CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 24 luglio 2014
278.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 24 luglio 2014. — Presidenza del presidente Francesco Paolo SISTO.

  La seduta comincia alle 14.25.

Introduzione dell'articolo 372-bis del codice penale, concernente il reato di depistaggio.
Nuovo testo C. 559 Bolognesi.
(Parere alla II Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore, illustra il provvedimento in esame facendo presente che l'articolo unico dello stesso, come risultante dall'approvazione degli emendamenti da parte della Commissione Giustizia, introduce nel codice penale la nuova fattispecie delittuosa di «depistaggio e inquinamento processuale», riscrivendo l'articolo 375 del codice, oggi relativo alle circostanze che aggravano alcuni delitti contro l'amministrazione della giustizia. Le aggravanti sono invece collocate nel nuovo articolo 384-ter del codice. Attualmente il codice penale prevede reati che perseguono un obiettivo simile – indirizzare su una falsa pista le indagini penali svolte dall'autorità giudiziaria – come la falsa testimonianza, la calunnia e l'autocalunnia, il favoreggiamento, il falso ideologico, le false informazioni al pubblico ministero. Si tratta – come per il depistaggio – di comportamenti, anche omissivi, volti con diverse modalità ad ostacolare l'acquisizione della prova o l'accertamento dei fatti nel processo Pag. 6penale. L'articolo 1, comma 1, del provvedimento sostituisce l'articolo 375 del codice penale per punire con la reclusione da 2 a 8 anni chiunque compia una delle seguenti azioni, finalizzata ad impedire, ostacolare o sviare un'indagine o un processo penale: mutare artificiosamente il corpo del reato, lo stato dei luoghi o delle cose o delle persone connessi al reato; distruggere, sopprimere, occultare o rendere inservibili, anche in parte, elementi di prova o elementi comunque utili alla scoperta di un reato o al suo accertamento; formare o alterare artificiosamente, anche in parte, elementi di prova o elementi comunque utili alla scoperta di un reato o al suo accertamento. In ordine alla formulazione del testo si sottolinea il carattere arcaico dell'uso del verbo «immutare» al numero 1) del nuovo articolo 375 c.p. Peraltro, tale verbo è già utilizzato dal c.p., ad esempio all'articolo 374. Il comma 2 abroga nell'ambito del processo penale la fattispecie di frode processuale (articolo 374, secondo comma), in qualche modo assorbita dalla previsione del nuovo articolo 375 c.p. Residuano pertanto nell'articolo 374 le sole ipotesi di frode nel processo civile e nel processo amministrativo. Il comma 2-bis prevede che alla condanna per il delitto di depistaggio e inquinamento processuale consegua, in caso di reclusione superiore a 3 anni, la pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Il comma 3 introduce l'articolo 384-ter nel codice penale e vi colloca le circostanze che aggravano alcuni delitti contro l'amministrazione della giustizia, riprendendo nella prima parte l'attuale formulazione dell'articolo 375 c.p. In particolare, in base al primo comma, quando la commissione dei delitti di false informazioni al PM (articolo 371-bis), false dichiarazioni al difensore (articolo 371-ter), falsa testimonianza (articolo 372), falsa perizia o interpretazione (articolo 373), frode processuale (articolo 374) e depistaggio (nuovo articolo 375) comporti la pronuncia di una sentenza di condanna alla reclusione (evidentemente a danno di un terzo) il legislatore prevede un aggravio di pena per colui che ha ostacolato l'amministrazione della giustizia. La pena da applicare è così determinata: – reclusione da 3 a 8 anni, se la condanna derivata dalla falsità, dalla frode o dal depistaggio è alla reclusione fino a 5 anni; – reclusione da 4 a 12 anni, se la condanna derivata dalla falsità, dalla frode o dal depistaggio è alla reclusione superiore a 5 anni; – reclusione da 6 a 20 anni, se la condanna derivata dalla falsità, dalla frode o dal depistaggio è all'ergastolo. Rileva che il richiamo all'articolo 374, contenuto nel primo comma dell'articolo 384-ter, pare privo di effetti; infatti, con l'abrogazione del secondo comma dell'articolo 374, relativo alla frode nel processo penale, residua in tale articolo la sola frode nel processo civile e amministrativo. Pertanto, dalla condotta di frode processuale nel processo civile e amministrativo ex articolo 374 non può derivare una condanna alla reclusione a carico di terzi. Il secondo comma prevede un aumento della pena da un terzo alla metà quando alcuni delitti contro l'amministrazione della giustizia sono commessi: da un pubblico ufficiale o da un incaricato di un pubblico servizio, nell'esercizio delle funzioni; in relazione a procedimenti penali relativi ad associazioni sovversive (articolo 270 c.p.), associazioni terroristiche (articolo 270-bis c.p.), attentato contro il Presidente della Repubblica (articolo 276 c.p.), attentato per finalità terroristiche o di eversione (articolo 280 c.p.), atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi (articolo 280-bis c.p.), attentato contro la Costituzione (articolo 283 c.p.), insurrezione armata (articolo 284 c.p.), devastazione, saccheggio e strage (articolo 285 c.p.), sequestro di persona a scopo di terrorismo o eversione (articolo 289-bis c.p.), banda armata (articolo 306 c.p.), mafia (articoli 416-bis e 416-ter c.p.), strage (articolo 422 c.p.), associazioni segrete (articolo 2 della legge n. 17 del 1982), traffico internazionale di armi e materiale nucleare, chimico o biologico. Queste ultime aggravanti operano sulle pene previste per i delitti di simulazione di reato (articolo 367 c.p.), calunnia (articolo 368 c.p.), autocalunnia (articolo Pag. 7369 c.p.), false informazioni al PM (articolo 371-bis), false dichiarazioni al difensore (articolo 371-ter), falsa testimonianza (articolo 372), falsa perizia o interpretazione (articolo 373), frode processuale (articolo 374), depistaggio (nuovo articolo 375), intralcio alla giustizia (articolo 377 c.p.) e induzione a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria (articolo 377-bis c.p.). Se le circostanze concorrono, la pena è aumentata dalla metà fino al doppio. A mero titolo di esempio, il delitto di calunnia commesso da un pubblico ufficiale in relazione a un procedimento penale per associazione mafiosa, la cui pena base è la reclusione da 2 a 6 anni, con l'applicazione di quest'ultima aggravante potrebbe essere punito con la reclusione fino a 18 anni (pena massima base aumentata del doppio). Infine, il comma 4 del provvedimento modifica la disciplina della prescrizione del reato prevedendo il raddoppio dei termini di prescrizione per il delitto di depistaggio e inquinamento processuale aggravato La proposta di legge originaria, di iniziativa parlamentare, è accompagnata dalla sola relazione illustrativa.
  Quanto al rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite, fa presente che il provvedimento introduce una nuova fattispecie di reato e novella il codice penale. Ciò giustifica l'intervento con legge statale, in base all'articolo 117, secondo comma, lettera l) – ordinamento civile e penale – della Costituzione.
  Sul rispetto degli altri princìpi costituzionali, segnala che pare utile valutare sotto il profilo della ragionevolezza il contenuto del nuovo articolo 384-ter, primo comma, c.p.
  Osserva che tale disposizione individua pene aggravate identiche in relazione a diverse fattispecie di delitto, ciascuna delle quali presenta una pena base – e dunque una gravità – articolo 384-ter c.p. Ad esempio, sono ricondotte alla pena aggravata della reclusione da 3 a 8 anni tanto il delitto di false dichiarazioni al difensore (articolo 371-ter, pena base massima di 4 anni) quanto il delitto di depistaggio (articolo 375, pena base massima di 8 anni).
  In relazione al nuovo articolo 375 c.p. (depistaggio) si osserva altresì che la prima delle circostanze aggravanti comporta – nell'ipotesi meno grave – il solo aumento della reclusione nel minimo, mentre la pena massima è identica alla fattispecie base (8 anni).
  Formula, quindi, una proposta di parere favorevole con tre osservazioni (vedi allegato 1). La prima finalizzata a chiedere alla Commissione di merito di valutare assai attentamente il nuovo articolo 384-ter, primo comma, del codice penale – introdotto dall'articolo 1, comma 3, della proposta di legge – che individua pene aggravate identiche in relazione a diverse fattispecie di delitto, ciascuna delle quali presenta una pena base diversa, alla luce del principio costituzionale di proporzionalità tra offesa e sanzione (sentenze della Corte costituzionale n. 409 del 1989, n. 341 del 1994 e n. 394 del 2006).
  La seconda mirata a sollecitare, alla luce del principio costituzionale di proporzionalità tra offesa e sanzione, che la Commissione di merito valuti altresì con molta attenzione la prima delle circostanze aggravanti prevista dal nuovo articolo 384-ter, primo comma, che comporta – nell'ipotesi meno grave – il solo aumento della pena minima, mentre la pena massima è identica alla fattispecie base (8 anni). La terza mirata a chiedere che la Commissione di merito valuti attentamente l'opportunità di espungere dal nuovo articolo 384-ter c.p. il richiamo all'articolo 374, alla luce di quanto evidenziato in premessa.

