CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 17 marzo 2015
407.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 17 marzo 2015. — Presidenza del presidente Francesco Paolo SISTO.

  La seduta comincia alle 11.55.

Variazioni nella composizione della Commissione.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, comunica che, per il gruppo del Partito Democratico, il deputato Gennaro Migliore è entrato a far parte della I Commissione e che la deputata Irene Tinagli non ne fa più parte.

DL 4/2015: Misure urgenti in materia di esenzione IMU. Proroga di termini concernenti l'esercizio della delega in materia di revisione del sistema fiscale.
Emendamenti C. 2915 Governo, approvato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  La Commissione inizia l'esame degli emendamenti.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, intervenendo in sostituzione del relatore, deputato Misuraca, impossibilitato a prendere parte alla seduta odierna, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone, pertanto, di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del presidente.

  La seduta termina alle 12.

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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 17 marzo 2015. — Presidenza del presidente Francesco Paolo SISTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Ivan Scalfarotto.

  La seduta comincia alle 14.15.

Introduzione del delitto di tortura nell'ordinamento italiano.
Nuovo testo C. 2168, approvata dal Senato, e abb.

(Parere alla II Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 12 marzo 2015.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore, formula una proposta di parere favorevole con condizioni (vedi allegato).

  Emanuele FIANO (PD), suggerisce di svolgere ulteriori approfondimenti sulle condizioni contenute nella proposta di parere presentata dal relatore e ritiene opportuno sin d'ora valutare l'opportunità di trasformare tali condizioni in osservazioni sottolineando, in particolare, quanto alla condizione di cui al numero 3 della proposta di parere del relatore, che anche la documentazione fornita dagli uffici non scioglie con certezza il nodo riguardante la possibilità di revocare l'immunità diplomatica dei cittadini stranieri attraverso una norma recata da una fonte di rango ordinario.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO (SCpI) osserva, quanto alla condizione di cui al numero 3 contenuta nella proposta di parere del relatore, che appare quanto meno discutibile la possibilità di modificare una norma la cui fonte risiede in un trattato internazionale senza aver previamente denunciato il trattato stesso. Quanto alle altre condizioni, fa presente che la pena dei trent'anni di reclusione prevista per la circostanza aggravante derivante dall'aver causato la morte come conseguenza non voluta del reato di tortura risulta più grave della pena comminata all'omicidio volontario. Tale previsione si porrebbe, a suo avviso, in contrasto con la giurisprudenza della Corte costituzionale che ha affermato che le pene stabilite per un reato colposo non possono mai superare quelle previste per il medesimo reato punito a titolo di dolo.

  Matteo BRAGANTINI (LNA), pur comprendendo la questione della sproporzionalità della pena in relazione a reati come l'omicidio volontario, ritiene che sia però necessario riflettere con attenzione sulla gravità del reato di tortura che può procurare alla vittima gravi conseguenze fisiche.
  Concorda con il Presidente che sia necessario porre una condizione nel parere rispetto alla questione della congruità della pena fissa, quando invece sarebbe più ragionevole prevedere una graduazione di pena, lasciando spazio alla discrezionalità del giudice. Pone all'attenzione della Commissione la questione dell'inserimento, nel novellato articolo 613-bis del riferimento a chi «cagiona ad una persona a lui affidata o comunque sottoposta alla sua autorità, vigilanza o custodia, acute sofferenze fisiche o psichiche». A suo avviso il concetto di sofferenza psichica è estremamente labile e indeterminato e potrebbe, pertanto, creare notevole confusione nell'ordinamento. Si chiede ad esempio se un giudice che dispone lo stato d'isolamento di un imputato, con gravi conseguenze sullo stato psichico di questi, possa essere accusato di tortura nel caso l'imputato venga scagionato.

  Enzo LATTUCA (PD), richiamando le considerazioni svolte dal deputato Mazziotti Di Celso a proposito del fatto che la pena prevista per il reato di tortura sarebbe superiore a quella stabilita per l'omicidio volontario nonostante nella prima fattispecie la morte sia contemplata Pag. 75quale «conseguenza non voluta», fa notare che comunque da parte del soggetto che pone in essere atti di tortura nei confronti di un altro vi è l'accettazione dell'evento del decesso di quest'ultimo. Richiama, per analogia, la condizione in cui si trova la persona che si mette alla guida in stato di ubriachezza.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, rileva che il deputato Lattuca intende riferirsi al cosiddetto dolo eventuale, concetto che non può essere richiamato con riferimento alla fattispecie in esame, che qualifica espressamente la morte del soggetto sottoposto ad atti di tortura come «conseguenza non voluta».

  Enzo LATTUCA (PD), con riferimento alla terza condizione contenuta nella proposta di parere del relatore, si domanda se nell'ambito della normativa internazionale relativa al reato di tortura non si preveda, in qualche misura, la possibilità di apportare deroghe relativamente all'applicazione delle norme in materia di immunità.
  Sempre con riferimento alla questione dell'immunità, ritiene altresì che sarebbe opportuno approfondire la normativa in vigore presso gli altri ordinamenti sul punto.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, dopo aver fatto presente che terrà conto delle considerazioni emerse nel corso del dibattito, eventualmente anche ai fini di una riformulazione della proposta di parere presentata, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

SEDE REFERENTE

  Martedì 17 marzo 2015. — Presidenza del presidente Francesco Paolo SISTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Ivan Scalfarotto.

  La seduta comincia alle 14.40.

Modifiche all'articolo 9 della legge 6 luglio 2013, n. 96, concernenti la Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti.
C. 2799 Boccadutri.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 12 marzo 2015.

  Danilo TONINELLI (M5S) chiede che la Commissione valuti la possibilità di ascoltare in audizione, al fine di acquisire i necessari elementi istruttori relativi al provvedimento in esame, anche il Presidente dimissionario della Commissione, Bove.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, replicando al deputato Toninelli, fa presente che tale richiesta potrà essere valutata dall'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi della Commissione, all'esito dell'audizione del nuovo Presidente Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti, Calamaro già programmata nella seduta di domani.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.

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