CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 17 novembre 2014
337.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 6

SEDE REFERENTE

  Lunedì 17 novembre 2014. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Teresa Bellanova.

  La seduta comincia alle 11.50.

Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro.
C. 2660, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 16 novembre 2014.

  Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che, come convenuto nella seduta di ieri, nella seduta antimeridiana della giornata odierna saranno esaminati gli emendamenti riferiti ai commi 3 e 4 dell'articolo 1 del disegno di legge. Avverte che, al termine delle votazioni pomeridiane in Assemblea, si proseguirà nell’iter con l'esame degli emendamenti riferiti ai commi 5 e 6 dell'articolo 1.

  Giorgio AIRAUDO (SEL), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede alla presidenza maggiori delucidazioni circa le modalità di svolgimento dei lavori della Commissione nella giornata odierna, auspicando una organizzazione dei tempi razionale e rispettosa delle esigenze dei deputati.

  Davide TRIPIEDI (M5S), nell'associarsi alla richiesta del deputato Airaudo, fa notare che l'ipotesi di lavoro definita dal Pag. 7presidente Damiano per la giornata odierna rischia di comportare che l'esame degli emendamenti sia concentrato in tempi molto ristretti, compromettendo lo svolgimento di un'adeguata riflessione sulle delicate tematiche affrontate dal provvedimento, tenuto conto anche del fatto che, per esaminare le proposte emendative riferite ai primi due commi dell'articolo 1, la Commissione nella giornata di ieri ha impiegato diverse ore.

  Cesare DAMIANO, presidente, nell'avvertire che le votazioni sugli emendamenti riferiti ai commi 3 e 4 proseguiranno fino alle ore 15 circa, assicura che sarà garantita un'organizzazione dei lavori equilibrata e razionale, che sia in grado di coniugare le esigenze di approfondimento del testo con quelle dei deputati. In risposta al deputato Tripiedi, fa peraltro notare che le proposte emendative riferite ai primi due commi erano molto più numerose di quelle relative ai commi 3 e 4.
  Illustra, quindi, i pareri sulle proposte emendative riferite ai commi 3 e 4 dell'articolo 1, esprimendo parere favorevole sull'emendamento Polverini 1.237, qualora riformulato nei seguenti termini: Al comma 4, lettera b), dopo le parole: l'autoimprenditorialità aggiungere le seguenti: , anche nella forma dell'acquisizione delle imprese in crisi da parte dei dipendenti,.
  Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Prataviera 1.189, qualora riformulato nei seguenti termini: Al comma 4, lettera n), dopo le parole: valorizzazione delle sinergie tra servizi pubblici e privati aggiungere le seguenti:, anche mediante lo scambio di informazioni sul profilo curriculare dei soggetti inoccupati o disoccupati, nonché parere favorevole sull'emendamento Dell'Aringa 1.14.
  Dopo aver proposto l'accantonamento dell'emendamento Dell'Aringa 1.15, esprime parere favorevole sull'emendamento Placido 1.131, nonché parere favorevole sull'emendamento Binetti 1.231, subordinatamente alla seguente riformulazione: Al comma 4, lettera g), aggiungere, in fine, le parole:, avendo cura di valorizzare le competenze delle persone.
  Esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Dellai 1.2, qualora riformulato nei seguenti termini: Al comma 4, lettera n), dopo le parole: valorizzazione delle sinergie tra servizi pubblici e privati, aggiungere le seguenti:, nonché operatori del terzo settore, dell'istruzione secondaria, professionale e universitaria.
  Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Dell'Aringa 1.551, qualora riformulato nei seguenti termini: Al comma 4, sostituire la lettera r) con la seguente: r) previsione di meccanismi di raccordo e di coordinamento delle funzioni tra l'Agenzia e l'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), sia a livello centrale che a livello territoriale, al fine di tendere a una maggiore integrazione delle politiche attive e delle politiche di sostegno al reddito;.
  Invita, inoltre, al ritiro del successivo emendamento Dell'Aringa 1.17, che sarebbe assorbito dall'eventuale approvazione dell'emendamento Dell'Aringa 1.551, come da ultimo riformulato.
  Esprime, quindi, parere favorevole sugli identici emendamenti Dell'Aringa 1.19 e Pizzolante 1.554, qualora riformulati nei seguenti termini: Al comma 4, lettera v), dopo le parole: secondo percorsi personalizzati, aggiungere le seguenti: di istruzione, formazione professionale e lavoro.
  Esprime poi parere favorevole sull'emendamento Placido 1.161, a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: Al comma 4, lettera z), aggiungere, in fine, le parole:, assicurando il coordinamento con quanto previsto dal comma 6, lettera i).
  Esprime, infine, un invito al ritiro su tutte le restanti proposte emendative riferite ai commi 3 e 4, precisando che, in caso contrario, il parere deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Teresa BELLANOVA esprime parere conforme a quello espresso dal relatore, nonché parere favorevole Pag. 8sulle proposte di riformulazione avanzate dal relatore.

  Giorgio AIRAUDO (SEL), illustrando il proprio emendamento 1.125, sottolinea che esso mira a coinvolgere nell'elaborazione dei decreti attuativi le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.

  Arcangelo SANNICANDRO (SEL) fa notare che l'emendamento in oggetto intende riconoscere centralità alla figura del lavoratore nell'ambito del mercato del lavoro.

