CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 febbraio 2014
178.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
Pag. 6

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 12 febbraio 2014. — Presidenza del presidente Francesco Paolo SISTO. – Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Sesa Amici.

  La seduta comincia alle 12.

DL 150/2013: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
C. 2027 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, nella seduta del 6 febbraio 2014.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Comunica che gli emendamenti Kronbichler 9.16 e Invernizzi 9.34 sono stati ritirati.
  Comunica, altresì, che sono stati presentati emendamenti ed articoli aggiuntivi al testo del decreto-legge n. 150 del 2013 (vedi allegato 1). Con riguardo alle proposte Pag. 7emendative presentate al provvedimento in esame, fa presente che alcune presentano profili di criticità relativamente alla loro ammissibilità. In proposito, ricorda che, ai sensi del comma 7 dell'articolo 96-bis del Regolamento, non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all'esame della Camera. Tale criterio risulta più restrittivo di quello dettato, con riferimento agli ordinari progetti di legge, dall'articolo 89 del medesimo Regolamento, il quale attribuisce al Presidente la facoltà di dichiarare inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che siano estranei all'oggetto del provvedimento. Ricorda, inoltre, che la lettera circolare del Presidente della Camera del 10 gennaio 1997 sull'istruttoria legislativa precisa che, ai fini del vaglio di ammissibilità delle proposte emendative, la materia deve essere valutata con riferimento ai singoli oggetti e alla specifica problematica affrontata dall'intervento normativo.
  Con riferimento al provvedimento in esame – in conformità con le valutazioni di ammissibilità svolte da questo ramo del Parlamento in occasione dell'esame dei precedenti disegni di legge di conversione di decreti-legge in materia di proroga dei termini di disposizioni legislative – fa presente che sono da considerarsi ammissibili solo gli emendamenti recanti proroga di termini previsti da disposizioni di rango legislativo, ovvero emendamenti strettamente attinenti o consequenziali a disposizioni previste nel testo del decreto-legge. Alla luce dei richiamati criteri, sono pertanto da considerarsi inammissibili le seguenti proposte emendative che non recano né proroghe di termini di disposizioni legislative né disposizioni strettamente connesse o consequenziali a quelle contenute nel testo del decreto-legge: Rosato 1.3, che prevede la «devoluzione per compensazione» agli idonei di tutti i posti disponibili ad una determinata data per l'accesso alla qualifica di vice sovrintendente della Polizia di Stato; Rosato 1.4 che proroga le graduatorie relative ai concorsi per l'accesso alla qualifica di vice sovrintendente della Polizia di Stato, senza intervenire, quindi su un atto di rango legislativo; Caparini 1.5, che sospende fino al 31 dicembre 2016 l'applicazione delle vigenti disposizioni che, in relazione al richiamo in servizio del personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, prevedono che gli oneri per gli accertamenti clinico strumentali e di laboratorio indicati dall'Amministrazione siano a carico degli interessati; Caparini 1.6, che prevede che, in relazione al richiamo in servizio del personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, gli oneri per gli accertamenti clinico strumentali e di laboratorio indicati dall'Amministrazione, siano a carico dell'Amministrazione medesima; Bianconi 1.13, 1.14 e 1.15 che prevedono, nell'ambito del processo di riorganizzazione dell'INPS, che i rapporti di lavoro a tempo determinato in essere alla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 95/2012, costituiti dall'Istituto medesimo nell'anno 2001, siano trasformati in rapporti di lavoro a tempo indeterminato; Amoddio 1.16 che, nelle more della definizione delle procedure di mobilità e fino al loro completamento, proroga sine die le assegnazioni temporanee ed i comandi in essere presso tutte le amministrazioni dello Stato; Vacca 1.20, che modifica la misura percentuale e gli anni a decorrere dai quali le università statali possono procedere ad assunzioni di personale e di ricercatori; Dadone 1.24, che prevede che per le assunzioni nei rispettivi corpi del comparto sicurezza si attinge alle graduatorie dei concorsi eventualmente vigenti alla data di entrata in vigore del decreto-legge nonché previo reclutamento dei concorrenti giudicati vincitori nei concorsi per Agenti di Polizia; Dadone 1.25, che prevede che l'accesso alla qualifica di Vice sovrintendente della Polizia di Stato per l'anno 2014 è disposto dal Ministero dell'Interno attraverso lo scorrimento delle graduatorie vigenti; Zappulla 1.31 che prevede che non concorrano alla formazione dell'IRPEF contributi e indennizzi connessi agli eventi sismici per i soggetti interessati dalla proroga dello stato di emergenza nella provincia di Catania a Pag. 8seguito degli eventi sismici e vulcanici verificatisi nel relativo territorio; Zappulla 1.32 che prevede per i soggetti colpiti dal sisma del 13 e 16 dicembre 1990, che ha interessato le province di Catania, Ragusa e Siracusa il diritto al rimborso delle imposte pagate in eccedenza negli anni 1990, 1991 e 1992 ove sia stata presentata istanza entro il 30 marzo 2012; D'Uva 1.34 che modifica l'articolo 7 del decreto legislativo n. 49 del 2012 in materia di programmazione, monitoraggio e valutazione delle politiche di bilancio e di reclutamento degli atenei, richiamato dal comma 9 dell'articolo 1 del decreto-legge in esame, che proroga il termine per l'emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per la ridefinizione del sistema di cui al suddetto articolo 7; Giancarlo Giordano 1.36 che interviene sul contenuto del richiamato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che ridefinisce il sistema disciplinato dall'articolo 7 del decreto legislativo n. 49 del 2012 in materia di programmazione, monitoraggio e valutazione delle politiche di bilancio e di reclutamento degli atenei; Tullo 1.46 che autorizza l'Agenzia delle dogane alla copertura delle carenze di personale nei profili professionali di terza area tramite l'assunzione di candidati inseriti nelle graduatorie di cui all'articolo 1, comma 4-bis del decreto-legge n. 216 del 2011 con priorità rispetto ad