CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 30 gennaio 2014
168.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 30 gennaio 2014. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. — Interviene il sottosegretario di Stato alla giustizia Giuseppe Berretta.

  La seduta comincia alle 10.15.

DL 146/13: Misure urgenti in tema di tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e di riduzione controllata della popolazione carceraria.
C. 1921 Governo.

(Seguito esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 29 gennaio 2014.

  Donatella FERRANTI, presidente, in primo luogo sottolinea quanto il comportamento tenuto nella seduta di ieri e questa mattina dai deputati del Gruppo Movimento 5 Stelle sia andato ben oltre il legittimo ostruzionismo.
  In particolare la seduta della Commissione Giustizia convocata ieri al termine delle votazioni della seduta pomeridiana dell'Assemblea, per esaminare gli emendamenti riferiti al disegno di legge in oggetto, non è potuta proseguire, in quanto intendeva partecipare ai lavori della Commissione un numero di deputati del Gruppo Movimento 5 Stelle ben superiore a quello consentito dall'agibilità dell'aula della Commissione.
  Inoltre, la seduta della Commissione giustizia convocata questa mattina alle ore 8.30, per concludere l'esame del provvedimento, è stata rinviata alle ore 10.15 presso la nuova Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari, in quanto il deputato Vittorio Ferraresi del gruppo Movimento 5 Stelle, prendendo posto al banco della Presidenza, ha impedito alla Commissione di lavorare nella propria Aula. A ciò si aggiunga che nel frattempo deputati del medesimo gruppo, in numero ben superiore a quello della corrispondente componente in Commissione, chiedevano di entrare nell'Aula della stessa.
  Avverte di aver informato la Presidenza della Camera su quanto accaduto ieri ed oggi anche in considerazione del fatto che l'impedire ad un organo parlamentare di svolgere le proprie funzioni legislative può avere profili di rilevanza penale.
  In considerazione, da un lato, che il termine di conversione del decreto legge in esame scade il 21 febbraio, che il Senato deve ancora esaminarlo in prima lettura, che in Commissione sono da esaminare Pag. 52ancora circa 450 emendamenti e che il provvedimento sarà iscritto nel calendario dell'Assemblea a partire a già dalla prossima settimana e, dall'altro, che l'atteggiamento di un gruppo parlamentare va ben oltre il legittimo ostruzionismo, impedendo alla Commissione Giustizia di svolgere la propria funzione istituzionale, porrà immediatamente in votazione il conferimento del mandato al relatore di riferire in senso favorevole sul testo del disegno di legge risultante dagli emendamenti sino ad ora approvati. Avverte che, a seguito del conferimento del mandato, saranno considerati respinti tutti i restanti emendamenti presentati.
  Considerato che vi sono delle richieste di intervento, darà la parola ad un deputato per gruppo per non più di cinque minuti.

  Francesca BUSINAROLO (M5S) preliminarmente dichiara di essere dispiaciuta per la circostanza che la seduta si svolga in una Aula asettica come quella del Palazzo dei Gruppi parlamentari, che non corrisponde in alcun modo allo stato d'animo di grave sofferenza come quello in cui lei e i colleghi del suo gruppo si trovano in questo momento. Ritiene che ieri in Assemblea sia stata ferita la democrazia, non dando ascolto in alcun modo ai milioni di cittadini rappresentati dal gruppo del Movimento 5 Stelle. A suo parere si sta and andando oltre la dittatura. Ritiene che sia grave anche che questa mattina il Presidente della Commissione giustizia abbia addirittura impedito ai deputati del suo gruppo di entrare nell'Aula della Commissione al fine di partecipare ai lavori, convocati alle ore 8.30. L'unico deputato che è riuscito ad entrare in Commissione, il deputato Ferraresi, l'ha fatto unicamente perché è giunto in Commissione prima che venisse dato dal Presidente l'ordine di chiudere a chiave le porte dell'Aula della Commissione. È quindi scorretto parlare di occupazione dell'aula. Annuncia che il suo gruppo presenterà un esposto al Presidente della camera per quanto è successo questa mattina in commissione giustizia.
  Dichiara inoltre con forza che il suo gruppo non può accettare che il deputato Dambruoso partecipi ai lavori del Parlamento rivestendo ancora la carica di questore della Camera dopo l'atto meschino e violento di cui si è ieri macchiato in Assemblea.
  Ritiene inoltre che la Presidenza della Commissione non abbia alcun legittimazione per poter porre in votazione il mandato al relatore senza procedere previamente all'esame degli emendamenti, considerato che il termine di conversione del decreto legge non scade tra pochi giorni, bensì addirittura il 21 giugno prossimo. Considerato che non vi sono ragioni regolamentari per non continuare ad esaminare gli emendamenti presentati, il presidente della Commissione si dovrà assumersi tutte le proprie responsabilità a riguardo.