  Davide TRIPIEDI (M5S) preannuncia l'astensione del suo gruppo sull'emendamento Airaudo 1.125, dal momento che prevede il coinvolgimento delle sole organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Auspica, piuttosto, il coinvolgimento di tutte le organizzazioni sindacali, comprese quelle di base, che risultano, allo stato, escluse da ogni trattativa.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Airaudo 1.125.

  Arcangelo SANNICANDRO (SEL), illustrando l'emendamento Airaudo 1.126, di cui è cofirmatario, fa notare che esso mira a sopprimere la lettera a) del comma 4, sottolineando l'incongruità di prevedere incentivi per settori che non producono più occupazione.

  Il sottosegretario Teresa BELLANOVA osserva che l'obiettivo del Governo è quello di concentrare le poche risorse disponibili nei settori più qualificati e ad alta intensità di innovazione, al fine di favorire l'occupazione di elevata qualità, tenuto conto che l'Italia, insieme a Grecia e Portogallo, è il Paese che nel quale si registra il tasso più elevato di «lavoro povero», ovvero poco qualificato.

  Davide TRIPIEDI (M5S), fatto notare che il testo del provvedimento, al comma 4, lettera a), dell'articolo 1, appare di contenuto opposto rispetto a quanto testé dichiarato dal rappresentante del Governo, ne auspica quantomeno una riformulazione.

  Giorgio AIRAUDO (SEL) ritiene necessario che sia specificato meglio il contenuto del comma 4, lettera a), dell'articolo 1, affinché si eviti il rischio di predisporre interventi agevolativi fini a se stessi.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, preannuncia che, al termine delle votazioni delle proposte emendative riferite ai commi 3 e 4, procederà ad esprimere il parere sulle proposte emendative finora accantonate.

  Claudio COMINARDI (M5S), intervenendo sull'emendamento Airaudo 1.126, auspica che si proceda a un maggiore approfondimento sui temi degli incentivi per le nuove assunzioni e della formazione professionale.

  Antonio PLACIDO (SEL) segnala che nel suo intervento il rappresentante del Governo sembrava condividere l'esigenza di apportare una correzione alla lettera a) del comma 4.

  Il sottosegretario Teresa BELLANOVA ribadisce il parere contrario sull'emendamento Airaudo 1.126, in quanto totalmente soppressivo della lettera a) del comma 4.

  Antonio PLACIDO (SEL) chiede se si possa procedere all'accantonamento dell'emendamento Airaudo 1.126, al fine di predisporre un'ipotesi di riformulazione.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, precisa che non vi sono le condizioni per prospettare una riformulazione dell'emendamento Airaudo 1.126.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Airaudo 1.126 e Rostellato 1.374.

  Antonio PLACIDO (SEL) dichiara di non comprendere le ragioni del parere Pag. 9contrario espresso dal relatore e dal rappresentante del Governo sull'emendamento 1.85, a sua prima firma.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, fa presente che il parere contrario è motivato dal fatto che l'emendamento Placido 1.85 interviene su materie di competenza regionale.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Placido 1.85.

  Gessica ROSTELLATO (M5S), illustrando l'emendamento a sua prima firma 1.375, chiarisce che esso ha lo scopo di prevedere la razionalizzare degli incentivi per l'autoimpiego e l'autoimprenditorialità, senza limiti relativi all'età e al genere.

  Claudio COMINARDI (M5S), intervenendo sull'emendamento in esame, si chiede come si possa pensare di non garantire le medesime opportunità a tutti i cittadini, contravvenendo in tal modo allo stesso dettato costituzionale.

  Tiziana CIPRINI (M5S) si associa alle considerazioni svolte dai colleghi, ritenendo necessario superare la logica della frammentazione attraverso la previsione di una cornice giuridica nazionale volta a costituire un punto di riferimento anche per gli incentivi posti in essere dalle regioni.

  Walter RIZZETTO (M5S) osserva che l'emendamento in discussione specifica meglio la lettera b) del comma 4 dell'articolo 1, senza modificarne la ratio. Si rivolge, quindi, ai colleghi ricordando che nel corso dei lavori della Commissione, in molte occasioni, è stato sollevato il tema della necessità di assicurare un sostegno anche ai lavoratori appartenenti a fasce di età più avanzata, rilevando altresì il fallimento del programma «Garanzia Giovani».

  Davide TRIPIEDI (M5S), nel ribadire il fallimento del programma «Garanzia Giovani», sottolinea la necessità di prevedere un sostegno in favore di tutti i soggetti deboli che non riescono ad inserirsi nel mercato del lavoro, compresi i soggetti meno giovani. Osservando, poi, come relatore e Governo finora non abbiano espresso praticamente nessun parere favorevole sulle proposte emendative proposte dal suo gruppo, invita a riconsiderare l'emendamento in oggetto, che si prefigge lo scopo di evitare discriminazioni, oltre che una lotta generazionale. In subordine, ne chiede l'accantonamento, al fine di predisporre un'ipotesi di riformulazione.

  Giorgio AIRAUDO (SEL) si associa alle considerazioni del collega Rizzetto, ricordando che nel corso dell'esame di alcuni provvedimenti in Assemblea i colleghi appartenenti a gruppi di maggioranza e ad altri gruppi parlamentari hanno addirittura prospettato di estendere i contratti di apprendistato ai soggetti sopra i cinquanta anni.

  Walter RIZZETTO (M5S) ribadisce la richiesta di accantonamento dell'emendamento Rostellato 1.375.