  Matteo BRAGANTINI (LNA) chiede al relatore di riformulare il parere sostituendo all'osservazione n. 1 la parola «assai» con la seguente «molto».

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore, riformula la sua proposta di parere accogliendo l'osservazione del collega Bragantini.

  La Commissione approva la proposta di parere come riformulato dal presidente (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 14.35.

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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 24 luglio 2014.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.35 alle 14.55.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 24 luglio 2014. — Presidenza del presidente Francesco Paolo SISTO. – Intervengono il ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Maria Anna Madia, il sottosegretario di Stato per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Angelo Rughetti e il sottosegretario di Stato al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Roberto Reggi.

  La seduta comincia alle 20.30.

DL 90/2014: Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari.
C. 2486 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta notturna del 23 luglio 2014.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, avverte che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Comunica che il Governo ha presentato le proposte emendative 23.024 e 37.020 sulle quali la Presidenza si riserva di effettuare la valutazione di ammissibilità.
  Comunica inoltre che il relatore Fiano ha ritirato l'emendamento 21.42 e il deputato Lenzi ha ritirato gli emendamenti 1.45 e 1.47.
  Comunica che il deputato Balduzzi sottoscrive l'emendamento 4.45 Tinagli e che i deputati Centemero e Palmieri sottoscrivono gli articoli aggiuntivi Ghizzoni 1.08 e Palese 1.02, il deputato Miotto sottoscrive l'emendamento Rosato 7.31 (nuova formulazione).
  Avvisa infine che è pervenuto il parere della V Commissione.
  Avverte altresì che si procederà all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 4, sulle quali relatore e Governo hanno espresso i rispettivi pareri nella seduta di ieri.
  Constata, quindi, l'assenza del presentatore dell'emendamento Latronico 4.39: si intende vi abbia rinunciato.

