CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 16 dicembre 2014
359.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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AUDIZIONI

  Martedì 16 dicembre 2014. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. — Interviene il Ministro della giustizia Andrea Orlando.

  La seduta comincia alle 13.40.

Audizione del Ministro della giustizia a conclusione del semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea, per riferire in merito alle attività svolte nell'ambito del settore giustizia.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, e conclusione).

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Introduce quindi l'audizione.

  Il Ministro Andrea ORLANDO svolge una relazione a conclusione del semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea, per riferire in merito alle attività svolte nell'ambito del settore giustizia.

  Intervengono per porre quesiti e formulare osservazioni i deputati Giulia SARTI Pag. 15(M5S), Alfonso BONAFEDE (M5S), Walter VERINI (PD), Francesca BUSINAROLO (M5S) e Donatella FERRANTI, presidente.

  Risponde ai quesiti posti il Ministro Andrea ORLANDO.

  Donatella FERRANTI, presidente, ringrazia l'audito e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.05.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 16 dicembre 2014. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI.

  La seduta comincia alle 15.05.

Autorizzazione di spesa per la prosecuzione dell'impiego di personale militare per la prevenzione dei delitti di criminalità organizzata e ambientale in Campania.
C. 2679-quater Governo.

(Parere alla IV Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Vanna IORI (PD), relatore, osserva come il disegno di legge in esame – composto da un unico articolo recante un'autorizzazione di spesa per la prosecuzione dell'impiego di personale militare per la prevenzione dei delitti di criminalità organizzata e ambientale in Campania – tragga origine dallo stralcio dell'articolo 17, comma 20, del disegno di legge di stabilità.
  Il disegno di legge in esame, come modificato dalla Commissione di merito, all'articolo 1, comma 1, autorizza la spesa di 10 milioni di euro per l'anno 2015 per le esigenze connesse al possibile utilizzo da parte dei Prefetti delle province della regione Campania, nell'ambito delle operazioni di sicurezza e di controllo del territorio finalizzate alla prevenzione dei delitti di criminalità organizzata e ambientale, di un contingente di personale militare delle Forze armate, posto a loro disposizione dalle competenti autorità militari.
  La disposizione in esame fa salve per l'anno 2015 le disposizioni di cui ai commi 2-bis, e 2-quater dell'articolo 3 del decreto legge n. 136 del 2013 (che ha dettato una serie di misure per l'emergenza ambientale e sanitaria nella c.d. Terra dei fuochi), in base ai quali:
   nel corso delle operazioni i militari delle Forze armate agiscono con le funzioni di agenti di pubblica sicurezza (comma 2-bis);
   agli ufficiali, sottufficiali e militari di truppa delle Forze armate compresi nel contingente in esame è attribuita un'indennità onnicomprensiva, determinata con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri dell'interno e della difesa, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili di cui al comma. La predetta indennità onnicomprensiva, aggiuntiva al trattamento stipendiale o alla paga giornaliera, non può superare il trattamento economico accessorio previsto per il personale delle Forze di polizia (comma 2-quater). L'articolo 1, comma 2, reca la copertura finanziaria.

  Per quanto di competenza della Commissione Giustizia, propone di esprimere parere favorevole.

  Donatella AGOSTINELLI (M5S), preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo ma chiede che vengano inseriti taluni rilievi nelle premesse del parere della Commissione. Affinché non vi sia un inappropriato impiego di risorse finanziarie e non si tratti di un provvedimento scarsamente efficace per arginare questo fenomeno che, comunque, sembra essere Pag. 16non affrontato in maniera adeguata e radicale, si chiede – accanto all'intervento delle Forze armate (oggetto anche di una risoluzione del M5S), tanto sentito dagli abitanti delle zone interessate, un potenziamento delle risorse e dell'utilizzo del personale delle forze dell'ordine. Più precisamente, dovrebbero essere riviste le risorse di uomini e mezzi del Nucleo Operativo Ecologico dell'Arma dei Carabinieri, in un lasso di tempo brevissimo dalla eventuale entrata in vigore della legge, nonché del Corpo Forestale dello Stato, anch'esso costretto ad operare con scarsi mezzi, e che, da quanto emerge dal rapporto ecomafie 2014 di Legambiente, ha accertato nel 2013 oltre 10 mila reati ambientali contro i 65 della Polizia di Stato, rivelandosi di grande utilità nella lotta alla repressione di tali fenomeni.

