CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 22 gennaio 2014
162.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 133

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 22 gennaio 2014. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Carlo Dell'Aringa.

  La seduta comincia alle 14.35.

Schema di decreto ministeriale in materia di ammortizzatori sociali in deroga.
Atto n. 74.

(Rinvio del seguito dell'esame).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 16 gennaio 2014.

  Cesare DAMIANO, presidente, preso atto che non vi sono richieste di intervento, ricorda che domani la Commissione proseguirà nell'esame dell'atto in titolo e che nella prossima settimana è prevista la deliberazione del parere di competenza.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Proposte di nomina del dottor Rino Tarelli a presidente e della dottoressa Antonella Valeriani e del dottor Francesco Massicci a componenti della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP).
Nomine nn. 20, 21 e 22.

(Rinvio del seguito dell'esame).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 15 gennaio 2014.

Pag. 134

  Cesare DAMIANO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, avverte che il seguito dell'esame delle proposte di nomina in titolo sarà fissato per la prossima settimana, secondo modalità che verranno definite nell'odierna riunione dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 22 gennaio 2014. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Carlo Dell'Aringa.

  La seduta comincia alle 14.40.

DL 146/13: Misure urgenti in tema di tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e di riduzione controllata della popolazione carceraria.
C. 1921 Governo.

(Parere alla II Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta di ieri.

   Massimiliano FEDRIGA (LNA), pur prendendo atto della relazione introduttiva svolta dal relatore nella seduta di ieri, ritiene che il provvedimento in esame rechi una forma mascherata di indulto, suscettibile di favorire proprio gli autori dei reati più gravi, anche di stampo malavitoso, andando ad intaccare il principio della certezza della pena.
  Soffermandosi poi sulla parte di competenza della XI Commissione, giudica inaccettabile, in un periodo di grave disoccupazione giovanile, come quello attuale, favorire l'assunzione di soggetti autori di reati, determinando una ingiusta differenziazione nella disciplina degli incentivi, che, prevedendo differenti entità dei benefici tra detenuti e giovani lavoratori incensurati, rischia soltanto di penalizzare i cittadini onesti. Domandandosi ironicamente se i giovani non saranno così costretti a commettere un reato per vedere riconosciuto il proprio diritto al lavoro, chiede alla Commissione di riflettere su tali aspetti, in modo da non trasmettere un messaggio che ritiene profondamente sbagliato: a tal fine, prospetta l'eventualità di rinviare ad altra seduta la deliberazione di competenza della Commissione stessa.
  Ricorda, da ultimo, che la posizione del suo gruppo è stata sempre critica nei confronti di tali forme di intervento, come in occasione del dibattito sul recente decreto-legge in materia di lavoro o su quello precedente in tema di popolazione carceraria.

  Sergio PIZZOLANTE (NCD), ritenuto che la situazione nelle carceri – denunciata, peraltro, anche in ambito europeo – sia ormai intollerabile, a causa delle condizioni di sovraffollamento, dichiara di condividere la relazione svolta ieri dal relatore ed esprime il proprio orientamento favorevole sul provvedimento in esame, che, seppur non risolutivo, tenta di intervenire nella materia a sostegno dei soggetti detenuti.

  Cesare DAMIANO, presidente, preso atto che non vi sono ulteriori richieste di intervento nel dibattito di carattere generale, chiede al relatore se sia nelle condizioni di formulare una proposta di parere, atteso che sarebbe preferibile concludere l'esame in sede consultiva del provvedimento sin dalla giornata odierna.

  Luisella ALBANELLA (PD), relatore, intende confermare il proprio orientamento positivo nei confronti del provvedimento, per le parti di competenza della XI Commissione, proponendo di esprimere un parere favorevole.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA), intervenendo per dichiarare il voto del suo Pag. 135gruppo sulla proposta di parere del relatore, prende atto con rammarico che la maggioranza, come in altre occasioni precedenti, preferisce inseguire demagogicamente tematiche di forte impatto sull'opinione pubblica, ignorando che la grave situazione dell'occupazione giovanile richiederebbe quantomeno l'impegno a garantire parità di trattamento per le tutte le categorie coinvolte. Sarebbe bastato, a suo avviso, apporre nel parere, per la parte di competenza della XI Commissione, una condizione tesa proprio a rivendicare uniformità ed eguaglianza nella disciplina tra le differenti forme di incentivo, al fine di garantire anche i cittadini più onesti. Ritiene che i gruppi di maggioranza si assumeranno la responsabilità di fronte al Paese di simili scelte, di cui dovranno rispondere una volta che saranno chiare le conseguenze nefaste di tali disposizioni, come accaduto, del resto, per i provvedimenti adottati in materia previdenziale, approvati, a suo avviso, con il colpevole silenzio della maggioranza.

