CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 17 dicembre 2013
144.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 19 DICEMBRE 2013

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SEDE REFERENTE

  Martedì 17 dicembre 2013. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA – Intervengono il viceministro dell'economia e delle finanze, Stefano Fassina, il sottosegretario di Stato all'economia e alle finanze, Pier Paolo Baretta, il sottosegretario di Stato al lavoro e alle politiche sociali Carlo Dell'Aringa, e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio per l'editoria e l'attuazione del programma, Giovanni Legnini.

  La seduta comincia alle 10.10.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014).
C. 1865 Governo, approvato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016.
C. 1866 Governo, approvato dal Senato e relativa nota di variazioni C. 1866-bis Governo, approvato dal Senato.

(Seguito esame congiunto e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 16 dicembre 2013.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche tramite impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Comunica che l'emendamento Fantinati 1.1411 è sottoscritto dall'onorevole Terzoni; il subemendamento Misuraca 0.1.3437.2 è sottoscritto dagli onorevoli Saltamartini e Vignali, l'emendamento Lodolin 1.2352 è sottoscritto dall'onorevole Busin, il subemendamento Currò 0.1.4021.2 è sottoscritto dagli onorevoli Vecchio e Marcon, il subemendamento Pannarale 0.1.4030.5 è sottoscritto dall'onorevole Duranti, l'emendamento Fragomeli 1.2263 è sottoscritto dall'onorevole Ginato, l'emendamento Fiano 1.2131 è sottoscritto dall'onorevole Rossi.Pag. 176
  Avverte inoltre che i lavori della Commissione proseguiranno con l'esame degli emendamenti presentati dal relatore al disegno di legge di stabilità e dei relativi subemendamenti.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, partendo dall'esame del proprio emendamento 1.4002, di cui raccomanda l'approvazione, esprime parere favorevole sul subemendamento Martella 0.1.4002.1 e invita al ritiro dei restanti subemendamenti Pesco 0.1.4002.14, Velo 0.1.4002.2, Abrignani 0.1.4002.8, Pizzolante 0.1.4002.5 e 0.1.4002.4, Borghesi 0.1.4002.9, Petitti 0.1.4002.3, Latronico 0.1.4002.6, Borghesi 0.1.4002.10, 0.1.4002.11, 0.1.4002.12 e 0.1.4002.13 e Palese 0.1.4002.7.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore, proponendo una riformulazione dell'emendamento del relatore 1.4002, che recepisce alcune sollecitazioni contenute nei diversi subemendamenti riferiti a quest'ultimo. Specifica quindi che la proposta di riformulazione consiste nei seguenti punti: anticipo del termine per il riordino della materia dei canoni demaniali marittimi dal 30 giugno 2014 al 15 maggio 2014; previsione della rateizzazione fino a un massimo di sei rate annuali, di un importo pari al 60 per cento delle somme dovute; posticipo dal 31 gennaio 2014 al 28 febbraio 2014 del termine per la presentazione delle domande di definizione dei procedimenti giudiziari in materia.

  Carla RUOCCO (M5S), intervenendo sul subemendamento Pesco 0.1.4002.14, di cui è cofirmataria, rileva come la materia dei canoni demaniali marittimi sia «allo sbando» e che lo Stato, anziché procedere a un riordino che si rende necessario, anche nell'interesse dei concessionari balneari, si limita a individuare una soluzione temporanea attraverso la definizione dei procedimenti giudiziari pendenti. Ritiene pertanto che si sia perduta l'occasione di disciplinare una materia di fondamentale importanza.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, riconoscendo che vi è un ritardo nel riordino della materia dei canoni demaniali marittimi, reputa tuttavia necessario risolvere il problema del contenzioso esistente prima di affrontare la questione della rivalutazione dei canoni.
  Con specifico riferimento al subemendamento Pesco 0.1.4002.14, precisa di non condividere il termine «acconto», ivi previsto, in quanto sia questo termine sia il termine «compensazione», presente in altre proposte emendative, richiamano più il concetto di «condono» che quello di chiusura di un contenzioso. Precisa, infine, che in base a questo principio è stato riformulato l'emendamento 1.4002 del relatore.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL), dopo aver illustrato le finalità del suo subemendamento 0.1.4002.6, lo ritira.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, accetta la riformulazione proposta dal rappresentante del Governo del suo emendamento 1.4002.

  Laura CASTELLI (M5S), con riferimento all'emendamento 1.4002 del relatore, così come riformulato, chiede chiarimenti in ordine al riferimento al Magistrato delle acque di Venezia, presente al comma 522-quater dello stesso.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA chiarisce che, in base ad una legge speciale degli anni 1970, il Magistrato delle acque di Venezia ha una competenza specifica in materia di canoni demaniali marittimi nella laguna di Venezia.

  La Commissione approva quindi l'emendamento 1.4002 del relatore, così come riformulato (vedi allegato).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che si intendono quindi assorbiti tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 1.4002 del relatore. Pag. 177
  Avverte, inoltre, che si passerà all'esame dell'emendamento 1.3440 del relatore e dei relativi subemendamenti.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, dopo aver raccomandato l'approvazione del proprio emendamento 1.3440, invita al ritiro di tutti i subemendamenti ad esso riferiti: Castelli 0.1.3440.5 e 0.1.3440.4, Parrini 0.1.3440.7, Castelli 0.1.3440.3, 0.1.3440.2 e 0.1.3440.1.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore, nonché parere favorevole sull'emendamento 1.3440 del relatore.

  Laura CASTELLI (M5S) fa presente che non intende ritirare i propri subemendamenti all'emendamento 1.3440 del relatore, del quale non condivide la ratio.

  Rocco PALESE (FI-PdL) interviene sull'emendamento 1.3440 del relatore, ritenendolo non condivisibile. Rileva infatti che, nonostante il commissario straordinario per la spending review, Cottarelli, abbia affermato che vi è un esubero di 7.000 persone, con la predetta proposta emendativa si intende assumere 120 unità di personale nelle pubbliche amministrazioni, ciò che comporta la spesa di quasi 6 milioni di euro annui. Precisa che l'emendamento rappresenta l'ultimo di una serie di tentativi che sono stati esperiti in questa direzione negli ultimi tempi.

  Angelo RUGHETTI (PD), intervenendo sul subemendamento Parrini 0.1.3440.7, rileva come si tratta di una proposta equilibrata in quanto richiama la necessità del previo esperimento delle procedure di mobilità previste dalla normativa vigente, prima di procedere a nuove assunzioni.

  Guido GUIDESI (LNA) evidenzia come l'emendamento 1.3440 del relatore vada contro le intenzioni annunciate dal Governo circa il perseguimento della linea della spending review. Esprime, quindi, la propria netta contrarietà rispetto a una proposta emendativa che prevede l'assunzione di 120 unità, con costi elevati, nell'ambito dei programmi operativi cofinanziati dai Fondi strutturali europei. Evidenzia come, secondo questa impostazione, si andrà a sostituire del personale già presente nelle strutture e inadeguato a svolgere le funzioni cui era stato preposto con ulteriori contingenti di organico.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa presente che l'obiettivo del proprio emendamento 1.3440 è quello di consentire effettivamente l'utilizzo delle risorse derivanti Fondi strutturali europei, rispetto al quale l'Italia è in forte ritardo, in un'ottica per cui la spending review deve tendere non solo al risparmio ma anche, parallelamente, ad un aumento dell'efficienza nell'utilizzo delle risorse. Conferma dunque il parere espresso sui subemendamenti riferiti al proprio emendamento 1.3440, ad eccezione del subemendamento Parrini 0.1.3440.7, sul quale esprime parere favorevole alla luce dell'ulteriore valutazione effettuata.

  Il viceministro Stefano FASSINA rileva come l'emendamento in oggetto miri ad una riqualificazione della spesa essendo diretto a consentire l'assunzione di unità aventi un profilo professionale altamente qualificato, che attualmente non è possibile reperire nell'ambito delle pubbliche amministrazioni. Fa presente, inoltre, che resta fermo il principio per cui le assunzioni nel pubblico impiego avvengono per concorso pubblico e che, comunque, dall'emendamento in questione non deriveranno oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, in quanto si tratta dell'utilizzazione di risorse afferenti ai programmi operativi cofinanziati dai Fondi strutturali europei.
  Concorda, inoltre, con il parere favorevole espresso dal relatore sul subemendamento Parrini 0.1.3440.7.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Castelli 0.1.3440.5, 0.1.3440.4, 0.1.3440.3, 0.1.3440.2 e 0.1.3440.1.

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  Cosimo LATRONICO (FI-PDL), con riferimento alle considerazioni svolte dal viceministro Fassina, osserva che l'emendamento 1.3440 del relatore è in realtà oneroso, come emerge dal testo del comma 9-quinquies dell'emendamento stesso, in base al quale agli oneri da esso recati, pari a 5.520.000 euro annui, si provvederà mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica.

  Francesco BOCCIA, presidente, replica a quanto affermato dal deputato Latronico facendo presente che non è in dubbio il fatto che l'emendamento in oggetto rechi oneri, ma la questione attiene piuttosto alla copertura finanziaria che nel caso in questione, come precisato dal viceministro Fassina, è assicurata mediante i Fondi strutturali europei.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento Parrini 0.1.3440.7 (vedi allegato 1) e l'emendamento 1.3440 del relatore, come modificato dal subemendamento Parrini 0.1.3440.7 (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del proprio emendamento 1.4004, invita al ritiro dell'unico subemendamento Borghesi 0.1.4004.2.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere favorevole sull'emendamento 1.4004 del relatore. Concorda altresì con il parere espresso dal relatore sul subemendamento Borghesi 0.1.4004.2.

  Stefano BORGHESI (LNA) sottolinea come l'emendamento 1.4004 del relatore preveda uno stanziamento ingente, pari a 2 milioni di euro per gli anni 2014, 2015 e 2016, che non avrà nessuna ricaduta positiva in termini di sviluppo del Mezzogiorno, traducendosi dunque in un pesante quanto inutile spreco di risorse.

  Rocco PALESE (FI-PdL) condivide la valutazione negativa dell'emendamento in oggetto, ritenendo che esso comporti uno vero e proprio spreco di risorse, senza produrre alcun effetto positivo per le aree del Mezzogiorno.

  Laura CASTELLI (M5S) evidenzia che, così come avvenuto durante l'esame della legge di stabilità al Senato, anche presso la Commissione bilancio della Camera sono stati presentati emendamenti che contrastano con quanto previsto dalla legge di contabilità, in quanto riguardano questioni puramente localistiche e, in quanto tali, sono estranei rispetto al contenuto obbligato della legge di stabilità così come determinato dalla normativa vigente. Chiede pertanto che l'emendamento del relatore in oggetto venga ritirato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, replica alle obiezioni sollevate dai colleghi intervenuti nella discussione, facendo notare che il suo emendamento 1.4004 non consiste in un intervento di carattere localistico, essendo piuttosto finalizzato al sostegno di Istituti che in campo storico e filosofico costituiscono delle eccellenze in ambito nazionale. Rileva, dunque, la necessità di investire anche nella cultura, considerandola come un fattore di sviluppo.

  Rocco PALESE (FI-PdL) ribadisce che l'emendamento in esame costituisce un vero affronto per il Mezzogiorno e che, a suo avviso, è proprio grazie a questo tipo di proposte che il Sud Italia viene spesso accusato di sprecare risorse pubbliche.

  Francesco BOCCIA, presidente, richiamando anche le considerazioni svolte dal deputato Castelli, precisa di non voler entrare in questa sede nel merito delle scelte effettuate dall'altro ramo del Parlamento in ordine all'ammissibilità degli emendamenti, evidenziando come nel corso dell'esame del disegno di legge di stabilità presso la Commissione bilancio della Camera sia stata prestata attenzione al fatto di non considerare ammissibili proposte emendative che si pongano in Pag. 179contrasto con quanto previsto ai sensi della legge di contabilità pubblica.
  Ciò premesso, rileva che l'emendamento in oggetto non presenta profili problematici sotto quest'aspetto, prevedendo esso misure in favore di due tra le eccellenze italiane.

  Andrea ROMANO (SCpI) esprime la propria valutazione favorevole nei confronti dell'emendamento 1.4004 del relatore.

  Guido GUIDESI (LNA) propone paradossalmente che, dato l'andamento della discussione, vi siano le condizioni per riformulare il subemendamento 0.1.4004.2, di cui è cofirmatario, sostituendo le parole «500.000 euro» con le seguenti: «1 euro».

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI) preannuncia il voto contrario sull'emendamento in esame, nutrendo forti perplessità in considerazione del fatto che esso prevede uno stanziamento di ben 6 milioni di euro per un intervento che non attiene all'interesse generale del Paese.

  La Commissione respinge il subemendamento Borghesi 0.1.4004.2.

  Rocco PALESE (FI-PdL), anche alla luce delle considerazioni già svolte, preannuncia voto contrario, a nome del suo gruppo, nei confronti dell'emendamento 1.4004 del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 1.4004 del relatore (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 1.4008, in riferimento al quale non sono stati presentati subemendamenti.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere favorevole sull'emendamento 1.4008 del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 1.4008 del relatore (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del proprio emendamento 0.1.4011.15, di cui raccomanda l'approvazione, invita al ritiro del subemendamento Borghesi 0.1.4011.15.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere favorevole sull'emendamento 1.4011 del relatore. Concorda altresì con l'invito al ritiro del subemendamento Borghesi 0.1.4011.15.

  Guido GUIDESI (LNA) ritira il subemendamento Borghesi 0.1.4011.15 di cui è cofirmatario.

  La Commissione approva l'emendamento 1.4011 del relatore (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, annuncia il ritiro del proprio emendamento 1.4005, nella prospettiva di un'eventuale riformulazione del medesimo. Procede quindi all'esame del proprio emendamento 1.4006, di cui raccomando l'approvazione, invitando al ritiro del subemendamento Latronico 0.1.4006.1 e degli identici subemendamenti Latronico 0.1.4006.2 e Leone 0.1.4006.3.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore sui subemendamenti, nonché parere favorevole sull'emendamento 1.4005 del relatore.

  Cosimo LATRONICO (FI-PDL) ritira il proprio subemendamento 0.1.4006.1 mentre, in ordine al proprio subemendamento 0.1.4006.2, rileva come esso sia connesso al fatto che la Consob è un'Autorità che si autofinanzia.

  Guido GUIDESI (LNA), evidenzia come, a seguito della previsione per cui vi sono due nuovi consiglieri di amministrazione, Pag. 180la Consob non disporrà più delle risorse necessarie.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa presente che dall'approvazione del suo emendamento 1.4006 non deriveranno maggiori oneri, trattandosi di una riallocazione di risorse già stanziate.

  La Commissione respinge gli identici subemendamenti Latronico 0.1.4006.2 e Leone 0.1.4006.3.
  Approva quindi l'emendamento 1.4006 del relatore (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 1.4007, in relazione al quale non è stato presentato alcun subemendamento.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere favorevole sull'emendamento 1.4007 del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 1.4007 del relatore (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che si passerà all'esame dell'emendamento 1.4003 del relatore e dei relativi subemendamenti. Avverte altresì che il subemendamento Misuraca 0.1.4003.2 è stato ritirato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 1.4003. Invita quindi al ritiro dei subemendamenti Latronico 0.1.4003.3 e 0.1.4003.1 e Guidesi 0.1.4003.4.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere favorevole sull'emendamento 1.4003 del relatore. Concorda altresì con il parere espresso dal relatore sui subemendamenti riferiti al predetto emendamento.

  Cosimo LATRONICO (FI-PDL), rilevando come l'emendamento 1.4003 del relatore rappresenti senz'altro un miglioramento rispetto al testo approvato dal Senato, ritiene tuttavia che sarebbe opportuno procedere a una riformulazione volta a ricomprendere il contenuto dell'ultimo periodo del suo subemendamento 0.1.4003.3, al fine di specificare che le risorse destinate alle regioni in cui si effettua l'estrazione del petrolio non devono essere utilizzate per attività di rigassificazione, che sono evidentemente una cosa diversa.