  Il sottosegretario Teresa BELLANOVA evidenzia come la delega in discussione non contenga previsioni limitative con riferimento al genere o all'età dei soggetti interessati, ritenendo in ogni caso necessario assicurare una certa flessibilità, che consenta di supportare con opportuni incentivi i soggetti più bisognosi.
  Richiama, a titolo di esempio, gli sconfortanti dati sull'occupazione femminile, specialmente nel Mezzogiorno, nonché l'esperienza della riduzione dell'IRAP a sostegno dell'occupazione femminile, per ribadire che, di volta in volta, occorre prestare attenzione specificamente a determinate categorie, anche sulla base di quanto emerge dai dati statistici, per cui è preferibile scegliere soluzioni legislative non eccessivamente vincolanti. Per le ragioni addotte, ritiene che non sia da accogliere la richiesta di accantonamento dell'emendamento Rostellato 1.375.

  Marialuisa GNECCHI (PD), richiamando l'emendamento Schullian 1.232, dichiarato Pag. 10inammissibile, di cui condivide l'impostazione, osserva che nella delega vi è poco spazio per tematiche afferenti al pubblico impiego e al lavoro autonomo. Ritiene pertanto che la Commissione possa affrontare questi ultimi temi attraverso specifiche proposte di legge, essendovi un interesse convergente da parte di tutti i gruppi parlamentari.
  Analogamente, pur apprezzando lo spirito dell'emendamento Rostellato 1.375, ritiene che non sia questa la sede adatta per sviluppare le problematiche concernenti il lavoro autonomo.

  Arcangelo SANNICANDRO (SEL) rileva che, sia rispetto alla lettera b) del comma 4, sia con riferimento ad altre parti del provvedimento, i termini della delega appaiono fin troppo generici.

  Walter RIZZETTO (M5S), rilevando che l'attuale e il precedente Governo non hanno adottato alcun provvedimento a favore del mondo del lavoro autonomo e delle partite IVA, invita la collega Gnecchi, della quale non mette in dubbio la buona fede, e gli altri deputati interessati ai predetti temi, a non limitarsi a formulare buone intenzioni ma ad agire concretamente, già nel corso dell’iter del provvedimento in esame.

  Gessica ROSTELLATO (M5S) ribadisce la necessità di apportare una modifica alla lettera b) del comma 4, al fine di evitare di creare spaccature nel mondo del lavoro, sostenendo fin da subito i lavoratori autonomi, che si trovano in una situazione molto difficile.

  Tiziana CIPRINI (M5S) ritiene che i termini troppo generici della delega fanno sì che ognuno sia libero di vedere in essa ciò che vuole. Al riguardo, osserva che il sottosegretario Bellanova ha esposto il proprio punto di vista, che è differente da quello di altri componenti della maggioranza.

  Davide BARUFFI (PD) sottolinea come dalle proposte emendative presentate dai deputati del Movimento 5 Stelle non emerga, a suo avviso, la finalità di favorire il lavoro autonomo con specifico riferimento all'emendamento Rostellato 1.375, esprime il proprio dissenso rispetto al contenuto della proposta, evidenziando come il rispetto del principio di eguaglianza presupponga che situazioni diverse vadano trattate in maniera differente.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Rostellato 1.375.

  Giorgio AIRAUDO (SEL), intervenendo sull'ordine dei lavori, riferisce ai colleghi quanto apparso su alcune agenzie di stampa, in base alle quali il presidente Sacconi avrebbe dichiarato che il testo in esame presso la Commissione Lavoro della Camera, in realtà, rimarrebbe sostanzialmente invariato rispetto a quello approvato dal Senato.

  Cesare DAMIANO, presidente, ritiene che ci si debba concentrare sulle notizie di stampa, facendo notare che la Commissione sta procedendo nei suoi lavori in autonomia e che sono stati espressi finora diversi pareri favorevoli sulle proposte emendative presentate.

  Arcangelo SANNICANDRO (SEL), intervenendo sugli emendamenti Airaudo 1.128 e Placido 1.129, ribadisce che la loro finalità è quella di dare una maggiore determinatezza ai principi e criteri direttivi in materia di autoimprenditorialità, partendo dall'analisi delle cause che hanno generato il ritardo economico di alcune regioni del Paese. Ribadisce, quindi, il carattere estremamente generico della delega su tale materia.

  La Commissione respinge l'emendamento Airaudo 1.128.

  Antonio PLACIDO (SEL), intervenendo sull'emendamento 1.129, a sua prima firma, ne illustra le finalità, ribadendo l'importanza che la delega affronti anche la drammatica questione dei differenti Pag. 11livelli di sviluppo presenti nel territorio nazionale.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, precisa come sia opportuno che vi siano tipologie di incentivi che tengano conto di situazioni differenti e specifiche, accanto a forme di stimolo all'occupazione che invece sono uguali per tutti, come ad esempio la riduzione dell'IRAP, operate dal disegno di legge di stabilità.

  Giorgio AIRAUDO (SEL) ribadisce la necessità che nel disegno di legge delega in esame siano individuati criteri specifici per la destinazione, nel modo più equo possibile, degli incentivi per le assunzioni.

  Davide TRIPIEDI (M5S) ritiene doveroso che nell'esame di questo provvedimento sia data anche all'opposizione la possibilità di specificare nel dettaglio il contenuto dei principi e criteri direttivi di delega al Governo; viceversa, si tratterebbe di un metodo offensivo per il Parlamento e per i gruppi parlamentari. Ribadisce, quindi, le sue preoccupazioni per le dichiarazioni riferite dal deputato Airaudo circa le dichiarazioni del presidente Sacconi sulla volontà del Governo di non consentire a questo ramo del Parlamento di apportare reali modifiche al testo in esame.

