CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 25 febbraio 2014
187.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Martedì 25 febbraio 2014. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. — Interviene il Ministro dell'economia e delle finanze Pietro Carlo Padoan.

  La seduta comincia alle 13.50.

DL 151/2013: Disposizioni di carattere finanziario indifferibili finalizzate a garantire la funzionalità di enti locali, la realizzazione di misure in tema di infrastrutture, trasporti ed opere pubbliche nonché a consentire interventi in favore di popolazioni colpite da calamità naturali.
C. 2121 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e conclusione – Conferimento del mandato al relatore a riferire favorevolmente).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 24 febbraio 2014.

   Francesco BOCCIA, presidente, nel dare il benvenuto al Ministro Padoan, preannuncia che sarà a breve fissata, presso le Commissioni bilancio riunite di Camera e Senato, un'audizione sulle linee programmatiche del suo dicastero.
  Con riferimento agli emendamenti relativi al provvedimento in esame, avverte che sono state presentate 355 proposte emendative (vedi allegato), alcune delle quali presentano profili di criticità relativamente alla loro ammissibilità. In proposito, ricorda che, ai sensi del comma 7 dell'articolo 96-bis del Regolamento, non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all'esame della Camera. Rileva come tale criterio risulti più restrittivo di quello dettato, con riferimento agli ordinari progetti di legge, dall'articolo 89 del medesimo Regolamento, il quale attribuisce al Presidente la facoltà di dichiarare inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che siano estranei all'oggetto del provvedimento. Ricorda, inoltre, che la lettera circolare del Presidente della Camera del 10 gennaio 1997 sull'istruttoria legislativa precisa che, ai fini del vaglio di ammissibilità delle proposte emendative, la materia Pag. 24deve essere valutata con riferimento «ai singoli oggetti e alla specifica problematica affrontata dall'intervento normativo». Osserva che la necessità di rispettare rigorosamente tali criteri si impone ancor più a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 22 del 2012 e di alcuni richiami del Presidente della Repubblica nel corso della precedente Legislatura. Fa presente come, in particolare, nella sentenza n. 22 del 2012 la Corte Costituzionale, nel dichiarare l'illegittimità costituzionale del comma 2-quater dell'articolo 2 del decreto-legge n. 225 del 2010, in materia di proroga dei termini, introdotto nel corso dell'esame parlamentare del disegno di legge di conversione, ha sottolineato come «l'innesto nell'iter di conversione dell'ordinaria funzione legislativa possa certamente essere effettuato, per ragioni di economia procedimentale, a patto di non spezzare il legame essenziale tra decretazione d'urgenza e potere di conversione». «Se tale legame viene interrotto, la violazione dell'articolo 77, secondo comma, della Costituzione, non deriva dalla mancanza dei presupposti di necessità e urgenza per le norme eterogenee aggiunte, che, proprio per essere estranee e inserite successivamente, non possono collegarsi a tali condizioni preliminari (sentenza n. 355 del 2010), ma per l'uso improprio, da parte del Parlamento, di un potere che la Costituzione gli attribuisce, con speciali modalità di procedura, allo scopo tipico di convertire, o no, in legge un decreto-legge».
  Segnala che il principio della sostanziale omogeneità delle norme contenute nella legge di conversione di un decreto-legge è stato altresì richiamato nel messaggio del 29 marzo 2002, con il quale il Presidente della Repubblica, ai sensi dell'articolo 74 della Costituzione, ha rinviato alle Camere il disegno di legge di conversione del decreto legge 25 gennaio 2002, n. 4, ed è stato ribadito nella lettera del 22 febbraio 2011, inviata dal Capo dello Stato ai Presidenti delle Camere ed al Presidente del Consiglio dei ministri nel corso del procedimento di conversione del decreto-legge. Il 23 febbraio 2012 il Presidente della Repubblica ha altresì inviato un'ulteriore lettera ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio dei Ministri, in cui ha sottolineato «la necessità di attenersi, nel valutare l'ammissibilità degli emendamenti riferiti ai decreti-legge, a criteri di stretta attinenza, al fine di non esporre disposizioni a rischio di annullamento da parte della Corte Costituzionale per ragioni esclusivamente procedimentali». Da ultimo il Presidente della Repubblica, in una missiva del 27 dicembre scorso inviata sempre ai presidenti delle Camere, ha riproposto la necessità di verificare con il massimo rigore l'ammissibilità degli emendamenti ai disegni di legge di conversione.
  Ricorda, inoltre la Giunta per il regolamento della Camera, in un parere recentemente espresso nella Legislatura in corso, ha affermato che: «a) ad eccezione dei disegni di legge che compongono la manovra economica e che rechino disposizioni incidenti su una pluralità di materie, le norme di copertura che intervengono su materie non strettamente attinenti a quelle oggetto di un decreto-legge sono da ritenersi normalmente inammissibili. In particolare, gli emendamenti contenenti norme di copertura finanziaria, anche a carattere compensativo, sono considerati ammissibili ove la clausola di copertura abbia carattere accessorio, strumentale e proporzionato rispetto alla norma principale cui si accompagna e non ecceda la sua funzione compensativa; b) ove invece la parte di copertura rappresenti il contenuto prevalente dell'emendamento, essa sarà ritenuta ammissibile solo quando risulti strettamente attinente alle materie trattate dal decreto-legge».
  In tale contesto, segnala come la Presidenza sia pertanto chiamata ad applicare rigorosamente le suddette disposizioni regolamentari e quanto previsto dalla citata circolare del Presidente della Camera dei deputati del 1997.