  Laura CASTELLI (M5S) evidenzia come l'emendamento in oggetto rappresenta l'ennesima dimostrazione del fatto che si stia procedendo mediante interventi estemporanei, senza che vi sia un progetto complessivo, come richiederebbe invece il completamento del programma di metanizzazione del Mezzogiorno.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI fa presente che il Governo non può accogliere la riformulazione dell'emendamento 1.4003 prospettata dal deputato Latronico, in quanto mancherebbe l'approvazione da parte della Ragioneria generale dello Stato. Ritiene pertanto che, nel corso del successivo esame in Assemblea, potrebbe essere presentato un ordine del giorno sul punto.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) ritira i suoi subemendamenti Latronico 0.1.4003.3 e 0.1.4003.1.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Guidesi 0.1.4003.4 e approva l'emendamento 1.4003 del relatore (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, raccomanda l'approvazione dei suoi emendamenti 1.3439.6 e 1.4017, in riferimento ai quali non sono stati presentati subemendamenti.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere favorevole sugli emendamenti 1.3439.6 e 1.4017 del relatore.

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  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 1.3439.6 e 1.4017 del relatore (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame dell'emendamento 1.4010 del relatore e dei subemendamenti ad esso riferiti, invita al ritiro dei subemendamenti Guidesi 0.1.4010.1 e Borghesi 0.1.4010.2. Raccomanda quindi l'approvazione del suo emendamento 1.4010.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore sui subemendamenti Guidesi 0.1.4010.1 e Borghesi 0.1.4010.2, nonché parere favorevole sull'emendamento 1.4010 del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Guidesi 0.1.4010.1 e Borghesi 0.1.4010.2 e approva l'emendamento 1.4010 del relatore (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame dell'emendamento 1.4016 del relatore e dell'unica proposta emendativa ad esso riferita, esprime invito al ritiro sul subemendamento Ruocco 0.1.4016.1 e raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.4016.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore sul subemendamento Ruocco 0.1.4016.1, nonché parere favorevole sull'emendamento 1.4016 del relatore.

  Carla RUOCCO (M5S) sottolinea l'importanza del subemendamento a sua firma 0.1.4016.1, volto a evitare la svalutazione del patrimonio immobiliare pubblico che, a suo avviso, discenderebbe dalla previsione di cui all'emendamento 1.4016 del relatore che consente ai comuni, in caso di alienazione di propri beni immobili, di abbattere il valore venale del bene fino al 50 per cento.

  Paola DE MICHELI (PD) rileva come la ratio dell'emendamento 1.4016 del relatore non sia assolutamente quella di operare una svalutazione del patrimonio immobiliare dello Stato, quanto piuttosto quella di superare l'iniquità discendente dalla normativa attualmente vigente che, con riferimento alle unità immobiliari di edilizia popolare, non consente di acquistare gli immobili alle condizioni originarie.

  Laura CASTELLI (M5S) chiede chiarimenti in ordine alle normativa genericamente richiamata dall'onorevole De Micheli, sottolineando come non vi sia traccia di essa nel testo dell'emendamento 1.4016 del relatore.

  Angelo RUGHETTI (PD), nel rilevare l'equità della previsione di cui all'emendamento 1.4016 del relatore, segnala che la normativa cui si fa riferimento è, in primo luogo, la legge n. 448 del 1998, nella parte in cui disciplina la dismissione del diritto di superficie, e, in secondo luogo, la normativa intervenute nel 2011 che, rivalutando il prezzo dei beni immobili oggetto di tale diritto di superficie, determina ingenti oneri a carico delle famiglie.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Ruocco 0.1.4016.1 e approva l'emendamento 1.4016 del relatore (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.4014, al quale non sono stati presentati subemendamenti.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere favorevole sull'emendamento 1.4014 del relatore.

  La Commissione approva, quindi, l'emendamento 1.4014 del relatore (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare Pag. 182all'esame del proprio emendamento 1.3437 e dei subemendamenti ad esso riferiti, invita al ritiro dei subemendamenti Guidesi 0.1.3437.3 e Sorial 0.1.3437.1, esprime parere favorevole sul subemendamento Misuraca 0.1.3437.2 e raccomanda, quindi, l'approvazione del suo emendamento 1.3437.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore sui subemendamenti Guidesi 0.1.3437.3, Sorial 0.1.3437.1 e Misuraca 0.1.3437.2, nonché parere favorevole sull'emendamento 1.3437 del relatore.

  Guido GUIDESI (LNA) dichiara di non accedere all'invito al ritiro formulato dal relatore e dal rappresentante del Governo sul suo subemendamento 0.1.3437.3 e di insistere quindi per la votazione dello stesso, esprimendo contrarietà in ordine alla previsione secondo cui i risparmi derivanti dalle misure di contenimento, previste dalle singole amministrazioni nell'esercizio della propria autonomia, debbano essere versati all'entrata del bilancio dello Stato per essere destinati al Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato.

  Laura CASTELLI (M5S), riprendendo le considerazioni svolte dal deputato Guidesi, rileva come non sia stato effettuato nemmeno lo sforzo di pensare a una destinazione più utile dei risparmi derivanti dalle misure di contenimento della spesa. In proposito, segnala che il subemendamento Sorial 0.1.3437.1, di cui è cofirmataria, indica come destinazione il Fondo per il microcredito alle piccole e medie imprese.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa presente che è stato espresso parere favorevole sul subemendamento Misuraca 0.1.3437.2, che, nel perseguire finalità analoghe a quelle del subemendamento Sorial 0.1.3437.1, nell'ottica di prevedere garanzie in favore delle medie imprese, risulta formulato in maniera più completa e adeguata.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Guidesi 0.1.3437.3 e Sorial 0.1.3437.1.
  Approva altresì, con distinte votazioni, il subemendamento Misuraca 0.1.3437.2 (vedi allegato 1) e l'emendamento 1.3437 del relatore, come modificato dal subemendamento Misuraca 0.1.3437.2 (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, dopo aver evidenziato che l'approvazione del proprio emendamento 1.3437, come riformulato, rappresenta un messaggio importante che la politica rivolge al Paese, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.4013, al quale non sono stati presentati subemendamenti.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere favorevole sull'emendamento 1.4013 del relatore.

  La Commissione approva, quindi, l'emendamento 1.4013 del relatore (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame dell'emendamento 1.4015 del relatore e dei subemendamenti ad esso riferiti, invita al ritiro dei subemendamenti Guidesi 0.1.4015.3 e Borghesi 0.1.4015.4, nonché degli identici subemendamenti Crimì 0.1.4015.1 e Miotto 0.1.4015.2. Raccomanda quindi l'approvazione del suo emendamento 1.4015.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore sui subemendamenti Guidesi 0.1.4015.3 e Borghesi 0.1.4015.4 e sugli identici subemendamenti Crimì 0.1.4015.1 e Miotto 0.1.4015.2; esprime quindi parere favorevole sull'emendamento 1.4015 del relatore.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), nel sottolineare l'importanza delle finalità perseguite dal subemendamento a sua firma 0.1.4015.2, insiste affinché il relatore Pag. 183e il rappresentante del Governo modifichino l'invito al ritiro formulato su tale proposta emendativa e ribadisce l'opportunità di sospendere, da parte dell'ANAS, tutte le attività di riscossione nei sei mesi in cui è prevista l'istituzione di un tavolo di lavoro per la risoluzione del relativo contenzioso.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, rileva che le modificazioni proposte dall'onorevole Miotto attraverso il suo subemendamento 0.1.4015.2 non possono essere accolte per ragioni concernenti la copertura finanziaria. Fa presente, quindi, che essendo oggi l'ultima giornata dedicata all'esame del disegno di legge di stabilità in Commissione, sarebbe opportuno procedere alla votazione dell'emendamento del relatore se si vuole cercare di risolvere il problema del contenzioso in merito ai passi carrai.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA (PD), con riferimento alle richieste avanzate dall'onorevole Miotto, assicura che il Governo affronterà la questione in maniera concreta, al fine di trovare al più presto le opportune soluzioni presso il tavolo di lavoro di cui l'emendamento in oggetto prevede l'istituzione.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, raccomanda la presentazione di un ordine del giorno sul punto, affinché il Governo assuma uno specifico impegno, non potendo procedere alla riformulazione dell'emendamento 1.4015 nel senso indicato dall'onorevole Miotto, in quanto si andrebbe incontro a un parere contrario da parte della Ragioneria generale dello Stato.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) insiste nella richiesta di prevedere direttamente nel testo del disegno di legge di stabilità la sospensione da parte di Anas di tutte le attività di riscossione oggetto del contenzioso.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, in assenza di obiezioni, l'emendamento 1.4015 del relatore e tutti i subemendamenti ad esso riferiti devono intendersi accantonate.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.4012, al quale non sono stati presentati subemendamenti.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere favorevole sull'emendamento 1.4012 del relatore.

  La Commissione approva quindi l'emendamento 1.4012 del relatore (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame dell'emendamento 1.4018 del relatore e dei subemendamenti ad esso riferiti, invita al ritiro dei subemendamenti Borghesi 0.1.4018.2 e 0.1.4018.1 e raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.4018.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore sui subemendamenti Borghesi 0.1.4018.2 e 0.1.4018.1, nonché parere favorevole sull'emendamento 1.4018 del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge quindi i subemendamenti Borghesi 0.1.4018.2 e 0.1.4018.1 e approva l'emendamento 1.4018 del relatore (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame dell'emendamento 1.4001 del relatore e delle proposte emendative ad esso riferite, esprime invito al ritiro sui subemendamenti Guidesi 0.1.4001.17, Borghesi 0.1.4001.10, 0.1.4001.11 e 0.1.4001.12, Causi 0.1.4001.1, Borghesi 0.1.4001.13 e 0.1.4001.14; esprime parere favorevole sul subemendamento Bruno Bossio 0.1.4001.8 nonché sul subemendamento Borghesi 0.1.4001.15, a condizione che sia riformulato Pag. 184sostituendo le parole: «d'intesa» con la seguente: «sentita»; invita quindi al ritiro dei subemendamenti Borghesi 0.1.4001.16, Rubinato 0.1.4001.4, Guidesi 0.1.4001.18, Brunetta 0.1.4001.5, Fragomeli 0.1.4001.2 , Garavini 0.1.4001.3, Brunetta 0.1.4001.6 e Capezzone 0.1.4001.7. Raccomanda, quindi, l'approvazione del suo emendamento 1.4001, come modificato sulla base dell'accoglimento del subemendamento 0.1.4001.19 del Governo che prevede le seguenti modificazioni: sopprimere il comma 477-bis; al comma 486, sostituire le parole: «della IUC» con le seguenti: «della TARI e della TASI»; al comma 489, sopprimere le parole da: «nonché» fino a: «riscossione dell'IMU».

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore su tutte le proposte emendative riferite all'emendamento 1.4001 del relatore, nonché parere favorevole sull'emendamento 1.4001 del relatore, così come modificato a seguito dell'accoglimento del subemendamento 0.1.4001.19 del Governo.

  Angelo RUGHETTI (PD) esprime perplessità in ordine alla modificazione appena proposta relativamente al comma 489 dell'emendamento 1.4001 del relatore, in quanto, a suo avviso, è in grado di creare disparità di trattamento tra i soggetti a cui attualmente è affidato il servizio di gestione rifiuti e i soggetti ai quali, alla stessa data, risulta affidato il servizio di accertamento e riscossione dell'IMU.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, pur condividendo parte delle osservazioni svolte dall'onorevole Rughetti, conferma la modifica al comma 489 dell'emendamento 1.4001 del relatore, nei termini dianzi indicati.

  Fabio MELILLI (PD) dichiara di non condividere la suddetta modifica al comma 489, così come proposta dal relatore, in quanto da essa deriverebbe l'obbligo di nuove procedure concorsuali solo per l'affidamento dei servizi di accertamento e riscossione dell'IMU, mentre rimarrebbero in essere i contratti per la gestione dei rifiuti. A suo avviso, pertanto, la riformulazione dell'emendamento 1.4001 del relatore andrebbe in una direzione opposta a quella della semplificazione.

  Guido GUIDESI (LNA) si dichiara d'accordo con le considerazioni del collega Melilli circa la complessità del sistema che si viene delineando per i comuni ed auspica pertanto il compimento di un passo indietro da parte del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, invita la Commissione a prestare attenzione al dibattito in corso in ragione della complessità dei temi trattati.

  Laura CASTELLI (M5S) chiede chiarimenti sulla riformulazione dell'emendamento 1.4001 proposta dal relatore non comprendendo, in particolare, quale sia il comma 477-bis di cui si chiede la soppressione.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, rispondendo alla richiesta di chiarimenti avanzata dalla collega Castelli, fa presente che l'inserimento del comma 477-bis è previsto dall'emendamento 1.4001 del relatore, nella sua formulazione originaria, mentre viene soppresso nella riformulazione proposta del medesimo emendamento a seguito del recepimento del subemendamento 0.1.4001.9 del Governo.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA osserva che l'emendamento 1.4001 del relatore può essere ulteriormente riformulato nel senso di tenere fermo il principio della separazione tra la riscossione dei tributi connessi alla raccolta sui rifiuti e quella dell'imposta sugli immobili.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, osserva che la riformulazione da ultimo proposta del proprio emendamento 1.4001 corrisponde già, a suo avviso, all'obiettivo delineato dal sottosegretario Baretta nel suo intervento.

Pag. 185

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, stante la necessità di procedere a ulteriori approfondimenti, l'emendamento 1.4001 del relatore e i relativi subemendamenti sono da intendersi accantonati. Passando, quindi, all'emendamento 1.4009 del relatore, ricorda che sono stati dichiarati inammissibili i subemendamenti Borghesi 0.1.4009.1 e 0.1.4009.2 e Fedriga 0.1.4009.6.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita al ritiro dei subemendamenti Borghesi 0.1.4009.3, 0.1.4009.5 e 0.1.4009.4.
  Raccomanda altresì l'approvazione del suo emendamento 1.4009.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore sui subemendamenti Borghesi 0.1.4009.3, 0.1.4009.5 e 0.1.4009.4, nonché parere favorevole sull'emendamento 1.4009 del relatore.

  Laura GARAVINI (PD) auspica una riformulazione dell'emendamento 1.4009 del relatore al fine di estendere l'esenzione dal pagamento dell'imposta relativa ai fabbricati rurali ad uso strumentale ai cittadini italiani iscritti all'AIRE.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, osserva che non ci sono le condizioni tecniche per recepire la proposta di modifica formulata dalla collega Garavini.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Borghesi 0.1.4009.3, 0.1.4009.5 e 0.1.4009.4 e approva l'emendamento 1.4009 del relatore (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, passando nuovamente all'esame dell'emendamento del relatore 1.4001, precedentemente accantonato, avverte che è in distribuzione una nuova riformulazione con riferimento al comma 489 (vedi allegato 1).

  Marco CAUSI (PD) rileva che la nuova formulazione appare sicuramente più accettabile della precedente. Osserva che, poiché vi sono forti analogie della base imponibile della TASI e dell'IMU, appare logica la possibilità che vi sia un unico gestore.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, comunica che dopo un'attenta valutazione ha modificato in senso favorevole il proprio parere in relazione al subemendamento Rubinato 1.4001.4.

  Stefano BORGHESI (LNA) accoglie la riformulazione proposta dal relatore del suo subemendamento 1.4001.15.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere favorevole sul subemendamento 0.1.4001.19 del Governo all'emendamento 1.4001 del relatore, con il quale si propone, nella parte consequenziale: la soppressione del comma 477-bis; al comma 486, la sostituzione delle parole «della IUC» con le seguenti «della TASI e della TARI»; al comma 489, la soppressione delle parole da: «nonché» fino a: «riscossione dell'IMU».

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che i subemendamenti Borghesi 0.1.4001.10 e 0.1.4001.11 risultano inammissibili.

  La Commissione respinge il subemendamento Borghesi 0.1.4001.17.

  Guido GUIDESI (LNA) riguardo al subemendamento Borghesi 0.1.4001.12 di cui è cofirmatario, fa presente che esso intende sanzionare in modo più grave i cosiddetti «immobili fantasma», ossia quelli privi di dichiarazione di accatastamento, al fine di prevedere una sanzione maggiore per chi finora ha del tutto evaso le imposte sugli immobili.

  La Commissione respinge il subemendamento Borghesi 0.1.4001.12.