ogni altra modalità di reclutamento; Gnecchi 1.50 che reca una norma interpretativa dell'articolo 53, comma 6, lettera a) della legge n. 449 del 1997 in materia di calcolo della buonuscita del personale dipendente dell'Ente poste italiane; Gnecchi 1.51 che reca norme interpretative dell'articolo 7, comma 4, del decreto-legge n. 78 del 2010 in materia di soppressione di alcuni enti ed organismi pubblici; gli identici Daniele Farina 1.52 e Gitti 1.53 che prevedono un'eccezione all'articolo 9, comma 28, della legge n. 78 del 2010 che stabilisce che, a decorrere dall'anno 2011, le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie, incluse le Agenzie fiscali, gli enti pubblici non economici, le università e gli enti pubblici di cui all'articolo 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, fermo quanto previsto dagli articoli 7, comma 6, e 36 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, possono avvalersi di personale a tempo determinato o con convenzioni ovvero con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, nel limite del 50 per cento della spesa sostenuta per le stesse finalità nell'anno 2009, escludendo il lavoro accessorio da parte di soggetti detenuti coinvolti in progetti di inserimento lavorativo in favore della comunità locale; Iacono 1.54, ad eccezione del primo periodo, che è ammissibile, poiché gli altri periodi recano disposizioni in materia di utilizzo delle graduatorie relativamente all'Agenzia delle entrate; Ribaudo 1.56 che estende l'applicazione al comparto difesa-interno-giustizia delle disposizioni in materia di scivolo delle graduatorie degli idonei di determinati concorsi per agente di polizia; Centemero 1.57 e 1.58 che intervengono sull'inserimento di determinati soggetti in graduatorie ad esaurimento, prorogando anche i termini per tale inserimento previsti da decreti ministeriali; l'articolo aggiuntivo Centemero 1.01, ad eccezione del comma 1, che è da considerare ammissibile, considerato che le altre disposizioni interviene intervengono sulla disciplina del trasferimento delle funzioni e delle risorse umane, finanziarie e strumentali delle province; Zolezzi 2.14 che inserisce beni e servizi destinati alla ricostruzione e al recupero del patrimonio pubblico e privato tra i beni e servizi soggetti ad aliquota ridotta dell'imposta sul valore aggiunto; Carra 2.17 che esclude dal saldo finanziario rilevante ai fini della verifica del patto di stabilità le spese sostenute dalla Regione Lombardia e dalla provincia di Mantova per la realizzazione di infrastrutture finalizzate al completamento degli interventi di ricostruzione connessi al sisma del maggio 2012; Ferraresi 2.18 che proroga, senza una data certa, la sospensione del pagamento delle rate dei mutui e dei finanziamenti per immobili di edilizia abitativa ed interviene, con altre disposizioni, Pag. 9su termini scaduti; Faenzi 2.19 che proroga gli effetti di un atto di natura non legislativa, quale la delibera del Consiglio dei Ministri del 15 novembre 2013 di dichiarazione dello stato d'emergenza per i territori della regione Toscana colpiti da eventi alluvionali; Mariano 3.2, che introduce delle deroghe per l'anno 2013 alle disposizioni dell'articolo 1, comma 169, della legge n. 296 del 2006 concernenti le deliberazioni degli enti locali in materia di tariffe e aliquote relative ai tributi di loro competenza; Mauro Guerra 3.22 che proroga un termine non legislativo, stabilito con deliberazione dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture; Dorina Bianchi 3.5 che introduce una nuova disposizione all'articolo 243-quater del decreto legislativo n. 267 del 2000 riguardante l'esame del piano di riequilibrio finanziario pluriennale degli enti locali e il controllo sulla relativa attuazione; Fraccaro 3.17, che dispone la presentazione alla Camere da parte del Governo di una relazione contenente l'ammontare delle somme accreditate e giacenti sulla contabilità speciali della province di Monza-Brianza, Fermo e Barletta-Andria- Trani; Ribaudo 3.8, che estende la facoltà per gli enti locali, prevista dal comma 573 dell'articolo 1 della legge n. 147 del 2013, di riproporre la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale anche in caso di diniego d'approvazione della Corte dei conti del piano di riequilibrio finanziario; l'articolo aggiuntivo Colletti 3-bis.02 che dispone in merito alla ricostituzione di tribunali ordinari e sedi giudiziarie distaccate; Oliano 4.24 e Rotta 4.38 che estendono le competenze di vigilanza dell'Autorità di regolazione e dei trasporti, istituita dall'articolo 37 del decreto-legge n. 201 del 2011 alle imprese esercenti le attività di noleggio con conducente mediante auto e natanti; Mariani 4.15 e Bragantini 4.16 che modificano un termine di natura regolamentare stabilito dal decreto del Presidente della Repubblica n. 207 del 2010 recante esecuzione ed attuazione del Codice dei lavori pubblici, di cui al decreto legislativo n. 163 del 2006; Capelli 4.10 che proroga un termine di natura non legislativa stabilito dal decreto ministeriale 15 novembre 2013 in materia di nuove procedure di comunicazione del rinnovo della validità della patente; Rotta 4.36 che novellando la legge n. 21 del 1992 introduce una disciplina in materia di servizio di noleggio con conducente; Rotta 4.35 che novellando il comma 3 dell'articolo 2 del decreto-legge n. 40 del 2010 dispone l'adozione da parte del Governo di uno o più regolamenti in tema di determinazione dei principi di regolazione e sviluppo della concorrenza e di repressione dell'abusivismo per evitare la distorsione del mercato degli autoservizi pubblici non di linea; Brunetta 4.34, Alli 4.6 e Caruso 4.22 che prorogano la permanenza in servizio dei dirigenti della pubblica amministrazione che cessano dall'incarico nel corso del 2014; Mauro Guerra 4.39 che abroga il comma 1-ter dell'articolo 12 del decreto-legge n. 98 del 2011 in materia di operazioni di acquisto da parte degli enti territoriali e degli enti del Servizio sanitario nazionale; Lavagno 4.9, che interviene su un termine per l'adozione di un atto, ormai scaduto; Palazzotto 5.1, che proroga un termine scaduto, previsto dall'articolo 38 delle legge n. 96 del 2010; Carocci 6.4 che abroga il terzo comma dell'articolo 2 del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato n. 421 del 1948; Bossa 6.7 che proroga le graduatorie di merito regionale dei concorsi per dirigente scolastico indetti con decreto del Direttore