CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 10 febbraio 2015
384.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Martedì 10 febbraio 2015. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. – Interviene il viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Lapo Pistelli.

  La seduta comincia alle 14.35.

Ratifica ed esecuzione del Trattato in materia di assistenza giudiziaria penale tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo degli Stati uniti messicani, fatto a Roma il 28 luglio 2011.
C. 2754 Governo, approvato dal Senato.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

   Fabio PORTA (PD), relatore, rileva che il Trattato oggetto della ratifica in esame – al pari del successivo che verrà successivamente esaminato – è volto ad intensificare la cooperazione giudiziaria con il Messico, rendendo perciò più efficace, nel settore penale, il contrasto al fenomeno della criminalità ed assicurando che esso si realizzi in modo rapido ed efficace e in conformità con i principi del diritto internazionale.
   Il Trattato, che si compone di 25 articoli, indica innanzitutto gli ambiti nei quali si realizzerà l'assistenza giudiziaria penale e cioè, fra gli altri: la notificazione degli atti giudiziari; l'assunzione di testimonianze o dichiarazioni; l'assunzione di prove; il sequestro e la confisca di proventi illeciti; la citazione di testimoni e altri ancora.Pag. 44
   All'articolo 3 il provvedimento disciplina i casi nei quali possa essere previsto un rifiuto o un rinvio dell'assistenza giudiziaria, laddove la persona sia già stata indagata e giudicata per il medesimo fatto o quando il reato per cui si procede sia punito con una pena proibita nell'altro ordinamento, come ad esempio la pena di morte.
   Il Trattato definisce, all'articolo 4, le modalità per l'esecuzione della domanda di assistenza giudiziaria; all'articolo 5 i casi in cui siano invocate immunità e prerogative; all'articolo 6 gli obblighi di riservatezza; agli articoli 7 e 8 rispettivamente le procedure di notificazione e di trasmissione di atti; nonché, all'articolo 9 le procedure relative a perquisizioni, sequestri e confische.
   I successivi articoli riguardano le modalità di comparizione delle persone, il trasferimento temporaneo di persone detenute e le procedure per lo scambio di informazioni sui procedimenti penali.
   Il Trattato indica, inoltre, in dettaglio le forme delle richieste di assistenza giudiziaria, specificando anche la lingua in cui debbano essere formulate e le spese per richiederle.
   Il disegno di legge di ratifica – già oggetto di approvazione da parte del Senato – consta di quattro articoli, che riguardano l'autorizzazione alla ratifica, l'ordine di esecuzione, la copertura finanziaria dei relativi oneri e l'entrata in vigore del testo.
   Conclude quindi auspicando una celere approvazione della ratifica in esame, che si situa nel contesto più ampio di rilancio delle relazioni italo-messicane, testimoniato dai numerosi contatti politico-diplomatici intercorsi in questi mesi e che, mediante questo accordo, potrà ulteriormente qualificarsi sul terreno – essenziale per la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini – della lotta alla criminalità organizzata e segnatamente nella repressione dei cartelli della droga.

  Il viceministro Lapo PISTELLI, apprezzando l'esposizione dell'onorevole Porta, evidenzia che le relazioni tra Italia e Messico hanno registrato un sensibile rilancio negli ultimi due anni, anche ai fini dell'interscambio commerciale. Tale circostanza positiva si accompagna, purtroppo, ad un intensificarsi delle attività criminali che traggono profitto da un andamento favorevole dell'economia. Per tali ragioni è opportuno che la cooperazione con il Messico sia intensa anche sul piano della lotta contro il traffico di stupefacenti ed il crimine organizzato transnazionale.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che, nessun altro chiedendo di intervenire, è concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri.

Ratifica ed esecuzione del Trattato di estradizione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo degli Stati uniti messicani, fatto a Roma il 28 luglio 2011.
C. 2755 Governo, approvato dal Senato.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

   Fabio PORTA (PD), relatore, sottolinea come il Trattato di estradizione in titolo intenda migliorare la reciproca cooperazione al fine di disporre di strumenti più efficaci per contrastare la criminalità.
   L'ambito del Trattato è esplicitato nelle norme generali, laddove le Parti s'impegnano reciprocamente a consegnarsi persone ricercate che si trovano sul proprio territorio per dare corso ad un procedimento penale (estradizione processuale) ovvero al fine di consentire l'esecuzione di una condanna definitiva (estradizione esecutiva) (articolo 1).
   In generale, l'estradizione sarà concessa quando il fatto per cui si procede o si è proceduto nello Stato richiedente è previsto come reato anche dalla legislazione dello Stato richiesto (cosiddetto Pag. 45principio della doppia incriminazione). Tale principio trova un temperamento in materia fiscale laddove è stabilito che l'estradizione potrà essere accordata anche quando la disciplina dello Stato richiesto, in detta materia, sia differente da quella dello Stato richiedente.
   L'estradizione processuale richiede, poi, che il reato per cui si procede sia punito da entrambi i Paesi con la pena della reclusione per un periodo di almeno un anno, mentre l'estradizione esecutiva richiede che la pena residua ancora da espiare ammonti ad un periodo minimo di sei mesi (articolo 2).
   Agli articoli 3 e 4 il testo regola le condizioni per esercitare un rifiuto alla richiesta di estradizione e all'articolo 5 le condizioni alle quali ciascuno Stato deve sottostare per rifiutare l'estradizione dei propri cittadini.
   Dopo aver identificato le autorità centrali preposte a trasmettere ed a ricevere le richieste di estradizione (per l'Italia il Ministero della giustizia), il Trattato regola poi la forma ed il contenuto di tali richieste e la tipologia e la forma dei documenti da allegare.
   Il Trattato stabilisce inoltre il cosiddetto principio di specialità in favore della persona estradata che non potrà essere perseguita o arrestata dallo Stato richiedente per reati diversi commessi precedentemente alla consegna.
   L'accordo vieta inoltre la riestradizione verso uno Stato terzo (articolo 11), contempla la possibilità di arresti provvisori (articolo 12) e disciplina le modalità per valutare le richieste di estradizione presentate da più Stati (articolo 13).
   Gli ulteriori articoli stabiliscono le modalità ed i tempi per la consegna della persona richiesta, le procedure semplificate di estradizione ed il transito nel territorio di uno dei due Stati di una persona consegnata all'altro da un Paese terzo.
   Segnala che il disegno di legge di ratifica del Trattato in esame – già approvato dall'altro ramo del Parlamento il 26 novembre scorso – consta di quattro articoli che si riferiscono, rispettivamente, all'autorizzazione alla ratifica, all'ordine di esecuzione, alla copertura finanziaria dei relativi oneri (stimabili in circa 16.000 euro l'anno) ed all'entrata in vigore del testo.
   Conclude auspicando una rapida conclusione dell’iter di approvazione del provvedimento le cui finalità sono coerenti e strettamente collegate a quelle che ispirano il Trattato italo-messicano in materia di assistenza giudiziaria.

