CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 16 luglio 2014
272.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 74

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 16 luglio 2014. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META, indi del vicepresidente Ivan CATALANO. — Interviene il viceministro per le infrastrutture e i trasporti Riccardo Nencini.

  La seduta comincia alle 14.15.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Michele Pompeo META, presidente, comunica che l'onorevole Simone Valiante, appartenente al gruppo Partito Democratico, è entrato a far parte della Commissione. L'onorevole Maria Amato, appartenente al medesimo gruppo, componente della Commissione in sostituzione dell'onorevole Giovanni Legnini, sottosegretario per l'economia e le finanze, ha invece cessato di farne parte.

Delega al Governo per la riforma del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.
Testo unificato C. 731 Velo ed altri e C. 1588 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 9 luglio 2014.

  Michele Pompeo META, presidente, propone, se non vi sono obiezioni, che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Così rimane stabilito.

  Michele Pompeo META, presidente, avverte che è stato ritirato l'emendamento Prataviera 2.96. Avverte altresì che il relatore ha presentato gli emendamenti 2.1000 e 2.2000 (vedi allegato 1) sui quali propone di fissare il termine per la presentazione di subemendamenti a domani, giovedì 17 luglio, alle ore 10.

  La Commissione concorda.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, fa presente che l'emendamento 2.1000 interviene sulla disciplina della circolazione e della sosta nelle aree aperte ad uso pubblico anche se di proprietà dei privati, quali ad esempio quelle degli ospedali, degli aeroporti, dei porti, al fine di assicurare l'efficacia dei controlli. L'emendamento 2.2000 è volto a prevedere, all'interno Pag. 75della lettera h-bis), introdotto a seguito dell'approvazione della nuova formulazione degli emendamenti 2.3, 2.49 e 2.85, che tra i dati per i quali viene data la più ampia accessibilità e fruibilità attraverso gli strumenti telematici ci siano anche quelli relativi alla dotazione dei fondi cui vengono destinate quote percentuali dei proventi delle sanzioni, ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettera h) numero 9) del provvedimento, e agli interventi finanziati con i fondi medesimi.
  Passando all'esame degli emendamenti, invita il presentatore al ritiro dell'emendamento Nardi 2.64, che introduce un elenco di comportamenti pericolosi per l'incolumità e la sicurezza degli utenti della strada, dal momento che l'elenco risulta soltanto esemplificativo e non esaustivo.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Michele Pompeo META, presidente, constatata l'assenza del presentatore dell'emendamento Nardi 2.64, dichiara che s'intende che vi abbia rinunciato.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, invita il presentatore a ritirare l'emendamento Nardi 2.65 che sopprime la previsione, in caso di omicidio colposo con violazione del codice della strada, della pena amministrativa accessoria della revoca della patente e dell'inibizione alla guida sul territorio nazionale a tempo indeterminato, il cosiddetto «ergastolo della patente». Ritiene invece opportuno mantenere tale previsione.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Ivan CATALANO (Misto) dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento e insiste per la votazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Nardi 2.65.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, chiede l'accantonamento dell'emendamento Rondini 2.66, che prevede l'istituzione del reato di omicidio stradale. Fa presente che tale introduzione peraltro può aver luogo soltanto nell'ambito del codice penale, mentre non può essere prevista come criterio di delega per la riforma del codice della strada. Ritiene opportuno un approfondimento per valutare una riformulazione.

  Il viceministro Riccardo NENCINI concorda con la richiesta di accantonamento del relatore.

  La Commissione accantona l'emendamento Rondini 2.66.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, invita i presentatori a ritirare gli identici emendamenti Garofalo 2.67, Piso 2.68, Crivellari 2.69 e Squeri 2.70, che prevedono, per le infrazioni che abbiano provocato incidenti gravi o che abbiano un carattere di recidività, l'obbligo di frequenza di corsi terapeutico-riabilitativi, con una valutazione psicologica dei risultati del percorso formativo. Osserva che si tratta di misure di dettaglio che, se ritenute opportune, potranno essere definite in sede di attuazione della delega. Fa presente inoltre che un successivo emendamento, di cui condivide i contenuti e che auspica venga approvato dalla Commissione, prevede la revisione della disciplina per il conseguimento della patente di guida e l'aggiornamento dei conducenti.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Michele Pompeo META, presidente, constatata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Garofalo 2.67 e Piso 2.68, dichiara che s'intende che vi abbiano rinunciato.

  Diego CRIVELLARI (PD) ritira l'emendamento a propria firma 2.69.

Pag. 76

  Luca SQUERI (FI-PdL) ritira il proprio emendamento 2.70 e si riserva di presentare in tal senso un ordine del giorno.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, chiede l'accantonamento dell'emendamento Rondini 2.71, che prevede che se il reato di omicidio colposo è commesso da un soggetto privo di titolo che abiliti alla guida del veicolo, tale soggetto non possa più conseguire la patente di guida di qualsiasi categoria. Ritiene opportuno un approfondimento per valutare una possibile riformulazione, anche contestualmente alla riformulazione dell'emendamento Rondini 2.66.

