CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 gennaio 2014
167.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 29 gennaio 2014. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. – Interviene il sottosegretario di Stato alla giustizia Giuseppe Berretta.

  La seduta comincia alle 9.15.

DL 146/13: Misure urgenti in tema di tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e di riduzione controllata della popolazione carceraria.
C. 1921 Governo.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 28 gennaio 2014

  Donatella FERRANTI, presidente, ricorda che la Commissione ha concluso l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 1.

  Gaetano PIEPOLI (PI) chiede, a nome del proprio gruppo, l'accantonamento dell'articolo 2, che modifica l'articolo 73, comma 5, del Testo unico sugli stupefacenti.

  Daniele FARINA (SEL) si dichiara assolutamente contrario all'accantonamento.

  Nicola MOLTENI (LNA) sottolinea come sull'articolo 2 vi siano posizioni divergenti all'interno della maggioranza. Ritiene quindi che sarebbe più opportuno stralciare tale articolo, anche auspicando che la maggioranza possa riflettere più attentamente sulle conseguenze di un intervento, estremamente delicato, in materia di uso e detenzione di stupefacenti.

  Walter VERINI (PD) prende atto della richiesta di accantonamento, che comporterebbe un semplice differimento dell'esame dell'articolo in questione.

  Vittorio FERRARESI (M5S) dichiara che il proprio gruppo è contrario all'accantonamento, Pag. 9essendovi tutto il tempo necessario per un adeguato esame dell'articolo 2.

  La Commissione accantona l'articolo 2.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che si passa all'esame dell'articolo 3, che reca disposizioni sulla tutela dei diritti dei detenuti.

  Nicola MOLTENI (LNA) ricorda che nell'ambito delle audizioni svolte dalla Commissione, alcuni autorevoli auditi hanno espresso anche forti critiche sull'articolo 3. chiede, pertanto, l'accantonamento dell'articolo in questione, che merita un maggiore approfondimento.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) si associa alla richiesta di accantonamento dell'articolo 3 del collega Molteni e, in via subordinata, chiede che la seduta sia sospesa per almeno 15 minuti. Fa presente come, anche in considerazione dei gravosi impegni parlamentari di questi giorni, il suo gruppo fosse pronto a discutere sull'articolo 2, che invece è stato accantonato.

  Walter VERINI (PD) ritiene piuttosto che debbano essere accantonati l'ostruzionismo e la propaganda.

  Daniele FARINA (SEL) si dichiara contrario all'accantonamento dell'articolo 3 e alla sospensione della seduta.

  Stefano DAMBRUOSO (SCpI) dichiara la propria contrarietà alle proposte dei colleghi Molteni e Bonafede.

  Donatella FERRANTI, presidente, preso atto delle posizioni espresse dai gruppi, avverte che la seduta proseguirà con l'esame dell'articolo 3.

  David ERMINI (PD), relatore, propone una riformulazione degli emendamenti Costa 3.19 e Dambruoso 3.14. Modificando la propria precedente valutazione, esprime parere favorevole sugli emendamenti Molteni 3.42, Micillo 3.180 e Sarti 3.184.
  La Commissione respinge gli identici emendamenti Cirielli 3.21, Molteni 3.24 e Micillo 3.178.

  Nicola MOLTENI (LNA) nel replicare all'onorevole Verini, chiarisce come il proprio gruppo utilizzi tecniche legittime per fare un'opposizione tutt'altro che strumentale e dilatoria. Invita tutti i colleghi a ricordare come, nel corso delle audizioni, gli interventi del dott. Artita e del dott. Piscitello sull'articolo 3 abbiano evidenziato numerose criticità e come lo stesso CSM abbia sul decreto una posizione non unanime. Ritiene che un decreto tanto importante non possa essere approfondito adeguatamente utilizzando solo dei ritagli di tempo e con il mutismo di una maggioranza appiattita sulle posizioni del Governo.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) replica al collega Verini che il proprio gruppo non sta svolgendo attività di ostruzionismo né di propaganda, ribadendo come spesso molti deputati del PD siano d'accordo con le opinioni espresse dal M5S ma siano poi costretti ad appoggiare la posizione del Governo. Osserva come, pur riconoscendo la necessità di risolvere il grave problema del sovraffollamento carcerario e dei diritti dei detenuti, non ricorda di aver visto tanto impegno profuso per riformare il processo civile.