Pag. 186

  Marco CAUSI (PD) ritira il subemendamento a propria firma 0.1.4001.1, in quanto lo ritiene assorbito dalla nuova formulazione presentata dal relatore. Osserva che anche l'emendamento Pelillo 1.2733, che risulta accantonato, si deve intendere assorbito da tale riformulazione.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte quindi che il subemendamento Causi 0.1.4001.1 si intende assorbito dalla riformulazione dell'emendamento 1.4001 del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Borghesi 0.1.4001.13 e 0.1.4001.14.
  Approva, quindi, il subemendamento Bruno Bossio 0.1.4001.8 e il subemendamento Borghesi 0.1.4001.15, come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che il subemendamento Borghesi 0.1.4001.16 risulta assorbito dall'approvazione del subemendamento Borghesi 0.1.4001.15, come riformulato.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento Rubinato 0.1.4001.4 e il subemendamento 0.1.4001.19 del Governo (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, presenta una riformulazione del proprio emendamento 1.4001 che riformula il comma 489 come segue: «I comuni possono, in deroga all'articolo 52 del decreto legislativo n. 446 del 1997, affidare, per la durata del contratto in essere, la riscossione della TARI e della tariffa di cui ai commi 468 e 469 ai soggetti ai quali è affidato il servizio di gestione dei rifiuti, nonché la gestione dell'accertamento e di riscossione della TASI ai soggetti ai quali, alla data del 31 dicembre 2013, risulta affidato il servizio di accertamento e riscossione dell'IMU». Fa presente che, rispetto alla precedente formulazione, sono state eliminate le parole «anche disgiuntamente», è stata fissata la data del 31 dicembre 2013 e sono state soppresse le parole da «della TARSU» fino alla fine del comma.

  Carla RUOCCO (M5S) ritiene che debba essere specificato che i comuni possano affidare con le modalità previste dalla proposta emendativa, oltre alla riscossione della TARI e della tariffa di cui ai commi 468 e 469, anche il loro accertamento, così come previsto successivamente nel medesimo emendamento per la TASI.

  Marco CAUSI (PD), nel condividere quanto detto dalla collega Ruocco, osserva che la formulazione del comma 489 proposta dal relatore prevede una facoltà per i comuni e non un obbligo.

  Fabio MELILLI (PD), dal momento che la legge di stabilità viene approvata gli ultimi giorni dell'anno, chiede al Governo un chiarimento riguardo ai contratti che i comuni hanno in scadenza nel mese di dicembre.

  Laura CASTELLI (M5S) condivide l'osservazione del collega Melilli e chiede al Governo un'ulteriore riflessione al riguardo.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, giudica opportuna un'ulteriore riflessione sul tema posto dal collega Melilli e ritiene che in tal senso vada integrato il proprio emendamento.

  Fabio MELILLI (PD) suggerisce al relatore di aggiungere una specifica disposizione per i comuni che abbiano contratti in essere al 31 dicembre 2013.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) giudica opportuno che venga fatta una riflessione più accurata, in quanto una riformulazione affrettata potrebbe determinare l'approvazione di disposizioni non adeguate. Chiede quindi al presidente di sospendere brevemente la seduta al fine di predisporre una più chiara riformulazione.

Pag. 187

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA precisa che la ratio dell'emendamento presentato dal relatore è quella di consentire ai comuni di proseguire i rapporti contrattuali in essere senza procedere all'indizione di una nuova gara fino alla scadenza di tali contratti. Ritiene pertanto necessario che venga inserita quale data di riferimento il 31 dicembre 2013, in modo che i comuni che a tale data abbiano contratti in essere possano continuare ad affidarli senza gara.

  Angelo RUGHETTI (PD) chiede ulteriori chiarimenti rispetto alla sorte dei contratti in scadenza al 31 dicembre 2013.

  Marco CAUSI (PD), nel condividere quanto detto dal rappresentante del Governo, giudica opportuno che una data di riferimento vada inserita anche riguardo ai contratti di riscossione della TARI e non solo della TASI, come previsto dalla nuova formulazione dell'emendamento del relatore.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA ricorda che la formula iniziale dell'emendamento del relatore prevedeva che i comuni potessero affidare la gestione dell'accertamento e della riscossione della TASI ai soggetti ai quali alla stessa data era affidato il servizio di accertamento e di riscossione dell'IMU, senza precisare una data specifica, introdotta successivamente nella riformulazione.

  Fabio MELILLI (PD) giudica opportuno che sia inserito un periodo al comma 489, in modo da prevedere che la medesima facoltà sia consentita ai comuni che hanno i contratti in scadenza entro il 31 dicembre 2013.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa propria la proposta del collega Melilli e propone un'ulteriore riformulazione del proprio emendamento 1.4001.

  La seduta, sospesa alle 12.20, riprende alle 12.50.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) ritira il subemendamento a sua firma 0.1.4015.2.

  Maino MARCHI (PD), relatore, raccomanda nuovamente l'approvazione del suo emendamento 1.4015.

  Il viceministro Stefano FASSINA ribadisce il parere favorevole sull'emendamento 1.4015 del relatore.

  La Commissione approva quindi l'emendamento 1.4015 del relatore (vedi allegato 1).

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere favorevole sull'emendamento 1.4001 del relatore, come ulteriormente riformulato.

  La Commissione approva quindi l'emendamento 1.4001 del relatore, come ulteriormente riformulato e come modificato a seguito dell'approvazione del subemendamento 0.1.4001.19 del Governo (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, nel passare all'esame dell'emendamento 1.5000 del Governo, ricorda che il subemendamento Rostellato 0.1.5000.1 è stato dichiarato inammissibile. Non essendo stati presentati altri subemendamenti all'emendamento 1.5000 del Governo, esprime sullo stesso parere favorevole, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore sulla riformulazione proposta dal relatore.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) sottolinea come le disposizioni di cui al capoverso 123-bis) dell'emendamento 1.5000 del Governo, determinino un incremento del costo del lavoro, a svantaggio sia dei lavoratori sia delle imprese. Preannuncia quindi il voto contrario dei deputati del suo gruppo sulla predetta proposta emendativa.

  Il sottosegretario Carlo DELL'ARINGA sottolinea come l'emendamento del Governo intervenga sulle disposizioni contenute nella legge 28 giugno 2012, n. 92, che opera una ristrutturazione in materia di ammortizzatori sociali. Sottolinea infatti che la cassa integrazione in deroga, ancora rifinanziata per quest'anno, andrà ad esaurirsi nel 2016. Evidenzia come si renda quindi necessario fissare un'aliquota di equilibrio, che l'Inps ha calcolato potrebbe essere tra lo 0,5 per cento e lo 0,6 per cento, che sia comunque in grado di garantire le prestazioni attualmente erogate Pag. 188nell'ambito della cassa integrazione in deroga. Specifica dunque come si debba intervenire per permettere il funzionamento di un meccanismo di fondamentale importanza, considerato che la legge prevede un fondo di solidarietà che opererà anche a favore dei settori industriali che non beneficiano della cassa integrazione ordinaria, né di quella in deroga, estendendo a tali settori l'applicazione di tale principio mutualistico.

  La Commissione approva l'emendamento 1.5000 del Governo, come riformulato (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame dell'emendamento 1.5001 del Governo e dei relativi subemendamenti, esprime parere favorevole sul subemendamento Misuraca 0.1.5001.1, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Formula inoltre invito al ritiro dei submendamenti Borghi 0.1.5001.2, Latronico 0.1.5001.3 e Castelli 0.1.5001.4. Esprime infine parere favorevole sull'emendamento 1.5001 del Governo.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il parere espresso dal relatore su tutte le proposte subemendative testè richiamate.

  Dore MISURACA (NCD) accetta la riformulazione del subemendamento a sua firma proposta dal relatore.

  La Commissione approva il subemendamento Misuraca 0.1.5001, come riformulato (vedi allegato 1).

  Cosimo LATRONICO (FI-PDL) ritira il subemendamento a propria firma 0.1.5001.3, esprimendo peraltro l'auspicio che il relatore tenga conto del fatto che tale subemendamento mira a sanare una forte discriminazione nell'impiego delle risorse in danno della regione Basilicata, che risulta la più colpita, tra le regioni italiane, da calamità naturali.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Borghi 0.1.5001.2 e Castelli 0.1.5001.4; quindi approva l'emendamento del Governo 1.5001, come modificato dal subemendamento Misuraca 0.1.5001 (Nuova formulazione) precedentemente approvato (vedi allegato 1).

  Guido GUIDESI (LNA) interviene sull'ordine dei lavori facendo presente al Governo la notizia, diffusa dagli organi di stampa, circa la possibilità che il Governo presenti ulteriori proposte emendative.

  Il viceministro Stefano FASSINA precisa che la notizia riportata dagli organi di stampa si riferisce verosimilmente all'incontro, svoltosi nella mattinata della giornata odierna, tra il Presidente del Consiglio dei ministri e le parti sociali, in ordine alla prevista istituzione del Fondo per la riduzione del cuneo fiscale, cui si fa riferimento in un emendamento al disegno di legge di stabilità già presentato dal Governo.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame dell'emendamento 1.5002 del Governo, al quale non è stato presentato alcun subemendamento, esprime sullo stesso parere favorevole.

  La Commissione approva l'emendamento 1.5002 del Governo (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame dell'emendamento del Governo 1.5004 e delle relative proposte subemendative, formula invito al ritiro dei subemendamenti Castelli 0.1.5004.6, De Rosa 0.1.5004.5, Fauttilli 0.1.5004.1 e Caso 0.1.5004.4. Segnala inoltre che risultano inammissibili i subemendamenti Borghesi 0.1.5004.3 e 0.1.5004.2. Esprime, infine, parere favorevole sull'emendamento 1.5004 del Governo.

  Il Governo esprime parere conforme a quello del relatore.

Pag. 189

  Laura CASTELLI (M5S) ritira il subemendamento 0.1.5004.6, a sua firma.

  Vincenzo CASO (M5S) chiede al rappresentante del Governo di chiarire quali saranno le concrete modalità di utilizzo dei Fondi previsti per rafforzare l'intervento delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco in occasione della realizzazione dell'Expo di Milano, con particolare riferimento alla previsione dell'acquisizione e realizzazione di infrastrutture. Manifesta, inoltre, al Governo la necessità che si realizzi un sistema che garantisca maggiori e più efficaci controlli delle forze dell'ordine per quanto riguarda le possibili infiltrazioni di organizzazioni di stampo mafioso nella gestione delle gare per l'affidamento degli appalti.

  FAUTTILLI Federico (PI) manifesta perplessità in ordine al parere espresso dal relatore e dal rappresentante del Governo sul subemendamento a sua firma 0.1.5004. Insiste quindi per la votazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti De Rosa 0.1.5004.5 e Fauttilli 0.1.5004.1.

  Vincenzo CASO (M5S) illustra le finalità della proposta subemendativa a sua prima firma 0.1.5004.4, raccomandandone l'approvazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Caso 0.1.5004.4 e approva l'emendamento 1.5004 del Governo (vedi allegato 1).

  Laura CASTELLI (M5S) sollecita la risposta, da parte del rappresentante del Governo, alla richiesta di chiarimenti precedentemente avanzata dal suo gruppo parlamentare.

  Il viceministro Stefano FASSINA sottolinea come l'emendamento presentato dal Governo persegua l'obiettivo di rafforzare e rendere più efficiente l'impiego delle Forze dell'ordine nell'area territoriale interessata dalla realizzazione dell'evento Expo 2015, facendo presente che è già stata predisposta un'apposita relazione tecnica. Precisa, inoltre, che il Fondo per gli interventi strutturali di politica economica è utilizzato per far transitare risorse verso i Ministeri interessati e, come tale, è privo di una specifica finalizzazione.

  Francesco BOCCIA, presidente, passando all'esame dell'emendamento 1.5005 del Governo, ricorda che il subemendamento Marco Meloni 0.1.5005.1 è inammissibile per carenza di compensazione.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere contrario sul subemendamento Latronico 0.1.5005.2 e parere favorevole sull'emendamento 1.5005 del Governo.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Latronico 0.1.5005.2 ed approva l'emendamento 1.5005 del Governo (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, passando all'esame dell'emendamento 1.5006 del Governo, avverte che tutte le proposte subemendative allo stesso riferite sono state ritenute inammissibili.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere favorevole sull'emendamento 1.5006 del Governo.

  La Commissione approva l'emendamento 1.5006 del Governo (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, in relazione all'emendamento 1.5007 del Governo, invita al ritiro del subemendamento Marcon 0.1.5007.1, esprimendo altrimenti parere contrario. Esprime quindi parere favorevole sull'emendamento 1.5007 del Governo.

Pag. 190

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Marcon 0.1.5007.1 ed approva l'emendamento 1.5007 del Governo (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, passando all'esame dell'emendamento 1.5008 del Governo, avverte che sono inammissibili i subemendamenti Di Salvo 0.1.5008.18, limitatamente alla parte consequenziale, Fedriga 0.1.5008.11, 0.1.5008.16 e 0.1.5008.15, Bechis 0.1.5008.19 e Barbanti 0.1.5008.20.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, formula parere favorevole sull'emendamento 1.5008 del Governo, invitando al ritiro di tutti i subemendamenti allo stesso riferiti. Evidenzia come l'emendamento del Governo affronti una materia delicata e complessa, utilizzando ingenti risorse per raggiungere, nei limiti dell'attuale situazione finanziaria, l'obiettivo di sanare il più possibile, in relazione all'anno 2014, le problematiche derivanti dall'applicazione della cosiddetta legge Fornero.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  Angelo RUGHETTI (PD) manifesta compiacimento per l'emendamento del Governo e formula un plauso al viceministro Fassina, che si è fortemente adoperato per affrontare la situazione degli esodati.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) ritiene inadeguato ed insufficiente l'intervento proposto dal Governo, dal momento che numerose categorie di lavoratori restano prive di qualsivoglia forma di tutela e non risultano salvaguardate. Osserva inoltre che la norma non appare di immediata applicazione, poiché il comma 127-sexies subordina l'efficacia delle disposizioni all'emanazione, ancora non avvenuta, del decreto relativo alle armonizzazioni.

  Marialuisa GNECCHI (PD) manifesta consapevolezza per il fatto che non tutte le situazioni sono state salvaguardate, anche a causa della mancanza di gradualità della legge Fornero. Osserva però che con l'emendamento in esame vengono superati alcuni dei limiti rigidamente introdotti dalla precedente normativa ed affrontata la questione dei limiti di reddito. Nel concordare con il collega Fedriga sul fatto che permangono delle situazioni non ancora risolte, auspica l'avvio su tale materia di tavoli di confronto. In conclusione, ribadisce la necessità che il Governo assuma l'impegno, come evidenziato anche dal Presidente del Consiglio Letta, a salvaguardare tutti coloro che si troveranno privi di un reddito da lavoro, da pensione o proveniente da ammortizzatori sociali, valutando positivamente in ogni caso i passi avanti compiuti con l'emendamento in esame.

  Claudio COMINARDI (M5S) giudica inaccettabile l'intervento proposto dal Governo, in quanto diretto a salvaguardare solo alcune categorie, non affrontando la questione in maniera organica e strutturale.

  Generoso MELILLA (SEL) prende atto dei passi avanti compiuti, ma ritiene ancora insufficiente l'azione per sanare il vulnus provocato dalla riforma Fornero che, a suo avviso, continuerà a determinare una notevole sofferenza sociale anche negli anni a venire. Ritiene pertanto necessario che il Governo realizzi un intervento organico per affrontare tale complessa problematica, che presenta il carattere di una vera e propria emergenza sociale, non limitandosi a misure di carattere episodico come quella proposta.

  Il viceministro Stefano FASSINA, nel dichiarare di comprendere le diversità di ruolo tra Governo, maggioranza e opposizione, riafferma l'importanza dei passi avanti compiuti per risolvere il problema Pag. 191della mancanza di reddito per decine di migliaia di lavoratori, nonostante la difficile condizione delle finanze pubbliche.
  Riconosce che persistono tuttora delle situazioni irrisolte, ma evidenzia che, con il terzo intervento del Governo in otto mesi, sono state salvaguardate la maggior parte delle situazioni relative agli anni 2013 e 2014. In risposta alle osservazioni dei colleghi Fedriga e Gnecchi, dichiara che il decreto sulle armonizzazioni è già stato firmato dai competenti ministri ed è in corso di pubblicazione. Invita pertanto a non diffondere messaggi allarmistici, in quanto le disposizioni di cui si propone l'introduzione saranno immediatamente operative.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) continua ad esprimere perplessità in relazione alla disposizione di cui al comma 127-sexies.