  Il viceministro Riccardo NENCINI concorda con la richiesta di accantonamento del relatore.

  La Commissione accantona l'emendamento Rondini 2.71.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, riguardo all'emendamento Nardi 2.72, che introduce un apposito criterio di delega relativo all'inasprimento delle sanzioni per l'occupazione degli spazi riservati alle persone disabili, anche prevedendo il ritiro dell'autorizzazione per uso improprio da parte di soggetti non legittimati, e al successivo emendamento Fregolent 2.73, che interviene sulla stessa materia, esprime parere favorevole a condizione che vengano riformulati prevedendo che al comma 1, lettera s), del comma 1, siano aggiunte, in fine, le seguenti parole: «prevedendo, altresì, un inasprimento delle sanzioni conseguenti all'utilizzo improprio del contrassegno o all'occupazione impropria delle strutture volte ad agevolare la mobilità delle persone disabili.»

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere favorevole sulla riformulazione proposta dal relatore.

  Cristian IANNUZZI (M5S) sottoscrive gli emendamenti Nardi 2.72 e Fregolent 2.73 e ne accetta l'identica riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva l'identica riformulazione degli emendamenti Nardi 2.72 e Fregolent 2.73 (vedi allegato 2).

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, invita il presentatore a ritirare l'emendamento Nardi 2.74, che introduce un apposito criterio di delega relativo al divieto di fumare durante la marcia dell'autoveicolo, prevedendo sanzioni analoghe a quelle previste per l'utilizzo di apparecchiature radio-telefoniche. Ritiene che le due fattispecie assumono diversa gravità, anche in relazione agli effetti di distrazione che possono produrre sul conducente.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Michele Pompeo META, presidente, constatata l'assenza del presentatore dell'emendamento Nardi 2.74, dichiara che s'intende che vi abbia rinunciato.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, invita il presentatore al ritiro dell'emendamento Cristian Iannuzzi 2.75, che prevede l'impossibilità di sostituire la decurtazione dei punti con il pagamento di una sanzione pecuniaria, anziché, come stabilito nel testo unificato, la limitazione a casi tassativi e specifici della possibilità di tale sostituzione. Fa presente che la questione è stata affrontata nei lavori del Comitato ristretto e che la formulazione adottata nel testo unificato è stata individuata per tener conto che in alcune situazioni occorre mantenere la possibilità del pagamento di una sanzione pecuniaria, come ad esempio le auto di servizio intestate a società.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Cristian IANNUZZI (M5S) ritiene che sia opportuno dare un indirizzo chiaro nella delega affinché non si prevedano margini che consentano, nella stesura dei decreti legislativi, l'inclusione di numerose fattispecie.

Pag. 77

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, ribadisce che in alcuni casi non è possibile identificare il conducente. Invita il presentatore a formulare un ordine del giorno con il quale impegnare il Governo a identificare le sole fattispecie in cui non è possibile procedere all'identificazione del conducente.

  Il viceministro Riccardo NENCINI ritiene che la presentazione di un ordine del giorno in tal senso, di cui anticipa l'accoglimento, potrebbe costituire un giusta contemperamento delle istanze manifestate dall'onorevole Iannuzzi e delle esigenze di applicare la sanzione pecuniaria in caso di mancata identificazione del conducente.

  Cristian IANNUZZI (M5S) ritira il proprio emendamento 2.75.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, invita il presentatore al ritiro dell'emendamento Rondini 2.76 che prevede, in caso di violazione dell'obbligo di assicurazione per responsabilità civile, la pena dell'arresto da sei mesi ad un anno e l'ammenda da 1.000 a 4.000 euro per i conducenti sprovvisti di assicurazione. Ritiene che non sia opportuno in sede di delega introdurre specificazioni sull'entità delle sanzioni, che saranno stabilite nel decreto legislativo di attuazione della delega stessa. Osserva inoltre che questa materia è oggetto anche del provvedimento che reca modifiche puntuali del codice della strada, che la Commissione sta esaminando contestualmente al provvedimento in esame.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Marco RONDINI (LNA) ritiene che sia in ogni caso opportuno inserire i contenuti del proprio emendamento nella legge di delega per la riforma del codice della strada, anche a prescindere dal fatto che di essi si tenga conto in altri provvedimenti.

  La Commissione respinge l'emendamento Rondini 2.76.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, invita il presentatore al ritiro dell'emendamento Caparini 2.77, che prevede, in caso di violazione dell'obbligo di assicurazione per responsabilità civile, la pena dell'arresto da tre mesi ad un anno per i conducenti sprovvisti di assicurazione. Fa presente che anche in questo caso valgono le considerazioni formulate con riferimento all'emendamento Rondini 2.76.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Marco RONDINI (LNA) sottoscrive l'emendamento Caparini 2.77 e insiste per la votazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Caparini 2.77.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, invita il presentatore a ritirare l'emendamento Baldelli 2.78, che sopprime il criterio di delega concernente la revisione del sistema dell'accertamento degli illeciti amministrativi, di cui alla lettera i), numero 7). Ritiene invece che tale criterio debba essere mantenuto.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Simone BALDELLI (FI-PdL) chiede al relatore una precisazione rispetto alle modalità di revisione del regime delle spese connessa alla revisione del sistema dell'accertamento degli illeciti amministrativi, in particolare rispetto ad un eventuale aumento di tali spese.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, non esclude la possibilità che la revisione del regime delle spese possa avvenire con un aggravio delle stesse.

