CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 2 marzo 2015
398.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e X)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Lunedì 2 marzo 2015. — Presidenza del presidente della VI Commissione Daniele CAPEZZONE.

  La seduta comincia alle 16.35.

DL 3/2015: Misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti.
C. 2844 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 25 febbraio scorso.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, informa che sono state presentate circa 730 proposte emendative (vedi allegato), alcune delle quali presentano profili di criticità relativamente alla loro ammissibilità.
  In proposito, ricorda che, ai sensi del comma 7 dell'articolo 96-bis del Regolamento, non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all'esame della Camera.
  Tale criterio risulta più restrittivo di quello dettato, con riferimento agli ordinari progetti di legge, dall'articolo 89 del medesimo Regolamento, il quale attribuisce al Presidente la facoltà di dichiarare inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che siano estranei all'oggetto del provvedimento. Ricordo, inoltre, che la lettera circolare del Presidente della Camera del 10 gennaio 1997 sull'istruttoria legislativa precisa che, ai fini del vaglio di ammissibilità delle proposte emendative, la materia deve essere valutata con riferimento «ai singoli oggetti e alla specifica problematica affrontata dall'intervento normativo».
  La necessità di rispettare rigorosamente tali criteri si impone ancor più a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 22 del 2012 e di alcuni richiami del Presidente della Repubblica nel corso della precedente e di questa Legislatura.
  In particolare, nella sentenza n. 22 del 2012 la Corte Costituzionale, nel dichiarare l'illegittimità costituzionale del comma 2-quater dell'articolo 2 del decreto-legge n. 225 del 2010, in materia di proroga dei termini, introdotto nel corso dell'esame parlamentare del disegno di legge di conversione, ha sottolineato come Pag. 4«l'innesto nell’iter di conversione dell'ordinaria funzione legislativa possa certamente essere effettuato, per ragioni di economia procedimentale, a patto di non spezzare il legame essenziale tra decretazione d'urgenza e potere di conversione». «Se tale legame viene interrotto, la violazione dell'articolo 77, secondo comma, della Costituzione, non deriva dalla mancanza dei presupposti di necessità e urgenza per le norme eterogenee aggiunte, che, proprio per essere estranee e inserite successivamente, non possono collegarsi a tali condizioni preliminari (sentenza n. 355 del 2010), ma per l'uso improprio, da parte del Parlamento, di un potere che la Costituzione gli attribuisce, con speciali modalità di procedura, allo scopo tipico di convertire, o no, in legge un decreto-legge».
  Il principio della sostanziale omogeneità delle norme contenute nella legge di conversione di un decreto-legge è stato altresì richiamato nel messaggio del 29 marzo 2002, con il quale il Presidente della Repubblica, ai sensi dell'articolo 74 della Costituzione, ha rinviato alle Camere il disegno di legge di conversione del decreto legge 25 gennaio 2002, n. 4, ed è stato ribadito nella lettera del 22 febbraio 2011, inviata dal Capo dello Stato ai Presidenti delle Camere ed al Presidente del Consiglio dei ministri nel corso del procedimento di conversione del decreto-legge. Il 23 febbraio 2012 il Presidente della Repubblica ha altresì inviato un'ulteriore lettera ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio dei Ministri, in cui ha sottolineato «la necessità di attenersi, nel valutare l'ammissibilità degli emendamenti riferiti ai decreti-legge, a criteri di stretta attinenza, al fine di non esporre disposizioni a rischio di annullamento da parte della Corte Costituzionale per ragioni esclusivamente procedimentali». Da ultimo, in una missiva del 27 dicembre 2013 inviata sempre ai Presidenti delle Camere, il Presidente della Repubblica ha riproposto la necessità di verificare con il massimo rigore l'ammissibilità degli emendamenti ai disegni di legge di conversione.
  Inoltre la Giunta per il regolamento della Camera, in un parere espresso nella Legislatura in corso, ha affermato che: «a) ad eccezione dei disegni di legge che compongono la manovra economica e che rechino disposizioni incidenti su una pluralità di materie, le norme di copertura che intervengono su materie non strettamente attinenti a quelle oggetto di un decreto-legge sono da ritenersi normalmente inammissibili. In particolare, gli emendamenti contenenti norme di copertura finanziaria, anche a carattere compensativo, sono considerati ammissibili ove la clausola di copertura abbia carattere accessorio, strumentale e proporzionato rispetto alla norma principale cui si accompagna e non ecceda la sua funzione compensativa; b) ove invece la parte di copertura rappresenti il contenuto prevalente dell'emendamento, essa sarà ritenuta ammissibile solo quando risulti strettamente attinente alle materie trattate dal decreto-legge».
