CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 15 gennaio 2015
370.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e V)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 15 gennaio 2015. — Presidenza del presidente della I Commissione, Francesco Paolo SISTO. – Intervengono il sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Sesa Amici, e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Paola De Micheli.

  La seduta comincia alle 14.25.

DL 192/2014: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
C. 2803 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 14 gennaio.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, comunica che è stata avanzata la richiesta di ascoltare in audizione, nell'ambito dell'esame del provvedimento in oggetto, il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro. È inoltre pervenuta una richiesta di audizione da parte dell'Unione Inquilini.
  D'intesa con la presidenza della V Commissione, avverte che l'audizione del prefetto Pecoraro potrebbe aver luogo lunedì 19 gennaio, alle ore 12. Per quanto riguarda la richiesta dell'Unione Inquilini, potrebbe essere messa a disposizione dei deputati la dettagliata relazione già trasmessa dalla predetta associazione.

  Le Commissioni concordano.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, avverte, inoltre, che è pervenuto il parere del Comitato per la legislazione.

  Il sottosegretario Sesa AMICI, richiamando i rilievi formulati nella seduta precedente da parte del deputato Cozzolino, con riferimento al fatto che il disegno di legge di conversione in oggetto non è corredato dalla relazione sull'analisi di impatto della regolamentazione (AIR), fa presente che l'esenzione dall'Air nel caso di specie è stata disposta dal Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio, a norma dell'articolo 9, comma 1, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 settembre 2008, n. 170, con la motivazione che lo schema di decreto-legge recante proroga Pag. 13di termini previsti da disposizioni legislative riveste carattere di necessità ed urgenza.

  Emanuele COZZOLINO (M5S) rileva che la motivazione addotta, riferendosi ai presupposti di necessità ed urgenza del decreto-legge, risulta tautologica oltre che poco veritiera, considerato che il predetto decreto reca la proroga di termini già più volte prorogati.

  Elena CENTEMERO (FI-PdL) evidenzia come l'articolo 6, comma 1, del decreto-legge, proroghi ancora una volta – dal 31 dicembre 2014 al 30 settembre 2015 – il termine per le elezioni del Consiglio superiore della pubblica istruzione (CSPI) nonché il termine – dal 30 marzo 2015 al 31 dicembre 2015 – entro il quale sono da considerarsi non dovuti i pareri (obbligatori e facoltativi) dell'organo collegiale consultivo nazionale della scuola.
  Reputa, inoltre, rilevante il contenuto del comma 6 del medesimo articolo 6, che proroga dal 31 dicembre 2014 al 31 marzo 2015 il termine per l'indizione del primo corso-concorso nazionale per il reclutamento di dirigenti scolastici, in considerazione delle esigenze di copertura di posti vacanti nelle regioni nelle quali sia esaurita la graduatoria del concorso del 2011.

  Giuseppe D'AMBROSIO (M5S), nel concordare con le osservazioni svolte dal collega Cozzolino, fa presente che attende dal Governo una risposta in merito al quesito oggetto di due interrogazioni da lui presentate riguardanti la natura delle contabilità speciali delle province di Monza e della Brianza, di Fermo e di Barletta-Andria-Trani. Ricorda, poi, che il provvedimento in esame, all'articolo 4, comma 3, proroga le risorse disponibili sulle predette contabilità speciali ed osserva, al riguardo, che esistono numerose opere pubbliche incompiute nel territorio delle citate province. Ciò, a suo avviso, rende necessario decidere con chiarezza se utilizzare i fondi disponibili sulle contabilità speciali per completare tali opere ovvero se non portarle a termine.

  Dorina BIANCHI (AP) chiede se sia possibile svolgere nella giornata di lunedì un'ulteriore audizione, oltre quella del prefetto Pecoraro, riservandosi di indicare il nominativo di riferimento.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, ritiene che la richiesta formulata dalla collega Bianchi possa essere accolta, purché il nominativo sia indicato alla presidenza delle Commissioni riunite in tempi molto stretti.

  Rocco PALESE (FI-PdL) segnala in via preliminare la discutibile prassi rappresentata dal sistematico ricorso, sul finire di ciascun anno solare, allo strumento del decreto-legge recante proroga di termini previsti da precedenti disposizioni legislative.
  A suo giudizio, infatti, tale tipo di provvedimento spesso denota, tra l'altro, la scarsa capacità di assicurare sul piano amministrativo, non da ultimo a causa delle inefficienze riscontrabili al livello burocratico, la necessaria attuazione a precedenti deliberazioni legislative adottate dal Parlamento.
   In secondo luogo, osserva come, per sua natura, il decreto-legge di proroga di termini presenta le caratteristiche di un provvedimento cosiddetto omnibus, contenente una pluralità di misure tra di loro scarsamente coerenti e spesso onerose dal punto di vista delle relative implicazioni finanziarie.
  Evidenzia, altresì, che tale genere di provvedimento si presta a divenire oggetto, nel corso dell'esame parlamentare, della pressante richiesta di puntuali modificazioni o aggiunte al testo da parte delle diverse forze politiche, a volte anche su sollecitazione di soggetti esterni rappresentativi di interessi settoriali.
  Alla luce di tali considerazioni, ferma restando la personale contrarietà rispetto all'adozione dei decreti-legge recanti la proroga di termini, auspica che il testo presentato alle Camere dal Governo possa se non altro mantenere quanto più possibile nel corso dell'esame parlamentare inalterato il proprio contenuto.

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  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, con riferimento alle considerazioni formulate dal deputato Palese, ricorda che, come evidenziato dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 22 del 2012, i cosiddetti decreti «milleproroghe», «sebbene attengano ad ambiti materiali diversi ed eterogenei, devono obbedire alla ratio unitaria di intervenire con urgenza sulla scadenza di termini il cui decorso sarebbe dannoso per interessi ritenuti rilevanti dal Governo e dal Parlamento».
  Ricorda che, secondo quanto convenuto nell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione del 14 gennaio scorso, il termine per la presentazione di proposte emendative al provvedimento in esame scadrà il prossimo martedì 20 gennaio, alle ore 15.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia, quindi, il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.