CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 giugno 2014
255.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VII e X)
COMUNICATO
Pag. 89

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 18 giugno 2014. — Presidenza del presidente della X Commissione, Ettore Guglielmo EPIFANI. — Interviene il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini.

  La seduta comincia alle 9.05.

DL 83/2014: Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo.
C. 2426 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 giugno 2014.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, comunica che il deputato Buonanno sarà sostituito, per tutta la durata dell'esame del provvedimento, dall'onorevole Prataviera.
  Chiede quindi se vi siano ulteriori interventi in sede di discussione generale, preannunciando che al termine degli stessi il Ministro procederà alla sua replica.

  Simone VALENTE (M5S) osserva che il provvedimento in esame, adottando misure «tampone», non è risolutivo dei numerosi problemi che riguardano il settore culturale e del turismo. Con riferimento, in particolare, all'articolo 1, concernente il cosiddetto ART-BONUS, rileva la necessità di un'integrazione del testo, al fine di assicurare la trasparenza e la semplificazione del procedimento. In relazione, poi, all'articolo 2, concernente il «Grande Progetto Pompei», rileva come la situazione di tale sito archeologico sia disastrosa. Ricorda come, nella recente audizione informale, il soprintendente all'area archeologica di Pompei, professor Massimo Osanna, abbia rappresentato il fatto che gran parte degli oltre 100 milioni di euro stanziati su iniziativa dell'Unione europea non siano stati effettivamente spesi e che le apposite disposizioni di cui all'articolo 1 del decreto-legge cosiddetto Bray, n. 91 del 2013, si siano rivelate inefficaci. Ritiene altresì non condivisibile l'accentramento di poteri in capo ad un solo soggetto per la tutela di un sito di particolare pregio come quello di Pompei, ricordando Pag. 90l'assoluta carenza di personale specializzato che sussiste in tale sito. Con riferimento poi all'articolo 3, esprime perplessità sulla nomina di un apposito commissario straordinario, essendo già operativa in tale ambito la relativa Soprintendenza. Rileva, inoltre, che le disposizioni concernenti le fondazioni lirico-sinfoniche, di cui all'articolo 5, non costituiscono una soluzione strutturale delle problematiche che affliggono tale settore. Sottolinea la necessità che in quest'ultimo ambito, caratterizzato dalla presenza di un ingente debito e da una forte precarietà dei rapporti di lavoro – che va superata –, non siano pregiudicati gli enti virtuosi del settore lirico-sinfonico.

  Irene MANZI (PD) evidenzia i numerosi aspetti positivi del provvedimento, in linea con quanto affermato da molti soggetti auditi. Ricorda come il decreto-legge in esame stanzi circa 400 milioni di euro nel corso delle varie annualità, ai fini del sostegno della cultura e del turismo. Evidenzia, in particolare, le disposizioni concernenti il tax credit e quelle a tutela del sito di Pompei e della Reggia di Caserta. Con riferimento, poi, all'articolo 7, che istituisce il Piano strategico «Grandi Progetti Beni culturali» e definisce altre misure in tale settore, ricorda che lo stesso dispone che la quota delle risorse aggiuntive annualmente previste per infrastrutture dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, specificamente destinata alla spesa per investimenti in favore dei beni culturali, sia individuata, dal 2014, in misura pari al 3 per cento. Auspica quindi che il testo di tale articolo sia integrato, con una specificazione delle modalità attuative delle disposizioni ivi presenti, prevedendosi che le spese finalizzate alla tutela e riqualificazione dei beni culturali, spesso effettuate da enti pubblici proprietari dei relativi beni, siano escluse dal patto di stabilità interno. In relazione, inoltre, alle norme di cui all'articolo 1, in materia di ART-BONUS, di cui approva l'impostazione, ritiene opportuno precisare le modalità di individuazione dei beni destinatari delle risorse. Concorda poi con quanto affermato nella seduta del 12 giugno scorso dalla collega Ghizzoni, in merito alla necessità di approfondire le disposizioni – condivisibili – di cui all'articolo 7, comma 3, che concernono il rifinanziamento del fondo «Mille giovani per la cultura» e quelle recate dall'articolo 8, in materia di occupazione giovanile, auspicando l'approvazione definitiva della proposta di legge C. 362 Madia, concernente i professionisti dei beni culturali.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL), dopo aver ricordato che il suo gruppo esercita un'opposizione «vigile, ma duttile», annuncia la presentazione di emendamenti, augurandosi che il Governo ne accolga lo spirito. Ricorda come le proposte emendative che il suo gruppo si appresta a presentare tengono conto degli aspetti critici del provvedimento, evidenziati da taluni dei soggetti ascoltati nel corso delle audizioni informali.