  Nicola MOLTENI (LNA) contesta la decisione del Presidente di concludere l'esame in sede referente senza esaminare gli emendamenti restanti, considerato che il provvedimento non è stato ancora calendarizzato in Assemblea. Questa decisione è grave, in quanto significa che la maggioranza non intende modificare il decreto legge neanche in quella parte che consente di scarcerare detenuti condannati per reati gravissimi. In tal modo viene fatto un regalo alla mafia. Ricorda inoltre le diverse critiche fatte al testo dal magistrato Sebastiano Ardita e dal direttore della Direzione generale dei detenuti e del trattamento del DAP, dottor Calogero Piscitello, delle quali non si è tenuto conto. Non si può neanche sottacere che tale decisione serve alla maggioranza per non doversi confrontare su un tema delicato, quale la normativa penale in materia di stupefacenti, che vede il gruppo del PD entrare in rotta di collisione con il gruppo NCD.
  Il suo gruppo, pertanto, terrà in Assemblea un atteggiamento di forte ostruzionismo determinato non solo dal contenuto indegno del decreto legge, ma anche dalla procedura con cui, ai limiti della civiltà e legalità, esso è stato esaminato.

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  Daniele FARINA (SEL) preliminarmente dichiara che il suo gruppo voterà contro il mandato al relatore a riferire favorevolmente sul testo. In merito alla questione relativa al Questore Dambruoso, pur non volendo entrare nel merito e pur non avendo alcun legame con lo stesso, non condividerà mai alcun intervento volto a richiedere che un deputato non possa svolgere le proprie funzioni o partecipare ai lavori dell'organo al quale appartiene.

  Walter VERINI (PD) a nome del gruppo PD dichiara di condividere pienamente le decisioni di natura regolamentare assunte dalla Presidenza, in quanto una legittima opposizione si è trasformata in un blocco dell'attività parlamentare e, quindi, in un vulnus per la vita democratica. Considerato che da ieri sera il dibattito parlamentare si è trasformato in succedersi di insulti crescenti, ritiene di dover dare piena solidarietà al Presidente della Camera, Laura Boldrini, al questore Dambruoso ed al Presidente della Commissione, Donatella Ferranti (proteste dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

   Donatella FERRANTI, presidente, invita i deputati del gruppo Movimento 5 Stelle a consentire al deputato Verini di svolgere il proprio intervento.

  Walter VERINI (PD) fa presente che nella democrazia va riconosciuto a tutti il diritto di difendersi.
  Per quanto attiene al provvedimento in esame, osserva come questo, che in alcuni punti presenta aspetti anche discutibili, riguardi la vita di miglia di persone, per quanto abbiano commesso degli errori, e, pertanto, come il Parlamento abbia il dovere di esaminarlo con attenzione. Per quanto a causa dell'atteggiamento di un gruppo, la Commissione non possa approfondire adeguatamente le diverse tematiche del decreto, è convinto che attraverso il lavoro del Comitato dei nove l'Assemblea potrà apportarvi tutti quei miglioramenti che sono necessari e che in gran parte risultano dagli emendamenti sui quali è stato dato parere favorevole dal relatore e dal Governo.

   Donatella FERRANTI, presidente, sottolinea che la sua decisione di porre immediatamente in votazione il conferimento del mandato al relatore di riferire in Assemblea sia stato determinato non solo dall'abnormità di un atteggiamento di un gruppo che è andato ben oltre ai limiti dell'ostruzionismo, arrivando addirittura all'impedimento dei lavori della Commissione, ma anche dalla natura di atto di decretazione d'urgenza del provvedimento in esame. A tale proposito, ricorda che ai sensi del comma 6 dell'articolo 96-bis del Regolamento la Commissione riferisce all'Assemblea in merito ad un disegno di legge di conversione entro quindici giorni dalla sua assegnazione, la quale nel caso in esame è avvenuta il 23 dicembre scorso. Ritiene quindi di dover garantire la possibilità di inserire il disegno di legge in esame nel calendario dei lavori dell'Assemblea quanto prima possibile a partire dalla prossima settimana, secondo quanto già stabilito dalla Conferenza dei Presidenti dei Gruppi.

  La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole David Ermini, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Donatella FERRANTI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 10.35.