  Il viceministro Stefano FASSINA (PD) ribadisce che l'emendamento non poteva fare riferimento ad una norma non ancora pubblicata, ma che le disposizioni introdotte dal decreto relativo alle armonizzazioni saranno immediatamente applicate.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Di Salvo 0.1.5008.18, Marcon 0.1.5008.17, Pannarale 0.1.5008.2, Di Salvo 0.1.5008.1, Fedriga 0.1.5008.3, 0.1.5008.4, 0.1.5008.12, 0.1.5008.13, 0.1.5008.5, 0.1.5008.9, 0.1.5008.8, 0.1.5008.7, 0.1.5008.6, 0.1.5008.14 e 0.1.5008.10 ed approva l'emendamento 1.5008 del Governo (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, in relazione all'emendamento 1.5009 del Governo, avverte che il subemendamento Saltamartini 0.1.5009.2 è stato ritirato e che il subemendamento Marcon 0.1.5009.6 è inammissibile.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, formula parere favorevole sull'emendamento 1.5009 del Governo, invitando al ritiro di tutti i subemendamenti ad esso riferiti.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Guido GUIDESI (LNA) ricorda che le misure a sostegno dei nuovi nati sono state introdotte per la prima volta durante il Governo Berlusconi. Sottolinea che i subemendamenti presentati dal suo gruppo hanno lo scopo di riservare i benefici concessi alle famiglie di cittadinanza italiana, o perlomeno caratterizzate da una lunga permanenza nel Paese, in quanto più interessate dal fenomeno della denatalità.

  Donata LENZI (PD) pone in evidenza il fatto che i 22 milioni di euro previsti per le misure di sostegno per i nuovi nati rappresentano una cifra molto rilevante rispetto all'insieme delle risorse destinate alle politiche sociali. Ritiene pertanto che tale strumento debba essere inserito all'interno di una visione politica più generale e che una parte delle risorse debbano essere impiegate per il Fondo per le famiglie.

  Giulio MARCON (SEL), nel condividere le considerazioni della collega Lenzi, osserva come le disposizioni introdotte dal Governo Berlusconi non abbiano sostanzialmente raggiunto gli obiettivi prefissati. Dichiara pertanto l'astensione del suo gruppo sull'emendamento in esame.

  Vincenzo CASO (M5S) manifesta perplessità in ordine al fatto che si continui ad applicare misure che si sono già rivelate fallimentari. Preannuncia quindi il voto contrario dei deputati del suo gruppo sulla proposta emendativa 1.5009 presentata dal Governo.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) sottolinea che lo scopo del subemendamento da lui presentato è quello di sostenere anche le famiglie che compiono adozioni all'estero ma, in considerazione del parere espresso dal relatore, ne annuncia il ritiro.

Pag. 192

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Borghesi 0.1.5009.3, Guidesi 0.1.5009.7 e Borghesi 0.1.5009.5 e 0.1.5009.4 ed approva l'emendamento 1.5009 del Governo (vedi allegato).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone di accantonare momentaneamente l'esame dell'emendamento 1.5010 del Governo e dei subemendamenti ad esso riferiti.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con la proposta del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento 1.5010 del Governo e i relativi subemendamenti si intendono accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere favorevole sull'emendamento 1.5011 del Governo.

  Il viceministro Stefano FASSINA raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.5011 del Governo.

  La Commissione approva l'emendamento 1.5011 del Governo (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere favorevole sull'emendamento 1.5012 del Governo.

  Il viceministro Stefano FASSINA raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.5012 del Governo.

  La Commissione approva l'emendamento 1.5012 del Governo (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere favorevole sull'emendamento 1.5013 del Governo, formulando altresì un invito al ritiro dei subemendamenti Borghesi 0.1.5013.2, 0.1.5013.3, 0.1.5013.4, 0.1.5013.5, 0.1.5013.6, 0.1.5013.7, 0.1.5013.8 e 0.1.5013.9 ad esso riferiti. Ricorda infine che il subemendamento Bratti 0.1.5013.1 è stato dichiarato inammissibile.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore per quanto riguarda i subemendamenti e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.5013 del Governo.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, chiede tuttavia di sospendere brevemente l'esame dell'emendamento 1.5013 del Governo e dei relativi subemendamenti, al fine di procedere ad una riformulazione del testo che tenga conto dell'approvazione, avvenuta nel corso della seduta del 15 dicembre 2013, degli identici emendamenti Bobba 1.1400 e Fanucci 1.1913, riferiti al comma 357 del disegno di legge di stabilità.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con la proposta del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che l'esame dell'emendamento 1.5013 del Governo e dei relativi subemendamenti si intende accantonato, in attesa che venga predisposta la riformulazione preannunciata dal relatore.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime quindi parere favorevole sull'emendamento 1.5014 del Governo.

  Il viceministro Stefano FASSINA raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.5014 del Governo.

  La Commissione approva l'emendamento 1.5014 del Governo (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere Pag. 193favorevole sull'emendamento 1.5015 del Governo.

  Il viceministro Stefano FASSINA raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.5015 del Governo.

  Guido GUIDESI (LNA) chiede un chiarimento circa le ragioni sottese alla proposta emendativa in esame, palesemente finalizzata alla stabilizzazione di personale impiegato alle dipendenze dell'autorità garante per la protezione dei dati personali.

  Il viceministro Stefano FASSINA fa presente che l'emendamento 1.5015 del Governo non comporta oneri aggiuntivi ed è volta a definire una situazione di fatto oramai esistente, derivante dalla circostanza che la predetta autorità si avvale anche di personale comandato proveniente da altre pubbliche amministrazioni.

  Guido GUIDESI (LNA) ribadisce che la proposta emendativa mira essenzialmente a determinare una stabilizzazione di personale.

  Il viceministro Stefano FASSINA, nel prendere atto delle osservazioni dell'onorevole Guidesi, specifica che la proposta emendativa individua comunque una procedura selettiva pubblica rivolta a coloro che, alla data di pubblicazione del bando, abbiano maturato almeno tre anni di anzianità con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato alle dipendenze della stessa autorità.

  La Commissione approva quindi l'emendamento 1.5015 del Governo (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, invita il relatore a riferire nuovamente in merito all'emendamento 1.5013 del Governo, in precedenza accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, illustra la proposta di riformulazione relativa all'emendamento 1.5013 del Governo, nel senso di prevedere che la ripartizione delle somme indicate al primo periodo del capoverso 9-bis del comma 357 abbia luogo nella misura di 850 milioni di euro per i comuni e di 150 milioni per le province.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI concorda con la proposta di riformulazione del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che l'emendamento 1.5013 del Governo deve dunque intendersi riformulato nei termini testé illustrati dal relatore.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) chiede chiarimenti in ordine al comma 334-bis, contenuto nell'emendamento 1.5013 del Governo.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI, nel rispondere alla richiesta dell'onorevole Sorial, fa presente che l'emendamento 1.5013 del Governo contiene una serie di misure in materia di finanza degli enti locali e di rapporti tra questi ultimi e lo Stato, con particolare riferimento alla disciplina del patto di stabilità interno.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) chiede al rappresentante del Governo un'ulteriore delucidazione rispetto a quanto appena dichiarato.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI puntualizza che, tra le finalità della proposta emendativa, figura anche quella di consentire un maggiore margine per le spese di conto capitale degli enti locali, prevedendo contestualmente una corrispondente compensazione a valere sulle spese di parte corrente.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) rileva come, in tal modo, si finisca per consentire una deroga al patto di stabilità interno, perlomeno in riferimento alle spese in conto capitale.

  Angelo RUGHETTI (PD) ritiene che l'emendamento 1.5013 del Governo attribuisce alle regioni la facoltà di cedere ai Pag. 194comuni ulteriori spazi finanziari, compensandoli attraverso un miglioramento degli obiettivi di patto delle regioni medesime, da realizzare tramite la riduzione delle spese correnti o l'incremento delle entrate tributarie. Segnala che ciò potrebbe consentire, sul triennio, una migliore programmazione degli interventi da parte degli enti locali.

  Francesco BOCCIA, presidente, in attesa che venga ulteriormente definita la riformulazione dell'emendamento 1.5013 del Governo, invita il relatore ad esprimere i parere sull'emendamento 1.5016 del Governo e sui relativi subemendamenti.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere favorevole sull'emendamento 1.5016 del Governo e formula un invito al ritiro sugli emendamenti Marcon 0.1.5016.7, Brunetta 0.1.5016.9, Marcon 0.1.5016.6, De Rosa 0.1.5016.2 e 0.1.5016.3, Marcon 0.1.5016.5, Boccadutri 0.1.5016.4, Catania 0.1.5016.11, Caso 0.1.5016.1, Marcon 0.1.5016.10 e Boccadutri 0.1.5016.8 ad esso riferiti.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore sui subemendamenti e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.5016 del Governo.

  La Commissione respinge quindi, con distinte votazioni, i subemendamenti Marcon 0.1.5016.7, Brunetta 0.1.5016.9 e Marcon 0.1.5016.6.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che il subemendamento De Rosa 0.1.5016.2 è stato ritirato dal presentatore.

  La Commissione respinge altresì, con distinte votazioni, i subemendamenti De Rosa 0.1.5016.3, Marcon 0.1.5016.5 e Boccadutri 0.1.5016.4.

  Andrea ROMANO (SCpI), intervenendo sul subemendamento Catania 0.1.5016.11, di cui è cofirmatario, segnala come lo stesso abbia lo scopo di introdurre limiti molto stringenti a tutela delle aree agricole rispetto ai prospettati interventi per la realizzazione di impianti sportivi.

  La Commissione respinge quindi, con distinte votazioni, i subemendamenti Catania 0.1.5016.11, Caso 0.1.5016.1 e Marcon 0.1.5016.10.

  Giulio MARCON (SEL) chiede chiarimenti in ordine all'invito al ritiro formulato sul subemendamento Boccadutri 0.1.5016.8, di cui è cofirmatario.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI segnala, al riguardo, che il divieto di localizzazione dei predetti impianti nelle aree sottoposte a vincolo idrogeologico o paesaggistico è già contemplato dalla normativa vigente.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Boccadutri 0.1.5016.8 ed approva l'emendamento 1.5016 del Governo (vedi allegato 1).

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) stigmatizza la mancata presentazione dei nuovi emendamenti preannunciati dal relatore nonostante siano ormai le 14.30.

  Francesco BOCCIA, presidente, sollecita sia il Governo sia il relatore a formalizzare le eventuali nuove proposte emendative e assicura a tutti i colleghi che, in ogni caso, la Commissione disporrà di un termine congruo per la presentazione dei relativi subemendamenti e di un tempo adeguato per esaminarli.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame dell'emendamento 1.5017 del Governo, esprime parere favorevole sugli identici subemendamenti Misuraca 0.1.5017.5 e Latronico 0.1.5017.3 ed invita al ritiro dei subemendamenti Bruno Bossio 0.1.5017.2, Bergamini 0.1.5017.6, Marcon 0.1.5017.4 e Bruno Bossio 0.1.5017.1, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento 1.5017 del Governo, purché sia riformulato nel senso di sostituire, Pag. 195al comma 276-quinquies, la parola: «dipendenti» con le seguenti: «in rappresentanza».

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore; raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.5017 del Governo, accogliendo la proposta di riformulazione avanzata dal relatore.

  Angelo RUGHETTI (PD), chiede al relatore e al Governo un chiarimento circa la portata normativa del comma 276-octies contenuto nell'emendamento del Governo in esame ed in particolare al rinvio operato all'articolo 2389 del codice civile.

  Il viceministro Stefano FASSINA, confermando la natura estremamente complessa dell'emendamento del Governo in esame, ed in particolare al fine di consentire un confronto con il Parlamento su tale questione, ritira l'emendamento 1.5017.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame dell'emendamento del Governo 1.5018 del Governo, invita al ritiro dell'emendamento Covello 0.1.5018.1 ed esprime parere favorevole sull'emendamento 1.5018 del Governo.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello espresso dal relatore, raccomandando l'approvazione dell'emendamento 1.5018 del Governo.

  Francesco BOCCIA, presidente, constatata l'assenza del presentatore del subemendamento Covello 0.1.5018.1, lo dichiara decaduto.

  La Commissione approva quindi l'emendamento 1.5018 del Governo (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere favorevole sull'emendamento 1.5019 del Governo.

  Emanuele FIANO (PD) chiede un ulteriore approfondimento sul contenuto dell'emendamento del Governo in esame ed in particolare sull'ambito di applicazione, che reputa pericolosamente ristretto.

  Guido GUIDESI (LNA) dichiara la sua assoluta contrarietà rispetto all'emendamento in esame e chiede formalmente al Governo di ritirarlo.

  Rocco PALESE (FI-PdL) si associa alle considerazioni svolte dal collega Guidesi e giudica il contenuto dell'emendamento del Governo in oggetto del tutto in contrasto con la giurisprudenza amministrativa.

  Il viceministro Stefano FASSINA ritira l'emendamento 1.5019 del Governo.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere favorevole sul subemendamento Fiano 0.1.5020.1 e sull'emendamento 1.5020 del Governo.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello espresso dal relatore, raccomandando l'approvazione dell'emendamento 1.5020 del Governo.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento Fiano 0.1.5020.1 e l'emendamento 1.5020 del Governo, come modificato dal subemendamento Fiano 0.1.5020.1 (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere favorevole sull'emendamento 1.5021 del Governo.

  La Commissione approva l'emendamento 1.5021 del Governo (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita al ritiro Pag. 196di tutte le proposte subemendative presentate all'emendamento del Governo 1.5022, di cui propone un breve accantonamento riservandosi di presentare una proposta di riformulazione. Formula, inoltre, parere favorevole sugli emendamenti 1.5023, 1.5024, 1.5025, 1.5026, 1.5027 e 1.5028 del Governo.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 1.5023, 1.5024, 1.5025, 1.5026, 1.5027 e 1.5028 del Governo (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere favorevole su subemendamento Sanna 0.1.5029.1 e sull'emendamento 1.5029 del Governo.

  Mauro GUERRA (PD) chiede chiarimenti al relatore e al Governo sulla portata normativa dell'emendamento in esame, che di fatto modifica una norma di rango costituzionale quale è lo statuto della regione Sardegna.

   Il viceministro Stefano FASSINA ricorda che è stata raggiunta un'intesa tra il Governo e la regione Sardegna avente ad oggetto il contenuto dell'emendamento in esame.

  Andrea CECCONI (M5S), intervenendo sul subemendamento Sanna 0.1.5029.1, sottolinea il carattere ultroneo del rinvio alla lettera m) dell'articolo 117 della Costituzione, che deve essere sempre rispettata a prescindere dai richiami espressi nei testi delle norme.

  Marco CAUSI chiarisce come nella fattispecie oggetto dell'emendamento 1.5029 del Governo si stia affrontando la questione dei rapporti finanziari tra lo Stato e le regioni e che il rinvio alla lettera m) dell'articolo 117 della Costituzione consente l'attuazione del federalismo fiscale nell'ambito di un vincolo di solidarietà.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone l'accantonamento dell'emendamento in questione ai fini di un maggiore approfondimento.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda sulla proposta del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che, non essendovi obiezioni, l'emendamento 1.5029 e il subemendamento ad esso riferito si intendono accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere favorevole sull'emendamento 1.5030 del Governo.

  La Commissione approva l'emendamento 1.5030 del Governo (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita al ritiro dei subemendamenti Zanetti 0.1.5031.1 e Colletti 0.1.5031.2. Esprime quindi parere favorevole sull'emendamento 1.5031 del Governo.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Zanetti 0.1.5031.1 e Colletti 0.1.5031.2 ed approva l'emendamento 1.5031 del Governo (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere favorevole sugli emendamenti 1.5032 e 1.5033 del Governo.

  Il viceministro Stefano FASSINA raccomanda l'approvazione degli emendamenti 1.5032 e 1.5033 del Governo.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 1.5032 e 1.5033 del Governo (vedi allegato).

Pag. 197

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere favorevole sul subemendamento Misuraca 0.1.5034.1 e sull'emendamento 1.5034 del Governo.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello espresso dal relatore, raccomandando l'approvazione dell'emendamento 1.5034 del Governo.

  Laura CASTELLI (M5S) esprime una posizione del tutto contraria sull'emendamento del Governo 1.5034, sottolineando come, ancora una volta, non si adotti una posizione netta sul tema dell'esternalizzazione dei servizi.

  Guido GUIDESI (LNA) esprime un giudizio decisamente contrario sull'emendamento in esame chiedendo, altresì, al Governo un chiarimento circa le sorti della procedura di gara ancora in corso, ad esempio, nella regione Puglia.