  Ettore ROSATO (PD) sottoscrive gli emendamenti Crimì 4.5 e 4.6 e li ritira.

  Rocco PALESE (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento Polverini 4.74 e chiede che sia posto in votazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Polverini 4.74 e approva gli identici emendamenti Di Salvo 4.18, Martelli 4.31 e Airaudo 4.92 (vedi allegato 4).

  Dorina BIANCHI (NCD) ritira il suo emendamento 4.73.

  La Commissione respinge l'emendamento Kronbichler 4.93.

  Dorina BIANCHI (NCD) ritira l'emendamento Pagano 4.81, di cui è cofirmataria.

  Elena CENTEMERO (FI-PdL) ritira l'emendamento Brunetta 4.42, di cui è cofirmataria.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Cozzolino 4.47 e approva l'emendamento Centemero 4.41 (vedi allegato 4).

  Dorina BIANCHI (NCD) ritira il suo emendamento 4.91.

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  La Commissione respinge gli identici emendamenti Calabrò 4.10 e Dorina Bianchi 4.85.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, chiede che si proceda all'accantonamento degli identici emendamenti Borghi 4.35 e De Menech 4.59, al fine di approfondire la tematica oggetto delle predette proposte emendative.

  La Commissione acconsente.

  Ettore ROSATO (PD) sottoscrive l'emendamento Crimì 4.4 e lo ritira.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Placido 4.94, Cozzolino 4.48 e Polverini 4.70, sottoscritto dal deputato Palese.

  Elena CENTEMERO (FI-PdL) ritira l'emendamento Brunetta 4.40, di cui è cofirmataria.

  Anna GIACOBBE (PD) accetta la proposta di riformulazione del suo emendamento 4.26, illustrata dal relatore nella seduta di ieri, in fase di espressione dei pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 4.

  Il ministro Maria Anna MADIA esprime parere favorevole sull'emendamento Giacobbe 4.26, come riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Giacobbe 4.26 (Nuova formulazione) (vedi allegato 4).

  Francesco Paolo SISTO, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Giacobbe 4.26, come riformulato, si intendono preclusi gli emendamenti Airaudo 4.95, gli identici emendamenti Di Salvo 4.17 e Miccoli 4.28, gli identici emendamenti Giacobbe 4.25 e Polverini 4.76, gli emendamenti Polverini 4.69 e 4.68, Matteo Bragantini 4.9 e Di Salvo 4.15.

  Matteo BRAGANTINI (LNA), pur consapevole del fatto che il suo emendamento 4.9 risulta precluso, come ricordato dal presidente Sisto, ne illustra comunque la ratio, ritenendo che il relatore potrebbe tenerne conto, nel prosieguo dell'esame del provvedimento.

  Barbara POLLASTRINI (PD) accetta la proposta di riformulazione dell'emendamento Martelli 4.29, di cui è cofirmataria, avanzata dal relatore nella seduta di ieri.

  Il ministro Maria Anna MADIA esprime parere favorevole sull'emendamento Martelli 4.29, come riformulato.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Martelli 4.29 (Nuova formulazione) e Di Salvo 4.16 (vedi allegato 4).

  Celeste COSTANTINO (SEL) chiede al relatore e al governo un ripensamento circa il parere espresso sull'emendamento Placido 4.96.

  Emanuele FIANO (PD) relatore, ritiene che, a seguito dell'approvazione Martelli 4.29, come riformulato, dovrebbero considerarsi accolte le ragioni alla base dell'emendamento Placido 4.96.

  La Commissione respinge l'emendamento Placido 4.96.

  Barbara POLLASTRINI (PD) ritira l'emendamento Giacobbe 4.32, di cui è cofirmataria.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Airaudo 4.97, Ciprini 4.65, Tinagli 4.46 e 4.79.

  Renato BALDUZZI (SCpI) sottoscrive l'emendamento Tinagli 4.45, accogliendone la proposta di riformulazione avanzata dal relatore nella seduta di ieri.

  Il ministro Maria Anna MADIA esprime parere favorevole sull'emendamento Tinagli 4.45, come riformulato.

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  La Commissione approva l'emendamento Tinagli 4.45 (Nuova formulazione) (vedi allegato 4).

  Francesco Paolo SISTO, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Tinagli 4.45, come riformulato, risultano assorbiti gli emendamenti Ciprini 4.53 e 4.55.

  Ettore ROSATO (PD) ritira il suo emendamento 4.57.

  Antonio LEONE (NCD) ritira il suo emendamento 4.60.

  Marialuisa GNECCHI (PD) ritira l'emendamento 4.24, di cui è cofirmataria.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Kronbichler 4.98, Di Salvo 4.14, gli identici emendamenti Di Salvo 4.13 e Airaudo 4.99, nonché gli identici emendamenti Centemero 4.44, Dorina Bianchi 4.63 e Leone 4.61 e gli emendamenti Cozzolino 4.49, Di Salvo 4.12 e Kronbichler 4.100. Approva, quindi l'emendamento De Menech 4.58 (vedi allegato 4).