  La Commissione respinge l'emendamento Placido 1.129.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, chiede alla collega Polverini di pronunciarsi sulla proposta di riformulazione del suo emendamento 1.237.

  Renata POLVERINI (FI-PdL) chiede al relatore di fornire ulteriori chiarimenti sulla proposta di riformulazione presentata.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, chiarisce la portata della riformulazione proposta, che a suo giudizio non limita l'ambito di applicazione delle norme contenute nella proposta emendativa, rafforzandone l'impatto.

  Claudio COMINARDI (M5S) dichiara come inizialmente la sua posizione sull'emendamento Polverini 1.237 non era favorevole, ma, dopo la proposta di riformulazione, ritiene di poter annunciare un giudizio favorevole sulla proposta emendativa in esame.

  Tiziana CIPRINI (M5S), nel condividere le dichiarazioni del collega Cominardi, preannuncia un voto favorevole sulla proposta di riformulazione dell'emendamento Polverini 1.237. Ritiene, infatti, che il riferimento al modello cooperativo si presta a frodi e comportamenti opportunistici.

  Giorgio AIRAUDO (SEL) osserva come nella proposta di riformulazione del relatore in realtà sia venuta meno la parola «sostegno»; al riguardo, ritiene che senza una politica di sostegno sia difficile immaginare che i lavoratori possano affrontare l'acquisto di una azienda in crisi.

  Renata POLVERINI (FI-PdL), pur non essendo pienamente convinta della riformulazione proposta dal relatore, fa presente di non intendere accedere a interpretazioni di carattere ideologico. Ritiene pertanto di accettare la riformulazione, che consente, comunque, il salvataggio di aziende in crisi da parte dei dipendenti, indipendentemente dalla scelta della forma della cooperativa.

  Emanuele PRATAVIERA (LNA) condivide l'impostazione della collega Polverini e si dichiara del tutto a favore di forme di acquisto delle aziende in crisi da parte dei lavoratori, al fine di consentire di salvare posti di lavoro. Ritiene pertanto l'emendamento apprezzabile e condivisibile, anche nella riformulazione proposta dal relatore.

  Davide BARUFFI (PD) si dichiara a favore della proposta di riformulazione dell'emendamento della collega Polverini, ritenendo che si tratti di incentivi a forme Pag. 12di autoimprenditorialità che vanno senz'altro sostenute.

  Irene TINAGLI (SCpI) sottolinea come la riformulazione dell'emendamento Polverini 1.237 offra senza dubbio uno strumento in più a favore delle aziende in crisi e dei lavoratori, osservando che si tratta di misure che devono trovare attuazione a livello regionale.

  Walter RIZZETTO (M5S) dichiara che volentieri avrebbe votato a favore dell'emendamento in esame 1.237 della collega Polverini ma che, a seguito della proposta di riformulazione avanzata dal Presidente, in qualità di relatore, ha modificato il proprio orientamento, essendo stato espunto il riferimento esplicito al sostegno alle aziende in crisi. Tale riscrittura dell'emendamento, a suo giudizio, rappresenta un ulteriore elemento di incertezza della delega in esame, nell'ambito della quale non sono previsti incentivi a favore delle aziende in crisi. Preannuncia, quindi, il voto di astensione del proprio gruppo sull'emendamento 1.237 Polverini, così come riformulato.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, sottolinea come la riformulazione proposta derivi dalla necessità di evitare eventuali rilievi sulla sua copertura finanziaria.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Polverini 1.237, come riformulato (vedi allegato), e respinge l'emendamento Prataviera 1.190.

  Emanuele PRATAVIERA (LNA), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.189, dichiara di accettare la riformulazione proposta dal relatore, che non altera la sostanza della sua proposta emendativa. Con riferimento, poi, al precedente intervento del presidente Damiano, a proposito dell'eventuale problematicità, sotto il profilo finanziario, dell'emendamento Polverini 1.237, fa presente di non condividere le argomentazioni addotte, stigmatizzando al riguardo la decisione di aver voluto anticipare l'esame del provvedimento in titolo rispetto al disegno di legge di stabilità, decisione che di fatto ha impedito l'individuazione di nuove risorse finanziarie da destinare alla delega per il mercato del lavoro.

  La Commissione approva l'emendamento Prataviera 1.189, come riformulato (vedi allegato).
  Respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Tripiedi 1.298 e Rostellato 1.297. Approva altresì l'emendamento Dell'Aringa 1.14 (vedi allegato).

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, avverte che l'emendamento Burtone 1.30 deve intendersi respinto, al fine di consentire una sua ripresentazione in Assemblea. Annuncia, inoltre, il ritiro dell'emendamento Cinzia Maria Fontana 1.43.

  La Commissione respinge l'emendamento Polverini 1.238.

  Giorgio AIRAUDO (SEL) illustra la ratio del suo emendamento 1.86, con il quale si intende promuovere l'impiego prioritario delle risorse comunitarie, al fine di gestire gli interventi di politica attiva del lavoro, considerato che lo stesso Presidente del Consiglio dei ministri ha più volte sottolineato come tali risorse non vengano integralmente spese.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Airaudo 1.86 e Dellai 1.1.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, avverte che l'emendamento Dell'Aringa 1.16 è stato ritirato, mentre l'emendamento Dell'Aringa 1.15 è accantonato.