  Donatella FERRANTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.10.

SEDE REFERENTE

  Martedì 16 dicembre 2014. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. — Interviene il viceministro della giustizia Enrico Costa.

  La seduta comincia alle 15.10.

Introduzione del delitto di tortura nell'ordinamento italiano.
C. 2168, approvata dal Senato, C. 189 Pisicchio, C. 276 Bressa, C. 588 Migliore, C. 979 Gozi, C. 1499 Marazziti e C. 2769 Farina.

(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 2769 Farina).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 19 novembre 2014.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che alle proposte di legge C. 2168, approvata dal Senato, C. 189 Pisicchio, C. 276 Bressa, C. 588 Migliore, C. 979 Gozi e C. 1499 Marazziti è stata abbinata la proposta di legge C. 2769 Farina.
  Avverte che sono stati presentati emendamenti alla proposta di legge C. 2168, approvata dal Senato, adottata come testo base (vedi allegato 1) e che nella seduta odierna si procederà esclusivamente alla loro illustrazione.

  Vittorio FERRARESI (M5S), comunica che il suo gruppo ha presentato ventuno emendamenti tra di loro graduati, al fine di migliorare il testo del Senato che appare essere insufficiente ed inefficace. Dichiara di essere disposto, con spirito propositivo, a qualsiasi confronto con il relatore e gli altri colleghi, anche rinunciando ai propri emendamenti più estremi, a condizione che si trovino, seguendo un percorso trasparente, delle soluzioni che rendano concretamente efficace la formulazione del reato di tortura.

  Daniele FARINA (SEL), dopo aver ricordato che il suo gruppo ha presentato degli emendamenti volti a testimoniare la mancata sintonia con le scelte operate dal Senato, ritiene che la circostanza che il relatore abbia presentato un emendamento che sostanzialmente riscrive il reato di tortura stia a prefigurare il ritorno del testo al Senato, con il rischio di non approvare più la legge introduttiva del reato di tortura.

  Donatella FERRANTI, presidente, osserva che l'emendamento del relatore appare essere il tentativo di una sintesi di quanto emerso nel corso dell'indagine conoscitiva. Rileva che la preoccupazione dell'onorevole Farina di non veder approvato il testo qualora dovesse essere modificato quello trasmesso dal Senato non è fondata, in quanto altrimenti questo rischio varrebbe per ogni testo trasmesso da un ramo del Parlamento all'altro. Conseguenza Pag. 17della tesi dell'onorevole Farina sarebbe la trasformazione della seconda lettura di una Camera nella mera ratifica della prima lettura dell'altra Camera.

  Daniele FARINA (SEL) ribadisce le proprie preoccupazioni, ricordando anche che inizialmente l'esame delle proposte di legge sulla tortura sarebbe dovuto iniziare alla Camera, su richiesta del suo gruppo, ma che il Senato, invece, ne anticipò l'esame senza poi considerarle una priorità, come sarebbe avvenuto alla Camera. Auspica che il relatore abbia almeno avuto dei contatti informali con i colleghi del Senato, al fine di evitare delle soluzioni che poi non verrebbero accettate dal Senato, allontanando definitivamente l'approvazione finale del testo.

  Donatella FERRANTI, presidente, ritiene che nel caso in esame la Commissione dovrà valutare se via sia l'esigenza di modificare il testo del Senato o se, invece, le parti non condivise siano comunque tollerabili. Nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifiche al codice penale in materia di prescrizione dei reati.
C. 1174 Colletti, C. 1528 Mazziotti Di Celso, C. 2150 Ferranti e C. 2767 Pagano.

(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 2767 Pagano).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta dell'11 dicembre 2014.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che alle proposte di legge C. 1174 Colletti, C. 1528 Mazziotti Di Celso e C. 2150 Ferranti è stata abbinata la proposta di legge C. 2767 Pagano. Dopo aver ricordato che l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha fissato la giornata odierna come termine entro il quale i relatori, onorevoli Amoddio e Dambruoso, avrebbero dovuto presentare una proposta di testo base, avverte altresì che i relatori hanno presentato proposta di testo base (vedi allegato 2).

