CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 febbraio 2014
188.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 26 febbraio 2014. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU.

  La seduta comincia alle 9.25.

Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita.
C. 282-950-1122-1339-B, approvata dalla Camera e modificata dal Senato.

(Parere alla VI Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che la Commissione è oggi chiamata ad esprimere il parere alla VI Commissione Finanze sulla proposta di legge C. 282-B, approvata dalla Camera, modificata da Senato e nuovamente all'esame della Camera. Avverte inoltre che la Commissione Finanze concluderà l'esame in sede referente entro la mattinata odierna.
  Dà, quindi, la parola al relatore, on. Miotto, per lo svolgimento della relazione.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), relatore, fa presente che l'esame della proposta di legge, già approvata dalla Camera e modificata dal Senato, può avere ad oggetto solo le parti modificate dal Senato e non ancora approvate nel medesimo testo da entrambe le Camere e, per quanto di competenza della XII Commissione, si incentrerà sull'articolo 14, che come è noto, contiene la delega in materia di giochi, a cui il Senato ha apportato alcune limitate modifiche.
  In proposito, prima di entrare nel merito di tale disposizione, desidera ricordare Pag. 45che il provvedimento in esame si compone di 16 articoli concernenti alcuni principi generali e le procedure di delega; la revisione del catasto dei fabbricati, nonché norme in materia di evasione fiscale; la disciplina dell'abuso del diritto e dell'elusione fiscale; norme in materia di tutoraggio, semplificazione fiscale e revisione del sistema sanzionatorio, la revisione del contenzioso e della riscossione degli enti locali; la delega per la revisione dell'imposizione sui redditi di impresa e la previsione di regimi forfetari per i contribuenti di minori dimensioni, nonché in materia di giochi pubblici; la delega ad introdurre nuove forme di fiscalità ambientale.
  Quanto all'articolo 14, ricorda che conferendo delega al Governo per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici, conferma il modello organizzativo del sistema costituito dal regime concessorio e autorizzatorio, in quanto ritenuto indispensabile per la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblici, per la prevenzione del riciclaggio dei proventi di attività criminose, nonché per garantire il regolare afflusso del prelievo tributario gravante sui giochi.
  In particolare, l'articolo 14 indica diversi princìpi e criteri direttivi a cui il Governo deve attenersi nel riordino della materia, in primo luogo quello di procedere alla raccolta sistematica ed organica delle disposizioni vigenti e al loro adeguamento ai più recenti princìpi stabiliti a livello dell'Unione europea, nonché all'esigenza di prevenire i fenomeni di ludopatia ovvero di gioco d'azzardo patologico e di gioco minorile, con abrogazione espressa delle disposizioni incompatibili ovvero non più attuali (comma 1, lettera a).
  Nel limitarsi ad indicare solo le parti modificate dal Senato, faccio presente che ai sensi della lettera v) si prevede la definizione di un concorso statale mediante istituzione di un apposito fondo, la cui dotazione – secondo le modifiche introdotte al Senato – è stabilita annualmente con la legge di stabilità; il concorso è finalizzato prioritariamente al contrasto al gioco d'azzardo patologico, anche in concorso con la finanza regionale e locale ed è finanziato – secondo le modifiche introdotte al Senato – attraverso modifiche mirate alla disciplina fiscale dei giochi pubblici idonee ad incrementare le risorse erariali.
  Altra modifica approvata nel corso dell'esame al Senato riguarda il principio direttivo di cui alla lettera aa), che stabilisce l'introduzione del divieto di pubblicità nelle trasmissioni radiofoniche e televisive per i giochi con vincita in denaro che inducono comportamenti compulsivi e – secondo quanto approvato al Senato – prevedendo che ciò avvenga nel rispetto dei princìpi sanciti in sede europea relativi alla tutela dei minori.
  Per quanto riguarda le ulteriori previsioni legislative dettate dall'articolo 14 in materia di giochi o d'azzardo, segnala che alle medesime non sono state apportate modifiche da parte del Senato.
  Preannuncia, in conclusione una proposta di parere favorevole, anche considerando che il provvedimento non verrà ulteriormente modificato nel corso dell'esame in seconda lettura alla Camera.