Pag. 78

  Simone BALDELLI (FI-PdL) insiste per la votazione del proprio emendamento 2.78.

  La Commissione respinge l'emendamento Baldelli 2.78.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, invita il presentatore a ritirare l'emendamento Baldelli 2.79, che esclude dalla disciplina relativa alla destinazione delle sanzioni pecuniarie di competenza dello Stato le sanzioni per infrazioni accertate con strumenti diversi da quelli di rilevazione automatica della velocità. Stabilisce altresì che le sanzioni per le violazioni dei limiti di velocità accertate con strumenti automatici, comprese quelle accertate dai corpi di polizia municipale, siano destinate interamente al fondo di garanzia per le vittime della strada. Ritiene opportuno mantenere la formulazione adottata nel testo unificato, che individua una destinazione pari al 15 e al 20 per cento del complesso delle entrate spettanti allo Stato, rispettivamente ai controlli e ai programmi attuativi del Piano nazionale della sicurezza stradale.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Simone BALDELLI (FI-PdL) esprimendo apprezzamento per le misure introdotte nel testo unificato che prevedono la destinazione di quota parte dei proventi statali al rafforzamento di misure di controllo delle violazioni e alla sicurezza stradale, osserva, in via generale, che l'applicazione delle sanzioni, in particolare quelle per eccesso di velocità, viene percepita dai cittadini come una vera e propria vessazione, dal momento che l'attraversamento di un territorio è spesso legato all'applicazione di una sanzione pecuniaria per il mancato rispetto di un limite di velocità introdotto pochi metri dopo il confine con un altro territorio, e la cui segnalazione è posta troppo a ridosso dello strumento telematico di controllo e in modo tale da non poter permettere al conducente di adeguare la velocità del proprio veicolo in tempi congrui. Ricorda che tale questione è stata più volte affrontata dalla Commissione, anche nelle passate legislature e che la scorsa legislatura è stato introdotto un meccanismo che ha destinato il 50 per cento delle sanzioni pecuniarie per violazione delle norme del codice alla sicurezza stradale. Nell'osservare che tale norma risulta totalmente disattesa, in quanto la destinazione dei proventi delle sanzioni è diversa in numerosi comuni da quella prevista dalla legge, rileva che la fissazione di una percentuale dei proventi, qualunque essa sia, destinati al conseguimento di obiettivi di sicurezza non impedisce che i comuni elevino multe in misura eccessiva e tale da consentire in ogni caso di disporre delle risorse che servono loro per altre spese di bilancio. Ritiene quindi opportuno che venga eliminato qualsiasi principio di discrezionalità e che gli organi di polizia stradale siano indotti a comminare le sole sanzioni realmente connesse a motivi di sicurezza stradale. Ritiene che si tratti di un vero e proprio meccanismo feudale, che andrebbe disinnescato, anche per venire incontro alle esigenze di numerosi cittadini per i quali, stante il prolungato periodo di crisi economica, il pagamento di una sanzione potrebbe costituire un pesante aggravio finanziario.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, ritiene che il codice della strada destini già una quota sufficiente di proventi delle sanzioni agli obiettivi del conseguimento della sicurezza stradale e osserva che a proprio giudizio è necessario verificare l'effettiva destinazione delle risorse a tali obiettivi da parte dei comuni. Ricorda poi al collega Baldelli che la questione da lui posta, che condivide pienamente, è stata oggetto di dibattito all'interno del Comitato ristretto e che, nella lettera i) del testo unificato è stato introdotto il riferimento al criterio di ragionevolezza nella determinazione delle sanzioni, che deve intendersi anche nel senso da lui rappresentato.

  Simone BALDELLI (FI-PdL), nell'apprezzare le precisazioni del relatore che Pag. 79indicano la condivisione da parte della Commissione della questione prima rappresentata, a suo giudizio assai importante, osserva che è in ogni caso opportuno in sede di attuazione della delega procedere nella direzione indicata.
  Sulla base di queste premesse, ritira gli emendamenti a propria firma 2.79 e 2.80, aventi ad oggetto la medesima materia.

