CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 31 luglio 2014
282.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 31 luglio 2014. — Presidenza del presidente Elio VITO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 8.35.

DL 91/2014: Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea.
C. 2568 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni riunite VIII e X).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizione).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

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  Elio VITO, presidente, segnala che è pervenuta la richiesta affinché della seduta odierna sia data pubblicità mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Intervenendo sui lavori della Commissione, fa, quindi, presente che il tribunale speciale di Nuova Delhi ha rinviato al 14 ottobre l'udienza prevista per oggi sulla vicenda dei due fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in India da oltre due anni e mezzo. Coglie, pertanto, l'occasione per ribadire la grave preoccupazione e l'attenzione costante con la quale la Commissione segue l'evolvere della situazione, che è destinata ad un approfondimento in occasione dell'imminente esame parlamentare del prossimo decreto-legge di proroga delle missioni internazionali. Ricorda, infine, che è ancora pendente la richiesta di incontro, avanzata dai presidenti delle Commissioni affari esteri e difesa di Camera e Senato, nei confronti del Presidente del Consiglio dei ministri, contestualmente ai Ministri degli affari esteri e della difesa.

  Giorgio ZANIN (PD), relatore, svolge l'illustrazione del provvedimento segnalando che le norme di competenza della Commissione, che si rinvengono nell'articolo 13, comma 5, lettere a) e b), e comma 6, del decreto-legge in titolo, evidenziano una connessione con le tematiche affrontate in occasione dell'indagine conoscitiva in materia di servitù militari.
  Più in dettaglio, rileva che la lettera a) del richiamato comma 5 riformula il comma 5-bis dell'articolo 184 del decreto legislativo n. 152 del 2006 (il cosiddetto Codice dell'ambiente), specificando che i nuovi decreti del Ministro della difesa chiamati a definire le speciali procedure per il trattamento dei rifiuti militari, compresi quelli navali, dovranno uniformarsi non solo alla disciplina generale del citato decreto legislativo, ma anche a quella dell'Unione europea. La relazione governativa specifica, altresì, che l'intervento è finalizzato a superare i dubbi applicativi ed interpretativi che connotavano la previgente disciplina.
  Sottolinea, quindi, che il nuovo comma 5-bis si differenzia dal testo previgente soprattutto per un'elencazione più dettagliata del campo di applicazione della disciplina regolamentare. Viene, infatti, chiarito che nel campo di applicazione rientrano il trattamento e lo smaltimento delle acque reflue navali e oleose di sentina delle navi militari da guerra, delle navi militari ausiliarie e del naviglio dell'Arma dei carabinieri, del Corpo della Guardia di finanza e del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera, iscritti nel quadro e nei ruoli speciali del naviglio militare dello Stato. Un'ulteriore modifica riguarda l'ampliamento dei soggetti coinvolti nella procedura di adozione delle nuove norme regolamentari, attraverso la previsione anche del concerto dei Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'economia e delle finanze. Scompare invece, rispetto al testo previgente, dalle competenze attribuite alle norme regolamentari, la determinazione dei criteri di individuazione delle concentrazioni di soglia di contaminazione (CSC) applicabili ai siti appartenenti al demanio militare e alle aree in uso esclusivo alle Forze armate, tenuto conto delle attività effettivamente condotte nei siti stessi o nelle diverse porzioni di essi. Tale ultima modifica è giustificata dall'introduzione di una specifica disciplina per la bonifica delle aree militari introdotta dalla successiva lettera b) del comma 5 dell'articolo in esame.
  Osserva, a tal proposito, che la lettera b) introduce, sempre nel decreto legislativo n. 152 del 2006, un nuovo articolo 241-bis, relativo alla disciplina della sicurezza e della bonifica delle aree militari, composto da 9 commi.