  Alla luce dei predetti criteri, ritiene siano dunque da considerarsi inammissibili per estraneità di materia le seguenti proposte emendative, che non recano disposizioni Pag. 25strettamente connesse o consequenziali a quelle contenute nel testo del decreto-legge:
   Vargiu 1.11, volto a prevedere l'esclusione dal patto di stabilità delle spese sostenute dalle regioni e dai comuni per la ricostruzione e il ripristino dei danni causati da eventi sismici, da dissesto idrogeologico, da alluvioni e da emergenze ambientali;
   Castelli 1.13 e Caso 1.14, volte a estendere alle schermature solari esterne, regolabili o assimilabili, le detrazioni fiscali previste dalla legge di stabilità per l'anno 2014;
   Castelli 1.19 e 1.20, che recano disposizioni volte a garantire l'assunzione di personale appartenente alla categoria dei fonici-trascrittori-stenotipisti da parte del Ministero della giustizia. Segnala che una proposta emendativa di contenuto identico è stata dichiarata improponibile nel corso dell'esame presso l'Assemblea del Senato;
   Aiello 1.22, volto a modificare la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale di cui all'articolo 243-bis del decreto legislativo n. 267 del 2000, prevedendo che la stessa non possa essere iniziata qualora il prefetto abbia già assegnato il termine di cui all'articolo 6 del decreto legislativo n. 149 del 2011, disposto dalla Corte dei conti per l'adozione delle necessarie misure correttive;
   Leva 1.26, che modifica l'articolo 1, comma 2, lettera c-bis), prevedendo che agli intermediari finanziari non si applichino anche le disposizioni in materia di trattamenti pensionistici, di cui all'articolo 3, comma 7-ter, del decreto-legge n. 101 del 2013;
   Busin 1.27, che modifica le scadenze previste dall'articolo 1, commi 541 e 543, della legge di stabilità per l'anno 2014, previste per la comunicazione dei dati relativi alla verifica del mantenimento degli equilibri dei saldi di finanza pubblica da pare di regioni ed enti locali;
   Galati 1.28, volto a estendere alle aziende speciali, alle istituzioni e alle società partecipate dalle pubbliche amministrazioni locali le disposizioni previste dal comma 563 al comma 560 dell'articolo 1 della legge di stabilità per l'anno 2014, recanti, tra l'altro, disposizioni in materia di personale;
   Aiello 1.35, che reca disposizioni in materia di acquisto dell'efficacia delle deliberazioni di approvazione delle aliquote e delle detrazioni da parte dei comuni;
   Guidesi 1.36, che sopprime i commi da 522 a 525 della legge di stabilità per l'anno 2014, recanti il concorso alla finanza pubblica delle regioni a statuto ordinario;
   Castelli 2.15, volto a prevedere la destinazione di immobili pubblici a cittadini a basso reddito sottoposti a procedure di sfratto esecutivo per il rilascio di immobili appartenenti ad enti previdenziali;
   Castelli 2.16, volto a prevedere la destinazione di immobili pubblici a strutture scolastiche, centri di ricerca, centri per attività culturali o progetti di assistenza;
   Marcon 2.17, in materia di destinazione delle risorse derivanti dalla alienazione del patrimonio immobiliare disponibile degli enti territoriali alla riduzione del debito degli enti stessi;
   Castelli 2.01, che reca misure in materia di sostegno all'accesso all'abitazione. Si segnala che una proposta emendativa di contenuto identico è stata dichiarata improponibile nel corso dell'esame presso l'Assemblea del Senato;
   Lombardi 2.02, che condiziona il rilascio di nuovi permessi di costruire alle imprese di costruzione alla previa alienazione di almeno il 50 per cento di immobili ad uso abitativo già realizzati;
   De Micheli 2.03, in materia di concessioni demaniali marittime;
   Castelli 3.30, 3.31, 3.32, 3.33, 3.34, 3.35, 3.36, 3.37. 3.38, 3.39, 3.40, 3.41, 3.42, Pag. 263.43, 3.44, 3.45, 3.46, 3.47, 3.48, 3.49, 3.50, 3.51, 3.52, 3.53, 3.54, 3.55, 3.56, 3.57, 3.58, 3.68, in materia di lunghezza massima di autosnodati e filosnodati adibiti a servizio di linea per il trasporto di persone destinati a percorrere itinerari prestabiliti;
   Guidesi 3.75, volto ad autorizzare l'ANAS Spa all'applicazione del pedaggio sulle autostrade e sui raccordi autostradali in diretta gestione della stessa società. Segnala che una proposta emendativa di contenuto identico è stata dichiarata improponibile nel corso dell'esame presso l'Assemblea del Senato;
   Guidesi 3.80, recante disposizioni in materia di aggiornamento dei canoni e dei corrispettivi dovuti all'ANAS Spa per i passi carrai. Segnala che una proposta emendativa di contenuto identico è stata dichiarata improponibile nel corso dell'esame presso l'Assemblea del Senato;
   Castelli 3.70, che demanda ai comuni, a decorrere dal 2014, la riscossione, l'accertamento, il recupero, i rimborsi e l'applicazione delle sanzioni amministrative relativi alle tasse automobilistiche. Segnala che una proposta emendativa di contenuto identico è stata dichiarata improponibile nel corso dell'esame presso l'Assemblea del Senato;
   Molteni 3.78, in materia di quota aggiuntiva di compartecipazione all'IVA. Segnala che una proposta emendativa di contenuto identico è stata dichiarata improponibile nel corso dell'esame presso l'Assemblea del Senato;
   Guidesi 4.117, limitatamente al comma 1-quinquies, che prevede che il recupero a carico delle province incapienti, attraverso l'imposta RC-auto, non possa essere superiore al 50 per cento del gettito mensile;
   Guidesi 4.118, che reca disposizioni per una più puntuale ripartizione del fondo di solidarietà comunale;
   Guidesi 4.119, che stanzia un contributo per la riduzione del debito delle regioni che non hanno usufruito, nell'anno 2013, delle risorse stanziate dall'articolo 2 del decreto-legge n. 35 del 2013, in materia di pagamento dei debiti della pubblica amministrazione;
   Guidesi 4.120, che prevede che, a decorrere dal 1o gennaio 2014, l'incremento dell'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche non rilevi ai fini della determinazione del limite massimo della variazione dell'aliquota di compartecipazione della addizionale di cui alla suddetta imposta sul reddito;