  Michele Pompeo META, presidente, fa presente al collega Baldelli che nell'ambito dell'esame in sede di Comitato ristretto delle proposte di legge recanti modifiche puntuali al codice della strada, che sta procedendo parallelamente a quello del testo in discussione, in qualità di relatore, ha accolto un'integrazione proposta dal gruppo Movimento 5 Stelle, volta proprio a prevedere la pubblicità dei dati relativi all'impiego dei proventi delle sanzioni da parte dei comuni, attuando quel meccanismo di controllo che appare indispensabile per superare la situazione di impasse della modifica alla disciplina sull'utilizzo dei proventi delle sanzioni, introdotta dalla legge n. 120 del 2010.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, invita il presentatore al ritiro dell'emendamento Prataviera 2.81, che sopprime la destinazione del 20 per cento delle entrate di competenza dello Stato al finanziamento dei programmi attuativi del Piano nazionale della sicurezza stradale. Ritiene invece opportuno mantenere tale destinazione, individuata nell'ambito dei lavori del Comitato ristretto, anche in ragione del fatto che il Piano nazionale per la sicurezza stradale costituisce uno degli strumenti di controllo del corretto operato dei comuni, essendo previsto nel testo che non si proceda all'erogazione di gran parte dei trasferimenti statali ad essi destinati nel caso in cui non ottemperino alle prescrizioni previste dalla normativa in materia.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Marco RONDINI (LNA) sottoscrive l'emendamento 2.81 e lo ritira.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, invita il presentatore a ritirare l'emendamento Prataviera 2.82, che destina il 20 per cento delle entrate di competenza dello Stato, anziché ai programmi attuativi del Piano nazionale della sicurezza stradale, a progetti per la ricerca e lo sviluppo di sistemi innovativi di sicurezza stradale, predisposti dalle Università. Anche in questo valgono le considerazioni espresse per l'emendamento 2.81.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Marco RONDINI (LNA) sottoscrive l'emendamento 2.82 e lo ritira.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, invita il presentatore a ritirare l'emendamento Prataviera 2.83, che destina il 20 per cento delle entrate di competenza dello Stato, anziché ai programmi attuativi del Piano nazionale della sicurezza stradale, a campagne di promozione della sicurezza stradale nelle scuole statali di primo e di secondo grado. Pur ritenendo la destinazione condivisibile, ritiene preferibile mantenere la disposizione come approvata dal Comitato ristretto.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Marco RONDINI (LNA) sottoscrive l'emendamento 2.83 e lo ritira.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, invita il presentatore a ritirare l'emendamento Baldelli 2.84 che prevede l'obbligo, per i concessionari delle strade e per gli enti locali, di destinare l'importo delle sanzioni relative al superamento dei limiti di velocità accertato con sistemi automatici ad interventi di sicurezza stradale. Nel ricordare in proposito che il codice della strada già prevede la destinazione dei proventi Pag. 80delle sanzioni di spettanza degli enti locali ad interventi di sicurezza stradale, ribadisce le considerazioni svolte in relazione all'emendamento Baldelli 2.79 sull'esigenza che vengano effettuati dei controlli sull'utilizzo dei proventi.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Simone BALDELLI (FI-PdL) ritira il proprio emendamento 2.84.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, ricorda di aver presentato l'emendamento 2.2000 che intende accogliere le finalità contenute nell'emendamento De Lorenzis 2.85, assorbito dalla nuova formulazione degli emendamenti Catalano 2.3 e De Lorenzis 2.49, già approvata dalla Commissione.

  Diego DE LORENZIS (M5S) chiede di poter effettuare un approfondimento per valutare la rispondenza dell'emendamento del relatore alle finalità contenute nel proprio emendamento.

  Michele Pompeo META, presidente, fa presente che in ogni caso l'emendamento del relatore 2.2000 non sarà messo in votazione prima del termine di presentazione dei subemendamenti, fissato per domani alle ore 10.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, invita i presentatori a ritirare gli identici emendamenti Biasotti 2.86, Piso 2.87, Garofalo 2.88, Crivellari 2.89 e Squeri 2.90, che specificano che per gli enti locali inadempienti rispetto agli obblighi di rendicontazione dell'utilizzo dei proventi delle sanzioni, si applichi la riduzione percentuale dei trasferimenti statali connessi a infrastrutture e sicurezza, indicando le modalità di determinazione della percentuale e di redistribuzione delle risorse in questione. Osserva al riguardo che il testo della delega già prevede misure sanzionatorie per gli enti inadempienti rispetto all'obbligo di rendicontazione dei proventi delle sanzioni. Sottolinea che gli emendamenti in questione prevedono la riduzione dei trasferimenti statali per infrastrutture e sicurezza, che rischia di pregiudicare i livelli di sicurezza e di adeguatezza delle infrastrutture. Ritiene necessario tener conto infatti che la destinazione dei proventi delle sanzioni a interventi infrastrutturali e di sicurezza dovrebbe garantire livelli più elevati, rispetto a quelli previsti per legge, che dovrebbero essere assicurati con le risorse ordinarie dell'ente, compresi i trasferimenti statali.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Sandro BIASOTTI (FI-PdL) osserva che, pur esistendo un obbligo di destinazione da parte dei comuni di parte dei proventi delle sanzioni per il conseguimento di obiettivi di sicurezza stradale, i comuni utilizzano tali proventi in modo del tutto difforme. Invita il Governo a fare una riflessione riguardo alla discrezionalità nell'utilizzo di tali risorse da parte dei comuni, a suo giudizio troppo ampia, anche attraverso un tetto massimo di sanzioni irrogabili ovvero la fissazione di un parametro di incremento annuale del numero delle sanzioni riscosse che non possa essere superato, per evitare che tale numero aumenti indiscriminatamente di anno in anno in ragione di esigenze dei comuni non connesse alla sicurezza stradale. Si dichiara disponibile al ritiro solo qualora vengano date dal Governo adeguate garanzie in tale direzione, altrimenti chiede che venga accantonato per prevederne una riformulazione condivisa.