  In tale contesto, le Presidenze sono pertanto chiamate ad applicare rigorosamente le suddette disposizioni regolamentari e quanto previsto dalla citata circolare del Presidente della Camera dei deputati del 1997.
  Alla luce dei predetti criteri, sono dunque da considerarsi inammissibili le seguenti proposte emendative, che non recano disposizioni strettamente connesse o consequenziali a quelle contenute nel testo del decreto-legge:
   Cariello 1.127, che reca disposizioni in materia di interessi usurari;
   Pesco 1.01, che modifica le sanzioni previste dal Testo unico bancario per le fattispecie penali di mendacio e falso interno;
   Maietta 1.02, che intende separare l'attività bancaria da quella di commercio in proprio di strumenti finanziari;
   Di Lello 1.03, che intende separare l'attività delle banche commerciali da quella delle banche d'affari;
   Librandi 1.04, che obbliga le fondazioni bancarie ad adeguare i propri statuti Pag. 5ai principi di legge in materia di composizione dell'organo di indirizzo e di incompatibilità;
   gli analoghi Da Villa 2.05, 2.06, 2.07 e 2.08, che introducono commissioni omnicomprensive per la gestione e l'utilizzo delle carte di debito;
   Galperti 2.09, che modifica il Codice in materia di protezione dei dati personali, al fine di estendere l'accesso alle informazioni utili alla valutazione del merito creditizio alle società energetiche e alle società telefoniche;
   Pagano 3.19, che assegna 4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017 al Ministero dello sviluppo economico per il sostegno all'internazionalizzazione delle imprese e la promozione del made in Italy, mediante corrispondente riduzione del FISPE;
   Rosato 3.24, che apporta modifiche alla disciplina delle partecipazioni al capitale della Finest, società finanziaria a capitale pubblico/privato, costituita per il finanziamento e per l'internazionalizzazione delle imprese del Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Trentino-Alto Adige verso l'Austria, i Paesi dell'Europa centrale e balcanica e gli Stati dell'ex Unione Sovietica;
   Ricciatti 3.25, che condiziona i benefici e le agevolazioni previsti dalla legislazione vigente per l'internazionalizzazione delle imprese alla salvaguardia del livelli occupazionali e alla protezione sociale dei lavoratori;
   Ricciatti 3.26, il quale estende alle società partecipate dalla pubblica amministrazione e alle relative controllate operanti nel settore del sostegno all'economia e all'internazionalizzazione delle imprese la disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 11 del decreto legislativo n. 33 del 2013;
   Pagano 3.27, che aumenta da 1 milione a 5 milioni lo stanziamento previsto nella legge di stabilità per il 2015 a favore del Piano straordinario per la promozione del made in Italy e l'attrazione degli investimenti;
   Vallascas 3.01, che prevede la soppressione dell'ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, trasferendone le competenze e il personale al Ministero dello sviluppo economico;
   gli analoghi Fantinati 3.02 e Fantinati 3.03, in tema di contrasto alla contraffazione, che contengono norme volte a consentire ai consumatori di identificare l'origine nazionale dei prodotti, anche alimentari, e a punire i contravventori;
   gli identici Palmieri 4.018 e Quintarelli 4.017, che introducono misure di sostegno fiscale alle aziende video ludiche italiane;
   gli identici Palmieri 4.011 e Quintarelli 4.010, volti ad istituire un credito d'imposta per promuovere l'offerta on line di opere d'ingegno digitali;
   Della Valle 4.97 e analogo Della Valle 4.92, limitatamente al comma 1, che eliminano i diritti di segreteria dovuti alle Camere di Commercio per la prima vidimazione dei libri sociali;
   Pagano 4.019 e l'analogo Galgano 4.118, che dimezzano l'aliquota applicata alle somme corrisposte in occasione della cessazione del rapporto di lavoro qualora esse siano investite in start up o partecipazioni al capitale sociale delle PMI;
   Fantinati 4.014, in materia di semplificazioni per l'acquisto della personalità giuridica per le società a responsabilità limitata;
   Fedi 4.124, che autorizza la spesa di 2 milioni di euro a favore delle camere di commercio italiane all'estero per la promozione del made in Italy;
   Carbone 4.012, che stanzia 2 milioni di euro per la formazione dei manager di PMI impegnate in progetti di internazionalizzazione;Pag. 6
   Ricciatti 4.01, che dispone agevolazioni per investimenti nelle reti di impresa;
   Ricciatti 4.02, che istituisce un titolo obbligazionario quotato denominato Industrial Development Bond, emesso da reti di imprese;
   Ricciatti 4.03, in materia di investimenti per il turismo sostenibile;
