CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 13 gennaio 2015
368.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 13 gennaio 2015. — Presidenza del vicepresidente Ignazio ABRIGNANI.

  La seduta comincia alle 14.35.

Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale per la disciplina del Servizio civile universale.
C. 2617 Governo ed abb.

(Parere alla XII Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 7 gennaio 2015.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, ricorda che nella scorsa seduta è stata svolta la relazione sul provvedimento in esame. Informando che la Commissione di merito è in procinto di votare le proposte emendative sul testo, chiede se qualche collega intenda intervenire nel dibattito.

  Davide CRIPPA (M5S) domanda alla presidenza se la Commissione intenda esprimersi sul testo base elaborato dalla XII Commissione, ovvero attendere che pervenga il testo emendato.

  Gianluca BENAMATI (PD) ricorda che la discussione del provvedimento era stata sollecitata dal M5S ed in questa fase era previsto lo svolgimento del dibattito generale. Sembrerebbe peraltro opportuno, anche in considerazione del gran numero di proposte emendative presentate presso la XII Commissione, rendere il parere sul testo comprensivo delle modificazioni apportate.

  Marco DA VILLA (M5S) ricorda che la richiesta del M5S di anticipare il dibattito sul provvedimento in questione era stata avanzata anche con l'intento di procedere all'audizione dell'Antitrust; precisa che tale richiesta non è stata avallata dall'Ufficio di Presidenza e ritiene quindi di poter concordare sulla utilità di attendere, prima dell'espressione del parere, che pervenga Pag. 43il testo modificato dalla XII Commissione.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, accogliendo le istanze espresse dai gruppi, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento, che riprenderà al termine della votazione degli emendamenti da parte della XII Commissione.

Norme recanti regime fiscale speciale in relazione ai rapporti con il territorio di Taiwan.
C. 2753 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissione riunite III e VI).
(Rinvio del seguito dell'esame).

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, nessuno chiedendo di parlare, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di collaborazione strategica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Montenegro.
C. 2752 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Guido GALPERTI (PD), relatore, illustra i contenuti dell'Accordo di collaborazione strategica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Montenegro, firmato a Roma il 6 febbraio 2010. Tale accordo si inserisce nell'ambito degli intensi rapporti bilaterali che trovano fondamento in numerose intese di cooperazione nei settori di reciproco interesse, già promosse dalle Amministrazioni tecniche dei settori interessati anche attraverso scambi di visite. In particolare, l'Accordo è volto al rafforzamento delle relazioni italo-montenegrine accelerando le iniziative di collaborazione in settori quali infrastrutture, investimenti, energia, turismo, tutela dell'ambiente, lotta alla criminalità organizzata, cooperazione scientifica e tecnologica, istruzione, sanità nonché cooperazione regionale.
  Nello specifico, l'Accordo consta di una premessa ed otto articoli.
  L'articolo 1 individua le linee di sviluppo della collaborazione strategica bilaterale: in particolare, il rafforzamento dei meccanismi di consultazione in materia di integrazione europea ed euroatlantica andrà realizzato ai sensi del Memorandum di collaborazione tra i Ministeri degli affari esteri italiano e montenegrino firmato a Roma il 25 luglio 2007, mentre specifiche intese individueranno programmi e progetti afferenti alle seguenti linee di collaborazione:
   incoraggiamento della cooperazione economica e degli investimenti (l'interscambio commerciale bilaterale si è attestato a 92 milioni di euro con un saldo a favore dell'Italia di 54 milioni);
   costruzione ed ammodernamento di infrastrutture;
   sviluppo del settore energetico;
   sviluppo del turismo sulla base di principi di sostenibilità e di «economia verde»;
   sviluppo di reti di trasporti;
   promozione della cooperazione scientifica e tecnologica, nel campo dell'istruzione;
   promozione di progetti nel settore della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile;
   rafforzamento della cooperazione nella lotta alla criminalità organizzata, alla corruzione, al riciclaggio, alle attività di traficking e al cybercrime;
   cooperazione nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale;
   cooperazione nel campo della formazione e specializzazione professionale;
   sviluppo della sanità;
   sviluppo delle discipline sportive; Pag. 44
   sostegno alla cooperazione bi e multilaterale nella regione anche attraverso il sostegno ad organismi quali l'Iniziativa Adriatico Ionica (IAI) e l'Iniziativa per il Centro Europa (InCE).