   Guidesi 4.122, che modifica l'articolo 9, comma 9, del decreto-legge n. 102 del 2013, recante disposizioni che definiscono come le regioni a statuto ordinario concorrono agli obiettivi di finanza pubblica avendo esclusivo riferimento all'obiettivo in termini di competenza euro compatibile;
   Ginato 4.01, che modifica la disposizione di cui all'articolo 8, comma 5, del decreto legislativo n. 39 del 2013, prevedendo che gli incarichi di direttore generale, direttore sanitario e direttore amministrativo nelle aziende sanitarie locali non possono essere conferiti, tra l'altro, a coloro che, nei due anni precedenti, abbiano fatto parte della giunta o del consiglio di una provincia, di un comune con popolazione superiore ai 30 mila abitanti;
   Carra 4.02 e 4.03, volti ad escludere dal calcolo dei vincoli derivanti dal patto di stabilità interno le spese sostenute dalla provincia di Mantova per la realizzazione di infrastrutture finalizzate al completamento degli interventi di ricostruzione connesse al sisma del maggio 2012;
   Mariano 4.04, relativo alle delibere di variazione delle aliquote dell'addizionale comunale IRPEF;
   Cariello 5.4 e 5.10, volto a prevedere che le risorse di cui all'articolo 5, comma 1, pari a 25 milioni di euro per l'anno 2013, siano destinate, anziché al comune di Milano per l'Expo 2015, agli enti locali per il finanziamento delle spese relative all'edilizia scolastica pubblica;Pag. 27
   Cariello 5.5 e 5.8, volti a prevedere che le risorse di cui all'articolo 5, comma 1, pari a 25 milioni di euro per l'anno 2013, siano destinate, anziché al comune di Milano per l'Expo 2015, agli enti locali per il miglioramento della rete stradale urbana;
   Cariello 5.6 e 5.11, volto a prevedere che le risorse di cui all'articolo 5, comma 1, pari a 25 milioni di euro per l'anno 2013, siano destinate, anziché al comune di Milano per l'Expo 2015, agli enti locali con popolazione per il miglioramento della rete stradale extraurbana;
   Cariello 5.7 e 5.12, volto a prevedere che le risorse di cui all'articolo 5, comma 1, pari a 25 milioni di euro per l'anno 2013, siano destinate, anziché al comune di Milano per l'Expo 2015, agli enti locali per il finanziamento delle spese relativi ai servizi sociali ed assistenziali;
   Cariello 5.9, volto a prevedere che le risorse di cui all'articolo 5, comma 1, pari a 25 milioni di euro per l'anno 2013, siano destinate, anziché al comune di Milano per l'Expo 2015, agli enti locali per il finanziamento delle spese relative all'istituzione di dissuasori di velocità nelle vicinanze dei plessi scolastici;
   Cariello 5.3, volto a prevedere che le risorse di cui all'articolo 5, comma 1, pari a 25 milioni di euro per l'anno 2013, siano destinate, anziché al comune di Milano per l'Expo 2015, al finanziamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese;
   Cariello 5.13, 5.14, 5.15 e 5.16, che, nel ridurre le risorse attribuite al comune di Milano per l'Expo 2015, prevedono per pari importo l'incremento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese;
   Castelli 5.19, volto a prevedere l'istituzione di un fondo finalizzato ad agevolare la partecipazione delle piccole e medie imprese con sede legale in Italia all'Expo 2015;
   Castelli 5.20, volto a prevedere l'istituzione di una sezione operativa della Direzione investigativa antimafia presso l'aeroporto di Milano Malpensa, al fine di prevenire e contrastare le attività delle associazioni criminali nell'ambito dell'Expo 2015;
   Bordo 5.21, che, per fronteggiare le esigenze connesse alla realizzazione dell'Expo 2015, dispone che si dia corso all'iter procedurale per assunzioni nella qualifica di vigile del fuoco;
   Lombardi 5.22, in materia di destinazione dei proventi dei titoli abilitativi edilizi e delle relative sanzioni;
   Castelli 6.6, volto a prevedere in via straordinaria, per il 2014, che gli enti locali assegnatari di contributi pluriennali stanziati per le finalità di cui all'articolo 6 della legge n. 798 del 1984 (interventi urbanistici e infrastrutturali di competenza dei comuni di Venezia e Chioggia) che non hanno raggiunto gli obiettivi del patto di stabilità interno, possono destinare in ogni caso risorse aggiuntive alla contrattazione integrativa per il personale. Si segnala che una proposta emendativa di contenuto identico è stata dichiarata improponibile nel corso dell'esame presso l'Assemblea del Senato;
   Castelli 6.01, volto a prevedere che sia sottoposto al controllo delle sezioni regionali della Corte dei conti anche il rendiconto dell'Assemblea o del consiglio regionale. Si segnala che una proposta emendativa di contenuto identico è stata dichiarata improponibile nel corso dell'esame presso l'Assemblea del Senato;
   Piras 7.33, volto a prevedere, per il territorio della regione Sardegna, nei casi in cui le risorse impegnate per il pagamento di opere pubbliche non siano più disponibili, che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nell'ambito dei fondi disponibili, provveda immediatamente al pagamento degli stati di avanzamento dei lavori approvati;
   Castelli 7.01, recante disposizioni inerenti ai corpi di polizia locale. Si segnala che una proposta emendativa di contenuto Pag. 28identico è stata dichiarata improponibile nel corso dell'esame presso l'Assemblea del Senato;
   Castelli 7.02, recante disposizioni in materia di organizzazione degli uffici giudiziari sul territorio. Si segnala che una proposta emendativa di contenuto identico è stata dichiarata improponibile nel corso dell'esame presso l'Assemblea del Senato;
   Lombardi 7.03, volto a sospendere, fino al 31 dicembre 2014, il pagamento dei mutui contratti per l'acquisto di immobili danneggiati a seguito degli eventi calamitosi verificatisi nel 2014.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, invita al ritiro di tutte le proposte emendative riferite al provvedimento in esame, altrimenti esprimendo sulle stesse parere contrario.

