CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 aprile 2014
214.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e VI)
COMUNICATO
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COMITATO DEI NOVE

  Mercoledì 9 aprile 2014.

DL 16/2014: Disposizioni urgenti in materia di finanza locale, nonché misure volte a garantire la funzionalità dei servizi svolti nelle istituzioni scolastiche.
C. 2162-A Governo.

  Il Comitato si è riunito dalle 9.10 alle 10.05 e dalle 12.05 alle 13.35.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 9 aprile 2014. — Presidenza del presidente della VI Commissione Daniele CAPEZZONE. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Giovanni Legnini.

  La seduta comincia alle 15.10.

DL 16/2014: Disposizioni urgenti in materia di finanza locale, nonché misure volte a garantire la funzionalità dei servizi svolti nelle istituzioni scolastiche
C. 2162-A Governo
(Esame e conclusione)

  Le Commissioni iniziano l'esame del provvedimento.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, avverte che, a seguito del rinvio deliberato nell'odierna seduta antimeridiana dell'Assemblea sul disegno di legge C. 2162-A, di conversione in legge del decreto-legge n. 16 del 2014, recante disposizioni urgenti in materia di finanza locale, nonché misure volte a garantire la funzionalità dei servizi svolti nelle istituzioni scolastiche, le Commissioni riprendono l'esame in sede referente del provvedimento, limitatamente agli aspetti indicati dalla stessa Assemblea nella deliberazione di rinvio.
  In tale contesto le Commissioni sono chiamate a esaminare i soli emendamenti Pag. 121.1000, 1.1001, 2.1000, 4.1000, 4.1001, 18.1000 e 20-bis.1000, presentati dai relatori (vedi allegato), che riproducono il contenuto degli emendamenti delle Commissioni presentati questa mattina nel corso della discussione in Assemblea, senza comunque riaprire il dibattito su tutti gli altri aspetti del testo.
  Ricorda che, alla luce di quanto indicato dalla Presidenza della Camera in occasione della deliberazione del rinvio, la discussione del provvedimento in Assemblea riprenderà alle ore 16 di oggi: pertanto l'ulteriore esame dei predetti emendamenti dovrà svolgersi in tempi compatibili con tale termine.

  Il Sottosegretario Giovanni LEGNINI, facendo seguito a quanto preannunciato in occasione dell'odierna riunione del Comitato dei nove, propone di riformulare l'emendamento 4.1000 dei relatori nei seguenti termini:
  «Sostituire il comma 3 con il seguente:
  3. Fermo restando l'obbligo di recupero previsto dai commi 1 e 2, non si applicano le disposizioni di cui al quinto periodo del comma 3-quinquies dell'articolo 40 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, agli atti di costituzione e di utilizzo dei fondi, comunque costituiti, per la contrattazione decentrata adottati anteriormente ai termini di adeguamento previsti dall'articolo 65 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, che non abbiano comportato il riconoscimento giudiziale della responsabilità erariale, adottati dalle regioni e dagli enti locali che hanno rispettato il patto di stabilità interno, la vigente disciplina in materia di spese e assunzione di personale, nonché le disposizioni di cui all'articolo 9, commi 1, 2-bis, 21 e 28, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122».

  Precisa quindi come su tale proposta di riformulazione sia già stato acquisito il parere favorevole della Ragioneria generale dello Stato.

  Marco CAUSI (PD) propone sua volta di riformulare l'emendamento 4.1000 dei relatori nei seguenti termini:
  «Sostituire il comma 3 con il seguente:
  3. Fermo restando quanto previsto dai commi 1 e 2, non si applicano le disposizioni di cui al quinto periodo del comma 3-quinquies dell'articolo 40 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, agli atti di costituzione e di utilizzo dei fondi, comunque costituiti, per la contrattazione decentrata adottati anteriormente ai termini di adeguamento previsti dall'articolo 65 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, già applicati e attualmente in applicazione, che non abbiano comportato il riconoscimento giudiziale della responsabilità erariale, adottati dalle regioni e dagli enti locali che hanno rispettato il patto di stabilità interno, la vigente disciplina in materia di spese ed assunzione di personale nonché le disposizioni di cui all'articolo 9 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122».

  Laura CASTELLI (M5S) evidenzia come il deputato Causi, non essendo relatore del provvedimento, non possa proporre nuovi emendamenti in questa fase dell'esame del provvedimento.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, evidenzia come ciascun membro delle Commissioni riunite possa sottoporre proposte di riformulazione degli emendamenti presentati, ferma restando la libertà, per i presentatori e per le Commissioni stesse, di decidere se accoglierle o meno.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI rileva come la nuova formulazione dell'emendamento proposta dal Governo sia volta a specificare, nel testo del comma 3 dell'articolo 4 del decreto-legge, l'obbligo per i Comuni di recuperare le somme indebitamente erogate rispetto ai vincoli finanziari posti alla contrattazione collettiva, Pag. 13ponendo in essere le misure, previste dai commi 1 e 2 dello stesso articolo 4, di contenimento della spesa per il personale.
  Evidenzia, al riguardo, come la Ragioneria generale dello Stato abbia dichiarato che il proprio parere favorevole sulle modifiche recate al comma 3 dell'articolo 4 è condizionato alla previsione di tale obbligo di recupero, evidenziando come la mancata previsione di tale obbligo determinerebbe l'onerosità dell'emendamento dei relatori 4.1000. Ritiene quindi che la riformulazione proposta dal Governo contemperi adeguatamente le finalità dei presentatori dell'emendamento con l'esigenza che le Amministrazioni coinvolte siano tenute ad adottare idonee misure di risparmio corrispondenti a quanto erogato in violazione dei vincoli finanziari posti alla contrattazione collettiva integrativa.