  Sofia AMODDIO (PD), relatore, preliminarmente sottolinea come i relatori abbiano voluto considerare come perentorio il termine fissato dall'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ritenendo di fondamentale importanza predisporre quanto prima un testo che possa costituire una base di esame della Commissione per poter quindi modificare la disciplina della prescrizione. All'esito dell'indagine conoscitiva, la proposta di legge Ferranti è sembrata tra le abbinate quella che meglio rispettava le due esigenze emerse: quella di evitare che la prescrizione si trasformi in un ostacolo alla prosecuzione dei processi e quella di escludere che la prescrizione possa essere utilizzata come strumento per allungare eccessivamente i tempi del processo. Quest'ultima esigenza, ad esempio, non viene calcolata dalla proposta di legge C. 1174 Colletti, che sembra addirittura violare il principio di ragionevole durata del processo. Occorre, quindi, formulare un testo che individui dei tempi congrui della prescrizione dei reati, fissando comunque un termine finale certo del processo. Non si può tenere conto che un processo troppo lungo può vedere scemato l'interesse stesso della collettività a punire un certo fatto oltre che a rendere più difficile l'accertamento stesso dei fatti.
  Passa quindi ad illustrare la proposta di testo base soffermandosi, in particolare, sulle modifiche apportate alla proposta di legge C. 2150 Ferranti. Tra queste richiama la previsione del raddoppio dei termini di prescrizione di alcune reati, che per loro gravità e struttura necessitano di un termine maggiore di quello che risulterebbe dal criterio ordinario. Si tratta, in particolare, dei reati di concussione, corruzione per l'esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità e di crollo di costruzioni o altri disastri dolosi, al quale è riconducibile Pag. 18il reato di disastro ambientale. In questi casi, oltre a registrarsi una elevata gravità, si verifica spesso un ritardo tra la consumazione del reato e la sua emersione, che può avvenire anche quando la prescrizione sta scadendo o addirittura è già scaduta. Aumentare il termine di prescrizione potrebbe essere una soluzione.
  Altra modifica significativa al testo della proposta Ferranti riguarda la previsione della sospensione della prescrizione in luogo della sua interruzione nel caso di esercizio dell'azione penale. In particolare, all'articolo 159 del codice penale si aggiunto in fine un comma, secondo cui il corso della prescrizione rimane altresì sospeso per due anni a partire dalla data del deposito della sentenza di condanna di primo grado e per un anno dopo il deposito della sentenza di condanna in grado di appello, anche se pronunciata in sede di rinvio. Se durante i termini previsti dal presente articolo si verifica una delle ipotesi previste dall'articolo 159, i termini sono prolungati per il tempo corrispondente.

  Stefano DAMBRUOSO (SCpI), relatore, tiene a sottolineare che la proposta dei relatori rappresenta un punto di partenza su cui lavorare, che tiene conto per quanto possibile delle audizioni svolte. La scelta di prevedere per alcuni reati il raddoppio dei termini di prescrizioni è stata fatta per offrire alla Commissione la possibilità di discutere di quei casi che hanno portato ultimamente l'opinione pubblica ad occuparsi di prescrizione, quali la «sentenza Eternit» e «mafia capitale», relativamente ai reati ambientali e a quelli contro la pubblica amministrazione. Ritiene che questa scelta sia anche conforme alle scelte effettuate nell'ambito dell'Unione europea, secondo le quali i reati contro la pubblica ammirazione sono considerati di estrema gravità, come testimonia l'intento di attribuirli alla competenza del Procuratore europeo. Per quanto attiene al disastro ambientale, l'esigenza di termini più lunghi di prescrizione nasce dal forte scollamento che potrebbe esservi tra il tempo della consumazione del reato e quello della sua emersione.

  Donatella FERRANTI, presidente, chiede ai relatori se, come a lei sembra, il termine di prescrizione, che rimane sospeso per due anni a partire dalla data del deposito della sentenza di condanna di primo grado, riprenda nel caso in cui l'appello non si concluda entro due anni.

  Sofia AMODDIO (PD), relatore, conferma l'impressione del Presidente.