  Il Ministro Pietro Carlo PADOAN concorda con il parere espresso dal relatore.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), nel dare il benvenuto al Ministro Padoan, chiede l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Chiede inoltre che venga fissato un termine per la presentazione delle richieste di riesame delle proposte emendative dichiarate inammissibili.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, autorizza l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Chiarisce inoltre che la possibilità di presentare richieste di riesame è prevista esclusivamente con riferimento agli emendamenti riferiti al disegno di legge di stabilità e ai disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica, dal momento che, in tali casi, le proposte emendative dichiarate inammissibili non possono essere ripresentate in Assemblea. Propone quindi, per consentire un rapido esame del provvedimento, di procedere ad un'unica votazione relativa a tutti gli emendamenti presentati, in conformità agli impegni assunti dai gruppi nel corso dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, svoltosi nella giornata di ieri, nell'ambito del quale è stato stabilito che i lavori della Commissione in sede referente non potranno protrarsi oltre le ore 15.30.

  Laura CASTELLI (M5S) fa presente di non condividere la proposta del presidente, evidenziando la necessità di un attento ed approfondito esame dei contenuti del provvedimento, oggetto di ampia discussione e notevole risonanza mediatica anche al di fuori del Parlamento.

  Generoso MELILLA (SEL), nell'associarsi agli auguri al Ministro Padoan, ricorda che i parlamentari della componente del gruppo Misto – SEL hanno votato, nel corso dell'esame svoltosi presso il Senato, a favore dell'approvazione del decreto-legge in titolo, in considerazione delle delicate questioni dallo stesso affrontate, con particolare riferimento alla posizione dei lavoratori dipendenti dalle società partecipate dal comune di Roma e alla situazione debitoria del predetto ente. Pur manifestando perplessità con riferimento agli interventi relativi alla regione Sardegna e alla privatizzazione di alcune società partecipate, ritiene tuttavia che la conversione del decreto-legge in esame costituisca un giusto riconoscimento del ruolo fondamentale di Roma come capitale d'Italia. Concorda pertanto con la proposta del presidente Boccia di concludere rapidamente l'esame in sede referente del provvedimento.

  Francesco BOCCIA, presidente, nell'osservare come non sia possibile, per motivi attinenti alla tempistica, procedere alla discussione e alla votazione di tutte le proposte emendative presentate, ribadisce la necessità di concludere i lavori della Commissione in sede referente alle 15.30, in conformità alla decisione ieri assunta dall'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentati dei gruppi, e in ottemperanza a quanto stabilito dalla Conferenza dei presidenti di gruppo, che ha fissato l'inizio della discussione sulle linee generali Pag. 29del provvedimento in Assemblea per le ore 20 della giornata odierna.

  Maino MARCHI (PD), concordando con il presidente Boccia, ribadisce ai colleghi che la Conferenza dei presidenti di gruppo ha stabilito che l'esame del provvedimento, da parte dell'Assemblea, debba avere inizio alle ore 20 della giornata odierna. Rappresenta quindi la necessità, dati i tempi ristretti di esame, che la Commissione proceda alla votazione di emendamenti specificamente selezionati dai gruppi o, in alternativa, che si esprima, attraverso un unico voto, su tutte le proposte emendative presentate.

  Stefano BORGHESI (LNA), nel prendere atto degli impegni assunti dai gruppi nel corso dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, svoltosi nella giornata di ieri, propone di avviare la discussione delle proposte emendative presentate.

  Rocco PALESE (FI-PdL), nel congratularsi con il Ministro Padoan per l'incarico conferitogli, ricorda che l'inizio della discussione del provvedimento in Assemblea, previsto per questa sera alle ore 20, è stato deliberato all'unanimità dalla Conferenza dei presidenti di gruppo.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) osserva come i gruppi abbiano certamente assunto l'impegno di terminare i lavori in sede referente entro le ore 15.30, ma non quello di conferire il mandato al relatore.

  Maino MARCHI (PD) richiama l'attenzione dei colleghi sulla necessità di conferire il mandato al relatore entro le 15.30 della giornata odierna, in conformità agli impegni precedentemente assunti.

