CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 settembre 2014
294.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 118

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 10 settembre 2014. — Presidenza del presidente Luca SANI. – Interviene il viceministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Andrea Olivero.

  La seduta comincia alle 9.10.

Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali (collegato alla legge di stabilità 2014).
Nuovo testo C. 2093 Governo.
(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del nuovo testo del disegno di legge.

  Luca SANI, presidente, comunica che il gruppo M5S ha chiesto che la pubblicità Pag. 119dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda che sul disegno di legge la Commissione, nella seduta dell'8 luglio scorso, aveva espresso parere favorevole con condizioni. Ricorda inoltre che sul testo modificato presso la Commissione di merito, per la parte di competenza, la Commissione agricoltura è chiamata a rendere il parere. Ricorda infine che il provvedimento dovrebbe essere iscritto nel programma dei lavori dell'Assemblea a partire da venerdì 19 settembre e che pertanto sarebbe opportuno acquisire il prescritto parere entro la giornata di martedì 16 settembre.

  Mino TARICCO (PD), relatore, rileva che il disegno di legge in titolo, collegato alla legge di stabilità, è stato sostanzialmente modificato nel corso dell'esame presso la Commissione di merito in conseguenza dell'aggiunta di nuovi articoli, della riscrittura di articoli esistenti, nonché della soppressione di alcune disposizioni, alcune delle quali di contenuto identico o analogo a norme del decreto-legge n. 91 del 2014.
  Osserva quindi che, rispetto al parere espresso dalla XIII Commissione sul testo iniziale, molte osservazioni non sono state recepite in quanto connesse ad articoli soppressi, altre sono state oggetto di una riformulazione, altre ancora sono state oggetto di discussione approfondita e sono state accantonate in vista di una riforma complessiva della materia d'interesse.
  In particolare, in sede di Commissione, il Governo ha chiesto il ritiro dell'emendamento sul digestato, connesso all'articolo 21 del provvedimento in esame, motivando tale richiesta con l'avanzato stato di definizione di un testo normativo concordato tra Ministero Ambiente, MIPAF, Regioni e Associazioni di rappresentanza del mondo agricolo.
  Preso atto di tale assunto, ritiene comunque importante far presente quanto sia rilevante che all'atto dell'adozione del provvedimento di riforma venga precisato l'inclusione nella categoria dei sottoprodotti rispetto ai rifiuti del digestato in tutti i suoi riutilizzi, anche diversi dallo spandimento a fini agronomici, anche finalizzati alla produzione di concimi e ammendanti, o altre finalizzazioni equivalenti. Risulta, altresì, necessario che vengano definite, per il digestato, le forme e le condizioni (di comparazione o di equiparazione agli effluenti zootecnici) ai fini dello spandimento a fini agronomici.
  Da conto, quindi, delle sole modifiche che interessano direttamente o indirettamente la competenza della XIII Commissione Agricoltura.
  L'articolo 8-ter, introdotto nel corso dell'esame in sede referente, inserisce anche i sottoprodotti della trasformazione degli zuccheri tramite fermentazione nell'elenco dei sottoprodotti utilizzabili negli impianti a biomasse e biogas ai fini dell'accesso ai meccanismi incentivanti della produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici (di cui alla Tabella 1.A del decreto del Ministero dello sviluppo economico del 6 luglio 2012).
  L'articolo 12-bis, introdotto nel corso dell'esame in sede referente, apporta alcune modifiche alla disciplina di attuazione degli incentivi della produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici (di cui al decreto del Ministero dello sviluppo economico del 6 luglio 2012). In particolare, con riferimento all'elenco dei sottoprodotti/rifiuti utilizzabili negli impianti a biomasse e biogas ai fini dell'accesso ai meccanismi incentivanti, si specifica che rientrano tra i sottoprodotti della lavorazione del legno, solo quelli relativi legno non trattato. Inoltre sono eliminati dall'elenco dei rifiuti a valle della raccolta differenziata per i quali è ammesso il calcolo forfettario dell'energia imputabile alla biomassa, sia il legno proveniente da attività di demolizione che il legno da trattamento meccanico dei rifiuti. Infine sono esclusi dal sistema incentivante per la produzione di energia da fonti rinnovabili di cui al citato decreto del Ministero dello sviluppo Pag. 120economico del 6 luglio 2012 alcuni rifiuti provenienti da raccolta differenziata: il legno e i rifiuti pericolosi (ad eccezione di alcuni tipi di rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni).
