CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 9 ottobre 2014
312.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 145

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 9 ottobre 2014.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14 alle 14.30.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 9 ottobre 2014. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Umberto Del Basso de Caro, il sottosegretario di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo e il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Simona Vicari.

  La seduta comincia alle 14.30.

Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali (collegato alla legge di stabilità 2014).
C. 2093 Governo.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 4 settembre scorso.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che sono pervenuti tutti i pareri delle Commissioni competenti in sede consultiva, ivi incluso il parere della CommissionE Bilancio.
  Comunica poi che l'onorevole Roberto Caon (LNA) sostituirà per il prosieguo dell'esame del provvedimento in titolo l'onorevole Paolo Grimoldi (LNA).

  Alessandro BRATTI (PD), relatore, presenta emendamenti (vedi allegato 1), di cui Pag. 146raccomanda l'approvazione, volti, in alcuni casi, a recepire i rilievi recati nei pareri di talune Commissioni competenti in sede consultiva, e in altri casi, a interventi di coordinamento sostanziale del testo.
  Segnala, quindi, che l'unico parere a non essere stato completamente recepito è quello espresso dalla Commissione Agricoltura le cui osservazioni non accolte, qualora riproposte sotto forma di emendamenti in Assemblea, potranno essere riconsiderate durante l'esame in Aula.
  Infine, fa presente che, nelle more di un supplemento di istruttoria riguardo agli effetti finanziari, non ha inteso presentare emendamenti di modifica dell'articolo 22, come risultante al termine dell'esame degli emendamenti.
  Invita, in conclusione, ad un uso moderato del potere emendativo in Aula, anche in considerazione del lavoro condiviso svolto in Commissione.

  Il sottosegretario Silvia VELO esprime parere favorevole sugli emendamenti del relatore.

  DAVIDE CRIPPA (M5S), con riferimento alle condizioni della Commissione Bilancio, in particolare quelle agli articoli 22 e 26-ter, evidenzia che quasi tutte le scelte politiche sono suscettibili di determinare minori introiti, come paradossalmente potrebbe verificarsi nel caso di una scelta energetica che favorisse il nucleare in sostituzione delle centrali a carbone. Ribadisce quindi la necessità che la politica possa effettuare liberamente le proprie scelte, tanto più quanto queste corrispondono ad esigenze di tutela ambientale.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva, con distinte votazioni, le proposte emendative 1-bis. 100, 2-bis.100, 2-bis.101, 2-bis.102, 5-bis. 100, 5-bis.101, 8-bis.100, 9.100, 10-bis.100, 10-ter.100, 11.100, 11.101, 13.100, 13.101, 13.102, 14.100, 14.101, 14.102, 14-bis.100, 14-octies.100, 14-decies.100, 16.100, 16.101, 22.100, 22.101, 23.100, 23.101, 26.100, 26-bis.100, 26-ter.100, 30.100, 30.101, 33.100, 35.100, 36.100 e Tit.100 dei relatori.