  Barbara SALTAMARTINI (NCD), nell'associarsi alla richiesta dell'onorevole Marchi, ricorda che la Commissione ha già avuto modo di esaminare i contenuti del provvedimento, che riproduce le disposizioni del decreto-legge n. 126 del 2013, successivamente decaduto. Evidenzia, inoltre, come nel decreto-legge in esame siano confluite alcune disposizioni introdotte su iniziativa del MoVimento 5 Stelle, che chiaramente persegue, a suo avviso, obiettivi di natura ostruzionistica. Propone pertanto, richiamando la decisione assunta dalla Conferenza dei presidenti di gruppo, che la Commissione inizi senza indugio l'esame degli emendamenti, procedendo ad un'unica votazione nel senso proposto dal presidente Boccia.

  Laura CASTELLI (M5S), nello stigmatizzare il fatto che il provvedimento, peraltro dal contenuto assai complesso ed eterogeneo, sia giunto all'esame della Commissione solo a pochi giorni dalla scadenza, precisa che l'obiettivo perseguito dal suo gruppo non è meramente ostruzionistico, bensì quello di promuovere, attraverso la presentazione di proposte emendative, una seria discussione sui contenuti del decreto-legge in esame. Osserva infatti come le questioni affrontate dal provvedimento debbano essere oggetto di discussione nel corso dei lavori parlamentari e non, come sovente accade, al di fuori del Parlamento.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) rileva come la proposta del presidente Boccia di procedere ad un'unica votazione in relazione a tutte le proposte emendative presentate finisca, di fatto, con lo svilire ed esautorare il ruolo assunto dalla Commissione, cui viene preclusa la possibilità di effettuare un serio ed approfondito esame dei contenuti del provvedimento.

  Marco MICCOLI (PD) evidenzia che il provvedimento in esame affronta questioni rilevanti e complesse, come ad esempio il trasporto pubblico locale e l'erogazione del servizio idrico, che sono state più volte oggetto di attenzione da parte dei colleghi del MoVimento 5 Stelle. Osserva pertanto che l'eventuale intento ostruzionistico perseguito dal predetto gruppo parlamentare potrebbe determinare, in caso di mancata conversione del decreto-legge in esame, serie conseguenze negative sulla vita dei cittadini.

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  Rocco PALESE (FI-PdL) stigmatizza il fatto che il decreto-legge in titolo sia giunto alla Camera solo pochi giorni prima della sua scadenza, ritenendo che ciò sia da imputare esclusivamente alla responsabilità politica della maggioranza che, a causa dei suoi dissidi interni, ha esposto il provvedimento, al rischio della mancata conversione, a causa dell'eccessivo protrarsi dei tempi di esame presso l'altro ramo del Parlamento. Preannuncia quindi che i deputati del suo gruppo si asterranno dalla votazione su tutte le proposte emendative presentate.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte quindi che si procederà all'esame dei singoli emendamenti, con l'impegno comunque di concludere l'esame del provvedimento, come concordato in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, entro le ore 15.30.

  La Commissione, nel passare all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 1 del provvedimento, respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Liuzzi 1.1, Castelli 1.2, Nicola Bianchi 1.3, Castelli 1.4, Caso 1.5, Guidesi 1.6, nonché gli identici emendamenti Guidesi 1.7 e Caso 1.8; respinge altresì, con distinte votazioni, gli emendamenti Castelli 1.9, Guidesi 1.10 e Caso 1.12, 1.15, 1.16, 1.17,1.18 e 1.21, gli identici emendamenti Guidesi 1.23 e Caso 1.24, l'emendamento Guidesi 1.25, gli identici emendamenti Caso 1.29 e Castelli 1.30, nonché gli emendamenti Guidesi 1.31 e 1.32.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), intervenendo sull'emendamento Caso 1.34, del quale è cofirmatario, fa presente che esso si limita a disporre una proroga di quindici giorni del termine, fissato al 15 marzo 2014, previsto dal comma 623 della legge di stabilità per il 2014 in materia di definizione agevolata delle somme iscritte a ruolo. Tale differimento si rende, a suo avviso, necessario alla luce della scadenza, oramai prossima, dei termini per la conversione del decreto-legge in esame. Invita pertanto il rappresentante del Governo ed il relatore a specificare le motivazioni del parere contrario in precedenza espresso sul predetto emendamento.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, rileva la necessità che il complesso delle proposte emendative riferite al provvedimento in esame venga respinto, onde evitarne la decadenza.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) rileva come rientri tra le prerogative dei gruppi di opposizione, quale è quello cui egli appartiene, la presentazione di proposte emendative migliorative del testo in discussione.

  La Commissione respinge quindi l'emendamento Caso 1.34 e passa all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 2 del provvedimento.

  Laura CASTELLI (M5S) illustra le finalità dell'emendamento Fraccaro 2.1, concernente la problematica dei cosiddetti affitti d'oro stipulati dalle pubbliche amministrazioni o dagli organi costituzionali. Con riferimento a tale delicato tema, ricorda che il gruppo M5S ha condotto una strenua battaglia parlamentare volta a prevedere l'esplicito inserimento nei contratti di locazione sottoscritti dai predetti enti della facoltà di recesso, nell'ottica di un progressivo contenimento della spesa pubblica, obiettivo tante volte dichiarato dal Governo e dalle forze di maggioranza, ma poi troppo spesso contraddetto dalle misure concretamente adottate. Ripercorre, altresì, il recente iter parlamentare di una serie di provvedimenti, nell'ambito dei quali misure analoghe a quella contenuta nell'emendamento Fraccaro 2.1 erano state introdotte a seguito dell'approvazione di proposte emendative presentate dal M5S, ma in seguito vanificate ad opera di successivi interventi soppressivi. Avverte, infine, che la mancata previsione di una esplicita facoltà di recesso nei contratti di locazione potrebbe rendere, in ipotesi, le pubbliche amministrazioni e gli organi costituzionali responsabili del reato di danno erariale.

