CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 marzo 2014
197.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 42

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 12 marzo 2014. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Gabriele Toccafondi.

  La seduta comincia alle 9.10.

DL 3/2014: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 gennaio 2014, n. 3, recante disposizioni temporanee e urgenti in materia di proroga degli automatismi stipendiali del personale della scuola.
C. 2157 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'11 marzo 2014.

  Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che si è convenuto di concludere l'esame preliminare sul provvedimento nella seduta odierna.

  Silvia CHIMIENTI (M5S), pur rilevando la necessità e l'urgenza di adottare il presente decreto, a fronte della problematiche sorte con riferimento al personale della scuola in oggetto, evidenzia che il provvedimento presenta fortissime criticità, peraltro già evidenziate nel corso dell'esame presso il Senato. Esprime perplessità, anzitutto, sulla copertura finanziaria degli interventi, che appare, a suo avviso, insufficiente e condizionata, peraltro, al buon esito di una specifica sessione negoziale tra le parti, il cui esito negativo potrebbe determinare il ritorno di tali risorse nel bilancio dello Stato. Si chiede, in proposito, come sia possibile che le risorse messe a disposizione del comparto della scuola siano così poche, a fronte degli ingenti risparmi quantificati dal decreto-legge n. 112 del 2008, che prevedeva di investire nella valorizzazione del personale della scuola il 30 per cento delle economia di spesa realizzate. Evidenzia, inoltre, che ulteriori risorse vengono reperite Pag. 43attingendo al fondo per il miglioramento dell'offerta formativa del personale, con la conseguenza di privare la scuola di importante risorse destinate alla valorizzazione dell'intero comparto. Fatto notare che il decreto in esame interviene per risolvere la situazione degli automatismi stipendiali solo con riferimento all'anno 2012, lasciando irrisolto il problema per l'anno 2013, preannuncia la presentazione da parte del suo gruppo di emendamenti al testo – finalizzati soprattutto ad individuare forme di copertura alternativa – nella consapevolezza che il provvedimento vada approvato ma con opportune modifiche. Preannuncia, in conclusione, che il suo gruppo presenterà una relazione di minoranza per l'esame in Assemblea del provvedimento, proprio al fine di sottolinearne gli aspetti più problematici.

  Cesare DAMIANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, chiede al rappresentante del Governo e alla relatrice se intendano intervenire in sede di replica.

  Il sottosegretario Gabriele TOCCAFONDI fa presente che l'adozione del presente provvedimento si è resa necessaria a seguito del sovrapporsi di diversi interventi normativi in materia, che hanno determinato un blocco per l'anno 2013 degli automatismi stipendiali del personale della scuola. Ricorda che la vicenda ha avuto origine con il blocco stipendiale stabilito con il decreto-legge n. 78 del 2010, che, al comma 1 dell'articolo 9, ha previsto, per tutta la pubblica amministrazione, il blocco degli stipendi per il triennio 2011-2013, incluso il personale scolastico, nonché il blocco delle progressioni economiche legate ai percorsi di carriera, specificando, al comma 23, con riferimento al personale scolastico, la non utilità, ai fini della progressione stipendiale, del triennio 2010-2012. Osserva, quindi, che il Decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 2013 ha prorogato il blocco di un anno, con la finalità di estenderlo per tutta la pubblica amministrazione al 2014, finendo tuttavia per incidere sull'anno 2013, con riferimento al personale della scuola, rispetto al quale è stato sancito il mancato riconoscimento dell'utilità del 2013 ai fini della progressione di carriera e stipendiale. Per effetto di tali disposizioni a tale personale è stato richiesto di restituire una parte della retribuzione percepita in questo arco temporale, in virtù delle classi stipendiali superiori acquisite. Osservato che il provvedimento in esame mira proprio a risolvere questa anomalia, affrontando altresì l'analoga problematica dei lavoratori ATA, fa presente che il Governo è ben consapevole della necessità di svolgere una ulteriore riflessione sulle coperture individuate, ricordando, peraltro, che lo stesso Ministro, nel corso dell'esame presso il Senato, si è impegnato in tal senso accogliendo specifici atti di indirizzo. Osserva, tuttavia, che l'urgenza di individuare una soluzione al problema ha imposto al Governo di reperire le risorse in quel momento disponibili – nello specifico quelle del fondo destinato al miglioramento dell'offerta formativa del personale della scuola – pur con l'impegno di reintegrare tali risorse quanto prima. Pur nella consapevolezza delle tante questioni da risolvere nel comparto scuola (tra cui cita quelle legate ai dirigenti scolastici), ritiene, in conclusione, che margini per eventuali modifiche al testo siano estremamente ristretti, giudicando opportuno che esso non sia appesantito di ulteriori interventi, considerata anche l'imminenza della sua scadenza.

  Antonella INCERTI (PD), relatore, nel ringraziare il Governo per la disponibilità manifestata, osserva che il provvedimento in esame mira a porre rimedio ad un errore burocratico commesso negli anni precedenti, a causa di un modo di legiferare spesso caotico e poco coordinato. Ricordato che gli automatismi stipendiali, per il comparto della scuola, rappresentano sostanzialmente l'unico strumento di miglioramento dei livelli retributivi di tale personale, evidenzia, quindi, l'urgenza di garantire la conversione in legge del presente decreto, prendendo positivamente atto, peraltro, della volontà del Governo di risolvere tale problematica. Pur riconoscendo l'esistenza nel mondo della scuola Pag. 44di tante altre emergenze, auspica una rapida conclusione dell'iter, dichiarando di essere disponibile ad individuare, di comune intesa con gli altri gruppi, le forme più opportune attraverso le quali impegnare il Governo, anche in questo ramo del Parlamento, a risolvere le questioni ancora in gioco.

  Cesare DAMIANO, presidente, dichiara concluso l'esame preliminare del provvedimento. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.25.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 12 marzo 2014. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 14.55.

DL 4/2014 Disposizioni urgenti in materia di emersione e rientro di capitali detenuti all'estero, nonché altre disposizioni urgenti in materia tributaria e contributiva e di rinvio di termini relativi ad adempimenti tributari e contributivi.
C. 2012 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla VI Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Nulla osta).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 5 marzo 2014.

  Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che nella seduta del 5 marzo 2014 il relatore ha proposto di rinviare alla seduta odierna il seguito dell'esame al fine di attendere la prosecuzione dei lavori in sede referente anche al fine di acquisire ulteriori elementi di valutazione.

  Marco MICCOLI (PD), relatore, rilevato che la VI Commissione, nella seduta di ieri, ha approvato un emendamento interamente soppressivo dell'articolo 1 del decreto-legge, recante diverse norme di diretto interesse della Commissione, propone di esprimere nulla osta sul provvedimento in esame.

  La Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 12 marzo 2014.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.15.