  Nel contesto della collaborazione strategica, che le parti si impegnano a sviluppare anche attraverso strumenti di assistenza previsti dall'UE, l'Italia continuerà a sostenere l'impegno del Montenegro nel processo di adesione all'Unione europea ed alla NATO (articolo 2).
  L'articolo 3 prevede la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni competenti di entrambe le Parti e di esperti alla realizzazione dei programmi e dei progetti di collaborazione bilaterale.
  Con l'articolo 4 viene istituito il Comitato congiunto composto da rappresentanti degli organi competenti delle due Parti da comunicarsi vicendevolmente entro trenta giorni dall'entrata in vigore dell'Accordo.
  L'articolo 5 prevede che si tengano annuali incontri bilaterali dei Capi di Governo o dei Ministri competenti finalizzati alla discussione del rapporto del Comitato congiunto sulla realizzazione di programmi e progetti di collaborazione strategica nonché per discutere sugli ulteriori sviluppi in materia; sono previste consultazioni periodiche di esperti in materia di questioni bilaterali ed internazionali, europee o regionali di comune interesse (articolo 6).
  Ai sensi dell'articolo 7 l'Accordo, che è concluso a tempo indeterminato, potrà essere modificato consensualmente dalle Parti nonché denunciato in ogni momento con effetto a tre mesi dopo la notifica all'altra Parte contraente e senza pregiudizio per il completamento delle attività in corso. Per le controversie che non potessero essere risolte dal Comitato congiunto si ricorrerà alle vie diplomatiche. L'Accordo entrerà in vigore alla data di ricezione della seconda delle due notifiche di espletamento delle procedure di ratifica (articolo 8).
  Passando all'esame del disegno di legge di ratifica, sottolinea che esso consta di 4 articoli: gli articoli 1 e 2 contengono, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo.
  L'articolo 3 reca la norma di copertura finanziaria degli oneri derivanti dall'Accordo (peraltro particolarmente contenuti). L'articolo 4, infine, dispone l'entrata in vigore della legge per il giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
  Osserva che le perplessità sollevate da esponenti del gruppo M5S presso la Commissione referente relativamente alla costruzione di un elettrodotto per trasportare in Italia energia dal Montenegro sono relative ad una vicenda di primario interesse della X Commissione e possono essere approfondite in altra sede anche attraverso audizioni dei soggetti coinvolti. Trattandosi di un provvedimento di ampia portata, non esclusivamente limitato al settore energetico, auspica che la proposta di parere favorevole, che si riserva di presentare, sia ampiamente condivisa.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, osserva che quando nel 2009 fu sottoscritto l'accordo commerciale con la società montenegrina EPCG per l'acquisto di energia pulita fu contestualmente sottoscritto un accordo per la realizzazione di un cavo sottomarino per il trasporto di energia.

   Davide CRIPPA (M5S) esprime innanzitutto apprezzamento per lo spirito critico con il quale il relatore ha svolto la relazione e, in particolare, per le considerazioni circa l'opportunità di un approfondimento sulla vicenda relativa agli investimenti della società A2A nella società elettrica montenegrina EPCG, operazione condotta dall'allora ministro Scajola. Stigmatizza, in particolare, che l'investimento di un miliardo di euro, di dubbio vantaggio per il nostro Paese, era volto anche alla realizzazione di un cavo di interconnessione tra Italia Montenegro e grava ancora sulla componente A3 delle bollette dei cittadini. Ricorda, a tale proposito, anche i contenuti dell'interrogazione n. 5-02298 presentata dal collega Colletti che riguardava le speculazioni relative a centrali idroelettriche serbe. Pag. 45
  Entrando nel merito dell'Accordo in esame, esprime notevoli perplessità sulla collaborazione strategica prevista nel settore dell'energia, sul quale sarebbe opportuno svolgere ulteriori approfondimenti dal momento che è prevista una collaborazione strategica per lo sviluppo del settore energetico, la produzione dalle fonti rinnovabili e l'aumento dell'efficienza energetica.
  Ribadisce quindi la necessità di chiarire nel dettaglio che tipo di accordi saranno sottoscritti dal nostro Paese, evidenziando che nel settore dell'energia ulteriori investimenti in infrastrutture potrebbero ancora gravare sulle bollette elettriche.

  Alberto BOMBASSEI (SCpI) evidenzia come in Italia l'elevato costo dell'energia rappresenti effettivamente un handicap per le imprese. Segnala in particolare che l'interesse del Montenegro era senza dubbio quello di incentivare investimenti nel loro Paese dove il costo dell'energia è notevolmente inferiore rispetto a quello italiano. Ritiene condivisibile quanto proposto dal relatore e dagli altri colleghi intervenuti circa l'opportunità di approfondire in altra sede le vicende relative agli investimenti della società A2A in Montenegro, nonché i contenuti dell'Accordo in esame in particolare nel settore dell'energia.

  Gianluca BENAMATI (PD) concorda sull'opportunità di approfondire in altra sede le questioni relative agli accordi commerciali nel settore dell'energia tra Italia e Montenegro. Ritiene, tuttavia, che la Commissione debba esprimere tempestivamente il proprio parere sul complesso dei contenuti dell'accordo internazionale in esame.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.05.