  Ermete REALACCI, presidente, propone, ai sensi dell'articolo 90, comma 1, del Regolamento, le seguenti correzioni di forma: le parole: Titolo I, Titolo II, Titolo III, Titolo IV, Titolo V, Titolo VI, Titolo VII, Titolo VIII, Titolo IX, Titolo X, Titolo XI, sono sostituite, rispettivamente con le seguenti: Capo I, Capo II, Capo III, Capo IV, Capo V, Capo VI, Capo VII, Capo VIII, Capo IX, Capo X, Capo XI; all'articolo 5-bis, capoverso secondo periodo, dopo le parole: «e di monitoraggio» sono aggiunte le seguenti: «relative alla valutazione»; all'articolo 7, comma 1, lettera b), capoverso Art. 5, comma 1, le parole: «presente Titolo» sono sostituite dalle seguenti: «presente Capo»; all'articolo 7-bis, la rubrica è sostituita dalla seguente: «Disposizioni in materia di dati ambientali raccolti da soggetti pubblici e da imprese private»; all'articolo 7-bis, comma 1, le parole: «su richiesta degli enti locali» sono sostituite dalle seguenti: «agli enti locali, su loro richiesta,» e le parole: «soluzioni di efficientamento» sono sostituite dalle seguenti: «iniziative per l'impiego efficiente»; all'articolo 8-ter, le parole: «a sostegno della decarbonizzazione dell'economia italiana» sono sostituite con le seguenti: «al fine di ridurre l'impatto ambientale dell'economia italiana in termini di produzione di anidride carbonica»; all'articolo 12-bis, le lettere b) e c) sono sostituite dalla seguente lettera b): all'allegato 2: 1) al punto 6.2 è aggiunto, in fine, il seguente capoverso:» I rifiuti provenienti da raccolta differenziata identificati con il codice CER 200138 e i rifiuti pericolosi, ad eccezione dei codici CER 180103* e 180202*, sono esclusi dal sistema incentivante per la produzione di energia da fonti rinnovabili previsto dal presente decreto «; 2) alla tabella 6.A sono soppresse le voci: « 17 02 01 – Legno « e « 19 12 07 – Legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06; all'articolo 13-bis, comma 1, lettera b), numero 2), dopo le parole: «comma 10» sono aggiunte le seguenti: «, alla lettera a),»; all'articolo 14-novies, le parole: «a consumo», ovunque ricorrono, sono sostituite dalle seguenti: «sul mercato»; all'articolo 15-bis, Pag. 147comma 1, le parole da: «; a tali fini», fino alla fine del comma sono sostituite dalle seguenti: «. 2. Il Consorzio nazionale imballaggi adegua il proprio statuto alle disposizioni del secondo periodo del comma 1 dell'articolo 224 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, introdotto dal comma 1 del presente articolo, determinando le modalità di attribuzione delle quote di partecipazione agli enti e associazioni ivi indicati»; all'articolo 19-bis, comma 1, le parole: «dovranno riguardare la» sono sostituite dalle seguenti: «di cui al presente comma si applicano tramite modulazione della»; all'articolo 23, comma 9, capoverso 4-ter, la parola: «attrezzatura» è sostituita dalla seguente: «realizzazione»; all'articolo 30, il comma 4 è sostituito dal seguente: «4. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 40 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, il Comitato di cui al comma 1 del presente articolo promuove anche l'adozione, da parte degli enti locali, di sistemi di contabilità ambientale e la predisposizione, da parte dei medesimi enti, di appositi bilanci ambientali, finalizzati al monitoraggio e alla rendicontazione dell'attuazione, dell'efficacia e dell'efficienza delle politiche e delle azioni svolte dall'ente per la tutela dell'ambiente nonché dello stato dell'ambiente e del capitale naturale. In particolare il Comitato definisce uno schema di riferimento sulla base delle sperimentazioni già effettuate dagli enti locali in tale ambito, anche avvalendosi di cofinanziamenti europei».

  Alberto ZOLEZZI (M5S), nel prendere atto delle proposte di correzioni di forma, dichiara di condividerle richiamando, in particolare, l'attenzione sul tema recato dall'articolo 8-ter, sul quale il proprio gruppo è da sempre assai sensibile.

  La Commissione approva le correzioni di forma.

  Claudia MANNINO (M5S) preannuncia l'intenzione di svolgere le funzioni di relatore per la minoranza nel corso dell'esame del provvedimento in Assemblea.

  Roberto CAON (LNA) preannuncia l'intenzione di svolgere anch'egli le funzioni di relatore per la minoranza nel corso dell'esame del provvedimento in Assemblea.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera quindi di conferire all'onorevole Bratti e all'onorevole Borghi il mandato a riferire oralmente in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in titolo, risultante dalle modifiche apportate nel corso dell'esame in sede referente.
  Delibera altresì di chiedere di essere autorizzata a riferire oralmente in Assemblea.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Decreto-legge 133/2014: Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive.
C. 2629 Governo.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 6 ottobre scorso.