  La Commissione respinge l'emendamento Chimienti 1.299.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, comunica il ritiro dell'emendamento Dell'Aringa 1.18.

Pag. 13

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Chimienti 1.300 e 1.301.

  Tiziana CIPRINI (M5S) illustra la sua proposta emendativa 1.509, tesa a favorire l'assunzione dei lavoratori disabili, ponendo parte della contribuzione a carico dello Stato.

  La Commissione respinge l'emendamento Ciprini 1.509.

  Antonio PLACIDO (SEL) interviene sull'emendamento 1.131, a sua prima firma, compiacendosi del parere favorevole espresso sullo stesso da parte del relatore e del Governo.

  La Commissione approva l'emendamento Placido 1.131 (vedi allegato).

  Claudio COMINARDI (M5S) illustra la ratio del suo emendamento 1.505, attraverso il quale si intende rafforzare l'integrazione dei lavoratori disabili in un Paese, quale l'Italia, nel quale non vi è una adeguata legislazione a loro tutela, a differenza di quanto avviene in altri Paesi europei, come la Gran Bretagna e l'Irlanda.

  La Commissione respinge l'emendamento Cominardi 1.505.

  Paola BINETTI (PI) accoglie la proposta di riformulazione del suo emendamento 1.231, illustrata dal relatore in sede di espressione dei pareri.

  La Commissione approva l'emendamento Binetti 1.231, così come riformulato (vedi allegato).

  Tiziana CIPRINI (M5S) illustra l'emendamento a sua prima firma 1.510, con il quale si persegue l'intento di accorpare le funzioni in materia ispettiva presso un'unica struttura pubblica, ad invarianza di oneri.

  La Commissione respinge l'emendamento Ciprini 1.510.

  Emanuele PRATAVIERA (LNA) illustra il proprio emendamento 1.187, in materia di riordino e razionalizzazione dei Centri per l'impiego.

  Giorgio AIRAUDO (SEL), intervenendo sull'emendamento Prataviera 1.187, ricorda che i Centri per l'impiego vanno sostenuti, in base alla delega, ad invarianza di oneri, il che rende la valorizzazione di tali strutture praticamente impossibile. Per tale ragione, fa presente di non poter votare a favore dell'emendamento in discussione.

  La Commissione respinge l'emendamento Prataviera 1.187.

  Emanuele PRATAVIERA (LNA) illustra l'emendamento 1.188, a sua prima firma, il quale risponde alla medesima ratio del precedente emendamento 1.187, ritenendo che non si possano mantenere Centri per l'impiego che occupano migliaia di addetti senza che questi esercitino le proprie funzioni efficientemente.

  Claudio COMINARDI (M5S) non condivide l'emendamento Prataviera 1.188, in quanto non ritiene possibile sanzionare un determinato Centro per l'impiego se tali strutture non vengono messe nelle condizioni di svolgere la propria attività in maniera efficiente.

  Arcangelo SANNICANDRO (SEL) ritiene meritevole di attenzione l'intento della proposta emendativa Prataviera 1.188, rilevando però che, da diversi anni, è mutato il ruolo dei Centri per l'impiego, i quali, in precedenza, assegnavano i lavoratori ai datori di lavoro richiedenti una determinata qualifica professionale senza che questi ultimi avessero la possibilità di scegliere i singoli collaboratori.

  Irene TINAGLI (SCpI), pur condividendo la ratio dell'emendamento Prataviera 1.188, ricorda che con la delega già Pag. 14si prevede una riforma complessiva del settore del collocamento, per cui gli operatori riceveranno i trasferimenti, sulla base del criterio dell'efficienza.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Prataviera 1.188.

  Walter RIZZETTO (M5S) illustra il proprio emendamento 1.304, nel quale si attribuisce all'Agenzia nazionale per l'occupazione il compito di sviluppare una collaborazione tra Centri per l'impiego ed agenzie per il lavoro accreditate. Rilevando che tale proposta emendativa non comporta nuovi oneri, osserva che appare esservi una precisa volontà politica di osteggiare gli emendamenti presentati dal suo gruppo.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, dopo aver ricordato che non vi è alcuna volontà politica avversa al gruppo del Movimento 5 Stelle, osserva che la lettera n) del comma 4 dell'articolo 1 pone tra i princìpi e criteri direttivi della delega in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive la «valorizzazione delle sinergie tra servizi pubblici e privati», andando quindi nella medesima direzione dell'emendamento Rizzetto 1.304, come illustrata dal presentatore. Ritiene, pertanto, che la proposta emendativa non introduca mai criteri di delega.

  Carlo DELL'ARINGA (PD) concorda con quanto testé affermato dal presidente Damiano.

  La Commissione respinge l'emendamento Rizzetto 1.304.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, su richiesta della prima firmataria, comunica l'accantonamento dell'emendamento Rostellato 1.496, che sarà esaminato, in ragione del suo contenuto, con le proposte emendative riferite al comma 7.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Cominardi 1.506 e Tripiedi 1.306.

  Claudio COMINARDI (M5S) illustra l'emendamento 1.303, a sua prima firma, raccomandandone l'approvazione. Ricorda quindi che, nel corso degli anni, la centralità dei Centri per l'impiego è venuta meno, essendo stata sottratta agli stessi dalle agenzie interinali, le quali hanno esercitato una sorta di concorrenza sleale nei confronti dello Stato, che non è più vicino ai lavoratori in cerca di occupazione.

