CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 dicembre 2014
360.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 17 dicembre 2014.

Nell'ambito dell'esame della proposta di legge recante abolizione del finanziamento pubblico all'editoria (C. 1990 Brescia), audizione dell'onorevole Roberto Zaccaria.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 9.05 alle 10.10.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 17 dicembre 2014. — Presidenza del vicepresidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Angela D'Onghia, ed il sottosegretario di Stato per i beni, le attività culturali e il turismo, Francesca Barracciu.

  La seduta comincia alle 14.05.

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  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori dell'odierna seduta della Commissione sia assicurata anche attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

5-01366 Ricciatti: Sul diritto all'educazione e all'istruzione per i soggetti affetti da disabilità.

  Il sottosegretario Angela D'ONGHIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Lara RICCIATTI (SEL), replicando, si dichiara soddisfatta per la dettagliata risposta resa dal sottosegretario D'Onghia, dalla quale emerge come la tutela degli alunni affetti da disabilità rappresenti una priorità assoluta nell'attività del Ministero. Dopo aver preso atto dell'incremento della dotazione organica di diritto dei posti di sostegno, a fronte dell'aumento del numero degli alunni con disabilità, preannuncia che il gruppo al quale appartiene esprimerà nelle sedi opportune le sue perplessità in ordine al piano di assunzioni straordinario previsto dal piano sulla «Buona scuola».

5-03169 Fabbri: Su un piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere da parte del Ministro delegato per le pari opportunità, da attuare in particolare nelle scuole.

  Il sottosegretario Angela D'ONGHIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Marilena FABBRI (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo, che dà atto di una serie misure promosse dal MIUR al fine di contrastare la violenza sessuale e di genere. Auspica, tuttavia, che l'importanza della problematica da lei sollevata stabilizzi e renda strategico l'impegno del Governo a promuovere e garantire, attraverso l'educazione scolastica, un cambiamento non episodico ed estemporaneo, ma stabile, sistematico e omogeneo sul territorio, dei comportamenti socioculturali, basati su modelli stereotipati di superiorità dell'uomo sulla donna. Dopo aver preso atto, altresì, dell'avvio di una fase di consultazione pubblica a partire dal 10 dicembre 2014 fino al 10 gennaio 2015, ricorda, altresì, la rilevanza che, per la divulgazione di una coscienza diffusa su tematiche così delicate, rivestono i social network, soprattutto alla luce del costante aumento di tragedie familiari e delle numerose violenze perpetrate da madri verso figli, che possono anche essere il frutto di difficoltà e sofferenze familiari spesso sottovalutate.

5-03452 Rampi: Su una questione ordinamentale concernente la scuola Enaip di Botticino (BS).

  Il sottosegretario Francesca BARRACCIU risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Roberto RAMPI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto, limitatamente agli aspetti di competenza del dicastero rappresentato dal sottosegretario Barracciu, della risposta resa al suo atto di sindacato ispettivo con riferimento alla scuola Enaip di Botticino, istituzione storica e di eccellenza nel campo di un'attività professionale di nicchia qual è quella del restauro. Auspica, tuttavia, che anche il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per quanto di sua competenza, si attivi in breve tempo al fine di definire l'iter formativo dei percorsi volti al riconoscimento dei titoli maturati dagli studenti iscritti al vecchio ordinamento triennale.

5-03989 Vacca: Sul riconoscimento della parità scolastica da parte dello Stato.

  Il sottosegretario Angela D'ONGHIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

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  Gianluca VACCA (M5S), replicando, si dichiara non soddisfatto della risposta resa dal rappresentante del Governo, dalla quale emergerebbe un atteggiamento lassista del Governo, a suo avviso poco disposto ad affrontare seriamente la problematica prospettata. Dopo aver evidenziato, in proposito, che la risposta fornisce informazioni già note sulle istituzioni scolastiche paritarie, ribadisce che tali scuole devono rispettare i requisiti richiesti per le istituzioni scolastiche pubbliche, tra le quali l'assunzione di personale provvisto di abilitazione. Fa presente che, qualora gli uffici del ministero riscontrino delle irregolarità nel rispetto delle regole suddette, gli istituti hanno a disposizione dei termini molto rigorosi entro i quali sono tenute a regolarizzare la situazione e che viceversa nell'istituto oggetto dell'interrogazione la situazione di irregolarità si sia protratta per l'intero anno scolastico. Dopo aver ricordato che in numerose scuole paritarie della sua regione sono state segnalate violazioni di legge derivanti da irregolarità fiscali e contabili, esprime rammarico per il fatto che la sanatoria dell'irregolarità denunciata sia avvenuta solo a seguito della segnalazione contenuta nel suo atto di sindacato ispettivo.