  Laura COCCIA (PD) sottolinea le disposizioni presenti nel provvedimento in esame a favore dell'accessibilità dei luoghi, previste, in particolare, dall'articolo 10, con riferimento alle strutture ricettive. Ricorda, in proposito, come tale problematica sia di grande interesse per un Paese, come l'Italia, che costituisce meta di turisti provenienti da tutto il mondo e presenta problemi di accessibilità delle strutture ricettive. Aggiunge che tale problematica è stata da lei affrontata nell'interrogazione n. 5-00609 a sua firma, in cui ha rilevato le difficoltà di accesso al complesso della Reggia di Caserta per le persone con problemi di deambulazione.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, concorda con quanto testé affermato dalla collega Coccia, ricordando come la problematica da lei sollevata sia emersa anche nel corso delle audizioni informali sul provvedimento.

  Luigi LACQUANITI (SEL), esprime un generale apprezzamento per il provvedimento in esame che, ricorda, si limita ad intervenire solo su alcuni temi, come è Pag. 91giusto che operi un provvedimento emergenziale quale il decreto-legge, rinviando ad ulteriori interventi più organici e complessivi una riforma sulla materia. Ritiene questa la modalità giusta di valutazione del provvedimento, sollecitando a concentrarsi sul concetto di turismo inteso quale espressione della cultura italiana che può al contempo divenire un volano importante sul versante del ritorno economico.
  Preannuncia che gli emendamenti che presenterà il suo gruppo saranno orientati nel senso sopra indicato, ponendo al contempo particolare attenzione a chi in questo comparto lavora: ricorda il grande problema del personale precario e c.d. «stagionale» e sottolinea che proprio la precarietà e la stagionalità sono limiti da superare. Segnala altresì l'importanza di dare il giusto rilievo alla formazione e conclude richiamando la necessità di non dimenticare mai che il turismo è un comparto essenziale per l'economia del nostro Paese.

  Gianna MALISANI (PD), dopo aver rilevato l'importanza del disegno di legge in esame, che tenta di risolvere annosi problemi concernenti i settori della cultura e del turismo, precisa che le disposizioni di cui all'articolo 1, relative all'ART-BONUS, ossia ad una forma moderna di mecenatismo, risultano fortemente innovative. Suggerisce, poi, di rendere permanenti tali agevolazioni, oltre i tre anni previsti per la sperimentazione, seguendo l'esempio di altri Paesi europei quali la Francia, il Regno Unito e la Spagna. Ritiene inoltre che si dovrebbe creare un legame diretto tra chi dona i fondi e il bene tutelato, rendendo necessaria, ad esempio, l'indicazione, da parte degli enti destinatari dei fondi, delle priorità che saranno seguite nella realizzazione delle opere sui beni culturali individuati. Con riferimento poi all'articolo 4, concernente la tutela del decoro dei siti culturali, ritiene che lo stesso vada nella direzione giusta, pur dovendosi realizzare un necessario coordinamento tra le amministrazioni locali e le soprintendenze competenti, evitando che si creino contrasti fra i diversi enti. Esprime, inoltre, perplessità in ordine alle disposizioni di cui all'articolo 12, in materia di semplificazione concernente i beni culturali e paesaggistici. Ritiene infatti opportuno il mantenimento dello strumento della conferenza di servizi, per assicurare la presenza di rappresentanti del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nelle determinazioni concernenti la tutela del paesaggio.

