CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 giugno 2014
255.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 173

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 18 giugno 2014.

Audizione sulla revisione della normativa degli appalti pubblici e delle concessioni in vista del recepimento delle nuove direttive europee in materia, del Presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche, Raffaele Cantone.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 8.35 alle 10.15.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 18 giugno 2014. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 14.45.

Decreto-legge 83/2014: Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo.
C. 2426 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite VII e X).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Tiziano ARLOTTI (PD), relatore, riferisce che la Commissione è chiamata ad esprimere il prescritto parere sul decreto-legge n. 83 del 2014, contenente disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo.
  Sottolinea anzitutto che si tratta di un provvedimento importante, che interviene con strumenti incisivi e operativi per sostenere Pag. 174il patrimonio culturale e rilanciare il settore turistico.
  Al riguardo, rileva che alcuni di questi strumenti ricadono direttamente nelle materie di competenza dell'VIII Commissione: dalle misure per accelerare l'esecuzione dei lavori del Grande Progetto Pompei (articolo 2) alla destinazione di una quota pari al 3 per cento delle risorse aggiuntive annualmente previste per le infrastrutture ad investimenti in favore dei beni culturali (articolo 7), dalle misure a sostegno degli interventi di ristrutturazione edilizia delle strutture alberghiere (articolo 10) all'adozione di un piano straordinario della mobilità turistica, nel cui ambito è prevista anche, ai fini della realizzazione di itinerari ciclo turistici, la concessione in uso gratuito ad imprese cooperative e associazioni costituite da giovani di immobili pubblici inutilizzati (case cantoniere, caselli e stazioni ferroviarie o marittime, ecc.) (articolo 11), alla messa in campo, infine, delle misure di semplificazione dei procedimenti in materia di autorizzazione paesaggistica (articolo 12).
  Sottolinea, peraltro, che anche sul piano generale il provvedimento appare di grande interesse e importanza per la Commissione, giacché, forse per la prima volta con chiarezza e incisività, inquadra la tutela del patrimonio culturale e il rilancio del turismo in una prospettiva e in un processo più ampio e integrato di sostenibilità e di riqualificazione territoriale, di costruzione di reti e percorsi che legano, in chiave moderna, la tutela e la valorizzazione, anche in chiave turistica, dei beni culturali.
  Passa, quindi, all'illustrazione delle disposizioni d'interesse della VIII Commissione, segnalando anzitutto le disposizioni contenute nell'articolo 2, che prevede interventi per accelerare la realizzazione del Grande Progetto Pompei. A tal fine, l'articolo dispone una serie di deroghe al Codice degli appalti pubblici, che, a suo avviso, costituisce una delle poche criticità del provvedimento in esame e che richiede un serio approfondimento da parte della Commissione.
  Osserva, peraltro, che si tratta di una criticità che non riguarda la sussistenza o meno delle ragioni per l'adozione di procedure accelerate per la realizzazione dei lavori di tutela del più importante sito archeologico italiano, Pompei, noto in tutto il mondo, quanto di una criticità che riguarda il grado di ampiezza dei poteri derogatori concessi al Direttore responsabile del Progetto Grande Pompei.
  In particolare, l'articolo 2 del decreto-legge, per la parte che interessa l'VIII Commissione, consente al Direttore generale di avvalersi dei poteri attribuiti ai commissari straordinari delle opere pubbliche e, quindi, di operare in deroga alla normativa vigente in materia di appalti. Inoltre, lo stesso articolo prevede l'elevazione a 3, 5 milioni di euro della soglia per il ricorso alla procedura negoziata per i lavori relativi ai beni culturali e l'aumento fino al 30 per cento della soglia delle varianti in corso d'opera, nonché l'applicazione di particolari procedure d'urgenza per l'esecuzione dei contratti. Ulteriori misure derogatorie riguardano, inoltre, il responsabile del procedimento, che può svolgere anche le funzioni di progettista o di direttore dei lavori e che, con un'attestazione, può sostituire la verifica dei progetti.
  Si tratta dunque di un complesso di poteri derogatori che, a suo avviso, soprattutto in un momento delicato come quello che si sta attraversando per quanto concerne il settore degli appalti pubblici, merita sicuramente di un supplemento di riflessione da parte della Commissione, al fine di verificare la possibilità di elaborare proposte capaci di migliorare il testo del decreto-legge, tenendo insieme in modo più efficace rispetto al testo originario, da un lato, la necessità indiscutibile di provvedere con urgenza alla salvaguardia dello straordinario patrimonio rappresentato dal sito archeologico di Pompei (e anche per non perdere gli ingenti finanziamenti messi a disposizione dall'Unione europea, pari a 105 milioni di euro) e, dall'altro, l'applicazione la più ampia possibile dei principi di trasparenza, di non discriminazione Pag. 175e di parità di trattamento delle imprese nell'affidamento dei lavori pubblici.
