CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 1 agosto 2014
283.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e X)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Venerdì 1o agosto 2014. – Presidenza del presidente della X Commissione Ettore Guglielmo EPIFANI, indi del presidente della VIII Commissione Ermete REALACCI. – Intervengono il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, il sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Ivan Scalfarotto, il viceministro per lo sviluppo economico, Claudio De Vincenti, e il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 9.10.

DL 91/2014: Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea.
C. 2568 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  Le Commissioni proseguono l'esame del disegno di legge, rinviato nella seduta del 31 luglio 2014.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che, a seguito di un'attenta valutazione dei ricorsi presentati avverso le dichiarazioni di inammissibilità comunicate nella seduta di ieri, la presidenza ritiene di riammettere le seguenti proposte emendative:
   Da Villa e Gallinella 1-quater.01, che sopprime la norma che obbliga i produttori agricoli alla comunicazione annuale delle operazioni rilevanti ai fini dell'IVA;
   Bombassei 24.13, che riguarda la determinazione del valore del fatturato per le imprese energivore;Pag. 4
   Russo 29.16, che proroga di un anno il termine entro il quale vige il divieto di intraprendere o proseguire azioni esecutive, anche concorsuali, nei confronti delle società a partecipazione regionale esercenti il trasporto ferroviario regionale, e di conseguenza l'analogo Carloni 14.37;
   Abrignani 30.9 e di conseguenza gli identici Ricciatti 30.14, Rampelli 30.10, Piso 30.8 e Allasia 30.1, che recano una norma di interpretazione autentica sulla nozione di contratto servizio energia, in relazione all'applicazione dell'IVA;
   l'articolo aggiuntivo Crippa 30-bis.01, in materia di accatastamento ed ammortamento degli impianti fotovoltaici.

  Viene viceversa confermata l'inammissibilità già dichiarata per le restanti proposte emendative sulle quali è stato avanzato ricorso.
  Avverte che è stato predisposto un nuovo fascicolo contenente le proposte emendative segnalate dai gruppi, sulla base di quanto convenuto in sede di uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite svolto nella giornata di ieri.
  Comunica inoltre che i relatori hanno presentato tre emendamenti, rispettivamente agli articoli 3, 13 e 22 (3.12, 13.47 e 22.10) (vedi allegato 1), sui quali è possibile presentare subemendamenti entro le ore 10,30.
  Dà infine comunicazione dei pareri espressi dal Comitato per la legislazione e dalle Commissioni competenti in sede consultiva.

  Si passa quindi all'esame delle proposte emendative riferite agli articoli del decreto-legge.

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, intervenendo anche a nome del relatore per la X Commissione, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.25 del Governo e invita al ritiro delle restanti proposte emendative riferite all'articolo 1, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Maurizio MARTINA concorda con il parere espresso dal relatore.

   Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che sono stati ritirati gli emendamenti Taricco 1.12 e Taranto 1.17, Vignali 1.9 e 1.10,nonché gli emendamenti Oliverio 1-bis.15, Cova 1-ter.1, Mongiello 6.2, Oliverio 7-quinquies.1, Montroni 9.37, Donati 9.31, Dallai 10-bis.01, Carrescia 11.7, Plangger 11.16, Vignali 14.11 e 14.18, Tentori 14.46, Librandi 14.60, Vignali 18.20, Mazziotti Di Celso 20.2 e 20.3, Carrescia 20.8, Senaldi 20.7, Bargero 21.2, Matarrese 24.10 e 24.11, Mariani 25.01, Donati 26.19, D'Agostino 26.28, Donati 26.34, Mariani 26.38 e Tancredi 29.3.

  Ivan DELLA VALLE (M5S) fa proprio a nome del suo gruppo l'emendamento Taricco 1.12.

  Marco DA VILLA (M5S) esprime un giudizio negativo sul provvedimento in esame, del quale sottolinea l'eterogeneità. Manifesta altresì forti perplessità sul comportamento del Governo che al Senato ha posto la fiducia sul testo in esame, per poi doverlo modificare alla Camera al fine di eliminare storture introdotte nell'altro ramo del Parlamento. Contesta altresì che l'esame di merito sia stato limitato alle proposte emendative segnalate, pur riconoscendo l'opportunità dei criteri applicati dalla presidenza delle Commissioni.
  Illustra infine le finalità dell'emendamento Taricco 1.12, fatto proprio dal suo gruppo, che propone di estendere le disposizioni in materia di controlli previste per le imprese agricole anche alle imprese del comparto agroindustriale e vinicolo.

  Filippo GALLINELLA (M5S), nel manifestare apprezzamento per la presenza del ministro Martina, sottolinea l'importanza delle disposizioni contenute nel decreto-legge n. 91 riguardanti l'agricoltura, lamentando pertanto la mancata assegnazione in sede referente alla XIII Commissione. Segnala peraltro che in Commissione Agricoltura non si è svolto un vero dibattito, in quanto la Commissione ha Pag. 5ritenuto di deliberare il parere d'urgenza, senza esaminare il merito del provvedimento.
  Quanto all'articolo 1, rileva che l'esigenza di un coordinamento dei controlli è fortemente avvertita dal comparto agricolo, ma a suo avviso la misura avrebbe dovuto essere articolata meglio. In particolare, ritiene che la dematerializzazione degli atti favorirebbe il migliore svolgimento dei controlli, riducendone i costi.
  Fa presente, poi, di non comprendere le ragioni per le quali è stato chiesto il ritiro dell'emendamento Taricco 1.12, visto che il settore vinicolo è un campo d'azione primario per la contraffazione.

  Giuseppe L'ABBATE (M5S), nell'associarsi alle osservazioni svolte dall'onorevole Gallinella, lamenta il fatto che il provvedimento in esame, pur contenendo numerose disposizioni in materia di agricoltura, non sia stato assegnato in sede referente anche alla Commissione agricoltura. Stigmatizza, inoltre, che la Commissione agricoltura, avendo la maggioranza deciso di esprimere il parere in tempi particolarmente rapidi, non si è potuta esprimere nel merito del provvedimento neanche nell'ambito della sede consultiva.
  Chiede, infine, al relatore e al rappresentante del Governo di riconsiderare il parere contrario sull'emendamento Taricco 1.12.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Taricco 1.12, fatto proprio dal deputato Della Valle.

  Marco DA VILLA (M5S) chiede che, al fine di assicurare la pubblicità dei lavori, sia disposta l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, non essendoci obiezioni, dispone l'attivazione dell'impianto.

  Ivan DELLA VALLE (M5S), nel far proprio l'emendamento Russo 1.22, ne illustra il contenuto, sottolineando la rilevanza del settore vinicolo.
  Chiede poi chiarimenti in ordine alle motivazioni del parere formulato su tale proposta emendativa dal relatore e dal rappresentante del Governo.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Russo 1.22, fatto proprio dal deputato Della Valle.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che l'emendamento Catania 1.16, ritirato e fatto proprio dall'onorevole Della Valle, si intende assorbito dalla reiezione dell'analogo emendamento Russo 1.22.

  Stefano ALLASIA (LNA) non accede all'invito al ritiro dell'emendamento a sua firma 1.13 e insiste per la sua votazione, evidenziando l'esigenza di estendere le disposizioni relative ai controlli anche alle imprese alimentari.

  Chiara GAGNARLI (M5S) lamenta, in linea generale, la mancata assegnazione del provvedimento alla Commissione Agricoltura in sede referente.
  Con riferimento all'emendamento Allasia 1.13, rileva come esso sia volto all'estensione di un sistema efficiente di controlli anche alle imprese del settore alimentare, il quale costituisce un comparto fondamentale per lo sviluppo del Paese che, tuttavia, non risulta adeguatamente valorizzato. Dichiara quindi il proprio voto favorevole sull'emendamento Allasia 1.13.

  Filippo GALLINELLA (M5S) evidenzia come l'approvazione dell'emendamento Allasia 1.13, la cui finalità è quella di estendere la disciplina dei controlli sulle imprese agricole prevista dal provvedimento alle imprese alimentari, risulti di fondamentale importanza. Tale estensione non comporterebbe inoltre costi aggiuntivi, bensì soltanto il beneficio dell'efficientamento dei controlli su tale importante settore produttivo, che si potrebbero svolgere sulla base di specifiche analisi del rischio.

  Giuseppe L'ABBATE (M5S), nel ribadire l'importanza dell'emendamento Allasia 1.13 e nel ricordare i gravissimi casi di Pag. 6tossicità di prodotti alimentari destinati al consumo, sottolinea che è del tutto evidente la necessità di dare maggiore sicurezza ai consumatori circa i controlli operati nei confronti delle imprese del settore alimentare. Dichiara, quindi, il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Allasia 1.13.

  Ivan DELLA VALLE (M5S) sottoscrive l'emendamento Allasia 1.13.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Allasia 1.13.

  Filippo GALLINELLA (M5S), manifesta il proprio orientamento contrario nei confronti dell'emendamento 1.25 del Governo, il quale è volto alla soppressione dei commi 4-bis e 4-ter dell'articolo 1. Sottolinea infatti come le disposizioni contenute nei suddetti commi siano volte a razionalizzare la vigilanza sulle attività della pesca, così da contrastare il fenomeno dell'eccessivo sfruttamento delle risorse ittiche. A tale proposito, ricorda gli impegni assunti in tal senso dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali in sede europea.

  Le Commissioni approvano l'emendamento del Governo 1.25 (vedi allegato 2).

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che i relatori hanno presentato l'emendamento 10.34 (vedi allegato 1) e fissa il termine per la presentazione dei relativi subemendamenti alle ore 11.30.

  Davide CRIPPA (M5S) lamenta che la Commissione Bilancio non abbia espresso il proprio parere in tempo utile per consentire alle Commissioni di valutarlo nel corso dell'esame in sede referente, evidenziando il fatto che l'eventuale parere contrario reso direttamente all'Assemblea vanificherebbe il lavoro svolto dalle Commissioni nell'esame degli emendamenti. Si rischia quindi di dover rinviare il provvedimento alle Commissioni, a danno del conclamato criterio dell'economia procedurale.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, premesso che il provvedimento ha già avuto una prima valutazione nel corso dell'esame al Senato, rileva che il rischio di un eventuale rinvio alle Commissioni riunite si porrebbe concretamente solo ove le stesse approvassero emendamenti privi di copertura finanziaria.

  Gianluca BENAMATI (PD) Precisa che il suo gruppo ritira gli emendamenti poiché ha preso atto del parere contrario dei relatori e del Governo e dell'andamento del dibattito, che sta ormai travalicando il merito degli emendamenti stessi, aspetto sul quale invita la presidenza a vigilare. Conferma l'impegno del proprio gruppo al fine di pervenire al miglioramento del decreto-legge in esame.

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, esprime parere favorevole sugli emendamenti 1-bis.28 del Governo e Oliverio 1-bis.14 e invita al ritiro dei restanti emendamenti presentati all'articolo 1-bis.

  Il Ministro Maurizio MARTINA si associa al parere espresso dal relatore, raccomandando l'approvazione dell'emendamento 1-bis.28 del Governo.

  Stefano ALLASIA (LNA), illustrando l'emendamento 1-bis.26, ritiene necessaria la soppressione del comma 2 dell'articolo 1-bis, che costituisce una semplificazione solo apparente, che rischia invece di lasciare spazio a pratiche illegali e a comportamenti irregolari nel comparto agricolo.

  Filippo GALLINELLA (M5S) annunzia il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Allasia 1-bis.26, manifestando sorpresa per il fatto che il gruppo della Lega sia contrario ad una semplificazione burocratica.

  Giuseppe L'ABBATE (M5S) esprime perplessità sull'emendamento presentato dal gruppo della Lega, ribadendo che il comma 2 dell'articolo 1-bis elimina un Pag. 7adempimento burocratico che può considerarsi superfluo.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Allasia 1-bis.26.