  Il viceministro Riccardo NENCINI ritiene condivisibile la richiesta di un approfondimento e propone quindi che l'emendamento venga accantonato.

  Michele DELL'ORCO (M5S) nel condividere le osservazioni del collega Biasotti riguardo all'esigenza dei comuni di elevare sanzioni per poter disporre di risorse da destinare ad esigenze diverse da quelle relative alla sicurezza stradale, osserva che Pag. 81la questione è stata affrontata dal proprio gruppo attraverso un'integrazione al testo del provvedimento recante modifiche puntuali al codice della strada, che la Commissione sta esaminando in sede di Comitato ristretto.

  Mario TULLO (PD) nel condividere l'esigenza di un approfondimento sulla questione posta dal collega Biasotti, che condivide, osserva che il codice della strada si dovrebbe configurare come uno strumento di regolazione che prevede sanzioni in caso di comportamenti inadeguati e giudica assai pericoloso che possa essere previsto un tetto massimo di sanzioni comminabili all'interno di un territorio, in quanto questo farebbe venir meno il principio cardine della sicurezza stradale.

  Simone BALDELLI (FI-PdL) nel condividere le considerazioni del collega Biasotti, e nell'esprimere apprezzamento per le integrazioni proposte dal Movimento 5 Stelle al provvedimento che la Commissione sta esaminando in Comitato ristretto, di cui il presidente Meta ha anticipato i contenuti, ritiene che il codice della strada non abbia come finalità né quella di educare né tanto meno quella di vessare i cittadini. Giudica opportuno che la Commissione svolga sulla questione una riflessione attenta, in quanto la norma già presente nel codice della strada, che prevede la destinazione del 50 per cento delle sanzioni ad obiettivi di sicurezza stradale risulta disapplicata, ma anche qualora fosse applicata avrebbe l'effetto paradosso di indurre i comuni ad elevare un numero doppio di sanzioni per raggiungere la quantità complessiva di risorse assicurate dalle sanzioni medesime e soddisfare le esigenze di cassa. Ritiene indispensabile che all'interno di questo provvedimento, che costituisce la cornice entro la quale costruire la disciplina del codice della strada, sia affermato chiaramente il principio che le sanzioni devono essere comminate solo in relazione a violazioni delle disposizioni che regolano la circolazione stradale in modo trasparente e senza che questo si configuri, per le modalità con le quali tali sanzioni vengono elevati, come uno strumento vessatorio nelle mani dei comuni.

  Settimo NIZZI (FI-PdL) osserva che l'attuale formulazione del codice consente agli amministratori locali di agire con estrema elasticità. Pur essendo pubblici, i bilanci degli enti locali evidenziano l'introito complessivo di risorse da sanzioni per violazioni del codice della strada alla sicurezza stradale ma non permettono che venga individuata la loro destinazione. Osserva inoltre che, per quanto riguarda le violazioni per eccesso di velocità elevate attraverso sistemi elettronici, le misure dei segnali che evidenziano i dispositivi di rilevazione a distanza sono molto inferiori a quelle di un normale cartello di segnalazione stradale e che ciò induce il conducente in inganno.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, ricorda due elementi che hanno ispirato la redazione del testo riguardo alla questione specifica che si sta dibattendo, ossia la diffusa sensazione da parte dei conducenti che i comuni utilizzino il sistema delle sanzioni per violazioni del codice come strumento per reperire risorse, che mina il rapporto tra cittadini e legislatore e non agevola il rispetto delle disposizioni del codice e il principio che le sanzioni vengono elevate solo in presenza di violazioni. Ritiene che il giusto contemperamento di questi due principi sia insito nel criterio di ragionevolezza che è stato posto alla base del principio di revisione del sistema sanzionatorio. Quanto alla misura del tetto proposta dal collega Baldelli ritiene che questa possa contrastare le finalità della sicurezza stradale e che vada fatta una riflessione per pervenire ad una formulazione che vada nella direzione del dibattito che si è tenuto senza pregiudicare la sicurezza. Concorda quindi con l'esigenza di un accantonamento degli emendamenti in esame al fine di predisporne una riformulazione.

  La Commissione accantona gli identici emendamenti Biasotti 2.86, Piso 2.87, Garofalo 2.88, Crivellari 2.89 e Squeri 2.90.