  Marco CAUSI (PD) chiede quali siano le ragioni per le quali, nella riformulazione dell'emendamento proposta dal Governo, è specificato, rispetto all'articolo 9, che si applicano i commi 1, 2-bis, 21 e 28, del decreto-legge n. 78 del 31 maggio 2010.

   Il sottosegretario Giovanni LEGNINI rileva come tale specificazione sia utile a richiamare con precisione i commi dell'articolo 9 del decreto-legge n. 78 del 31 maggio 2010 contenenti la disciplina di rigore in materia di organizzazione e gestione del personale a suo tempo introdotta con il suddetto decreto-legge n. 78.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, ritiene che si debba tenere conto dello sforzo dimostrato dal Governo nel venire incontro alle istanze sollevate sia dai gruppi di maggioranza sia da quelli di opposizione in relazione alla problematica oggetto dell'emendamento 4.1000 dei relatori.

  Rocco PALESE (FI-PdL) concorda sulla riformulazione dell'emendamento dei relatori 4.1000 proposta dal Governo, che pure non rispecchia esattamente il contenuto degli emendamenti originariamente presentati su tale materia. Rileva infatti come non si possa prescindere dal parere favorevole espresso dalla Ragioneria generale dello Stato su tale proposta di riformulazione, se si vuole evitare di determinare successive problematiche sotto il profilo dell'eventuale contrasto della disposizione con il dettato del terzo comma dell'articolo 81 della Costituzione, il quale prevede che ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte.

  Laura CASTELLI (M5S), pur ritenendo che la proposta di riformulazione dell'emendamento 4.1000 dei relatori avanzata dal Sottosegretario specifichi gli obblighi di contenimento delle spese per il personale posti a carico delle amministrazioni locali ai sensi del comma 1 dell'articolo 4 del decreto-legge, rileva come la riduzione delle dotazioni organiche conseguente a tale azione di contenimento potrà avere effetti sul piano socio-economico.
  Evidenzia inoltre la gravità della problematica, che la norma proposta non risolve, concernente i casi in cui sussiste dinanzi alla Corte dei conti un contenzioso in materia.

  Giovanni PAGLIA (SEL), pur comprendendo l'eventualità che la maggioranza ritenga di accogliere la proposta di riformulazione dell'emendamento 4.1000 dei relatori prospettata dal Sottosegretario, ritiene che andrebbero valutati gli effetti pratici sui bilanci dei comuni che tale previsione potrebbe determinare.
  Non comprende inoltre quali siano i profili problematici relativi alla copertura finanziaria della norma sollevati dalla Ragioneria generale dello Stato, ritenendo che, al massimo, potrebbe eventualmente verificarsi soltanto una diminuzione di future entrate, ad oggi non quantificate e non incorporate nelle previsioni del bilancio dello Stato. In tale contesto non ritiene che le Commissioni debbano subire imposizioni esterne che incidano senza alcuna ragionevolezza sulle loro scelte politiche.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI, in risposta ai rilievi sollevati dall'onorevole Pag. 14Paglia, ricorda come ogni norma che, nel modificare la legislazione vigente, comporti minori entrate o, comunque, nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, deve recare la previsione di idonea copertura finanziaria. Ribadisce pertanto come, nel caso di specie, sia necessario mantenere fermo, in capo alle regioni e agli enti locali, l'obbligo di recuperare integralmente le somme indebitamente erogate, come previsto dai commi 1 e 2 dell'articolo 4.

  Giovanni PAGLIA (SEL) manifesta perplessità con riguardo alle osservazioni testé svolte dal rappresentante del Governo, ribadendo come le somme di cui si discute e per le quali è previsto l'obbligo di recupero non appaiono allo stato suscettibili di precisa quantificazione e non siano state incorporate nelle previsioni del bilancio dello Stato.

  Marco CAUSI (PD), relativamente alla proposta di riformulazione dell'emendamento 4.1000 dei relatori prospettata dal Sottosegretario, rileva che il richiamo al solo «obbligo di recupero previsto dai commi 1 e 2» potrebbe essere interpretato nel senso che, nella fattispecie di cui al comma 3, le regioni e gli enti locali non sono tenuti ad attuare le restanti prescrizioni di cui ai commi 1 e 2.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI evidenzia come, al di là del dato letterale, la ratio della disposizione in esame sia quella di garantire, nei confronti delle regioni e degli enti locali, il recupero integrale delle somme indebitamente erogate o l'attuazione di meccanismi di compensazione attraverso l'utilizzo dei risparmi derivanti da misure di razionalizzazione e riqualificazione della spesa.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, avverte che i relatori hanno riformulato il loro emendamento 4.1000 nei termini proposti dal Sottosegretario Legnini.

  Le Commissioni approvano, con votazione riassuntiva, gli emendamenti 1.1000, 1.1001, 2.1000, 4.1000 (Nuova formulazione), 4.1001, 18.1000 e 20-bis.1000 dei relatori (vedi allegato).
  Le Commissioni deliberano quindi di conferire ai relatori il mandato a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul disegno di legge, come risultante dalle modifiche apportate nel corso dell'esame in sede referente a seguito del rinvio deliberato dall'Assemblea.
  Deliberano altresì di chiedere di essere autorizzate a riferire oralmente all'Assemblea.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, fa presente che le Presidenze delle Commissioni si riservano di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 15.40.

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