  Filippo GALLINELLA (M5S) chiede la votazione per parti separate dell'emendamento 1-bis.28 del Governo, perché il suo gruppo valuta in modo differenziato i diversi commi che l'emendamento propone di sopprimere. In particolare, ritiene necessario mantenere le utili disposizioni dei commi 3, 4, 15 e 19, mentre condivide la soppressione del comma 21 dell'articolo 1-bis.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, fa presente che il Governo ritiene inscindibili le proposte di soppressione di cui all'emendamento 1-bis.28, che sarà quindi votato unitariamente.

  Stefano ALLASIA (LNA) desidera ribadire che con il suo emendamento 1-bis.26, votato in precedenza, mirava a sopprimere una disposizione che rischia di ridurre l'efficacia dei controlli in materia. Contesta infine l'atteggiamento del Governo che su un testo sul quale ha posto la fiducia presso l'altro ramo del Parlamento presenta emendamenti soppressivi, quando avrebbe potuto almeno lasciarne l'iniziativa ai relatori.

  Massimiliano BERNINI (M5S), nell'associarsi alla richiesta di votazione per parti separate dell'emendamento 1-bis.28 del Governo, sottolinea che la semplificazione amministrativa, che pure è necessaria per il rilancio dell'agricoltura, non può portare a conquiste sociali di fondamentale importanza, come quelle relative alla sicurezza sul lavoro. È pertanto favorevole a sopprimere il comma 21 dell'articolo 1-bis, che elimina l'obbligo di acquisire una speciale formazione e abilitazione per condurre macchine agricole, previsto appunto dalla normativa in materia di sicurezza sul lavoro.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti 1-bis.28 del Governo e Oliverio 1-bis.14 (vedi allegato 2).

  Lara RICCIATTI (SEL), nell'illustrare l'emendamento Franco Bordo 1-bis.18, di cui è cofirmataria, fa presente che lo stesso intende finalmente chiarire alcuni dubbi interpretativi sorti in relazione alla disciplina amministrativa della vendita diretta di prodotti da parte dell'imprenditore agricolo nelle aree di proprietà privata ovunque ubicate e delle quali abbia la disponibilità in virtù di un titolo legittimo, attività che è già consentita.

  Paolo BERNINI (M5) sottolinea la rilevanza delle finalità perseguite dall'emendamento Franco Bordo 1-bis.18 e chiede al relatore e al rappresentante del Governo di riconsiderare il parere di contrarietà precedentemente espresso.

  Filippo GALLINELLA (M5S) fa presente che l'emendamento Franco Bordo 1-bis.18 reca una norma meramente interpretativa e non onerosa dal punto di vista finanziario, per favorire l'attività di vendita diretta degli imprenditori agricoli. Chiede pertanto al Governo un maggiore approfondimento della questione.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, segnala che in una fase di contrazione dei consumi, come quella che il Paese sta attraversando in questi mesi, la disposizione prevista dall'emendamento Franco Bordo 1-bis.18 finirebbe per creare ulteriori problemi per il piccolo commercio.

  Alberto ZOLEZZI (M5S) sottolinea la rilevanza delle ragioni sottese all'emendamento Franco Bordo 1-bis.18, per favorire l'agricoltura, unico comparto che oggi sta registrando un'occupazione in crescita.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Franco Bordo 1-bis.18.

  Chiara BRAGA (PD), relatrice per la VIII Commissione, esprime parere favorevole Pag. 8sull'emendamento 1-quater.1 del Governo.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1-quater.1 del Governo.

  Filippo GALLINELLA (M5S), nel preannunciare il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento 1-quater.1 del Governo, illustra l'articolo aggiuntivo Da Villa 1-quater.01, di cui è cofirmatario, volto a sopprimere la norma introdotta di recente che obbliga i piccoli produttori agricoli alla comunicazione annuale delle operazioni rilevanti ai fini dell'IVA, che costituisce un adempimento inutile e gravoso.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Da Villa 1-quater.01, non essendo stato segnalato dal gruppo del MoVimento 5 Stelle, non sarà posto in votazione.

  Giuseppe L'ABBATE (M5S) invita ad approvare l'articolo aggiuntivo Da Villa 1-quater.01, ricordando che il Governo ha accolto sullo stesso argomento apposito ordine del giorno, cui ora dovrebbe per coerenza dare seguito.

  Chiara GAGNARLI (M5S) precisa che l'articolo aggiuntivo Da Villa 1-quater.01 era stato dichiarato inammissibile e quindi, a seguito di ricorso, riammesso dalla presidenza. Lo stesso dovrebbe pertanto considerarsi segnalato.
  Nel merito, sottolinea che lo stesso reca una misura volta al rilancio e allo sviluppo delle imprese agricole, sulla quale chiede al Governo di svolgere una più approfondita riflessione.

  Le Commissioni approvano l'emendamento 1-quater.1 del Governo (vedi allegato 2).

  Chiara BRAGA (PD), relatrice per la VIII Commissione, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, sull'emendamento Caon 3.1. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 3.12 dei relatori. Infine, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, sull'emendamento Fantinati 3.11.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO esprime parere conforme a quello della relatrice.

  Stefano ALLASIA (LNA) insiste per la votazione dell'emendamento Caon 3.1, di cui è cofirmatario, precisando che lo stesso tende ad ampliare la platea degli investimenti ammessi al beneficio del credito d'imposta per il sostegno del Made in Italy, di cui all'articolo 3, comprendendovi anche alcune forme produttive di particolare importanza.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Caon 3.1 e approvano l'emendamento 3.12 dei relatori (vedi allegato 2).

  Mattia FANTINATI (M5S), nell'insistere per la votazione dell'emendamento a sua firma 3.11, ne illustra il contenuto, sottolineando come tale proposta emendativa affronti l'importante tema della lotta alla contraffazione e della tutela del made in Italy. Segnala che l'emendamento in discussione prevede, in particolare, l'abrogazione dei commi 49-bis e 49-ter dell'articolo 4 della legge n. 350 del 2003, sull'uso dei marchi, che, secondo gli stessi organi di controllo, hanno depotenziato i controlli doganali sulla contraffazione. Infine, fa presente che sul tema in questione è stata di recente discussa in Assemblea una mozione, approvata all'unanimità dai gruppi parlamentari con il parere favorevole del Governo.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Fantinati 3.11.

  Chiara BRAGA (PD), relatrice per la VIII Commissione, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, sugli emendamenti Russo 4.3 e 4.6.

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  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO esprime parere conforme a quello della relatrice.

  Filippo GALLINELLA (M5S), nel ricordare i gravi problemi emersi nel comparto della mozzarella di bufala campana, che interessano anche territori particolarmente esposti a fenomeni criminali, è favorevole a misure di contrasto delle frodi. Sottolinea tuttavia che la disciplina sulla separazione dei luoghi di produzione della «Mozzarella di Bufala Campana» DOP e di prodotti derivati da altri tipi di latte dovrebbe essere accompagnata da misure di agevolazione e sostegno a favore dei produttori.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Russo 4.3.

  Massimiliano BERNINI (M5S) si associa alle considerazioni svolte dal deputato Gallinella, rilevando come il problema della contraffazione nel settore della mozzarella di bufala campana DOP sarebbe risolto in maniera più efficace attraverso misure che rafforzino la tracciabilità dei flussi del latte di bufala in entrata e in uscita. Nel sottolineare come tale strada sia stata indicata anche nel corso delle audizioni svoltesi presso la Commissione Agricoltura, ricorda la positiva esperienza del sistema di monitoraggio istituito su base volontaria nella regione Campania, che andrebbe rafforzata.
  Rileva inoltre come necessario presupposto di un sistema di tracciabilità efficiente sia l'implementazione dei sistemi informatici a disposizione delle aziende agricole, in particolare attraverso un loro migliore collegamento alla rete internet a banda larga. Ritiene infatti che questo costituisca la nuova frontiera affinché si possa disporre di informazioni attuali e precise sui flussi delle materie prime utilizzate nella produzione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Russo 4.6.

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, sugli emendamenti Bordo Franco 7.6, Zaccagnini 7.9 e Caon 7.11.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Serena PELLEGRINO (SEL) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Bordo Franco 7.6, evidenziando anche la misura utilizzata a copertura del relativo onere.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Bordo Franco 7.6.

   Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che in assenza dei presentatori degli emendamenti Zaccagnini 7.9 e Caon 7.11, si intende che vi abbiano rinunciato.

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento 7-ter.2 del Governo.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Filippo GALLINELLA (M5S), con riferimento all'emendamento 7-ter.2 del Governo, fa presente che, a seguito della presentazione dell'iniziativa «Campo libero», il suo Gruppo aveva sottoposto al Ministero delle politiche agricole alcune misure legislative, tra le quali quella confluita nell'articolo 7-ter, che recepisce inoltre le istanze rappresentate dalla Direzione nazionale antimafia alla Commissione d'inchiesta sulla contraffazione nella scorsa legislatura. Il suddetto articolo, che prevede la modifica del codice penale e del codice di procedura penale per inasprire la repressione del delitto di contraffazione alimentare, previsto dall'articolo 517-quater del codice penale, è finalizzato infatti a fornire strumenti più efficaci alle Forze di polizia impegnate nell'azione di contrasto.
  Chiede pertanto le motivazioni del mutato atteggiamento del Governo il quale, Pag. 10dopo aver accolto per intero nel suddetto articolo 7-ter quelle proposte, ne chiede ora la soppressione.
  Invita quindi ad una più approfondita riflessione sull'emendamento 7-ter.2 del Governo.

  Giuseppe L'ABBATE (M5S) invita il Governo a ritirare l'emendamento 7-ter.2, che paradossalmente chiede la soppressione di una norma finalizzata a rafforzare l'efficacia della lotta alla contraffazione. A tale proposito, ricorda come, in recenti dichiarazioni pubbliche, il Ministro Martina abbia posto in rilievo l'importanza della promozione e della tutela del Made in Italy. Chiede quindi che il Governo acconsenta quantomeno ad un accantonamento dell'emendamento 7-ter.2, che va nella direzione della tutela della competitività e credibilità del sistema produttivo italiano.

  Massimiliano BERNINI (M5S) sottolinea che la ratio dell'emendamento 7-ter.2 sia il rafforzamento degli strumenti a tutela della sicurezza alimentare e della lotta alla contraffazione. Nel rilevare quindi come la globalizzazione del mercato, anche nel settore alimentare, imponga misure sempre più stringenti per la tutela del consumatore, ricorda come le norme contenute nell'articolo 7-ter siano volte proprio ad allontanare i rischi derivanti da prodotti pericolosi per la salute. Inoltre, ritiene che il suddetto articolo rechi misure rilevanti per la lotta alla contraffazione, a tutela del Made in Italy, che, ricorda, costituisce, per importanza economica, il terzo marchio nel mondo. Si associa quindi alla richiesta del deputato L'Abbate affinché l'emendamento 7-ter.2 del Governo sia accantonato.

  Chiara GAGNARLI (M5S), nel ricordare che la Commissione Agricoltura ha avuto a disposizione un brevissimo arco di tempo per l'esame in sede consultiva del decreto-legge, ritiene necessaria almeno presso le Commissioni riunite una discussione approfondita delle parti di interesse del settore agroalimentare.
  Rileva quindi come non sia comprensibile l'emendamento 7-ter.2 del Governo, che propone di sopprimere alcune modifiche del codice penale e del codice di procedura penale richieste dalla stessa Direzione nazionale antimafia. Chiede quindi un ripensamento da parte del Governo sull'emendamento in esame, evidenziando come l'articolo 7-ter non comporti oneri aggiuntivi e, anzi, possa comportare effetti positivi per il mercato del lavoro.