  Ermete REALACCI, presidente, comunica che il relatore ha presentato gli emendamenti 1.145, 5.05, 6.55, 6.07, 7.142, 7.141, 7.143, 7.144, 10.45, 15.010, 16.016, 32.017, 39.7, 39.05 (vedi allegato 2) e che il termine per la presentazione dei subemendamenti, già fissato alle ore 16 della giornata odierna, come convenuto nella riunione dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi testè conclusasi, è differito alle ore 20.

  Davide CRIPPA (M5S) chiede alla relatrice chiarimenti in ordine alle ragioni che sottendono alla presentazione dell'articolo aggiuntivo 16.016, che dispone l'applicazione degli adempimenti previsti dall'articolo 11, comma 4, del Decreto del Pag. 148Presidente della Repubblica n. 151 del 2011, recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, alle metropolitane in esercizio alla data di entrata in vigore del predetto decreto. Chiede altresì chiarimenti circa le motivazioni sottese alla presentazione dell'articolo aggiuntivo 39.05 che, nel recare modifiche all'articolo 2, comma 2, del decreto legislativo n. 102 del 2014, attuativo della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, dispone in un diverso ordine le fonti energetiche previste dalla norma del suddetto decreto legislativo.

  Chiara BRAGA, relatore, rileva l'inopportunità di procedere ad una discussione riguardante il merito delle singole proposte emendative presentate, la quale, come convenuto nell'ambito dell'Ufficio di Presidenza testè svoltosi, avrà inizio a partire dalla giornata di lunedì 13 ottobre.

  Claudia MANNINO (M5S) evidenzia come le richieste di chiarimenti formulate dal collega Crippa siano finalizzate esclusivamente a comprendere la ratio degli emendamenti in questione, sui quali non è stato possibile discutere nel corso delle precedenti sedute, essendo stati presentati nella giornata odierna.

  Enrico BORGHI (PD) rileva come la richiesta di un rinvio dell'esame con votazioni sugli emendamenti a lunedì 13 ottobre sia stata presentata proprio dal M5S e, come, quindi, la discussione sugli emendamenti del relatore vada rinviata a quella sede.

  Chiara BRAGA, relatore, fornendo i chiarimenti richiesti, segnala che l'emendamento 16.016 è finalizzato all'introduzione di una norma che consentirà di scongiurare il rischio di un'interruzione dell'erogazione di servizi rivolti ai cittadini, mentre l'articolo aggiuntivo del relatore 39.05 è volto a modificare una norma di recepimento di una direttiva dell'Unione europea, al fine di darne una più corretta applicazione.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame a lunedì 13 ottobre prossimo, come convenuto nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, svoltasi prima della seduta.

  La seduta termina alle 15.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 9 ottobre 2014. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 15.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2014.
Doc. LVII, n. 2-bis e Allegati.

(Alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Oreste PASTORELLI (Misto-PSI-PLI), relatore, fa presente che la Commissione avvia oggi l'esame della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2014, che reca l'aggiornamento delle previsioni macroeconomiche e degli obiettivi di finanza pubblica.
  Al riguardo, ricorda, preliminarmente, che la Commissione Europea ha approvato il 2 giugno 2014 le raccomandazioni di politica economica e di bilancio per ciascun Paese dell'UE, che il successivo 8 luglio sono poi state approvate dal Consiglio ECOFIN, anche sulla base degli orientamenti espressi dal Consiglio Europeo del 26-27 giugno. Per l'Italia è intervenuta, sulla base della Raccomandazione della Commissione COM (2014) 413 final, la Raccomandazione 2014/C 247/11, da parte del Consiglio ECOFIN. Tale documento reca 8 Raccomandazioni che, concernono: il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica previsti per il 2014 e di quelli attinenti al pareggio strutturale di Pag. 149bilancio per il 2015; il miglioramento dell'efficienza del sistema fiscale; in merito alla pubblica amministrazione ed al sistema giudiziario, l'aumento dell'efficienza della giustizia civile, il potenziamento delle misure anticorruzione ed una più soddisfacente gestione dei fondi dell'UE; il rafforzamento del settore bancario; la necessità di monitorare entro la fine del 2014 gli effetti delle riforme del mercato del lavoro, valutando la necessità di ulteriori interventi; la riduzione dei tassi di abbandono scolastico; con riguardo alla formazione ed all'orientamento professionale; la rimozione degli ostacoli e delle restrizioni che ancora persistono alla concorrenza nei settori dei servizi professionali e dei servizi pubblici locali, delle assicurazioni, della distribuzione dei carburanti, del commercio al dettaglio e dei servizi postali, semplificando inoltre procedure degli appalti pubblici; la necessità di garantire, con riguardo alle industrie di rete, la piena operatività dell'Autorità di regolazione dei trasporti ed il potenziamento della gestione portuale. La Nota di aggiornamento evidenzia quindi gli interventi adottati dal Governo in risposta alle raccomandazioni del Consiglio europeo, specificandone finalità ed interventi programmatici. Relativamente alle parti di competenza della Commissione, con riferimento alla Raccomandazione n. 2, concernente il sistema fiscale, segnala che la Nota di aggiornamento al DEF 2014, richiama l'attenzione sulle misure contenute nel decreto-legge n. 47 del 2014, che riguardano, in particolare la riduzione dal 15 al 10 per cento, per il quadriennio 2014-2017, dell'aliquota della cosiddetta «cedolare secca», ovvero dell'imposta sostitutiva sui proventi delle locazioni, purché a canone concordato e stipulate in specifiche aree geografiche. Fa presente che sono richiamate, inoltre, le disposizioni di cui al decreto-legge n. 133 del 2014 (articolo 21), che consente di dedurre dall'imponibile delle persone fisiche non esercenti attività commerciali il 20 per cento della spesa sostenuta per la costruzione su terreno proprio o l'acquisto di immobili, se effettuati direttamente dall'impresa costruttrice o esecutrice dei lavori, a condizione che l'abitazione sia affittata per almeno otto anni a canone concordato, oppure con canoni da social housing.
   Rileva che la Nota richiama altresì le misure, contenute nel decreto-legge n. 47 del 2014, contro le occupazioni abusive di immobili e a tutela dei contratti di locazione sorti in seguito all'applicazione delle norme per contrastare la prassi delle cosiddette locazioni «in nero». Per quanto riguarda le misure di sostegno fiscale alle imprese, segnala che si fa riferimento al credito di imposta IRES e IRAP, fino a un massimo del 50 per cento per tutte le opere pubbliche costruite in project financing, che comportano un investimento superiore ai 50 milioni, ma entro il limite massimo di 2 miliardi.