  Francesca BUSINAROLO (M5S) si sofferma sul reclamo ex articolo 35 dell'ordinamento penitenziario e dichiara la propria contrarietà alle disposizioni relative al Garante nazionale dei detenuti.

  Donatella FERRANTI, presidente, ricorda che le disposizioni relative al reclamo dei detenuti costituiscono adempimento di quanto richiesto dalla sentenza Torregiani.

  Daniele FARINA (SEL) ritiene che l'istituzione del Garante sia uno degli aspetti migliori del provvedimento, per quanto siano necessarie alcune modifiche da apportare alle relative disposizioni.

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  Vittorio FERRARESI (M5S) ritiene che debba essere posticipata l'entrata in vigore delle disposizioni dell'articolo 3 relative al reclamo giurisdizionale che, per quanto condivisibili, tenendo conto dello stato attuale di sovraffollamento delle carceri, se entrassero in vigore immediatamente potrebbero ingolfare e paralizzare i tribunali.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Micillo 3.177 e Molteni 3.25.

  Nicola MOLTENI (LNA) raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 3.27, volto a sopprimere la disposizione dell'articolo 3, lettera a), che amplia l'elenco dei soggetti destinatari del diritto di reclamo in via amministrativa da parte dei detenuti e degli internati.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Molteni 3.26 e Micillo 3.176, e l'emendamento Molteni 3.27.

  Nicola MOLTENI (LNA) dichiara il proprio voto favorevole sugli emendamenti Dambruoso 3.15 e Sarti 3.189.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Dambruoso 3.15 e Sarti 3.189 (vedi allegato) e respinge gli emendamenti Molteni 3.28 e 3.29.

  Nicola MOLTENI (LNA) ritiene che il Garante nazionale dei detenuti sia una figura meramente simbolica, priva di una chiara attribuzione di compiti e funzioni, nonché degli indispensabili requisiti di autonomia, indipendenza e terzietà in quanto nominata dal Consiglio dei Ministri.

  Francesca BUSINAROLO (M5S) evidenzia come la figura del Garante nazionale dei detenuti sia solo di facciata ed avvenga su nomina partitica. Si tratta quindi di una figura priva di autonomia e, per di più, priva delle indispensabili risorse per il suo effettivo funzionamento. La mancanza di risorse destinata al Garante è una conferma della più generale mancanza di investimenti sulla giustizia.

  Daniele FARINA (SEL) ribadisce che la figura del Garante in questione è nel complesso utile e positiva, anche se l'attuale formulazione delle relative norme hanno dei limiti e bisogna garantirne l'autonomia.

  Vittorio FERRARESI (M5S) precisa come il proprio gruppo sarebbe favorevole ad un Garante con più ampi poteri, autonomia e risorse, mentre è contrario alla figura di Garante come configurata dal provvedimento in esame.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) osserva come l'istituzione del Garante nazionale dei detenuti sia l'ennesimo tentativo di individuare un «Salvatore della Patria» che compensi le mancanze della politica e che, tuttavia, è nominato dalle parti politiche, senza peraltro tenere conto delle peculiarità del contesto reale. Ricorda, infatti, come in Italia nessun garante abbia realmente funzionato, in nessun settore.

  Ivan SCALFAROTTO (PD) respinge l'argomentazione logica secondo la quale, poiché l'Italia non funziona, allora qualunque riforma sarebbe inutile, relegandoci nella posizione passiva di chi non ha altra scelta se non quella di rimanere immobile ad invidiare gli altri paesi. Ricorda, quindi, come vi siano garanti che hanno funzionato benissimo e cita, a titolo esemplificativo, il pregevole lavoro svolto da Stefano Rodotà quale Garante della privacy. Invita, quindi, i colleghi del Movimento 5 Stelle a considerare come una effettiva ed utile attività politica implichi la fatica di approssimarsi al migliore dei risultati possibili.