  In tal senso, formula l'auspicio che il Governo partecipi in modo fattivo al dibattito e fornisca alla Commissione tutti i chiarimenti che dovessero essere richiesti e che tutti i gruppi facciano uno sforzo di elaborazione e di proposta, in vista della predisposizione della prescritta proposta di parere.
  Passa, quindi, rapidamente ad illustrare le ulteriori disposizioni che ricadono in materie di competenza dell'VIII Commissione, segnalando anzitutto quelle contenute nell'articolo 7, che prevede l'introduzione di un nuovo strumento di programmazione annuale, denominato «Grandi Progetti Beni culturali», che individua beni o siti di eccezionale interesse culturale e di rilevanza nazionale per i quali sia necessario e urgente realizzare interventi organici di tutela, riqualificazione, valorizzazione e promozione culturale, anche a fini turistici. All'attuazione di tali interventi è destinata, attraverso una novella all'articolo 60, comma 4, del decreto-legge n. 289 del 2002, il 3 per cento delle risorse aggiuntive stanziate ogni anno per le infrastrutture e iscritte nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture. L'assegnazione della predetta quota è disposta dal CIPE, su proposta del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sulla base della finalizzazione derivante da un programma di interventi.
  Altro articolo di stretto interesse per la Commissione è l'articolo 10 del decreto-legge che, al fine di migliorare la qualità dell'offerta ricettiva delle destinazioni turistiche, concede alle strutture ricettive, per il periodo d'imposta in corso al 1o giugno 2014 e per i due successivi, un credito d'imposta nella misura del trenta per cento delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia ed abbattimento delle barriere architettoniche. Si tratta di una norma che giudica molto positivamente, ma che, a suo avviso, potrebbe essere ulteriormente migliorata, ad esempio verificando la possibilità di collegare e rafforzare gli incentivi previsti alla realizzazione di interventi di efficientamento energetico degli edifici o di riorganizzazione e riqualificazione dei servizi.
  Osserva, quindi, che anche il successivo articolo 11 presenta profili d'interesse per la Commissione, laddove prevede misure che mirano alla fruibilità del patrimonio culturale e turistico italiano, attraverso l'adozione di un piano straordinario della mobilità turistica. Al riguardo, è prevista la concessione ad uso gratuito di immobili pubblici non utilizzati ad imprese cooperative e associazioni composte in prevalenza da giovani, per la promozione di percorsi pedonali o ciclabili.
  Infine, l'articolo 12 del decreto, che egli giudica molto positivamente, contiene disposizioni di semplificazione in materia di autorizzazione paesaggistica e interviene sul procedimento per il rilascio della stessa autorizzazione, sopprimendo le disposizioni che consentivano, in caso di mancata espressione del parere da parte del soprintendente entro 45 giorni dalla ricezione degli atti, di indire una conferenza di servizi, che doveva pronunciarsi entro 15 giorni. Il nuovo testo ora prevede che, decorsi inutilmente 60 giorni dalla ricezione degli atti da parte del soprintendente senza che questi abbia reso il prescritto parere, l'amministrazione competente provvede comunque sulla domanda di autorizzazione.
  Lo stesso articolo prevede, inoltre, l'emanazione di un regolamento di delegificazione finalizzato ad ampliare e precisare le ipotesi di interventi di lieve entità contemplate dal decreto del Presidente della Repubblica n. 139 del 2010.
  Conclude, quindi, ribadendo anzitutto il suo giudizio positivo su un provvedimento importante sotto il profilo delle politiche per la tutela dei beni culturali e da tempo atteso dagli operatori del settore del turismo. Preannuncia, inoltre, la predisposizione di una proposta di parere favorevole, che tenga conto però dell'esigenza di superare le criticità emerse e di apportare, laddove possibile, miglioramenti al testo originario del provvedimento. Pag. 176In tal senso, rinnova l'invito a tutti i gruppi presenti in Commissione di avanzare osservazioni e proposte che, assicura, saranno valutate con attenzione in sede di predisposizione della prescritta proposta di parere.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.55.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 18 giugno 2014. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. — Intervengono il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 14.55.

Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali (collegato alla legge di stabilità 2014).
C. 2093 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 27 marzo 2014.

  Ermete REALACCI, presidente, nell'auspicio che l'annunciato decreto-legge contenente norme in materia ambientale sia presentato dal Governo alla Camera dei deputati, ritiene opportuno che i relatori e i rappresentanti dei gruppi si esprimano in ordine all'opportunità e alla possibilità di concludere, possibilmente prima della sospensione estiva dei lavori parlamentari, l’iter istruttorio dell'importante provvedimento in esame.

  Enrico BORGHI (PD), relatore, fa presente che il ciclo di audizioni programmato si è concluso e che, non appena ultimate alcune verifiche istruttorie insieme al collega Bratti, i relatori saranno in grado di dare alla Commissione una rappresentazione completa, verosimilmente la prossima settimana o al più tardi fra due settimane, dell'effettivo stato delle cose e di formulare una proposta sul prosieguo dei lavori.

  Alessandro BRATTI (PD), relatore, nell'associarsi a quanto appena detto dal collega Borghi, fa presente che, ai fini della definizione del prosieguo dei lavori e della delimitazione esatta del contenuto del provvedimento, è necessario attendere la pubblicazione dell'annunciato decreto-legge contenente norme in materia ambientale che, stando a quanto dichiarato dal Ministro Galletti nel corso della recente audizione davanti alla Commissione, dovrebbe contenere alcune delle norme già inserite nel disegno di legge in esame.
  Sottolinea, peraltro, l'importanza che tutti i deputati della Commissione formulino a partire da oggi proposte concrete di modifiche e di integrazioni del testo originario del disegno di legge al fine di consentire ai relatori di predisporre un articolato da approfondire e da discutere prima dell'esame degli emendamenti.

  Claudia MANNINO (M5S), nell'associarsi all'auspicio formulato dal presidente che l'annunciato decreto-legge contenente norme in materia ambientale sia presentato alla Camera, si dichiara d'accordo con la proposta formulata dal collega Bratti di addivenire nei prossimi giorni alla predisposizione, da parte dei relatori, di un articolato da sottoporre a tutti i gruppi presenti in Commissione ai fini di una preventiva verifica del grado di condivisione del medesimo articolato.

  Chiara BRAGA (PD) fa presente che tra i soggetti auditi dalla Commissione non figurano i rappresentanti delle Autorità di bacino che sono invece direttamente interessate dagli articoli del disegno di legge in esame recanti norme in materia di difesa del suolo. Chiede, pertanto, che tale lacuna Pag. 177venga colmata con lo svolgimento della relativa audizione.