  Il viceministro Lapo PISTELLI sottolinea l'esigenza di procedere ad un rapido iter di esame del provvedimento in titolo, anche in considerazione del fatto che il precedente accordo bilaterale in tema di estradizione risale alla fine del XIX secolo.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che, nessun altro chiedendo di intervenire, è concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri.

  La seduta termina alle 14.50.

INTERROGAZIONI

  Martedì 10 febbraio 2015. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. – Interviene il viceministro degli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Lapo Pistelli.

  La seduta comincia alle 14.50.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, come convenuto in sede di ufficio di presidenza.

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5-04100 L'Abbate: Sull'Accordo di associazione tra Unione europea e Repubblica di Moldavia.

  Il viceministro Lapo PISTELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Giuseppe L'ABBATE (M5S) si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal Governo ritenendo che il caso ucraino rappresenti un modello di insuccesso che potrebbe replicarsi per la Repubblica di Moldavia. Ricorda, infatti, che la regione della Transnistria ha manifestato volontà secessioniste in chiave filorussa e non mostra di condividere la linea del governo di Chisinau di avvicinamento all'Unione europea. Sottolinea, quindi, nella consapevolezza degli interessi in gioco per il settore primario, l'opportunità di scongiurare che i rapporti tra la Russia e la Repubblica di Moldavia vadano incontro ad una crisi accompagnata da regimi sanzionatori in danno ai produttori italiani. Evidenzia, inoltre, che la risposta del rappresentante del Governo conferma l'assenza di una politica estera europea e di una debole politica commerciale dell'Unione europea, come attesta anche l'assenza dell'Alto Rappresentante Mogherini in occasione degli incontri di questi giorni tra il Presidente Putin da un lato e il Presidente Hollande e la Cancelliera Merkel, dall'altro lato.

5-04498 Cimbro: Sulla detenzione in Russia della pilota ucraina Nadia Savchenko.

  Il viceministro Lapo PISTELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), riferendo alla Commissione la notizia, diffusa oggi dai mezzi di informazione, relativa alla proroga della carcerazione di Nadia Savchenko fino al 13 maggio prossimo.

  Eleonora CIMBRO (PD) si dichiara soddisfatta della risposta fornita dal Governo, sottolineando che il caso della pilota Savchenko promuove una riflessione più ampia sulla drammatica crisi tra Ucraina e Russia, che rischia di degenerare con esiti davvero gravi per l'equilibrio geopolitico non solo europeo ma mondiale. Sottolinea che ogni qualvolta si sia profilata la possibilità di una soluzione diplomatica a tale crisi ci sono state forze, incluso il Presidente Putin, che hanno innalzato il tono dello scontro impedendo il raggiungimento della pace. Lo sforzo profuso in questi giorni dalle maggiori cancellerie europee è finalizzato a tentare una ragionevole soluzione di carattere diplomatico, in linea con gli accordi di Minsk. Preso atto che esiste una narrazione russa fuorviante e faziosa sul caso Savchenko, che testimonia invece una palese violazione del diritto internazionale, ritiene che l'Europa in primis debba approfondire taluni profili, a partire dalla necessità di non alimentare aspettative sull'integrazione europea o sull'entrata nella NATO o dai ritardi nelle riforme di carattere economico e sociale in Ucraina. È indubbio che per la crisi russo-ucraina, a fronte del quotidiano deterioramento del conflitto, si impone una soluzione negoziale i cui protagonisti necessari sono l'Europa e gli Stati Uniti. L'Europa, in particolare, deve trovare maggiore coesione interna, coraggio politico e spirito costruttivo per realizzare un'azione concertata mettendo fuori gioco la voglia di rivincita di qualcuno e le timidezze di altri. Sottolinea che quella Ucraina è una potenziale guerra europea, come lo è stata nei Balcani, e per tali ragioni rappresenta un'occasione di costruzione della politica estera, di sicurezza e di difesa dell'Unione europea, di cui si avverte un urgente bisogno. D'altra parte, il nemico rappresentato dal terrorismo di matrice fondamentalista non consente distrazioni e impone una determinazione alla soluzione di ogni altro scenario. In tale prospettiva sia l'Europa che l'Italia costituiscono attori decisivi.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, dichiara concluse le interrogazioni in titolo.

  La seduta termina alle 15.05.

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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.30.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Kazakhstan sulla cooperazione militare, fatto a Roma il 7 giugno 2012.
C. 2659 Governo.

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