Pag. 82

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, invita i presentatori a ritirare gli identici emendamenti Nardi 2.91, Cristian Iannuzzi 2.92 e Baldelli 2.93, che sopprimono il criterio di delega di cui al numero 2) della lettera m), che elimina l'obbligo di procedere all'audizione dell'interessato, nell'ambito della procedura di ricorso al prefetto. Tale soppressione è stata peraltro introdotta per semplificare le procedure in questione e facilitare lo smaltimento dell'arretrato. Osserva che è stato introdotto nell'ordinamento il ricorso al giudice di pace che assicura al ricorrente la possibilità di un'interlocuzione per portare le proprie ragioni. Ritiene pertanto opportuno mantenere il criterio di delega contenuto nel testo unificato.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Cristian IANNUZZI (M5S) osserva che il testo unificato sopprime l'obbligo dell'audizione dell'interessato nel caso in cui questo la richieda, e giudica questa una compressione dei diritti del cittadino.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, fa presente che la normativa obbliga il prefetto a procedere all'audizione dell'interessato solo nel caso in cui questi lo richieda. Osserva inoltre che la soppressione di tale obbligo non impedisce al prefetto di audire l'interessato nel caso in cui lo ritenga necessario per lo svolgimento del ricorso.

  Cristian IANNUZZI (M5S) insiste per la votazione del proprio emendamento 2.92.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Nardi 2.91, Cristian Iannuzzi 2.92 e Baldelli 2.93.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Pagani 2.94 a condizione che sia riformulato nel senso di aggiungere, al comma 1, dopo la lettera n), una ulteriore lettera in cui si preveda la revisione della disciplina per il conseguimento della patente di guida, in modo da assicurare una puntuale verifica, in sede di esame, sia delle cognizioni teoriche sia delle capacità pratiche e dei comportamenti alla guida, al fine di garantire la sicurezza della circolazione (vedi allegato 2).

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Mario TULLO (PD), in qualità di cofirmatario, accetta la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Pagani 2.94, come riformulato (vedi allegato 2).

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, invita il presentatore a ritirare l'emendamento Molteni 2.95. Rileva che esso specifica che le linee guida relative all'accertamento dei requisiti psicofisici per il conseguimento e il rinnovo della patente debbano includere anche l'assenza di disturbi respiratori durante il sonno e della sindrome delle apnee che impediscono il sonno. Osserva in proposito che la normativa è di derivazione europea e le patologie sono indicate nell'allegato III della direttiva 2006/126/CE, nella quale, con un intervento successivo, dovrebbero essere inserite anche le sindromi indicate nell'emendamento nonché altre patologie. Ritiene che potrebbe essere presentato un apposito ordine del giorno finalizzato a impegnare il Governo ad intervenire in sede europea affinché vengano rivisitati i requisiti fisici per il conseguimento della patente, introducendo le patologie indicate nell'emendamento.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Marco RONDINI (LNA) sottoscrive l'emendamento Molteni 2.95 e lo ritira.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Pag. 83Squeri 2.97 a condizione che sia riformulato nel senso di prevedere che alla lettera o) del comma 1 siano aggiunte, in fine, le seguenti parole: «ovvero, in caso di mancato rinnovo annuale, abiliti alla guida dei veicoli indicati per la categoria AM, limitatamente ai ciclomotori a tre ruote e ai quadricicli leggeri».

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Luca SQUERI (FI-PdL) osserva che la riformulazione proposta non chiarisce se la patente AM che sarebbe attribuita al conducente con età superiore a ottanta anni a seguito del mancato rinnovo annuale della propria patente non sia soggetta anch'essa a rinnovo annuale. Nell'esprimere apprezzamento per la volontà del relatore di accogliere le finalità del proprio emendamento, chiede chiarimenti sul profilo indicato e pertanto suggerisce l'opportunità di accantonare l'emendamento in questione.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, a seguito delle considerazioni del presentatore dell'emendamento Squeri 2.97, concorda con l'opportunità di accantonarlo.

  La Commissione delibera di accantonare l'emendamento Squeri 2.97.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, con riferimento all'emendamento Baldelli 2.98 segnala che esso prevede che il rinnovo di validità della patente dei conducenti con età superiore a ottanta anni, di cui il testo unificato limita la durata ad un anno, abbia luogo senza oneri a carico di tali conducenti. Pur ritenendo condivisibile la finalità dell'emendamento, rileva che potrebbero determinarsi ulteriori oneri a carico della finanza pubblica. Invita pertanto il presentatore a ritirare l'emendamento Baldelli 2.98.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Simone BALDELLI (FI-PdL) osserva che il criterio di delega contenuto alla lettera o) del comma 1, prevedendo che il rinnovo di validità della patente dei conducenti con età superiore a ottanta anni abbia la durata di un anno, non soltanto assoggetta tali conducenti ad un adempimento aggiuntivo, ma pone a loro carico anche oneri finanziari che l'emendamento da lui presentato intende escludere. Invita pertanto il Governo a valutare le modalità con cui anche in sede di attuazione della delega, si possano risolvere le difficoltà derivanti da eventuali oneri per la finanza pubblica.