  Massimiliano MANFREDI (PD), nell'associarsi alla richiesta testé formulata dalla collega Braga, ricorda che sulle richiamate norme in materia di difesa del suolo sussiste una posizione di contrarietà delle regioni.

  Tino IANNUZZI (PD) condivide la richiesta formulata dalla collega Braga di audire i rappresentati delle Autorità di bacino. Ritiene, altresì, che sia indispensabile attendere la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'annunciato decreto-legge contenente norme in materia ambientale prima di assumere decisioni sul prosieguo dei lavori sul disegno di legge in esame e sugli ambiti dell'intervento legislativo.

  Piergiorgio CARRESCIA (PD), nell'associarsi a quanto detto dai colleghi precedentemente intervenuti, segnala al Governo l'opportunità che l'annunciato decreto-legge contenente norme in materia ambientale venga presentato alla Camera dei deputati date le evidenti connessioni di materia tra la normativa recata dal disegno di legge in esame e quella oggetto dell'annunciato provvedimento d'urgenza del Governo.

  Claudia MANNINO (M5S) condivide l'auspicio formulato dai colleghi fin qui intervenuti sull'opportunità che il Governo presenti alla Camera l'annunciato decreto-legge contenente norme in materia ambientale, anche ai fini di consentire a questo ramo del Parlamento di dare un segnale di attenzione concreta ai temi ambientali e di rimediare alla grave scelta compiuta recentemente con il pesante taglio di fondi a disposizione del Ministero dell'ambiente.

  Patrizia TERZONI (M5S) informa i colleghi della Commissione che il Movimento 5 Stelle intenderebbe inviare una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell'ambiente per chiedere di espungere dall'annunciato testo del decreto-legge contenente norme in materia ambientale le inaccettabili disposizioni – preannunciate dagli organi di stampa – di sanatoria della situazione relativa alle opere pubbliche per le quali in passato non sia stata rilasciata la valutazione di impatto ambientale. Chiede, inoltre, a tutti i gruppi presenti in Commissione di prendere fin d'ora una posizione chiara e netta su tale questione.

  Il sottosegretario Silvia VELO dichiara che il Ministero dell'ambiente condivide pienamente il corale punto di vista emerso nel dibattito circa l'opportunità che il citato decreto-legge contenente norme in materia ambientale venga presentato alla Camera dei deputati, presso la quale è già in corso la discussione del disegno di legge in titolo.
  Al tempo stesso, rappresenta la forte preoccupazione circa il rischio che, data la complessità del contenuto dell'annunciato decreto-legge, l'VIII Commissione possa non figurare fra quelle assegnatarie in via primaria di tale provvedimento d'urgenza. In tal senso, invita tutte le forze parlamentari a farsi carico di tale preoccupazione e di operare in modo coeso affinché il richiamato rischio possa essere scongiurato.

  Ermete REALACCI, presidente, nell'esprimere apprezzamento per quanto dichiarato dal sottosegretario Velo, ritiene che, alla luce del dibattito, sia opportuno procedere alla definizione del prosieguo dei lavori della Commissione tenendo conto dei seguenti elementi prioritari: pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'annunciato testo del decreto-legge contenente norme in materia ambientale; svolgimento della richiesta audizione dei rappresentanti delle Autorità di bacino; fissazione del termine degli emendamenti sul disegno di legge in esame e conclusione dell'istruttoria legislativa.

  La Commissione prende atto.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Pag. 178

Decreto-legge 73/2014: Misure urgenti di proroga di commissari per il completamento di opere pubbliche.
C. 2447 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 17 giugno scorso.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) esprime contrarietà sulle norme del provvedimento recanti proroga delle gestioni commissariali relative alla Galleria Pavoncelli e al completamento dell'asse stradale Lioni-Grottaminarda, ritenendo più opportuno istituire, in loro sostituzione, un apposito organo tecnico avente compiti limitati e un limitato raggio temporale di azione. Ritiene, infatti, che le gestioni commissariali non hanno più alcuna ragion d'essere e che anche ai fini del completamento di opere pubbliche importanti, come quelle considerate, sia indispensabile adottare atti di vera discontinuità rispetto al passato.