5-03801 Ghizzoni: Sul programma di ricerca SIR 2014 (Scientific Independence of young Researchers).

  Il sottosegretario Angela D'ONGHIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Manuela GHIZZONI (PD), replicando alla risposta resa dal sottosegretario D'Onghia alla sua interrogazione, con la quale chiedeva di conoscere i motivi relativi al ritardo del bando SIR 2014 (Scientific Independence of young Researchers), volto a sostenere i giovani ricercatori nella fase di avvio della propria attività di ricerca indipendente, sottolinea che purtroppo trattasi dell'unico finanziamento in favore della ricerca di base, in considerazione del fatto che, per il 2014, i fondi PRIN (Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale) e i FIRB (Fondo Investimenti nella Ricerca di Base) sono stati azzerati. Richiama, inoltre, i suoi interventi svolti in proposito durante il recente esame dei provvedimenti di bilancio, nei quali ha sostenuto l'importanza di destinare la metà del FIRST alla ricerca di base, anziché prevalentemente a favore della ricerca applicata. Valuta negativamente il fatto che il Consiglio europeo della ricerca, interpellato nel febbraio al fine di acquisire le rose dei nominativi dei componenti dei comitati di selezione, solo dopo cinque mesi, ossia il 16 luglio – e, quindi, con enorme ritardo e compromettendo la necessaria celerità dell'assegnazione dei finanziamenti –, abbia formalmente comunicato la propria indisponibilità a fornirli. Segnala peraltro al riguardo come sarebbe stato opportuno un sollecito da parte del Ministero, affinché l'intera procedura non rimanesse bloccata per tanto tempo. Richiama, quindi, il decreto direttoriale n. 2687 del 15 settembre 2014, con il quale il Ministero ha provveduto alla modifica del bando SIR, affidando la designazione dei componenti dei tre comitati di selezione al Comitato nazionale dei garanti per la ricerca (CNGR). Pur prendendo atto che la rosa di quindici nominativi dai quali saranno scelti i nuovi componenti del CNGR sarà definita entro il mese di aprile del 2015, esprime perplessità in ordine al fatto che la designazione ad opera del CNGR da una rosa di nominativi presenti nell'elenco di esperti MIUR/CINECA non assicuri la copertura di tutti gli ambiti disciplinari per i quali sono state presentate le domande e, che, quindi, tali soggetti potrebbero non essere in grado di svolgere una valutazione accurata e attenta su tutti i progetti presentati. Segnala inoltre come la nomina di due componenti del CNGR sia scaduta ed auspica che tale situazione non determini ulteriori ritardi. Preannuncia quindi che su tale problematica valuterà l'opportunità di presentare atti di indirizzo e controllo, anche al fine di evitare quanto avvenuto per i progetti sulle smart cities, le risorse Pag. 47destinate non sono state assegnate ai progetti vincitori.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.30.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 17 dicembre 2014. — Presidenza del vicepresidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per i beni, le attività culturali e il turismo, Francesca Barracciu.

  La seduta comincia alle 14.30.

Istituzione del «Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno» e disposizioni per il potenziamento della biblioteca e dell'archivio storico della Fondazione Di Vagno, per la conservazione della memoria del deputato socialista assassinato il 25 settembre 1921.
C. 1092-B Distaso, approvata dalla Camera e modificata dal Senato.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Sull'ordine dei lavori.