  Daniela Matilde Maria GASPARINI (PD) ritira i suoi emendamenti 4.7 e 4.8.

  Tiziana CIPRINI (M5S) illustra il suo emendamento 4.54, chiedendo al relatore e al governo un ripensamento del parere espresso.

  Davide TRIPIEDI (M5S), in qualità di cofirmatario dell'emendamento Ciprini 4.54, ne raccomanda l'approvazione.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, fa presente che l'emendamento in oggetto presenta problemi attinenti alla copertura finanziaria.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Ciprini 4.54, Placido 4.101 e Di Salvo 4.19.

  Anna GIACOBBE (PD) ritira l'emendamento 4.34 di cui è cofirmataria.

  Marilena FABBRI (PD) ritira il suo emendamento 4.37.

  La Commissione, respinge l'emendamento Cominardi 4.66.

  Tiziana CIPRINI (M5S) accoglie la proposta di riformulazione del suo emendamento 4.51, avanzata dal relatore nella seduta di ieri, a condizione di riferirla al comma 1-ter, mantenendo pertanto inalterato il comma 1-bis del predetto emendamento, in quanto non confluito nell'ipotesi di riformulazione. Chiede, pertanto, se sia possibile procedere alla votazione per parti separate.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, in assenza di obiezioni, accoglie la proposta di votazione per parti separate dell'emendamento Ciprini 4.51.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, esprime parere contrario sul comma 1-bis dell'emendamento Ciprini 4.51.

  Il ministro Maria Anna MADIA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge il comma 1-bis dell'emendamento Ciprini 4.51.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, esprime parere favorevole sul comma 1-ter dell'emendamento Ciprini 4.51, come riformulato.

  Il ministro Maria Anna MADIA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione approva il comma 1-ter dell'emendamento Ciprini 4.51, come riformulato (vedi allegato 4).

  Elena CENTEMERO (FI-PdL) accoglie la proposta di riformulazione del suo emendamento 4.2, illustrata dal relatore nella seduta di ieri.

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  Emanuele COZZOLINO (M5S) accoglie la proposta di riformulazione del suo emendamento 4.50, illustrata dal relatore nella seduta di ieri.

  Maria COSCIA (PD) accoglie la proposta di riformulazione del suo emendamento 4.83, illustrata dal relatore nella seduta di ieri.

  Il ministro Maria Anna MADIA esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Centemero 4.2, Cozzolino 4.50 e Coscia 4.83, come riformulati.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Centemero 4.2, Cozzolino 4.50 e Coscia 4.83, come riformulati (vedi allegato 4).

  Elena CENTEMERO (FI-PdL) ritira il suo emendamento 4.1.

  Antonio LEONE (NCD) ritira il suo emendamento 4.71 e l'emendamento Pagano 4.84, dopo averlo sottoscritto.

  Elena CENTEMERO (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento Mottola 4.33 e lo ritira.

  Giuseppe LAURICELLA (PD) ritira il suo emendamento 4.20.

  Dorina BIANCHI (NCD) ritira il suo emendamento 4.67.

  Giuseppe LAURICELLA (PD) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 4.23, volto a sopperire alle gravi carenze di personale dagli uffici giudiziari, consentendo, come richiesto dallo stesso ministero della giustizia, il passaggio verso tale amministrazione del personale in soprannumero degli enti locali.

  Il ministro Maria Anna MADIA fa presente che l'esigenza sollevata dal deputato Lauricella è già contemplata dall'articolo 4, comma 1, capoverso 2.3, del decreto-legge, che si pone proprio l'esigenza di sboccare le situazioni di carenza di organico degli uffici giudiziari.

  Giuseppe LAURICELLA (PD) osserva che l'articolo 4, capoverso comma 2.3, non fa alcun riferimento ai dipendenti degli enti locali.

  Il ministro Maria Anna MADIA fa presente che la mobilità dei dipendenti degli enti locali era stata prevista da una norma introdotta dal Governo Letta, ma dagli enti locali non ci sono stati spostamenti, e sottolinea che la disposizione dell'articolo 4 di cui si parla risolve i problemi.

  Giuseppe LAURICELLA (PD) ritira il suo emendamento 4.23.

  Roberto GIACHETTI (PD) chiede al relatore e al Governo di rivedere il parere contrario espresso sul suo emendamento 4.3, la cui finalità è quella di impiegare utilmente il personale, che attualmente è senza mansione, di cui si parla nell'emendamento stesso. Sottolinea che l'emendamento non comporta costi, ma anzi risparmi.

  Matteo BRAGANTINI (LNA) interviene a sostegno dell'emendamento Giachetti 4.3, che si prefigge lo scopo di consentire il migliore utilizzo di dipendenti pubblici già assunti e formati, senza oneri aggiuntivi di spesa, ma anzi con risparmio. Sottoscrive l'emendamento in questione.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, prende atto che l'emendamento Giachetti 4.3 viene sottoscritto anche dai deputati del gruppo del Movimento 5 Stelle, dalla deputata Dorina Bianchi, dal deputato Leone e dal deputato Quaranta.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, chiede l'accantonamento dell'emendamento Giachetti 4.3.