  L'articolo 15-bis, introdotto durante l'esame in Commissione, disciplina la facoltà per i produttori e gli utilizzatori, che sono imprenditori agricoli ai sensi dell'articolo 2135 del codice civile, di partecipazione al CONAI, tramite le proprie confederazioni agricole, le associazioni di categoria o le centrali cooperative di appartenenza, con responsabilità in solido con detti enti e associazioni, per l'adempimento dei relativi obblighi. A tali fini il CONAI adegua il proprio statuto per prevedere modalità di attribuzione delle relative quote di partecipazione (modifica al comma 1 dell'articolo 224, del decreto legislativo n. 152 del 2006).
  L'articolo 24 istituisce, a decorrere dal 2014, presso la Cassa conguaglio per il settore elettrico, un Fondo di garanzia per gli interventi finalizzati al potenziamento delle infrastrutture idriche in tutto il territorio nazionale, alla cui alimentazione viene destinata una specifica componente della tariffa del servizio idrico integrato, determinata dall'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico (AEEGSI). La norma specifica che il Fondo è finalizzato al rilancio dei programmi di investimento per il mantenimento e lo sviluppo delle infrastrutture idriche, ivi comprese, come introdotto durante l'esame in Commissione, le reti di fognatura e depurazione, in tutto il territorio nazionale, anche con riferimento agli interventi connessi con la tutela della risorsa idrica dal punto di vista idrogeologico. Si demanda a un apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri la definizione degli interventi prioritari, dei criteri e delle modalità di utilizzazione del Fondo, privilegiando la destinazione a interventi già pianificati e immediatamente cantierabili. Con riferimento alla definizione dei criteri, il comma 2 stabilisce che essi siano definiti, in particolare, tenendo conto dei fabbisogni del settore individuati sulla base dei Piani di Ambito di cui all'articolo 149 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e delle necessità di tutela dell'ambiente e dei corpi idrici, al fine di promuovere la coesione sociale e territoriale e incentivare le regioni, gli enti locali e gli enti d'ambito ad una programmazione efficiente e razionale delle opere idriche necessarie.
  L'articolo 28 è volto a prevedere l'assimilazione alle acque reflue domestiche, ai fini dello scarico in pubblica fognatura, delle acque reflue di vegetazione dei frantoi oleari (attraverso l'introduzione del comma 7-bis nell'articolo 101 del decreto legislativo n. 152 del 2006). Durante l'esame in Commissione, l'articolo è stato modificato, al fine di prevedere che lo scarico di acque di vegetazione in pubblica fognatura – che nella norma originaria era sempre ammesso, nel rispetto delle norme tecniche, delle prescrizioni regolamentari e dei valori limite adottati dal gestore del servizio idrico integrato in base alle caratteristiche e all'effettiva capacità di trattamento dell'impianto di depurazione – può essere ammesso a condizione che i sindaci dei comuni dei comprensori non ravvisino criticità nel sistema di depurazione, per i frantoi che trattano olive provenienti esclusivamente dal territorio regionale e da aziende agricole i cui terreni insistono in aree scoscese o terrazzate ove i metodi di smaltimento tramite fertirrigazione non siano agevolmente praticabili, previo idoneo trattamento che garantisce il rispetto delle norme tecniche, delle prescrizioni regolamentari e dei valori limite adottati dal gestore del servizio idrico integrato.
  L'articolo 29, soppresso durante l'esame in Commissione, attribuiva ai comuni il potere di disciplinare con propria ordinanza, tenuto conto delle specifiche peculiarità del territorio, l'individuazione di aree, periodi ed orari in cui è consentita la combustione controllata, sul sito di produzione, del materiale vegetale di cui all'articolo 185, comma 1, lettera f), del decreto legislativo n. 152 del 2006 in piccoli cumuli e quantità ad alcune condizioni esplicitate nella norma. Disposizioni Pag. 121di analogo contenuto sono state, infatti, inserite dalle lettere b) e b-sexies) del comma 8 dell'articolo 14 del decreto-legge n. 91 del 2014.
  L'articolo 34, aggiunto durante l'esame in Commissione, promuove l'istituzione delle «oil free zone», quali aree territoriali nelle quali si prevede la progressiva sostituzione del petrolio e dei suoi derivati con energie da fonti rinnovabili. La costituzione di tali aree – nelle quali si avviano sperimentazioni, realizzazione di prototipi e implementazione sul piano industriale di nuove ipotesi di utilizzo dei beni comuni, con particolare riguardo a quelli provenienti dalle zone montane – viene promossa dai Comuni interessati, tramite le Unioni di comuni e le Unioni di comuni montani di riferimento, che adottano uno specifico atto di indirizzo. Le modalità di organizzazione delle «aree oil free zone» sono rimesse alla legislazione regionale. Al riguardo è prevista, per le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, la possibilità di assicurare uno specifico sostegno finanziario alle attività di ricerca, sperimentazione e implementazione delle attività produttive connesse alla costituzione di tali aree.
  In conclusione, si riserva di formulare una proposta di parere all'esito del dibattito e di eventuali altri contributi dei gruppi.