  Il viceministro Stefano FASSINA rassicura sul fatto che la proposta emendativa in esame non sospende le procedure di gara avviate né tanto meno potrebbe bloccare quelle già concluse. Si tratta semplicemente di una soluzione che viene incontro alle conseguenze di carattere sociale derivanti dal minor utilizzo di personale nell'esecuzione dei contratti in essere presso le istituzioni scolastiche.

  Teresa BELLANOVA (PD) ritiene che l'emendamento in oggetto sia utile al fine di fare fronte a molte situazioni venutesi a creare nelle regioni del Centro-Sud in cui, a seguito delle procedure di gara indette, i lavoratori impiegati nei servizi di pulizia delle istituzioni scolastiche rischiano di subire una decurtazione degli stipendi percepiti, già molto bassi, come conseguenza indiretta del fatto che lo Stato consente di esperire le gare con un forte ribasso.

  Guido GUIDESI (LNA) chiede un chiarimento in quanto, dalle rassicurazioni fornite dal viceministro Fassina, sembrerebbe che l'emendamento in esame non troverebbe applicazione nei confronti delle gare già indette, mentre sulla base dell'intervento svolto dal deputato Bellanova sembrerebbe vero il contrario.

  Il viceministro Stefano FASSINA ribadisce che l'eventuale approvazione dell'emendamento del Governo non avrebbe nessun riflesso sulle gare d'appalto in corso ovvero già concluse e che, pertanto, le considerazioni svolte dal deputato Bellanova costituiscono un auspicio.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, con distinte votazioni, il subemendamento Misuraca 0.1.5034.1 e l'emendamento 1.5034 del Governo, come modificato dal subemendamento Misuraca 0.1.5034.1 (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che il relatore ha presentato una proposta di riformulazione dell'emendamento del Governo 1.5022, precedentemente accantonato.

  Il viceministro Stefano FASSINA accetta la riformulazione dell'emendamento 1.5022 del Governo.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, ribadisce l'invito al ritiro di tutti i subemendamenti all'emendamento 1.5022 del Governo.

  La Commissione respinge quindi i subemendamenti Capezzone 0.1.5022.4 e 0.1.5022.5.

  Giovanni PAGLIA (SEL) illustra i suoi subemendamenti 0.1.5022.1 e 0.1.5022.2, evidenziandone le finalità.

  La Commissione respinge i subemendamenti Paglia 0.1.5022.1 e 0.1.5022.2. Respinge inoltre il subemendamento Capezzone 0.1.5022.3.

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  Raffaello VIGNALI (NCD) ritira il subemendamento Misuraca 0.1.5022.6, di cui è cofirmatario.

  La Commissione approva l'emendamento del Governo 1.5022 (Nuova formulazione) (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, comunica che il relatore sta per presentare ulteriori emendamenti che definiscono gran parte delle questioni rimaste aperte. Propone quindi una sospensione della seduta, al fine di convocare l'ufficio di presidenza della Commissione integrato dai rappresentanti dei gruppi, che definirà i tempi dell'ulteriore esame del provvedimento, fino al conferimento del mandato al relatore a riferire in Assemblea, nonché il termine per la presentazione di subemendamenti agli emendamenti preannunciati dal relatore.

  La seduta, sospesa alle 15.15, riprende alle 17.55.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che si riprenderà ora i lavori con l'esame dell'emendamento 1.5013 del Governo, precedentemente accantonato, sul quale il parere del relatore è favorevole, subordinatamente ad una sua riformulazione.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) fa presente che le modalità di esame del provvedimento continuano ad essere caotiche e rischiano di non permettere la conclusione dell’iter entro il termine prefissato.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che non sono in ballo questioni politiche, ma si tratta semplicemente di mettere ordine nei fascicoli, al fine di evitare di incorrere in errori di coordinamento del testo. Ritiene che si possa comunque procedere speditamente verso l'approvazione del provvedimento.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento 1.5013 del Governo, come riformulato (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, ricorda che il parere del relatore e del Governo è favorevole sull'emendamento 1.5010 del Governo, subordinatamente ad una sua riformulazione. Ricorda altresì di aver invitato al ritiro dei subemendamenti, altrimenti il parere s'intenderebbe contrario.

  Il sottosegretario Stefano FASSINA ricorda che il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.

  Dalila NESCI (M5S), intervenendo sull'emendamento 1.5010 del Governo, osserva che esso non fa altro che proseguire le logiche assistenzialiste messe in campo dai Governi fino ad oggi in materia di LSU, che hanno portato spesso a concedere sussidi a determinate categorie di lavoratori, senza preoccuparsi di garantire loro una effettiva formazione e riqualificazione. Pur facendo salva l'esigenza di garantire un pagamento degli arretrati a tali lavoratori, estendendo in ogni caso l'applicazione di tali misure agli LSU di tutte le regioni, giudica necessario, quindi, porre fine a tali pratiche di scambio, che non fanno altro che porre il Meridione in condizioni di arretratezza, favorendone lo sfruttamento e inducendo le persone più preparate ad emigrare. Chiede, in conclusione, al Governo di rendere contro di come saranno impiegate le risorse stanziate dalla proposta emendativa in oggetto.

  Ferdinando AIELLO (SEL) esprime un orientamento favorevole sull'emendamento del Governo 1.5010, così come riformulato, facendo presente che lo scopo è quello di ridare dignità a lavoratori che, pur in assenza di diritti assicurativi e previdenziali, prestano un servizio essenziale nell'ambito delle pubbliche amministrazioni. Si tratta, a suo avviso, di stabilizzarli – così come accaduto in altre regioni – evitando così un loro impiego «in nero», che li espone alla totale assenza di tutele.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) fa presente che l'emendamento del Governo in Pag. 199esame si pone in controtendenza rispetto alle logiche assistenzialiste, dal momento che regolarizza importanti lavoratori della pubblica amministrazione che offrono da anni un servizio fondamentale alla collettività. Fatto notare che in tal modo si ripristinano condizioni di normalità democratica nel Meridione, rileva che altri gruppi, invece, come è dimostrato dai loro interventi, si battono per mantenere il Sud separato dal resto nella Nazione.

  Guido GUIDESI (LNA), intervenendo sul suo subemendamento 0.1.5010.4, ne illustra il contenuto, raccomandandone l'approvazione. Ritiene che l'emendamento del Governo dia continuità a logiche di assistenzialismo, non specificando, peraltro, chi e in che modo si prenderà carico di tali lavoratori.

  Rocco PALESE (FI-PdL) manifesta preoccupazione per la tenuta finanziaria del Paese, alla luce di una serie di interventi settoriali che rischiano di generare oneri eccessivi, minando gli equilibri finanziari faticosamente raggiunti con grandi sacrifici.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge il subemendamento Guidesi 0.1.5010.4

  Dalila NESCI (M5S), intervenendo sul subemendamento 0.1.5010.3, di cui è cofirmataria, ne illustra il contenuto rilevando che esso, se da un lato mira a garantire il pagamento degli arretrati a favore degli LSU di tutte le regioni (per gli anni 2012 e 2013), dall'altro prevede il divieto di stipulare nuove convenzioni, affinché si ponga un freno ad una loro assunzione indiscriminata e senza limiti. Rileva altresì che la presente proposta emendativa prevede, prevedendo l'utilizzo di risorse inutilizzate, l'obbligo per gli enti pubblici di bandire concorsi per soddisfare le carenze di organico – individuate dal Ministro per la pubblica amministrazione – nel rispetto di quanto stabilito dall'ultimo decreto-legge adottato in materia di pubblica amministrazione, nella prospettiva di risolvere la questione in maniera definitiva.

  Bruno CENSORE (PD) osserva che l'impiego degli LSU non è stato favorito da leggi regionali, ma da provvedimenti nazionali, che ne prevedevano l'utilizzo sulla base dell'avvio di specifici progetti. Fa notare che, con il blocco del turn over, tali lavoratori hanno assunto un ruolo sempre più importante, finendo addirittura per rivestire significative responsabilità amministrative, pur in assenza delle necessarie tutele assicurative e previdenziali. Si tratta, a suo avviso, di riconoscerne la posizione assunta all'interno della pubblica amministrazione, regolarizzandoli – così come avvenuto per gli LSU di altre regioni – e ridando loro la dignità che meritano.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) ritiene che l'emendamento in questione non sia accettabile sotto il profilo etico, dal momento che il blocco del turn over non interessa solamente la regione Calabria.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Nuti 0.1.5010.3 e 0.1.5010.2.

  Federica DIENI (M5S), intervenendo sull'emendamento 1.5010 del Governo, precisa che il proprio gruppo è favorevole al pagamento degli arretrati ma non alla stabilizzazione di tali lavoratori. Ritiene, infatti, che le risorse stanziate potrebbero essere destinate utilmente ad altre iniziative che si rivolgano a tutti indistintamente.

  Giuseppe GALATI (FI-PdL) preannuncia il suo voto favorevole sull'emendamento 1.5010 del Governo.

  La Commissione approva l'emendamento 1.5010 del Governo (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, riprende l'esame degli emendamenti in precedenza accantonati. Comunica, quindi, Pag. 200che il gruppo Partito Democratico ha segnalato l'emendamento Oliverio 1.474, interamente soppressivo del comma 17, in sostituzione dell'emendamento Castricone 1.932.

  Marco CAUSI (PD) richiama all'attenzione della presidenza gli emendamenti accantonati Fragomeli 1.2263, riferito al comma 355, e Lodolini 1.2352, riferito al comma 84.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, segnala che gli emendamenti riferiti al comma 20 devono intendersi assorbiti dall'emendamento 1.5002 del Governo, già approvato. Con riferimento al comma 33, evidenzia che l'emendamento Crippa 1.1491 è stato assorbito dall'emendamento 1.4031 del relatore, mentre per l'emendamento Fantinati 1.1411 non è ancora stata completata la riformulazione. Segnala, inoltre, che l'emendamento Abrignani 1.2299 è stato assorbito dall'emendamento 1.4002 del relatore. Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Castricone 1.932, relativo al comma 40.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere favorevole sull'emendamento Castricone 1.932.

  Antonio CASTRICONE (PD) illustra l'emendamento 1.932, a sua prima firma, finalizzato a fronteggiare la grave emergenza idrogeologica riguardante il bacino del fiume Pescara, raccomandandone l'approvazione.

  Bruno TABACCI (Misto-CD) esprime disappunto per il parere favorevole sull'emendamento 1.932, in considerazione del fatto che la questione dell'emergenza dovute a calamità naturali è già stata ampiamente esaminata dalla Commissione nell'ambito dell'emendamento che ha previsto un apposito fondo da destinare alle situazioni segnalate da tutte le regioni.

  Generoso MELILLA (SEL) ritiene che il Governo abbia espresso un parere favorevole sull'emendamento in questione a causa della situazione di assoluta emergenza determinatasi in seguito alla recente esondazione del fiume Pescara.

  Il viceministro Stefano FASSINA sottolinea come, durante l'esame del provvedimento al Senato, il tema della prevenzione delle calamità naturali sia stato ampiamente discusso. Evidenzia, quindi, che il caso di specie è una situazione in cui è possibile fare prevenzione e per questo il Governo ha espresso un parere favorevole.

  Guido GUIDESI (LNA) manifesta contrarietà per una situazione che potrebbe costituire un precedente preoccupante.

  Paola DE MICHELI (PD) sottolinea come in Commissione vi sia stata un'ampia disponibilità da parte di tutti i parlamentari a far confluire in un unico fondo le richieste provenienti da diverse regioni, garantendo in tal modo le esigenze di tutti i territori e individuando un percorso lineare.

  Laura CASTELLI (M5S) ritiene tale situazione inaccettabile, giacché da parte di tutti si era convenuto di non far votare singolarmente emendamenti riferiti a determinati eventi calamitosi.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI interviene sull'emendamento Castricone 1.932, sottolineando l'importanza della realizzazione delle infrastrutture ivi indicate nel porto di Pescara, necessarie a porre rimedio ad una situazione resa difficile da interventi sbagliati effettuati 30-40 anni fa, con la costruzione di una diga foranea. Rileva che, ove non si intervenisse celermente, sarebbero necessari diversi milioni di euro solo per dragare il fondo del bacino. Suggerisce quindi di ritirare il predetto emendamento e di trasformarlo in un ordine del giorno indirizzato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il quale è competente nella realizzazione di opere che, in questo caso, non sono localistiche bensì di rilievo nazionale.

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  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) dichiara di dissentire a livello metodologico, in quanto il Governo non può utilizzare la legge di stabilità come la cosiddetta «legge mancia», individuando determinate infrastrutture pubbliche verso le quali destinare le risorse disponibili.

   Francesco BOCCIA, presidente, dopo aver ricordato che il sottosegretario Legnini ha invitato il presentatore a ritirare l'emendamento Castricone 1.932 e a trasformarlo in un ordine del giorno, chiarisce che è nell'ordine delle cose che alcuni emendamenti accantonati siano approvati, altri siano ritirati e altri ancora siano respinti.

  Gianluca VACCA (M5S), con riferimento all'emendamento Castricone 1.932, rileva come gli interventi necessari nella città di Pescara non siano da individuare solo in relazione al suo porto, bensì anche con riferimento ad altre infrastrutture della città, la quale per anni è stata gestita in maniera inadeguata.

  Antonio CASTRICONE (PD), accettando l'invito del rappresentante del Governo, ritira il suo emendamento 1.932 per trasformarlo in un ordine del giorno di indirizzo al Governo.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, con riferimento al comma 49, precisa che l'emendamento Garofalo 1.3170, precedentemente accantonato, verrebbe assorbito dall'approvazione dell'emendamento 1.4031 del relatore. Con riferimento poi agli emendamenti al comma 52, osserva che sarebbero assorbiti dalle proposte emendative del relatore. Con riferimento poi al comma 66, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti 1.3338 della VIII Commissione e Braga 1.800, precedentemente accantonati.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione approva gli identici emendamenti 1.3338 della VIII Commissione e Braga 1.800 (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa presente che sarebbero assorbiti dalle proposte emendative del relatore l'emendamento De Micheli 1.891 al comma 70 e l'emendamento Latronico 1.2653 al comma 73. Propone inoltre di accantonare ulteriormente gli emendamenti ai commi 74 e 75.

  Guido GUIDESI (LNA) paventa che le proposte emendative ai suddetti commi 74 e 75, ove ulteriormente accantonate, potrebbero non essere poste in votazione in tempo utile.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, dichiara la propria volontà di far porre in votazione tutti gli emendamenti accantonati, ove non assorbiti da emendamenti del relatore.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) chiede che si votino subito gli emendamenti riferiti ai commi 74 e 75.

   Francesco BOCCIA, presidente, auspica che tutte le proposte emendative non ancora esaminate e non assorbite o precluse siano poste in votazione prima del conferimento del mandato al relatore.

  Laura CASTELLI (M5S) chiede che vengano votati tutti gli emendamenti accantonati.

   Francesco BOCCIA, presidente, ritiene che tranne gli emendamenti assorbiti o preclusi, tutti gli altri saranno posti in votazione.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, si impegna a far porre in votazione tutti gli emendamenti accantonati e non assorbiti o preclusi, anche se questo dovesse comportare un allungamento dei tempi dell'esame in sede referente.

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   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, gli emendamenti riferiti ai commi 74 e 75 devono intendersi ulteriormente accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, con riferimento agli emendamenti al comma 76, considera l'emendamento Capezzone 1.566 assorbito dall'emendamento del Governo 1.5022. In relazione poi al comma 83, ritiene che l'emendamento Bobba 1.492 sarebbe assorbito da un altro analogo presentato dal relatore. Con riferimento inoltre agli emendamenti riferiti al comma 84, ritiene che gli identici emendamenti Lodolini 1.2352, Locatelli 1.938, Moretti 1.937, Sbrollini 1.80, Chiarelli 1.1628, Biasotti 1.1279, Mura 1.841, Cani 1.145, Donati 1.126, Alfreider 1.363 e Locatelli 1.938 sarebbero assorbiti dalle analoghe proposte emendative del relatore. In relazione poi al comma 87, invita al ritiro, per motivi di copertura finanziaria, degli identici emendamenti 1.3332 della VIII Commissione, Fauttilli 1.1707 e Tino Iannuzzi 1.449.

  Chiara BRAGA (PD), in qualità di cofirmataria, ritira l'emendamento Tino Iannuzzi 1.449, preannunciando la sua trasformazione in un ordine del giorno di indirizzo al Governo.