  Davide TRIPIEDI (M5S), nell'osservare che l'emendamento Cominardi 1.303 mira a dare centralità ai servizi pubblici per l'impiego, ne auspica l'approvazione.

  Giorgio AIRAUDO (SEL) dichiara di sostenere l'emendamento Cominardi 1.303, paventando il rischio che l'assenza di investimenti possa ricadere negativamente sui centri per l'impiego pubblici.

  Carlo DELL'ARINGA (PD) giudica eccessiva la preoccupazione manifestata dai deputati sinora intervenuti per i centri per l'impiego, sottolineando come, semmai, vi possano essere dei rischi per le agenzie private. Fa notare, peraltro, che l'impianto del provvedimento già mira a dare maggiore peso al settore pubblico.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Cominardi 1.303.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, chiede ai presentatori dell'emendamento Dellai 1.2 se accettino la riformulazione proposta.

  Milena SANTERINI (PI), in qualità di cofirmataria dell'emendamento Dellai 1.2, ne accetta la riformulazione.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Dellai 1.2, così come riformulato (vedi allegato).

  Giorgio AIRAUDO (SEL) illustra la ratio dell'emendamento 1.87, di cui è cofirmatario. Pag. 15
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Placido 1.87 e Rizzetto 1.445.

  Milena SANTERINI (PI), ritira, in qualità di cofirmataria, l'emendamento Dellai 1.3, pur sottolineando l'esigenza di affrontare la questione del contrasto della povertà attraverso la promozione del lavoro.

  Gessica ROSTELLATO (M5S) chiede al relatore e al rappresentante del Governo la ragione del parere contrario espresso sull'emendamento 1.376, a sua prima firma, dal momento che esso mira a prevedere l'obbligatorietà dell'iscrizione dei lavoratori presso l'Agenzia al fine di favorirne l'occupazione.

  Carlo DELL'ARINGA (PD) ritiene sia inaccettabile prevedere un simile obbligo a carico dei soggetti interessati.

  Davide TRIPIEDI (M5S) si chiede se sia possibile quantomeno proporre una riformulazione che faccia venire meno l'elemento dell'obbligatorietà.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, ritiene inutile prevedere tale onere come facoltativo visto che è già tale nella legislazione vigente.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Rostellato 1.376.

  Milena SANTERINI (PI), illustrando l'emendamento Dellai 1.4, di cui è cofirmataria, sottolinea l'esigenza di tutelare i soggetti maggiormente in difficoltà, chiedendo pertanto che tale proposta emendativa sia accantonata.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, invita i presentatori dell'emendamento Dellai 1.4 a ritirarlo, trasfondendone il contenuto in un ordine del giorno da presentare in Assemblea.

  Milena SANTERINI (PI), in qualità di cofirmataria dell'emendamento Dellai 1.4, lo ritira, pur sottolineando l'importanza di lanciare un segnale a favore dei soggetti deboli della società.

  Antonio PLACIDO (SEL) illustra l'emendamento Airaudo 1.133, di cui è cofirmatario, raccomandandone l'approvazione.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Airaudo 1.133 e Chimienti 1.307.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, chiede ai presentatori dell'emendamento Dell'Aringa 1.551 se accettino la riformulazione proposta in sede di espressione dei pareri.

  Carlo DELL'ARINGA (PD) dichiara di accettare la riformulazione del suo emendamento 1.551.

  Irene TINAGLI (SCpI) ritiene che la riformulazione proposta depotenzi l'obiettivo dell'emendamento, che intendeva promuovere l'integrazione tra politiche attive e passive del lavoro.

  Carlo DELL'ARINGA (PD) fa notare che la nuova formulazione è il risultato di una mediazione che, tuttavia, a suo avviso, non incide sull'obiettivo finale dell'integrazione tra politiche attive e passive.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Dell'Aringa 1.551, così come riformulato (vedi allegato).

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che l'emendamento Dell'Aringa 1.17 s'intende assorbito per effetto dell'approvazione dell'emendamento Dell'Aringa 1.551, come riformulato.

  La Commissione, quindi, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Chimienti 1.309 e 1.308, Rizzetto 1.450 e Ciprini 1.310.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, avverte che l'emendamento Cinzia Maria Pag. 16Fontana 1.44 è stato ritirato. Prende altresì atto che i presentatori degli identici emendamenti Dell'Aringa 1.19 e Pizzolante 1.554 accettano la riformulazione proposta.

  La Commissione, quindi, approva gli identici emendamenti Dell'Aringa 1.19 e Pizzolante 1.554, così come riformulati (vedi allegato).

  Claudio COMINARDI (M5S) illustra l'emendamento 1.311, a sua prima firma, raccomandandone l'approvazione.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Cominardi 1.311, Rostellato 1.377 e Rizzetto 1.312.

  Antonio PLACIDO (SEL) illustra l'emendamento 1.134, a sua prima firma, sottolineando che esso è volto a tutelare la privacy dei lavoratori.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Placido 1.134.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, chiede ai presentatori dell'emendamento Placido 1.161 se accettino la riformulazione proposta.

  Antonio PLACIDO (SEL) accetta la riformulazione del suo emendamento 1.161.

  Irene TINAGLI (SCpI) chiede ai presentatori dell'emendamento Placido 1.161 di spiegarne le finalità.