generale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca del 22 novembre 2004; Minardo 6.10 che proroga la validità delle graduatorie di merito del concorso per insegnanti di religione cattolica indetto con Decreto direttoriale del 2 febbraio 2004; Centemero 6.11 che proroga un termine già scaduto e reca disposizioni in materia di Consiglio superiore dell'istruzione; Ribaudo 6.12 che dispone la stabilizzazione di personale titolare di progetti di lavoro socialmente utile per lo svolgimento, presso scuole pubbliche statali, di funzioni parzialmente riconducibili a quelle di assistente amministrativo o tecnico; Iacono 6.13 che dispone – per il solo anno Pag. 10scolastico 2013-2014 e nelle regioni in cui il concorso è stato rinnovato a seguito di pronuncia giurisdizionale – il conferimento a domanda di incarichi di presidenza di coloro che hanno superato il concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici; Guerini 6.14 che dispone, per i concorsi che hanno subito una rinnovazione in seguito ad annullamento giurisdizionale, l'inserimento in graduatoria dei candidati che abbiano superato tutte le fasi previste dal bando di concorso e che siano rimasti esclusi a seguito della ripetizione della validazione; Centemero 6.15 che fissa un termine perentorio per l'emanazione del regolamento previsto dal comma 416 dell'articolo 2 della legge n. 244 del 2007 e reca disposizioni generali sui concorsi per docenti; Di Salvo 8.5 e 8.6 che recano deroghe alla normativa in materia pensionistica prevista dal decreto-legge n. 201 del 2011; Bellanova 8.7, limitatamente alla lettera a), che interviene su una cifra relativa alla riduzione della spesa delle pubbliche amministrazioni; Di Salvo 8.8 che estende al personale ferroviario i requisiti minimi di accesso al pensionamento anche ai regimi pensionistici e alle gestioni pensionistiche previsti dal comma 18 dell'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011; Gnecchi 8.9 che modifica il comma 18 dell'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011; Gnecchi 8.10 che reca una norma di interpretazione autentica del comma 194, lettera d), dell'articolo 1 della legge n. 147 del 2013 in materia di risoluzioni del rapporto di lavoro; Ribaudo 9.4 volto ad abrogare le disposizioni contenute nella legge di stabilità 2014 in materia di controlli dell'Agenzia delle entrate per il contrasto all'erogazione di indebiti rimborsi di imposta; Ribaudo 9.5 volto a disciplinare i termini di esercizio dei controlli ai fini dei rimborsi di imposta; Marco di Maio 9.6 volto a differire l'entrata in vigore di disposizioni contenute in un decreto ministeriale (decreto ministeriale 16 novembre 2013 in materia di regime di commercializzazione delle sigarette elettroniche); Marco di Maio 9.7 che reca norme di interpretazione autentica della disciplina in materia di agevolazione fiscale a favore di società cooperative e loro consorzi contenuta nella legge di stabilità per il 2013; Boschi 9.9 che interviene sull'articolo 8 del decreto-legge n. 102 del 2013 recante norme sul differimento del termine per la deliberazione del bilancio di previsione ed altre disposizioni senza prevedere proroghe di termini; Iacono 9.2 che reca disposizioni in materia di rateizzazione del pagamento di tasse e canoni; Dorina Bianchi 9.12 che reca disposizioni di interpretazione autentica in materia di apertura di uffici secondari nei distretti notarili; Bragantini 9.42 che proroga un termine di legge già scaduto (sospensione fino al 30 novembre 2012 del pagamento di rate dei mutui e finanziamenti per le popolazioni colpite dagli eventi sismici del maggio 2012 – decreto-legge n. 74 del 2012); Gitti 9.47 che detta disposizioni in materia di applicazione dell'imposta di registro sui trasferimenti immobiliari relativi ad organizzazioni non lucrative; Nardi 9.24 che proroga i termini contenuti in una delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (delibera CIPE 8 marzo 2014 in materia di «Fondo per lo sviluppo e la coesione»); Catalano 9.49 in materia di «buoni locali» per agevolare l'economia locale, il senso di comunità e il supporto alle famiglie; Di Gioia 9.01 che reca disposizioni in materia di competenze della Commissione di cui alla legge n. 88 del 1989; Carrescia 10.11, che abroga una disposizione di legge; Prodani 11.2 che sospende l'efficacia delle disposizioni dell'articolo 3 della legge n. 97 del 2013 in materia di esercizio stabile dell'attività di guida turistica da parte di cittadini dell'Unione europea fino all'entrata in vigore del riordino organico e complessivo della normativa di settore; l'articolo aggiuntivo Di Gioia 11.01 che dispone casi di non applicazione dei termini previsti dal paragrafo 3.1 approvato con decreto del Ministro dei trasporti del 2 gennaio 1985; l'articolo aggiuntivo Moscatt 11.02, che esenta le imprese beneficiarie di determinate agevolazioni dal rispetto di produzioni finali inquadrabili in una divisione della classificazione delle attività economiche Pag. 11ISTAT ’91; Pilozzi 12.1, che vieta la costituzione di imprese editrici di giornali quotidiani ai soggetti che esercitano l'attività televisiva in ambito nazionale attraverso più di una rete; l'articolo aggiuntivo Tullo 12.01, che inserisce un termine per la decorrenza dell'articolo 23, comma 1, del decreto-legge n. 179 del 2012; l'articolo aggiuntivo Valente 13.03 che proroga per il triennio 2014-2016 la disposizione dell'articolo 13-bis del decreto-legge n. 159 del 2007 che, ai fini del funzionamento del centro di ricerca CEINGE – Biotecnologie avanzate S.c.a.r.l. di Napoli, ente senza fini di lucro, ha istituito un fondo con una dotazione di 3 milioni di euro per l'anno 2007, a sostegno di attività infrastrutturali di trasferimento tecnologico e di ricerca e formazione, intervenendo quindi su un termine già scaduto; gli articoli aggiuntivi Locatelli 13.04 e 13.05 che intervengono su disposizioni di carattere generale, quali l'articolo 3, comma 1, della legge n. 90 del 2004 in materia di elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia, e la disciplina delle espressioni delle preferenze nelle elezioni europee, introducendo la preferenza di genere; l'articolo aggiuntivo Sandra Savino 13.09, che reca misure a favore delle istituzioni scolastiche nella regione Friuli Venezia Giulia.
  Comunica che è da considerarsi irricevibile l'emendamento Aiello presentato all'articolo 9 in quanto contiene un riferimento normativo non corretto.