  Luigi GALLO (M5S) segnala l'inopportunità di procedere al seguito della discussione sul provvedimento in esame, in ragione del fatto che per espressa previsione regolamentare durante la sessione di bilancio non possono essere esaminati provvedimenti che rechino disposizioni da cui derivino effetti finanziari.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, rileva che il Regolamento della Camera dei prevede limitazioni all'attività legislativa durante la sessione di bilancio, ma che tali vincoli non rilevano ai fini della seduta odierna, poiché la legge di stabilità è attualmente all'esame dell'altro ramo del Parlamento.
  Avverte, quindi, che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori dell'odierna seduta della Commissione sia assicurata anche attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Marco DI LELLO (Misto-PSI-PLI), relatore, segnala che la proposta di legge in esame – già approvata dall'Assemblea della Camera il 16 luglio 2014 e modificata durante l'esame al Senato, conclusosi in Assemblea il 25 novembre 2014 – dispone, come noto, l'istituzione di un Premio biennale di ricerca per la conservazione della memoria del deputato socialista Giuseppe Di Vagno, assassinato il 25 settembre 1921. Osserva che le principali modifiche apportate dall'altro ramo del Parlamento riguardano l'aggiornamento della prima decorrenza dell'assegnazione del Premio (25 settembre 2015, anziché 25 settembre 2014) e dell'anno di concessione del contributo straordinario una tantum alla Fondazione Di Vagno (2015 anziché 2014) e, conseguentemente, l'aggiornamento della copertura del relativo onere; si sopprimono inoltre alcune intese e si ampliano le tematiche nell'ambito delle quali deve essere individuato il tema per ogni edizione del Premio.
  Entrando nel dettaglio dell'articolato, ricorda che l'articolo 1, come modificato dal Senato, prevede l'istituzione del «Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno», da conferire il 25 settembre di ogni biennio alla presenza di un delegato della Presidenza del Consiglio dei ministri. Evidenzia, quindi, che la prima assegnazione – come accennato – è ora prevista per il 25 settembre 2015 e che l'ente responsabile dell'organizzazione del Premio è individuato nella Fondazione Di Vagno (già promotore finora dell'iniziativa), che agisce sotto la vigilanza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
  Segnala quindi che, durante l'esame al Senato, è stata eliminata, all'articolo 1, comma 3, l'intesa della predetta Fondazione con la Presidenza del Consiglio dei Pag. 48ministri, concernente l'organizzazione del Premio e, in particolare, la redazione del relativo bando. Ciò, a seguito del parere reso, il 1o ottobre 2014, dalla sottocommissione per i pareri della Commissione affari costituzionali di quel ramo del Parlamento, che ha ritenuto lo strumento dell'intesa improprio a regolare i rapporti tra enti privati e soggetti istituzionali.
  Ricorda poi che l'ammontare del Premio – che è rimasto invariato e che viene attribuito ad anni alterni – è fissato in 40.000 euro: la Fondazione può comunque decidere se ripartire la somma in più premi, da assegnare sulla base di criteri di merito. Rileva poi che il relativo bando – come già previsto nel testo approvato dalla Camera – deve prevedere criteri e procedure basati sui principi di meritocrazia e trasparenza. Precisa che le valutazioni svolte e i criteri adottati per la selezione dei vincitori sono resi pubblici anche con la pubblicazione sul sito del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Ricorda altresì che la relazione illustrativa all'A.C. 1092 precisava che il Premio attualmente gestito dalla Fondazione ha un importo di 2.500 euro ed è riservato a studiosi meridionali di età massima pari a 32 anni, per un lavoro di ricerca inedito o in corso di pubblicazione.
  Segnala quindi che, sempre all'articolo 1 del testo in esame, si prevede, inoltre, che alla Fondazione sia concesso un contributo straordinario una tantum per l'anno 2015, pari a 100.000 euro (l'entità di questo contributo non è stata modificata), per la riorganizzazione, la redazione degli inventari, l'informatizzazione, la dotazione di risorse umane, nonché la definitiva apertura al pubblico della biblioteca e dell'archivio storico. Ricorda che – secondo quanto già previsto nel testo licenziato dalla Camera – la Fondazione garantisce l'accessibilità totale, anche attraverso la pubblicazione on line, delle informazioni relative all'organizzazione, nonché di quelle relative all'utilizzo del contributo, al fine di consentire il controllo del rispetto dei principi di buon andamento e trasparenza e che ai componenti del Comitato scientifico e della giuria – di cui ai successivi articoli 2 e 3 – non spetta alcun tipo di emolumento o di rimborso spese.
  Osserva quindi che l'articolo 2, come modificato dal Senato, dispone che il Presidente del Consiglio dei Ministri nomini con proprio decreto, su proposta della Fondazione Di Vagno, un Comitato scientifico, composto da tre studiosi di storia contemporanea o di scienza politica, cui spetta decidere il tema del Premio per ogni edizione. Segnala che il Senato, con l'aggiunta di un periodo al comma 1 dell'articolo 2, ha specificato che «le valutazioni svolte e i criteri adottati» per la nomina dei componenti del Comitato scientifico sono resi pubblici, anche mediante pubblicazione nel sito della Presidenza del Consiglio, al fine di favorire il rispetto dei princìpi di trasparenza e di imparzialità. Sottolinea che sono state inoltre ampliate, al comma 2 dell'articolo 2, le tematiche nell'ambito delle quali deve essere individuato il tema per ogni edizione, inserendo rispetto al testo approvato dalla Camera, quelle relative a: tutela del patrimonio paesaggistico del Mezzogiorno (lettera h); trasformazioni storiche, culturali e politiche del Mezzogiorno d'Italia nel XX secolo e prospettive per il XXI secolo (lettera i); ruolo storico del Mezzogiorno d'Italia nell'Occidente (lettera l). Esprime perplessità in ordine a tali ultime modifiche intervenute a seguito dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento.
  Segnala, infine, che all'articolo 2, comma 2, il Senato ha eliminato la previsione dell'intesa del Comitato scientifico con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per la scelta del tema di ogni edizione: ciò è avvenuto sempre a seguito del parere reso il 1o ottobre 2014 dalla sottocommissione per i pareri della Commissione affari costituzionali del Senato, che ha ritenuto lo strumento dell'intesa improprio a regolare i rapporti tra enti privati e soggetti istituzionali.
  Osserva poi che l'articolo 3, come modificato dal Senato, dispone poi che i vincitori del Premio siano individuati da una giuria composta da 6 membri, di cui 4 nominati con decreto del Ministro dei Pag. 49beni e delle attività culturali e del turismo: si tratta del presidente, da scegliere fra studiosi di chiara fama di scienze politiche, e di tre studiosi di chiara fama di storia contemporanea. Aggiunge che le modifiche apportate dal Senato hanno riguardato solo la specificazione che questi 4 componenti (compreso il presidente) vengano nominati, con proprio decreto, dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. Precisa poi che ad essi si aggiungono un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei ministri e uno della Presidenza della regione Puglia.
  Segnala che l'articolo 4, infine, come modificato dal Senato – che ha aggiornato il testo in ragione dello slittamento di un anno della decorrenza del Premio (mantenendo inalterata l'entità delle spese autorizzate) – dispone che, all'onere derivante dall'attuazione della legge, pari a 140.000 euro per l'anno 2015 e a 40.000 euro, ad anni alterni, a decorrere dall'anno 2017, si provvede attraverso corrispondente riduzione della proiezione, per l'anno 2015, dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio 2014-2016, nel fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero dell'economia e delle finanze per il 2014.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, rileva che in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, la Commissione definirà l'articolazione del seguito dell'esame del provvedimento.