  Antonio PLACIDO (SEL) illustra il contenuto del suo emendamento 1.161, evidenziando che esso intende coordinare due criteri di delega che potrebbero sovrapporsi.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Placido 1.161, così come riformulato (vedi allegato), e respinge l'emendamento Cominardi 1.507.

  Monica GREGORI (PD) sottolinea l'importanza del suo emendamento 1.219, che mira a promuovere l'integrazione del sistema nazionale dei servizi per l'impiego con la rete europea dei servizi per l'impiego EURES. Chiede, quindi, al relatore ed al Governo di rivalutare il parere contrario già espresso.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, conferma il parere contrario sull'emendamento Gregori 1.219, giudicando inutile un intervento normativo al riguardo, considerata la possibilità di intervenire a livello amministrativo.

  Il sottosegretario Teresa BELLANOVA conferma il parere contrario sull'emendamento Gregori 1.219.

  Monica GREGORI (PD) ritira il proprio emendamento 1.219.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Rostellato 1.313.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore, avverte che si passerà ora ad esaminare le proposte emendative accantonate nella precedente seduta, ovvero gli emendamenti Airaudo 1.140, Dell'Aringa 1.11, Gnecchi 1.541, Ciprini 1.475, Placido 1.67, Ciprini 1.477 e Rostellato 1.365, con riferimento ai quali propone la seguente riformulazione: Al comma 2, lettera a), numero 1, dopo le parole: in caso di cessazione aggiungere la seguente: definitiva.
  Fa notare che tale proposta di riformulazione intende venire incontro alle preoccupazioni manifestate unanimemente dai gruppi nella seduta di ieri.

  Il sottosegretario Teresa BELLANOVA esprime parere favorevole sulla proposta di riformulazione degli emendamenti Airaudo 1.140, Dell'Aringa 1.11, Gnecchi 1.541, Ciprini 1.475, Placido 1.67, Ciprini 1.477 e Rostellato 1.365, predisposta dal relatore.

  Giorgio AIRAUDO (SEL) esprime perplessità sulla riformulazione prospettata, ritenendo che la parola «definitiva» non Pag. 17dia sufficienti garanzie in vista della risoluzione delle crisi aziendali.

  Irene TINAGLI (SCpI) esprime dubbi circa la riformulazione proposta, reputando che essa possa dar luogo ad ulteriori incertezze interpretative.
  Ritiene pertanto che sarebbe più opportuno lasciare al Governo, in sede di attuazione della delega, il compito di precisarne l'ambito di applicazione.

  Carlo DELL'ARINGA (PD) pur comprendendo i timori espressi dalla collega Tinagli, valuta positivamente la proposta del relatore, in quanto il testo attuale della delega appare troppo vincolante, ed accoglie pertanto la proposta di riformazione dell'emendamento a sua prima firma 1.11. Osserva, in ogni caso, che il criterio indicato dovrà essere recepito da un decreto legislativo e che, pertanto, quest'ultimo dovrà essere redatto in modo tale da scongiurare il rischio di dare luogo a dubbi interpretativi.

  Titti DI SALVO (Misto-LED) manifesta apprezzamento per la proposta di riformulazione illustrata dal relatore, che, a suo avviso, tiene conto del dibattito svolto nella seduta precedente senza alterare il principio di carattere generale affermato dal criterio di delega di cui al comma 2, lettera a), numero 1), dell'articolo 1, consentendo tuttavia l'introduzione di elementi di maggiore flessibilità.

  Tiziana CIPRINI (M5S) non accetta la proposta di riformulazione degli emendamenti a sua prima firma 1.475 e 1.477, giudicandola fonte di ulteriori ore confusione e foriera di interpretazioni di comodo da parte del Governo.

  Arcangelo SANNICANDRO (SEL) manifesta perplessità sulla proposta di riformulazione predisposta dal relatore.

  Giorgio AIRAUDO (SEL) non accetta la proposta di riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 1.140.

  Marialuisa GNECCHI (PD) accetta la proposta di riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 1.541.

  Antonio PLACIDO (SEL) non accetta la proposta di proposta di riformulazione a sua prima firma 1.67.

  Gessica ROSTELLATO (M5S) non accetta la proposta di proposta di riformulazione a sua prima firma 1.365.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Dell'Aringa 1.11 e Gnecchi 1.541, come riformulati (vedi allegato), e respinge gli emendamenti Airaudo 1.140, Ciprini 1.475, Placido 1.67, Ciprini 1.477 e Rostellato 1.365.

  Cesare DAMIANO, presidente, essendo terminato l'esame degli emendamenti riferiti ai commi 3 e 4, nonché delle proposte emendative accantonate nella seduta di ieri, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta convocata al termine delle votazioni pomeridiane dell'Assemblea.

  La seduta termina alle 14.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.30 alle 14.40.

SEDE REFERENTE

  Lunedì 17 novembre 2014. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Teresa Bellanova.

  La seduta comincia alle 21.10.

Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività Pag. 18ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro.
C. 2660, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nell'odierna seduta antimeridiana.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Cesare DAMIANO, presidente, comunica che il deputato Laura Venittelli è entrata a far parte della Commissione, in sostituzione del deputato Davide Faraone che ha assunto l'incarico di sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. A nome della Commissione, formula ad entrambi un cordiale augurio di buon lavoro.