  Con riferimento alla Raccomandazione 3, riguardante l'efficienza della pubblica amministrazione e la giustizia, osserva che la Nota di aggiornamento richiama, in particolare, l'ulteriore potenziamento dei compiti dell'ANAC (Autorità nazionale anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza) ad opera del Decreto-Legge n. 90 del 2014, con il trasferimento a detta Autorità dei compiti e le funzioni svolti dall'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. La stessa ANAC cui è attribuito anche il cd. precontenzioso su questioni insorte durante le gare pubbliche, è ridenominata «Autorità nazionale anticorruzione». Segnala, in particolare, che lo stesso decreto-legge attribuisce al Presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), che si avvale a tal fine di una Unità operativa speciale – compiti di sorveglianza e garanzia della correttezza e trasparenza delle procedure connesse alla realizzazione delle opere del grande evento «EXPO Milano 2015». Con riferimento alla Raccomandazione n. 5, riguardante il mercato del lavoro e misure di contrasto al disagio sociale, fa presente che la Nota di aggiornamento richiama le numerose disposizioni in materia di emergenza abitativa, introdotte dal Decreto-Legge n. 47 del 2014, come ad esempio, l'incremento delle dotazioni del cosiddetto «Fondo locazioni» Pag. 150di complessivi 100 milioni nel biennio 2014-2015 e del Fondo a favore degli inquilini in situazione di morosità incolpevole di complessivi 226 milioni per il periodo 2014-2020 (articolo 1), nonché la modifica della disciplina del Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione (articolo 2). Con riguardo alla Raccomandazione 7, riguardante misure in materia di semplificazione, evidenzia che la Nota richiama le disposizioni contenute nel decreto-legge n. 91 del 2014 relative, tra l'altro, alle procedure ed agli interventi di contrasto al dissesto idrogeologico, alle procedure di bonifica di siti contaminati e per il recupero dei rifiuti ed in materia di valutazioni ambientali, nonché quelle contenute nel decreto legge n. 133 del 2014 in materia di disciplina delle terre e rocce da scavo e di rilascio dell'autorizzazione paesaggistica. Rileva che sono altresì richiamate le misure di semplificazione riguardanti le varianti in corso d'opera e gli oneri formali per la partecipazione a procedure di affidamento di contratti pubblici, contenute nel decreto-legge n. 90 del 2014. Relativamente alla Raccomandazione 8, che richiama anche le infrastrutture strategiche in campo energetico, osserva che la Nota ricorda che il decreto-legge n. 133 del 2014 identifica le categorie di opere da considerare strategiche, che saranno assoggettate ad un iter semplificato. La Nota rileva inoltre che la procedura per l'individuazione delle infrastrutture energetiche si concluderà entro l'anno con l'adozione di un provvedimento che individuerà i criteri per selezionare le infrastrutture energetiche strategiche, in particolare i nuovi terminali GNL, coerenti con le previsioni contenute nella Strategia Energetica Nazionale, a cui applicare il meccanismo incentivante. Rammenta che sono richiamate, inoltre, una serie di misure in materia di appalti ed infrastrutture contenute nel decreto-legge n. 133 del 2014, con particolare riferimento a quelle volte per velocizzare gli interventi di potenziamento delle tratte ferroviarie Napoli-Bari e Messina-Catania-Palermo e in materia di investimenti aeroportuali (articolo 1), nonché quelle relative al completamento delle opere segnalate dagli enti locali (articolo 4), che prevedono procedure accelerate e l'esclusione delle spese dal Patto di Stabilità interno fino ad un massimo di 250 milioni per il 2014. Rileva che la Nota sottolinea, infine, la particolare valenza ambientale di alcune misure del decreto-legge da ultimo richiamato: dalla sistemazione idraulica dei corsi d'acqua nelle aree metropolitane interessate da fenomeni di esondazione e alluvione (articolo 7, comma 8), cui sono destinati 110 milioni di euro, al programma di bonifica delle aree di rilevante interesse nazionale, individuate con deliberazione del Consiglio dei ministri, sentita la Conferenza Stato-Regioni (articolo 33) Nel passare all'esame dei contenuti dell'aggiornamento del Programma delle infrastrutture strategiche, ossia del XIIo Allegato infrastrutture, ricorda che l'articolo 10, comma 8, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, dispone che, in allegato al Documento di economia e finanza (DEF), da presentare entro il 10 aprile al Parlamento, venga presentato il Programma delle infrastrutture strategiche (PIS) previsto dall'articolo 1, comma 1, della legge 443/2001 e lo stato di avanzamento relativo all'anno precedente (cd. Allegato infrastrutture). Ricorda altresì che partire dal 2011, la presentazione dei predetti allegati si è articolata in due momenti corrispondenti alla trasmissione del DEF, in cui vengono in genere enunciate le linee guida ovvero i principali elementi di informazione da far confluire nei documenti presentati con la Nota di aggiornamento. Segnala che in allegato al DEF 2014 è stato presentato un aggiornamento del Programma, che conteneva le misure programmatiche oggetto della politica infrastrutturale nel prossimo triennio, incluse le riforme e gli interventi prioritari con il relativo cronoprogramma, e lo stato di avanzamento delle singole opere.