  La Commissione respinge l'emendamento Sarti 3.188.

  Alfonso BONAFEDE (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, ricorda che oggi l'Assemblea è convocata alle 10 e che, Pag. 11pertanto, i relativi lavori inizieranno tra pochi minuti.

  Donatella FERRANTI, presidente, assicura che la seduta della Commissione terminerà tra pochi minuti.

  Nicola MOLTENI (LNA) illustra il proprio emendamento 3.30 e ne raccomanda l'approvazione.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Micillo 3.129 e Molteni 3.30.

  Donatella FERRANTI, presidente, rinvia il seguito dell'esame al termine dei lavori antimeridiani dell'Assemblea.

  La seduta termina alle 10.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 29 gennaio 2014. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. – Interviene il sottosegretario di Stato alla giustizia Giuseppe Berretta.

  La seduta comincia alle 20.10.

DL 146/13: Misure urgenti in tema di tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e di riduzione controllata della popolazione carceraria.
C. 1921 Governo.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta antimeridiana di oggi.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che le votazioni riprenderanno dagli identici emendamenti Micillo 3.128 e Molteni 3.31.

  Daniele FARINA (SEL) rileva che il principale gruppo di opposizione è assente e chiede di attendere l'arrivo dei colleghi del M5S.

  Walter VERINI (PD) fa presente come tutti i commissari siano stati regolarmente convocati e ritiene, pertanto, che la seduta possa proseguire senza sospensioni.

  Donatella FERRANTI, presidente, rilevato che la Commissione è regolarmente convocata, considerato che la seduta dell'Assemblea si è conclusa alle 19.45, ritiene tuttavia opportuno accogliere la richiesta del deputato Daniele Farina, considerato che la maggior parte degli emendamenti da esaminare sono a firma dei deputati di un gruppo al momento del tutto assente. Sospende quindi la seduta.

  La seduta, sospesa alle 20.15, è ripresa alle 20.20.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Micillo 3.128 e Molteni 3.31

  Nicola MOLTENI (LNA), illustra il proprio emendamento 3.32 e ne raccomanda l'approvazione.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Micillo 3.127 e Molteni 3.32.

  Nicola MOLTENI (LNA) illustra il proprio emendamento 3.33 e ne raccomanda l'approvazione. Invita i colleghi a ricordare i rilievi fortemente critici emersi nel corso delle audizioni nei confronti del provvedimento. Si riferisce in particolare all'audizione del dottor Ardita.

  Daniele FARINA (SEL) ritiene che non debbano essere aprioristicamente sopravvalutate le risultanze delle audizioni, che debbono essere attentamente e criticamente valutare. Ritiene, in particolare, che anche le valutazioni del dottor Ardita possano essere sottoposte a valutazione critica.

  Vittorio FERRARESI (M5S) ritiene che non si debbano fare in alcun modo regali ai mafiosi e che avere previsto degli sconti di pena anche per costoro sia una vergogna.

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  Donatella FERRANTI, presidente, invita i colleghi a focalizzare il proprio intervento sull'oggetto dell'articolo 3.

  Vittorio FERRARESI (M5S) ritiene che la previsione del ricorso giurisdizionale di cui all'articolo 3, nell'attuale situazione di grave sovraffollamento carcerario, si tradurrà nella presentazione di un numero di ricorsi non sostenibile da parte dei tribunali.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Molteni 3.33, Micillo 3.126 e 3.174.

  Nicola MOLTENI (LNA) replicando al collega Daniele Farina, sottolinea come il dottor Ardita e il dottor Piscitello siano magistrati autonomi e indipendenti e, in quanto tali, ritiene che le loro considerazioni siano valide e pertinenti, anche al fine di svolgere un dibattito serio e approfondito in Commissione.