  La Commissione acconsente e, quindi, respinge l'emendamento Ciprini 4.64.

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  Francesco Paolo SISTO, presidente, prende atto che gli emendamenti Pagano 4.82 e Fragomeli 4.86 vengono ritirati dai presentatori. Constata quindi l'assenza dei presentatori dell'emendamento Di Lello 4.56, si intende vi abbiano rinunziato.

  La Commissione respinge l'emendamento Placido 4.102.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, prende atto che gli identici emendamenti Lodolini 4.22 e Squeri 4.27 vengono ritirati dai presentatori. Constata quindi l'assenza del presentatore dell'emendamento Pagano 4.38, si intende vi abbia rinunziato. Prende altresì atto che gli emendamenti Centemero 4.43, gli identici Gasparini 4.11, Giulietti 4.21, Squeri 4.30 e Guerra 4.90 vengono ritirati dai presentatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Nesci 4.78.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Piso 4.89, si intende vi abbiano rinunziato.
  Avverte quindi che, su richiesta del relatore, la Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 7.

  Emanuele FIANO (PD) esprime parere contrario sugli emendamenti Caruso 7.23, Polverini 7.45, Baruffi 7.14, Leone 7.33, De Girolamo 7.44, Chimienti 7.40 e 7.41, Plangger 7.7, sugli identici Carrescia 7.3, Di Salvo 7.11, Albanella 7.15 e Airaudo 7.51, sugli emendamenti Gnecchi 7.16, Rosato 7.30, Molteni 7.10, sugli identici Caruso 7.22 e Gianni Farina 7.50, sugli emendamenti Di Lello 7.32, Carrescia 7.4, Dell'Aringa 7.13, sugli identici Iacono 7.17 e Pagano 7.47.
  Esprime parere favorevole sull'emendamento Rosato 7.31, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato.
  Esprime parere contrario sugli emendamenti Rosato 7.24, Tacconi 7.1 e La Russa 7.25.
  Esprime parere contrario sul subemendamento Matteo Bragantini 0.7.53.1 e raccomanda l'approvazione del suo emendamento 7.53.
  Esprime parere contrario sugli emendamenti Plangger 7.8, De Girolamo 7.43, Migliore 7.6, per la parte ammissibile, D'Alia 7.20, Iacono 7.18 e Pagano 7.48.
  Esprime parere favorevole sull'emendamento Dell'Aringa 7.12.
  Esprime parere contrario sugli emendamenti Cirielli 7.5, Catanoso 7.9, sugli identici Centemero 7.27 e Pizzolante 7.49, sugli emendamenti Sandra Savino 7.26 e Dorina Bianchi 7.46, nonché sugli emendamenti Molteni 7.52 e Cominardi 7.39.

  Matteo BRAGANTINI (LNA) chiede al relatore di rivedere il parere contrario espresso sull'emendamento Molteni 7.52, di cui è cofirmatario. Trattandosi infatti di un emendamento di contenuto analogo all'emendamento Rosato 7.31, sul quale il relatore ha espresso parere favorevole, a condizione che lo stesso sia riformulato, sarebbe corretto che una proposta di riformulazione fosse rivolta anche a lui.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, dopo aver rilevato che gli emendamenti Molteni 7.52 e Rosato 7.31 presentano qualche differenza, modifica il parere reso sul primo dei due emendamenti, invitando i relatori a riformularlo negli stessi termini da lui indicati per il secondo.

  Il ministro Maria Anna MADIA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Caruso 7.23, si intende che vi abbiano rinunziato.

  La Commissione respinge l'emendamento Polverini 7.45.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, prende atto che gli emendamenti Baruffi 7.14, Leone 7.33 e De Girolamo 7.44 vengono ritirati dai presentatori.

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  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Chimienti 7.40 e 7.41.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, prende atto che gli emendamenti Plangger 7.7, Carrescia 7.3 e Albanella 7.15 vengono ritirati dai presentatori.

  Titti DI SALVO (Misto-LED), intervenendo sul suo emendamento 7.11, chiede al Governo come intenda distinguere, nell'ambito della previsione di cui all'articolo 7, comma 1, tra permessi sindacali e permessi per RSU.

  Il ministro Maria Anna MADIA risponde che la disposizione di cui all'articolo 7 interviene soltanto sui permessi contingentati e i permessi per RSU non lo sono.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Di Salvo 7.11 e Airaudo 7.51.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, prende atto che gli emendamenti Gnecchi 7.16 e Rosato 7.30 vengono ritirati dai presentatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Molteni 7.10.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Caruso 7.22, si intende vi abbia rinunziato.

  La Commissione respinge l'emendamento Gianni Farina 7.50.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Di Lello 7.32 e Pagano 7.47, si intende vi abbiano rinunziato. Prende quindi atto che gli emendamenti Carrescia 7.4, Dell'Aringa 7.13 e Iacono 7.17 vengono ritirati.

  La Commissione respinge l'emendamento Pagano 7.47.

  Ettore ROSATO (PD) riformula il suo emendamento 7.31 nei termini indicati dal relatore.

