CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 marzo 2015
412.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

  Mercoledì 25 marzo 2015. — Presidenza del vicepresidente Davide CRIPPA.

  La seduta comincia alle 13.05.

7-00574 Taranto: Valorizzazione dei contratti di rete.
(Discussione e rinvio).

  Luigi TARANTO (PD) illustra la risoluzione in titolo sottolineando che essa è prioritariamente volta a valorizzare lo strumento dei contratti di rete – anche in sede di elaborazione dell’Industrial compact del nostro Paese – nel contesto delle politiche indirizzate al supporto dei processi di innovazione ed internazionalizzazione del tessuto delle micro piccole e medie imprese e ciò con particolare riferimento alle opportunità di finanziamento di tali politiche nel ciclo di programmazione 2014-2020 dei fondi europei e nei programmi COSME e Horizon 2020.
  Riterrebbe opportuno programmare un breve ciclo di audizioni per approfondire le questioni affrontate dalla risoluzione.

  Davide CRIPPA, presidente, assicura che in sede di ufficio di presidenza potranno essere individuati i soggetti da audire.
  Nessuno chiedendo di parlare, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.15.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 25 marzo 2015. — Presidenza del vicepresidente Davide CRIPPA.

  La seduta comincia alle 13.15.

Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale.
C. 2617 Governo e abbinate.

(Parere alla XII Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 24 marzo 2015.

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  Daniele MONTRONI (PD), relatore, formula una proposta di parere con osservazioni (vedi allegato). Sottolinea che nella proposta di parere ha inteso recepire le osservazioni emerse dagli interventi svolti dai colleghi nella seduta di ieri. In particolare, la lettera a) delle osservazioni invita la Commissione di merito a superare un'indeterminatezza del testo definendo con maggiore dettaglio il concetto di finalità civiche degli enti del Terzo settore. Ha ritenuto opportuno recepire alla lettera b) le osservazioni in merito all'opportunità di reintrodurre il concetto di misurabilità degli impatti sociali positivi e inserire nelle premesse il richiamo al parere espresso dall’Antitrust. Dando seguito alle osservazioni dell'onorevole Ginefra, ha richiamato alla lettera d) l'opportunità di prevedere una più puntuale definizione del rapporto di collaborazione tra il Ministero del lavoro e i Ministeri di settore cui fanno riferimento le attività delle singole realtà ricomprese nel Terzo settore. Alla lettera e) delle osservazioni è stata infine sottolineata l'opportunità di razionalizzare i regimi fiscali e contabili semplificati tenendo conto delle diverse realtà civiche e solidaristiche ricomprese nel Terzo settore.
  Con riferimento alle osservazioni del deputato Da Villa, in merito all'indeterminatezza delle realtà ricomprese nel Terzo settore, sottolinea che l'articolo 6 del nuovo testo ha individuato al comma 1, lettera b), in modo puntuale l'ampliamento dei settori di attività di utilità sociale che si aggiungono a quelli previsti dal decreto legislativo n. 155 del 2006.

  Marco DA VILLA (M5S) esprime apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore nella predisposizione del parere sul provvedimento in titolo. Dichiara di condividere il contenuto dell'osservazione di cui alla lettera d) della proposta di parere, che riguarda l'opportunità di definire con maggiore chiarezza il rapporto di collaborazione fra il ministero del lavoro e delle politiche sociali ed i ministeri di settore. Ricorda come a tale riguardo si fosse anche discusso di un coinvolgimento dell'Autorità antitrust in un ruolo di vigilanza che purtroppo non è stato inserito nel testo in esame. Più in generale, chiede se il Ministero del lavoro e delle politiche sociali abbia effettivamente le strutture adeguate e, quindi, la possibilità di esercitare le funzioni di vigilanza e di controllo che gli vengono attribuite sulle imprese sociali, sul possesso dei requisiti e soprattutto sul loro mantenimento nel prosieguo del tempo.
  Ritiene di svolgere ulteriori riflessioni sul nuovo testo elaborato dalla Commissione di merito e, in particolare, sottopone all'attenzione del relatore e della Commissione l'opportunità di introdurre un limite di fatturato per le imprese sociali che rappresenti una condizione per accedere alle misure agevolative di carattere fiscale previste, al fine di evitare che aziende di notevoli dimensioni possano ottenere i medesimi vantaggi delle piccole e medie imprese. Ulteriore elemento di riflessione riguarda l'opportunità, alla luce del carattere rinforzato del parere che la X Commissione è chiamata ad esprimere sul provvedimento in esame, di trasformare in condizioni le osservazioni formulate nella proposta di parere. Tale valutazione ritiene debba essere fatta con particolare riferimento all'osservazione relativa all'inclusione del commercio equo e solidale tra i settori di attività di utilità sociale. Su tale punto ritiene infatti sussista un conflitto fra la scelta operata nel disegno di legge delega e la possibilità che la Commissione possa continuare ad esaminare la proposta di legge Rubinato C. 241 adottata nella seduta del 18 novembre 2014 quale testo base per il prosieguo dell'esame.