  Fa presente che il XII Allegato infrastrutture, trasmesso il 3 ottobre 2014 al Parlamento, è volto a evidenziare il raccordo tra la strategia europea in materia di trasporti e infrastrutture e quella nazionale, Pag. 151soprattutto alla luce del semestre italiano di Presidenza, nonché ad aggiornare ulteriormente il quadro programmatico con le relative esigenze finanziarie e l'avanzamento delle opere. Evidenzia che nella parte introduttiva, l'Allegato contiene indicazioni sull'attività della presidenza italiana dell'UE in materia di trasporti. Rileva che, in particolare, vengono indicate le priorità nei settori ferroviario, aeroportuale, stradale e delle politiche urbane. Osserva come, a quest'ultimo proposito, viene sottolineata l'importanza di risolvere i problemi legati alla mobilità nei nodi urbani anche per ragioni legate al rispetto dell'ambiente e che la centralità delle città è un tema che la Commissione ha affrontato in passato in alcune occasioni. Sottolinea che il documento in esame presenta alcuni elementi di continuità con i precedenti allegati, in quanto evidenzia l'importanza del raccordo tra la programmazione infrastrutturale europea e quella nazionale e l'opportunità di approfondire la possibilità di un ricorso alla cosiddetta «golden rule», al fine di escludere gli investimenti in materia di infrastrutture dai vincoli di bilancio europei.
   Rileva che l'allegato contiene poi un'analisi della normativa nel settore dei trasporti in Italia, al fine di verificare il rispetto delle condizionalità ex ante richieste dalla Commissione dell'Unione europea nell'ambito delle politiche di coesione. Osserva come si tratti, nella sostanza, di dimostrare, ai fini della stipula dell'accordo di partenariato che dovrà disciplinare l'utilizzo dei fondi di coesione il rispetto di alcuni requisiti. In tale quadro l'allegato infrastrutture, secondo quanto riportato nel documento in esito ad un approfondimento condotto nell'ambito del tavolo di lavoro sulla condizionalità ex ante, intende soddisfare la condizionalità connessa all'esistenza di un piano generale dei trasporti contenente la definizione delle priorità di investimento integrando la struttura dell'Allegato infrastrutture nel Documento di economia e finanza e definendo una serie di contenuti integrativi dell'Allegato. Il 12o Allegato dedica un capitolo a parte alle finalità strategiche da finanziare nel triennio 2014/2016, che vengono declinate in cinque distinte priorità funzionali e che dovrebbero rappresentare una revisione delle priorità indicate nei precedenti documenti programmatici, atteso che si tiene conto di quanto assegnato nella legge di stabilità 2014 (legge n. 147/2013), nel decreto-legge n. 69 del 2013 e nel decreto-legge n. 133 del 2014. Il documento dedica, inoltre, una sezione alle misure contenute nel decreto legge n. 133 del 2014, in corso di esame presso la Commissione. Fa presente che da ultimo, l'aggiornamento dell'Allegato reca lo stato di avanzamento complessivo del Programma elencando le macro opere, le opere in esse contenute, con il dettaglio relativo allo stato di attuazione e ai costi e alle relative disponibilità. In proposito, segnala che la «Tabella 0 – Stato dell'arte e degli avanzamenti del programma infrastrutture strategiche» reca un costo totale delle opere aggiornato in 234.932 milioni di euro (era di 232.998 milioni di euro ad aprile 2014) con una con una disponibilità pari a 120.843 milioni (era di 118.323 milioni di euro ad aprile 2014). Per un raffronto tra le informazioni contenute in tale tabella e quelle dei due precedenti allegati rinvia alle considerazioni contenute nella documentazione predisposta dagli uffici. Segnala, però, che si registrano alcune variazioni nelle varie categorie di opere e che entrano a far parte del programma delle infrastrutture strategiche due nuove categorie di opere, che raggruppano una serie di interventi finanziati dai decreti legge n. 145 del 2013 (cd. «Destinazione Italia») e n. 133 del 2014. Ulteriori tabelle riguardano l'elencazione dei fondi revocati e riassegnati, le opere in realizzazione e in progettazione, lo stato di avanzamento per lotti costruttivi. Si riserva quindi di formulare una proposta di parere, alla luce delle osservazioni e degli elementi che emergeranno nel corso del dibattito.

  Ermete REALACCI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.15.

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