  Matteo BRAGANTINI (LNA) riformula l'emendamento Molteni 7.52, di cui è cofirmatario, nei termini indicati dal relatore.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Rosato 7.31 (nuova formulazione) e Molteni 7.52 (nuova formulazione) (vedi allegato 4).

  Francesco Paolo SISTO, presidente, avverte che l'emendamento Rosato 7.24 è da considerarsi assorbito in seguito all'approvazione degli emendamenti 7.31 Rosato e 7.52 Molteni come riformulati.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Tacconi 7.1 e La Russa 7.25, s'intende vi abbiano rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Matteo Bragantini 0.7.53.1 e approva l'emendamento del relatore 7.53 (vedi allegato 4).

  Albrecht PLANGGER (Misto-Min.Ling.) ritira l'emendamento 7.8 di cui è primo firmatario.

  Antonio LEONE (NCD) sottoscrive l'emendamento De Girolamo 7.45 e lo ritira.

  La Commissione respinge la parte ammissibile dell'emendamento Migliore 7.6.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento D'Alia 7.20 , s'intende vi abbia rinunciato.

  Federica DIENI (M5S) chiede di sottoscrivere l'emendamento D'Alia 7.20.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, fa presente che è possibile fare proprio solo Pag. 14un emendamento ritirato e non uno dichiarato decaduto.

  Emanuele COZZOLINO (M5S) rileva che in precedenti occasioni emendamenti di deputati del suo gruppo dichiarati decaduti sono stati fatti propri da altri deputati.

  Federica DIENI (M5S) concorda con il collega Cozzolino.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, osserva che anche qualora ciò fosse accaduto, non costituisce precedente perché non conforme alla prassi prevalente.

  Roberta LOMBARDI (M5S) rileva che spesso i precedenti vengono usati in modo strumentale per coprire violazioni delle disposizioni regolamentari. Ricorda inoltre che, in sede di approvazione del bilancio della Camera, era stato accolto un ordine del giorno per mettere a disposizione di tutti i deputati il «prassario».

  Francesco Paolo SISTO, presidente, conferma che l'emendamento D'Alia 7.20 è decaduto.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Iacono 7.18 e Pagano 7.48 e approva l'emendamento Dell'Aringa 7.12 (vedi allegato 4). Respinge gli emendamenti Cirielli 7.5 e Catanoso 7.9.

  Elena CENTEMERO (FI-PdL) ritira l'emendamento 7.27 di cui è prima firmataria.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Pizzolante 7.49: s'intende vi abbia rinunciato.

  Elena CENTEMERO (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento Sandra Savino 7.26 e lo ritira.

  Dorina BIANCHI (NCD) ritira l'emendamento 7.46 di cui è prima firmataria e preannuncia la presentazione di un ordine del giorno.

  La Commissione respinge l'emendamento Cominardi 7.39.

  Marialuisa GNECCHI (PD) osserva che sarebbe voluta intervenire sull'emendamento Baruffi 7.14 che però è stato ritirato. La questione che le interessa porre all'attenzione del Governo è relativa alle parti della contrattazione sindacale per cui, a norma, ad esempio dello Statuto dei lavoratori, non è previsto il contingentamento dei permessi. Chiede al Ministro Madia se è prevista qualche circolare in proposito.

  Il Ministro Maria Anna MADIA risponde affermativamente al quesito dell'onorevole Gnecchi e si impegna ad accogliere in Aula un eventuale ordine del giorno.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, comunica che il Governo ha presentato le proposte emendative 3.85 e 21.03 di cui si riserva di valutare l'ammissibilità.

  Emanuele FIANO (PD) relatore, formula i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 14. Invita al ritiro o altrimenti esprime parere contrario sugli emendamenti Ghizzoni 14.9 e Gelmini 14.5. Esprime parere favorevole sull'emendamento Ghizzoni 14.12 se riformulato nei termini indicati in allegato. Invita al ritiro o altrimenti esprime parere contrario sugli emendamenti Pagano 14.16, Iacono 14.3 e 14.2, Vacca 14.11, 14.14, 14.10 e 14.13 e Giorgis 14.15. Esprime parere favorevole sull'emendamento Gelmini 14.5. Invita al ritiro o altrimenti esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Chimienti 14.04, Ciprini 14.05 e Chimienti 14.03.

  Il Ministro Maria Anna MADIA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Manuela GHIZZONI (PD) ritira l'emendamento 14.1 di cui è prima firmataria.

Pag. 15

  Elena CENTEMERO (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento Gelmini 14.5.

  La Commissione respinge l'emendamento Gelmini 14.5.

  Manuela GHIZZONI (PD), in qualità di prima firmataria, accetta la riformulazione dell'emendamento 14.12

  Il Ministro Maria Anna MADIA esprime parere favorevole sulla nuova formulazione dell'emendamento Ghizzoni 14.12.

  La Commissione approva l'emendamento Ghizzoni 14.12 (nuova formulazione) (vedi allegato 4).

  Antonio LEONE (NCD) sottoscrive l'emendamento Pagano 14.16 e lo ritira.

  Ettore ROSATO (PD) sottoscrive gli emendamenti Iacono 14.3 e 14.2 e li ritira.

  La Commissione respinge l'emendamento Vacca 14.11

  Gianluca VACCA (M5S) ritira l'emendamento 14.14 di cui è primo firmatario.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Vacca 14.10 e 14.13.