  In particolare, segnala che il comma 1 stabilisce che per l'individuazione delle misure di prevenzione e di messa in sicurezza e per le bonifiche da realizzare si applichino le concentrazioni di soglia di Pag. 241contaminazione di cui alla Tabella 1, colonna b), dell'allegato 5, alla parte IV, Titolo V, del Codice dell'ambiente.
  A tal fine, ritiene essenziale rilevare che la citata Tabella 1, colonna b), ammette concentrazioni di sostanze inquinanti molto elevate tipiche delle zone industriali e che tra le aree militari figurano anche i poligoni addestrativi che consistono in aree molto vaste al cui interno sono presenti sia zone utilizzate per le esercitazioni a fuoco, sia zone residenziali, dove insistono gli alloggi per i militari e le loro famiglie, sia, infine, vaste zone ad uso agricolo-pastorale, da cui si ricavano prodotti destinati alla filiera agroalimentare o anche fieno destinato alla vendita.
  Alla luce degli evidenti rischi per la salute umana, derivanti dalla possibile immissione sul mercato agroalimentare di materie prime prodotte su territori ad elevata contaminazione, reputa necessario che il provvedimento si arricchisca di una norma che articoli il riferimento alle colonne a) o b) della Tabella 1 a seconda delle destinazioni d'uso delle diverse aree interne ai poligoni. Tra l'altro, in assenza di tale distinzione, il mero smaltimento di arbusti o di fieno tagliato, anche soltanto per esigenze connesse alle attività addestrative, richiederebbe una procedura più complessa ed onerosa, trattandosi di materiali ad alta contaminazione e quindi da destinare ad impianti specifici.
  Evidenzia, poi, che il comma 2 statuisce che gli obiettivi di intervento nelle aree del demanio destinate ad uso esclusivo delle Forze armate devono individuarsi previa idonea e specifica analisi di rischio del sito, nella conduzione della quale si dovrà tenere conto dell'effettivo utilizzo delle aree interessate e di quelle limitrofe. Il comma 3 stabilisce, invece, che, in caso di declassificazione del sito da uso militare a destinazione residenziale, resta fermo che dovranno essere applicati i valori di concentrazione di soglia di contaminazione della Tabella 1, colonna a), validi per i siti ad uso verde pubblico e privato e residenziale. Il comma 4 del nuovo articolo 241-bis dispone che le CSC delle sostanze specifiche delle attività militari non incluse nella Tabella 1 dell'Allegato 5, siano definite dall'Istituto Superiore di Sanità sulla base delle informazioni tecniche fornite dal Ministero della difesa. Il comma 5 del nuovo articolo 241-bis consente al Ministero della difesa di avvalersi, con apposite convenzioni, di organismi strumentali dell'Amministrazione centrale che operano nel settore delle bonifiche per svolgere le attività di progettazione e realizzazione degli interventi di bonifica e messa in sicurezza all'interno delle aree militari. Il medesimo comma prevede, peraltro, che lo stesso Ministero definisca con propria determinazione le modalità di attuazione relative alla progettazione e realizzazione degli interventi di bonifica.
  Segnala, infine, che il comma 6 dell'articolo 13 detta la necessaria disciplina transitoria a salvaguardia delle funzionalità del sistema nelle more dell'emanazione dei nuovi decreti ministeriali previsti dal nuovo comma 5-bis dell'articolo 184 del Codice dell'ambiente.
  Alla luce di quanto esposto, presenta, dunque, una proposta di parere favorevole con una condizione (vedi allegato 1), che potrà recepire eventuali contributi emersi nel corso del dibattito.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO premette che il rispetto dell'ambiente rappresenta una priorità ed un obbligo per il Dicastero della difesa, che ha comunque dato dimostrazioni di grande sensibilità al riguardo. Esprime conseguentemente una valutazione favorevole sulla proposta di parere formulata dal relatore. Nel far, quindi, presente che presso le Commissioni di merito sono stati presentati numerosi emendamenti e che anche il Governo ha chiesto di modificare alcune parti del provvedimento, invita la Commissione a riflettere sul complesso dell'intervento normativo in esame, cui ha contribuito anche il Dicastero dell'ambiente, e a considerare la possibilità di esprimere un parere sul testo risultante dagli emendamenti approvati.

