CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 11 febbraio 2014
177.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 128

INTERROGAZIONI

  Martedì 11 febbraio 2014. — Presidenza del presidente Luca SANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 14.35.

Variazioni nella composizione della Commissione.

  Luca SANI, presidente, comunica che il deputato Nunzia De Girolamo entra a far parte della Commissione e che il deputato Filippo Piccone cessa di farne parte.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Luca SANI, presidente, comunica che il gruppo M5S ha chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

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5-01211 Mongiello: Sulla tutela del made in Italy agroalimentare, in relazione ad alcuni prodotti presenti alla fiera ANUGA di Colonia nel 2013.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Colomba MONGIELLO (PD), replicando, sottolinea la grande importanza della fiera internazionale dell'agroalimentare di Colonia, che tuttavia ha ospitato prodotti «taroccati», addirittura formaggi a denominazione di origine protetta falsi, che hanno suscitato l'immediata reazione dei rispettivi consorzi di tutela.
  Al riguardo, deve ancora una volta ribadire che una normativa sull'etichettatura di origine obbligatoria è essenziale per la tutela dei prodotti italiani, che godono di un «brand» appetibile e quindi molto copiato. Auspica pertanto che il Governo sappia far valere tale esigenza in Europa, in particolare nel prossimo semestre di presidenza dell'Unione.
  Si dichiara quindi soddisfatta per la risposta del Governo, anche per le numerose iniziative illustrate, che riguardano anche l'attività di controllo. Segnala, in proposito, che si dovrà anche affrontare il tema dei controlli all'estero e della loro efficacia, visto che i prodotti falsamente italiani possono entrare in Europa attraverso le frontiere di altri Paese, come dimostra il caso della passata di pomodoro cinese arrivata attraverso il porto di Marsiglia.
  Si sofferma poi sul recente reinsediamento del Consiglio nazionale anticontraffazione (CNAC), auspicando che il Ministero agricolo possa svolgere in tale ambito un ruolo attivo ed efficace e non da semplice «audito». Nel ricordare di essere stata critica in passato verso chi non considera, come il rappresentante della Confindustria, come le questioni dell'indicazione di origine e della trasformazione si pongano per il cibo diversamente da quanto accade per altri prodotti, sottolinea che non è tollerabile che il Ministero dello sviluppo economico parli un linguaggio diverso rispetto al Dicastero agricolo e al Parlamento. Annuncia perciò che sarà particolarmente vigile affinché non si registrino ulteriori contraddizioni tra i due Ministeri, come accaduto nel caso dell'olio di oliva e delle bevande alla frutta.

5-01293 Oliverio: Sui danni causati all'agricoltura e alla zootecnia dai cinghiali selvatici, con particolare riferimento alla situazione del comune di Maierato (Vibo Valentia).

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta, pur dovendo prendere atto che al momento non vi sono le risorse finanziarie per gli indennizzi dei danni causati dalla fauna selvatica e che pertanto gli agricoltori del territorio di Maierato, e di tutte le regioni italiane, dovranno ancora attendere. Si augura tuttavia che vada a buon fine il negoziato con la Commissione europea illustrato dal Governo affinché venga consentita la concessione di aiuti compensativi.
  Richiama più in generale l'attenzione sul fenomeno dei danni causati dalla fauna selvatica in tutto il territorio nazionale, osservando che, specialmente nelle zone montane, molti agricoltori si trovano costretti ad abbandonare le coltivazioni a causa dell'insostenibilità economica dei danni subiti. Nel ricordare le difficoltà incontrate nella definizione di un intervento legislativo, invita i gruppi a riprendere l'esame delle proposte di legge. Ringrazia, infine, il rappresentante del Governo per la risposta ricevuta e per l'attenzione mostrata versi i temi oggetto dell'interrogazione.

