CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 22 aprile 2015
429.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 161

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 22 aprile 2015. — Presidenza della vicepresidente Daniela SBROLLINI, indi della vicepresidente Eugenia ROCCELLA. — Intervengono i sottosegretari di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Franca Biondelli, e per la salute, Vito De Filippo.

  La seduta comincia alle 14.20.

Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare.
Testo unificato C. 698 Grassi, C. 1352 Argentin, C. 2205 Miotto, C. 2456 Vargiu, C. 2578 Binetti e C. 2682 Rondini.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 18 marzo 2015.

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  Daniela SBROLLINI (PD), presidente, avverte che la Commissione, nella seduta odierna, proseguirà l'esame del testo unificato delle proposte di legge sulle Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare.
  Avverte altresì che sono stati presentati 103 emendamenti e articoli aggiuntivi al testo unificato, adottato dalla Commissione come testo base (vedi allegato 1).
  Da, quindi, la parola alla relatrice Carnevali e alla sottosegretaria Biondelli per l'espressione dei pareri sulle suddette proposte emendative.

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice, precisa preliminarmente che nel testo base adottato figura, per un mero errore materiale, l'espressione «persone affette da disabilità» in luogo di «persone con disabilità». Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, di tutti gli emendamenti relativi all'articolo 1, ad eccezione dell'emendamento Baroni 1.5, ove riformulato prevedendo un riferimento anche all'articolo 3 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, dell'emendamento Di Vita 1.6 e dell'emendamento Argentin 1.2, ove riformulato inserendo un riferimento all'esclusione, dall'ambito di applicazione delle legge, della disabilità determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità. Annuncia, altresì, la presentazione dei propri emendamenti 1.17 e 1.16 (vedi allegato 2).

  La sottosegretaria Franca BIONDELLI esprime parere conforme a quello della relatrice e parere favorevole sugli emendamenti presentati dalla relatrice.

  Daniela SBROLLINI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Nicchi 1.3, si intende vi abbiano rinunciato.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) accetta la riformulazione proposta dalla relatrice dell'emendamento a sua prima firma 1.5.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Baroni 1.5, come riformulato, e l'emendamento Di Vita 1.6 (vedi allegato 3).

  Daniela SBROLLINI, presidente, avverte che in seguito all'approvazione dell'emendamento Baroni 1.5 risultano preclusi gli emendamenti 1.7, 1.8, 1.9 e 1.10, che pertanto non saranno posti in votazione. Constatata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Binetti 1.1 e Nicchi 1.4 si intende vi abbiano rinunciato.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) sollecita l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 1.11, osservando che la Commissione ha appena approvato un emendamento che precisa il riferimento alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e che appare opportuno anche un richiamo al programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), in risposta alle considerazioni del collega Baroni, rileva che lo scopo del provvedimento in esame è quello di evitare l'istituzionalizzazione dei soggetti incapaci di assumere decisioni autonome al momento del decesso dei loro familiari. Sottolinea che ciò rappresenta un tema diverso da quello della vita indipendente che in ogni caso non si intende indebolire. Osserva, pertanto, che il Governo potrà integrare un futuro programma di azione biennale tenendo conto anche delle disposizioni recate dalla proposta in discussione una volta approvata.

  Ileana ARGENTIN (PD), richiamandosi a quanto affermato dalla collega Miotto, ritiene utile chiarire ai colleghi del Movimento 5 Stelle che non vi è alcuna intenzione di indebolire le misure a favore della vita indipendente e che con il provvedimento Pag. 163in esame si vuole fornire un adeguato sostegno ai soggetti che non possono autodeterminarsi. Ribadisce, quindi, l'importanza di mettere a fuoco la differenza tra le due diverse situazioni.

  La Commissione respinge l'emendamento Baroni 1.11.

  Daniela SBROLLINI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Nicchi 1.15 si intende vi abbiano rinunciato.