  La Commissione respinge quindi per l'Aula gli identici emendamenti 1.332 della VIII Commissione e Fauttilli 1.707.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, con riferimento al comma 118 avverte che l'emendamento Pizzolante 1.481 sarebbe assorbito dalle proposte emendative del relatore. Propone quindi l'ulteriore accantonamento dell'emendamento Bobba 1.866.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Bobba 1.866 deve intendersi ulteriormente accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, con riferimento al comma 127, osserva che l'emendamento Gnecchi 1.967 sarebbe assorbito dalle proposte emendative del relatore. Presenta inoltre, in relazione al comma 130, una riformulazione dell'emendamento 1.3307 della XII Commissione. Sempre con riferimento al comma 130, ritiene che gli emendamenti Zampa 1.2503 e Misuraca 1.3425 sarebbero assorbiti dalle proposte emendative del relatore.

  Andrea CECCONI (M5S), interviene sull'emendamento Zampa 1.2503, chiedendo che se ne chiarisca la portata.

  Donata LENZI (PD) osserva che lo stesso incrementa, in una qualche misura, le risorse del Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza destinate ai comuni.

  Chiara SCUVERA (PD), in qualità di cofirmataria, illustra i contenuti dell'emendamento Zampa 1.2503.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, con riferimento al comma 132 considera assorbito dalle proposte emendative del relatore l'emendamento Capodicasa 1.3005.

   Francesco BOCCIA, presidente, annuncia il ritiro dell'emendamento Capodicasa 1.3005.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, osserva che tutti gli emendamenti riferiti ai commi 133, 136, 139, 141 e 165 già accantonati sarebbero assorbiti dalle proposte emendative del relatore. Propone inoltre l'ulteriore accantonamento dell'emendamento Rubinato 1.2338.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Rubinato 1.2338 deve intendersi ulteriormente accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, in relazione al Pag. 203comma 167, intervenendo sull'emendamento Coscia 1.633, in materia di provvidenze all'editoria, osserva che vi è un impegno del Governo a finanziare il relativo fondo nel primo semestre del 2014. Invita pertanto i presentatori al ritiro del predetto emendamento, confidando nel citato impegno governativo.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Coscia 1.633 è stato ritirato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame delle proposte emendative riferite al comma 132 precedentemente accantonate, dichiara che l'emendamento Capodicasa 1.3005 sarebbe assorbito da un emendamento del relatore già presentato su analoga materia.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Capodicasa 1.3005 deve intendersi ulteriormente accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame degli emendamenti precedentemente accantonati riferiti ai commi 133, 136, 139, 141 e 165, ritiene che sarebbero assorbiti dalle proposte emendative del relatore su analoga materia.
  Propone invece un ulteriore breve accantonamento della proposte emendativa Rubinato 1.2338 riferita al comma 166, che necessità di un approfondimento al fine di essere riformulata.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Rubinato 1.2338 deve intendersi ulteriormente accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame delle proposte emendative riferite al comma 167 precedentemente accantonate, dichiara che sarebbero assorbiti da emendamenti presentati dal relatore sulla medesima materia gli emendamento Peluffo 1.788, Palese 1.1106 e 1.1091 e Leone 1.3229.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame delle proposte emendative riferite al comma 130 precedentemente accantonate, esprime parere favorevole sull'emendamento 1.3307 della XII Commissione, purché riformulato. Al fine di riformularne sostanzialmente il contenuto, presenta l'emendamento 1.4032. Dichiara altresì che sarebbero assorbiti da sue proposte emendative già presentate sulla medesima materia gli emendamenti Zampa 1.2503 e Misuraca 1.3425.

  Paola DE MICHELI (PD) ringrazia per il segnale di attenzione che viene dato dal relatore e dal Governo nella riformulazione dell'emendamento che prevede il rifinanziamento del Fondo di solidarietà comunale che destina risorse per i minori non accompagnati.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) ricorda alla Commissione la questione del rifinanziamento del Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza che negli emendamenti presentati dal relatore riceve un incremento di risorse molto limitato, sulla cui esigua entità chiede un supplemento di riflessione da parte del Governo.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere favorevole sull'emendamento 1.4032 del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 1.4032 del relatore (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 183 e delle relative proposte emendative precedentemente accantonate, dichiara che sarebbero assorbiti da emendamenti presentati dal relatore sulla medesima materia gli identici emendamenti Palese 1.3273, Pizzolante 1.487 e 1.483, Palese 1.3274 e Ruocco 1.1391.

Pag. 204

  Laura CASTELLI (M5S) ritiene necessario che il relatore e il presidente chiariscano una volta per tutte il significato della parola «assorbito» che viene utilizzata per dichiarare in qualche modo precluse le proposte emendative precedentemente accantonate.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, osserva che, sebbene non sempre gli emendamenti appena citati possano tecnicamente ritenersi preclusi o assorbiti, tuttavia gli emendamenti presentati dal relatore sono volti sostanzialmente a recepirne in tutto o in parte il contenuto.

  Francesco BOCCIA, presidente, propone alla Commissione di passare all'esame delle proposte emendative riferite al comma 195, precedentemente accantonate.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone una riformulazione dell'emendamento Fiano 1.2164, relativo alla Fondazione sulla Shoah.
  Con riferimento alle proposte emendative riferite ai commi 204, 207 e 218 precedentemente accantonate, dichiara che sarebbero assorbiti da proposte emendative presentate dal relatore su analoga materia gli emendamenti Giacomelli 1.2213, Leone 1.3147 e gli identici emendamenti 1.3278 della II Commissione e Ferranti 1.2731.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  Laura CASTELLI (M5S) ricorda alla Commissione il rispetto dei principi contenuti della legge di contabilità in materia di contenuto proprio della legge di stabilità in esame e segnala che si continuano a votare emendamenti di natura microsettoriale.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), nel condividere le considerazioni svolte dalla collega Castelli, stigmatizza il contenuto dell'emendamento Leone 1.3147, che reca un finanziamento a favore dell'Orchestra di Verona.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, ritornando all'esame dell'emendamento Fiano 1.2164 precedentemente accantonato nella nuova formulazione, ne raccomanda l'approvazione.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), intervenendo nuovamente sul carattere microsettoriale degli emendamenti sui quali il relatore ha espresso parere favorevole, chiede chiarimenti sul progetto Binario 21 e più in generale sul finanziamento previsto per la Fondazione memoriale per la Shoah di Milano nonché per lo stanziamento attribuito al Centro di documentazione ebraica contemporanea.

  Emanuele FIANO (PD), nell'accogliere la proposta di riformulazione del relatore, segnala alla Commissione che il finanziamento contenuto nella proposta emendativa a sua prima firma è destinato a un centro di documentazione di importanza internazionale unico al mondo nel suo genere e che il rifinanziamento è destinato ad una legge dello Stato già in vigore.

  La Commissione approva l'emendamento Fiano 1.2164, come riformulato (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 220, propone di riformulare l'emendamento Oliverio 1.1127, identico all'emendamento 1.3378 della XIII Commissione, nel senso di sopprimere le parole da «al primo periodo» fino a «46,5 milioni e,» e di sostituire le parole da «e per i prodotti agricoli» fino alla fine del testo con le seguenti: «e agricole».

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Luca SANI (PD) accetta la riformulazione dell'emendamento Oliverio 1.1127, di cui è cofirmatario.

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  La Commissione approva l'emendamento Oliverio 1.1127, come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Oliverio 1.1127, come riformulato, risulta assorbito l'emendamento 1.3378 della XIII Commissione. Passando al comma 221, avverte altresì che gli identici emendamenti 1.3339 della VIII Commissione, Rigoni 1.135, e Mariani 1.896 sarebbero assorbiti a seguito a seguito dell'approvazione di un emendamento del relatore presentato sulla stessa materia.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 221, propone di riformulare l'emendamento Mariani 1.899, identico all'emendamento 1.3346 della VIII Commissione, nel senso di sopprimere le parole da: «Al fine di assicurare» fino alla fine del testo.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Raffaella MARIANI (PD), nel prendere atto della proposta di riformulazione del relatore, ritira il proprio emendamento 1.899.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento 1.3346 della VIII Commissione si intende respinto per l'Aula.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 248, propone di riformulare l'emendamento Braga 1.823, identico all'emendamento 1.3372 della VIII Commissione, nel senso di aggiungere dopo le parole da: «sono destinate» la seguente: «prioritariamente».

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Alberto ZOLEZZI (M5S) invita il relatore e il Governo a riconsiderare il parere testè espresso, nel senso di esprimersi favorevolmente sul testo degli emendamenti in questione, così come formulati dai presentatori.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa presente di non poter accedere all'invito del deputato Zolezzi, dato che l'eventuale approvazione degli identici emendamenti 1.3372 della VIII Commissione e Braga 1.823, ove non riformulati nel senso indicato, comporterebbe problemi nel rapporto con l'altro ramo del Parlamento, che ha introdotto la norma di cui al comma 248.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) chiede al relatore di chiarire meglio il significato delle sue dichiarazioni.

  Alessandro BRATTI (PD), nel sottolineare che la problematica della prevenzione del dissesto idrogeologico del territorio costituisce ormai una vera priorità nazionale, ritiene che il tema dei rapporti fra i due rami del Parlamento non possa costituire ostacolo per l'approvazione degli emendamenti in questione, nel loro testo originario o, tutt'al più, nel testo riformulato proposto dal relatore.

  Laura CASTELLI (M5S), nell'associarsi alle considerazioni del collega Bratti, ritiene che introdurre una finalizzazione alla utilizzazione delle risorse di cui al comma 248 non possa e non debba costituire motivo di alcun conflitto con il Senato.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI, pur condividendo le ragioni che sono alla base della presentazione delle proposte emendative in questione, ritiene che ove si fosse voluto introdurre una nuova finalizzazione delle risorse di cui al comma 248, la strada corretta sarebbe dovuta essere quella di una modifica della disposizione Pag. 206di cui all'articolo 13, comma 3-quater, del decreto-legge n. 112 del 2008 e non del comma 248 del provvedimento in esame.

  Giovanni PAGLIA (SEL), verificate le finalità del Fondo di cui al richiamato articolo 13 del decreto-legge n. 112 del 2008, ritiene che non vi sia alcuna contraddizione fra quella norma e le proposte emendative in esame.

  Rocco PALESE (FI-PdL) giudica favorevolmente la proposta di riformulazione degli identici emendamenti 1.3372 della VIII Commissione e Braga 1.823.

  Chiara BRAGA (PD) accetta la proposta di riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 1.823 avanzata dal relatore.

  La Commissione approva, quindi, l'emendamento Braga 1.823, come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Braga 1.823 (Nuova formulazione), risulta assorbito l'emendamento 1.3372 della VIII Commissione. Passando, quindi, al comma 249, avverte che gli identici emendamenti Vignali 1.2956 e Bruno Bossio 1.2436 sarebbero assorbiti da un emendamento del relatore sulla stessa materia.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 260, si rimette alla Commissione sugli identici emendamenti Misiani 1.55 e De Micheli 1.1229.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Antonio MISIANI (PD) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 1.55, sottolineando che esso mira a dare applicazione ad una sentenza che ha fatto chiarezza in tema di affidamento dei lavori per la fornitura degli scontrini del Lotto.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI), preliminarmente denuncia il fatto che gli identici emendamenti Misiani 1.55 e De Micheli 1.1229, che riproducono il testo di emendamenti dichiarati inammissibili al Senato, dopo essere stati dichiararti inammissibili dal presidente della Commissione nella seduta del 10 dicembre scorso, sono stati inspiegabilmente riammessi in seguito. Quanto al contenuto dei medesimi emendamenti, rileva che gli stessi intervengono negativamente su una questione delicata, che riguarda lo svolgimento di complesse attività tradizionalmente svolte dal Poligrafico dello Stato. Preannuncia quindi il voto contrario sugli identici emendamenti Misiani 1.55 e De Micheli 1.1229.

  Paola DE MICHELI (PD) manifesta la disponibilità a ritirare l'emendamento a sua firma 1.1229, a condizione che il Governo si impegni a convocare in tempi brevissimi un tavolo tecnico, con la partecipazione dei rappresentanti delle aziende e dei lavoratori coinvolti, al fine di trovare rapidamente una soluzione positiva alla questione oggetto della propria proposta emendativa.

  Rocco PALESE (FI-PdL) ritiene che un'iniziativa del Governo, nei termini indicati dalla collega De Micheli, costituisca la soluzione migliore per la questione in esame.

  Antonio MISIANI (PD), nel ribadire le finalità della proposta emendativa, a sua prima firma 1.55, chiede al Governo di esprimersi con chiarezza sul percorso indicato dalla collega De Micheli.

  Il viceministro Stefano FASSINA conviene, anzitutto, sulla delicatezza della questione oggetto delle proposte emendative in esame. Rileva inoltre, che la ricostruzione della vicenda prospettata dal deputato Di Gioia è veritiera, ma, al tempo stesso, incompleta. Giudicando, tuttavia, positivamente la proposta avanzata dalla deputata De Micheli, si impegna formalmente a convocare entro il prossimo mese Pag. 207di gennaio un incontro fra le parti presso il Ministero dell'economia, al fine di risolvere le pendenza in corso e di scongiurare ogni rischio di conseguenze negative per i lavoratori coinvolti.

  Guido GUIDESI (LNA) auspica che i presentatori degli emendamenti in esame insistano per la loro votazione, al fine di fare chiarezza in modo definitivo sulla vicenda.

  Paola DE MICHELI (PD), alla luce degli impegni assunti dal viceministro Fassina, ritira l'emendamento a sua firma 1.1229.

  Antonio MISIANI (PD) ritira l'emendamento a suo prima firma 1.55, formulando un vivo auspicio che, anche grazie all'impegno del viceministro Fassina, la questione possa risolversi positivamente in tempi rapidissimi.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI) ringrazia i colleghi De Micheli e Misiani per la sensibilità dimostrata, auspicando che l'iniziativa annunciata dal viceministro Fassina possa concludersi positivamente.

  Francesco BOCCIA, presidente, relativamente al comma 265, avverte che gli identici emendamenti 1.3310 della IV Commissione e Rossi 1.1725 risultano assorbiti dall'approvazione dell'emendamento 1.5020 del relatore. Avverte altresì, con riferimento al successivo comma 282, che l'emendamento Pagano 1.153 e gli identici emendamenti Crimì 1.2886 e Prataviera 1.2570 devono sarebbero assorbiti da un emendamento del relatore sulla stessa materia.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 284, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Cecconi 1.1236.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Andrea CECCONI (M5S) chiede al relatore chiarimenti in merito al parere testè espresso sull'emendamento, a sua prima firma, 1.1236.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, conferma il parere già espresso sull'emendamento Cecconi 1.1236.

  Donata LENZI (PD) fornisce alcune precisazioni sulle ragioni che hanno indotto il relatore a chiedere il ritiro dell'emendamento Cecconi 1.1236.

  Andrea CECCONI (M5S) insiste per la votazione dell'emendamento a sua prima firma 1.1236.

  La Commissione respinge l'emendamento Cecconi 1.1236.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, comunica che gli identici emendamenti 1.3402 della I Commissione e 1.2052 Fiano, relativi al comma 305, risultano assorbiti dall'emendamento 1.5026 del Governo. In relazione al comma 308, avverte che l'emendamento Aiello 1.2926 risulta assorbito dall'emendamento 1.5010 del Governo. In relazione al comma 309, fa presente che risultano assorbiti gli emendamenti Laffranco 1.1129 e Fiano 1.2126. Fa altresì presente che è in corso di elaborazione una riformulazione dell'emendamento Fiano 1.2129, identico all'emendamento 1.3407 della I Commissione. Esprime infine parere favorevole sugli identici emendamenti 1.3408 della I Commissione e Fiano 1.2131.

  Il sottosegretario Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Barbara SALTAMARTINI (NCD) sottoscrive l'emendamento Fiano 1.2131.

  La Commissione approva gli identici emendamenti 1.3408 della I Commissione e Fiano 1.2131 (vedi allegato 1).