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  Maino MARCHI (PD), nell'osservare come l'emendamento Fraccaro 2.1 si limiti, nella sostanza, a prevedere una proroga di sei mesi, rispetto al testo attuale del provvedimento, del termine entro il quale le amministrazioni dello Stato, le regioni e gli enti locali, nonché gli organi costituzionali, possono comunicare il preavviso di recesso dai contratti di locazione degli immobili attualmente in essere, rileva come l'eventuale accoglimento di tale proposta emendativa determinerebbe, di fatto, la decadenza dell'intero provvedimento, con pregiudizio anche degli obiettivi comunque perseguiti dal gruppo M5S in relazione alla questione dei cosiddetti affitti d'oro.

  La Commissione respinge, quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Fraccaro 2.1, Castelli 2.2, 2.3 e 2.4, Guidesi 2.18, Castelli 2.5, Fraccaro 2.6, nonché gli identici emendamenti Fraccaro 2.7 e Castelli 2.8; respinge altresì, con distinte votazioni, gli emendamenti Castelli 2.9 e 2.10, Daga 2.11, Guidesi 2.19 e 2.20, Castelli 2.12, Guidesi 2.21, 2.22 e 2.23, Castelli 2.13 e Guidesi 2.25 e 2.24. La Commissione respinge inoltre, con distinte votazioni, gli identici emendamenti Castelli 2.14 e Guidesi 2.27, nonché gli emendamenti Guidesi 2.26 e 2.28.
  Passando alle proposte emendative riferite all'articolo 3, la Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Nicola Bianchi 3.1 e 3.2, Guidesi 3.77, Catalano 3.3, nonché gli identici emendamenti Nicola Bianchi 3.4 e Guidesi 3.81; respinge, altresì, gli emendamenti Guidesi 3.82, gli identici emendamenti Nicola Bianchi 3.5 e Guidesi 3.83, nonché gli emendamenti Nicola Bianchi 3.6, 3.7, 3.8 e 3.9 e gli identici emendamenti Nicola Bianchi 3.10 e Guidesi 3.84. La Commissione respinge inoltre, con distinte votazioni, gli emendamenti Nicola Bianchi 3.11, 3.12 e 3.13, nonché gli identici emendamenti Nicola Bianchi 3.14 e Guidesi 3.85 e gli emendamenti Nicola Bianchi 3.15, Guidesi 3.79, Nicola Bianchi 3.16, 3.17 e 3.18, Castelli 3.19, Guidesi 3.76, Nicola Bianchi 3.20, 3.21, 3.22, 3.23, 3.24, 3.25, 3.26, 3.27, 3.28 e 3.29.

  Laura CASTELLI (M5S) chiede chiarimenti in ordine alla inammissibilità degli emendamenti a sua prima firma 3.30, 3.31, 3.32, 3.33, 3.34, 3.35, 3.36, 3.37. 3.38, 3.39, 3.40, 3.41, 3.42, 3.43, 3.44, 3.45, 3.46, 3.47, 3.48, 3.49, 3.50, 3.51, 3.52, 3.53, 3.54, 3.55, 3.56, 3.57, 3.58 e 3.68, dichiarata ad inizio seduta dal presidente.

  Francesco BOCCIA, presidente, nel confermare l'inammissibilità delle predette proposte emendative, segnala che le stesse modificano una disposizione del codice della strada, non contemplata nel testo del provvedimento in esame.

  La Commissione respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Nicola Bianchi 3.59, 3.60 e 3.61, gli emendamenti Catalano 3.62, Nicola Bianchi 3.63, 3.64, 3.65 e 3.66, nonché gli identici emendamenti Nicola Bianchi 3.67 e Guidesi 3.86 e gli emendamenti Nicola Bianchi 3.69, 3.71, 3.72, 3.73 e 3.74; passa quindi all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 4 del provvedimento.

  Federica DAGA (M5S) rileva che l'articolo 4 consente alla città di Roma Capitale di attribuire parte del proprio debito alla gestione commissariale, prevedendo al contempo un contributo di 20 milioni di euro per il triennio 2013-2015 in favore della medesima città, al fine di concorrere al superamento della crisi in atto nel ciclo di gestione integrata dei rifiuti. Fa presente che, avendo molto a cuore le sorti della città di Roma, partecipa attivamente a movimenti organizzati dai cittadini che si propongono lo scopo di migliorarne le condizioni di vita, tenuto conto della dissennata gestione amministrativa cui si è assistito nell'arco degli ultimi trent'anni, che ha messo a serio rischio la corretta erogazione dei servizi pubblici essenziali. In particolare, ritiene che le misure contenute nell'articolo 4 consentano, in via più o meno diretta, di Pag. 32procedere anche alla privatizzazione delle società partecipate dal comune e al licenziamento del personale presso di esse operante.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, nel ribadire la necessità di non apportare modifiche al testo in esame, precisa che l'articolo 4 del provvedimento non contempla in alcun modo disposizioni volte a consentire licenziamenti di personale presso le società partecipate dal comune di Roma.

  Barbara SALTAMARTINI (NCD) concorda con le valutazioni testé espresse dal relatore circa l'assenza nel provvedimento in esame di norme volte a consentire licenziamenti di personale da parte di società partecipate dal comune di Roma.