  Alfonso BONAFEDE (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa presente che molti deputati del Movimento 5 Stelle intendono partecipare alla seduta e che non è stato loro consentito di entrare nell'aula della Commissione. Chiede, quindi, che i colleghi interessati a seguire la seduta siano fatti entrare nell'aula della Commissione giustizia ovvero che la Presidente disponga che la Commissione prosegua i propri lavori presso la Sala del Mappamondo, che essendo più capiente, sarebbe in grado di accogliere tutti i deputati che intendano partecipare alla seduta. Sottolinea come l'atteggiamento tenuto oggi dalla Presidente della Camera in occasione dell'esame in Assemblea del decreto IMU abbia notevolmente innalzato il livello di tensione, invitando quindi la Presidente Ferranti a tenere in considerazione la particolarità della situazione e a non contribuire ad elevare ulteriormente lo stato di tensione.

  Donatella FERRANTI, presidente, ritiene che debba essere mantenuta il consueto atteggiamento di calma e fattiva collaborazione tra tutti i gruppi che ha sempre caratterizzato i lavori di questa Commissione. Sottolinea come sia di tutta evidenza come l'aula della Commissione Giustizia non sia sufficientemente capiente per accogliere tutti i colleghi interessati a seguire la seduta e fa presente come il trasferimento dei lavori della Commissione in un'altra aula non possa essere immediato e richieda, in primo luogo, una verifica della disponibilità di altre aule. Invita, quindi, il collega alla comprensione di queste limitazioni di carattere oggettivo e a ricordare come si sia in fase di dichiarazione di voto, nella quale non è necessaria la partecipazione se non dei componenti la Commissione o dei loro sostituti. Auspica, quindi, che prevalga la ragionevolezza, affinché possano ordinatamente proseguire, ora e in quest'aula, lavori della Commissione.

  Nicola MOLTENI (LNA) osserva come si stia trattando un tema molto sentito e come appare ragionevole che anche altri deputati possono avere interesse, oltre che il diritto, a partecipare alla seduta. Preannuncia, infatti, che anche altri colleghi del proprio gruppo anno intenzione di parteciparvi.

  Donatella FERRANTI, presidente, ribadisce che l'aula della Commissione ha dei limiti di capienza e che, in ogni caso, la seduta è stata legittimante convocata in quest'aula.

  Filippo GALLINELLA (M5S) insiste nella richiesta avanzata dal collega Bonafede.

  Walter VERINI (PD) ritiene che la richiesta del gruppo M5S sia molto pretestuosa e che, comunque, il Regolamento metta a disposizione degli strumenti che possono assicurare la pubblicità dei lavori anche fuori dell'aula a tutti coloro che vi abbiano interesse.

  Donatella FERRANTI, presidente, da lettura dell'articolo 38, comma 1, del Regolamento, in base al quale ogni deputato Pag. 13può partecipare, senza diritto di voto, alle sedute di Commissione diversa da quella alla quale appartiene, ma previa comunicazione al Presidente della Commissione stessa da parte del Gruppo di appartenenza. Sottolinea, quindi, come tale comunicazione non sia pervenuta alla Presidenza della Commissione.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) constatato che vi sono problemi di capienza dell'aula della Commissione Giustizia, chiede che sia immediatamente convocato l'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, affinché in quella sede si stabilisca di trasferire la seduta in un'aula di maggiori dimensioni. Chiede, inoltre, alla Presidente di avere rispetto di una strategia, certamente ostruzionistica ma comunque pienamente legittima. In difetto avverte che il gruppo del M5S ne trarrà le inevitabili conseguenze.

  Donatella FERRANTI, presidente, invita il collega Bonafede a spiegare a deputati del suo gruppo che non siano componenti della Commissione come in quest'aula tutti siano soliti tenere un comportamento civile, democratico e rispettoso. Preso atto del persistente atteggiamento aggressivo e irrispettoso dei deputati del M5S, che non consente l'ordinato svolgimento dei lavori della Commissione, e in attesa di completare la verifica sull'eventuale disponibilità di altre aule più capienti, sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 20.55, è ripresa alle 21.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che non sono disponibili altre aule per far riunire la Commissione. Per ragioni di sicurezza quest'aula non può ospitare tutti i deputati che vorrebbero partecipare. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame alle ore 8.30 di domani.

  La seduta termina alle 21.05.

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