Pag. 208

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Fiano 1.2056, riferito al comma 310 e precedentemente accantonato, risulta ritirato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, avverte che risultano assorbiti tutti gli emendamenti accantonati, relativi ai commi 312, 317 e 321. Rileva inoltre che l'emendamento De Micheli 1.2183, relativo al comma 326, risulta assorbito da un emendamento approvato di contenuto analogo.
  Propone quindi di riformulare l'emendamento Fiano 1.2129, identico all'emendamento 1.3407 della I Commissione, nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Fiano 1.2129, come riformulato (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento 1.3407 della I Commissione risulta pertanto assorbito.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, rileva l'opportunità di procedere all'esame delle proposte emendative riferite al comma 439, unitamente all'emendamento del relatore riferito alla stessa materia. Fa presente altresì che tutti gli emendamenti accantonati relativi ai commi 442, 450, 476, 477, 480 e 489 risultano assorbiti o preclusi da emendamenti precedentemente approvati. In relazione al comma 355, fa presente di essere ancora in attesa di una proposta di riformulazione da parte del Governo dell'emendamento Fragomeli 1.2263, che tratta dell'importante questione delle gestioni associate dei comuni.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI, nel ritenere condivisibile il contenuto dell'emendamento Fragomeli 1.2263, avverte che è imminente il perfezionamento della proposta di riformulazione.

  Angelo RUGHETTI (PD), in relazione al suo emendamento 1.3424, relativo al comma 479, per la cui votazione dichiara di non insistere , invita il Governo ad affrontare con altro provvedimento la questione della cosiddetta mini rata IMU e del pagamento della TASI per gli immobili esenti dall'IMU.

  Rudi Franco MARGUERETTAZ (LNA) chiede chiarimenti in ordine all'assorbimento del suo emendamento 1.2247, relativo al comma 336.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, precisa che in effetti l'emendamento non risulta assorbito, ma invita comunque il presentatore al suo ritiro.

  Rudi Franco MARGUERETTAZ (LNA) ritira l'emendamento a sua firma 1.2247.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, comunica che risultano assorbiti tutti gli emendamenti relativi al comma 505. In relazione al comma 522, fa presente che risulta in buona parte assorbito l'emendamento Garavini 1.2385. Per la parte restante, propone una riformulazione del predetto emendamento, al fine di rendere discrezionale le agevolazioni dei comuni a favore degli iscritti all'AIRE.

  Laura GARAVINI (PD) afferma la propria disponibilità alla riformulazione proposta dal relatore. Ricorda altresì che il Governo si era impegnato ad estendere l'esenzione per la prima casa anche per i residenti all'estero. Invita pertanto a provvedere quanto prima in questa direzione.

  Andrea CECCONI (M5S) chiede chiarimenti in ordine alla proposta di esaminare gli emendamenti relativi al comma 439, unitamente all'emendamento del relatore relativo alla stessa materia.

   Francesco BOCCIA, presidente, assicura che tali emendamenti saranno comunque votati.

Pag. 209

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, in relazione al comma 524, esprime parere favorevole relativamente agli identici emendamenti 1.3418 della I Commissione e Porta 1.3419, anche in considerazione del fatto che la medesima scelta è condivisa sia dalla Commissione attività produttive che dai parlamentari eletti all'estero.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI rileva la necessità di utilizzare un breve lasso di tempo per verificare le modalità di copertura e la possibilità di una riformulazione.

  Laura GARAVINI (PD), con riferimento all'emendamento 1.3419, di cui è cofirmataria, evidenzia l'alto valore simbolico dell'incremento, seppure di lieve entità, del contributo per la internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, alla luce dei tagli operati negli anni passati. Auspica pertanto l'approvazione delle predette proposte emendative.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, illustra la proposta di riformulazione dell'emendamento Garavini 1.2385 (vedi allegato 1), riferito al comma 522 e precedentemente accantonato.

  Laura GARAVINI (PD) accetta la riformulazione proposta dal relatore.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere favorevole sulla riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Garavini 1.2385, come riformulato (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, illustra la proposta di riformulazione dell'emendamento Fragomeli 1.2263 (vedi allegato 1), riferito al comma 355 e precedentemente accantonato.

  Marco CAUSI (PD) chiede chiarimenti in merito alla necessità di un provvedimento di rango legislativo per disciplinare la materia.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa presente che, essendo stato presentato un emendamento specifico al disegno di legge in esame, si è pensato evidentemente di intervenire con un atto legislativo.

  Angelo RUGHETTI (PD) si dichiara a favore di una soluzione che prevede di demandare al Ministero competente il compito di risolvere la questione sul piano amministrativo.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI, pur ritenendo possibile un intervento in via amministrativa, ritiene che una soluzione legislativa di chiusura possa sgombrare il campo da ogni dubbio.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI concorda con il relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Fragomeli 1.2263, come riformulato (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere favorevole sull'emendamento Porta 1.3419, identico all'emendamento 1.3418 della X Commissione, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere favorevole in ordine alla riformulazione proposta dal Governo.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che i presentatori accettano la riformulazione proposta dal relatore e dal Governo.

  La Commissione approva l'emendamento Porta 1.3419, come riformulato (vedi allegato 1).

Pag. 210

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento 1.3418 della X Commissione si intende assorbito dall'emendamento Porta 1.3419 (Nuova formulazione), testè approvato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere favorevole sull'emendamento Fantinati 1.1411, precedentemente accantonato e riferito al comma 33, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI concorda con la riformulazione proposta dal relatore.

  Mattia FANTINATI (M5S) accetta la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Fantinati 1.1411, come riformulato (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Prodani 1.1458, Oliverio 1.1474, Russo 1.357, Franco Bordo 1.663 e Franco Bordo 1.2980, precedentemente accantonati e riferiti al comma 17.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che i deputati Saltamartini, Oliverio, Palese, Mongiello intendono apporre la loro firma agli identici emendamenti in esame.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Prodani 1.1458, Oliverio 1.1474, Russo 1.357, Franco Bordo 1.663 e Franco Bordo 1.2980 (vedi allegato 1).

  Rocco PALESE (FI-PdL) stigmatizza il fatto che le proposte emendative riferite ai commi 74 e 75 non siano state ancora esaminate.

  Francesco BOCCIA, presidente, propone di sospendere brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 21.20, riprende alle 22.10.

  Francesco BOCCIA, presidente, comunica che sono stati presentati subemendamenti agli emendamenti del relatore 1.4021, 1.4022, 1.4023, 1.4024, 1.4025, 1.4026, 1.4027, 1.4028, 1.4029, 1.4030, 1.4031 (vedi allegato 2).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita al ritiro di tutti i subemendamenti presentati al proprio emendamento 1.4031, di cui raccomanda l'approvazione, ad eccezione dei seguenti, sui quali esprime parere favorevole: Misuraca 0.1.4031.4, a condizione che sia riformulato nel senso di limitare l'autorizzazione di spesa all'anno 2014 e di ridurne l'importo a 5,4 milioni di euro annui; Currò 0.1.4031.121; Mariani 0.1.4031.13, a condizione che sia riformulato; Giacomelli 0.1.4031.8 e Scanu 0.1.4031.1.

  Rocco PALESE (FI-PdL) chiede che si svolga un'unica votazione per i subemendamenti dei quali è stato chiesto il ritiro e un'altra su quelli in relazione ai quali il relatore ha espresso parere favorevole.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI-PdL) aggiunge la propria firma al subemendamento Misuraca 0.1.4031.4, così come riformulato su proposta del relatore.

  Mattia FANTINATI (M5S) illustra il suo subemendamento 0.1.4031.20, chiedendo al Governo e al relatore di riconsiderare la precedente richiesta di invito al ritiro.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, dichiara la sua disponibilità a riconsiderare in senso favorevole il suo parere sul subemendamento Fantinati 0.1.4031.20.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il parere favorevole testé Pag. 211espresso dal relatore sul subemendamento Fantinati 0.1.4031.20.

  Rocco PALESE (FI-PdL) dopo aver illustrato le finalità del suo subemendamento 0.1.4031.43, chiede chiarimenti sulle motivazioni dell'avviso contrario espresso dal relatore e dal Governo sullo stesso.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI), con riferimento al subemendamento Palese 0.1.4031.43, sottolinea come il problema sia costituito fondamentalmente dai tagli che determinano la chiusura delle emittenti locali private, limitando così il pluralismo dell'informazione.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, intervenendo sul subemendamento Palese 0.1.4031.43, osserva che nei casi in cui si sono create determinate condizioni si è potuto intervenire in taluni settori, con il necessario apporto del Governo.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI interviene sul subemendamento Palese 0.1.4031.43, dichiarando di condividere la tesi sottesa allo stesso sia da un punto di vista normativo sia con la finalità di dare una soluzione snella alle problematiche concernenti il settore della radioemittenza locale, che necessita di un finanziamento permanente e non di rifinanziamento di anno in anno. Rileva tuttavia che il predetto subemendamento necessita di una copertura finanziaria consistente, che in altri emendamenti è stata valutata in 110 milioni di euro nel triennio. Rileva poi che talvolta le risorse vengono prima finalizzate, per poi essere distolte verso altre destinazioni, citando a titolo di esempio la vicenda del cosiddetto 8 per mille del gettito IRPEF, destinato con successivi provvedimenti legislativi a finalità diverse da quelle originarie. Aggiunge poi che il gettito IVA è già destinato all'entrata del bilancio dello Stato e contabilizzato nei saldi di finanza pubblica.

  Giulio MARCON (SEL), con riferimento ad una interrogazione presentata al Ministero dell'economia e delle finanze, rileva come il viceministro Fassina avesse impegnato il Governo a ripristinare le risorse dell'8 per mille nella legge di stabilità per l'anno 2014, chiedendo quindi che questo impegno si concretizzi con atti conseguenti. Aggiunge quindi la propria firma al subemendamento Currò 0.1.4031.121.

  Federico GINATO (PD) esprime il proprio rammarico per il mancato accoglimento del suo subemendamento 0.1.4031.3, evidenziando la necessità di disporre fin da subito un aumento della tassazione nei confronti dei concessionari di giochi pubblici. Auspica comunque che la risoluzione a questo problema sia apportata attraverso il progetto di legge recante delega in materia fiscale, attualmente in corso di esame presso l'altro ramo del Parlamento.

  Marco CAUSI (PD) evidenzia con rammarico come il Governo non abbia voluto cogliere questa occasione per anticipare alcuni degli elementi di riforma contenuti nel disegno di legge delega in materia fiscale. In proposito segnala, in particolare, il subemendamento Ginato 0.1.4031.3, che si pone la finalità di rafforzare il regime concessorio eliminando un'ampia area grigia, che al momento non è regolamentata, costituita dai soggetti che, non essendo dotati di concessione, offrono comunque servizi di gioco.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) esprime amarezza nel verificare che anche nell'esame condotto alla Camera si stia riproponendo il metodo adottato nell'altro ramo del Parlamento, introducendo una serie infinita di interventi microsettoriale e localistici. Stigmatizza, al riguardo, l'assenza di una reale programmazione degli interventi di carattere economico da parte del Governo e un'assoluta mancanza di trasparenza.

  Guido GUIDESI (LNA) nel condividere le considerazioni svolte dal collega Latronico, Pag. 212ribadisce come il Governo nell'attuale fase di esame del disegno di legge di stabilità stia dimostrando la mancanza di una visione programmatica e sistematica degli interventi prioritari da proporre, scegliendo al contrario di inserire nel testo del provvedimento una serie di contributi di varia natura tanto da trasformare la legge di stabilità in una sorta di «legge mancia».

  Luigi BOBBA (PD) interviene reputando contraddittoria la posizione espressa dal Governo circa il subemendamento a sua prima firma 0.1.4031.2 e auspica una riconsiderazione delle tematiche ivi proposte.

  Andrea CECCONI (M5S), pur comprendendo che il Governo in questa occasione abbia deciso di non intervenire sulla disciplina della tassazione dei giochi, non volendo anticipare il contenuto previsto dal progetto di legge in materia di delega fiscale, rivendica comunque l'autonomia decisionale del Parlamento sull'aumento della tassazione nei confronti della filiera del gioco d'azzardo, rilevando come il livello dell'imposizione fiscale verso i comuni cittadini sia molto più elevato.
  Rappresenta tuttavia la volontà del proprio gruppo di porre in votazione tutte le proposte emendative presentate in questa fase.

  Paola DE MICHELI (PD), nel condividere le ragioni di fondo dell'intervento svolto dall'onorevole Bobba a proposito del suo emendamento, ritiene opportuno che il Governo si impegni a trovare una soluzione in tempi rapidi al fine di dare un concreto segnale di attenzione ai commercianti in relazione alla questione concernente la decorrenza della pensione di vecchiaia.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, replicando alle considerazioni svolte dai colleghi intervenuti sulla ratio del proprio emendamento 1.4031, evidenzia come esso non rechi affatto interventi che rispondano a esigenze particolari ovvero a logiche di spartizione politica. A mero titolo esemplificativo, ricorda le misure introdotte in materia di borse di studio per gli studenti, gli interventi per le calamità naturali, le misure destinate all'emittenza locale, quelle concernenti i lavoratori precari della giustizia ovvero il tema della cooperazione internazionale,. Con particolare riguardo alla questione della tassazione dei concessionari dei giochi, condivide la necessità che il Parlamento proceda rapidamente all'approvazione del progetto di legge delega in materia fiscale, attualmente all'esame del Senato. Ringrazia, quindi, il Governo e, in particolare, il Ministero dell'economia e della finanze, per lo sforzo profuso al fine di reperire risorse volte a dare una risposta concreta a problemi seri, di portata generale, pur nell'ambito degli spazi ristretti consentiti dai vincoli posti dal rispetto dell'equilibrio dei conti pubblici.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore sui subemendamenti riferiti all'emendamento 1.4031 del relatore, nonché parere favorevole su quest'ultimo.

  Francesco BOCCIA, presidente, propone di procedere innanzitutto alla votazione degli emendamenti sui quali il relatore ha espresso parere favorevole.

  La Commissione approva, quindi, il subemendamento Fantinati 0.1.4031.20 (vedi allegato 1).

  Vincenzo GAROFALO (NCD) accetta la riformulazione proposta dal relatore del subemendamento Misuraca 0.1.4031.4, di cui è cofirmatario.

  La Commissione approva il subemendamento Misuraca 0.1.4031.4, come riformulato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Stefano FASSINA, avverte che in conseguenza dell'eventuale approvazione del subemendamento Currò 0.1.4031.121, sul quale conferma il parere favorevole, si procederà ad una riformulazione Pag. 213dell'emendamento 1.4031 del relatore, nella parte riferita alla introduzione del comma aggiuntivo 69-ter.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva i subemendamenti Currò 0.1.4031.121, Mariani 0.1.4031.13 (Nuova formulazione), Giacomelli 0.1.4031.8 e Scanu 0.1.4031 (vedi allegato 1).

  Laura CASTELLI (M5S), prima di passare alla votazione dei subemendamenti sui quali il relatore e il Governo hanno formulato un invito al ritiro ai rispettivi presentatori, chiede al rappresentante del Governo la disponibilità a valutare positivamente un eventuale ordine del giorno diretto a reperire ulteriori risorse necessarie a garantire il pagamento degli stipendi per i precari operanti nel settore giustizia, dal momento che quelle già stanziate sembrerebbero insufficienti.

  Alessia MORANI (PD) annuncia la presentazione di un ordine del giorno per l'Assemblea diretto a garantire il reperimento delle risorse in favore dei lavoratori precari del settore giustizia, considerato che i 15 milioni di euro stanziati a tal fine paiono non sufficienti.

  Il viceministro Stefano FASSINA, intervenendo sulla questione sollevata dalle deputate Castelli e Morani, dichiara la disponibilità del Governo a fornire i dati sui precari della giustizia e sulle risorse ad essi destinate, al fine di verificarne la congruità.

  Francesco BOCCIA, presidente, propone di procedere a un'unica votazione per quanto riguarda i subemendamenti dei quali è stato chiesto il ritiro da parte del relatore e del rappresentante del governo, considerato anche che la maggior parte dei temi da essi trattati sono stati approfonditi nel corso del dibattito.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), dichiara, a nome del suo gruppo, di non condividere il metodo di votazione proposto dal presidente Boccia, dal momento che molti dei subemendamenti presentati dal gruppo stesso non possono considerarsi assorbiti dall'emendamento 1.4031 del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Guidesi 0.1.4031.78, Marcon 0.1.4031.60, Boccadutri 0.1.4031.59, Nardi 0.1.4031.56 e 0.1.4031.57, Guidesi 0.1.4031.47, 0.1.4031.77, 0.1.4031.50, 0.1.4031.75 e 0.1.4031.76, Prestigiacomo 0.1.4031.44 e Guidesi 0.1.4031.61.