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  Massimo ARTINI (M5S) ringrazia il relatore per aver evidenziato la necessità di distinguere i livelli delle soglie di contaminazione a seconda della tipologia delle attività che si svolgono sulle aree su cui insistono servitù militari, e ciò anche in considerazione degli esiti della II Conferenza nazionale sulle servitù militari. Evidenzia come, allo stato, l'Amministrazione della difesa goda di ampia discrezionalità nel procedimento finalizzato alla valutazione delle concentrazioni rispetto alla tipologia delle aree e, pertanto, domanda al relatore se vi sia disponibilità a riformulare la condizione apposta alla proposta di parere favorevole con un riferimento alla previsione di apposite convenzioni tra la Difesa e le regioni ai fini della individuazione delle suddette aree.
  Quanto alle considerazioni del sottosegretario Alfano, sottolinea che l'aver concordato con il Dicastero competente per materia le modifiche da apportare non rappresenta sempre una garanzia per il rispetto dell'ambiente, come peraltro ben testimoniano esempi passati.

  Michele PIRAS (SEL), nell'esprimere soddisfazione per l'illustrazione svolta dal relatore, osserva che nella materia regna disordine e opacità anche a causa del fatto che il Codice dell'ambiente non disciplina le attività militari. A suo avviso, sarebbe incongruo equiparare i poligoni alle aree industriali, né è possibile diversificare la disciplina delle CSC in ragione delle singole destinazioni uso, trattandosi di aree contigue e in cui la contaminazione da parte degli agenti inquinanti avviene anche per effetto degli agenti atmosferici. A suo giudizio l'unica misura ragionevole consisterebbe nell'assoggettare i poligoni al regime di maggior rigore in termini di tutela ambientale e della salute umana, applicando i massimali più severi. Ritiene, in generale, che l'esperienza maturata in Italia sconsiglia un approccio di tali questioni basato sull'esercizio di una discrezionalità che in generale prelude al sedimentarsi di prassi arbitrarie e contraddittorie. Osserva che la maggior parte dei poligoni sono aree ad uso promiscuo e variabile anche rispetto alle diverse stagioni dell'anno, per cui vi sono territori costieri che in taluni mesi prevedono il passaggio e lo stazionamento di turisti laddove in altri periodi vi si svolgono esercitazioni a fuoco. Propone pertanto di limitare la disciplina dei poligoni alla colonna a) della citata Tabella 1) del Codice del 2006.

  Gian Piero SCANU (PD), ringraziando il relatore, manifesta al rappresentante del Governo la disponibilità a collaborare e a portare chiarezza su una materia di indubbia rilevanza, senza procedere a formulare indirizzi o giudizi generici. Osserva che i gruppi finora intervenuti hanno evidenziato una visione ed una sensibilità condivise, di cui il parere sarà espressione e che il Governo, a suo avviso, dovrebbe sapere rappresentare nelle altre fasi dell’iter di esame del provvedimento. Valutando in modo assai critico il decreto-legge in titolo, ritiene, in generale, che i tempi siano maturi nel nostro Paese per un'emancipazione culturale sul tema delle servitù militari, diversamente si rischia una regressione, anche alla luce delle mancate doverose prese di posizione da parte del Dicastero dell'ambiente. Concorda con l'analisi svolta dal collega Piras e ritiene che anche gli esiti della II Conferenza nazionale sulle servitù militari abbiano evidenziato le resistenze ancora diffuse presso l'Esecutivo ad accettare un'interazione sinergica con il Parlamento. Quanto alla questione della diversificazione dei coefficienti massimi di contaminazione in relazione alla destinazione delle singole aree interne ai poligoni, a suo giudizio una disciplina accurata dei singoli casi condurrebbe paradossalmente ad un ulteriore irrigidimento dell'assetto attuale delle servitù militari. Ribadisce, pertanto, l'opportunità di mantenere l'impostazione data al parere dal relatore, che ha rappresentato la questione in termini dirimenti per il suo gruppo.

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  Elio VITO, presidente, preso atto dell'orientamento favorevole del rappresentante del Governo sulla proposta di parere, come inizialmente presentata dal relatore, ritiene che il miglior contributo che la Commissione possa dare ad un'evoluzione in positivo della materia sia quello di pervenire ad una deliberazione entro la giornata odierna.

  Massimo ARTINI (M5S) propone un'ulteriore riformulazione del parere, affinché, qualora un territorio incluso in una servitù militare sia da sottoporre al regime più rigoroso in materia di CSC, il coefficiente di maggior tutela sia esteso all'intera servitù militare.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO, nel pieno rispetto delle prerogative del Parlamento, assicura che il Governo eserciterà correttamente il proprio ruolo nelle diverse fasi dell’iter di esame del provvedimento, nella piena considerazione di quanto la Commissione potrà avere espresso in sede consultiva. Manifesta contrarietà rispetto alla proposta di riformulazione avanzata dal Movimento Cinque Stelle e finalizzata alla sigla di convenzioni tra Ministero della difesa e regioni o, comunque, ad instaurare un meccanismo procedurale di coinvolgimento delle regioni nella gestione delle aree militari e ciò anche per i tempi che necessariamente tali meccanismi richiederebbero rispetto alla necessità di provvedere celermente sul piano della tutela ambientale.

  Giorgio ZANIN (PD), relatore, alla luce delle considerazioni emerse nel corso del dibattito, prospetta la possibilità che la riformulazione avanzata dal collega Artini si declini piuttosto in un parere vincolante delle regioni o di un'intesa tra queste e il Ministero della difesa, evidenziando l'esigenza che sulla materia non si disperda il patrimonio di consenso tra le forze politiche emerso anche in questa seduta. Non concorda sull'ulteriore proposta di riformulazione avanzata dal collega Artini sulla gestione delle CSC.