  Luigi GALLO (M5S) esprime perplessità su alcune norme contenute nel provvedimento. In primo luogo e con riferimento alla giuria di cui all'articolo 3, rileva che la composizione della stessa in numero pari a sei non fornisca garanzie in caso di parità di voti. In secondo luogo, ritiene inopportuna la previsione, tra i suoi componenti, di un rappresentante della Presidenza della regione Puglia.

  Marco DI LELLO (Misto-PSI-PLI), relatore, a integrazione di quanto già illustrato, precisa che il Senato, nel modificare la lettera c) dell'articolo 3, ha previsto che i tre studiosi di chiara fama di storia contemporanea che compongono la giuria siano nominati con proprio decreto dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. Ritiene tale modifica discutibile, in considerazione del fatto che anche il presidente di tale giuria è nominato dal medesimo Ministro.

  Roberto RAMPI (PD), auspica che il Parlamento concluda al più presto l'iter relativo al provvedimento in esame, pur sottolineando le perplessità che il suo gruppo nutre sulle modifiche introdotte presso il Senato.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO RISTRETTO

Norme per l'inserimento dello studio della tecnica e della tecnologia atte al superamento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici e privati nei programmi didattici delle scuole secondarie di secondo grado e nell'ambito degli insegnamenti impartiti presso le università, nonché introduzione di sanzioni penali per il mancato adeguamento di edifici e spazi pubblici alla vigente normativa in materia di eliminazione delle barriere architettoniche.
C. 705 Argentin.

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