per le parole del relatore, alle quali si associa con convinzione.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che, nessun altro chiedendo di intervenire, è concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Come di consueto, se non vi sono specifiche segnalazioni da parte dei gruppi, si intende che si sia rinunziato al termine per la presentazione degli emendamenti.
  Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione del Trattato in materia di assistenza giudiziaria penale tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo degli Stati uniti messicani, fatto a Roma il 28 luglio 2011.
C. 2754 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 10 febbraio scorso.

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  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia, e che la Commissione Bilancio ha espresso parere favorevole con un'osservazione.

  Fabio PORTA (PD), relatore, sottolinea come il provvedimento in esame, al pari di quello previsto successivamente nell'ordine del giorno della Commissione, conferma la relazione significativa che lega l'Italia al Messico, come confermano anche le visite istituzionali svolte in tale Paese al più alto livello istituzionale.

  Erasmo PALAZZOTTO (SEL), a nome del suo gruppo, esprime perplessità in considerazione della condizione dei diritti umani in Messico e, in particolare, alla luce delle gravi notizie che pervengono sulle torture e sulle condizioni disumane e degradanti in cui versano gli oppositori politici detenuti in carcere in tale Paese. Richiama la strage dei quarantatré studenti arsi vivi in quanto oppositori politici, che ha sconvolto la sensibilità della comunità internazionale, ponendo in evidenza la fragilità delle istituzioni centrali messicane a tutela dei diritti e delle libertà dei propri concittadini.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, condivide le riflessioni del collega Palazzotto, che dovranno costituire doverosamente oggetto di trattazione nella sede del Comitato permanente per i diritti umani.

  Vincenzo AMENDOLA (PD) concorda con la proposta del presidente Cicchitto, sottolineando come il Messico rappresenti un Paese ricco di tradizioni e di storia, ma in cui il tema dei diritti umani costituisce un elemento di preoccupazione a livello internazionale e ciò anche in ragione del prevalere delle norme regionali in tema di sistema giudiziario rispetto a quelle nazionali. Ritiene, pertanto, che tali profili debbano essere portati all'attenzione dei competenti organi parlamentari in tema di diritti umani, ma anche di coloro che si occupano di contrasto al crimine organizzato, nonché delle stesse istituzioni europee.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, ribadisce la necessità di una attenta valutazione della situazione umanitaria in Messico, mantenendo distinto l'approccio relativo al Trattato in materia di assistenza giudiziaria penale in esame.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA si associa alle considerazioni del presidente Cicchitto.

  Nessuno chiedendo di intervenire in dichiarazione di voto, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole Porta, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione del Trattato di estradizione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo degli Stati uniti messicani, fatto a Roma il 28 luglio 2011.
C. 2755 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 10 febbraio scorso.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Giustizia e Bilancio.

  Fabio PORTA (PD), relatore, ribadisce l'esigenza di procedere celermente all'approvazione del provvedimento in titolo.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA, nel condividere l'auspicio del relatore, rappresenta l'opportunità che i due provvedimenti relativi ai Trattati bilaterali Pag. 92con il Governo degli Stati uniti messicani procedano in parallelo.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, sottolinea l'esigenza di assicurare un'attenzione specifica in fase di attuazione del Trattato in materia di estradizione, data la delicatezza del tema.

  Nessuno chiedendo di intervenire in dichiarazione di voto, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole Porta, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Kazakhstan di cooperazione nel contrasto alla criminalità organizzata, al traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope, di precursori e sostanze chimiche impiegate per la loro produzione, al terrorismo e ad altre forme di criminalità, fatto a Roma il 5 novembre 2009.
C. 2676 Governo.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 dicembre 2014.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia, mentre la Commissione Bilancio ha espresso parere favorevole con due condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione.
  Di conseguenza il relatore, onorevole Porta, ha predisposto l'emendamento 3.1 di recepimento delle stesse condizioni (vedi allegato).

  Fabio PORTA (PD), relatore, illustra il proprio emendamento 3.1, finalizzato a fare decorrere dal 2015 gli oneri di attuazione della legge, in ragione dei tempi necessari all'entrata in vigore dell'Accordo.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA esprime parere favorevole sull'emendamento 3.1 del relatore.

  La Commissione approva quindi l'emendamento 3.1 del relatore.

  Erasmo PALAZZOTTO (SEL), in sede di dichiarazione di voto, ribadisce le criticità già espresse in occasione dell'Accordo bilaterale in tema di cooperazione militare, e conferma anche in questo caso la richiesta di sospendere l’iter di esame del provvedimento. Al riguardo fa presente che, in attuazione dell'Accordo richiamato, sono stati venduti armamenti alle forze di sicurezza del Kazakhstan tra cui pistole con silenziatore da utilizzare nella gestione dell'ordine pubblico. Peraltro, le recenti elezioni presidenziali hanno confermato l'attuale leadership con percentuali che superano il novanta per cento dei voti e che danno la misura del clima politico di regime diffuso in tale Paese, dove peraltro gli oppositori sono considerati terroristi.
  Segnala che la penosa condizione dei diritti umani in Kazakhstan è universalmente riconosciuta da tutti gli organismi internazionali, inclusa l'OSCE che ha definito farsesche le ultime elezioni presidenziali. Alla luce di tali riflessioni, ritiene insostenibile la sigla di accordi come quello in titolo, volti a tutelare gli interessi economici delle nostre aziende, con sacrificio di ogni altro valore, e preannuncia il voto contrario del suo gruppo.

  Alessandro DI BATTISTA (M5S) concorda con il collega Palazzotto e preannuncia, conseguentemente, il voto di astensione del suo gruppo sul disegno di legge in titolo. Pag. 93
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole Porta, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.15.

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