  Elio VITO, presidente, dati i tempi a disposizione, prospetta ai colleghi il rischio che, considerato l'andamento dei lavori parlamentari odierni, la Commissione non riesca a pervenire ad una deliberazione.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO ritiene che il coinvolgimento procedurale di molteplici soggetti istituzionali potrebbe non necessariamente tradursi in una rafforzata tutela di beni quali l'ambiente o la salute, come lo stesso onorevole Artini ha polemicamente osservato rispetto a casi passati. Ribadisce, pertanto, di non condividere la riformulazione prospettata anche dal relatore con riferimento ad un parere vincolante o ad un'intesa tra Ministero della difesa e regioni nella gestione delle aree militari, rimettendosi alla ponderata valutazione da parte della Commissione.

  Marco MARCOLIN (LNA) ricorda ai colleghi finora intervenuti che la Commissione deve esprimersi sulle materie di propria competenza. Preannuncia il voto di astensione del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore, ritenendo che i residuati delle attività addestrative debbano essere gestiti in modo congruo rispetto alle finalità del territorio e scongiurando che i poligoni ad oggi esistenti ma destinati ad una riperimetrazione o allo smantellamento possano degradare a vere e proprie discariche non bonificabili.

  Gian Piero SCANU (PD) non concorda con la valutazione fatta dal Governo circa il rapporto con le regioni, il cui coinvolgimento non sarebbe connesso alla zonizzazione dei poligoni ma alla attenuazione dei costi sociali connessi alle servitù militari. Le proposte di riformulazione del parere avanzate dal relatore muovono, infatti, nella direzione dell'individuazione di un punto di equilibrio, senza introdurre una gerarchia tra i soggetti istituzionali coinvolti e in modo da indurre gli stessi ad Pag. 244una sintesi tra i divergenti interessi. Auspica, pertanto, una considerazione positiva della formulazione recante il riferimento alla intesa tra Ministero della difesa e regioni.

  Giorgio ZANIN (PD) si associa alle riflessioni e all'auspicio finale espresso dal collega Scanu, confermando che la proposta di riformulazione contempla il riferimento all'intesa tra Ministero della difesa e regioni.

  Massimo ARTINI (M5S) concorda con la proposta di riformulazione avanzata dal relatore, relativa alla previsione di un parere vincolante da parte delle regioni, non ritenendo sufficiente il solo strumento dell'intesa.

  Michele PIRAS (SEL) preannuncia il voto di astensione del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole con condizione, come da ultimo riformulato dal relatore, di cui ha apprezzato lo sforzo costruttivo, precisando che in assenza di un'intesa tra Dicastero e regioni la questione rischia di rimanere irrisolta e di facilitare il mantenimento di prassi sconvenienti.

  Massimo ARTINI (M5S) condivide con convinzione l'osservazione del collega Piras, preannunciando a sua volta il voto di astensione del suo gruppo.

  Rosanna SCOPELLITI (NCD) ringrazia i colleghi Scanu e Zanin per la disponibilità al dialogo e alla mediazione, come pure il rappresentante del Governo che ha comunque collaborato proficuamente al dibattito. Preannuncia un voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole, come da ultimo riformulato.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, quindi, la proposta di parere favorevole con condizione, come da ultimo riformulato dal relatore (vedi allegato 2).

Rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2013.
C. 2541 Governo.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2014.
C. 2542 Governo.
Tabella n. 11.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, e conclusione – Relazioni favorevoli).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 29 luglio 2014.

  Elio VITO, presidente, segnala che è pervenuta la richiesta affinché della seduta odierna sia data pubblicità mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Avverte, quindi, che non sono state presentate proposte emendative riferite ai disegni di legge in esame.

  Vincenzo D'ARIENZO (PD), relatore, formula una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2013 (vedi allegato 3), nonché una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante disposizioni per l'Assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2014.

  Massimo ARTINI (M5S) presenta, anche a nome del Movimento Cinque Stelle, una proposta alternativa di relazione sul disegno di legge recante il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2013 (vedi allegato 4).

  Vincenzo D'ARIENZO (PD), relatore, osserva che la proposta alternativa di relazione sul disegno di legge recante il Pag. 245Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2013, presentata dal collega Artini, contiene alcune premesse che potrebbero essere integrate nella proposta da lui presentata in qualità di relatore. In particolare, segnala di poter accogliere nella propria proposta di relazione la premessa riferita all'impatto sul bilancio della Difesa del decreto-legge di proroga del rifinanziamento delle missioni internazionali, nonché di poter meglio specificare il dato relativo ai ritorni occupazionali diretti derivanti dal programma F35, raffrontandolo con quello inizialmente previsto dal programma stesso.
  Domanda, quindi, se vi sia disponibilità da parte del Movimento Cinque Stelle ad esprimere un voto favorevole sulla proposta del relatore, qualora riformulata nel senso prospettato.

