CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 23 aprile 2015
430.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (III e IV)
COMUNICATO
Pag. 5

SEDE REFERENTE

  Giovedì 23 aprile 2015. — Presidenza del presidente della IV Commissione, Elio VITO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Domenico Rossi.

  La seduta comincia alle 15.15.

Legge quadro missioni internazionali.
Testo unificato C. 45 Cirielli, C. 933 Duranti, C. 952 Garofani e C. 1959 Artini.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 9 aprile 2015.

  Elio VITO, presidente, ricorda che nella seduta del 9 aprile le Commissioni hanno convenuto di svolgere alcune audizioni informali per l'approfondimento di determinate questioni poste dal testo e che i relatori ed il Governo si sono pertanto riservati di esprimere il parere sulle proposte emendative dopo le audizioni. Ricorda che le audizioni si sono svolte nella seduta del 16 aprile e che, in particolare, sono stati auditi il professor Antonio Papisca, il professor Marco Benvenuti e la dottoressa Luisa Del Turco.
  Comunica che la deputata Villecco Calipari ha sottoscritto gli emendamenti Locatelli 1.15 e 2.2.
  Comunica altresì che i relatori hanno presentato due nuove proposte emendative: l'articolo premissivo 01.50 e l'emendamento 1.50 (vedi allegato 1).
  Avverte, infine, che il relatore per la IV Commissione, deputato Causin, è assente per concomitanti impegni istituzionali nell'ambito della Delegazione parlamentare presso la NATO, di cui è componente.