  Claudia MANNINO (M5S) invita la maggioranza a valutare bene la scelta politica di sopprimere l'articolo 7-ter, che reca disposizioni urgenti per garantire la sicurezza agroalimentare.

  Patrizia TERZONI (M5S) invita il Governo ad un ulteriore riflessione sul suo emendamento 7-ter.2, in quanto sopprime disposizioni importanti per la sicurezza alimentare e la tutela del made in Italy. Ricorda in proposito una recente ricerca del Ministero dello sviluppo economico e del CENSIS sull'impatto della contraffazione sul sistema Paese e sui positivi effetti economici che produrrebbe un più efficace contrasto del fenomeno.

  Stefano ALLASIA (LNA) osserva che il rafforzamento delle misure penali per la lotta alla contraffazione di cui all'articolo 7-ter aveva suscitato il suo stupore in quanto sembrava in contraddizione con l'orientamento del Governo inteso in generale a ridurre la repressione penale degli illeciti e a «sfollare le carceri». Da questo punto di vista, comprende ora perché il Governo chieda di sopprimere tale articolo. Sottolinea poi che assai carente appare l'azione a tutela delle produzioni italiane condotta dal Governo, che non mette a disposizione efficaci strumenti di contrasto e assume provvedimenti contraddittori.
  Chiede inoltre come si intenda procedere nei lavori, visto che non si è ancora arrivati all'esame delle questioni più delicate dal punto di vista politico. Auspica al riguardo che siano meglio organizzati i lavori in via preventiva e che non si arrivi Pag. 11ad utilizzare strumenti che ostacolano la discussione delle singole proposte emendative, anche per evitare che il gruppo della Lega sia costretto ad abbandonare la seduta e che vi siano ripercussioni sul già nutrito calendario dell'Assemblea.

  La Commissione approva l'emendamento 7-ter.2 del Governo (vedi allegato 2).

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte, non essendoci obiezioni, che i lavori delle Commissioni proseguiranno ancora per circa un'ora, per essere poi sospesi per un'ora.

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento 7-quater.3 del Governo, la cui approvazione precluderebbe l'emendamento Castiello 7-quater.2, sul quale esprime comunque parere contrario.

  Ivan SCALFAROTTO, sottosegretario per le riforme costituzionali e rapporti con il Parlamento, concorda con il parere espresso dal relatore, raccomandando l'approvazione dell'emendamento 7-quater.3 del Governo.

  Le Commissioni approvano l'emendamento 7-quater.3 del Governo (vedi allegato 2), risultando precluso l'emendamento Castiello 7-quater.2.

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento 7-sexies.4 del Governo, la cui approvazione precluderebbe l'emendamento De Girolamo 7-sexies.3, sul quale comunque il parere è contrario.

  Ivan SCALFAROTTO, sottosegretario per le riforme costituzionali e rapporti con il Parlamento, concorda con il parere espresso dal relatore, raccomandando l'approvazione dell'emendamento 7-sexies.4 del Governo.

  Le Commissioni approvano l'emendamento l'emendamento 7-sexies.4 del Governo (vedi allegato 2), risultando precluso l'emendamento De Girolamo 7-sexies.3.

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, invita al ritiro dell'emendamento Grimoldi 8-bis.1, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Ivan SCALFAROTTO, sottosegretario per le riforme costituzionali e rapporti con il Parlamento, concorda con il parere del relatore.

  Stefano ALLASIA (LNA), chiede di accantonare l'esame dell'emendamento Grimoldi 8-bis.1, al fine di approfondire ulteriormente la materia trattata anche per quanto attiene le coperture finanziarie.

  La Commissione respinge l'emendamento Grimoldi 8-bis.1.

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento 9.42 del Governo, nonché sugli identici emendamenti Cera 9.5, Dorina Bianchi 9.7, Matarrese 9.8, Mariani 9.9 e Abrignani 9.10, con la seguente riformulazione:

  «Sostituire il comma 4 con il seguente:
   4. Per interventi sul patrimonio immobiliare pubblico per l'efficienza energetica dell'edilizia scolastica, ivi inclusi gli asili nidi, e universitaria, il fondo di cui al comma 1, nel limite delle risorse ivi previste, può altresì, concedere finanziamenti a tasso agevolato che prevedano la selezione dei progetti di investimento presentati dai fondi immobiliari chiusi costituiti ai sensi dell'articolo 33 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, unitamente ai soggetti privati a cui attribuire specifici compiti operativi connessi alla realizzazione dell'intervento di efficientamento. I progetti di investimento, selezionati a seguito di procedura ad evidenza pubblica da parte dell'Ente proprietario sono presentati da fondi immobiliari e da soggetti incaricati della loro realizzazione Pag. 12e devono dimostrare la convenienza economica e l'efficacia nei settori di intervento.

  Conseguentemente, al comma 8, sostituire le parole: «operazioni» con «dei progetti di investimento».

  Invita infine al ritiro delle restanti proposte emendative presentate, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Ivan SCALFAROTTO, sottosegretario per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, concorda con il parere espresso dal relatore, raccomandando l'approvazione dell'emendamento 9.42 del Governo.

  Serena PELLEGRINO (SEL), illustra le finalità del proprio emendamento 9.3, volto ad estendere i finanziamenti a tasso agevolato per l'efficientamento energetico degli edifici scolastici alle spese di analisi energetica e progettazione preliminari all'intervento di efficientamento.

  Filippo GALLINELLA (M5S), auspica l'approvazione dell'emendamento Pellegrino 9.3 che affronta una tematica di rilievo.

  Stefano ALLASIA (LNA), dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Pellegrino 9.3, del quale condivide le finalità.

  Claudia MANNINO (M5S) chiede chiarimenti al presentatore sui costi di progettazione energetica e sottoscrive l'emendamento Pellegrino 9.3.

  Ivan DELLA VALLE (M5S) invita il Governo a riconsiderare il parere espresso sull'emendamento Pellegrino 9.3, sollecitato peraltro dall'Anci. Sottolinea la valenza positiva dell'emendamento anche in relazione all'incremento dei posti di lavoro connesso agli interventi di ristrutturazione ed efficienza energetica.

  Alberto ZOLEZZI (M5S), con riferimento all'emendamento Pellegrino 9.3, evidenzia come esso sia volto a rafforzare la disciplina sugli interventi urgenti per l'efficientamento energetico degli edifici scolastici e universitari pubblici. Nel rilevare come da tale emendamento possano derivare notevoli benefici in termini di nuovi posti di lavoro, chiede al Governo e relatori di riconsiderare il parere contrario espresso.

  Giuseppe L'ABBATE (M5S) sottolinea come gli interventi per l'efficientamento energetico costituiscano il vero motore economico per il futuro del Paese. Ricorda, a questo proposito, che l'Italia importa dall'estero gran parte dell'energia e che non ha saputo utilizzare, ai fini di un piano complessivo di interventi, i fondi messi a disposizione dall'Unione europea a favore dell'implementazione delle fonti di energia rinnovabile. Ritiene quindi che, in tale fase di crisi dell'economia del Paese, risulti urgente un intervento del Governo a favore di misure che costituiscono un potente volano per l'economia.

  Ermete REALACCI (PD) concorda con gli ultimi interventi svolti, manifestando la propria sensibilità sui temi dell'efficientamento energetico e delle energie rinnovabili, rispetto ai quali la Commissione Ambiente è fortemente impegnata. Nel rilevare come peraltro l'emendamento Pellegrino 9.3 possa comportare problemi di copertura finanziaria, ne chiede l'accantonamento, al fine di verificarne la copertura finanziaria.

   Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Pellegrino 9.3.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Gallo 9.4.

   Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che i presentatori degli identici emendamenti Cera 9.5, Dorina Bianchi 9.7, Matarrese 9.8, Mariani 9.9 e Abrignani 9.10 accettano la riformulazione dei loro emendamenti proposta dai relatori.

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  Salvatore MATARRESE (SCpI) sottoscrive l'emendamento Mariani 9.9.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Cera 9.5, Dorina Bianchi 9.7, Matarrese 9.8, Mariani 9.9 e Abrignani 9.10 (nuova formulazione) (vedi allegato 2).
  Respingono quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Grimoldi 9.17, 9.16, 9.21 e 9.27, e approvano l'emendamento 9.42 del Governo (vedi allegato 2).

   Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che l'emendamento Castiello 9.30 è precluso dall'approvazione dell'emendamento 9.42 del Governo.

  Stefano ALLASIA (LNA) illustra l'emendamento Grimoldi 9.29, di cui è cofirmatario, il quale prevede, per l'anno 2014, che le province possano beneficiare dell'esclusione dal patto di stabilità interno delle spese sostenute per interventi di edilizia scolastica. Ritiene tale emendamento assolutamente opportuno, sottolineando che si parla da tempo nelle sedi istituzionali dei problemi connessi alla sicurezza degli edifici scolastici, senza tuttavia affrontare concretamente la questione. Nel ricordare il grave episodio verificatosi in una scuola della provincia di Torino circa un anno fa, a causa del quale ha perso la vita uno studente, sottolinea l'importanza di adottare misure efficaci a tutela di tutti i cittadini.

  Ivan DELLA VALLE (M5S) condivide le considerazioni espresse dal deputato Allasia, rilevando come l'emendamento rientri nell'obiettivo complessivo di finalizzare le spese degli enti locali alla realizzazione di interventi significativi e utili nell'interesse dei cittadini.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Grimoldi 9.29.

  Serena PELLEGRINO (SEL) illustra il proprio emendamento 9.33, sollecitato dall'Unione province italiane (UPI) al fine di inserire una norma che preveda l'esclusione dal patto di stabilità interno anche delle spese sostenute dalle province per gli interventi realizzati sugli edifici scolastici.

  Stefano ALLASIA (LNA) sottoscrive l'emendamento Pellegrino 9.33.

  Ivan DELLA VALLE (M5S) sottoscrive l'emendamento Pellegrino 9.33 e ricorda che il tema dell'edilizia scolastica è stato uno dei primi affrontati dal Presidente del Consiglio dopo aver ricevuto l'incarico e che quindi su di esso si rende ora particolarmente necessario che il Governo agisca attraverso l'adozione di misure concrete. Chiede quindi l'accantonamento dell'emendamento Pellegrino 9.33 ai fini di una sua più approfondita valutazione da parte del Governo.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Pellegrino 9.33.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che è stato presentato il nuovo emendamento dei relatori 18-bis.9 (vedi allegato 1), soppressivo dell'articolo 18-bis.

  Le Commissioni passano all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 10.

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, sugli emendamenti Castiello 10.2, Terzoni 10.9, Marti 10.14, Grimoldi 10.21, 10.26 e 10.25, mentre chiede di accantonare l'emendamento 10.34 dei Relatori, che riformula (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Silvia VELO esprime parere conforme.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Castiello 10.2

  Patrizia TERZONI (M5S) illustra il proprio emendamento 10.9, volto a sopprimere il comma 6 che concentra nelle mani dei presidenti delle regioni la titolarità dei poteri di autorizzazione e approvazione dei progetti, nonché dei poteri di sostituzione e di deroga relativi alla realizzazione Pag. 14degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. Nel ritenere impropria tale concentrazione di competenze, anche alla luce dell'evoluzione della disciplina relativa a tale materia, invita il Governo a rivedere il proprio parere contrario sul suo emendamento 10.9.

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, conferma il parere contrario sull'emendamento Terzoni 10.9, facendo presente come il comma 6 dell'articolo 10 dia corso al superamento della gestione commissariale straordinaria degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico, riportando la titolarità dei poteri alle regioni. Rileva altresì come l'individuazione dell'organo preposto a svolgere tali funzioni nel presidente della regione risponda all'esigenza di evitare maggiori oneri finanziari, al fine di utilizzare tutte le risorse disponibili per gli interventi sul territorio nazionale.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Terzoni 10.9.

   Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, constata l'assenza del deputato Marti: si intende che abbia rinunciato al suo emendamento 10.14.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Grimoldi 10.21.

  Stefano ALLASIA (LNA) illustra l'emendamento Grimoldi 10.26, di cui è cofirmatario, il quale interviene in materia di definizione delle indagini dirette sui terreni destinati all'agricoltura, ricadenti nel territorio compreso tra le province di Napoli e Caserta, al fine di inserire elementi di chiarezza circa il contenuto e il carattere tecnico delle indagini stesse, le quali devono vertere sulle caratteristiche fisiche, chimiche e tossicologiche dei suddetti terreni.

  Patrizia TERZONI (M5S) sottoscrive l'emendamento Grimoldi 10.26, sottolineando come tale proposta emendativa sia volta a fronteggiare il rischio idrogeologico nel territorio nazionale grazie alla previsione di indagini di caratterizzazione fisica, chimica e tossicologica dei suoli e delle acque di falda.

  Serena PELLEGRINO (SEL) sottoscrive l'emendamento Grimoldi 10.26.

  Claudia MANNINO (M5S), nel sottoscrivere l'emendamento Grimoldi 10.26, segnala l'esigenza di predisporre misure adeguate al fine di risolvere il problema dell'inquinamento delle falde acquifere, che riguarda non solo l'aerea della «Terra dei fuochi» ma l'intero territorio nazionale.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Grimoldi 10.26.

  Stefano ALLASIA (LNA) illustra l'emendamento Grimoldi 10.25, di cui è cofirmatario, volto a rendere pubblici i risultati delle indagini svolte ai sensi dell'articolo 1 del decreto-legge n. 136 del 2013. Non accede all'invito al ritiro formulato su tale proposta emendativa dal relatore e dal rappresentante del Governo, insistendo quindi per la sua votazione.

  Alberto ZOLEZZI (M5S), nel sottoscrivere l'emendamento Grimoldi 10.25, sottolinea l'esigenza di garantire maggiore trasparenza con riguardo ai risultati delle indagini condotte nei territori a rischio idrogeologico.

  Claudia MANNINO (M5S), nel sottoscrivere l'emendamento Grimoldi 10.25, si associa alle considerazioni svolte dai colleghi in ordine all'esigenza di rendere pubblici i dati relativi alle indagini condotte nei territori a rischio idrogeologico, allo scopo di informare in maniera adeguata i cittadini interessati, la cui salute potrebbe essere compromessa dalla situazione di inquinamento esistente.

  Salvatore MICILLO (M5S) sottoscrivere l'emendamento Grimoldi 10.25, rilevando l'esigenza di rendere pubblici i dati delle indagini svolte sui terreni della regione Pag. 15Campania destinati all'agricoltura, riportandoli sui siti web delle amministrazioni interessate.

  Patrizia TERZONI (M5S) sottoscrive l'emendamento Grimoldi 10.25, auspicando una più approfondita riflessione da parte del Governo in merito al tema della pubblicità delle indagini.

  Chiara BRAGA (PD), relatrice per la VIII Commissione, nel sottolineare come il tema della condivisione e della trasparenza dei risultati delle indagini svolte al fine di fronteggiare l'inquinamento dei territori sia di primaria importanza, fa presente che la disposizione di cui all'emendamento Grimoldi 10.25 non è conforme alla disciplina vigente in materia di segreto istruttorio, che già prevede la pubblicità degli atti non secretati. Rileva, in particolare, la necessità di contemperare l'obbligo di pubblicità dei dati con l'esigenza di garantire la riservatezza delle indagini.

  Federica DAGA (M5S), nel sottolineare l'importanza delle finalità perseguite dall'emendamento Grimoldi 10.25, segnala come non risultino tuttora resi pubblici molti dati relativi alle indagini condotte per rilevare l'inquinamento dei territori.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni respingono l'emendamento Grimoldi 10.25.

  Chiara BRAGA (PD), relatrice per la VIII Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento 10-bis.3 del Governo.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO raccomanda l'approvazione dell'emendamento 10-bis.3 del Governo.

  Le Commissioni approvano l'emendamento 10-bis.3 del Governo (vedi allegato 2).

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 13.35 è ripresa alle 14.40.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che è stato ritirato l'emendamento Abrignani 11.4 e che i relatori hanno presentato l'emendamento 13.48 (vedi allegato 1) che inserisce il comma 5-bis all'articolo 13. Propone, se non vi sono obiezioni, che il termine per la presentazione dei subemendamenti all'emendamento 13.48 dei Relatori sia fissato in un'ora.

  Le Commissioni concordano.

  Chiara BRAGA, relatore per l'VIII Commissione, chiede l'accantonamento dell'emendamento Crippa 11.13. Invita i presentatori a ritirare gli emendamenti Grimoldi 11.20 e Franco Bordo 11.32, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Il viceministro Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, constatata l'assenza del presentatore dell'emendamento Grimoldi 11.20: si intende che vi abbia rinunciato.

  Serena PELLEGRINO (SEL) esprime stupore per il parere espresso sull'emendamento Franco Bordo 11.32, che prevede misure di contenimento dei danni prodotti al territorio e all'agricoltura dalle nutrie, che sono noti a tutti. Nel fare presente che sono previsti finanziamenti anche consistenti volti a contenere tali danni, ritiene che questi non debbano essere stanziati qualora i territori siano stati messi in sicurezza. Chiede al relatore e al Governo di rivedere il loro parere sull'emendamento in esame che prevede la cattura delle nutrie tramite trappolaggio e sterilizzazione della popolazione maschile, ossia tramite metodi meno cruenti e più efficaci per mettere in sicurezza il territorio.

  Massimiliano BERNINI (M5S) nel condividere le considerazioni della collega Pag. 16Pellegrino, evidenzia che gran parte delle affermazioni che sono state fatte a proposito dei danni prodotti dalle nutrie sono a suo giudizio del tutto inappropriate e hanno scatenato una vera e propria campagna di odio verso questo animale che fa senz'altro alcuni danni, tuttavia contenibili con misure non violente. Fa presente che si tratta di una specie introdotta storicamente nel nostro territorio per la produzione di pellicce che è stata poi rimessa in natura quando si è rivelata economicamente non più interessante. Osserva che, trattandosi di una specie alloctona, si è moltiplicata in modo non prevedibile e ora la popolazione ha una consistenza tale da creare problemi all'agricoltura e all'ambiente. Sottolinea che ancora una volta si tratta di un intervento improprio dell'uomo sulla natura, cui si vuole porre rimedio attraverso una misura altrettanto impropria, dal momento che l'inclusione delle nutrie all'interno delle specie cacciabili, come proposto dal Senato, rappresenta una modalità cruenta e non efficace per l'eliminazione del problema. Ricorda che sulla questione si sono espressi numerosi scienziati appartenenti a centri di ricerca e da ultimo l'ISPRA ha emanato alcune linee guida per il controllo delle nutrie in modo non cruento, che vengono sostanzialmente recepite dall'emendamento in esame, che viene incontro anche alle richieste delle associazioni ambientaliste e animaliste.

  Stefano ALLASIA (LNA) ritiene che il problema delle nutrie sia diffuso sul territorio e necessiti di una soluzione, al pari di altri problemi creati da specie che si sono introdotte in varie aree del Paese in modo non pertinente, come ad esempio è accaduto nella propria regione, il Piemonte, per i cinghiali e i lupi. Preannuncia la propria astensione nella votazione sull'emendamento in esame ed esprime perplessità anche sulla disposizione introdotta al riguardo dal Senato che, a suo giudizio, non costituisce una reale soluzione al problema che dovrebbe a suo avviso essere affrontato a livello locale.

  Chiara GAGNARLI (M5S) ritiene che l'emendamento Franco Bordo 11.32 costituisca una soluzione efficace alla necessità di contenimento di una specie invasiva che reca consistenti danni all'ambiente. Esprime il proprio disaccordo sull'inserimento delle nutrie tra le specie cacciabili fatta dal Senato, e ritiene che tale questione non debba essere affrontata all'interno di un provvedimento d'urgenza quale quello in esame, che contiene disposizioni tra loro eterogenee, bensì analizzata con maggiore attenzione dalle Commissioni competenti. Osserva infatti che l'abbattimento tramite caccia proposto dal Senato non è selettivo ma generalizzato e non costituirà, come già sperimentato in altre analoghe occasioni, una soluzione al problema che si riproporrà tra qualche anno con le stesse proporzioni. Preannuncia quindi il proprio voto favorevole sull'emendamento in esame che delinea un percorso a suo avviso migliore per il controllo numerico delle nutrie.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Franco Bordo 11.32.

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, chiede l'accantonamento degli identici emendamenti Crippa 12-bis. 1 e Terzoni 12-bis.2.

  Il viceministro Claudio DE VINCENTI concorda con la richiesta di accantonamento delle proposte emendative riferite all'articolo 12-bis.

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Polidori 12-ter.2 e Galperti 12-ter.4, facendo presente che in caso di approvazione l'emendamento Polidori 12-ter.5 risulterebbe precluso.

  Il viceministro Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore sugli emendamenti riferiti all'articolo 12-ter.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Polidori 12-ter.2 e Galperti 12-ter.4 (vedi allegato 2).

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  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che a seguito dell'approvazione degli identici emendamenti Polidori 12-ter.2 e Galperti 12-ter.4 risulta precluso l'emendamento Polidori 12-ter.5.

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento 12-quinquies.5 del Governo, facendo presente che in caso di approvazione l'emendamento Mannino 12-quinquies.2 risulterebbe precluso.

  Le Commissioni approvano l'emendamento 12-quinquies.5 del Governo (vedi allegato 2).

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che a seguito dell'approvazione dell'emendamento 12-quinquies.5 del Governo risulta precluso l'emendamento Mannino 12-quinquies.2.

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, invita i presentatori a ritirare gli identici emendamenti Faenzi 13.1 e Terzoni 13.2, l'emendamento Terzoni 13.3, Daga 13.7 e 13.20. Esprime parere favorevole sull'emendamento Bratti 13.4, invita al ritiro degli emendamenti Terzoni 13.30, degli identici emendamenti Terzoni 13.33 e Pili 13.32, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Artini 13.42 e Zanin 13.26, proponendo la seguente riformulazione:

  «Al comma 5, lettera b), capoverso, sostituire il comma 1:
  Art. 241-bis. – (Aree militari) – 1. Ai fini dell'individuazione delle misure di prevenzione, messa in sicurezza e bonifica, e dell'istruttoria dei relativi progetti, da realizzare nelle aree del demanio destinate ad uso esclusivo delle forze armate per attività connesse alla difesa nazionale, si applicano le concentrazioni di soia di contaminazione dell'allegato 5, Parte IV, Titolo V, del presente Decreto previste nella tabella 1, colonne A e B, individuate tenuto conto delle diverse destinazioni e delle attività effettivamente condotte all'interno delle aree militari.».

  Chiede l'accantonamento dell'emendamento 13.48 dei Relatori, in attesa che scada il termine per i subemendamenti; invita i presentatori al ritiro degli identici emendamenti Rampelli 13.44 e Zaratti 13.25, facendo presente che l'emendamento 13.47 dei Relatori ne recepisce le finalità. Invita infine il presentatore a ritirare l'emendamento Crippa 13.46.

  Il viceministro Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore sugli emendamenti riferiti all'articolo 13, a condizione che l'emendamento Bratti 13.4 venga riformulato come segue:
  «Al comma 1, sopprimere i capoversi Art. 242-ter e 242-quater.

  Conseguentemente sopprimere i capoversi, 3-bis e 3-ter».

