CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 settembre 2014
294.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 59

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 10 settembre 2014. — Presidenza del presidente Daniele CAPEZZONE. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Enrico Zanetti.

  La seduta comincia alle 13.30.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.
  Avverte quindi che l'interrogazione Pesco 5-03504 è stata sottoscritta anche dal deputato Barbanti.

5-03504 Pesco: Meccanismi per incentivare le banche ad utilizzare le somme erogate nell'ambito di operazioni di rifinanziamento a lungo termine della Banca Centrale Europea in favore del credito alle imprese e alle famiglie.

  Daniele PESCO (M5S), illustra la propria interrogazione, la quale sottopone Pag. 60all'attenzione del Governo la necessità di individuare strumenti idonei a garantire che i fondi che la Banca Centrale Europea si appresta a fornire alle banche in base ad una nuova operazione di prestito LTRO (Targeted Longer-Term Refinancing Operations) siano effettivamente utilizzati dalle banche per concedere maggiori prestiti alle imprese e alle famiglie, al fine di contrastare il grave fenomeno del credit crunch.
  Rileva, a tale riguardo, come il provvedimento di assegnazione dei suddetti fondi non crei nessun incentivo concreto per le banche ad aumentare tali prestiti e non stabilisca alcun vincolo di destinazione dei fondi erogati agli istituti di credito. Ricorda inoltre l'ulteriore determinante aspetto della questione, relativo alla differenza tra il tasso di interesse che le banche dovranno pagare su tali operazioni di prestito, il quale sarà molto basso, e il tasso di interesse sui prestiti che vengono concessi a imprese e famiglie, il quale risulta ben più elevato.
  In tale contesto l'atto di sindacato ispettivo chiede al Governo se non intenda intervenire con misure fiscali affinché le banche siano indotte ad impiegare i nuovi fondi provenienti dalla Banca centrale europea per l'erogazione del credito a favore delle imprese e delle famiglie, e quindi a sostegno dell'economia reale.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Sebastiano BARBANTI (M5S) si dichiara complessivamente insoddisfatto della risposta, ritenendo che essa si limiti a descrivere lo stato dell'arte del sistema di tassazione dei titoli di Stato, senza affrontare la questione fondamentale posta dall'interrogazione. Rileva infatti come essa chieda al Governo l'adozione di misure idonee a garantire che le banche utilizzino effettivamente i maggiori fondi resi disponibili dalla Banca Centrale Europea per erogare prestiti a famiglie e imprese. Sottolinea come, a tale scopo, risultino assolutamente inidonee le misure contenute dalla normativa europea in materia, ricordando a titolo di esempio quanto avvenuto, in occasione di operazioni analoghe, in Gran Bretagna, nella quale tali misure di aumento della liquidità non hanno prodotto risultati positivi a vantaggio dell'economia reale.
  Evidenzia quindi come, non essendo possibile intervenire in maniera unilaterale sulla predetta normativa europea, l'unico strumento che, a livello nazionale, potrebbe rivelarsi efficace al fine di incentivare un corretto utilizzo delle risorse provenienti dalla Banca Centrale Europea sia prevedere una maggiore tassazione dei redditi e delle plusvalenze che le banche realizzano attraverso i titoli di Stato acquistati utilizzando i finanziamenti erogati dalla BCE, in maniera da contrastare con misure fiscali tale forma di speculazione finanziaria, la quale non apporta alcun vantaggio all'economia del Paese.

5-03505 Causi: Emanazione di decreti ministeriali attuativi della disciplina in materia di microcredito.

  Marco CAUSI (PD) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Marco CAUSI (PD) si dichiara solo parzialmente soddisfatto della risposta, rilevando come essa dia conto soltanto della predisposizione di uno schema di decreto del Ministero dell'economia, in collaborazione con la Banca d'Italia, in attuazione dell'articolo 111 del Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, il quale prevede che i soggetti iscritti in un apposito elenco possono concedere finanziamenti per l'avvio o l'esercizio di attività di lavoro autonomo o di microimpresa.
  Chiede quindi che il Governo espliciti la propria posizione rispetto all'altro tema posto dall'interrogazione, relativo alla mancata emanazione di un ulteriore decreto ministeriale di attuazione delle norme che prevedono di riservare a interventi Pag. 61di garanzia in favore del microcredito una quota delle disponibilità finanziarie del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.

5-03506 Paglia: Innalzamento dell'aliquota dell'imposta di bollo speciale sulle attività finanziarie oggetto dello scudo fiscale.

  Giovanni PAGLIA (SEL) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Giovanni PAGLIA (SEL) considera assolutamente insoddisfacente la risposta fornita, la quale si limita a riportare i dati forniti dall'Amministrazione finanziaria sulla variazione di gettito dell'imposta di bollo, senza fornire una risposta alla questione, essenzialmente politica, sottesa all'atto di sindacato ispettivo. Chiede quindi ragione dell'atteggiamento del Governo, il quale, in un momento in cui si incontrano gravi difficoltà a reperire le risorse finanziarie per la copertura della generalità dei provvedimenti, rinuncia ai 700 milioni di maggiori entrate che potrebbero essere ottenute aumentando la tassazione speciale delle attività finanziarie oggetto delle operazioni di emersione derivanti dal cosiddetto «scudo fiscale» del 2011.
  Con riferimento alla questione prospettata nella risposta del Governo, relativa alla necessità di considerare il tema dell'equità e della credibilità delle scelte del Governo, rileva come il principio della non retroattività di regimi fiscali discriminatori sia stato più volte messo in discussione e risulti già disapplicato a svantaggio dei contribuenti onesti, che non hanno dovuto fruire di provvedimenti di favore quale quello dello scudo fiscale.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI sottolinea come la risposta, sia pure nell'esiguo arco di tempo in cui è stata redatta, oltre a contenere i dati forniti dall'Amministrazione finanziaria, reca, nell'ultima parte, anche una valutazione politica, sia pure di natura interlocutoria, laddove si afferma che la questione oggetto dell'interrogazione deve essere valutata considerando sia il tema dell'equità sia quello della credibilità delle norme legislative in relazione all'applicazione retroattiva di trattamenti fiscali più severi rispetto alla disciplina generale.
  Assicura comunque che la questione posta dall'atto di sindacato ispettivo, la quale, oltre ad essere particolarmente complessa e delicata, riveste una notevole rilevanza dal punto di vista politico, sarà certamente approfondita dal Governo, anche sulla scorta dell'utile sollecitazione fornita dall'interrogazione stessa.