  Ileana ARGENTIN (PD) accetta la riformulazione del suo emendamento 1.2 proposta dalla relatrice che ringrazia per avere colto con precisione la differenza tra i soggetti che presentano handicap conseguenti a patologie che si sviluppano solitamente già nelle prime fasi della vita e i portatori di deficit determinati dall'età avanzata e alle patologie ad essa connesse. Ritiene che tale precisazione possa consentire, con onestà intellettuale, di dare priorità ai primi che sicuramente trovano maggiori difficoltà ad ottenere un'assistenza adeguata.

  Paola BINETTI (AP) sottoscrive l'emendamento Argentin 1.2, come riformulato.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) rileva che l'emendamento 1.2, sia nel testo presentato che nella riformulazione proposta, tende a restringere la platea dei potenziali beneficiari, sottolineando che in tal modo, seppure in modo non manifesto, si intende operare una scelta che presenta profili problematici dal punto di vista dell'eguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge prevista dall'articolo 3 della Costituzione.

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice, chiarisce che la restrizione della platea dei soggetti interessati dal provvedimento in esame deve essere interpretata alla luce delle considerazioni svolte in precedenza dalle colleghe Miotto e Argentin. Ribadisce che non si vogliono indebolire le misure a favore della vita indipendente ma solo garantire libertà di scelta rispetto alle condizioni di vita e di residenza dei soggetti con disabilità grave nel momento in cui verrà meno il contesto familiare di riferimento, tenendo anche conto delle differenti condizioni nel ciclo dell'esistenza di tali soggetti.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) ritiene che la distinzione che si intende proporre vada nella direzione di quanto previsto dall'articolo 3 della Costituzione, consentendo di differenziare le diverse situazioni per poter fornire in ogni circostanza una risposta adeguata.

  La Commissione approva l'emendamento Argentin 1.2 come riformulato (vedi allegato 3).

  Giulia GRILLO (M5S) chiede una breve sospensione dei lavori per valutare la presentazione di subemendamenti agli emendamenti presentati dalla relatrice.

  Daniela SBROLLINI, presidente, propone l'accantonamento degli emendamenti 1.17 e 1.16 della relatrice, nonché dell'emendamento 1.14 anch'esso riferito al comma 2 dell'articolo 1.

  La Commissione concorda.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Di Vita 1.12 soppressivo del comma 3, rilevando che agevolare la costituzione di trust, non previsti nell'ordinamento italiano, può rappresentare una fuga in avanti e che in tal modo si corre il rischio di facilitare l'elusione fiscale e di favorire solo soggetti estremamente abbienti. Preannuncia, in ogni caso, lo svolgimento di interventi più dettagliati in relazione all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 6.

  Ileana ARGENTIN (PD) ravvisa l'inopportunità di non demonizzare lo strumento del trust che rappresenta esclusivamente una delle possibili scelte che un familiare può compiere per assicurare una Pag. 164vita dignitosa ad un soggetto con gravi disabilità, senza gravare sul bilancio della collettività. Osserva che le eventuali agevolazioni fiscali cessano in ogni caso al venire meno delle finalità per le quali il trust è istituito.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Di Vita 1.12 e Grillo 1.13.

  Daniela SBROLLINI, presidente, sospende la seduta per consentire la presentazione di subemendamenti agli emendamenti presentati dalla relatrice.

  La seduta, sospesa alle 15.05, è ripresa alle 15.40.

  Eugenia ROCCELLA, presidente, comunica che sono stati presentati i subemendamenti Baroni 0.1.17.1 e 0.1.16.1 rispettivamente agli emendamenti 1.17 e 1.16 della relatrice (vedi allegato 2).

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice, esprime parere contrario sui subemendamenti Baroni 0.1.17.1 e 0.1.16.1.

  La sottosegretaria Franca BIONDELLI esprime parere conforme a quello della relatrice.

  Massimo Enrico BARONI (M5S), nel raccomandare l'approvazione del subemendamento a sua prima firma 0.1.17.1, che prevede un riferimento al programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità, sottolinea di non avere compreso le motivazioni contrarie ad un emendamento di contenuto analogo espresse in precedenza dalle colleghe Miotto e Argentin.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Baroni 0.1.17.1. ed approva l'emendamento 1.17 della relatrice (vedi allegato 3).