  Alberto ZOLEZZI (M5S) osserva che l'articolo 13 del decreto-legge in esame, occupandosi del tema delle bonifiche, avrebbe dovuto essere trattato in uno specifico provvedimento, pertanto ne ritiene opportuna la soppressione, come indicato dall'emendamento Terzoni 13.2 di cui è cofirmatario.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento dei relatori 13.48.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Faenzi 13.1 e Terzoni 13.2, nonché gli emendamenti Terzoni 13.3, Daga 13.7 e 13.20.
  Le Commissioni respingono l'emendamento Terzoni 13.30.

  Mauro PILI, sottolinea la valenza politica che assume l'introduzione in questo provvedimento di una partita delicatissima legata alle aree militari, auspicando l'approvazione del proprio emendamento 13.32.

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  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Terzoni 13.33 e Pili 13.32.

  Raffaella MARIANI accetta la riformulazione del proprio emendamento 13.4 proposta dal Governo.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Bratti 13.4, come riformulato (vedi allegato 2).

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, prende atto che i presentatori degli identici emendamenti Artini 13.42 e Zanin 13.26 accettano la riformulazione proposta dal relatore.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Artini 13.42 e Zanin 13.26, come riformulati (vedi allegato 2).

  Serena PELLEGRINO (SEL) illustra le ragioni per le quali ritiene opportuno sopprimere il comma 7 dell'articolo 13, come indicato nell'emendamento Zaratti 13.25, di cui è cofirmataria, volto ad impedire gli scarichi a mare.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Rampelli 13.44 e Zaratti 13.25; approvano quindi l'emendamento 13.47 dei relatori (vedi allegato 2) e respingono l'emendamento Crippa 13.46.

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, invita al ritiro di tutte le proposte emendative presentate all'articolo 14, chiedendo l'accantonamento degli emendamenti Zolezzi 14.48 e degli identici emendamenti Ferraresi 14.70 e Terzoni 14.72.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO concorda.

  Stefano ALLASIA (LNA) illustra il contenuto dell'emendamento Grimoldi 14.2, di cui è cofirmatario, chiedendo di riconsiderare il parere espresso.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Grimoldi 14.2.

  Claudia MANNINO (M5S), illustra le finalità del proprio emendamento 14.39.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Mannino 14.39 e Grimoldi 14.3.

  Stefano ALLASIA (LNA) illustra le finalità dell'emendamento Grimoldi 14.10, di cui è cofirmatario.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Grimoldi 14.10.

  Stefano ALLASIA (LNA), illustra le finalità del proprio emendamento 14.40 relativo al sistema di tracciabilità dei rifiuti SISTRI.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Allasia 14.40 e Grimoldi 14.14.

  Stefano ALLASIA (LNA) illustra le finalità dell'emendamento Grimoldi 14.15, di cui è cofirmatario.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Grimoldi 14.15 e Allasia 14.41.

  Salvatore MICILLO (M5S), intervenendo sull'emendamento Silvia Giordano 14.26, di cui è cofirmatario, auspica che sul tema della gestione dei rifiuti possa avviarsi una discussione ampia ed approfondita, anche al fine di favorire soluzioni alternative rispetto alla realizzazione di termovalorizzatori ed inceneritori. In particolare, ritiene opportuno promuovere quanto più possibile la raccolta differenziata dei rifiuti, soprattutto nella regione Campania, nella quale lo stato di emergenza dura ormai da troppi anni. Ricorda, altresì, che il MoVimento 5 Stelle nei giorni scorsi ha avuto modo di illustrare al Ministro Galletti un piano alternativo finalizzato allo smaltimento delle eco-balle.

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   Silvia GIORDANO (M5S) chiede al Governo ed ai relatori di esplicitare le motivazioni poste a base dell'invito al ritiro dell'emendamento 14.26 a sua prima firma. Nell'associarsi alle considerazioni testé svolte dal collega Micillo, rappresenta altresì la necessità di modificare l'approccio alle questioni complessivamente connesse alla gestione del ciclo dei rifiuti, rilevando l'opportunità di valorizzare i materiali presenti nelle eco-balle tuttora da smaltire.

  Stefano ALLASIA (LNA), intervenendo sull'emendamento Grimoldi 14.25, di cui è cofirmatario, lamenta il fatto che troppo spesso il Governo è chiamato a risolvere situazioni di emergenza nel campo della gestione dei rifiuti attraverso la nomina di commissari straordinari, laddove, a suo avviso, occorrerebbe piuttosto sanzionare le amministrazioni locali, soprattutto del Mezzogiorno, principali responsabili delle medesime situazioni emergenziali.

  Tino IANNUZZI (PD) interviene per ricostruire la vicenda ed illustrare la posizione del PD. Il Senato ha definito una norma nuova e completamente diversa rispetto a quella originaria, grazie alla approvazione di un emendamento del gruppo PD. Il nuovo testo rappresenta una soluzione nettamente migliorativa rispetto a quanto inizialmente sancito nel decreto. La previsione iniziale del decreto era sbagliata ed inaccettabile. Pertanto dal testo è stato eliminato ogni sbagliato collegamento con la vecchia gara bandita dalla amministrazione provinciale di Salerno, con il vecchio progetto ed il vecchio impianto, legati ad una situazione per la gestione dei rifiuti in Campania di massima emergenza nel 2007-2008 e, quindi, superata. Occorre, invece, valutare la situazione attuale con tutti i progressi e le novità intervenuti negli ultimi anni. È stata giustamente soppressa la previsione iniziale dell'attribuzione al Commissario di poteri sostitutivi degli organi ordinari, di enormi poteri straordinari e derogatori della normativa vigente. Il nuovo comma 4 fissa, di contro, un percorso assolutamente diverso dal passato. Il Commissario ha il compito di verificare, entro sei mesi dalla nomina, con uno studio aggiornato lo stato e le percentuali raggiunte nella raccolta differenziata anche in proiezione previsionale alla data di eventuale attivazione dell'impianto; i volumi di produzione complessiva di rifiuti prodotti; il bacino di potenziale utenza. Solamente dopo e all'esito di questa approfondita analisi, che seguiremo con massima attenzione, si potrà stabilire se perdurino le ragioni che avevano motivato la originaria previsione dell'impianto e, solo in caso eventualmente affermativo, potranno essere assunte nuove e aggiornate scelte in ordine al dimensionamento e alle caratteristiche tecnologiche dell'impianto. È stata a giusta ragione contemplata la partecipazione in tutto il procedimento del Comune di Salerno e dei Comuni confinanti e contigui dei Picentini, in particolare in appositi organismi per controllare e vigilare direttamente e da vicino tutte le fasi dello studio ed ogni eventuale attività progettuale, realizzativa e gestionale. Occorre, tuttavia, la modifica in tempi rapidi del piano regionale dei rifiuti, con finalmente soluzioni equilibrate e complessive per la impiantistica in tutta la Campania e non solo nel Salernitano. In questo quadro è rilevante che nel 2013 la raccolta differenziata in Campania, pari nel 2007-2008, a poco più del 20 per cento, è aumentata fino al 44 per cento, 3 punti in più rispetto al 2012; la provincia di Salerno ha raggiunto l'ottimo percentuale del 57. È, altresì, diminuita nel 2013 di circa 10.000 tonnellate la quantità di rifiuti prodotta in Campania. Questo dati sono fondamentali e vincolanti, sicuramente indirizzeranno ed orienteranno le conclusioni dello studio aggiornato affidato al Commissario: solamente in base a tali dati e nel loro rigoroso rispetto, dovrà essere adottata ogni decisione sull'impianto. Il PD vigilerà e si attiverà con il massimo impegno affinché la nuova norma sia rigorosamente e compiutamente attuata in ogni suo punto ed affinché siano definite soluzioni coerenti e ben ponderate, a tutela delle popolazioni, delle Pag. 20comunità e dei territori interessati, appare equilibrato e pienamente rispettoso delle esigenze dei territori e delle comunità interessate.

  Filiberto ZARATTI (SEL), nel dissentire dall'intervento dell'onorevole Iannuzzi, sottoscrive l'emendamento Silvia Giordano 14.26, rilevando in particolare come la politica dei commissariamenti straordinari non abbia mai prodotto risultati positivi, bensì aggravato le criticità già esistenti nella gestione del ciclo dei rifiuti. Osserva come sarebbe preferibile sviluppare ed applicare le nuove tecnologie disponibili sul mercato, piuttosto che procedere alla costruzione di termovalorizzatori, che necessità di investimenti assai rilevanti e lunghi tempi di realizzazione.

  Claudia MANNINO (M5S), nel condividere i rilievi formulati dal collega Zaratti, ricorda come l'Unione europea sin dal 2008 abbia invitato il nostro Paese ad avviare una fase di confronto con le aziende produttrici di rifiuti non differenziabili. Con specifico riferimento alla situazione della Sicilia, rileva come le gestioni commissariali susseguitesi nel corso degli anni abbiano in definitiva rappresentato la causa medesima dell'emergenza rifiuti in quella regione, in quanto troppo spesso condizionate da interessi di natura politica. Rileva, infine, l'opportunità di procedere ad investimenti nella implementazione delle tecnologie più avanzate, in grado di assicurare il trattamento meccanico e biologico dei rifiuti.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Grimoldi 14.25 e Silvia Giordano 14.26, nonché l'emendamento Terzoni 14.45.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, ricorda che l'emendamento Tentori 14.46 è stato ritirato e che l'emendamento Zolezzi 14.48 risulta accantonato.

  Le Commissioni respingono quindi l'emendamento Terzoni 14.49.

  Filiberto ZARATTI (SEL), intervenendo sull'emendamento Pellegrino 14.51, di cui è cofirmatario ricorda che il comma 8, lettera b-ter), dell'articolo 14, del quale si propone la soppressione, concerne l'utilizzo dei materiali derivanti da operazioni di dragaggio, che a tal fine vengono dal provvedimento considerati come non rifiuti, laddove sarebbe invece opportuno prevederne la rimozione ed il successivo smaltimento. Nell'evidenziare come la norma richiamata esponga il nostro Paese al concreto rischio dell'avvio di una procedura di infrazione da parte dell'Unione europea, invita il Governo ed i relatori a riconsiderare l'invito al ritiro in precedenza espresso sull'emendamento Pellegrino 14.51.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Pellegrino 14.51 e Terzoni 14.52, nonché gli emendamenti Daga 14.53 e Terzoni 14.57.

  Claudia MANNINO (M5S) intervenendo sul suo emendamento 14.58 rileva come il comma 8, lettera b-quinquies), dell'articolo 14, come introdotto nel corso dell'esame al Senato, appaia fonte di confusione e suscettibile di creare i presupposti per l'avvio di una procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese.

  Le Commissioni respingono quindi l'emendamento Mannino 14.58.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, ricorda che l'emendamento Librandi 14.60 è stato ritirato e che l'emendamento Russo 14.61 risulta accantonato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Grimoldi 14.69.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, ricorda che gli identici emendamenti Ferraresi 14.70, Terzoni 14.72 e 14.64 risultano accantonati.

  Chiara BRAGA (PD), relatrice per la VIII Commissione, passando all'esame dell'unica proposta emendativa segnalata riferita Pag. 21all'articolo 15 del provvedimento, formula un invito al ritiro sull'emendamento Peluffo 15.3.

  Il sottosegretario Silvia VELO fa presente che il Governo, pur convenendo nel merito di quanto proposto dall'emendamento Peluffo 15.3, formula tuttavia sul medesimo un invito al ritiro, dal momento che ritiene più opportuno intervenire sulla materia in maniera più organica attraverso il prossimo provvedimento utile.

  Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), preso atto dell'impegno del Governo ad intervenire nel primo provvedimento utile sul tema, ritira il proprio emendamento 15.3.