  Paola BINETTI (PI), nella consapevolezza che il testo in esame andrà tenuto presente quando la Commissione proseguirà nell'esame in sede referente delle proposte di legge C. 101 e abbinate in materia di prevenzione e cura dalla dipendenza da gioco d'azzardo patologico, al fine di coordinare le diverse disposizioni contenute nei rispettivi testi, intende svolgere alcune considerazioni sulle modifiche introdotte dal Senato all'articolo 14, riguardo alle quali esprime perplessità.
  Da un lato, infatti, relativamente alla lettera aa), ritiene che la formulazione approvata dalla Camera avrebbe garantito una maggiore tutela per i minori, in quanto stabiliva che la pubblicità dei giochi con vincite in denaro che inducono comportamenti compulsivi sarebbe stata «sempre» vietata e non solo nelle fasce protette, mentre il testo approvato dal Senato fa riferimento ad un generico rispetto dei principi sanciti in sede europea relativi alla tutela dei minori. Dall'altro, le Pag. 46sue perplessità si riferiscono anche alla previsione di cui alla lettera v), secondo cui il Fondo, la cui dotazione è stabilita annualmente dalla legge di stabilità, è finanziato attraverso l'incremento delle risorse erariali derivante dalle modifiche alla disciplina fiscale, con la conseguenza che la cura della dipendenza da gioco d'azzardo risulti di fatto condizionata da un eventuale incremento delle risorse erariali, quasi lasciando sottintendere che il fine della norma non sia quello della salute ma dell'aumento delle entrate fiscali.

  Paolo BENI (PD), condividendo i dubbi espressi dalla deputata Binetti, ritiene che le modifiche apportate dall'altro ramo del Parlamento non siano migliorative del testo. Per quanto concerne la lettera v), il Fondo appare finanziato solo in caso di maggiori entrate erariali, mentre riguardo alla lettera aa) l'aver eliminato la parola «sempre» rischia di attenuare il livello di tutela dei minori di fronte alla pubblicità dei giochi con vincite in denaro nelle trasmissioni televisive.

  Matteo MANTERO (M5S) si associa al giudizio critico rispetto alle modifiche approvate al Senato, che vanno nella direzione di una minore tutela nei confronti dei soggetti che necessitano di cure per la dipendenza da gioco d'azzardo, come sembrerebbe derivare dalla previsione che condiziona la cura della patologia all'incremento delle entrate erariali.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) esprime forti perplessità sulle parti dell'articolo 14 modificate nel corso dell'esame presso il Senato, facendo presente che i suoi maggiori dubbi sono basati sulla mancanza di chiarezza sull'intenzione del legislatore. In altre parole, non ritiene comprensibile la volontà del Senato sia con riferimento alla lettera v) sia in relazione alle disposizioni di cui alla lettera aa), la cui formulazione ambigua lascia aperti i sospetti sui reali intendimenti ad essa sottesi.
  Riservandosi lo svolgimento di ulteriori approfondimenti e verifiche su cosa sia effettivamente accaduto al Senato, chiede il sostegno degli altri componenti della Commissione in questo suo lavoro di approfondimento.

  Giovanni MONCHIERO (SCpI) ritiene che le modifiche approvate dal Senato siano poco chiare e formulate in modo ambiguo.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), relatore, intervenendo in sede di replica, nell'esprimere condivisione per le perplessità emerse nel corso del dibattito, invita tuttavia i componenti della Commissione a non perdere di vista la visione complessiva del provvedimento in esame, che all'articolo 16 prevede espressamente la invarianza finanziaria delle norme attuative della delega. Pertanto, non essendo stato possibile finanziare il Fondo destinato al contrasto della ludopatia con una maggiorazione delle aliquote si è convenuto di prevedere che il medesimo sia finanziato attraverso l'omogeneizzazione della disciplina fiscale che molto probabilmente porterà ad un aumento del gettito.
  Riguardo poi ai dubbi manifestati circa la determinazione della dotazione del Fondo demandata alla legge di stabilità, fa presente che si tratta di una soluzione provvisoria, in quanto a breve le cure per la ludopatia rientreranno tra le prestazioni previste nei LEA.
  Quanto infine alle criticità espresse con riferimento alla lettera aa), ritiene che si possa predisporre un ordine del giorno in occasione dell'esame in Assemblea volto ad impegnare il Governo a chiarire quale sia esattamente la normativa europea cui si fa riferimento nel testo e a verificare se sia o meno più restrittiva rispetto a quanto approvato dalla Camera in prima lettura.
  In conclusione propone di esprimere parere favorevole.