  Massimo Enrico BARONI (M5S) auspica l'approvazione del subemendamento a sua prima firma 0.1.17.1 che mira ad adeguarsi a pratiche virtuose adottate in molti Paesi europei.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Baroni 0.1.16.1. ed approva l'emendamento 1.16 della relatrice (vedi allegato 3).

  Eugenia ROCCELLA, presidente, avverte che in seguito all'approvazione dell'emendamento 1.16 della relatrice risulta precluso l'emendamento Di Vita 1.14 che pertanto non sarà posto in votazione. Avverte, altresì, che è terminato l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 1 e rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie.
C. 2985, approvata, in un testo unificato, dalla 12a Commissione permanente del Senato, C. 143 Biondelli, C. 1167 Faraone, C. 2288 Argentin e C. 2819 Calabrò.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 14 aprile 2015.

  Daniela SBROLLINI, presidente, ricorda che la Commissione prosegue l'esame, in sede referente, delle proposte di legge sulle Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie.

  Silvia GIORDANO (M5S) osserva che nel provvedimento in esame, viene del tutto escluso il coinvolgimento attivo e la partecipazione delle organizzazioni rappresentative delle persone con autismo. Organizzazioni che, a causa di uno stato sempre più soccombente e al collasso, spesso sono le uniche vicine alle famiglie che devono affrontare questo calvario.Pag. 165
  Fa presente che il provvedimento all'esame della Commissione prevedono che le regioni «possono» individuare i centri di riferimento per coordinare i servizi nell'ambito della rete sanitaria. Possono, non devono. Quindi non solo per anni le istituzioni sono stati assenti nei confronti di tale disturbo, e di molti altri, non solo quando ci mettono mano partoriscono una legge «vuota» e in più non danno neanche l'obbligo alle regioni di individuare i centri di riferimento dando un minimo di respiro alle famiglie, non prevede il riconoscimento dei disturbi dello spettro autistico come condizione di per se invalidante. Sarebbe stato opportuno che la diagnosi di disturbo autistico avesse dato accesso ad una percentuale di invalidità almeno del 75 per cento anche per i casi meno gravemente colpiti. Senza certificazioni infatti, queste persone restano prive di ogni sostegno economico e non, lasciandoli del tutto abbandonati a se stessi.
  Si prevede uno scarso orientamento sanitario e in più è del tutto assente un orientamento sociale. Totalmente assenti ad esempio argomenti quali l'abilitazione sociale e lavorativa.
  Ricorda che si ripete continuamente come tale legge debba rispettare «gli equilibri di finanza pubblica» e si impone la «clausola di i varianza finanziaria». Principio oltretutto già presente nel nostro ordinamento. Si chiede pertanto perché non ripetere con pari enfasi principi ugualmente importanti quali la possibile gestione indiretta delle risorse e della libera scelta relativamente alla vita indipendente ed inclusione nella società già in parte previste nella legislazione vigente.
  Osserva, poi, che è del tutto assente la definizione dei requisiti minimi professionali richiesti agli operatori socio-sanitari e scolastici. Ritiene inutile prevedere la presenza di un AEC (assistenza specialistica fornita dal comune) vicino al bambino autistico, se poi queste persone sono del tutto impreparate sul modo di approcciarsi a tale disturbo.
  Fa presente, quindi, che è totalmente assente qualsiasi previsione e riferimento alle tutele attivabili, da parte delle famiglie, in caso di inadempienza delle Istituzioni; anche un semplice riferimento alla legge n. 67 del 2006 magari implementata con la previsione di sanzioni certe a carico delle persone che nelle istituzioni preposte omettono di applicare le previsioni di legge. Non si prevede di agevolare concretamente percorsi diagnostici con personale qualificato ne si fa riferimento ai centri di attività intensiva di servizi abilitativi.
  Segnala, poi, che è assente anche la previsione di un percorso per gli adulti una volta usciti dalla scuola e con le famiglie allo stremo delle forze.
  Ritiene che un testo di legge serio avrebbe dovuto prevedere un capitolo a parte per la Scuola, attualmente incapace di interagire con l'autismo e bloccata da schemi imposti e inadeguati. In questo provvedimento invece la a scuola è del tutto assente.
  Si prevede, poi, al punto a dell'articolo 3 che la presa in carico di persone affette dal disturbo dello spettro autistico la faccia una equipe multidisciplinare, non facendo neanche riferimento alle figure professionali che ne dovrebbero far parte.
  Rileva, quindi, che il testo di legge oltretutto ha in se già delle contraddizioni, prima parla di equipe multidisciplinari poi invece individua solo e unicamente nella figura del neuropsichiatra quale professionista che gestisce il disturbo. Dimenticandosi del tutto che il disturbo dello spettro dell'autismo è un disturbo multi fattoriale. Si fa un vago cenno alle strutture sul territorio semiresidenziali e residenziali accreditate, pubbliche e private con competenze nel campo in grado di effettuare la presa in carico di soggetti minori, adolescenti e adulti, senza però farò neanche un minimo riferimento a come vengono individuati tale strutture.
  Esprime dubbi sulla trasparenza delle procedure di individuazione e sulla competenza delle strutture. Il rischio altamente probabile è che vengano individuate strutture già accreditate che fino ad oggi Pag. 166hanno erogato prestazioni che nulla hanno a che fare con l'autismo. Strutture che si riciclano e che risultano buone per ogni stagione.
  Ritiene, poi, che in tutta la legge oltretutto sembra che si siano dimenticate quale siano, in campo sanitario, le competenze statali e quali quelle regionali. In quasi tutti i punti si ha un continuo invadere le competenze della regione. L'occasione di cambiare il titolo V l'abbiamo avuta da poco, e il MoVimento 5 Stelle l'ha anche proposta, e ora ci si ritrova in questa confusione che crea solo ulteriore caos a chi però ha bisogno di certezze.
  Osserva che è inutile dire che si è preferito scrivere che dall'attuazione di tale legge «non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica» invece di razionalizzare in modo serio e organico le risorse, controllando il dove finiscono i fondi erogati e come vengono utilizzati le risorse attualmente esistenti, eliminando gli sprechi e finanziamenti di terapie inutili.