5-01321 Oliverio: Sulla tutela della produzione e della qualità del grano duro italiano, anche in relazione alle importazioni dall'estero.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE risponde all'interrogazione in tiPag. 130
tolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3), precisando che appare necessaria un'azione di verifica dell'operato delle singole camere di commercio rispetto alla rilevazione dei prezzi, che non viene svolta in modo uniforme in tutto il territorio nazionale.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), replicando, dichiara di comprendere le dinamiche del commercio internazionale e di non volere isolare la produzione italiana dal contesto mondiale. Nello stesso tempo, pone in rilievo il grande divario tra i prezzi dei prodotti di base e quelli dei prodotti trasformati, che arriva al 400 per cento nel caso del grano duro rispetto alla pasta e al 1.000 per cento per il grano tenero rispetto al pane. Tale divario appare causato non solo da problemi di funzionamento della filiera, ma anche da comportamenti di tipo speculativo. Osserva che l'importazione di cereali per un quantitativo pari a circa un terzo dei consumi nazionali incide su un mercato non ben regolamentato e si traduce in un danno per gli agricoltori nazionali. Occorre pertanto compiere passi in avanti in tema di etichettatura di origine e di tracciabilità, che sono essenziali strumenti di tutela per i prodotti italiani.
  Nel ringraziare il rappresentante del Governo per avere delineato un percorso che potrà apportare miglioramenti in prospettiva, sottolinea che la lotta alla contraffazione costituisce un compito fondamentale per il Governo e il Parlamento.

5-01443 Luciano Agostini: Sulle problematiche relative ai gruppi di azione costiera (GAC) per lo sviluppo delle zone di pesca.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Luciano AGOSTINI (PD), replicando, si dichiara molto soddisfatto della risposta ricevuta, sia per ragioni di metodo che di merito, in ragione del riconoscimento comunitario delle funzioni dei gruppi di azione locale. Nell'osservare che occorrerà verificare concretamente quali saranno le prassi adottate, auspica un'intesa tra Governo e regioni sul tema della programmazione in materia di pesca.

  Luca SANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

Sui lavori della Commissione.

  Michele ANZALDI (PD) interviene per sollecitare un impegno del Governo in relazione al contenuto gravemente denigratorio e manipolatorio di un articolo, apparso recentemente sul New York Times, sulla produzione italiana di olio di oliva. Nel ricordare che sull'argomento ha presentato l'interrogazione n. 5-02030, sottolinea che lo stesso autore del libro dal quale sono state estrapolate alcune informazioni contenute nell'articolo, Tom Mueller, ha affermato che il pezzo pubblicato è il risultato di un montaggio tale da indurre a false conclusioni. Fa altresì presente che il suo gruppo ha chiesto a quel giornale di pubblicare le dovute precisazioni, ma non ha avuto risposta.

  La seduta termina alle 15.05.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 11 febbraio 2014. — Presidenza del presidente Luca SANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 15.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Luca SANI, presidente, comunica che il gruppo M5S ha chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto Pag. 131audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2013-bis.
Emendamenti C. 1864 Governo.
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame degli emendamenti trasmessi dalla XIV Commissione.

  Luca SANI, presidente, avverte che la XIV Commissione ha trasmesso alla Commissione Agricoltura gli identici articoli aggiuntivi Tancredi 12.02, Elvira Savino 12.03 e Prataviera 12.04, nonché l'emendamento Gagnarli 13.16.
  Ricorda che, per prassi consolidata, gli emendamenti presentati direttamente alla XIV Commissione sono trasmessi alle Commissioni di settore competenti per materia, ai fini dell'espressione del parere. Al parere si riconosce efficacia analoga a quella del parere sul testo del disegno di legge, ai sensi dell'articolo 126-ter, comma 5, del regolamento.

  Colomba MONGIELLO (PD), relatore, fa presente che gli identici articoli aggiuntivi Tancredi 12.02, Elvira Savino 12.03 e Prataviera 12.04 prevedono l'abrogazione dei commi 16, 16-bis e 16-ter dell'articolo 8 del decreto-legge n. 158 del 2012, con i quali si innalzava dal 12 al 20 per cento il contenuto minimo di frutta naturale nelle bevande a base di frutta. Tali disposizioni hanno costituito oggetto di una procedura EU Pilot. Al riguardo, ricorda che sullo stesso argomento la Commissione ha approvato all'unanimità, nella seduta del 16 gennaio scorso, un articolo aggiuntivo che riformula la normativa in questione, al fine di superare i rilievi della Commissione europea. Conseguentemente, tenuto conto di quanto già deliberato dalla Commissione, propone di esprimere parere contrario sugli articoli aggiuntivi Tancredi 12.02, Elvira Savino 12.03 e Prataviera 12.04.
  Propone altresì di esprimere parere contrario sull'emendamento Gagnarli 13.16, che sostituisce l'articolo 13, con il quale si modifica la legge n. 157 del 1992, per superare le censure della Commissione europea in merito alla normativa italiana sulla cattura degli uccelli da utilizzare come richiami vivi nella caccia.