  Donata LENZI (PD) invita la relatrice ad inserire nella proposta di parere una osservazione o quanto meno una premessa per segnalare quello che ritiene l'aspetto di Pag. 47maggior criticità del testo dell'articolo 14, come modificato dal Senato. Si tratta, a suo giudizio, del conflitto tra le competenze del Ministero dell'economia e quelle del Ministero della salute: queste ultime, infatti, dovrebbero avere la priorità sulle prime in particolare sulle parti che attengono maggiormente alla tutela della salute.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), relatore, accogliendo le proposte avanzate dalla collega Lenzi, riformula la sua proposta di parere favorevole (vedi allegato).

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 10.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 26 febbraio 2014. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU.

  La seduta comincia alle 14.15.

Sull'ordine dei lavori.

  Andrea CECCONI (M5S) chiede al presidente Vargiu di chiarire per quale ragione la Commissione sia stata convocata nella mattinata odierna per esprimere il parere sulla proposta di legge recante la delega fiscale (A.C. 282-950-1122-1339-B), senza che ci sia stata una deliberazione dell'ufficio di presidenza al fine di inserire tale argomento all'ordine del giorno dei lavori della Commissione stessa.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, da comunicazione di una lettera con la quale il presidente della VI Commissione (Finanze) ha segnalato l'esigenza che la XII Commissione – insieme ad altre Commissioni permanenti – potesse esprimersi con urgenza sul suddetto provvedimento, stante la possibilità di un suo inserimento all'ordine del giorno dell'Assemblea già nella giornata di mercoledì 26 febbraio.
  Ciò premesso, fa presente che la presidenza della XII Commissione aveva a disposizione due percorsi alternativi: inserire la deliberazione del richiesto parere all'ordine del giorno della Commissione nella giornata odierna ovvero rinunciare all'espressione del predetto parere.
  Evidenzia, quindi, che, nonostante nel caso concreto vi fosse una ragione sostanziale per convocare la Commissione su un argomento non previsto, permane comunque, in via generale, l'esigenza di assicurare il rispetto della programmazione dei lavori delle Commissioni, anche rispetto allo svolgimento dei lavori dell'Assemblea.
  Precisa, dunque, di aver posto tale problematica all'attenzione della Presidente della Camera, sia in sede di Conferenza dei presidenti di Commissione sia in una lettera inviatale la scorsa settimana, a seguito di un'altra lettera con cui il deputato Cecconi, in qualità rappresentante del gruppo MoVimento 5 Stelle presso la XII Commissione, aveva lamentato il mancato svolgimento di una seduta della Commissione stessa, con contestuale rinvio della trattazione degli argomenti previsti ad un'altra giornata.
  Ribadisce, pertanto, che sarà sua cura rappresentare nuovamente alla Presidente della Camera la necessità di garantire che i lavori delle Commissioni si svolgano in maniera non estemporanea, in applicazione del principio della programmazione.

Indagine conoscitiva sull'organizzazione dell'attività dei medici che svolgono gli accertamenti sanitari per verificare lo stato di salute del dipendente assente per malattia.
Audizione di rappresentanti dell'Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS).
(Svolgimento e conclusione).

  Pierpaolo VARGIU, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito Pag. 48chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Il dottor Mauro NORI, direttore generale dell'INPS, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono, quindi, Pierpaolo VARGIU, presidente, e i deputati Donata LENZI (PD), Andrea CECCONI (M5S), Delia MURER (PD) ed Elena CARNEVALI (PD).

  Intervengono, in replica, il dottor Mauro NORI, direttore generale dell'INPS e il dottor Vincenzo D'AMATO, direttore centrale dei bilanci dell'INPS.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ringrazia gli intervenuti e dichiara quindi conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.10.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

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