5-03507 Pagano: Trattamento tributario degli interessi corrisposti dai soci agli enti e alle società cooperative costituite tra i dipendenti di una medesima amministrazione pubblica.

  Alessandro PAGANO (NCD) illustra la propria interrogazione, la quale riguarda un aspetto problematico del trattamento tributario dei finanziamenti corrisposti dai soci agli enti e società cooperative costituite tra i dipendenti di una medesima amministrazione pubblica. Nel rilevare come si tratti di circa 17 enti costituiti quasi tutti all'inizio del ’900, i quali hanno raggiunto, dopo numerosi interventi legislativi susseguitisi nel corso degli ultimi anni, un faticoso equilibrio normativo, e che svolgono un rilevante ruolo, anche sociale, nei confronti dei soggetti associati e dell'intera società italiana, l'atto di sindacato ispettivo evidenzia in particolare una grave anomalia nel trattamento fiscale di tali finanziamenti, i quali scontano, in pratica una doppia tassazione.
  Da un lato, infatti, gli interessi corrisposti ai soci a fronte dei finanziamenti medesimi scontano una tassazione del 26 per cento a titolo di imposta, mentre, dall'altro, gli interessi pagati risultano indeducibili da parte della cooperativa o ente che li corrisponde.
  In tale contesto l'interrogazione chiede al Governo in che modo intenda intervenire su tale evidente distorsione, risolvendo Pag. 62definitivamente il problema attraverso l'eliminazione della previsione che stabilisce attualmente l'indeducibilità, da parte delle citate cooperative, degli interessi erogati.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Alessandro PAGANO (NCD) si dichiara profondamente insoddisfatto della risposta fornita, sottolineando come il Governo, nell'affrontare tale tema, non possa limitarsi a richiamare il contenuto delle norme tributarie applicabili in generale, ma debba tener conto dell'assoluta specificità della fattispecie oggetto dell'interrogazione. In particolare, non è possibile equiparare associazioni no profit, quali le predette cooperative, alla generalità degli enti commerciali e alle società a scopo di lucro, sia in ragione delle particolari caratteristiche della loro compagine associativa, sia in considerazione dell'importante funzione sociale svolta dalle cooperative stesse.
  Invita quindi l'Esecutivo a riflettere maggiormente su tale questione, sottolineando come le decisioni politiche in merito non possano in alcun modo essere affidate alle valutazioni discrezionali, peraltro discutibili, dell'Agenzia delle entrate.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, dichiara quindi concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.55.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 10 settembre 2014. — Presidenza del presidente Daniele CAPEZZONE. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Enrico Zanetti.

  La seduta comincia alle 13.55.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo aggiuntivo (n. 2) all'Accordo sulla sede tra il Governo della Repubblica italiana e l'Istituto universitario europeo.
C. 2420 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 9 settembre scorso.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore, Marco Di Stefano, ha illustrato il provvedimento ed ha proposto di esprimere su di esso parere favorevole.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 14.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 10 settembre 2014. — Presidenza del presidente Daniele CAPEZZONE. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Enrico Zanetti.

  La seduta comincia alle 14.

7-00427 Causi: Riordino della riscossione coattiva.
(Seguito della discussione e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata nella seduta del 31 luglio scorso.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, ricorda che il presentatore, nel corso della precedente seduta di discussione, aveva illustrato il contenuto dell'atto di indirizzo.

  Marco CAUSI (PD) rileva come la sua risoluzione si inserisca nell'ambito delle numerose iniziative parlamentari che negli Pag. 63ultimi mesi hanno interessato la tematica relativa alla riforma del sistema della riscossione coattiva.
  In tale contesto l'atto di indirizzo intende costituire un primo passo verso la prossima realizzazione della riforma di tale sistema, da attuarsi ai sensi della delega conferita al Governo in materia dall'articolo 10 della legge n. 23 del 2014. In particolare, la risoluzione sollecita il Governo rispetto ad alcune problematiche fondamentali che dovranno essere risolte con il predetto intervento riformatore. Si tratta, in specie, degli aspetti relativi alla governance di Equitalia, alla scelta se mantenere per Equitalia la forma di società per azioni o trasformarla in agenzia, alle decisioni in merito all'organizzazione della riscossione coattiva delle somme di piccola entità, all'impostazione da dare ai meccanismi di riscossione delle entrate degli enti locali.
  Nel rimettersi al Governo in merito alla tempistica di tale processo di riforma, sottolinea come la soluzione di tali nodi fondamentali costituisca un passaggio chiave per giungere ad un corretto e efficace esercizio della delega in materia.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI assicura che il Governo si impegna a intervenire in tempi rapidi sulla tematica affrontata dalla risoluzione, rilevando altresì come l'Esecutivo non ravvisi ostacoli nell'assumere un impegno ad informare il Parlamento sulle decisioni in merito.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è svolto dalle 14.05 alle 14.20.

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