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, esprime, anche a nome del relatore per la X Commissione, parere favorevole sull'emendamento 15-bis.3 del Governo.

  Il sottosegretario Silvia VELO raccomanda l'approvazione dell'emendamento 15-bis.3 del Governo.

  La Commissione approva l'emendamento 15-bis.3 del Governo (vedi allegato 2).

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, passando ad esaminare gli emendamenti riferiti all'articolo 16, anche a nome del relatore per la X Commissione, invita al ritiro di tutti gli emendamenti ad esso presentati, precisando che, altrimenti, il parere s'intenderebbe contrario.

  Il sottosegretario Silvia VELO esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  La Commissione, quindi, respinge l'emendamento Grimoldi 16.4.

  Serena PELLEGRINO (SEL), dichiarando di insistere per la votazione dell'emendamento, 16.6, a sua prima firma, fa presente che esso mira a vietare la pratica dei richiami vivi, che giudica un vero e proprio abuso nei confronti degli animali, per il quale l'Italia è stata richiamata anche in ambito europeo.

  Chiara GAGNARLI (M5S), nel dichiarare di sottoscrivere l'emendamento Pellegrino 16.6, evidenzia l'esigenza di porre fine alla pratica dei richiami vivi, a cui si fa ricorso in ambito venatorio, ricordando che per tale questione l'Unione europea ha avviato un'infrazione nei confronti dell'Italia. Fa notare che, per evitare l'infrazione, si sarebbe dovuto puntare quantomeno sull'allevamento, non essendo sufficiente il regime di deroghe previsto.

  Filiberto ZARATTI (SEL), nel giudicare vergognosa la pratica dei richiami vivi, fa notare che, in nome degli interessi economici di alcuni gruppi di pressione, si permette una pratica che implica maltrattamenti inaccettabili nei confronti degli animali, a cui ritiene si debba porre immediatamente fine.

  Luigi LACQUANITI (SEL) dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Pellegrino 16.6.

  Davide TRIPIEDI (M5S) evidenzia la necessità di contrastare con forza la pratica dei richiami vivi, facendo notare che i veri animali sono coloro che la permettono con norme che appaiono in contrasto con le indicazioni provenienti dall'Unione europea. Giudica vergognoso, peraltro, che l'Unione europea venga invocata solo in base alle proprie convenienze politiche.

  Ivan CATALANO (Misto) dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Pellegrino 16.6.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Pellegrino 16.6 e l'articolo aggiuntivo Da Villa 16.01.

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, tornando ai pareri sugli Pag. 22emendamenti accantonati, anche a nome del relatore per la X Commissione, invita al ritiro dell'emendamento Pellegrino 9.3, precisando che, altrimenti, il parere s'intenderebbe contrario.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Serena PELLEGRINO (SEL) insiste per la votazione del proprio emendamento 9.3.

  La Commissione, quindi, respinge l'emendamento Pellegrino 9.3.

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, anche a nome del relatore per la X Commissione, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 10.34 dei relatori, di cui propone una ulteriore riformulazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 10.34 dei relatori (Ulteriore Nuova formulazione) (vedi allegato 2).

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, anche a nome del relatore per la X Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento Crippa 11.13, subordinatamente ad una sua riformulazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Davide CRIPPA (M5S) accetta la riformulazione testé proposta dal relatore per l'VIII Commissione.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Crippa 11.13 (Nuova formulazione) (vedi allegato 2).

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, anche a nome del relatore per la X Commissione, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Crippa 12-bis.1 e Terzoni 12-bis.2.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Davide CRIPPA (M5S) esprime soddisfazione per il parere favorevole sugli identici emendamenti in esame, auspicando che il Governo possa portare aventi l'azione di riqualificazione acustica degli edifici con difetti di costruzione.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva gli identici emendamenti Crippa 12-bis.1 e Terzoni 12-bis.2 (vedi allegato 2).

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, anche a nome del relatore per la X Commissione, raccomanda l'approvazione dell'emendamento dei relatori 13.48.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 13.48 dei relatori (vedi allegato 2).

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, anche a nome del relatore per la X Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento Zolezzi 14.48, subordinatamente ad una sua riformulazione nei termini riportati in allegato.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Alberto ZOLEZZI (M5S) accetta la riformulazione testé proposta.

  La Commissione approva l'emendamento Zolezzi 14.48 (Nuova formulazione) (vedi allegato 2).

Pag. 23

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, anche a nome del relatore per la X Commissione, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Ferraresi 14.70 e Terzoni 14.72.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  La Commissione, quindi, approva gli identici emendamenti Ferraresi 14.70 e Terzoni 14.72 (vedi allegato 2).

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) propone una riformulazione dell'emendamento 14.61, che rinvia ad un decreto ministeriale l'individuazione dei requisiti per l'applicazione dell'esclusione in oggetto. Auspica, quindi, una rivalutazione dei pareri espressi.

  Ermete REALACCI, presidente dell'VIII Commissione, ritiene più opportuno affrontare l'argomento in questione nell'ambito dell'esame del provvedimento collegato in materia ambientale.

  Chiara BRAGA (PD), relatore per l'VIII Commissione, anche a nome del relatore per la X Commissione, conferma il parere precedentemente espresso sull'emendamento Russo 14.61.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Russo 14.61.

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione, propone di accantonare l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 18 e 18-bis, e di passare all'esame di quelli riferiti all'articolo 19. Invita, quindi, al ritiro degli emendamenti Rampelli 19.3, Squeri 19.4, Abrignani 19.5, Ricciatti 19.8, Allasia 19.10, invitando contestualmente a presentare sull'argomento un ordine del giorno.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Ermete REALACCI, presidente dell'VIII Commissione, prende atto che i presentatori accedono all'invito al ritiro degli emendamenti riferiti all'articolo 19.

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, passando all'articolo 19-bis, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione, invita al ritiro dell'emendamento Da Villa 19-bis.1.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Marco DA VILLA (M5S) ritira l'emendamento a sua prima firma 19-bis.1.

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, invita i presentatori a ritirare gli emendamenti Villarosa 20.1 e Ricciatti 20.4, esprimendo altrimenti parere contrario. Ricorda che sono stati ritirati gli emendamenti Mazziotti Di Celso 20.2 e 20.3, Carrescia 20.8 e Senaldi 20.7.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO esprime parere conforme a quello del relatore sugli emendamenti riferiti all'articolo 20.

  Marco CAUSI (PD) chiede alle Commissioni di recepire la condizione posta dalla Commissione Finanze relativa alla soppressione del comma 1-ter.

  Ermete REALACCI, presidente, fa presente al deputato Causi che il recepimento della condizione posta dalla Commissione Finanze non essendo presente in alcun emendamento presentato, dovrebbe essere oggetto di un apposito emendamento dei relatori o del Governo.

Pag. 24

  Marco CAUSI (PD) chiede ai relatori di presentare, concordemente con il Governo, un emendamento che recepisca tale condizione.

  Ermete REALACCI, presidente, propone in ogni caso di accantonare l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 20 per approfondire la questione posta dal collega Causi.

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, invita i presentatori a ritirare gli emendamenti Pesco 21.1 e Abrignani 21.4, esprimendo altrimenti parere contrario. Ricorda che l'emendamento Bargero 21.2, identico all'emendamento Abrignani 21.4, è stato ritirato, Esprime quindi parere favorevole sugli identici emendamenti 21.7 del Governo e Scotto 21.6.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO esprime parere conforme a quello del relatore sugli emendamenti riferiti all'articolo 21.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S), intervenendo sull'emendamento Pesco 21.1, sottolinea l'opportunità della soppressione dell'intero articolo che investe una materia che non rientra nella competenza delle Commissioni cui è stato assegnato il provvedimento in esame.

  Daniele PESCO (M5S) si associa alle considerazioni espresse dal collega Villarosa, sottolineando il fatto che su temi di estrema rilevanza non si riesce a compiere in sede parlamentare un esame approfondito. Osserva che la fiscalità internazionale è un tema assai delicato che non è possibile trattare così velocemente e presso Commissioni che non hanno questa specifica competenza.

  Ermete REALACCI, presidente, concorda sulle difficoltà dell'esame derivanti dall'eterogeneità del provvedimento.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Pesco 21.1.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) ritira l'emendamento a propria firma 21.4.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti 21.7 del Governo e Scotto 21.6 (vedi allegato 2).

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, invita i presentatori a ritirare gli identici emendamenti Paglia 22.8 e Villarosa 22.1, esprime parere favorevole sull'emendamento 22.9 del Governo e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 22.10 dei relatori.

  Lara RICCIATTI (SEL) in qualità di firmataria dell'emendamento Paglia 22.8, osserva che si tratta di un emendamento soppressivo dell'articolo 22, che prevede la possibilità di un finanziamento diretto alle imprese anche da parte delle compagnie di assicurazione, esponendo il sistema finanziario a forme di credito selvaggio con rischi per la solvibilità e la credibilità dell'intero settore.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) concorda con le considerazioni della collega che l'ha preceduto, dal momento che l'articolo di cui si chiede la soppressione con gli identici emendamenti Paglia 22.8 e 22.1 a propria firma prevede una disposizione assai rischiosa, che consentirà alle imprese assicurative di erogare credito alle imprese senza chiarire quali saranno le regole che dovranno essere rispettate nella concessione di crediti. Sottolinea che si tratta di un settore molto delicato, che viene regolato con norme che prevedono forti tutele, e osserva che da sempre il credito è stato erogato dalle banche con norme di garanzia molto incisive. Rileva che al pari di quanto successo in passato con i decreti-legge cosiddetto «IMU Bankitalia» e «destinazione Italia» vengono proposte disposizioni che hanno l'obiettivo di eliminare la situazione di credit crunch in cui versano le piccole e medie imprese, ma che hanno fallito nella loro finalità. Invita quindi i relatori a rivedere la propria posizione sull'emendamento in esame, affinché questa disciplina sia espunta dal Pag. 25decreto-legge in esame, anche in ragione dell'assenza del carattere di urgenza, e affinché possa essere esaminata in un provvedimento a sé stante presso la Commissione competente.

  Daniele PESCO (M5S) fa presente che, come componente della Commissione Finanze, ha più volte ascoltato le lamentele delle assicurazioni riguardo all'esiguità dei loro utili ed esprime quindi sorpresa per la disposizione di cui all'articolo 22, che prevede che queste possano concedere crediti alle imprese. Osserva che l'assenza di liquidità da loro lamentata in più sedi impedisce di fatto loro di poter essere un soggetto creditore e, al pari dei colleghi che l'hanno preceduto, ritiene opportuno che tale materia sia espunta dal decreto-legge in esame e approfondita in una sede più appropriata.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Paglia 22.8 e Villarosa 22.1 e approvano gli emendamenti 22.9 del Governo e 22.10 dei relatori (vedi allegato 2).

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti 22-ter.5 del Governo e Taranto 22-ter.1.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO esprime parere conforme a quello del relatore sugli emendamenti riferiti all'articolo 22-ter.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti 22-ter.5 del Governo e Taranto 22-ter.1 (vedi allegato 2).

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, invita i presentatori a ritirare gli emendamenti Labriola 22-quinquies.1 e 22-quinquies.4, Crippa 22-quinquies.5, Labriola 22-quinquies.3, Labriola 22-quinquies.7, 22-quinquies.6, 22-quinquies.8 e 22-quinquies.13, Duranti 22-quinquies.15 e 22-quinquies.1,8 esprimendo altrimenti parere contrario.