  Il viceministro Riccardo NENCINI, pur rilevando di non avere specifica competenza sulle questioni relative ai profili finanziari, ritiene che l'impegno richiesto dall'onorevole Baldelli possa essere assunto.

  Diego DE LORENZIS (M5S) osserva che i costi relativi al rinnovo della patente riguardano tutti i conducenti, non soltanto i più anziani e che sarebbe piuttosto opportuno prevedere una riduzione degli oneri per i redditi più bassi.

  Simone BALDELLI (FI-PdL) ribadisce che il proprio emendamento intende evitare che il criterio di delega comporti un aggravio di costi per i conducenti con età superiore a ottanta anni.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, nel prospettare anche la possibilità di una riformulazione che preveda il dimezzamento degli oneri, in modo da mantenere comunque costante il gettito per lo Stato, invita la Commissione ad accantonare l'emendamento Baldelli 2.98.

  La Commissione accantona l'emendamento Baldelli 2.98.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, invita il presentatore a ritirare l'emendamento Caparini 2.99. Osserva che con tale emendamento si prevede che il rinnovo della patente per la guida di autobus, autocarri, Pag. 84autotreni, autoarticolati e autosnodati adibiti al trasporto di persone, sia effettuato per conducenti con età non superiore a settanta anni, previo specifico attestato medico. Ricorda in proposito che il limite in questione è stato elevato nel corso del tempo da sessanta a sessantotto anni. Non ritiene opportuno procedere ad un ulteriore innalzamento di due anni del limite, che potrebbe anche comportare rischi sotto il profilo della sicurezza stradale.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Marco RONDINI (LNA) sottoscrive l'emendamento Caparini 2.99 e lo ritira.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Pagani 2.100.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Pagani 2.100 (vedi allegato 2).

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, invita a ritirare gli identici emendamenti Crivellari 2.101, Piso 2.102 e Squeri 2.103. Osserva che tali emendamenti prevedono che, pur mantenendosi ferme le attuali competenze delle commissioni mediche locali, i medici curanti possano certificare, con certificato anamnestico, la sussistenza dei requisiti psico-fisici necessari alla conferma della patente di guida. Ritiene non opportuno intervenire in senso estensivo sulle categorie di medici che verificano la sussistenza dei requisiti psico-fisici in questione.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Settimo NIZZI (FI-PdL) osserva che le previsioni degli emendamenti in esame attribuiscono ai medici curanti una facoltà quale quella di emettere certificati anamnestici che comunque rientra nelle loro attività professionali. Non si capisce a suo giudizio per quali ragioni il requisito della verifica dell'idoneità sia attribuito soltanto ai medici del distretto sanitario. Gli emendamenti pertanto avrebbero l'effetto di far risparmiare tempo e denaro ai cittadini e liberare i distretti sanitari dall'affollamento dei richiedenti la verifica di idoneità. Occorre a suo avviso che la Commissione svolga un serio lavoro per semplificare la vita dei cittadini.

  Diego DE LORENZIS (M5S) chiede chiarimenti sulle ragioni del parere contrario del relatore e del Governo sugli identici emendamenti Crivellari 2.101, Piso 2.102 e Squeri 2.103.

  Luca SQUERI (FI-PdL) ritiene che non si comprendano i motivi del parere contrario del relatore e del Governo, che sembrerebbe implicare che i certificati rilasciati dai medici curanti di base siano meno validi dei certificati rilasciati da altri medici.

  Il viceministro Riccardo NENCINI, nel condividere la posizione del relatore, osserva che è necessaria una valutazione oggettiva e imparziale, quale quella dei soggetti, comprese le commissioni mediche locali, ai quali il testo vigente del codice attribuisce le verifiche di idoneità.

  Luca SQUERI (FI-PdL) osserva che dall'intervento del rappresentante del Governo sembra doversi desumere che i medici di base non effettuino una valutazione oggettiva e imparziale.

  Il viceministro Riccardo NENCINI afferma che il proprio precedente intervento non può in alcun modo essere interpretato in tali termini. Esso voleva soltanto segnalare come le commissioni mediche locali e gli altri organi medici ai quali il codice affida le verifiche di idoneità sono caratterizzati da una posizione di terzietà.

Pag. 85

  Settimo NIZZI (FI-PdL), nel ribadire le argomentazioni già svolte, osserva che un conto sono le competenze delle commissioni mediche locali, un altro il certificato di idoneità che è rilasciato dai medici del distretto sanitario o da altre categorie di medici.

  Diego DE LORENZIS (M5S) dichiara di comprendere le osservazioni del rappresentante del Governo. Osserva peraltro che se si ritiene che il medico di base possa essere condizionato dal rapporto di conoscenza e fiducia con il paziente, non dovrebbe neppure avere la facoltà di rilasciare altre certificazioni.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, in considerazione dell'ampio dibattito svolto, invita la Commissione a valutare l'opportunità di accantonare gli identici emendamenti Crivellari 2.101, Piso 2.102 e Squeri 2.103.