  Simone BALDELLI (FI-PdL) intervenendo sull'ordine dei lavori, sottolinea l'opportunità di tenere un Ufficio di Presidenza che verifichi il successivo percorso dei lavori sul provvedimento in esame alla luce del voto espresso oggi in Assemblea e del dibattito che ha lasciato presagire l'apposizione della questione di fiducia. Osserva, peraltro, che la fiducia non appare necessaria visti i tempi contingentati per l'esame del provvedimento e il numero relativamente limitato di emendamenti che potranno essere posti in votazione.

  Walter RIZZETTO (M5S) si associa alla richiesta del collega Baldelli di tenere immediatamente un ufficio di presidenza al fine di individuare una tempistica corretta per il prosieguo dei lavori, anche alla luce delle numerose notizie che appaiono sugli organi di informazione.

  Davide TRIPIEDI (M5S) si associa alla richiesta del collega Rizzetto, chiedendo un rinvio dei lavori alla mattinata di domani per poter partecipare alla riunione convocata dal suo gruppo sul provvedimento in esame.

  Giorgio AIRAUDO (SEL) dichiara di aver sperato in una maggiore sintonia tra il procedere dei lavori della Commissione e le notizie che appaiono sugli organi d'informazione. Osserva che un esame corretto del provvedimento non implica solo tempi certi ma anche una qualità del lavoro connessa alla disponibilità delle necessarie informazioni. Appoggia la richiesta dei colleghi del Movimento 5 Stelle di poter partecipare alla riunione del loro gruppo e si associa alla richiesta di tenere un ufficio di presidenza, manifestando disponibilità a selezionare gli emendamenti da porre comunque in votazione, sottolineando che la sua richiesta non ha un carattere dilatorio.

  Emanuele PRATAVIERA (LNA) si associa anch'egli alla richiesta di tenere un ufficio di presidenza per organizzare il prosieguo dei lavori, che auspica possa svolgersi in un clima costruttivo e leale. Appoggia, inoltre, la richiesta avanzata dai colleghi del Movimento 5 Stelle circa il rinvio della seduta alla giornata di domani.

  Cesare DAMIANO, presidente, richiamando il suo intervento in Assemblea durante la seduta pomeridiana in sede di votazione ai sensi dell'articolo 123-bis comma 3 del Regolamento, ribadisce che allo stato attuale non sembra prevedibile nessun maxiemendamento del Governo. Sottolinea che la Commissione sta procedendo ad un esame accurato del provvedimento e che, essendo già stati approvati alcuni emendamenti, si sono create le condizioni per una sua nuova lettura al Senato. Ricorda di essersi impegnato affinché il provvedimento fosse emendabile e che il testo da trasmettere all'Assemblea fosse il frutto di un esame approfondito della Commissione.
  In relazione al comma 7 e alle questioni relative all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, rileva che è previsto l'invito a riformulare emendamenti già presentati e che, pertanto, le riformulazioni saranno illustrate quando si giungerà all'esame degli emendamenti riferiti al comma in Pag. 19questione, come peraltro accaduto per tutte le altre proposte di riformulazione.
  Ricordando che la seduta serale della Commissione era già ampiamente programmata, manifesta disponibilità a sospendere brevemente la seduta per svolgere l'ufficio di presidenza al termine della quale proseguire i lavori. Ribadisce che la sua posizione non presenta in alcun modo un carattere arbitrario.

  Davide TRIPIEDI (M5S), nel fare presente che nel pomeriggio di oggi la presidenza ha deciso di chiudere la seduta in anticipo rispetto a quanto programmato, al fine di permettere all'onorevole Airaudo di partecipare ad una riunione di gruppo, ribadisce la richiesta del gruppo Movimento 5 Stelle di concludere i lavori poiché è in corso una importante riunione di carattere politico.

  Renata POLVERINI (FI-PdL) condivide la richiesta formulata dal gruppo Movimento 5 Stelle di aggiornare a domani mattina i lavori della Commissione per permettere al gruppo stesso di svolgere una riunione attinente, peraltro, agli argomenti in discussione.

  Tiziana CIPRINI (M5S) si associa alla richiesta formulata dai colleghi del suo gruppo di concludere la seduta della Commissione, al fine di permettere la partecipazione alla riunione del gruppo Movimento 5 Stelle convocata questa sera.

  Cesare DAMIANO, presidente, nel sottolineare che l'organizzazione dei lavori è stata definita con il consenso unanime dei rappresentanti dei gruppi nella riunione dell'ufficio di presidenza svoltasi questa mattina, propone, anche in considerazione degli impegni del Governo, di concludere immediatamente la seduta per proseguire i lavori domani mattina dalle ore 8 alle ore 10, convocando, eventualmente, una riunione dell'ufficio di presidenza per affrontare le tematiche emerse nel corso del dibattito di questa sera. Segnala, inoltre, che i lavori della Commissione riprenderanno alle ore 14 di domani e proseguiranno fino alla conclusione dell'esame delle proposte emendative riferite ai commi 5, 6 e 7 dell'articolo 1.

  Irene TINAGLI (SCpI) fa presente che molti componenti della Commissione avevano organizzato i propri impegni, in considerazione dell'articolazione dei lavori definita unanimemente nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione svoltasi stamani.

  Cesare DAMIANO, presidente, giudica pertinente l'osservazione svolta dalla collega Tinagli. Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia, quindi, il seguito dell'esame del provvedimento ad una nuova seduta da convocare per la giornata di domani alle ore 8.

  La seduta termina alle ore 21.45.

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