  Massimo ARTINI (M5S) ringrazia il relatore per la buona volontà manifestata ad integrare la sua proposta di relazione, che potrebbe servire da stimolo al Governo, tuttavia ritiene che l'impostazione della proposta di relazione del relatore non consenta ancora di pervenire ad una visione condivisa.

  Vincenzo D'ARIENZO (PD), relatore, conferma l'intenzione di riformulare la proposta di relazione sul Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2013, nel senso sopra indicato.

  Gian Piero SCANU (PD) preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo sulle relazioni favorevoli presentate dal relatore, nelle riformulazioni da lui prospettate.

  Marco MARCOLIN (LNA), nell'osservare come il conto consuntivo della Difesa, nonostante le riduzioni di spesa per gli armamenti, continui ad assestarsi su livelli sempre elevati, preannuncia il voto contrario da parte del suo gruppo.

  Rosanna SCOPELLITI (NCD) preannuncia il voto favorevole del gruppo del Nuovo Centrodestra.

  Donatella DURANTI (SEL), non rintracciando elementi di novità rispetto al passato, preannuncia il voto contrario di SEL, evidenziando come i provvedimenti in esame presentino ancora troppi punti oscuri e ribadendo la posizione del proprio gruppo, favorevole alla cancellazione del programma F-35.

  Gian Piero SCANU (PD) osserva come la chiarezza del dibattito non lasci spazio ad interpretazioni diverse da quelle effettivamente emerse dalle parole dei colleghi intervenuti. Prende, quindi, atto delle diversità di prospettiva evidenziate e, nel condividere pienamente il lavoro svolto dal relatore, auspica che dagli ulteriori approfondimenti condotti possano comunque emergere punti di convergenza.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO (NCD) dichiara di condividere le proposte di relazione illustrate e riformulate dal relatore.

  Elio VITO, presidente, avverte che saranno poste in votazione dapprima le proposte di relazione sui provvedimenti in titolo predisposte dal relatore, onorevole D'Arienzo, risultando conseguentemente preclusa, in caso di approvazione, la deliberazione sulla proposta alternativa di relazione sul Rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2013, presentata dall'onorevole Artini.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, con distinte votazioni, la proposta del relatore di riferire in senso favorevole alla V Commissione sul disegno di legge recante Rendiconto generale dello Stato per l'anno finanziario 2013, così come riformulata dal relatore (vedi allegato 5), e la proposta di relazione favorevole riferita al disegno di legge recante disposizioni per l'Assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2014 (vedi allegato 6).

  La seduta termina alle 9.40.

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INDAGINE CONOSCITIVA

  Giovedì 31 luglio 2014. — Presidenza del presidente Elio VITO.

  La seduta comincia alle 9.40.

Indagine conoscitiva in materia di servitù militari.
(Seguito dell'esame e approvazione del documento conclusivo).

  Elio VITO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Ricorda che, nella seduta dello scorso 23 luglio, sono stati illustrati dall'onorevole Corda i contenuti salienti della proposta di documento conclusivo. Segnala che è nel frattempo pervenuta una proposta dell'onorevole Zanin di modifica della proposta di documento conclusivo, di cui dà lettura.

  Emanuela CORDA (M5S) concorda con la proposta di integrazione del documento conclusivo, avanzata dal collega Zanin.

  Gian Piero SCANU (PD) condivide, a sua volta, la proposta dell'onorevole Zanin.

  Michele PIRAS (SEL) ringrazia i colleghi Corda e Scanu per il lavoro svolto, che ritiene rilevante e proficuo, preannunciando il voto favorevole del gruppo di SEL.

  Gian Piero SCANU (PD) si associa alle parole di apprezzamento del collega Piras e preannuncia il voto favorevole da parte del proprio gruppo sulla proposta di documento conclusivo, come riformulata. Auspica che dall'indagine conoscitiva possano derivare spunti utili per prossime iniziative legislative o di indirizzo da parte del Parlamento.

  Elio VITO, presidente, ricorda che anche il collega Salvatore Cicu, oggi deputato presso il Parlamento europeo, ha contribuito con costanza ai lavori dell'indagine conoscitiva, che ha promosso insieme ai colleghi Scanu e Corda.

  La Commissione approva, quindi, all'unanimità la proposta di documento conclusivo, così come riformulato (vedi allegato 7).

  La seduta termina alle 9.45.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

RELAZIONI AL PARLAMENTO

Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa per il triennio 2014-2016.

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