  Andrea COLLETTI (M5S) ritiene che la proposta di testo base dei relatori sia troppo timida rispetto non solo ai proclami della maggioranza, ma anche alle esigenze che erano emerse nel corso dell'indagine conoscitiva. Questa timidezza è molto probabilmente dovuta ad imposizioni da parte di alcuni gruppi di maggioranza. La disposizione sul raddoppio dei termini di prescrizione per alcuni reati è l'ennesima dimostrazione di come la maggioranza rincorra l'opinione pubblica con il fine di far vedere che si sta facendo qualcosa, senza poi in realtà fare niente. Ad esempio, vi potrebbero essere reati anch'essi gravi da ricondurre a tale disposizione. La maggioranza, invece, si è limitata ai reati che, al momento, sembrano essere quelli maggiormente sensibili per l'opinione pubblica.
  Ribadisce che si tratta di un testo insufficiente che non dà le risposte che invece dovrebbero essere date. Occorrerebbe affrontare il problema sotto tutti gli aspetti che lo compongono, verificando, ad esempio, le ragioni per le quali le Corti d'appello e la Corte di cassazione sono ingolfate da appelli e ricorsi. Ritiene incostituzionale, alla luce del principio di innocenza, ancorare la sospensione della prescrizione alla sentenza di condanna di primo grado. Chiede, infine, quando sarà deliberata l'adozione del testo base da parte della Commissione.

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  Donatella FERRANTI, presidente, dopo aver precisato che per lei la proposta di testo base non può essere considerata un timido tentativo, comunica al deputato Colletti che sarà l'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi, a stabilire i tempi di esame del provvedimento.

  Nicola MOLTENI (LNA) chiede al rappresentante del Governo ed alla maggioranza se vi sia un percorso già tracciato che regoli il rapporto tra il testo del Governo più volte annunciato e l'esame delle proposte di legge oggi all'ordine del giorno ed, in particolare, il testo base. Osserva a tale proposito che il testo presentato oggi dai relatori si sovrappone in più punti su quello che sembrerebbe essere da notizie di stampa, il testo che dovrebbe essere presentato dal Governo. In particolare, la proposta di testo base prevede il raddoppio dei termini di prescrizione del reato di corruzione, mentre il testo del Governo dovrebbe prevedere l'aumento di pena di tale reato. La stessa questione vale per la disciplina generale della prescrizione che il testo dei relatori modifica sostanzialmente prevedendo la sospensione della prescrizione dopo la sentenza di condanna di primo grado. Chiede, quindi, se la maggioranza sia consapevole che in Commissione si appresta a discutere di alcuni istituti sulla base di un testo che a breve potrebbe anche essere superato da quello del Governo.

  Daniele FARINA (SEL) preliminarmente sottolinea l'esigenza che l'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi, predisponga una programmazione ragionata dei lavori della Commissione che al momento è caratterizzata da una iperproduzione legislativa accelerata e senza gli opportuni approfondimenti. Per quanto attiene alla materia della prescrizione, ricorda che il suo Gruppo è sempre stato favorevole a prevedere l'aumento dei termini di prescrizione di alcuni reati piuttosto che la modifica della disciplina generale dell'istituto. Il testo proposto dai relatori, ad esempio, sembrerebbe allungare eccessivamente i tempi processuali anche per reati minori.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) ritiene che il testo presentato dai relatori confonda due esigenze che dovrebbero essere distinte tra loro, come emerso anche nel corso delle audizioni. In particolare, la prescrizione risponde alla ratio dell'oblio, che è cosa ben diversa dall'esigenza dello Stato di concludere i processi per accertare i reati una volta in cui l'interesse all'oblio sia venuto meno. Ricorda che il suo Gruppo ha più volte contestato la paralisi dell'esame delle proposte di legge in materia di prescrizione a causa di un atteggiamento dilatorio da parte del Governo che annunciava l'imminente presentazione di un disegno di legge che poi puntualmente non è stato mai presentato. Auspica che il Governo non continui ad ostacolare i lavori della Commissione annunciando disegni di legge che poi non presenta.

  Donatella FERRANTI, presidente, ritiene che i relatori abbiano svolto un lavoro di sintesi che tiene conto delle audizioni svolte e che comunque rappresenta un punto di partenza per l'esame della Commissione. Questo testo si trova ora all'esame della Commissione e sarà oggetto di discussione in vista della deliberazione del testo base. Ciò non esclude naturalmente che nel frattempo potrà essere presentato dal Governo il disegno di legge approvato ultimamente dal Consiglio dei Ministri.

  Il viceministro Enrico COSTA prende atto della proposta di testo base presentato dai relatori, che dovrebbe costituire una sorta di sintesi delle proposte di legge abbinate. In attesa della presentazione del disegno di legge del Governo, osserva che il testo presentato dai relatori coincide con la scelta del Governo di prevedere che dopo la sentenza di condanna di primo grado il corso della prescrizione sia sospeso per due anni. Nell'esaminare il testo Pag. 20si dovrà tenere conto che la prescrizione ha anche la funzione di evitare che i tempi del processo si allunghino eccessivamente anche a causa di tempi morti dovuti, in alcuni casi, all'inerzia della pubblica amministrazione, che finiscono per danneggiare i cittadini.