  Filippo GALLINELLA (M5S) precisa che il suo gruppo si è astenuto nella votazione della proposta emendativa sulle bevande alla frutta.

  Luca SANI, presidente, non essendovi altre richieste di intervento, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani.

DL 150/2013: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
C. 2027 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla I Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del disegno di legge.

  Mino TARICCO (PD), relatore, fa presente che il decreto-legge n. 150 del 2013 contiene diverse disposizioni di interesse del settore agricolo.
  In primo luogo, rientra nell'ambito di competenza della XIII Commissione il comma 1 dell'articolo 5, come modificato dal Senato, che posticipa dal 31 dicembre 2013 al 1o luglio 2014 (nel testo originario del decreto-legge la proroga era fissata al 1o gennaio 2015) il termine a decorrere dal quale la produzione della «mozzarella di bufala campana», registrata come denominazione di origine protetta (DOP), deve essere effettuata in stabilimenti separati da quelli in cui ha luogo la produzione di altri tipi di formaggi o preparati alimentari. L'obbligo è stato previsto originariamente dall'articolo 4-quinquiesdecies del decreto-legge n. 171 del 2008, che Pag. 132fissava il termine al 1o gennaio 2013, successivamente prorogato al 30 giugno 2013 (dall'articolo 1, comma 388, della legge n. 228 del 2012) e quindi al 31 dicembre 2013 (dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 18 aprile 2013, attuativo della facoltà di ulteriore proroga prevista dall'articolo 1, comma 394, della citata legge n. 228 del 2012).
  Il citato articolo 4-quinquiesdecies aveva disposto, altresì, che, per consentire alle aziende interessate un'adeguata programmazione delle rispettive attività, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali avrebbe dovuto provvedere, con proprio decreto, entro il 30 giugno 2009, a definire le modalità per l'attuazione di tale obbligo. Ciò è avvenuto dapprima con l'emanazione del decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali 6 marzo 2013 e poi con il decreto dello stesso Ministro del 10 aprile 2013, che ha modificato il precedente in modo da tener conto dell'inevitabile produzione di sottoprodotti o derivati del latte proveniente da allevamenti inseriti nel sistema di controllo della mozzarella di bufala campana DOP, compresa la ricotta, includendo gli stessi tra quelli che possono essere prodotti all'interno degli stabilimenti che producono mozzarella di bufala campana DOP.
  Il decreto aveva, quindi, previsto che gli operatori inseriti nel sistema di controllo della mozzarella di bufala campana DOP fossero tenuti a produrre il formaggio mozzarella di bufala campana nonché i sottoprodotti o derivati della stessa materia prima, in stabilimenti esclusivamente dedicati a tali produzioni. Si disponeva, altresì, il divieto di produzione in tali stabilimenti di altri tipi di formaggi o preparati alimentari. All'interno degli stabilimenti che lavorano mozzarella di bufala campana DOP veniva vietata la detenzione e lo stoccaggio di materie prime e cagliate diverse da latte e cagliate bufaline idonee alle lavorazioni prima richiamate e ad esse esclusivamente dedicate. I produttori inseriti nel sistema di controllo della DOP venivano richiesti di comunicare all'organismo di controllo della DOP mozzarella di bufala campana DOP ed all'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari gli stabilimenti esclusivamente dedicati alle produzioni.
  Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 18 aprile 2013, nel prorogare il termine di cui all'articolo 4-quinquiesdecies al 31 dicembre 2013, ha previsto, altresì, che le disposizioni contenute nel decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali del 10 aprile 2013 si applicassero a decorrere dal 1o gennaio 2014.
  Si ricorda, al riguardo, che la XIII Commissione Agricoltura ha seguito la problematica relativa alle modalità di produzione della mozzarella di bufala, anche in riferimento all'introduzione dell'obbligo di differenziare le produzioni dei sottoprodotti o derivati, svolgendo una serie di audizioni dei rappresentanti del comparto. In particolare, il 16 luglio 2013 sono stati ascoltati i rappresentanti del Consorzio per la tutela del formaggio mozzarella di bufala campana DOP, il 10 settembre 2013 sono stati sentiti i rappresentanti di Confagricoltura, mentre il 17 settembre 2013 la Commissione ha ascoltato i rappresentanti dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno nonché l'assessore all'agricoltura della regione Campania.