  Emanuele FIANO (PD) comunica il ritiro di tutte le proposte emendative presentate dai deputati appartenenti al gruppo PD.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO (SCpI) comunica il ritiro di tutte le proposte emendative presentate dai deputati appartenenti al gruppo SCpI.

  Dorina BIANCHI (NCD) comunica il ritiro di tutte le proposte emendative presentate dai deputati appartenenti al gruppo NCD.

  Albrecht PLANGGER (Misto-Min.Ling.) comunica il ritiro di tutte le proposte emendative presentate dai deputati appartenenti al gruppo Misto Minoranze linguistiche.

  Elena CENTEMERO (FI-PdL) comunica il ritiro di tutte le proposte emendative presentate dai deputati appartenenti al gruppo FI-PdL.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, invita il relatore ed il rappresentante del Governo ad esprimere i prescritti pareri.

  Alfredo D'ATTORRE (PD), relatore, esprime parere contrario su tutte le proposte emendative presentate.

  Il sottosegretario Sesa AMICI, nell'esprimere parere conforme a quello del relatore, ricorda che il Ministro Franceschini, nel corso della Conferenza dei presidenti di gruppo svoltasi nella giornata di ieri, aveva invitato tutti i gruppi, pur nel rispetto dei tempi necessari a svolgere gli approfondimenti ritenuti opportuni, ad approvare il testo del decreto in esame senza apportare modifiche. Al riguardo, evidenzia che, a causa della concomitante pendenza di tre decreti da esaminare da parte del Parlamento la cui scadenza è imminente, ove il provvedimento in esame, a seguito di eventuali modifiche, dovesse richiedere un ulteriore passaggio al Senato, rischierebbe di non essere convertito nei termini previsti, rendendo così inefficaci una serie di disposizioni importanti per i cittadini in esso contenute.

  Matteo BRAGANTINI (LNA), replicando al sottosegretario Amici, sottolinea che non condivide assolutamente l'impostazione del Governo poiché, a suo avviso, non si può imputare ai parlamentari l'errore compiuto dal Governo stesso nell'aver adottato un numero eccessivo di decreti-legge. Ricorda che nel provvedimento in esame sono contenute proroghe «assurde», quale, ad esempio, quella relativa alla vigenza delle disposizioni emanate per fare fronte al terremoto del 1981 in Campania. Pag. 12Ribadisce, infine, che il Parlamento ha tutto il diritto di esaminare a fondo i provvedimenti adottati dal Governo.

  Federica DIENI (M5S), nel condividere le osservazioni del collega Bragantini, segnala che è preciso dovere dei parlamentari presentare emendamenti finalizzati a modificare il testo del decreto-legge in esame. Fa presente, pertanto, che il suo gruppo non ritirerà gli emendamenti presentati ed evidenzia che le parole del sottosegretario Amici confermano ancora una volta le incapacità del Governo in carica costretto, in varie occasioni, a fare ricorso alla decretazione d'urgenza per risolvere i problemi del Paese.

  Elena CENTEMERO (FI-PdL), nel segnalare che gli emendamenti ritirati dai deputati appartenenti al suo gruppo saranno ripresentati in Assemblea, sollecita il Governo a considerare, in particolare, due problemi oggetto di alcune proposte emendative. Al riguardo, fa presente che sarebbe opportuno, a suo avviso, che il Governo intervenisse per commissariare le cinquantaquattro province che dovrebbero tornare al voto entro febbraio prossimo ove non fosse approvato il disegno di legge di riforma delle province presentato dal Ministro Delrio. Sottolinea, inoltre, l'importanza degli emendamenti finalizzati a prorogare i termini di alcune graduatorie ad esaurimento e fa presente che il Ministro Carrozza, a suo avviso, non ha risolto tale problema che sta producendo un enorme contenzioso giudiziario.

  Federica DIENI (M5S), intervenendo sull'emendamento Nuti 1.1, di cui è cofirmataria, ne raccomanda l'approvazione, non condividendo le previsioni normative che prevedono deroghe in materia di assunzioni e progressioni di carriera nella pubblica amministrazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Nuti 1.1 e Cozzolino 1.2.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Gitti 1.7: si intende vi abbia rinunciato.

  Federica DIENI (M5S), intervenendo sul proprio emendamento 1.8, ne raccomanda l'approvazione, sottolineandone la finalità volta a imporre l'utilizzo degli idonei in graduatoria per sopperire alle carenze di organico del personale non dirigenziale impiegato presso l'INPS.

  Matteo BRAGANTINI (LNA) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento in discussione, poiché la proroga di assunzioni temporanee nelle amministrazioni comporta ulteriori costi a carico del bilancio dello Stato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Dieni 1.8 e Giancarlo Giordano 1.11.

  Federica DIENI (M5S), intervenendo sul proprio emendamento 1.12, ne raccomanda l'approvazione illustrandone la finalità volta ad introdurre esplicitamente un elemento di valutazione ai fini, tra l'altro, della responsabilità dirigenziale, disciplinare, contabile e amministrativa.

