CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 febbraio 2014
188.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 26 febbraio 2014. — Presidenza del presidente Daniele CAPEZZONE. – Interviene il Ministro dell'economia e delle finanze Pier Carlo Padoan.

  La seduta comincia alle 9.05.

Disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita.
C. 282-950-1122-1339-B, approvata dalla Camera e modificata dal Senato.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 13 febbraio scorso.

  Daniele CAPEZZONE, presidente e relatore, esprime innanzitutto un augurio di buon lavoro nei confronti del nuovo Ministro dell'economia e delle finanze, Padoan. 
  Rileva quindi come la conclusione dell'esame in sede referente del provvedimento e l'approvazione definitiva dello stesso, che potrebbe aver luogo già domani, costituisca un elemento particolarmente positivo, frutto dell'ottimo lavoro svolto dalla Commissione sulle importanti tematiche affrontate dalla delega fiscale. A tale proposito desidera ringraziare tutti i componenti della Commissione, sia di maggioranza sia di opposizione, i quali hanno collaborato al buon esito dell'intervento legislativo, che costituisce la prima proposta di legge di iniziativa parlamentare a raggiungere in questa Legislatura il traguardo dell'approvazione definitiva, ricordando come su di esso non si siano registrati, in occasione dell'approvazione in prima lettura alla Camera, voti contrari, grazie all'astensione del Gruppo Sinistra, ecologia e Libertà e del Gruppo del Movimento 5 Stelle. Auspica quindi che si possa sviluppare un dialogo continuo tra il Parlamento e il Governo, segnatamente con il Ministero dell'economia e delle finanze, anche per quanto riguarda l'elaborazione dei decreti legislativi che dovranno essere emanati ai sensi della delega.
  Ricorda inoltre come il provvedimento sia stato oggetto di un lungo lavoro di approfondimento, iniziato già nella scorsa Legislatura, durante la quale esso non aveva visto la luce a causa dello scioglimento anticipato delle Camere, e sia stato ampiamente migliorato durante la Legislatura Pag. 30in corso, principalmente grazie al lavoro svolto dalla Commissione Finanze, che ha introdotto nel testo numerosi spunti innovativi, in particolare per quanto riguarda la riforma del sistema estimativo del catasto dei fabbricati, il contrasto ai fenomeni dell'erosione e dell'evasione fiscale, la revisione del sistema di tassazione delle imprese, la semplificazione degli adempimenti per i contribuenti, la riduzione della pressione tributaria, il miglioramento dei rapporti tra Fisco e cittadini, i meccanismi di compensazione tra debiti e crediti tributari.
  Desidera in tale contesto esprimere un ringraziamento al Senato, in particolare alla Commissione Finanze e Tesoro ed al suo Presidente Marino, la quale ha rispettato il lavoro svolto in prima lettura dalla Camera, apportandovi solo alcune correzioni migliorative.
  Avverte quindi che sono stati presentati 6 emendamenti (vedi allegato) alla proposta di legge in esame.
  Tra di essi segnala come gli emendamenti Laffranco 2.1, 2.2, e 2.3 debbano considerarsi irricevibili, in quanto riferiti a parti del testo non suscettibili di esame, ai sensi dell'articolo 70, comma 2, del Regolamento, il quale stabilisce che per i progetti di legge già approvati e rinviati dal Senato la Camera delibera solo sulle modificazioni apportate dal Senato.
  In particolare, l'emendamento Laffranco 2.1 intende sopprimere integralmente l'articolo 2, laddove il Senato ha apportato solo alcune limitate integrazioni alle lettere c) e p) del comma 3 di tale articolo, mentre l'emendamento Laffranco 2.2 interviene a modificare la lettera l) del comma 3 del medesimo articolo 3, che non ha subito modifiche rispetto al testo già approvato dalla Camera, e l'emendamento Laffranco 2.3 inserisce una nuova lettera s-bis), non connessa alle modifiche recate dal Senato.
  Esprime parere contrario sugli emendamenti Ruocco 4.1, nonché Busin 14.1 e 14.2, sottolineando come tale parere contrario, più che da considerazioni di merito, sia motivato dall'esigenza prioritaria di giungere alla conclusione dell’iter parlamentare del provvedimento, evitando un ulteriore passaggio al Senato.

  Il Ministro Pier Carlo PADOAN, nel ringraziare per gli auguri formulati dal Presidente, concorda altresì con le considerazioni svolte, rilevando come l'approvazione del provvedimento costituisca un ottimo risultato sia per il Parlamento, sia per il Paese nel suo complesso. A tale proposito evidenzia come la fattiva collaborazione tra tutti i gruppi politici sviluppatasi nel corso dell'esame di un intervento legislativo che nasce da proposte di legge parlamentari, abbia consentito di attribuire al Governo un importante strumento normativo, che avrà apprezzabili effetti positivi sul sistema tributario e, più in generale, sull'economia italiana, in quanto darà modo di irrobustire le prospettive di ripresa economica in una fase nella quale la crescita non risulta ancora consolidata. Infatti, l'esercizio della delega fiscale permetterà di assicurare ai contribuenti e agli operatori economici maggiore certezza del diritto in molti settori dell'ordinamento tributario, in particolare per quanto riguarda l'abuso del diritto, il contenzioso tributario e i rapporti tra il Fisco ed i contribuenti, in linea con le buone pratiche indicate in materia dall'OCSE, realizzando inoltre un'effettiva semplificazione del sistema fiscale e una importante revisione dell'imposizione sui redditi di impresa.
  Sottolinea quindi come il Governo intenda utilizzare lo strumento della delega in un rapporto continuo con il Parlamento e in particolare con la Commissione Finanze, sottolineando in tale contesto come l'importante obiettivo raggiunto sia il frutto di un metodo di lavoro parlamentare che considera molto promettente sia per le soluzioni di merito individuate sia per l'approccio collaborativo seguito.
  Concorda quindi con il parere espresso dal relatore sugli emendamenti Ruocco 4.1 e Busin 14.1 e 14.2.