   Ricciatti 4.04, il quale interviene in merito ai compiti della Cassa Depositi e Prestiti per lo sviluppo della green economy;
   gli identici Palmieri 4.06 e Quintarelli 4.015, concernenti disposizioni di semplificazione della normativa relativa al commercio elettronico diretto;
   Della Valle 4.013, in materia di promozione del patrimonio immobiliare pubblico, al fine di istituire spazi di coworking;
   Carfagna 4.116, che rifinanzia il Fondo per il lavoro autonomo e le autoimprenditorialità istituito presso il MEF;
   Ricciatti 4.122, in materia di regime fiscale delle variazioni a titolo non oneroso dell'assetto proprietario del Parco di Monza;
   Ricciatti 4.123, che esonerano dal pagamento dell'imposta di registro gli atti posti in essere da enti pubblici aventi ad oggetto traslazioni reciproche di beni immobili a titolo non oneroso;
   Fantinati 4.114, che esenta dal pagamento dell'IRAP le persone fisiche esercenti attività commerciali di cui all'articolo 55 del Testo unico delle imposte sui redditi;
   gli identici Abrignani 4.75 e Bargero 4.76, Pagano 4.77, Schullian 4.78 e Moretto 4.79, volti alla razionalizzazione del sistema di vigilanza sui promotori finanziari e sui consulenti finanziari tramite modifiche al Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria;
   Ricciatti 5.7, 5.8, 5.9, 5.10, 5.11, Vignali 5.32 e Fantinati 5.04, che contengono modifiche alla disciplina del credito d'imposta per investimenti in beni strumentali nuovi;
   Vignali 5.12, che prevede modifiche della disciplina dell'IVA per gli acquisti via internet effettuati con l'intervento di intermediari finanziari;
   gli analoghi Luigi Gallo 5.26 e 5.27, che ammettono al credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo previsto dall'articolo 3 del decreto-legge n. 145 del 2013 anche attività di formazione di studenti di scuola secondaria e universitari;
   Vignali 5.30, che attribuisce ai brevetti e agli spin off accademici il punteggio massimo riservato alle pubblicazioni scientifiche nei concorsi pubblici svolti da università e centri di ricerca;
   Palese 5.01, che contiene modifiche in materia di IVA per le operazioni effettuate nei confronti di enti pubblici (split payment);
   gli analoghi Giampaolo Galli 5.02 e Fantinati 5.012, che ripristinano, dal 2015 al 2017, la disciplina delle agevolazioni a favore delle reti di impresa in materia di concorrenza alla formazione del reddito imponibile delle riserve destinate al fondo patrimoniale comune o al patrimonio destinato, contestualmente elevando il limite del reddito non imponibile da uno a due milioni di euro;
   Ginato 5.03, che modifica il regime tributario delle società cooperative;
   gli analoghi Fantinati 5.05 e 5.06, i quali prevedono l'estensione temporale della norma che consente la compensazione delle cartelle esattoriali in favore delle imprese titolari di crediti certificati maturati nei confronti della pubblica amministrazione, qualora la somma iscritta a ruolo sia inferiore o pari al credito vantato;
   Fantinati 5.07, che prevede l'esenzione dall'IRAP a favore delle microimprese;Pag. 7
   Fantinati 5.08, che dispone l'innalzamento della franchigia IRAP per taluni soggetti passivi e prevede l'abrogazione delle disposizioni che determinano trasferimenti a imprese non giustificati da una situazione di fallimento di mercato;
   Fantinati 5.09, che disciplina una forma di pagamento delle imposte mediante compensazione di crediti verso le pubbliche amministrazioni;
   Fantinati 5.010, che prevede la deducibilità dell'IMU relativa agli immobili strumentali;
   Fantinati 5.011, che prevede una semplificazione degli adempimenti fiscali per incentivare la vendita di pacchetti turistici;
   Gutgeld 6.3 e l'analogo Gutgeld 8.037, che, intervenendo sulla disciplina relativa alle cartolarizzazioni, estendono alle società di gestione del risparmio e ai gestori di fondi di investimento alternativi (GEFIA) la possibilità di prestare l'attività di individuazione dei prenditori dei finanziamenti nei confronti delle società veicolo per la cartolarizzazione alle stesse condizioni di banche e intermediari;
   gli identici Abrignani 6.01 e Marco Di Maio 6.06, che dispongono l'estensione dell'aliquota agevolata sull'imposta di registro in caso di sostituzione della prima casa (vendita entro un anno del precedente immobile);
   gli identici Abrignani 6.02 e Marco Di Maio 6.05, che modificano la disciplina della deduzione IRPEF a favore di chi acquista un immobile per destinarlo a locazione;
   gli identici Marco Di Maio 6.03 e Abrignani 6.04, che modificano la disciplina dell'imposta di registro nel caso di compravendita immobiliare con patto di riscatto;