  Rileva quindi che risulta di interesse per il settore agricolo il comma 2 dell'articolo 5, che differisce i termini previsti per l'emanazione di un decreto ministeriale che dovrà introdurre l'obbligo di revisione delle macchine agricole soggette ad immatricolazione. In particolare, viene spostato dal 28 febbraio 2013 al 31 dicembre 2014 il termine per l'emanazione del decreto e dal 1o gennaio 2014 al 30 giugno 2015 il termine a partire dal quale si deve procedere alla revisione. In tal senso, viene infatti modificato l'articolo 111, comma 1, del decreto legislativo n. 285 del 1992 (codice della strada), come sostituito dall'articolo 34, comma 48, del decreto-legge n. 179 del 2012.
  Il testo del citato comma 1 dell'articolo 111, prima della modifica operata dalla Pag. 133disposizione in commento, stabiliva che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, dovesse emanare, entro il 28 febbraio 2013 un decreto ministeriale per la revisione obbligatoria delle macchine agricole soggette ad immatricolazione. Lo stesso decreto doveva disporre, a far data 1o gennaio 2014, la revisione obbligatoria delle macchine agricole soggette ad immatricolazione già in circolazione. Nel disporre la revisione delle macchine agricole già in circolazione veniva richiesto di tener conto del loro stato di vetustà e di dare precedenza alle macchine immatricolate antecedentemente al 1o gennaio 2009. Il decreto ministeriale, d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, avrebbe dovuto inoltre stabilire criteri, modalità e contenuti della formazione professionale per il conseguimento dell'abilitazione all'uso delle macchine agricole, in attuazione di quanto disposto dall'articolo 73 del decreto legislativo n. 81 del 2008, il quale disciplina gli obblighi di informazione, formazione e addestramento del datore di lavoro nei confronti dei lavoratori. Nel testo precedente alla modifica introdotta dal decreto-legge n. 179 del 2012, l'articolo 111, comma 1 consentiva al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro delle politiche agricole, di disporre, con decreto ministeriale, la revisione generale o parziale delle macchine agricole soggette all'immatricolazione. La revisione è diretta all'accertamento della permanenza dei requisiti minimi di idoneità per la sicurezza della circolazione e lo stato di efficienza delle suddette macchine.
  Segnala infine alcuni articoli che pure interessano il settore agricolo, anche se direttamente vertenti su diversa materia.
  In particolare, l'articolo 2, comma 4 (Agevolazioni per impianti alimentati da fonti rinnovabili e della sperimentazione delle zone a burocrazia zero nelle zone colpite dal sisma del maggio 2012) proroga al 31 dicembre 2014 alcuni termini riguardanti i territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo colpiti dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012: la lettera a) posticipa di un anno la data limite di entrata in esercizio degli impianti alimentati da fonti rinnovabili al fine di accedere alle incentivazioni; la lettera b) posticipa di un anno l'applicazione in via sperimentale della disciplina delle zone a burocrazia zero.
  L'articolo 2, comma 8 (Rimborso dei finanziamenti per il sisma in Emilia Romagna) proroga di un anno – rispetto alla durata massima originariamente prevista – il periodo per la restituzione del debito per quota capitale relativo ai finanziamenti concessi per provvedere al pagamento dei tributi, dei contributi e dei premi sospesi da parte dei contribuenti interessati dal sisma del maggio 2012 titolari di redditi di impresa (inclusi quelli di impresa commerciale), di reddito di lavoro autonomo, esercenti attività agricole alle condizioni previste, titolari di reddito di lavoro dipendente proprietari di unità immobiliare adibita ad abitazione principale alle condizioni previste. I soggetti finanziati devono restituire la sola quota capitale del finanziamento, secondo un piano di ammortamento originariamente previsto in due anni, prorogato in un anno dalla norma in esame, comprensivo della rata non corrisposta alla scadenza del 31 dicembre 2013, mentre le spese e gli interessi sono accollati dallo Stato.
  Fa presente infine che d'interesse della Commissione Agricoltura è l'articolo 4, commi 8-ter-8-quinquies in materia di capitanerie di porto.
  Il comma 8-ter dell'articolo 4 differisce al 31 dicembre 2014 il termine, già fissato al 31 dicembre 2013 dalla legge di stabilità 2013 (legge n. 228 del 2012), per l'emanazione del regolamento governativo di riforma delle capitanerie di porto.