  Filippo BUSIN (LNA) ritira i propri emendamenti 14.1 e 14.2.

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  Daniele PESCO (M5S) rileva come l'emendamento Ruocco 4.1, di cui è cofirmatario, prenda spunto dal contenuto della mozione, presentata dal Movimento 5 Stelle, recentemente approvata dalla Camera sulle tematiche dell'IVA, con la quale si è impegnato il Governo a superare le differenziazioni sussistenti a livello europeo per quanto riguarda le aliquote di tale imposta. In tale prospettiva l'emendamento intende integrare la delega conferita all'Esecutivo in materia, prevedendo l'istituzione di un fondo destinato alla riduzione delle predette aliquote, che dovrebbe essere alimentato con le maggiori entrate tributarie derivanti dal contrasto alle frodi comunitarie. Nel sottolineare l'importanza di tale questione, ritiene comunque di ritirare l'emendamento 4.1, al fine di favorire la rapida approvazione del provvedimento, riservandosi peraltro di trasformarne il contenuto in un ordine del giorno che ribadisca il principio della riduzione delle aliquote IVA.

  Daniele CAPEZZONE, presidente e relatore, condivide sostanzialmente gli obiettivi perseguiti dall'emendamento Ruocco 4.1, rilevando a tale proposito come essi possano essere realizzati sia attraverso l'impegno contenuto nelle mozioni in materia di IVA recentemente approvate dalla Camera, sia attraverso un eventuale, ulteriore ordine del giorno che potrebbe essere presentato in occasione della discussione in Assemblea del provvedimento.

  Daniele PESCO (M5S) evidenzia come le modifiche apportate dal Senato all'articolo 2 del provvedimento, recante la delega al Governo per la revisione della disciplina concernente il sistema estimativo del catasto del fabbricati, consentano, grazie alle proposte presentate in materia dal Gruppo M5S, di migliorare ulteriormente il testo, in particolare precisando, alla lettera c) del comma 3, che la possibilità, riconosciuta all'Agenzia delle entrate, di impiegare tecnici indicati dagli ordini e dai collegi professionali per effettuare le rilevazioni connesse alla definizione delle nuove rendite, deve avvenire senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato. Auspica quindi che anche su tale aspetto specifico si possa sviluppare una forte collaborazione tra Governo e Parlamento in sede di predisposizione dei decreti legislativi, anche realizzando forme di collaborazione tra i professionisti del settore e le scuole, in modo da ridurre al massimo i costi connessi alla revisione del catasto.

  Marco CAUSI (PD) condivide le considerazioni espresse dal Ministro, rilevando come molte delle disposizioni di delega riprendano buone pratiche indicate dall'OCSE, ed evidenziando come il lungo lavoro svolto sul provvedimento dalla Commissione, già a partire dalla precedente Legislatura, abbia consentito di giungere a un ottimo livello di approfondimento delle questioni affrontate. Sottolinea quindi come l'intervento legislativo nasca da proposte di legge di iniziativa parlamentare, la prima delle quali è stata presentata dal Gruppo del PD, auspicando che il metodo di collaborazione tra i gruppi seguito nel corso dell'esame possa essere utilizzato anche relativamente a molti altri argomenti.
  Raccomanda quindi al Ministro che, in fase di attuazione della delega, la quale ritiene possa rappresentare uno degli strumenti più qualificati per l'azione del Governo, si realizzi il più ampio coinvolgimento possibile del Parlamento nella predisposizione dei decreti legislativi, perpetuando quel positivo metodo di collaborazione e di condivisione dei contenuti che ha caratterizzato i lavori della Commissione Finanze sul provvedimento.

  Daniele CAPEZZONE, presidente e relatore, informa che le Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Affari sociali e Agricoltura, nonché il Comitato per la legislazione, hanno espresso il proprio parere sul provvedimento. La Commissione Ambiente ha invece comunicato che non esprimerà il parere, mentre la Commissione Bilancio si esprimerà direttamente all'Assemblea.

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  La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Daniele CAPEZZONE, presidente e relatore, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi. Avverte quindi che l'organizzazione dei lavori dell'Assemblea sul provvedimento sarà definita alla luce dell'andamento dei lavori sul disegno di legge C. 2121, di conversione del decreto-legge n. 151 del 2013, recante disposizioni finanziarie in materia di enti locali.

  La seduta termina alle 9.40.

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