  Luigi LACQUANITI (Misto-LED) sottoscrive gli emendamenti a firma Labriola riferiti all'articolo 22-quinquies e insiste per la loro votazione. Osserva che l'articolo 22-quinquies interviene sull'Ilva, recando disposizioni che a suo avviso non configurano un progresso rispetto alle disposizioni che ne prevedevano il commissariamento. Invita quindi i relatori e il Governo a rivedere la propria posizione su tali proposte emendative.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Labriola 22-quinquies.1.

  Ermete REALACCI, presidente, fa presente che i relatori hanno presentato l'emendamento 26.46 (vedi allegato 1) che modifica le quote sulle fonti rinnovabili, venendo così incontro alle richieste dei produttori. Propone, se non vi sono obiezioni, di fissare il termine per la presentazione di subemendamenti in mezz'ora.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Labriola 22-quinquies.4.

  Davide CRIPPA (M5S) osserva che le disposizioni di cui all'articolo 22-quinquies inserite dal Senato all'interno del provvedimento in esame, si configurano come un vero e proprio provvedimento a se stante. Osserva che al comma 1 si prevede una riconversione funzionale delle imprese che non viene accompagnata da una parallela riconversione del personale. Riguardo alle norme relative all'ILVA di cui ai commi 3 e 4, osserva che nessun risultato positivo è stato conseguito dal commissariamento. Infine ai commi 5 e 6 si stabilisce in una norma di rango legislativo, e per di più di urgenza, quello che dovrebbe correttamente essere oggetto di un piano industriale, ossia le modalità con cui modificare le attività di un'azienda privata, seppur commissariata. Esprime forti critiche riguardo alla posizione tenuta della maggioranza al momento della scelta del commissario, che si è rivelato non idoneo al compito per il quale era stato nominato e invita i relatori e il Governo a rivedere la propria posizione sull'emendamento a Pag. 26propria firma, non ritenendo opportuno che si legiferi sull'Ilva con scadenze assai ravvicinate e con provvedimenti d'urgenza.

  Le Commissioni con distinte votazioni respingono l'emendamento Crippa 22-quinquies.5, nonché gli emendamenti Labriola 22-quinquies.3, 22-quinquies.7, 22-quinquies.6, 22-quinquies.8 e 22-quinquies.13, sottoscritti anche dal deputato Lacquaniti.

  Filiberto ZARATTI (SEL), illustra le finalità dell'emendamento Duranti 22-quinquies.15, di cui è cofirmatario, invitando il Governo a porre all'attenzione del Parlamento un piano concreto e definitivo sul comparto della siderurgia e sulla gestione dell'Ilva di Taranto, anche al fine di tutelare la salute dei cittadini di tale città.

  Le Commissioni con distinte votazioni respingono gli emendamenti Duranti 22-quinquies.15 e 22-quinquies.18.

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento Abrignani 23.8 e invita al ritiro dei restanti emendamenti presentati.

  Claudio DE VINCENTI, viceministro dello sviluppo economico, concorda con il relatore, proponendo una riformulazione dell'emendamento Abrignani 23.8 del seguente tenore:

  Al comma 3-bis dell'articolo 23 dopo le parole: dall'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico, entro sostituire la parola: sessanta con la seguente: novanta e dopo le parole: remunerazione del capitale eliminare la parola: netto.

  Mauro PILI (Misto), nel richiedere di sottoscrivere l'emendamento Crippa 23.4, rileva il rilevante danno causato dalla chiusura dell'area industriale di Ottana in Sardegna.

  Davide CRIPPA (M5S), non condividendo la ratio del comma 3-bis dell'articolo 23, chiede al Governo chiarimenti circa gli interventi di elettrificazione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Crippa 23.4.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PDL), accetta la riformulazione proposta sul suo emendamento 23.8.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Abrignani 23.8, così come riformulato (vedi allegato 2).

  Davide CRIPPA (M5S), illustra le finalità del suo emendamento 23.7, chiedendo al Governo quali interventi abbia intenzione di mettere in atto in relazione al meccanismo di revisione di interrompibilità.

  Claudio DE VINCENTI, viceministro dello sviluppo economico, conferma l'impegno del Governo in tal senso, come già annunciato dal ministro Guidi.

   Le Commissioni respingono gli emendamenti Crippa 23.7 e Pellegrino 23.9.

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, propone di accantonare le proposte relative all'articolo 25; esprime quindi parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Realacci 25.02 e invita al ritiro dell'emendamento Crippa 25.4.

  Claudio DE VINCENTI, viceministro dello sviluppo economico, concorda con il relatore, proponendo una riformulazione dell'articolo aggiuntivo Realacci 25.02 del seguente tenore:

  Alla rubrica dopo la parola disposizioni inserire la parola: urgenti.
  Il comma 1 è sostituito dal seguente: Entro 90 giorni dall’ entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, con effetti decorrenti dal 1o gennaio 2015, l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il Pag. 27sistema idrico provvede alla revisione della disciplina dello scambio sul posto sulla base delle seguenti direttive:

  Davide CRIPPA (M5S), illustra le finalità del suo emendamento 25.4, invitando il Governo ad una riflessione sul meccanismo dei controlli.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Crippa 25.4.

  Ermete REALACCI, accetta la riformulazione proposta sul suo articolo aggiuntivo 25.02.

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo Realacci 25.02, così come riformulato, sottoscritto anche dai deputati Pellegrino e Lacquaniti (vedi allegato 2).

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, tornando all'articolo 24, esprime parere favorevole sull'emendamento Zaratti 24.15 e invita al ritiro dei restanti emendamenti.

  Claudio DE VINCENTI, viceministro dello sviluppo economico, concorda con il relatore, proponendo una riformulazione dell'emendamento Zaratti 24.15, in modo da recepire le istanze dell'emendamento Zan 24.4, del seguente tenore:

  Dopo il comma 8 aggiungere il seguente:
   8-bis. Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano agli impianti a fonti rinnovabili di cui all'articolo 25-bis di potenza non superiore a 20 KW.

  Stefano ALLASIA (LNA), nell'illustrare le finalità del suo emendamento 24.1, preannunzia, anche considerata la scarsa disponibilità della maggioranza sulle istanze presentate dall'opposizione, un duro atteggiamento ostruzionistico da parte del suo gruppo nel corso dell'esame in Assemblea del provvedimento d'urgenza in esame, che giudica disomogeneo e del quale non ravvisa l'urgenza.

  Davide CRIPPA (M5S), nell'illustrare le finalità del suo emendamento 24.3, sottolinea le criticità relative agli oneri sull'autoconsumo soprattutto legato alle imprese.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Allasia 24.1 e Crippa 24.3.

  Luigi LACQUANITI (Misto), ritira l'emendamento Zan 24.4 di cui è cofirmatario.

  Davide CRIPPA (M5S), ricordando l'affermazione del viceministro De Vincenti secondo il quale la carbon tax non può essere inserita mediante l'approvazione di un emendamento, sottolinea come da anni il Governo non sia intervenuto in materia, nonostante l'indiscutibile nocività per la salute di alcune fonti di energia, e chiede un impegno in tal senso.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Vallascas 24.5.

  Salvatore MATARRESE (SCpI) ritira gli emendamenti a propria firma 24.10 e 24.11.

  Filiberto ZARATTI (SEL) accetta la proposta di riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 24.15.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Zaratti 24.15, come riformulato (vedi allegato 2).

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, passando alle proposte emendative riferite all'articolo 26 del provvedimento, formula un invito al ritiro, altrimenti parere contrario, sugli identici emendamenti Allasia 26.2 e Crippa 26.5, sugli emendamenti Crippa 26.7, 26.8 e 26.9, Pagano 26.10, Donati 26.19, Alfreider 26.22 e 26.23, Pilozzi 26.24, Grimoldi 26.26, D'Agostino 26.28, Alfreider 26.29, Donati 26.34, Mariani 26.28 e Grimoldi 26.42. Esprime infine parere favorevole sull'emendamento dei relatori 26.46.

Pag. 28

  Il viceministro per lo sviluppo economico Claudio DE VINCENTI concorda con il parere espresso dal relatore.

  Davide CRIPPA (M5S) chiede chiarimenti al rappresentante del Governo in ordine al meccanismo introdotto dall'articolo 26 per la revisione degli incentivi in favore dei grossi impianti fotovoltaici, osservando in particolare che le tre opzioni proposte dalla prima parte della norma conducono a risultati finanziari molto diversi tra loro.

  Il viceministro per lo sviluppo economico Claudio DE VINCENTI evidenzia che le tre opzioni proposte ai produttori sono sostanzialmente equivalenti dal punto di vista attuariale e la loro convenienza reciproca è collegata alla natura dei flussi di cassa di ciascun produttore. Segnala poi che la disposizione è stata modificata nel corso dell'esame presso il Senato con la previsione di una quarta opzione, consistente nella cartolarizzazione degli incentivi, le cui modalità dovranno essere meglio definite e la cui efficacia è subordinata alla verifica degli effetti finanziari da parte del Ministero dell'economia e delle finanze.

  Ermete REALACCI, presidente, constatata l'assenza del proponente, dichiara decaduto l'emendamento Allasia 26.2.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Crippa 26.5.

  Davide CRIPPA (M5S), illustrando l'emendamento a sua prima firma 26.7, sottolinea come le disposizioni dell'articolo 26 siano volte a favorire i grossi produttori, come l'Edison di Piombino e l'Api di Falconara, mediante il riconoscimento di ingenti somme, mentre ai piccoli produttori si chiedono sacrifici.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Crippa 26.7, 26.8 e 26.9.

  Raffaello VIGNALI (NCD), in relazione all'emendamento Pagano 26.10, che sottoscrive, evidenzia che lo stesso ha il fine di salvare dal collasso finanziario le piccole aziende italiane che hanno investito sul fotovoltaico senza fini speculativi, ma soltanto al fine di garantirsi un reddito certo negli anni, che gli consenta di programmare altri investimenti. Per questo motivo l'emendamento si applica agli impianti, realizzati esclusivamente in aree titolate zone industriali e di potenza nominale non superiore ad 1 MW. Per analoghe ragioni si applica agli impianti realizzati sulle superfici di capannoni siti in aree titolate industriali o su serre coltivate. Relativamente agli impianti realizzati sui tetti degli edifici, rileva che lo Stato aveva a suo tempo incentivato la realizzare di tali impianti sui tetti contenenti amianto, al fine di ottenere un doppio beneficio ambientale: da una parte la produzione di energia da fonte rinnovabile e dall'altra lo smaltimento dell'amianto, a totale carico dei proprietari. Prosegue sottolineando come non sia ora ammissibile che lo Stato prenda i benefici e disconosca i premi promessi, concessi e contrattualizzati. Ritiene quindi che il rapporto di fiducia tra lo Stato e le imprese, cardine di qualsiasi sistema democratico, sia oggi messo in seria discussione da quanto previsto dall'articolo in esame. Raccomanda pertanto l'approvazione dell'emendamento Pagano 26.10.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Pagano 26.10.

  Marco DONATI (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 26.19.

  Ermete REALACCI, presidente dichiara decaduti gli emendamenti Alfreider 26.22 e 26.23, Pilozzi 26.24 e Grimoldi 26.26.

  Angelo Antonio D'AGOSTINO (SCpI) ritira l'emendamento a sua prima firma 26.28.

  Ermete REALACCI, presidente dichiara decaduto l'emendamento Alfreider 26.29.

Pag. 29

  Le Commissioni approvano l'emendamento dei relatori 26.46 (vedi allegato 2).

  Marco DONATI (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 26.34.

  Raffaella MARIANI (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 26.38.

  Ermete REALACCI, presidente, constatata l'assenza del proponente, dichiara decaduto l'emendamento Grimoldi 26.42.

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, passando alle proposte emendative riferite all'articolo 28 del provvedimento, formula un invito al ritiro, altrimenti parere contrario, sugli emendamenti Crippa 28.1 e Misuraca 28.3. Esprime parere favorevole, purché riformulato nei termini riportati in allegato, sull'emendamento Abrignani 28.7 (vedi allegato 2).