   Abrignani 7.26 e analogo Marco Di Maio 7.01, che affiancano alla disciplina dei contratti di godimento in funzione della successiva alienazione di immobili (prevista dall'articolo 23 del decreto-legge n. 133 del 2014) quella dei contratti di locazione finanziaria, di cui stabiliscono la definizione e le modalità di risoluzione;
   Busin 7.02 e Busin 7.03, che modificano uno dei criteri previsti dalla legge di delegazione europea 2013 per l'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento, con specifico riguardo alla disciplina secondaria adottata dalla Banca d'Italia e dalla CONSOB;
   Paolo Petrini 8.6, che estende l'accesso al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese alle imprese di assicurazione, nonché agli organismi di investimento collettivo del risparmio;
   Scuvera 8.7, concernente i contratti di assunzione del personale EXPO 2015;
   gli identici Montroni 8.01, Vignali 8.02 e Allasia 8.032, in materia di modalità di contenimento dei saldi di finanza pubblica per le regioni a statuto ordinario;
   Moretto 8.03, che modifica la disciplina in materia di amministrazione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese;
   gli identici Vignali 8.04, Di Maio 8.05, Ricciatti 8.06, Donati 8.07, Sottanelli 8.015 e Polidori 8.016, volti a circoscrivere la limitazione del rilascio della garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese alle operazioni finanziarie di nuova concessione o erogazione alla sola garanzia diretta;
   gli identici Donati 8.08, Ricciatti 8.09, Vignali 8.010, Di Maio 8.011, Sottanelli 8.012, Polidori 8.013 e Vignali 8.014, volti a modificare le percentuali massime di intervento del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese;
   gli identici Vignali 8.017, Ricciatti 8.018, Di Maio 8.019, Sottanelli 8.021, Donati 8.022 e Polidori 8.023, che modificano la disciplina del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese;Pag. 8
   Donati 8.0.24, che estende l'applicabilità della disciplina sulla finanza di progetto contenuta nel Codice dei Contratti Pubblici a nuove fattispecie;
   Rampi 8.025, Centemero 8.026 e Grimoldi 8.029, in materia di regime fiscale delle variazioni a titolo non oneroso dell'assetto proprietario del Parco di Monza;
   Centemero 8.027 e Vignali 8.035, che esonerano dal pagamento dell'imposta di registro gli atti posti in essere da enti pubblici aventi ad oggetto traslazioni reciproche di beni immobili a titolo non oneroso;
   Boccadutri 8.028, volto a consentire al Ministero della Difesa di conferire ai fondi immobiliari per la valorizzazione e l'incremento dell'offerta abitativa superficie di aree demaniali e infrastrutture in proprio uso;
   gli identici Vignali 8.030 e Allasia 8.031, in materia di investimenti connessi ad EXPO 2015;
   Da Villa 8.033, che riforma la disciplina degli orari degli esercizi commerciali;
   Ghizzoni 8.036, sull'istituzione di zone franche urbane in Emilia-Romagna;
   Bonomo 8.038, il quale interviene sui rapporti contrattuali tra soggetti privati e società di ingegneria costituite in forma di società di capitali;
   Ribaudo 8.039, che modifica la legge in materia di usura ed estorsione, per permettere ai consorzi di garanzia collettiva fidi e alle associazioni antiracket di prestare la garanzia nell'ambito della composizione delle crisi da sovraindebitamento;
   Ribaudo 8.040, che modifica la legge in materia di usura ed estorsione, in merito alle sanzioni irrogabili agli istituti eroganti il credito;
   Fantinati 8.041, il quale interviene sulla disciplina in materia di determinazione della tariffa TARI;
   Paolo Petrini 8.034, sulla possibilità per il Ministro dell'economia di concedere la garanzia dello Stato sui titoli emessi in operazioni di cartolarizzazione.

  Avverte quindi che il termine per la presentazione dei ricorsi avverso i giudizi di inammissibilità testé pronunciati è fissato alle ore 9.30 di domani.

  Daniele PESCO (M5S) chiede alle Presidenze se sia possibile sollecitare lo spostamento della decorrenza della sanzione dell'interdizione alla partecipazione ai lavori parlamentari comminata nei confronti del deputato Villarosa, al fine di consentire la partecipazione di quest'ultimo all'esame del provvedimento.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, pur comprendendo la questione avanzata dal deputato Pesco, ricorda che le sanzioni nei confronti dei deputati sono irrogate dall'Ufficio di Presidenza della Camera, sottolineando quindi come le Presidenze delle Commissioni non abbiano alcuna competenza in merito.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta già convocata per la giornata di domani.

  La seduta termina alle 16.45.

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