  Andrea MANCIULLI (PD), relatore per la III Commissione, intervenendo anche a nome del relatore Causin, ricorda quanto concordato dalle Commissioni riunite Pag. 6nella seduta del 9 aprile scorso, in cui si è stabilito di procedere ad un ciclo di audizioni informali relativamente ai profili definitori e ad ulteriori e limitate questioni sollevate da taluni emendamenti, per poi procedere alla espressione dei pareri sulle singole proposte emendative.
  Alla luce di quanto emerso dalle audizioni svolte, i relatori hanno valutato opportuno presentare due emendamenti, il primo relativo all'ambito di applicazione e alla definizione di missione internazionale, il secondo sui profili autorizzatori.
  Quanto all'articolo premissivo 01.50, esso è finalizzato a valorizzare il quadro normativo costituzionale e di diritto internazionale, al fine di dare il giusto risalto al fatto che le missioni internazionali si svolgono a precise condizioni sul piano della legittimità, che deve essere di diritto interno e di diritto internazionale.
  Come è emerso dalle audizioni, si sarebbe potuto pretermettere tali riferimenti normativi senza con questo far venire meno questi fondamentali presupposti giuridici. Tuttavia appare opportuno che il provvedimento si apra con un deciso richiamo al quadro normativo entro cui si colloca l'intervento internazionale.
  Il secondo comma di tale articolo premissivo accoglie l'emendamento del deputato Galli relativamente alla definizione di missione internazionale, senza peraltro produrre la conseguenza, prospettata dagli auditi, di lasciare zone franche scoperte dalla disciplina o di irrigidire lo strumento della legge-quadro rispetto all'evolversi delle prassi internazionali.
  Passando all'emendamento 1.50, esso recepisce gli spunti offerti da alcuni emendamenti in merito al ruolo del Consiglio supremo di difesa, la cui convocazione è peraltro nelle facoltà dei soggetti istituzionali cui tale organo a rilevanza costituzionale fa capo. Il secondo comma di tale emendamento recepisce le indicazioni emerse nel corso delle audizioni in relazione alla necessità che il Parlamento autorizzi espressamente le missioni, in modo da scongiurare il rischio, da taluni paventato, di una interpretazione della norma del testo base nel senso che sarebbe possibile per il Governo dare corso a missioni internazionali anche senza l'autorizzazione delle Camere.
  Quanto alla proposta contenuta in alcuni emendamenti di elencare le tipologie di missione autorizzabili, si limita a fare presente che nel corso delle audizioni taluni auditi hanno sollevato perplessità in ordine all'opportunità di un tale elenco, che inevitabilmente, di fronte alla complessità degli scenari internazionali che si possono aprire, risulterebbe non esaustivo.
  Passando al parere sugli emendamenti presentati, avverte che si esprimerà, anche a nome del relatore per la IV Commissione, soltanto su quelli riferiti ai primi tre articoli, lasciando da parte gli articoli aggiuntivi all'articolo 3, relativi al Comitato parlamentare di controllo, e gli emendamenti riferiti agli articoli successivi.
  Quindi, alla luce di quanto fin qui detto, invita al ritiro dell'articolo premissivo 0.1.1 Carlo Galli. Invita altresì al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere deve intendersi contrario, degli emendamenti Duranti 1.1, Artini 1.2 e 1.3, Corda 1.4, Gianluca Pini 1.5 e 1.6, Corda 1.7, Scagliusi 1.8, Gianluca Pini 1.9, Frusone 1.10, Corda 1.11, Artini 1.12, Corda 1.13 e Scagliusi 1.14, la gran parte dei quali si riferisce alle limitazioni di diritto internazionale e costituzionale, alla definizione delle missioni autorizzabili e al procedimento di autorizzazione da parte delle Camere, vale a dire alle questioni sulle quali intervengono gli emendamenti dei relatori, dei quali raccomanda l'approvazione.
  Quanto all'emendamento Locatelli 1.15, esprime parere favorevole, a condizione che sia riformulato, sostituendo le parole «la partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali viene organizzata in ottemperanza alla risoluzione 1325» con le seguenti «nell'ambito della partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali sono attuate iniziative volte a implementare la risoluzione 1325»; e sopprimendo le parole «per la promozione delle donne nelle aree di conflitto».
  Passando agli emendamenti all'articolo 2, esprime parere contrario sull'emendamento Pag. 72.1 Duranti e parere favorevole sull'emendamento 2.2 Locatelli, a condizione che sia riformulato nei termini seguenti: «Al comma 1, primo periodo, inserire, infine, le seguenti parole: , anche con riferimento esplicito alla partecipazione delle donne, all'adozione dell'approccio di genere nelle diverse iniziative per implementare la Risoluzione 1325 e successive e i Piani nazionali previsti per l'attuazione delle stesse».
  Quanto infine agli emendamenti all'articolo 3, esprime parere contrario sull'emendamento Duranti 3.1 e parere favorevole sull'emendamento Quartapelle 3.2, a condizione che sia riformulato nei termini seguenti «Dopo il comma 1, aggiungere il seguente: 1-bis. Gli importi del fondo di cui al comma 1 destinati alle politiche di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione dovranno essere spesi nel quadro della programmazione triennale di cui all'articolo 12, comma 5, della legge 11 agosto 2014, n. 125, e nel rispetto delle procedure di cui al Capo IV della legge 11 agosto 2014, n. 125».

  Il sottosegretario Domenico ROSSI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Pia Elda LOCATELLI (Misto-PSI-PLI) riformula i suoi emendamenti 1.15 e 2.2 nei termini indicati dai relatori. Esprime invece rammarico per il mancato accoglimento, da parte dei relatori e del Governo, dell'emendamento Quartapelle 3.2 nella sua formulazione originale.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) riformula il suo emendamento 3.2 nei termini indicati dai relatori.

  Carlo GALLI (PD) ritira il suo articolo premissivo 01.1.

  Massimo ARTINI (Misto-AL), premesso di non voler ritirare i suoi emendamenti, esprime comunque apprezzamento per le proposte emendative dei relatori, che ritiene migliorative del testo. Quanto al comma 2 dell'articolo premissivo 01.50 dei relatori, osserva che «assetti» è un anglismo, anche se di uso corrente, e invita i relatori a valutare la possibilità di usare un altro termine.

