CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 16 ottobre 2014
316.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 153

AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 16 ottobre 2014.

Audizione di rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano e dell'Associazione nazionale comuni italiani (ANCI), nell'ambito dell'esame delle proposte di legge recanti «Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare». C. 698 Grassi, C. 1352 Argentin, C. 2205 Miotto, C. 2456 Vargiu e C. 2578 Binetti.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.10 alle 15.15.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 16 ottobre 2014. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Massimo Cassano.

  La seduta comincia alle 15.25.

Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale.
C. 2617 Governo, C. 2071 Maestri e C. 2095 Bobba.

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 14 ottobre 2014.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che la Commissione prosegue l'esame, in sede referente, del disegno di legge C. 2617, «Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale» e delle proposte di legge abbinate nn. 2071 e 2095.

  Federico GELLI (PD) precisa, in primo luogo, che intende soffermarsi solo sulle disposizioni recate dall'articolo 3, comma 1, lettera e), che interviene in materia di revisione e promozione del sistema dei centri di servizio per il volontariato. Osserva che si tratta di una misura molto attesa, posto che tali centri, introdotti Pag. 154dalla legge-quadro sul volontariato, n. 266 del 1991, hanno visto progressivamente ridursi le risorse loro spettanti. Ricorda, infatti, che i centri sono finanziati con una quota parte dei proventi delle fondazioni bancarie e che, oltre che in conseguenza della crisi economica, le risorse si sono ridotte a causa di una diversa modalità di calcolo di tale contributo.
  Auspica, pertanto, che con il previsto riordino possa esservi un reintegro della cifra attualmente disponibile, pari a circa 31 milioni di euro, in ragione dell'importante ruolo svolto da tali centri. Ritiene che, in ogni caso, sia indispensabile un uso più efficiente delle risorse ad essi assegnate, a cominciare dalle spese eccessive connesse all'azione di monitoraggio effettuata dai Comitati di gestione (CoGe), dei quali considera in ogni caso necessario il mantenimento. Giudica opportuno che il coordinamento esercitato dai suddetti Comitati venga svolto su scala regionale, senza imposizioni dall'alto. In conclusione, anche in ragione delle risorse stanziate, che sono da considerarsi patrimonio comune, auspica che i centri possano aprirsi all'intero terzo settore e non limitarsi ad un'azione di supporto del solo volontariato.

  Salvatore CAPONE (PD) giudica importante il complesso provvedimento all'esame della Commissione, che si prefigge lo scopo di affrontare in modo organico la disciplina di una pluralità di soggetti rappresenta un'occasione da non perdere per meglio disciplinare le agevolazioni e le misure fiscali del settore, garantendo ad esso risorse congrue. In ogni caso, come osservato dalla relatrice e da ultimo dal collega Gelli, ritiene che il testo sia suscettibile di alcuni significativi miglioramenti. Manifesta apprezzamento per il metodo seguito per la predisposizione del testo del provvedimento, del quale auspica venga svolto un esame in tempi rapidi, anche in considerazione della necessità di predisporre una disciplina attuativa. Ritiene che le audizioni programmate potranno dare un contributo importante per i lavori della Commissione, anche in ragione del livello di significatività del terzo settore nella politica sociale del Paese. In conclusione, come già evidenziato da altri colleghi, sottolinea la necessità di fare una riflessione sullo strumento normativo più adatto per procedere al riordino.

  Matteo DALL'OSSO (M5S) nel rilevare la complessità del fenomeno del terzo settore, ne richiama brevemente le radici storiche, a partire dall'attività di assistenza della Chiesa cattolica, fino alle società operaie della fine dell'Ottocento, per arrivare alle società mutualistiche dell'immigrazione italiana del secondo dopoguerra. Osserva che lo scopo di una politica su questo tema deve essere quello di favorire la crescita e il raggiungimento di un bene comune e che non ci si può, quindi, limitare a definire soltanto un regime fiscale di vantaggio per gli operatori dei settore, bensì sia necessario un maggiore controllo sull'effettiva valenza delle attività da questi svolte, evitando la duplicazione di funzioni. In relazione al servizio civile, osserva che in Europa viene spesso considerato come una sorta di valvola di sfogo per la disoccupazione giovanile. Osserva al riguardo che il provvedimento in esame sembra affiancare il servizio civile all'attività di cooperazione svolta dal Ministero degli esteri, e che ciò non offrirebbe un'immagine professionale del Paese, risultando così coinvolti nell'attività di cooperazione soggetti privi dell'adeguata competenza.

  Lorenzo BECATTINI (PD) richiama la considerazione condivisa sull'importanza del provvedimento in esame, e sottolinea a sua volta la dinamicità del terzo settore, anche da un punto di vista occupazionale. Ricordando il continuo succedersi di interventi normativi negli ultimi vent'anni, apprezza le finalità di un riordino complessivo contenute nel provvedimento. Richiama inoltre l'evoluzione del fenomeno delle imprese sociali, citando anche la positiva esperienza dell’«economia di comunione». Entrando nel merito dei contenuti, giudica eccessivo il numero di criteri direttivi previsti, pari a 41, avendo Pag. 155auspicato una disciplina più snella. Nello stesso tempo, rileva l'assenza di un criterio volto a disciplinare l'ampliamento dei settori in cui si sviluppa l'attività del terzo settore. Sottolinea le importanti novità recate dall'articolo 4 nella disciplina dell'impresa sociale, ritenendo necessario un migliore coordinamento fra la disposizione recata dall'articolo 4, comma 1, lettera d), in materia di distribuzione degli utili, con quanto previsto dalle disposizioni iniziali del provvedimento. Evidenzia la rilevanza e la delicatezza delle misure agevolative, fiscali e di finanziamento previste per gli operatori del settore, recate dagli articoli 6 e 7. In conclusione, ribadendo il giudizio positivo sull'impianto del provvedimento, richiama l'attenzione della Commissione sulla necessità di rispettare la normativa europea sulla materia e di evitare forme non corrette di concorrenza tra imprese sociali ed ad operatori economici estranei al Terzo settore.

  Silvia GIORDANO (M5S) dichiara preliminarmente la sua contrarietà alle legge di delegazione in quanto esautorano il Parlamento delle sue funzioni proprie. Osserva che peraltro tale meccanismo non garantisce tempi più rapidi per completare l’iter normativo. Manifesta preoccupazione per le disposizioni recate dall'articolo 2, comma 1, lettera b), rilevando che già attualmente alcune realtà associative operano come una sorta di filtro che ostacola i cittadini nel soddisfacimento dei loro diritti. In relazione allo stesso articolo 2 auspica una maggiore chiarezza riguardo al divieto di distribuzione degli utili disposto dalla lettera g). Esprime forti perplessità anche in relazione alla possibilità per le amministrazioni pubbliche di assumere cariche negli organi di amministrazione delle imprese sociali, prevista dall'articolo 4, comma 1, lettera f), e su alcune delle misure di sostegno previste dall'articolo 6. In conclusione giudica utile lo svolgimento di un ciclo di audizioni non limitato alle grandi organizzazioni del settore.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.05 alle 16.20.