  La Commissione respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Guidesi 4.1 e 4.2, Sorial 4.3, Guidesi 4.4, Sorial 4.5, 4.6 e 4.7.

  Federica DAGA (M5S), nell'illustrare l'emendamento Sorial 4.8, ribadisce che il comma 1-ter, lettera c), dell'articolo 4 del provvedimento, recante disposizioni concernenti Roma Capitale, laddove fa esplicito riferimento ad una «ricognizione dei fabbisogni di personale nelle società partecipate», implica appunto la possibilità di procedere anche a forme di licenziamento.

  Maino MARCHI (PD) fa presente che i rilievi dianzi sollevati dall'onorevole Daga attengono ai contenuti del comma 1-ter dell'articolo 4 del provvedimento in esame e non del comma 1, cui invece si riferisce l'emendamento Sorial 4.8, in discussione.

  Marco MICCOLI (PD) rileva che le modifiche apportate, in sede di esame presso l'altro ramo del Parlamento, all'articolo 4 del provvedimento in esame sono state pienamente concordate con le organizzazioni sindacali interessate.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Sorial 4.8, 4.9 e 4.10, Guidesi 4.11, Castelli 4.12, 4.13 e 4.14.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) manifesta perplessità in ordine alla mancata fissazione, da parte del presidente, di un termine per la presentazione delle richieste di riesame delle proposte emendative dichiarate inammissibili. Rileva, al riguardo, che la procedura di riesame è, secondo prassi, prevista in tutte le Commissioni in sede referente.

  Francesco BOCCIA, presidente, contrariamente a quanto sostenuto dall'onorevole Sorial, rileva come la possibilità, riconosciuta ai deputati, di presentare richieste di riesame delle proposte emendative dichiarate ammissibili non è contemplata dal Regolamento della Camera dei deputati né si configura come prassi osservata dalle Commissioni in sede referente. Ribadisce, infatti, che la procedura di riesame è consentita dalla presidenza esclusivamente in sede di esame del disegno di legge di stabilità e dei provvedimenti collegati alla manovra di finanza pubblica.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Castelli 4.15, 4.16, 4.17, 4.18 e 4.19, gli identici Castelli 4.20 e Sorial 4.21, Castelli 4.22, 4.23, 4.24, 4.25, 4.26, 4.27, 4.28, 4.29, 4.30 e 4.31.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) segnala che le proposte emendative presentate dal suo gruppo e testé respinte dalla Commissione sono volte ad apportare modifiche migliorative al comma 1 dell'articolo 4 del provvedimento in esame, al fine di eliminare incongruenze nel testo.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Castelli 4.32, gli identici Sorial 4.33 e Castelli 4.34, Castelli 4.35, 4.36, 4.37, 4.38, 4.39, 4.40, 4.41, 4.42, 4.43, 4.44 e 4.45, gli identici Sorial 4.46 e Castelli 4.47, Castelli 4.48, 4.49, 4.50, 4.51, 4.52, 4.53 e 4.54, Sorial 4.55, 4.56, 4.57, Pag. 334.58, 4.59, 4.60, 4.61, 4.62, 4.63, 4.64, 4.65, 4.66, 4.67, 4.68, 4.69, 4.70, 4.71, 4.72, 4.73, 4.74, 4.75, 4.76, 4.77, 4.78, 4.79, 4.80, 4.81 e 4.82, Guidesi 4.83, 4.84, 4.85, 4.86, 4.87, 4.88, 4.89, 4.90, 4.91, 4.92, 4.93, 4.94 e 4.95, Daga 4.96 e Guidesi 4.97.

  Federica DAGA (M5S) fa presente che il comma 1-ter dell'articolo 4, introdotto nel corso dell'esame del provvedimento presso il Senato, prevede, tra l'altro, la dismissione di quote del patrimonio immobiliare del comune di Roma, mentre, a suo avviso, sarebbe opportuno utilizzare tale patrimonio al fine di predisporre adeguate soluzioni all'annoso problema dell'emergenza abitativa.

  Laura CASTELLI (M5S) rileva innanzitutto come, in passato, vi siano state politiche governative volte a incentivare i comuni a esternalizzare i servizi pubblici locali, affidandoli contestualmente a società a partecipazione pubblica, il cui operare ha dato vita, a suo avviso, a metodi elusivi dei sistemi contabili, in particolare dei vincoli derivanti dal patto di stabilità interno. Con riguardo alle disposizioni di cui al comma 1-ter dell'articolo 4 del provvedimento in esame, volte in particolare a prevedere la dismissione o la messa in liquidazione di società partecipate che non risultino avere come fine sociale attività di servizio pubblico, manifesta preoccupazione in ordine alle conseguenze che, dall'attuazione di tali norme, ricadranno sul personale di dette società.

  Maino MARCHI (PD) segnala come, nella legislatura in corso, sia stato inaugurato un approccio diverso rispetto al passato con riguardo ai vincoli del patto di stabilità interno che gravano sugli enti locali, ricordando che la legge di stabilità per l'anno 2014 ha allentato il rispetto di tali vincoli.

  Marco CAUSI (PD), nel sottolineare la rilevanza delle questioni trattate nel decreto-legge in esame, osserva che la sua mancata conversione nei termini di legge determinerà, in capo al personale dipendente del comune di Roma, inevitabili conseguenze negative. Rileva, inoltre, come le misure per il contenimento dei costi, di cui comma 1-ter dell'articolo 4, siano necessarie affinché il comune di Roma attui la non più procrastinabile riduzione del disavanzo e il richiesto riequilibrio strutturale del bilancio. Ritiene, pertanto, che debba essere predisposto un piano di rientro pluriennale per far fronte al risanamento finanziario del predetto comune, in accordo con le organizzazioni sindacali.