  Donatella DURANTI (SEL) ritiene che i due nuovi emendamenti dei relatori rappresentino un passo in avanti rispetto al testo base, anche che, tuttavia, lo sforzo fatto dai relatori non sia ancora sufficiente. Pertanto, premesso di non ritirare i propri emendamenti, preannuncia il voto contrario sugli emendamenti dei relatori 01.50 e 1.50.
  Giudica, infatti, negativamente la decisione di non recepire completamente le indicazioni degli emendamenti del proprio gruppo che elencano la tipologia di missioni internazionali autorizzabili, ritenendo che l'ambiguità della formulazione del nuovo emendamento dei relatori consentirebbe di autorizzare anche molte missioni in ambito NATO le cui finalità non coincidono pienamente con quelle stabilite nell'ambito del diritto internazionale.
  Infine, ribadisce che l'autorizzazione alle missioni deve, a giudizio del suo gruppo, essere concessa dal Parlamento attraverso un atto legislativo, e non con un mero atto di indirizzo.

  Francesco MONACO (PD) chiede chiarimenti quanto al contenuto del secondo periodo del comma 1 dell'emendamento 1.50 dei relatori. Tale comma prevede che la partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali sia deliberata dal Consiglio dei ministri, previa comunicazione al Presidente della Repubblica e, al secondo periodo, che «Ove se ne ravvisi la necessità, può essere convocato, ai sensi dell'articolo 8, comma 2, del codice dell'ordinamento militare di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, il Consiglio supremo di difesa».

  Elio VITO, presidente, chiarisce che il secondo periodo richiamato dal deputato Monaco riprende pressoché alla lettera la formulazione dell'articolo 8, comma 2, del codice dell'ordinamento militare, nell'intento Pag. 8– come spiegato dal relatore – di recepire una indicazione contenuta in alcuni emendamenti.

  Andrea MANCIULLI (PD), relatore per la III Commissione, rispondendo al deputato Artini, afferma di ritenere, nel testo del comma 2 dell'emendamento 01.50, il termine «assetti» preferibile perché ha un significato più ampio, oltre che consolidato nell'ambito della terminologia militare. Rileva, infatti, come non si possa neanche usare il termine «materiali», in quanto taluni di tali assetti hanno oggi natura immateriale, ad esempio alcuni ritrovati tecnologici.

  Massimo ARTINI (Misto-AL) prospetta l'opportunità di uniformare il riferimento alle norme di diritto internazionale contenuto nell'articolo premissivo 01.50 dei relatori con la formulazione letterale del primo comma dell'articolo 10 della Costituzione, che parla di «norme del diritto internazionale generalmente riconosciute».
  In ogni caso, pur ritenendo che si sarebbe potuto fare di più, riconosce la bontà del lavoro svolto dai relatori, volto a sviluppare un ragionamento che coinvolge tutti i gruppi delle Commissioni e a migliorare la formulazione letterale del testo base, e preannuncia, quindi, il proprio voto favorevole sugli emendamenti dei relatori 01.50 e 1.50.

  Emanuele SCAGLIUSI (M5S) ritiene che i due emendamenti 01.50 e 1.50 realizzino in effetti un miglioramento del testo base, ma che nondimeno non tengano abbastanza conto delle relazioni che sono state svolte nel corso delle audizioni. Il professor Marco Benvenuti, ad esempio, aveva chiarito come non è dato sovrapporre in modo pieno i dettami del diritto costituzionale con quelli del diritto internazionale. Dichiara quindi l'astensione del proprio gruppo dalla votazione sui due emendamenti dei relatori.

  Mario MARAZZITI (PI-CD), in riferimento al comma 2 dell'emendamento 01.50 dei relatori, propone di limitare i richiami giuridici, facendo riferimento, in generale, al diritto costituzionale e a quello internazionale.