  Il Ministro Dario FRANCESCHINI ringrazia gli intervenuti in discussione generale, che sono entrati nel merito delle disposizioni urgenti recate dal provvedimento in esame, in un clima di positivo e costruttivo confronto politico.
  Sottolinea che il decreto-legge, che per sua natura reca misure emergenziali, non vuole essere un provvedimento di riordino del settore cultura e turismo. Osserva che il Governo intende operare un'inversione di tendenza in un settore che dal 2000 ha subito rilevanti tagli. Assicura che il Governo è assolutamente disponibile ad accettare proposte migliorative del testo e non presenterà emendamenti che introducono temi diversi da quelli recati dalle disposizioni in esame. Preannuncia che esprimerà un parere contrario su tutte le proposte emendative di carattere localistico perché la natura del provvedimento in esame riguarda tutto il territorio nazionale. Sottolinea che il decreto-legge affronta le due grandi emergenze nazionali di Caserta e Pompei e invita quindi i parlamentari a non presentare emendamenti relativi alle esigenze dei singoli territori.
  Con riferimento ai quesiti posti dall'onorevole Prodani, osserva che sulle guide turistiche è prevista una proroga che consente di rispettare la parte dispositiva della risoluzione Prodani 8-00052, approvata dalla X Commissione nello scorso mese di aprile, individuando i siti in cui potranno operare solo le guide con una specifica professionalità, nel rispetto della normativa europea. Ritiene particolarmente importante la norma sui beni demaniali (articolo 11, comma 3). Si tratta spesso di edifici in rovina, che sovente Pag. 92sono svenduti, e che invece potrebbero costituire un patrimonio prezioso a supporto di itinerari turistici. Ritiene che si possa ragionare sul termine previsto di sette anni per la durata della concessione, come richiesto dal deputato Prodani.
  Sul commercio ambulante, oggetto dell'intervento del deputato Donati e altri, osserva che la norma dell'articolo 4 nasce da un problema preciso e unanimemente condiviso: non è ammissibile che nei luoghi monumentali e storici più prestigiosi del Paese, di cui è emblematico il Colosseo, vi siano camion bar e bancarelle che non possono essere rimossi perché, in base alla legge vigente, dovrebbe essere loro attribuita un'area ugualmente remunerativa. È evidente che, in casi di siti particolarmente rilevanti, non può essere individuata un'area equivalente, pertanto tutti i provvedimenti di revoca delle autorizzazioni e delle concessioni di suolo pubblico da parte delle amministrazioni locali sono stati costantemente annullati dalla giustizia amministrativa. La disposizione dell'articolo 4 prevede il trasferimento di queste attività in un'area ugualmente remunerativa, ove possibile, oppure l'indennizzo. Intende rassicurare gli operatori del settore – che hanno manifestato notevoli preoccupazioni nel corso delle audizioni presso le Commissioni – che la disposizione non potrà essere strumentalmente utilizzata in qualsiasi sito storico o monumentale e che, ove permanessero dubbi, il Governo è disponibile ad una modifica che chiarisca la portata della disposizione.
  Con riferimento alle questioni poste dal deputato Crippa, sottolinea che l'Italia è il primo Paese al mondo ad introdurre un credito di imposta per la digitalizzazione degli esercizi ricettivi (articolo 9). Per quanto riguarda invece la riqualificazione e l'accessibilità delle strutture ricettive (articolo 10), è ben consapevole che le risorse stanziate sono limitate, ma ogni misura richiede una copertura. Auspica che il Parlamento possa, insieme al Ministero dell'economia, trovare una copertura maggiore per misure quali l'ART-BONUS, ma in questa fase è necessario capire anche l'impatto che queste disposizioni potranno avere nel corso dei prossimi mesi, con l'obiettivo di renderle strutturali.
  Per quanto riguarda il Fondo Mille giovani, richiamato dalla vicepresidente Ghizzoni, sottolinea che è stato rifinanziato per 150 giovani che possono guadagnare circa mille euro ciascuno per un tirocinio di sei mesi. Sottolinea che il limite di età a 29 anni ampiamente contestato è previsto da disposizioni preesistenti. Ritiene tuttavia che nel settore dei beni culturali esso possa essere innalzato – o addirittura eliminato – a fronte di un livello di disoccupazione che ha raggiunto picchi inquietanti. Ritiene che la disposizione potrebbe essere utilmente inserita nel provvedimento sulle professioni nei beni culturali.