  Daniela SBROLLINI, presidente, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 22 aprile 2015 — Presidenza della vicepresidente Daniela SBROLLINI.

  La seduta comincia alle 15.05.

Delega al Governo per la riforma del codice della nautica da diporto.
C. 2722 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla IX Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 21 aprile 2015.

  Daniela SBROLLINI, presidente, ricorda che la Commissione è convocata, per il seguito dell'esame, in sede consultiva, per il parere alla IX Commissione (Trasporti), del disegno di legge C. 2722, approvato dal Senato, sulla Delega al Governo per la riforma del codice della nautica da diporto.
  Ricorda, altresì, che nella precedente seduta, la relatrice Amato ha svolto la relazione.

  Maria AMATO (PD), relatrice, formula una proposta di parere favorevole.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere delle relatrice.

  La seduta termina alle 15.10.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 22 aprile 2015. — Presidenza della vicepresidente Daniela SBROLLINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Vito De Filippo.

  La seduta comincia alle 15.10.

5-04673 Binetti: Allontanamento dal nucleo familiare di bambini con disturbi dello spettro autistico.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Paola BINETTI (AP), replicando, rileva preliminarmente che la risposta ricevuta può fornire elementi utili anche in relazione all'esame dei progetti di legge relativi Pag. 167all'autismo. Osserva che viene confermato che non esistono farmaci specifici per i disturbi delle spettro autistico e che appare quindi assolutamente immotivata e priva di equilibrio la decisione dei servizi sociali di allontanare dalla famiglia un bambino per il quale i genitori avevano deciso di sospendere la somministrazione di un farmaco in ragione dei gravi effetti collaterali manifestatisi. In conclusione, auspica che la risposta fornita possa essere messa a conoscenza di tutti gli operatori interessati.

  Daniela SBROLLINI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.20.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Nuove disposizioni in materia di indennizzo a favore delle persone affette da sindrome da talidomide Nuovo testo unificato C. 263 Fucci, C. 843 Piazzoni e C. 858 Miotto.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 428 del 21 aprile 2015, a pagina 135, seconda colonna, quart'ultima riga, la parola «citate» è soppressa.

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