  Gianluca BENAMATI (PD) ringrazia il relatore il per lavoro svolto che rappresenta un'eccellente sintesi delle questioni emerse nella seduta di ieri. Concorda sulla questione posta dal collega Da Villa in merito all'opportunità di trasformare in condizioni almeno le osservazioni di cui alle lettere a), b), c) e d) della proposta di parere.Pag. 77
  Con riferimento alla questione del commercio equo e solidale, sottolinea che nel nuovo testo dell'articolo 6 viene limitato l'esercizio di delega del Governo rispetto all'individuazione dei settori in cui può operare l'impresa sociale. Si prevede un'apertura al commercio equo e solidale, settore in cui viene consentito di operare all'impresa sociale. Rileva invece che sono all'esame della X Commissione proposte di legge recanti la promozione del commercio equo e solidale e la disciplina del suo esercizio. Sottolineato che nella proposta di parere è evidenziata, sia in premessa sia nell'osservazione alla lettera c), l'opportunità di coordinare quanto previsto dall'articolo 6 con le disposizioni di riordino del settore in corso di esame presso la X Commissione, ritiene che le disposizioni recate dai due provvedimenti non siano in contrasto tra loro, ma eventualmente si integrano, e che si possa procedere nell'esame delle proposte di legge sul commercio equo e solidale.
  Per quanto riguarda le osservazioni concernenti l'introduzione di limiti dimensionali relativi al fatturato dell'impresa sociale al fine di consentire l'accesso alle misure agevolative previste, pur non essendo contrario in linea di principio, non crede sia possibile in questa sede individuare una soglia di fatturato al di sopra della quale l'impresa perde la qualificazione di «impresa sociale».
  Ribadendo l'opportunità di trasformare le prime quattro osservazioni della proposta di parere in condizioni, esprime il voto favorevole del proprio gruppo.

  Stefano ALLASIA (LNA), nel giudicare il provvedimento in esame un intervento di riforma del tutto inadeguato, che rappresenta l'ennesimo provvedimento farsa della maggioranza, preannuncia a nome del proprio gruppo voto contrario sulla proposta di parere.

  Lara RICCIATTI (SEL) osserva preliminarmente che il provvedimento in esame, pur contenendo aspetti positivi, rappresenta un'occasione mancata. Ricorda che nelle Linee guida del Governo si prevedeva l'istituzione di un'Autorità per il Terzo settore che non è presente nel provvedimento in esame. Esprime forti dubbi in relazione alle risorse finanziare, che giudica del tutto inadeguate, stanziate a favore del Terzo settore. Rileva che sarebbero state necessarie maggiori tutele rispetto al mondo del lavoro e della possibilità di fare impresa sociale attraverso adeguate garanzie di controllo su appalti e affidamenti. Chiede pertanto al relatore di integrare la proposta di parere con due osservazioni volte a prevedere la tutela dei lavoratori del Terzo settore e la garanzia di controllo di appalti e affidamenti. Si riserva quindi di esprimere un voto di astensione, qualora il relatore non recepisse la sua richiesta.

  Dario GINEFRA (PD) ringrazia il relatore per il recepimento nelle osservazioni di alcune questioni da lui evidenziate nella seduta di ieri. Con riferimento al dimensionamento delle realtà del Terzo settore evidenziato dal collega Da Villa, rileva che una parte di soggetti del Terzo settore che svolge attività commerciali è tenuta a obblighi di trasparenza dei bilanci, a differenza di altri che, svolgendo prevalentemente attività non commerciali, possono non essere soggetti a tale regime. Ritiene opportuno delegare il Governo a prevedere un chiaro inquadramento civilistico di soggetti tenuti a rispettare determinate prescrizioni di legge e che usufruiscono di misure agevolative e di sostegno economico. Osserva che sarebbe opportuno comprendere – sebbene l'argomento non riguardi direttamente il provvedimento in esame – dopo oltre dieci anni di applicazione del regime Onlus, quali siano stati i risultati concretamente raggiunti, anche in considerazione della forza lavoro impiegata nelle diverse tipologie di impresa sociale.

  Daniele MONTRONI (PD), relatore, ritiene che molte delle osservazioni evidenziate nella seduta odierna possano essere accolte nella proposta di parere. Ritiene che le lettere a), b), c) e d) della proposta di parere possano essere formulate come Pag. 78condizioni e che possano essere inserite come osservazione il richiamo alla dimensione dell'azienda in rapporto ai regimi fiscali, mentre risulta difficile individuare un limite ai volumi di fatturato, trattandosi di attività che possono essere svolte anche da imprese commerciali. La posizione di un limite dimensionale renderebbe, a suo avviso, più difficile la realizzazione di economie di scala che rendono possibile l'attività di determinate imprese sociali. Ritiene infine che possano essere accolte nella proposta di parere le osservazioni formulate dalla deputata Ricciatti, aggiungendo nel parere un'osservazione che preveda che, nella relazione di cui all'articolo 11 del nuovo testo, debbano essere contenuti riferimenti anche agli aspetti di tutela dei lavoratori e di controllo sulla regolarità degli appalti e degli affidamenti. Si riserva quindi di presentare una nuova formulazione della proposta di parere.

  Gianluca BENAMATI (PD) avanza la richiesta che, in una successiva seduta da prevedere nella giornata di domani, la Commissione concluda l'esame del provvedimento; rileva che tale esigenza è stata avanzata dalla Commissione di merito in relazione ad una probabile calendarizzazione del testo in Aula. Segnala che in origine la nostra Commissione si era data l'obiettivo di concludere l'esame nelle due sedute già svolte, e solo nella seduta di ieri si è prospettata la possibilità di concludere l'esame nella prossima settimana, sembrando, in quella fase dei lavori, possibile tale tempistica.

  Davide CRIPPA, presidente, sottolinea che il provvedimento non risulta ancora calendarizzato per l'esame in Assemblea e che non vi è alcuna urgenza di concluderne l'esame in questa settimana.

  Marco DA VILLA (M5S) ritiene che, se vi fosse stata urgenza di concludere l'esame del provvedimento, si sarebbero dovuti informare i componenti della Commissione.

  Davide CRIPPA, presidente, sottolineato che si potrà immediatamente discutere delle modalità del prosieguo dell'esame nella sede propria dell'Ufficio di presidenza, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.55 alle 14.20.

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