  Sulle questioni poste dalla deputata Valente, osserva che le disposizioni su Pompei sono state approfondite con scrupolo e ritiene non ci si debba rassegnare alla logica che ogni norma emergenziale comporti corruzione e tangenti. Ritiene si debba procedere più speditamente, sul sito di Pompei, nell'utilizzo dei fondi europei poiché vi sono ritardi di anni. Sottolinea, quindi, che non sarebbe stato possibile nominare un sovrintendente, anziché un commissario straordinario, alla Reggia di Caserta perché la gran parte dell'edificio è occupato da altre amministrazioni. Il progetto complessivo prevede la liberazione degli spazi, la ristrutturazione e la restituzione della reggia alla sua destinazione culturale.
  Con riferimento alle fondazioni liriche, è stato previsto l'aumento di 50 milioni del fondo previsto dalla cosiddetta legge Bray (decreto-legge n. 91 del 2013) che consente di coprire tutti i piani si risanamento presentati da otto fondazioni lirico sinfoniche. Ritiene che si debba superare la fase dell'emergenza. Le disposizioni in esame prevedono maggiore autonomia per le fondazioni e ritiene assolutamente sbagliato che i sovrintendenti debbano essere nominati dal Ministro. Le disposizioni in esame sono state contrastate dai sindacati di settore, ma è evidente che una maggiore autonomia delle fondazioni comporta una maggiore autonomia contrattuale. Aggiunge Pag. 93che il FUS prevede nuovi criteri per premiare le fondazioni lirico-sinfoniche. Una volta superata la fase emergenziale, si potrà ragionare sulla congruità del numero di 14 fondazioni lirico-sinfoniche.
  Con riferimento alle questioni poste sull'ART-BONUS, ricorda che la norma nasce come intervento di privati a favore del patrimonio pubblico. Sottolineata la massima collaborazione del Ministero dell'economia sul tema, osserva che l'ART-BONUS è rivolto esclusivamente al patrimonio pubblico e non può essere esteso al patrimonio privato, pur se vincolato. Si può al limite ipotizzare che preesistenti fondazioni senza scopo di lucro che si occupano di beni culturali e di gestione di patrimonio pubblico possano essere inserite tra i beneficiari.
  Ritiene che vi sia un problema generale che riguarda il patrimonio pubblico sulle questioni di accessibilità che potrà essere risolto solo con finanziamenti adeguati.
  Condivide le osservazioni del deputato Lacquaniti in merito all'emergenza del settore turismo che necessita di essere rifondato a partire dalla riforma del Titolo V della Costituzione. Tuttavia, non si può ulteriormente attendere e la riforma dell'Enit è anch'essa volta a rispondere all'emergenza. Sul tema della stagionalità e del precariato degli addetti al settore, ritiene che la differenziazione dell'offerta turistica, in particolare nel Mezzogiorno, possa offrire un contributo positivo alla soluzione del problema. Ribadisce infine che le misure previste per l'ART-BONUS sono in questa prima fase temporanee, vi è la prospettiva di prevederle come permanenti non solo per le grandi donazioni, ma anche per il fundraising. Osserva infine che la donazione deve essere finalizzata al recupero dei beni, tant’è che l'articolo 1, comma 5, prevede che il soggetto pubblico che riceve la donazione debba indicare sul proprio sito per quali finalità è stata utilizzata la somma ricevuta in donazione.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, segnala che c’è ancora una domanda che la collega Costantino voleva porre al Ministro.

  Celeste COSTANTINO (SEL) manifesta perplessità in merito a quanto disposto dall'articolo 5 del provvedimento, in materia di fondazioni lirico-sinfoniche, rappresentando al Ministro Franceschini la preoccupazione per la sorte dei lavoratori del settore assorbiti dalla società ALES Spa, in base al comma 13 dell'articolo 11 del decreto-legge n. 91 del 2013. Paventa infatti il rischio che tale misura comporti la creazione di una nuova categoria di lavoratori «esodati». Dopo aver apprezzato le disposizioni in materia di tax credit, auspica l'approvazione definitiva della proposta di legge C. 362 Madia, concernente i professionisti dei beni culturali. Annuncia infine la presentazione, da parte dei componenti del suo gruppo, di emendamenti migliorativi del testo.

  Il Ministro Dario FRANCESCHINI, con riferimento alla prima questione sollevata dall'onorevole Costantino, ricorda come quanto da lei rappresentato costituisca attuazione di una norma legislativa vigente, la quale ha lo scopo di evitare che i lavoratori assorbiti da ALES Spa perdano il proprio posto di lavoro.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, ringrazia il Ministro per i chiarimenti forniti e dichiara concluso l'esame preliminare del provvedimento, rinviando il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.10 alle 10.30.