  La Commissione respinge l'emendamenti Dieni 1.12.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Gitti 1.17: si intende vi abbia rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Cozzolino 1.26.

  Andrea GIORGIS (PD), facendo riferimento a tutti gli emendamenti a prima firma del presidente Cicu, chiarisce che si tratta di proposte emendative volte a recepire il parere del Comitato per la legislazione. Dichiara, quindi, in qualità di componente del Comitato per la legislazione, il proprio voto di astensione su tali emendamenti.

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  Marilena FABBRI (PD), nell'associarsi a quanto dichiarato dal collega Giorgis, annuncia il proprio voto di astensione su tutti gli emendamenti a prima firma del presidente Cicu.

  La Commissione respinge l'emendamento Cicu 1.27.

  Michele DELL'ORCO (M5S) chiede che i colleghi della maggioranza rendano ben visibile la loro espressione del voto.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, condividendo la richiesta del collega Dell'Orco, invita i colleghi deputati a rendere ben visibile l’ espressione del proprio voto.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Dadone 1.28 e 1.29.

  Federica DIENI (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, giudica una farsa il lavoro svolto finora dalla Commissione, poiché, a suo avviso, i deputati votano senza conoscere il contenuto delle proposte emendative in esame. Annuncia, pertanto, che i colleghi del gruppo Movimento 5 Stelle abbandoneranno i lavori della Commissione.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, replicando alla collega Dieni, ritiene che la decisione di intervenire per illustrare gli emendamenti, o comunque di dibatterne il contenuto, è lasciata alla discrezionalità di ciascun collega e, ove i deputati della maggioranza ritengano di procedere immediatamente alla votazione degli stessi emendamenti, ciò non significa che essi non siano a conoscenza del contenuto delle proposte emendative. A suo avviso, pertanto, i lavori finora svolti dalla Commissione, lungi dal costituire una «farsa», rientrano pienamente nelle normali dinamiche politiche che regolano i rapporti tra maggioranza e opposizione.

  Elena CENTEMERO (FI-PdL), in relazione a quanto affermato dalla collega Dieni, rappresenta che il suo gruppo ha votato e continuerà a votare tutte le proposte emendative all'esame della Commissione sostenendo con il proprio voto, ove necessario, alcuni emendamenti presentati dalle opposizioni come peraltro avvenuto in occasione dell'esame della proposta emendativa relativa alla dotazione organica della pubblica amministrazione.

  Emanuele FIANO (PD), in relazione a quanto affermato dalla collega Dieni, ricorda che i deputati del suo gruppo sono disponibili ad esaminare gli emendamenti relativi al decreto-legge in discussione per tutto il tempo che si renderà necessario e nel pieno rispetto dei diritti delle opposizioni. Sottolinea la scelta politica del gruppo del Partito Democratico, legittimamente contestata da alcuni colleghi appartenenti ai gruppi di minoranza, di conformarsi all'indicazione del Governo relativa alla necessità di approvare in tempi rapidi, e senza modifiche, il provvedimento in esame.

  Federica DIENI (M5S) desidera rettificare la parola «farsa» con cui aveva qualificato i lavori finora svolti dalla Commissione e precisa, al riguardo, che intendeva stigmatizzare l'affermazione del sottosegretario Amici riguardante la natura «blindata» del testo in esame. Evidenzia che il suo gruppo ha presentato emendamenti non a fini ostruzionistici ma per migliorare il contenuto del decreto nell'interesse della collettività. Comunica, quindi, il ritiro di tutte le proposte emendative presentate dai deputati appartenenti al gruppo del Movimento 5 Stelle.

  Alberto ZOLEZZI (M5S) fa presente che la prassi adottata dal Governo di ricorrere frequentemente alla decretazione d'urgenza lede più che altro i gruppi appartenenti alla maggioranza i quali si trovano spesso a dovere approvare provvedimenti scritti male come ad esempio testimoniato dalle norme contenute nel decreto-legge «Destinazione Italia» recentemente Pag. 14convertito in legge dalla Camera dei deputati.

  Nazzareno PILOZZI (SEL) riconosce al presidente Sisto ed ai colleghi del PD la correttezza della loro decisione di mettere a disposizione dei colleghi della Commissione tutto il tempo necessario per discutere le proposte emendative presentate. Ritiene, invece, che sia stata la decisione del Governo di blindare il contenuto del testo in discussione, a causa della concomitanza di una serie di decreti da convertire entro la fine di febbraio, a frustrare il diritto dei gruppi di opposizione di apportare, attraverso gli emendamenti, le modifiche necessarie a migliorare, nell'interesse dei cittadini, il contenuto del provvedimento in esame. Auspica che il nuovo Presidente del Consiglio e il nuovo Governo, che probabilmente avranno luce nelle prossime ore, abbiano un atteggiamento diverso sul tema della decretazione d'urgenza. Giudicherebbe positivamente, infine, un'eventuale decisione del sottosegretario Amici finalizzata a rivalutare la decisione del Governo di chiedere l'approvazione senza modifiche da parte della Camera dei deputati. Ciò, infatti, consentirebbe di apportare alcune limitate ma significative modifiche al testo in esame. Fa presente che, ove ciò non avvenisse, il gruppo SEL esprimerà, con tutti i mezzi regolamentari a disposizione, il suo dissenso nel corso dell'esame in Assemblea.

  Matteo BRAGANTINI (LNA) ritiene assolutamente non condivisibile l'affermazione del rappresentante del Governo circa l'impossibilità di apportare modifiche al testo in esame in considerazione del limitato tempo a disposizione per la conversione in legge del decreto. Segnala, infatti, che tutta la giornata di oggi è a disposizione della Commissione per lavorare. Sottolinea, inoltre, che sarebbe opportuno, anche per mandare un segnale positivo all'esterno, allungare i tempi della discussione e non chiudere l'esame del provvedimento in pochi minuti.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, replicando al collega Bragantini, fa presente che nessun deputato è obbligato ad intervenire nella discussione e, nell'evidenziare che il suo obiettivo principale è garantire l'economicità, la speditezza e la qualità dei lavori della Commissione, non condivide l'osservazione circa l'opportunità di allungare senza ragione i tempi della discussione.