  Luca SANI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.20.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 10 settembre 2014. — Presidenza del presidente Luca SANI. – Interviene il viceministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Andrea Olivero.

  La seduta comincia alle 14.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Luca SANI, presidente, comunica che il gruppo M5S ha chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

7-00148 L'Abbate e 7-00210 Zaccagnini: Interventi per la salvaguardia degli uliveti colpiti dal batterio Xylella fastidiosa.
(Seguito discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata nella seduta del 6 agosto.

  Luca SANI, presidente, ricorda che la discussione congiunta è iniziata nella seduta del 6 agosto scorso e che era stata rinviata al fine di consentire ad altri gruppi la presentazione di ulteriori risoluzioni.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) preannuncia la presentazione di una risoluzione sullo stesso tema. Chiede pertanto di rinviare il seguito dell'esame.

  Adriano ZACCAGNINI (Misto) nel concordare con la proposta di rinvio, ritiene che la modalità scelta finora per la ricerca delle cause del disseccamento degli ulivi, che ha poi portato all'individuazione del presunto agente patogeno Xylella, sia stata inadeguata, e auspica che nuove acquisizioni possano fare luce sulla vicenda. Non andrebbe infatti sottovalutato il ruolo svolto dall'uso di diserbanti e fungicidi, anche illegali. Parimenti, dovrebbero essere promossi interventi agroecologici, possibili in quelle aree, che potrebbero trasformare il Salento in un laboratorio a cielo aperto, anche nell'ottica di Horizon 2020, per la modernizzazione delle tecniche colturali e per vincere la incuria di quelle coltivazioni, spesso la vera causa Pag. 122prima dell'attacco di virus e batteri. Manifesta infine apprezzamento per l'intervento del Ministero, ma più che ad interventi massicci, ritiene che meglio potrebbero raggiungere l'obiettivo una serie di interventi selettivi e mirati.
  Da ultimo, auspica che si tuteli l'olivicoltura pugliese, anche per mantenere una pluralità di zone a forte vocazione olivicola, per non ridurla solo a quella che, per motivi di visibilità di mercato, può aggiungere una maggiore quota di valore aggiunto alla produzione di base.

  Giuseppe L'ABBATE (M5S), condivide le osservazioni formulate dai colleghi e auspica che si vada sempre di più verso un approccio agronomico. Ritiene positivo l'intervento del Ministero, che dalla regione ha avocato a sé la risoluzione del problema, finora gestito in maniera pessima, tanto che non si è riscontrato alcun risultato positivo da tale precedente intervento.
  Ritiene infine che sarebbe utile conoscere il motivo del mancato stanziamento di 5 milioni di euro per fitopatologie, già previsti nel disegno di legge di stabilità.

  Il viceministro Andrea OLIVERO esprime compiacimento per le ulteriori risoluzioni in materia e auspica che il Parlamento possa trovare una unità di intenti in una risoluzione unitaria. Per quanto riguarda il finanziamento delle misure di protezione e prevenzione della fitopatologia fa presente le risorse necessarie all'intervento sono state reperite a prescindere dal mancato finanziamento a cui ha fatto accenno il deputato L'Abbate.

  Luca SANI, presidente, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

7-00196 Oliverio e 7-00441 Franco Bordo: Iniziative per il rilancio della coltivazione del pioppo.
(Seguito discussione congiunta e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00078).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata nella seduta del 6 agosto.