  Vittorio FERRARESI (M5S) ricorda al rappresentante del Governo che gli auditi hanno più volte sottolineato che è un grave errore mischiare la prescrizione con il principio di ragionevole durata del processo. Per quanto attiene al testo dei relatori ritiene che qualsiasi modifica alla disciplina della prescrizione sia inutile qualora non si proceda anche alla abrogazione del secondo comma dell'articolo 161 del codice penale, che costituisce una delle storture della «legge ex Cirielli».

  Alfonso BONAFEDE (M5S) non riesce a comprendere come i deputati del gruppo del PD possano condividere le stesse posizioni del viceministro Costa, che appartiene ad una forza politica che, sia pure con una diversa compagine, ha sostenuto la «legge ex Cirielli» tanto contrastata, al momento dell'approvazione, dal centrosinistra.
  Al viceministro chiede quale sarà l'atteggiamento del Governo qualora non ci dovesse essere coincidenza o comunque corrispondenza tra il disegno di legge, che dovrebbe essere presentato, ed il testo dei relatori e se, quindi, dovrà essere la Commissione od il Governo a fare un passo indietro. Chiede invece al rappresentante del gruppo PD se da parte del suo gruppo vi sia l'intenzione di chiedere un'accelerazione dell’iter legislativo attraverso l'inserimento dei provvedimenti sulla prescrizione nel calendario dell'Assemblea. A questo proposito, rileva che il suo gruppo, trovandosi all'opposizione, ha una quota ridotta di provvedimenti che possono essere inseriti in tale calendario e che, nel caso di specie, questa quota è esaurita dalla proposta di legge sul reddito di cittadinanza, che costituisce una delle priorità fondamentali del Movimento 5 Stelle.

  Il viceministro Enrico COSTA replica al deputato Bonafede che intanto il Governo registra che il testo dei relatori si ispira allo stesso principio al quale si ispirerà anche il testo del Governo, quale la sospensione per due anni del corso della prescrizione dopo la sentenza di condanna di primo grado. Per il resto il Governo parteciperà ai lavori della Commissione come avviene ordinariamente e, quindi, anche presentando eventualmente degli emendamenti su alcuni punti del testo base, che costituisce unicamente un punto di partenza dell'esame in Commissione. Sempre in replica al deputato Bonafede, rileva inoltre che il testo dei relatori contiene un numero maggiore di modifiche alla disciplina della prescrizione rispetto al testo del Governo e che queste ulteriori modifiche sembrerebbero essere comunque vicine alle posizioni del deputato Bonafede e del suo gruppo.

  Anna ROSSOMANDO (PD), riservandosi di intervenire sul merito, osserva che il testo presentato oggi rappresenta la base per la discussione in Commissione. All'esito di questa discussione, che potrà vedere anche confronti nell'ambito di maggioranza, la Commissione approverà emendamenti e quello che sarà il suo testo.

  Nicola MOLTENI (LNA) ribadisce che la Commissione e, quindi, anche i deputati di opposizione si stanno trovando in una situazione assurda, in quanto il Governo sta presentando un testo che disciplina i medesimi istituti oggetto del testo che dovrebbe essere assunto dalla maggioranza come testo base, ma lo fa in termini diversi.

  Donatella FERRANTI, presidente, ritiene che le osservazioni del deputato Molteni siano infondate in quanto, come ha spiegato il viceministro, il testo dei relatori si incentra sullo stesso meccanismo della prescrizione che dovrebbe prevedere il testo del governo: la sospensione del corso della prescrizione dopo la sentenza di condanna di primo grado. Tra i Pag. 21due testi, pertanto, non dovrebbero esservi sostanziali discrepanze. La circostanza che il Governo presenti un disegno di legge nel corso dell’iter legislativo non è certamente una anomalia, come dimostrano tutti i diversi precedenti in tal senso. Nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.20 alle 16.25.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Disposizioni in materia di accesso del figlio adottato non riconosciuto alla nascita alle informazioni sulle proprie origini e sulla propria identità.
C. 784 Bossa, C. 1874 Marzano, C. 1343 Campana, C. 1983 Cesaro Antimo, C. 1901 Sarro, C. 1989 Rossomando, C. 2321 Brambilla e C. 2351 Santerini.

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