  Matteo BRAGANTINI (LNA), replicando al presidente Sisto, precisa che era sua intenzione consigliare ai colleghi di prendere tutto il tempo necessario per svolgere una buona discussione nonché ribadire la sua assoluta contrarietà alla posizione del Governo relativa all'immodificabilità del provvedimento in discussione in vista della sua imminente scadenza posto che esistono i tempi tecnici per consentire al Senato un ulteriore esame delle modifiche eventualmente approvate dalla Camera dei deputati. Sottolinea, infine, che le proposte emendative presentate dal suo gruppo apporterebbero importanti miglioramenti al testo eliminando molte proroghe di termini che potrebbero, a suo avviso, essere definite come vere e proprie «marchette».

  Francesco Paolo SISTO, presidente, invita i deputati ad evitare l'uso di termini dispregiativi con riferimento al lavoro parlamentare.

  Alfredo D'ATTORRE (PD) relatore, si rammarica per la posizione assunta dal gruppo del Movimento 5 Stelle di abbandonare i lavori.
  Condivide l'invito del collega Bragantini e, quindi, se sarà il caso e nei limiti dei paletti che ha ben delineato il rappresentante del Governo, interverrà per motivare il suo parere contrario e per sottolineare se alcune disposizioni potranno essere prese in considerazione in futuri provvedimenti.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Fratoianni 1.35, Costantino 1.40 e Kronbichler 1.43.

  Cristian INVERNIZZI (LNA) illustra il proprio emendamento 1.44, teso a sopprimere Pag. 15il comma 14 dell'articolo 1 del provvedimento in materia di proroga di alcun procedure concorsuali.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Invernizzi 1.44, Paglia 1.55, Matteo Bragantini 2.3 e 2.5, Invernizzi 2.8 e 2.15, Matteo Bragantini 2.16, Pilozzi 3.9 e 3.6, Invernizzi 3.15 e 3.14, Busin 3.11, Pilozzi 3.10, Matteo Bragantini 4.17 e 4.13, Invernizzi 4.18, Pilozzi 4.12, Piazzoni 4.8, Matteo Bragantini 4.19, Zan 4-bis.1, Giancarlo Giordano 6.2 e Fratoianni 6.5 nonché gli emendamenti Cicu 6.8, Nicchi 7.2 e 7.8, Cicu 8.1, Nicchi 8.3, Invernizzi 8.4, Matteo Bragantini 9.30, Invernizzi 9.29, Matteo Bragantini 9.28, Invernizzi 9.27, Matteo Bragantini 9.26 e Invernizzi 9.32.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Marguerettaz 9.55. si intende vi abbia rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Matteo Bragantini 9.33, Cicu 9.54, Matteo Bragantini 9.35, Marcon 9.18, Invernizzi 9.36, Boccadutri 9.17, Matteo Bragantini 9.37, Invernizzi 9.38, Matteo Bragantini 9.39, Invernizzi 9.40, Cicu 9.53 e 9.52, Invernizzi 9.41, Di Salvo 9.15, Lacquaniti 9.14 e Invernizzi 9.31.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Gitti 9.46: si intende vi abbia rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Busin 9.20, Di Salvo 9.13, Busin 9.21, Invernizzi 9.43 e Matteo Bragantini 9.44.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Di Lello 9.56: si intende via abbia rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Zaratti 10.4, Invernizzi 10.9, Matteo Bragantini 10.8 e 10.10, Franco Bordo 10.01, Invernizzi 11.1, Quaranta 12.2, gli articoli aggiuntivi Ragosta 12.02 e Quaranta 12.03, gli emendamenti Kronbichler 13.1, Pilozzi 13.4, 13.5 e 13.6, Kronbichler 13.7 e Lacquaniti 13.9.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, constata l'assenza del presentatore degli articoli aggiuntivi Gitti 13.01 e 13.02: si intende vi abbia rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Marcon 13.06, Pilozzi 13.07 e Boccadutri 13.08.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, essendo concluso l'esame degli emendamenti, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta già convocata nel pomeriggio ai fini della valutazione dei pareri delle commissioni e del conferimento del mandato al relatore a riferire in Assemblea.

  La seduta termina alle 13.20.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 12 febbraio 2014. — Presidenza del presidente Francesco Paolo SISTO.

  La seduta comincia alle 13.20.

Istituzione del «Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno» e disposizioni per il potenziamento della biblioteca e dell'archivio storico della Fondazione Di Vagno, per la conservazione della memoria del deputato socialista assassinato il 25 settembre 1921.
Nuovo testo C. 1092 Distaso.