  Tino IANNUZZI (PD), preliminarmente, osserva che il decreto-legge in questione presenta un contenuto omogeneo e dunque rispettoso dei principi e delle norme costituzionali che regolano il potere di decretazione d'urgenza del Governo. Nel ritenere legittimo che alcune forze politiche rivolgano critiche alle proroghe delle gestioni commissariali, anche in considerazione del principio stabilito dal decreto-legge n. 59 del 2012, valuta, tuttavia, che nel caso in questione il Governo abbia ben operato al fine di scongiurare la paralisi delle attività relative al completamento di opere fondamentali per le comunità e i territori interessati, come quelle richiamate dal collega De Rosa. In particolare, rileva che il completamento della Galleria Pavoncelli appare indispensabile per restituire piena funzionalità all'acquedotto pugliese, superando la situazione di grave menomazione della capacità di trasporto idrico dell'acquedotto determinata dal crollo di un tratto della galleria avvenuto negli anni ’90. Rileva, inoltre, che solo un rapido completamento dell'opera in questione, attraverso la proroga della gestione commissariale, potrà scongiurare il rischio di perdere gli ingenti finanziamenti oggi ancora disponibili. Quanto alla proroga della gestione commissariale relativa all'asse stradale Lioni-Grottaminarda, osserva che, dopo gli inaccettabili ritardi del passato, la situazione attuale, anche grazie al positivo operare del Commissario straordinario, appare decisamente migliorata con l'approvazione del progetto esecutivo dell'opera e l'affidamento del primo dei tre lotti di lavori. Aggiunge, inoltre, che alla operosa attività del Commissario straordinario si deve anche il recupero di significative risorse, attraverso economie di spesa, che potranno essere utilmente impiegate ai fini del completamento dell'opera. Conclude, quindi, ribadendo che, pur nel rispetto delle osservazioni critiche formulate dal collega De Rosa, interrompere nei due casi citati l'operosa attività dei Commissari straordinari provocherebbe danni irrimediabili alle comunità e ai territori interessati.

  Giuseppina CASTIELLO (FI-PdL) condivide pienamente le osservazioni testé svolte dal collega Iannuzzi, sottolineando in particolare che entrambe le opere oggetto di proroga sono ormai in fase di realizzazione pratica e che ogni sforzo debba essere condotto per un loro rapido e definitivo completamento. Conclude, quindi, annunciando che i deputati del suo gruppo non presenteranno alcun emendamento proprio per consentire una rapida e positiva conclusione dell'esame del provvedimento in esame.

  Maria Chiara GADDA (PD), relatore, nell'associarsi alle considerazioni svolte dal collega Iannuzzi, ricorda che nel corso dell'esame del provvedimento al Senato è stato audito il Commissario straordinario per il completamento dell'asse stradale Lioni-Grottaminarda e che in tale sede è Pag. 179emersa l'opportunità di prorogare la gestione commissariale dell'opera. Aggiunge, altresì, che tutti i sindaci dei comuni interessati hanno indirizzato una nota al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle infrastrutture per chiedere la proroga della gestione commissariale, ritenuta indispensabile per un rapido completamento dell'opera in questione. In questo quadro, ritiene che la proposta dei colleghi nel gruppo M5S di sostituire l'attuale struttura commissariale con una struttura tecnica avente, sostanzialmente, analoghi poteri rischia, al di là delle intenzioni dei proponenti, di allungare i tempi di completamento dell'opera.

  Ermete REALACCI, presidente, dichiara quindi concluso l'esame preliminare del provvedimento. Avverte che – come convenuto dalla Commissione nella seduta di ieri – il termine per la presentazione di emendamenti e articoli aggiuntivi è stato fissato alle ore 17 della giornata odierna. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.35.