CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 febbraio 2015
395.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 25 febbraio 2015. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI.

  La seduta comincia alle 12.45.

Istituzione della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e delle direzioni distrettuali antiterrorismo.
C. 1609 Dambruoso.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 gennaio 2015.

  Donatella FERRANTI, presidente, comunica che è stata inserita all'ordine del giorno della Commissione la proposta di legge 1609 Dambruoso diretta ad istituire la Direzione nazionale antiterrorismo, il cui esame era stato sospeso il 15 gennaio scorso su richiesta del Governo al fine di consentire al medesimo di valutare quali iniziative intendesse prendere in merito all'oggetto della predetta proposta di legge, per fare il punto sull'andamento dei lavori.
  Ricorda che, non essendovi emendamenti da esaminare, il testo della proposta di legge è stato trasmesso alle Commissioni competenti per il parere, le quali non hanno ancora espresso tale parere.
  Nella seduta del 28 gennaio scorso, il viceministro Enrico Costa, su sollecitazione del relatore del provvedimento, onorevole Dambruoso, ha comunicato alla Commissione che era ancora in corso l'istruttoria tra i Ministri della giustizia e dell'interno in merito alla questione.
  L'istruttoria si è conclusa ed il Governo ha emanato il decreto-legge n. 7 del 2015 cosiddetto antiterrorismo, assegnato alle Commissioni riunite II e IV, contenente disposizioni nella stessa materia della proposta di legge n. 1609. L'esame del disegno di legge n. 2893 di conversione del predetto decreto è stato avviato in sede referente il 24 febbraio scorso. Segnala che l'onorevole Dambruoso svolge il ruolo di relatore per la II Commissione del predetto disegno di legge.
  La questione dell'istituzione della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo Pag. 25viene quindi esaminata nell'ambito del disegno di legge n. 2893.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di accesso del figlio adottato non riconosciuto alla nascita alle informazioni sulle proprie origini e sulla propria identità.
C. 784 Bossa, C. 1874 Marzano, C. 1343 Campana, C. 1983 Cesaro Antimo, C. 1901 Sarro, C. 1989 Rossomando, C. 2321 Brambilla e C. 2351 Santerini.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 17 febbraio 2015.

  Donatella FERRANTI, presidente, ricorda che, su richiesta del deputato Daniela Farina, il provvedimento è stato inserito oggi all'ordine del giorno della Commissione affinché il relatore illustri gli emendamenti presentati sui quali scade il termine per la presentazione dei subemendamenti oggi alle ore 19.

  Giuseppe BERRETTA (PD), relatore, sottolinea che gli emendamenti da lui presentati sono volti ad accogliere quanto è emerso nel corso delle ultime audizioni svolte per verificare le modalità di interpello della madre naturale adottate da quei Presidenti dei tribunali per i minorenni che stanno applicando la legge secondo la giurisprudenza costituzionale in materia.
  Rileva che dalle predette audizioni è emersa chiaramente l'esigenza che la disciplina legislativa dell'interpello che si intende introdurre nell'ordinamento sia flessibile al fine di poter adottare nel caso concreto tutte le cautele necessarie per salvaguardare la riservatezza della madre interpellata. Proprio per soddisfare questa esigenza ha presentato l'emendamento 1.103. La stessa esigenza sta alla base dell'emendamento 1.102, secondo cui l'utilizzazione dei servizi sociali è preferibile e, quindi, non più esclusiva. L'emendamento 1.101 risponde all'esigenza di regolare in maniera maggiormente dettagliata il caso della revoca dell'anonimato in assenza dell'interpello.
  L'emendamento 1.104 è diretto ad escludere la possibilità di presentare diverse richieste di interpello, considerato che la madre naturale che decide di non revocare la scelta dell'anonimato dopo il primo interpello potrà comunque di propria iniziativa revocare in futuro tale scelta.
  L'articolo aggiuntivo 1.03 prevede tra l'altro i dati anamnestici non identificanti della partoriente, anche con riguardo alla sua storia sanitaria personale e familiare, debbano essere trasmessi senza ritardo al tribunale per i minorenni, riducendo in tal modo l'esigenza che in futuro per ragioni sanitarie il figlio debba chiedere la revoca dell'anonimato da parte della madre.

  Daniele FARINA (SEL), dopo aver fatto presente che la Commissione nel ciclo di audizione ha sentito le categorie toccate dal provvedimento salvo quella dei soggetti che maggiormente sono interessati in quanto viene messa in discussione una loro scelta fatta in passato, dichiara di non condividere assolutamente gli emendamenti del relatore che finiscono per sanare una serie di scelte, come quella dell'utilizzazione dei carabinieri, fatte dai Presidenti dei Tribunali per i minorenni che sono stati sentiti da ultimo che non sono assolutamente condivisibili.

  Alfonso BONAFEDE (M5S), in merito all'intervento del deputato Farina, chiede alla Presidenza se non sia opportuno procedere ad una integrazione delle audizioni.

  Donatella FERRANTI, presidente, dopo aver sottolineato l'esaustività delle audizioni svolte, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.