(Parere alla VII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Pag. 16

  Daniela Matilde Maria GASPARINI (PD), relatore, illustra i contenuti del nuovo testo del provvedimento in esame, ricordando che l'articolo 1 prevede, a decorrere dal 2014, l'istituzione del «Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno», da conferire il 25 settembre di ogni biennio alla presenza di un delegato della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La prima assegnazione è prevista per il 25 settembre 2014. L'ente responsabile dell'organizzazione del Premio è individuato nella Fondazione Di Vagno (già promotore finora dell'iniziativa), che agisce d'intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e sotto la vigilanza del «Ministero per i beni e le attività culturali».
  L'ammontare del Premio è fissato in 40.000 euro: la Fondazione può comunque decidere se ripartire la somma in più premi, da assegnare sulla base di criteri di merito. Durante l'esame in sede referente è stato precisato che il bando dovrà prevedere criteri e procedure basati, oltre che sul già presente criterio di merito, anche su criteri di trasparenza. È stato, altresì, previsto che le valutazioni svolte e i criteri adottati per la selezione dei vincitori sono resi pubblici, anche con la pubblicazione sul sito del ministero. Fa presente che occorrerebbe, in proposito, coordinare meglio il comma 5 dell'articolo 1 – che attribuisce alla Fondazione la facoltà di decidere se ripartire la somma in più premi – con il comma 4 dello stesso articolo, che fa riferimento a «i vincitori».
  Il nuovo testo prevede, inoltre, che alla Fondazione è concesso un contributo una tantum pari a 100.000 euro per la riorganizzazione, la redazione degli inventari, l'informatizzazione, la dotazione di risorse umane, nonché la definitiva apertura al pubblico della biblioteca e dell'archivio storico. Durante l'esame in sede referente è stato, altresì, previsto che la Fondazione garantisce l'accessibilità totale, anche attraverso la pubblicazione on line, delle informazioni relative all'organizzazione, nonché di quelle relative all'utilizzo del contributo, al fine di consentire il controllo del rispetto dei principi di buon andamento e trasparenza. Al riguardo fa presente che sarebbe opportuno indicare l'anno nel quale procedere alla concessione di tale contributo considerato che solo dall'articolo 4 si dedurrebbe che si faccia riferimento al 2014.
  In base all'articolo 1 dello Statuto, la Fondazione Di Vagno è «persona giuridica riconosciuta ed iscritta nel relativo elenco presso la Presidenza della Regione Puglia». Ai sensi dell'articolo 2, la Fondazione, «partendo dalla Regione Puglia, opera su tutto il territorio nazionale e dei paesi UE non si propone finalità di lucro»; «persegue obiettivi di sviluppo e di diffusione dei valori etici, umanitari e di solidarietà e svolge compiti di vario genere ad essi finalizzati». Tra gli altri, può»indire e gestire premi di studio e di ricerca». L'articolo 3 dispone che «Le finalità d'organismo di promozione culturale e di solidarietà sociale di cui al precedente articolo possono essere perseguite, secondo le direttive del Consiglio d'Amministrazione, anche attraverso la concessione di borse di studio e di ricerca ed altre provvidenze opportune messe a disposizione da istituzioni pubbliche o private e da singoli operatori economici». Ai sensi dell'articolo 5, la Fondazione dispone, quali mezzi finanziari: del patrimonio, costituito dalle quote versate dai soci, dalle somme da chiunque versate a titolo d'incremento del patrimonio, dai beni mobili ed immobili eventualmente appartenenti alla Fondazione e destinati al patrimonio; dei contributi corrisposti dallo Stato o da enti pubblici o da terzi; di ogni altro cespite non espressamente previsto, ma destinato a questo scopo dal Consiglio d'Amministrazione. Al riguardo, ricorda che la Fondazione è inserita nella tabella triennale delle istituzioni culturali ammesse al contributo ordinario annuale dello Stato per il triennio 2012-2014, ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 534 del 1996.
  Il comma 7 dispone che ai componenti del Comitato scientifico e della giuria di cui agli articoli 2 e 3 non spetta alcun tipo di emolumento. Pag. 17
  L'articolo 2 del nuovo testo dispone che la Presidenza del Consiglio del Ministri, su proposta della Fondazione Di Vagno, nomina un Comitato scientifico, composto da 3 studiosi di chiara fama di storia contemporanea o di scienza politica, cui spetta decidere il tema del Premio per Contributo una tantum per la Fondazione Comitato scientifico ogni edizione, d'intesa con la stessa Presidenza del Consiglio. Le tematiche nell'ambito delle quali il tema deve essere individuato riguardano il socialismo nel XXI secolo, i conflitti sociali e le lotte politiche, socialismo e Mezzogiorno, i cambiamenti istituzionali regionali e locali avvenuti nel Mezzogiorno nel XX secolo e le previsioni per il XXI secolo, nonché, in base alle integrazioni apportate durante l'esame in sede referente, lo studio del fenomeno della violenza politica fisica e verbale e degli strumenti per combatterla e gli ideali di giustizia, solidarietà e pace in Italia e nel mondo. Al riguardo, andrebbe indicata la tipologia di atto giuridico con il quale è nominato il Comitato scientifico.
  L'articolo 3 del nuovo testo dispone che i vincitori del Premio sono individuati da una giuria composta da 6 membri: il presidente, scelto dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo fra studiosi di chiara fama di scienze politiche, un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei Ministri, uno «del Presidente della regione Puglia», tre studiosi di chiara fama di storia contemporanea.
  Segnala che, in considerazione del fatto che si verte in ambito di legislazione concorrente, occorre valutare se un rappresentante della stessa regione – che è socio ordinario della Fondazione Di Vagno – non debba essere espressamente coinvolto anche nella definizione della disciplina organizzativa dell'iniziativa.
  L'articolo 4 del nuovo testo dispone in ordine alla copertura dell'onere derivante dall'attuazione della legge, pari a 140.000 euro per l'anno 2014 e a 40.000 euro ad anni alterni a decorrere dall'anno 2016.
  Ricorda, in conclusione, che Giuseppe Di Vagno, deputato pugliese, eletto nella lista del Partito Socialista nel Collegio Bari Foggia il 15 maggio 1921, fu barbaramente assassinato il 25 settembre del 1921 in un agguato tesogli a Mola di Bari da una squadra fascista che dopo essersi fatta scudo dallo scoppio di bombe a mano esplose tre colpi di pistola che abbatterono colui che già in vita il popolo aveva appellato «il gigante buono». Rileva che è con l'assassinio Di Vagno che si consolida la strategia della violenza per la conquista del potere. Come scrisse Arfè nel 2001 «nessuna revisione può cancellare il fatto che il fascismo teorizzò e praticò la violenza quale strumento di lotta politica: Di Vagno morì di pistola, Matteotti e i fratelli Rosselli di pugnale, Giovanni Amendola e, con lui, il prete don Minzoni di manganello. Di essi, solo Carlo Rosselli aveva impugnato le armi, per difendere in campo aperto la libertà di Spagna». «Omicidio volontario e non preterintenzionale», hanno concluso senza appello del 2011 il giurista Enzo Musco (con una durissima critica alla sentenza della Corte di cassazione) e il medico legale Prof. Introna che a sua volta inequivocabilmente ha concluso per la sussistenza della volontà omicidiaria. In tutti questi lunghi anni non è stata mai intenzione forzare l'interpretazione dei fatti: ma non si poteva pretermettere il dovere di restituire ad essi la valutazione giusta e doverosa che non fu fatta all'epoca, e quindi si è inseguito il tributo che doveva essere pagato nei confronti della verità della Storia.
  Rileva che da decenni in Puglia opera una Fondazione che porta il nome di Giuseppe Di Vagno, sorta sulle orme dell'Istituto di studi socialisti fondato nel 1943, all'alba della riconquistata Libertà, dallo storico Antonio Lucarelli: con il compito di onorare e custodire la Memoria di Di Vagno e di tutti i democratici che si sono sacrificati, alcuni fino all'estremo sacrificio della vita, per la Libertà e contro ogni forma di oppressione. L'Archivio storico della Fondazione Di Vagno possiede, fra le poche presenti in Italia, la raccolta dell'Avanti ! dal primo numero di fondazione 25 dicembre 1896; ed in più custodisce, come unico esemplare di cui si ha Pag. 18traccia in assoluto nel mondo, il primo e unico numero pubblicato il 2 aprile 1893.
  Rileva che il testo in esame potrebbe finalmente assolvere alla funzione di assicurare un duraturo futuro alla Memoria di Di Vagno come metafora della lotta contro ogni forma di oppressione e affinché sia cancellata per sempre il ricorso alla violenza come strumento di lotta politica.
  Presenta, quindi, una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 2).