  Andrea GIORGIS (PD) nell'annunciare il ritiro dell'emendamento 14.15 di cui è primo firmatario, sottolinea che la ratio dell'emendamento è quella di salvaguardare quei ricercatori per i quali la versione originale del testo del decreto aveva sospeso i concorsi. L'approvazione dell'emendamento ha ripristinato una data certa per l'indizione dei concorsi e, quindi, può ritenersi soddisfatto. Osserva, però, che esistono ricercatori che avrebbero dovuto partecipare al concorso del 2014 per diventare professori di seconda fascia e che non possono farlo, dato che la prima finestra utile è il 2015. Invita il Governo a trovare una soluzione.

  La Commissione approva l'emendamento Gelmini 14.5 (vedi allegato 4).

  Claudio COMINARDI (M5S), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Chimienti 14.04 chiede al Governo le ragioni del parere contrario espresso sul medesimo.

  Il Ministro Maria Anna MADIA conferma il parere contrario sull'articolo aggiuntivo Chimienti 14.04.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, nel confermare il suo parere contrario sull'articolo aggiuntivo Chimienti 14.04, fa presente che tale proposta emendativa reca una copertura finanziaria non utilizzabile a regime.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Chimienti 14.04.

  Tiziana CIPRINI (M5S), intervenendo sul suo articolo aggiuntivo 14.05, ne illustra la finalità volta a sbloccare le retribuzioni del pubblico impiego e chiede al relatore le ragioni del parere contrario espresso sulla proposta emendativa.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, conferma il parere contrario sull'articolo aggiuntivo Ciprini 14.05.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Ciprini 14.05 e Chimienti 14.03.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 15, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, il presentatore dell'emendamento Vargiu 15.9 ed esprime parere favorevole, purché riformulato nei termini riportati in allegato, sull'emendamento Crimì 15.4. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli emendamenti Vacca 15.10, Palese 15.6 nonché degli identici emendamenti Iacono 15.3 e Pagano 15.12 e sugli identici emendamenti Roberta Agostini 15.17, Gigli 15.5, Centemero 15.7, Palma 15.8 e Migliore 15.2. Pag. 16Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario i presentatori degli emendamenti Kronbichler 15.14, D'Uva 15.11, Nicchi 15.15 e 15.16 ed esprime parere favorevole sull'emendamento Schullian 15.1 nonché invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario i presentatori dell'emendamento Centemero 15.13.

  Il Ministro Maria Anna MADIA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Vargiu 15.9; si intende vi abbia rinunciato.

  Francesco D'UVA (M5S) sottoscrive l'emendamento Crimì 15.4.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, intervenendo sull'emendamento Crimì 15.4, ribadisce il suo parere favorevole purché riformulato nei termini riportati in allegato.

  Filippo CRIMÌ (PD) accoglie la proposta di riformulazione del suo emendamento avanzata dal relatore.

  Il Ministro Maria Anna MADIA esprime parere favorevole sull'emendamento Crimì 15.4 come riformulato.

  Rocco PALESE (FI-PdL), intervenendo sull'emendamento Crimì 15.4, non condivide la proposta di riformulazione del relatore e sottolineando che sullo stesso tema ha presentato l'emendamento 15.6 ne raccomanda l'approvazione anche al fine di evitare un danno a chi frequenta i corsi di specializzazione.

  Filippo CRIMÌ (PD) evidenzia che la riformulazione proposta dal relatore del suo emendamento 15.4 permette di raccordare le scuole senza creare problemi al percorso di apprendimento dei ragazzi nonché al tirocinio.

  Rocco PALESE (FI-PdL) evidenzia l'importanza di prevedere una norma di salvaguardia che nelle more dell'emanazione del decreto ministeriale possa evitare l'insorgere di contenzioso.

  Donata LENZI (PD) ricorda che il Governo ha garantito l'emanazione del decreto ministeriale per la riduzione della durata dei corsi di formazione specialistica per i medici entro l'anno.

  Francesco D'UVA (M5S) ribadisce la posizione favorevole del suo gruppo sulla proposta emendativa Crimì 15.4 pur sottolineando che la riformulazione proposta dal relatore potrebbe causare ricorsi giurisdizionali.

  Andrea GIORGIS (PD) evidenzia che la riformulazione dell'emendamento Crimì 15.4 muove dalla piena fiducia riposta nel Governo nell'intenzione di emanare le norme attuative entro l'anno.

  Renato BALDUZZI (SCpI) intervenendo sull'emendamento Crimì 15.4 fa presente di condividere la proposta di riformulazione presentata dal relatore perché non prevede la clausola di salvaguardia.

  Rocco PALESE (FI-PdL) ritiene inaccettabile che la mancata adozione di un provvedimento ministeriale comporti un danno per alcuni cittadini. Se ci sono persone che hanno subito un danno per un inadempimento della pubblica amministrazione, è necessario che a questa situazione sia posto rimedio. Dal momento che non è certo quando il Governo interverrà, è preferibile prevedere una norma di salvaguardia che stabilisca termini certi, per evitare il contenzioso.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, chiede al Governo di chiarire quale sia la differenza tra l'emendamento in esame e la proposta di riformulazione.