  Andrea MANCIULLI (PD), relatore per la III Commissione, rispondendo al deputato Marazziti, osserva che l'opportunità di operare un articolato richiamo ai vincoli di diritto costituzionale è suggerita da diverse proposte emendative ed è stata confermata nelle audizioni informali.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'articolo premissivo 01.50 e l'emendamento 1.50 dei relatori (vedi allegato 1).

  Elio VITO, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'articolo premissivo 01.50 e dell'emendamento 1.50 dei relatori, risultano preclusi gli emendamenti Duranti 1.1, Artini 1.2 e 1.3, Corda 1.4, Gianluca Pini 1.5 e 1.6, Corda 1.7, Scagliusi 1.8, Gianluca Pini 1.9, Frusone 1.10, Corda 1.11, Artini 1.12 e Scagliusi 1.14.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Corda 1.13 e approvano l'emendamento Locatelli 1.15 (nuova formulazione) (vedi allegato 1).

  Elio VITO, presidente, considerato che l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 1 è concluso, che alle ore 16 sono previste votazioni in Assemblea e che l'ordine del giorno delle Commissioni di oggi prevede anche le comunicazioni sulla missione a Riga, propone di rinviare l'esame dei restanti emendamenti ad altra seduta.

  Le Commissioni concordano.

  Elio VITO, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.45.

Pag. 9

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Giovedì 23 aprile 2015. — Presidenza del presidente della IV Commissione, Elio VITO.

  La seduta comincia alle 15.45.

Sulla missione svolta a Riga dal 4 al 6 marzo 2015 per la partecipazione alla Conferenza per il controllo parlamentare sulla politica estera e di sicurezza comune e sulla politica di sicurezza e difesa comune.

  Elio VITO, presidente, ricorda dal 4 al 6 marzo 2015 si è svolta a Riga, in Lettonia, la periodica riunione della Conferenza interparlamentare sulla Politica estera e di sicurezza comune (PESC) e sulla Politica di sicurezza e difesa comune (PSDC), cui ha partecipato una delegazione rappresentativa delle Commissioni Affari esteri e Difesa della Camera e del Senato.
  Dà quindi la parola al deputato Artini, vicepresidente della Commissione Difesa, che ha partecipato alla Conferenza come componente la delegazione, affinché riferisca su di essa.

  Massimo ARTINI (Misto-AL) illustra sinteticamente i contenuti della relazione che consegna (vedi allegato 2), richiamando in primo luogo l'importante percorso compiuto dalla Conferenza interparlamentare, a partire dalle ultime riunioni di Vilnius, di Roma e di Riga, quale istanza di confronto e di dialogo tra le commissioni di settore del Parlamento europeo e dei Parlamenti nazionali.
  Sottolinea in particolare il lavoro svolto su alcune tematiche, il contributo fornito dalla delegazione italiana che ha concorso ampiamente a determinare il testo delle Conclusioni della Conferenza, oggetto di un ampia discussione con la delegazione del Parlamento europeo: la delegazione italiana ha portato ad una significativa riformulazione dei passaggi riguardanti la crisi nell'area del Mediterraneo, la gestione dei flussi migratori ed il riassetto dei raggruppamenti tattici.
  Richiama inoltre la proposta, condivisa con la delegazione olandese, di predisporre una lettera, da inviare al Parlamento europeo ed alle assemblee parlamentari nazionali, per sollecitare una loro presa di posizione sul tema dei raggruppamenti tattici, in vista della prossima conferenza interparlamentare che si terrà a Città di Lussemburgo nel settembre prossimo. Sottolinea infine la rilevanza, ai fini di questo percorso, dell'imminente riunione interparlamentare che si terrà a Bruxelles il 5 maggio prossimo per iniziativa della Commissione Affari esteri del Parlamento europeo.

  Elio VITO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, dichiara concluse le comunicazioni in titolo.

  La seduta termina alle 15.55.

Pag. 10