  La norma prorogata, contenuta nel decreto-legge n. 207 del 2008, il cui termine è stato più volte differito (il termine originario era il 31 dicembre 2009), prevede che su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con regolamento Pag. 134di delegificazione, sentito il Ministro della difesa per quanto di competenza, si provveda: alla redazione di un testo unico delle disposizioni concernenti i compiti e le funzioni attribuiti al Corpo delle capitanerie di porto al fine di realizzare una semplificazione, razionalizzazione e snellimento delle stesse; ad adeguare la struttura organizzativa centrale e periferica del Corpo al nuovo quadro istituzionale e dei rapporti per delineare un assetto rispondente ai maggiori impegni soprattutto in materia di sicurezza marittima in ambito dell'Unione europea ed internazionale nonché per realizzare una corrispondenza con i livelli di governo regionale e, a tal fine, ripartire le funzioni di coordinamento, ispettive e di controllo, svolte da strutture regionali ed interregionali del Corpo da quelle operative di vigilanza e controllo e amministrative, attribuite alle capitanerie di porto e agli uffici dipendenti; infine, ad adeguare l'assetto ordinativo ai vari livelli gerarchici e degli organici per accrescere l'efficacia dell'organizzazione centrale e periferica del Corpo, privilegiando la sua componente operativa, allo scopo di potenziare gli assetti diretti a garantire la sicurezza in mare e nei porti anche mediante flessibilità organizzativa sottesa ad esigenze operative, da conseguire con atti amministrativi.
  Il termine, fissato originariamente al 31 dicembre 2009, è stato nel tempo più volte prorogato.
  L'ulteriore proroga è giustificata dalla disposizione alla luce dell'esigenza di completare «il programma di cui all'articolo 2, comma 99» della legge finanziaria 2008 (legge n. 244 del 2007). A tal fine si integrano le autorizzazioni di spesa di cui al medesimo comma 99 e al comma 98 di 0,2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016 e di 4,5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2020.
  In conclusione, nel segnalare che il termine per la presentazione degli emendamenti presso la I Commissione è scaduto, fa presente che intende proporre alla Commissione di pronunciarsi in favore di una proroga del termine riguardante l'esclusione dall'obbligo di iscrizione al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) per gli imprenditori agricoli che producono e trasportano ad una piattaforma di conferimento, oppure conferiscono ad un circuito organizzato di raccolta, i propri rifiuti pericolosi in modo occasionale e saltuario (articolo 39, comma 9, del decreto legislativo n. 205 del 2010).
  Infine, anche in relazione al contenuto dell'articolo 11 del decreto in esame (Adeguamento alla normativa antincendio delle strutture ricettive turistico-alberghiere), preannuncia che proporrà alla Commissione la necessità di rinviare al 30 giugno 2015 l'applicazione della normativa sulla prevenzione degli incendi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 1o agosto 2011, n. 151, per i piccoli depositi di carburante agricolo. La proroga dovrebbe essere prevista, in particolare, in favore degli imprenditori agricoli che utilizzano depositi di prodotti petroliferi di capienza non superiore a 25 metri cubi, ai sensi dell'articolo 14, commi 13-bis e 13-ter, del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, e successive modificazioni, ovvero contenitori distributori mobili di cui al decreto ministeriale 19 marzo 1990 ad uso privato per liquidi di categoria C esclusivamente per il rifornimento di macchine ed auto all'interno dell'azienda, ferma restando l'applicazione delle disposizioni ivi richiamate.

  Filippo GALLINELLA (M5S) chiede di conoscere entro quale data la Commissione dovrà esprimere il parere.

  Luca SANI, presidente, fa presente che i tempi di esame dipenderanno dalla complessiva programmazione dei lavori dell'Assemblea e della Commissione di merito e che, in ogni caso, la Commissione Agricoltura è già convocata per domani sull'argomento. Rinvia infine il seguito dell'esame alla seduta di domani.

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Sui lavori della Commissione.

  Massimo FIORIO (PD) ricorda che nella seduta di domani è convocato il Comitato ristretto istituito per l'esame delle proposte di legge in materia di biodiversità agricola. Invita pertanto i colleghi ad approfondire la bozza di testo risultante dal lavoro svolto nella precedente seduta del Comitato.

  La seduta termina alle 15.15.

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