  Il viceministro per lo sviluppo economico Claudio DE VINCENTI concorda con il parere espresso dal relatore.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Crippa 28.1.

  Raffaello VIGNALI (NCD) sottoscrive l'emendamento Misuraca 28.3 e ne chiede l'accantonamento. Chiede inoltre di accantonare l'emendamento Abrignani 28.7, al fine di valutare la proposta di riformulazione del relatore.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) accetta la proposta di riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 28.7.

  Ermete REALACCI, presidente, non essendovi obiezioni, dispone l'accantonamento degli emendamenti Misuraca 28.3 e Abrignani 28.7.

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, passando alle proposte emendative riferite all'articolo 29 del provvedimento, formula un invito al ritiro, altrimenti parere contrario, sull'emendamento Ricciatti 29.4. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Piso 29.8, Catalano 29.9, a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Dall'approvazione di tali emendamenti come riformulati risulterebbero assorbiti gli emendamenti Dell'Orco 29.7 e l'identico Oliaro 29.11. Formula inoltre un invito al ritiro, altrimenti parere contrario, sugli emendamenti Cera 29.10 e Russo 29.16.

  Il viceministro per lo sviluppo economico Claudio DE VINCENTI concorda con il parere espresso dal relatore.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ricciatti 29.4.

  Ivan CATALANO (Misto) accetta la proposta di riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 29.9 e ricorda che lo scambio modale nel trasporto merci rappresenta un settore strategico e un obiettivo prioritario della IX Commissione.

  Albrecht PLANGGER (Misto-Min.Ling.) chiede quali effetti avrebbe la norma sul trasporto al Brennero.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Piso 29.8 e Catalano 29.9 come riformulati (vedi allegato 2).

  Ermete REALACCI, presidente, constatata l'assenza del proponente, dichiara decaduto l'emendamento Cera 29.10.

  Il viceministro per lo sviluppo economico Claudio DE VINCENTI invita il proponente dell'emendamento Russo 29.16 a ritirare il suddetto emendamento e a trasformarlo in ordine del giorno, evidenziando che il Governo affronterà la questione del trasporto pubblico locale ferroviario nella regione Campania nel prossimo decreto-legge c.d. Sblocca Italia.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento Russo 29.16 e chiede che il problema del trasporto pubblico Pag. 30locale ferroviario nella regione Campania venga affrontato al più presto.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO, confermando l'intenzione del Governo di affrontare e risolvere la problematica in esame, invita i componenti della Commissione a non ampliare ulteriormente l'oggetto del decreto-legge in esame, che dovrebbe piuttosto essere maggiormente circoscritto.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) chiede che l'emendamento Russo 29.16 venga accantonato.

  Ermete REALACCI, presidente, non essendovi obiezioni, dispone l'accantonamento dell'emendamento Russo 29.16.

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, passando alle proposte emendative riferite all'articolo 30 del provvedimento, esprime parere favorevole sull'emendamento 30.15 del Governo. Formula un invito al ritiro, altrimenti parere contrario, sugli emendamenti Zolezzi 30.4, Rampelli 30.10 e Pilozzi 30.11.

  Il viceministro per lo sviluppo economico Claudio DE VINCENTI concorda con il parere espresso dal relatore.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento del Governo 30.15 (vedi allegato 2) e respingono l'emendamento Zolezzi 30.4.

  Ermete REALACCI, presidente, constatata l'assenza dei proponenti, dichiara decaduti gli emendamenti Rampelli 30.10 e Pilozzi 30.11.

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Crippa 30-bis.01, subordinatamente ad una sua riformulazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Il viceministro Claudio DE VINCENTI, esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

   Davide CRIPPA (M5S) propone una ulteriore riformulazione della proposta di modifica in esame nel senso di inserire un termine temporale di 90 giorni per l'adozione del decreto ministeriale.

  Il viceministro Claudio DE VINCENTI, dichiara di condividere l'integrazione richiesta.

  Gianluca BENAMATI (PD) ringrazia i relatori ed il Governo per l'espressione del parere favorevole sulla proposta emendativa in esame, che riprende il contenuto di un atto d'indirizzo approvato in VI Commissione. Dichiara, quindi, di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Crippa 30-bis.01, nel testo riformulato.

  Ermete REALACCI, presidente dell'VIII Commissione, dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo 30-bis.01, nel testo riformulato.

  Massimiliano MANFREDI (PD) dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo 30-bis.01, nel testo riformulato.

  Marco CAUSI (PD) dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Crippa 30-bis.01, nel testo riformulato.

  Serena PELLEGRINO (SEL) dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Crippa 30-bis.01, nel testo riformulato.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'articolo aggiuntivo Crippa 30-bis.01 (Nuova formulazione) (vedi allegato 2).

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento 30-sexies.1.

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  Il viceministro Claudio DE VINCENTI, esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  La Commissione, quindi, approva l'emendamento Taricco 30-sexies.1 (vedi allegato 2).

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Bratti 30-sexies.03, subordinatamente ad una sua riformulazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Il viceministro Claudio DE VINCENTI, esprime parere conforme a quello espresso dai relatori. Fa notare che l'emendamento, così come riformulato, riprende una posizione già assunta dall'Italia in sede europea, che la pone all'avanguardia nello sviluppo dei biocarburanti di seconda generazione.

  Raffaella MARIANI (PD) accetta la riformulazione testé proposta.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Bratti 30-sexies.03 (Nuova formulazione) (vedi allegato 2).

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione, invita al ritiro dell'emendamento Ricciatti 33.1, precisando che, altrimenti, il parere s'intenderebbe contrario.

  Il viceministro Claudio DE VINCENTI, esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  Davide CRIPPA (M5S) insiste per la votazione dell'emendamento 33.1, a sua prima firma.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Crippa 33.1.

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Crippa 33-bis.1 e Pellegrino 33-bis.3.

  Il viceministro Claudio DE VINCENTI, esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  Serena PELLEGRINO (SEL) esprime soddisfazione per i pareri testé espressi, che sopprimono una norma giudicata vergognosa, che è volta a colpire le associazioni dei professionisti, escludendole dalle gare di appalto.

  Davide CRIPPA (M5S) accoglie positivamente i pareri favorevoli testé espressi, grazie ai quali sarà possibile sopprimere una norma che mira ad introdurre un condono tombale a favore delle imprese che hanno operato in modo abusivo.

  Tino IANNUZZI (PD) dichiara di voler sottoscrivere gli identici emendamenti Crippa 33.bis.1 e Pellegrino 33-bis.3, sottolineando l'esigenza di sopprimere una norma che colpisce il settore delle professioni.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva gli identici emendamenti Crippa 33.bis.1 e Pellegrino 33-bis.3 (vedi allegato 2).

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione, invita al ritiro dell'articolo aggiuntivo Alfreider 34-bis.01, precisando che, altrimenti, il parere s'intenderebbe contrario.

  Il viceministro Claudio DE VINCENTI, esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  Albrecht PLANGGER (Misto-Min.Ling.) dichiara di ritirare l'articolo aggiuntivo Alfreider 34-bis.01, di cui è cofirmatario.

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  Marco CAUSI (PD) richiama l'esigenza che i relatori presentino un emendamento soppressivo del comma 1-ter dell'articolo 20, in recepimento di una condizione recata dal parere espresso dalla VI Commissione.

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione, presenta l'emendamento 20.10 (vedi allegato 1), di cui raccomanda l'approvazione, dal momento che sopprime il comma 1-ter dell'articolo 20, in recepimento di una condizione recata dal parere espresso dalla VI Commissione. Invita, quindi, al ritiro degli emendamenti Villarosa 20.1 e Ricciatti 20.4, precisando che, altrimenti, il parere s'intenderebbe contrario.

  Il viceministro Claudio DE VINCENTI, esprime parere conforme a quello espresso dai relatori, dichiara di rimettersi alle Commissioni sull'emendamento 20.10 dei relatori.

  La Commissione respinge l'emendamenti Villarosa 20.1 e approva l'emendamento 20.10 dei relatori (vedi allegato 2). Respinge, quindi, l'emendamento Ricciatti 20.4.

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione, invita al ritiro dell'emendamenti Ricciatti 18.4, degli identici emendamenti 18.17 e Da Villa 18.23, degli emendamenti Allasia 18.25, Ricciatti 18.27 e dell'articolo aggiuntivo Della Valle 18.01.

  Il viceministro Claudio DE VINCENTI, esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Ricciatti 18.4.

  Raffaello VIGNALI (NCD), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 18.20, precedentemente ritirato, fa notare che esso mirava a sopprimere il comma 3 dell'articolo 18, che colpisce le piccole e medie imprese.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge gli identici emendamenti Ricciatti 18.17 e Da Villa 18.23.

  Ermete REALACCI, presidente dell'VIII Commissione, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Allasia 18.25: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Ricciatti 18.27 e l'articolo aggiuntivo Della Valle 18.01.

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 18-bis.9 dei relatori, a seguito del quale risulta precluso l'emendamento 18-bis.2 Mannino.

  Il viceministro Claudio DE VINCENTI, esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  La Commissione, quindi, approva l'emendamento 18-bis.9 dei relatori (vedi allegato 2).

  Lorenzo BASSO (PD), relatore per la X Commissione, anche a nome del relatore per l'VIII Commissione, conferma il parere favorevole sull'emendamento Abrignani 28.7, subordinatamente ad una sua riformulazione, che assorbirebbe pertanto l'emendamento Misuraca 28.3.

  Il viceministro Claudio DE VINCENTI, esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  Raffaello VIGNALI (NCD), dichiara di ritirare l'emendamento Misuraca 28.3, di cui è cofirmatario.

  La Commissione, quindi, approva l'emendamento Abrignani 28.7 (Nuova formulazione) (vedi allegato 2).

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  Ermete REALACCI, presidente dell'VIII Commissione, prende atto che i presentatori insistono per la votazione dell'emendamento Russo 29.16.

  La Commissione, quindi, respinge l'emendamento Russo 29.16.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che la presidenza si intende autorizzata al seguente coordinamento formale ai sensi dell'articolo 90, comma 1, del regolamento:

  «all'articolo 11, l'emendamento Crippa 11.13 (nuova formulazione) è riformulato come emendamento sostitutivo del comma 6, quanto alla novella all'articolo 14 del decreto-legge n. 179 del 2012, e aggiuntivo di un ulteriore comma 6-bis, per la parte restante, nei termini seguenti:
   6. All'articolo 14, comma 8, lettera d) del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, il penultimo periodo è sostituito dal seguente: «L'ISPRA e le ARPA/APPA provvedono, in attuazione del presente decreto, all'elaborazione di linee guida che sono approvati con uno o più decreti del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentite le competenti commissioni parlamentari.»;
   6-bis I decreti del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare previsti dal citato articolo 14, comma 8, lettera d), come modificato dal comma 6 del presente articolo, sono adottati entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto».

  Le Commissioni approvano.

  Le Commissioni deliberano di conferire il mandato al relatori di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Deliberano altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente. Comunica inoltre che i deputati Allasia e Grimoldi e Crippa e Terzoni hanno richiesto di svolgere le funzioni di relatori di minoranza nell'esame in Assemblea.

  Il viceministro Claudio DE VINCENTI ringrazia tutti i componenti delle Commissioni riunite per avere affrontato con urgenza ed impegno un compito faticoso. Osserva, anche in maniera autocritica, che tale lavoro intenso ha permesso di apportare notevoli miglioramenti ad un testo che presentava aspetti problematici dopo l'esame in prima lettura.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO si associa alle considerazioni del collega De Vincenti.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che la presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 18.45.

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