  Francesco Paolo SISTO, presidente, sottolinea l'importanza del provvedimento in esame, che riconosce dignità parlamentare ad un episodio che, da una parte, onora il Meridione e, dall'altra parte, dà il giusto valore al nobile tentativo di tradurre gli ideali in fatti politici e, quindi, in realtà.
  Evidenzia come il provvedimento consenta di non disperdere le tracce di quanto accaduto ed è importante che il Parlamento intenda valorizzare l'impegno di chi non ha esitato ad esporre la propria persona al sacrificio per difendere tutti. Come è stato detto, infatti, ogni sogno, se è pensato, è un sogno che può essere realizzato».

  Marilena FABBRI (PD) chiede se il premio stabilito dal testo in esame sia attribuibile come unico premio o possa essere diviso in più premi.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, fa presente che il comma 4 dell'articolo 1 del testo in esame stabilisce che l'ammontare del premio sia fissato in 40.000 euro e che la Fondazione possa comunque decidere se ripartire la somma in più premi, da assegnare sulla base di criteri di merito.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni del relatore.

  La seduta termina alle 13.30.

AUDIZIONI

  Mercoledì 12 febbraio 2014. — Presidenza del presidente Francesco Paolo SISTO.

  La seduta comincia alle 14.20.

Audizione del professor Pietro Carlo Padoan, nell'ambito della proposta di nomina a presidente dell'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) (nomina n. 23-bis).
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 16, comma 1, del decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322, e conclusione).

  Francesco Paolo SISTO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

  Il professor Pietro Carlo PADOAN svolge una breve relazione introduttiva.

  Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Fabiana DADONE (M5S), Renato BRUNETTA (FI-PdL), Emanuele COZZOLINO (M5S) e Matteo RICHETTI (PD).

  Il professor Pietro Carlo PADOAN risponde ai quesiti posti e rende ulteriori precisazioni.

  Interviene, quindi, il deputato Emanuele FIANO (PD).

  Francesco Paolo SISTO, presidente, dopo aver svolto alcune considerazioni conclusive, ringrazia il professore per il suo intervento. Dichiara quindi conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.50.
  N.B.: Il resoconto stenografico dell'audizione è pubblicato in un fascicolo a parte.

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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 12 febbraio 2014. — Presidenza del presidente Francesco Paolo SISTO – Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Sesa Amici.

  La seduta comincia alle 15.50.

DL 150/2013: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
C. 2027 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta odierna antimeridiana.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, comunica che le Commissioni II, IV, VI e XI hanno espresso parere favorevole; le Commissioni VII, IX, XII, XIII nonché la Commissione parlamentare per le questioni regionali hanno espresso parere favorevole con osservazioni; la Commissione VIII, ha espresso parere favorevole con condizione e osservazioni; le Commissioni X e XIV hanno espresso parere favorevole con condizione.
  Ricorda che il Comitato per la legislazione ha espresso parere con condizioni e osservazioni.
  Avverte infine che la V Commissione esprimerà il proprio parere direttamente per l'Assemblea.

   Federica DIENI (M5S), nel richiamare quanto già evidenziato dai colleghi del suo gruppo nella seduta antimeridiana, sottolinea il disappunto per non aver potuto contribuire a modificare il testo ed in particolare le norme, che, a suo avviso, presentano profili di incostituzionalità. Nel ricordare come peraltro non sia stato rispettato il parere del Comitato per la legislazione, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sul conferimento del mandato al relatore a riferire in senso favorevole in Assemblea.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, replicando alla collega Dieni, fa presente che, secondo quanto stabilito dalla Conferenza dei Presidenti di gruppo svoltasi ieri, la Commissione avrebbe avuto a disposizione l'intera giornata di oggi per la discussione del provvedimento nonché, eventualmente, la mattinata di domani e che pertanto il mancato esame di molte proposte emendative è dipeso dalla scelta politica di alcuni gruppi di ritirare degli emendamenti presentati.

  Cristian INVERNIZZI (LNA), nel preannunciare il voto contrario del suo gruppo sul conferimento del mandato al relatore a riferire in senso favorevole in Assemblea, avverte che presenterà una relazione di minoranza per l'Aula.

  Emanuele FIANO (PD) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sul conferimento del mandato al relatore a riferire in senso favorevole in Assemblea.

  La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore a riferire in senso favorevole in Assemblea sul disegno di legge in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, si riserva di nominare i componenti del Comitato dei nove, secondo le indicazioni dei Gruppi.

  La seduta termina alle 15.55.

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