  Il sottosegretario Roberto REGGI chiarisce che la riformulazione prevede la doppia opzione per gli specializzandi del quarto anno.

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  Filippo CRIMÌ (PD) evidenzia che la riformulazione proposta permette agli specializzandi del quarto anno di scegliere. Aggiunge che il Governo si è impegnato a emanare il decreto entro il 28 febbraio prossimo. Ritiene pertanto che non occorra alcuna clausola di salvaguardia.

  La Commissione approva l'emendamento Crimì 15.4 (nuova formulazione) (vedi allegato 4).

  Francesco Paolo SISTO, presidente, avverte che risultano così assorbiti gli emendamenti Vacca 15.10 e Palese 15.6. Quindi constata l'assenza dei presentatori degli identici emendamenti Iacono 15.3, Pagano 15.12, Gigli 15.5 e Palma 15.8; si intende vi abbiano rinunziato. Prende atto che gli emendamenti Roberta Agostini 15.17 e Centemero 15.7, identici tra loro e a quelli già menzionati, vengono ritirati dai presentatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Migliore 15.2, Kronbichler 15.14, D'Uva 15.11, Nicchi 15.15 e 15.16.

  Il ministro Maria Anna MADIA chiede l'accantonamento dell'emendamento Schullian 15.1.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, avverte che l'emendamento Schullian 15.1 si intende accantonato. Prende quindi atto che l'emendamento Centemero 15.13 viene ritirato dai presentatori.
  Avverte che, su richiesta del relatore, la Commissione passa ad esaminare gli emendamenti riferiti all'articolo 29.

  Emanuele FIANO (PD) esprime parere contrario sull'emendamento Businarolo 29.3, parere favorevole sugli identici emendamenti Dorina Bianchi 29.4 e Centemero 29.5, parere contrario sugli emendamenti Mariani 29.6, Plangger 29.2, Kronbichler 29.7, Dadone 29.8, Dadone 29.9, sull'emendamento Sarti 29.12 , sugli emendamenti Dadone 29.11, Sarti 29.13 e Dadone 29.14.
  Esprime parere favorevole sull'emendamento Kronbichler 29.15, a condizione che sia riformulato nel senso che il suo contenuto sia inserito, anziché dopo il primo periodo del comma 2, alla fine del comma medesimo.
  Esprime parere contrario sugli emendamenti De Rosa 29.16, Plangger 29.1 e Dadone 29.17.

  Il ministro Maria Anna MADIA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Businarolo 29.3 e approva gli identici emendamenti Dorina Bianchi 29.4 e Centemero 29.5 (vedi allegato 4).

  Marilena FABBRI (PD) chiede al relatore la ragione del parere contrario sull'emendamento Mariani 29.6, di cui è cofirmataria.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, chiarisce che il parere sull'emendamento Mariani 29.6 è contrario in considerazione degli identici emendamenti Dorina Bianchi 29.4 e Centemero 29.5, testé approvati.

  Marilena FABBRI (PD) ritira l'emendamento Mariani 29.6 di cui è cofirmataria.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, prende atto che l'emendamento Plangger 29.2 viene ritirato dal presentatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Kronbichler 29.7.

  Fabiana DADONE (M5S) illustra il suo emendamento 29.8, volto a specificare che le verifiche che la prefettura deve svolgere non devono essere genericamente «periodiche», ma semestrali, e chiede la ragione del parere contrario.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, chiarisce che il parere è contrario perché la previsione di una verifica genericamente «periodica» consente alle prefetture di valutare caso per caso la cadenza della Pag. 18stessa verifica, che quindi potrebbe anche essere più frequente di una volta ogni sei mesi.

  La Commissione respinge l'emendamento Dadone 29.8.

  Fabiana DADONE (M5S) illustra il suo emendamento 29.9, facendo presente che esiste il rischio che un'impresa svolga due attività e sia iscritta nella with list per una attività, ma sia infiltrata dalla criminalità organizzata per l'altra attività. Chiede quindi l'accantonamento del suo emendamento.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, premesso di non comprendere appieno la proposta emendativa, si dichiara comunque disponibile al suo accantonamento.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, avverte che l'emendamento Dadone 29.9 si intende accantonato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Sarti 29.12, Dadone 29.11, Sarti 29.13 e Dadone 29.14.

  Florian KRONBICHLER (SEL) riformula il suo emendamento 29.15 nei termini indicati dal relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Kronbichler 29.15 (nuova formulazione) (vedi allegato 4) e respinge l'emendamento De Rosa 29.16.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Plangger 29.1, si intende vi abbiano rinunziato.

  Fabiana DADONE (M5S) illustra il suo emendamento 29.17, che tende a far sì che il controllo antimafia sulle imprese sia effettuato anche nel caso di appalti per importi al di sotto dei 150 mila euro, perché l'esperienza mostra che anche sugli appalti «minori» esiste il rischio di infiltrazione mafiosa.

  La Commissione respinge l'emendamento Dadone 29.17.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, avverte che, secondo le intese intercorse tra i gruppi, la Commissione interrompe ora i suoi lavori, per riprenderli nella seduta di domani alle ore 9.30.

  Matteo BRAGANTINI (LNA) preannuncia che il suo gruppo presenterà una relazione di minoranza e che lui stesso sarà relatore in Aula.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 22.50.

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