  La Commissione accantona gli identici emendamenti Crivellari 2.101, Piso 2.102 e Squeri 2.103.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Tullo 2.104.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Tullo 2.104 (vedi allegato 2).

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, invita a ritirare gli identici emendamenti Bergamini 2.105 e Garofalo 2.106. Osserva che tali emendamenti prevedono l'introduzione dei veicoli auto bilancianti (come i segway) tra le tipologie di veicoli atipici per le quali dovranno essere individuati criteri di classificazione ai sensi del principio di delega di cui alla lettera r). Rileva in proposito che l'articolo 59 del codice della strada, come modificato dalla legge 120 del 2010, prevede già criteri per la classificazione di veicoli atipici, demandando la disciplina ad un decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. La tematica specifica dei veicoli autobilancianti, come anche di altri veicoli innovativi, potrebbe essere ripresa in un apposito ordine del giorno e invita i presentatori degli emendamenti a procedere in tal senso.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Sandro BIASOTTI (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento Bergamini 2.105 e lo ritira.

  Ivan CATALANO, presidente, constatata l'assenza del presentatore dell'emendamento Garofalo 2.106, dichiara che s'intende che vi abbia rinunciato.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, invita il presentatore a ritirare l'emendamento Matteo Bragantini 2.107. Osserva che l'emendamento prevede l'introduzione dei carri allegorici allestiti per il carnevale o per le rievocazioni storiche tra le tipologie di veicoli atipici per le quali dovranno essere individuati criteri di classificazione ai sensi del principio di delega di cui alla lettera r). Si tratta di una fattispecie particolare, per la quale valgono le medesime considerazioni formulate per gli emendamenti Bergamini 2.105 e Garofalo 2.106.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Marco RONDINI (LNA) sottoscrive l'emendamento Matteo Bragantini 2.107 e lo ritira.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, invita il presentatore a ritirare l'emendamento Prataviera 2.108. Osserva che l'emendamento prevede l'introduzione dei trattori agricoli tra le tipologie di veicoli atipici per le quali dovranno essere individuati criteri di classificazione ai sensi del principio di delega di cui alla lettera r). Appare tuttavia Pag. 86preferibile mantenere la disciplina dei trattori all'interno dell'ambito più generale delle macchine agricole, ambito peraltro interessato dalla delegificazione prevista ai sensi della lettera g) del comma 2.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Marco RONDINI (LNA) sottoscrive l'emendamento Prataviera 2.108 e lo ritira.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Pagani 2.109, a condizione che sia riformulato nel senso di prevedere che alla lettera h) del comma 2, siano aggiunte, in fine, le seguenti parole: «, nonché revisione della disciplina delle associazioni di amatori dei veicoli di interesse storico ai fini della certificazione degli stessi» (vedi allegato 2).

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Alberto PAGANI (PD) evidenzia che la finalità primaria dell'emendamento è quella di ampliare le tipologie di veicoli che possono essere incluse nella categoria dei veicoli storici. Ritiene pertanto che la riformulazione sia accoglibile nella misura in cui permette il raggiungimento di tale obiettivo.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, osserva che in sede di attuazione del criterio di delega previsto alla lettera r) del comma 1 e di adozione del regolamento di delegificazione in conformità a quanto previsto dalla lettera h) del comma 2, come risultante dall'eventuale approvazione della riformulazione in esame potrà essere conseguito quanto auspicato dal collega Pagani.

  Alberto PAGANI (PD), sulla base delle dichiarazioni del relatore, accoglie la riformulazione proposta dallo stesso dell'emendamento 2.109 di cui è primo firmatario.

  La Commissione approva l'emendamento Pagani 2.109, come riformulato (vedi allegato 2).

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore, invita il presentatore a ritirare l'emendamento Grimoldi 2.110. Osserva che l'emendamento introduce nel principio di delega di cui alla lettera r) un riferimento all'esonero dall'obbligo di revisione periodica per i veicoli di interesse storico e collezionistico. Ritiene tuttavia non opportuno escludere l'obbligo di revisione per tali veicoli.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Marco RONDINI (LNA) sottoscrive l'emendamento Grimoldi 2.110 e lo ritira.

  Ivan CATALANO, presidente, in considerazione dell'imminente ripresa dei lavori dell'Assemblea, rinvia il seguito dell'esame ad una successiva seduta che sarà prevista per la giornata di domani.

  La seduta termina alle 16.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

COMITATO RISTRETTO

Modifiche al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di semplificazione delle azioni di contrasto dell'evasione dell'obbligo di assicurazione dei veicoli, per favorire la circolazione dei carrelli elevatori e per contrastare le esportazioni irregolari di veicoli da demolire e le fittizie immatricolazioni di veicoli all'estero.
C. 1512 Meta e abb.

Pag. 87