  Luca SANI, presidente, ricorda che la discussione congiunta è iniziata nella seduta del 6 agosto scorso con l'illustrazione delle risoluzioni da parte dei presentatori e che nella seduta di ieri si è svolta l'audizione informale dei rappresentanti del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA).
  Fa presente che i presentatori hanno predisposto uno schema di risoluzione unitaria (vedi allegato 1) che è in distribuzione.

  Massimiliano BERNINI (M5S) in merito allo schema di risoluzione unitaria fa presente che il suo gruppo si ritiene soddisfatto, ma chiede chiarimenti sulla specifica previsione, contenuta nella parte impegnativa, relativa al bacino del Po e su questioni relative alla disciolta Commissione nazionale per il pioppo, su cui ci si attendeva una presa di posizione più netta. In ogni caso, preannuncia che il suo gruppo sottoscriverà e voterà a favore della risoluzione.

  Giorgio ZANIN (PD) ritiene, anche sulla scorta delle audizioni svolte sull'argomento, che le opportunità che il settore offre potrebbero essere colte, al di là della risoluzione, anche valorizzando alcuni aspetti di proposte di legge attualmente in discussione, che si muovono nella direzione indicata dalla stessa risoluzione.

  Franco BORDO (SEL) ringrazia per la disponibilità e per la convergenza che si è manifestata non soltanto sugli obiettivi di sostegno della filiera del legno, importantissima per l'economia nazionale con i suoi 400 mila addetti, ma anche per l'attenzione che la Commissione ha dedicato alla
prevenzione dell'abbandono della coltivazione del pioppo, come riferito anche nella Pag. 123recente audizione sull'argomento, grave specialmente nell'area fluviale del bacino del Po, che si estende quasi all'intera Pianura padana, area fortemente interessata dalla coltivazione.
  Propone infine di spostare il secondo impegno al termine dell'atto.

  Mino TARICCO (PD) sottoscrive la risoluzione unitaria.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), nel condividere le osservazioni del collega Bordo, invita i colleghi a sottoscrivere la risoluzione.

  Mario CATANIA (SCpI) manifesta apprezzamento per il lavoro svolto dai colleghi e sottoscrive la risoluzione.

  Giorgio ZANIN (PD) sottoscrive la risoluzione.

  Paolo RUSSO (PdL), parimenti, sottoscrive la risoluzione.

  Il viceministro Andrea OLIVERO manifesta parere favorevole sulla proposta di risoluzione, proponendo di inserire nel testo una modifica relativa al rispetto delle condizioni del pagamento di base.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), tenuto conto del parere favorevole del Governo, presenta una riformulazione della risoluzione che tiene conto delle modifiche proposte (vedi allegato 2).

  Luca SANI, presidente, avverte che la risoluzione, come riformulata nel corso della seduta, assume il numero 8-00078 (vedi allegato 2).

  La Commissione approva la risoluzione, n. 8-00078.

  La seduta termina alle 14.30.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 10 settembre 2014. — Presidenza del presidente Luca SANI. – Interviene il viceministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Andrea Olivero.

  La seduta comincia alle 14.30.

Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino.
C. 2236 Sani.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame della proposta di legge, rinviata nella seduta del 7 maggio 2014.

  Luca SANI, presidente, comunica che il gruppo M5S ha chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda che nella seduta dell'8 maggio scorso il relatore, on. Fiorio, ha svolto la relazione introduttiva sul provvedimento e che nelle sedute del 18 giugno e 3 luglio si sono svolte le audizioni informali rispettivamente delle organizzazioni agricole e del Capo del Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressioni frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Vaccari.

  Massimo FIORIO (PD), relatore, fa presente che è in corso di pubblicazione una nuova proposta di legge sul settore; ritiene quindi utile attendere prima di procedere alla eventuale costituzione e all'avvio dei lavori del Comitato ristretto.

Pag. 124

  Luca SANI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.35.

COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 10 settembre 2014.

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare.
C. 348 Cenni e C. 1162 Verini.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.35 alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 14.55.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 10 settembre 2014.

Audizione dei rappresentanti delle organizzazioni agricole Agrinsieme (Confagricoltura, CIA, Alleanza delle cooperative italiane), Coldiretti, Copagri e UeCoop sulle priorità della Presidenza italiana dell'Unione europea per il settore agroalimentare.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.10 alle 16.20.

Pag. 125