  Guido GUIDESI (LNA), nel segnalare la necessità che sia garantita ai gruppi di opposizione la possibilità di manifestare il proprio dissenso al provvedimento in esame, annuncia che il proprio gruppo presenterà una relazione di minoranza scritta in Assemblea.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Daga 4.98.

  Rocco PALESE (FI-PdL) manifesta criticità in ordine ai contenuti del provvedimento in esame, rilevando come le misure ivi previste non rappresentino, a suo avviso, adeguate risposte per il risanamento dei conti e il riequilibrio dei bilanci degli enti locali, costituendo un mero artificio contabile.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Daga 4.98.

  Massimo Enrico BARONI (M5S), nell'esprimere criticità in ordine all'impianto complessivo del decreto-legge in esame, dichiara di sottoscrivere l'emendamento Daga 4.99, sottolineando l'importanza delle modifiche ivi previste, volte in particolare a predisporre le opportune tutele per il personale dipendente delle società partecipate di cui è prevista la dismissione.

  Marco MICCOLI (PD), in relazione a quanto affermato dall'onorevole Castelli, ricorda che il Partito democratico ha denunciato Pag. 34più volte le modalità con le quali sono state effettuate negli ultimi anni le assunzioni presso il comune di Roma e le società dallo stesso partecipate.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Daga 4.99 e Guidesi 4.100 e 4.101.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Daga 4.102.

  La Commissione respinge l'emendamento Daga 4.102.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Daga 4.103.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) si oppone formalmente alla declaratoria di inammissibilità delle proposte emendative Castelli 1.13, Caso 1.14, Castelli 1.19, 1.20, 2.15, 2.16 e 2.01, Lombardi 2.02, Castelli 3.30, 3.31, 3.32, 3.33, 3.34, 3.35, 3.36, 3.37, 3.38, 3.39, 3.40, 3.41, 3.42, 3.43, 3.44, 3.45, 3.46, 3.47, 3.48, 3.49, 3.50, 3.51, 3.52, 3.53, 3.54, 3.55, 3.56, 3.57, 3.58, 3.68 e 3.70, Cariello 5.3, 5.4, 5.5, 5.6, 5.7, 5.8, 5.9, 5.10, 5.11, 5.12, 5.13, 5.14, 5.15 e 5.16, Castelli 5.19 e 5.20, Lombardi 5.22, Castelli 6.6 e 6.01 e Lombardi 7.03, chiedendo che la questione venga rimessa al Presidente della Camera per un'ulteriore valutazione dell'ammissibilità delle menzionate proposte emendative.

  Francesco BOCCIA, presidente, assicura che si farà carico di trasmettere tale richiesta al Presidente della Camera.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Daga 4.103 e Guidesi 4.104.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) dichiara di sottoscrivere gli emendamenti Guidesi 4.105, Daga 4.106 e 4.107, Castelli 4.108 e Daga 4.109.

  La Commissione respinge l'emendamento Guidesi 4.105.

  Federica DAGA (M5S), illustrando l'emendamento 4.106, evidenzia come lo stesso sia volto a considerare in primo luogo le responsabilità di dirigenti e manager di nomina esterna nell'indebitamento delle società partecipate.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Daga 4.106 e 4.107.

  Laura CASTELLI (M5S), illustrando l'emendamento a propria firma 4.108, osserva come esso sia volto a contrastare la volontà del Governo di procedere a un ampio programma di liberalizzazione nel settore dei servizi pubblici locali.

  Maino MARCHI (PD) ritiene opportuno distinguere tra privatizzazione e liberalizzazione, che implica il dover procedere a gare pubbliche come richiesto anche dall'Unione europea.

  La Commissione respinge l'emendamento Castelli 4.108.

  Federica DAGA (M5S), illustrando l'emendamento a sua firma 4.109, evidenzia che si tratta di una delle tante proposte presentate al sindaco Marino quando il suo movimento gli ha rappresentato come vorrebbero Roma: un nuovo modello della città per residenti e turisti, incentrato anche su un efficiente sistema di riutilizzo e riciclo dei rifiuti avviando drastiche misure di raccolta differenziata porta a porta.

  La Commissione respinge l'emendamento Daga 4.109.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, come concordato in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, essendo trascorso il termine fissato delle ore 15,30, si procederà adesso direttamente a votare il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea Pag. 35sul provvedimento in esame; in caso di approvazione del conferimento di tale mandato, le restanti proposte emendative non ancora votate dovranno intendersi conseguentemente respinte.

  Maino MARCHI (PD) e Barbara SALTAMARTINI (NCD) preannunciano, a nome dei rispettivi gruppi, il voto favorevole sul provvedimento in esame.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) e Stefano BORGHESI (LNA) preannunciano, a nome dei rispettivi gruppi, il voto contrario sul provvedimento in esame.

  La Commissione delibera di conferire al relatore il mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea sul disegno di legge in esame. Delibera, altresì, di richiedere che il relatore sia autorizzato a riferire oralmente.

  Stefano BORGHESI (LNA) preannunzia, a nome del suo gruppo, la presentazione per l'Assemblea di una relazione di minoranza sul provvedimento in esame.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) preannunzia, a nome del suo gruppo, la presentazione per l'Assemblea di una relazione di minoranza sul provvedimento in esame.

  Francesco BOCCIA, presidente, si riserva di nominare i componenti del comitato dei nove sulla base delle designazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 15.50.

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