  Davide BARUFFI (PD), rifiutando che il silenzio su tali argomenti possa essere interpretato come indifferenza da parte dei gruppi di maggioranza, dichiara di dissentire profondamente dalle considerazioni testé svolte dal deputato Fedriga, ritenendo, al contrario, che la situazione dei detenuti in carcere sia tale da meritare interventi persino più strutturali, affinché si prepari il loro reinserimento nella vita civile e la loro completa riabilitazione, attraverso l'avvio, già nel periodo di detenzione, di adeguati processi di riqualificazione professionale. Ricordato che proprio su tali aspetti pende alla Camera una proposta di legge, da lui sottoscritta, invita i gruppi ad astenersi dal contrapporre demagogicamente categorie di lavoratori, alimentando una guerra tra «poveri» e «poverissimi», che rischia di produrre conseguenze disastrose. Preannuncia, per queste ragioni, il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  Giuseppe ZAPPULLA (PD), intervenendo a titolo personale e dichiarando, in ogni caso, di condividere in pieno la proposta di parere favorevole formulata dal relatore, giudica sbagliato e ideologico invocare la tematica dolorosa della disoccupazione giovanile per impedire la previsione di forme di tutela per i soggetti più svantaggiati, con il rischio di mettere i lavoratori gli uni contro gli altri, come se la carenza di lavoro per i giovani si potesse combattere attraverso il diniego di incentivi per il reinserimento lavorativo dei detenuti.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA), intervenendo per una precisazione, fa notare che non esiste alcun intento demagogico nelle sue considerazioni, che mirano a prendere atto di un mero dato di fatto: l'oggettiva disuguaglianza creata dal legislatore nella previsione di incentivi all'assunzione, che, a suo avviso, rischia di penalizzare le persone più oneste, in presenza delle medesime qualifiche e capacità professionali.

  Irene TINAGLI (SCpI), pur dissentendo dalla tesi secondo la quale lo scopo del provvedimento sarebbe quello di avvantaggiare i detenuti a scapito dei cittadini onesti, tenuto conto che, al contrario, le norme recate dal decreto in esame mirano a diminuire la situazione di indiscutibile svantaggio in cui viene a trovarsi il detenuto una volta uscito dal carcere, ritiene opportuna una riflessione sull'esigenza di uniformare le forme di incentivo previste per le diverse categorie di lavoratori, evitando che vi siano forme di differenziazione di natura corporativa e non fornendo alcun tipo di alibi alle imprese che devono assumere. Esprimendo poi considerazioni di natura più generale, ritiene illusoria la convinzione che la previsione di incentivi possa risolvere in via definitiva le problematiche occupazionali, evidenziando l'esigenza di ipotizzare riforme più strutturali, quali potrebbero essere, nel caso di specie, quelle connesse a percorsi di riqualificazione professionale da avviare già all'interno delle carceri.

  Giorgio AIRAUDO (SEL), ricordato che la tematica in oggetto è già stata affrontata Pag. 136in Commissione in occasione di un simile provvedimento di urgenza, condivide la considerazione sul carattere non risolutivo della previsione degli incentivi, sottolineando, tuttavia, come taluni gruppi che parlano oggi di riforme strutturali, pur avendo ricoperto in passato responsabilità di Governo, non siano stati in grado di proporre valide politiche alternative in tema di funzionamento del mercato del lavoro. Soffermandosi sul tema specifico delle forme di assistenza e di formazione professionale nelle carceri, tematica delicata rispetto alla quale lamenta un taglio significativo delle risorse, evidenzia che questo è uno dei pochi ambiti in cui la previsione di incentivi potrebbe avere un senso, a fronte dell'azione positiva in quei luoghi delle cooperative sociali, che, non essendo imprese simili a quelle evocate impropriamente dalla collega Tinagli, non perseguono finalità di profitto, ma obiettivi di utilità collettiva.
  Preannuncia, per le ragioni esposte, il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore, tenuto conto dell'esigenza di affrontare con decisione un tema di grande delicatezza sociale.

  Walter RIZZETTO (M5S) ricorda che il suo gruppo, in materia di incentivi, ha sempre manifestato una certa diffidenza, nel presupposto che essi non siano in grado di risolvere a monte le problematiche occupazionali. Passando ad esaminare il merito del provvedimento, ritiene che esso preveda interventi complessi e delicati, per alcuni aspetti condivisibili – laddove, ad esempio, si mira a un reinserimento sociale del detenuto, sul quale non si può che esprimere un orientamento favorevole – per altro meno apprezzabili (viste le modalità con cui, ad esempio, si disciplina l'istituzione del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale). Per tali ragioni, preannuncia che il suo gruppo si asterrà nella votazione sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  Renata POLVERINI (FI-PdL) fa presente di avere piena consapevolezza della gravità della situazione delle carceri, anche sulla base delle sue esperienze di governo maturate a livello territoriale, che l'hanno portata ad approfondire con serietà questa problematica. Ricordato, infatti, di avere assunto in tale materia, nella sua pregressa esperienza, importanti e innovative iniziative in ambito regionale, tese a sostenere processi di formazione professionale dei detenuti e a valorizzare l'azione in quelle realtà delle cooperative sociali, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 22 gennaio 2014.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.20.

COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 22 gennaio 2014.

Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di importo elevato.
C. 1253 Giorgia Meloni, C. 1547 Zanetti, C. 1778 Fedriga, C. 1785 Gnecchi, C. 1842 Airaudo, C. 1896 Tripiedi.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.20 alle 16.