  Laura CASTELLI (M5S) illustra le finalità del subemendamento Villarosa 0.1.4031.31, di cui è cofirmataria, volto a sopprimere alcune parti dell'emendamento 1.4031 del relatore, ritenute in contrasto con il contenuto proprio del disegno di legge di stabilità come definito dalla legge di contabilità pubblica, facendo confluire le risorse ivi previste nel Fondo per il microcredito alle piccole e medie imprese.

  La Commissione respinge il subemendamento Villarosa 0.1.4031.31. Respinge altresì gli identici subemendamenti Guidesi 0.1.4031.70, Catalano 0.1.4031.23 e Busto 0.1.4031.7, nonché i subemendamenti Guidesi 0.1.4031.103, Marcon 0.1.4031.53 e 0.1.4031.51, Prestigiacomo 0.1.4031.45, Borghesi 0.1.4031.46, Guidesi 0.1.4031.104 e 0.1.4031.105, e il subemendamento Catalano 0.1.4031.22.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) illustra le finalità del subemendamento a sua prima firma 0.1.4031.21, soffermandosi sulla necessità di aumentare le risorse a favore del Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, soprattutto in considerazione dell'elevato numero dei bambini vittime della povertà nel nostro paese, pari a circa 1.700.000.

  Giulio MARCON (SEL) sottoscrive il subemendamento Sorial 0.1.4031.21.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Sorial 0.1.4031.21, Guidesi 0.1.4031.106, 0.1.4031.72 e 0.1.4031.71, Lupo Pag. 2140.1.4031.28, Di Gioia 0.1.4031.15, Fedriga 0.1.4031.62, Guidesi 0.1.4031.107 e 0.1.4031.108, Terzoni 0.1.4031.6 e Latronico 0.1.4031.34.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) illustra le finalità del subemendamento a sua firma 0.1.4031.35, volto a consentire lo svolgimento delle attività di sorveglianza nelle aree marine protette, chiedendo al relatore e al rappresentante del Governo di rivedere il parere espresso in precedenza.

  Maino MARCHI (PD), alla luce delle considerazioni svolte dal deputato Latronico, modificando l'invito al ritiro precedentemente formulato, esprime parere favorevole sul subemendamento Latronico 0.1.4031.35.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme al relatore.

  La Commissione approva, quindi, il subemendamento Latronico 0.1.4031.35 (vedi allegato 1).
  La Commissione, con distinte votazioni, respinge quindi i subemendamenti Segoni 0.1.4031.5, Guidesi 0.1.4031.109, Latronico 0.1.4031.36 e 0.1.4031.33, Di Gioia 0.1.4031.16, Guidesi 0.1.4031.110 e 0.1.4031.111, Fedriga 0.1.4031.63 e Guidesi 0.1.4031.112.

  Andrea CECCONI (M5S) illustra le finalità del subemendamento Baroni 0.1.4031.27, di cui è cofirmatario, con il quale si intende sopprimere la disposizione di carattere localistico e microsettoriale contenuta nel comma 126-bis che si intende introdurre con l'approvazione dell'emendamento 1.4031 del relatore.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, in difformità di quanto affermato dal deputato Cecconi, conferma il giudizio positivo sulla volontà di introdurre il comma 126-bis.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge gli identici subemendamenti Baroni 0.1.4031.27 e Guidesi 0.1.4031.113.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), con riferimento al comma 126-bis che si vorrebbe introdurre, contesta la destinazione ad un unico soggetto delle risorse recate dalla medesima norma. Raccomanda, quindi, l'approvazione del subemendamento soppressivo 0.1.4031.40, che consente di riversare le indicate risorse a favore del Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza.

  Il viceministro Stefano FASSINA, in risposta al deputato Sorial, fa presente che la disposizione da lui contestata è frutto di una ponderata valutazione sull'importanza delle attività svolte dall'istituto beneficiario. Assicura, tuttavia, che il Governo opererà affinché, anche prima della prossima legge di stabilità, sia possibile destinare risorse maggiori al Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge, quindi, i subemendamenti Sorial 0.1.4031.40, Guidesi 0.1.4031.114, Ciprini 0.1.4031.17, Bobba 0.1.4031.2, Guidesi 0.1.4031.115, gli identici Fedriga 0.1.4031.64 e Guidesi 0.1.4031.116, Fratoianni 0.1.4031.58 e Borghesi 0.1.4031.48.

  Andrea CECCONI (M5S) illustra le finalità del subemendamento Castelli 0.1.4031.11, sottolineando l'importanza di aumentare le risorse a favore dell'integrazione degli immigrati nei comuni sede di centri di accoglienza per i richiedenti asilo in numero pari o superiore a tremila unità.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Castelli 0.1.4031.11 e 0.1.4031.12, Cecconi 0.1.4031.26 e Sorial 0.1.4031.39.

  Andrea CECCONI (M5S) illustra le finalità del subemendamento Lupo 0.1.4031.29, che opportunamente intende Pag. 215negare l'aumento di risorse che il Governo vorrebbe destinare al Fondo AGEA per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti.

  La Commissione respinge gli identici subemendamenti Lupo 0.1.4031.29 e Guidesi 0.1.4031.117.
  La Commissione, con distinte votazioni, respinge altresì i subemendamenti Gagnarli 0.1.4031.130, gli identici subemendamenti Dall'Osso 0.1.4031.25 e Marcon 0.1.4031.61 e i subemendamenti Guidesi 0.1.4031.118, 0.1.4031.119, 0.1.4031.73 e 0.1.4031.82.

  Andrea CECCONI (M5S) nell'illustrare il subemendamento Di Vita 0.1.4031.24, segnala l'opportunità di reintrodurre, così come previsto dal testo approvato dal Senato, misure atte a garantire la tracciabilità dei generi alimentari donati agli indigenti al fine di evitare sotto il profilo della sicurezza alimentare.

  Raffaello VIGNALI (NCD) non condivide il subemendamento Di Vita 0.1.4031.24, ringraziando anzi il relatore di aver previsto il superamento, attraverso il suo emendamento 1.4031, del testo del Senato nella parte in cui prevedeva ingiustificatamente una serie di aggravi burocratici per lo svolgimento di un'attività rispetto alla quale non si sono mai verificati problemi per la salute.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Di Vita 0.1.4031.24, Guidesi 0.1.4031.83, 0.1.4031.84, 0.1.4031.49, 0.1.4031.86 e 0.1.4031.87.

  Laura CASTELLI (M5S) chiede chiarimenti in merito al subemendamento Palese 0.1.4031.43.

  Rocco PALESE (FI-PdL) illustra il subemendamento a sua prima firma, volto a prevedere misure di sostegno dell'emittenza radiotelevisiva locale.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI dichiara la disponibilità da parte del Governo ad affrontare tempestivamente la questione oggetto del subemendamento Palese 0.1.4031.43, coinvolgendo soprattutto il viceministro Catricalà al quale è stata conferita la delega in materia di emittenza radiotelevisiva.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Palese 0.1.4031.43 e Marcon 0.1.4031.55.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) illustra il suo subemendamento 0.1.4031.42, ribadendo l'esigenza di dotare di maggiori risorse il Fondo nazionale infanzia e adolescenza.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, pur convenendo con il rilievo per cui il Fondo nazionale infanzia e adolescenza dovrebbe essere ulteriormente finanziato, rileva tuttavia come gli interventi del Governo afferenti all'area delle politiche sociali, nell'ambito del disegno di legge di stabilità in corso di esame, non si limitino al predetto Fondo. Evidenzia altresì come nel corso degli esercizi passati si sia registrato più volte il mancato finanziamento del predetto Fondo, soprattutto nella versione originaria del disegno di legge di stabilità, circostanza che non si è ripetuta nell'anno in corso.
  Ribadisce, pertanto, che, pur non potendosi ritenere pienamente soddisfatti dei risultati conseguiti, non si può tuttavia trascurare l'impegno profuso dal Governo in carica nel reperimento delle risorse a sostegno di molti istituti e interventi inerenti al settore delle politiche sociali.

  La Commissione respinge il subemendamento Sorial 0.1.4031.42.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), nell'illustrare il suo subemendamento 0.1.4031.38, ritiene poco soddisfacente la risposta fornita dal relatore, per cui negli anni passati il Fondo nazionale infanzia e adolescenza non sarebbe stato finanziato, contrariamente Pag. 216a quanto avvenuto con il disegno di stabilità in esame.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Sorial 0.1.4031.38, Marcon 0.1.4031.54 e Guidesi 0.1.4031.91 e 0.1.4031.65.

  Riccardo FRACCARO (M5S) illustra il subemendamento Castelli 0.1.4031.10, evidenziando la problematica costituita dalla prospettiva di un aumento incontrollato delle spese in relazione al prossimo semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea. Al riguardo, ritiene che vadano fissati dei paletti precisi e che sia opportuno utilizzare prevalentemente risorse interne.

  La Commissione respinge il subemendamento Castelli 0.1.4031.10.

  Giampaolo GALLI (PD) dichiara di condividere le ragioni del subemendamento Guidesi 0.1.4031.88, ritenendo inopportuno intervenire nell'ambito di un contenzioso aperto fin dal 2007 tra l'Agenzia delle entrate e le imprese attraverso una disposizione interpretativa finalizzata sostanzialmente a sostenere le ragioni della prima, risultata soccombente nei procedimenti giudiziari.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Guidesi 0.1.4031.88, 0.1.4031.89, 0.1.4031.90, 0.1.4031.92 e 0.1.4031.93, Ginato 0.1.4031.3, Guidesi 0.1.4031.94, 0.1.4031.95 e 0.1.4031.96.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), nell'illustrare il suo subemendamento 0.1.4031.41, sottolinea l'opportunità di destinare risorse al Fondo nazionale infanzia e adolescenza piuttosto che a iniziative musicali aventi un carattere prettamente localistico.

  La Commissione respinge il subemendamento Sorial 0.1.4031.41.

  Laura CASTELLI (M5S) dichiara di condividere le ragioni del subemendamento Guidesi 0.1.4031.97, ritenendo che sia prioritario affrontare i problemi del Paese piuttosto che finanziare singole orchestre.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Guidesi 0.1.4031.97 e 0.1.4031.98.

  Bruno CENSORE (PD) sottoscrive il subemendamento Bruno Bossio 0.1.4031.14 e lo ritira.

  La Commissione con distinte votazioni respinge i subemendamenti Guidesi 0.1.4031.74 e 0.1.4031.66 e Fedriga 0.1.4031.67.

  Laura CASTELLI (M5S) annuncia il voto favorevole sul subemendamento Allasia 0.1.4031.68 che, oltre che al teatro San Carlo di Napoli, destina risorse a tutte le 172 censite bande musicali del Piemonte.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Allasia 0.1.4031.68, Guidesi 0.1.4031.99, 0.1.4031.100 e 0.1.4031.79, Fedriga 0.1.4031.101, Bechis 0.1.4031.37, Barbanti 0.1.4031.18, Guidesi 0.1.4031.80 e 0.1.4031.81 e Ruocco 0.1.4031.52.

  Bruno CENSORE (PD) invita a riconsiderare l'invito al ritiro del suo subemendamento 0.1.4031.120 formulato dal relatore e dal rappresentante del Governo.

  Il viceministro Stefano FASSINA conferma il parere già espresso.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, conferma l'invito al ritiro del subemendamento Censore.

  Bruno CENSORE (PD) ritira il suo subemendamento 0.1.4031.120.

  Il viceministro Stefano FASSINA illustra la riformulazione dell'emendamento Pag. 2171.4031 del relatore relativa ai capoversi 121-bis e 421-bis.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, accetta la riformulazione dell'emendamento 1.4031.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) ribadisce l'importanza di dotare di risorse finanziarie adeguate il Fondo nazionale infanzia e adolescenza.

  La Commissione approva l'emendamento 1.4031, così come modificato e riformulato (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa notare che vi è l'esigenza di sottoporre a votazione un emendamento considerato erroneamente assorbito nella giornata di ieri.
  Si riferisce all'emendamento Lodolini 1.2352, sul quale esprime parere favorevole, subordinatamente ad una sua riformulazione.

  Il sottosegretario Stefano FASSINA (PD) esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Lodolini 1.2352, come riformulato (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, si chiede se sia opportuno votare anche i subemendamenti riferiti alla proposta emendativa testé approvata. Esprime, in ogni caso, su di essi un invito al ritiro.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che i subemedamenti all'emendamento Lodolini 1.2352 si considerano respinti per l'Assemblea.

  Laura CASTELLI (M5S) non giudica coerente considerare respinti per l'Assemblea tali proposte emendative.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando ai suoi emendamenti, che vanno dal 1.4021 al 1.4030, ne raccomanda l'approvazione, sottolineando come solo per l'emendamento 1.14025 il parere sia favorevole subordinatamente ad una riformulazione. Invita al ritiro di tutti i subemendamenti presentati a tali emendamenti.

  Il sottosegretario Stefano FASSINA (PD) esprime parere conforme a quello del relatore.

  Alberto ZOLEZZI (M5S) intervenendo sul suo subemendamento 0.1.4024.26, ne raccomanda l'approvazione, trattando un tema delicato ed importante riguardante la bonifica delle zone di interesse di Stato.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Zolezzi 0.1.4024.26, Latronico 0.1.4024.25, Guidesi 0.1.4024.1, Pini 0.1.4024.28, Pini 0.1.4024.2, Fedriga 0.1.4024.3, Fedriga 0.1.4024.27, Allasia 0.1.4024.5, Grimoldi 0.1.4024.6, Guidesi 0.1.4024.7, Allasia 0.1.4024.8, Allasia 0.1.4024.9, Guidesi 0.1.4024.10, Guidesi 0.1.4024.11, Guidesi 0.1.4024.12, Guidesi 0.1.4024.13, Prataviera 0.1.4024.14, Guidesi 0.1.4024.15, Allasia 0.1.4024.16, Caparini 0.1.4024.17, Guidesi 0.1.4024.18, Allasia 0.1.4024.19, Allasia 0.1.4024.20, Rondini 0.1.4024.21, Grimoldi 0.1.4024.22, Allasia 0.1.4024.23, Guidesi 0.1.4024.24.

  La Commissione, quindi, approva l'emendamento 1.4024 del relatore (vedi allegato 1), e, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Molteni 0.1.4030.1, Guidesi 0.1.4030.2, Guidesi 0.1.4030.3, Guidesi 0.1.4030.4, Prataviera 0.1.4030.6, Fedriga 0.1.4030.7, Prataviera 0.1.4030.8, Brigantini 0.1.4030.9, Prataviera Guidesi 0.1.4030.10, Pannarale 0.1.4030.5

  La Commissione, quindi, approva l'emendamento 1.4030 del relatore (vedi allegato 1).

Pag. 218

  Andrea VALLASCAS (M5S) fa notare che l'emendamento del relatore 1.4027 si pone in contrasto con un emendamento già approvato, precisamente il 1.1447, a prima firma Crippa. Quest'ultimo mirava a sanare una lacuna del decreto-legge in materia di ecobonus, approvato di recente dal Parlamento, scongiurando l'ipotesi di facilitazioni fiscali eccessive per l'acquisto di mobili per la casa e per i lavori di ristrutturazione.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, osserva che la modifica apportata dall'emendamento Crippa 1.1447 comprometterebbe in maniera grave il raggiungimento di taluni obiettivi del decreto-legge in materia di ecobonus, tra cui vi era il rilancio del settore delle aziende produttrici di mobili per la casa.

  Laura CASTELLI (M5S) giudica grave che il relatore presenti un emendamento volto a superare una precedente deliberazione assunta dalla Commissione.

  Raffaello VIGNALI (NCD) fa notare che l'emendamento 1.4027 del relatore appare funzionale al rilancio di un importante settore produttivo, osservando, peraltro, che talune modalità di fabbricazione dei mobili hanno importanti risvolti sul piano ambientale ed energetico. Si chiede il motivo per il quale gli esponenti del MoVimento 5 stelle siano contrari, considerato che, a parole, si sono sempre schierati a favore delle imprese.

  Riccardo FRACCARO (M5S) ritiene incongruo che norme settoriali, come può essere quella in materia di detrazioni per l'acquisto di mobili, siano inserite in un provvedimento che incide su materia completamente diverse, come, per esempio, quelle ambientali: sarebbe più corretto, a suo avviso, predisporre una legge specifica sulla materia.

  Paola DE MICHELI (PD) osserva che l'emendamento 1.4027 del relatore si pone a difesa del lavoro e dell'impresa, garantendo lo sviluppo di un importante settore produttivo in un periodo di crisi.

  Francesco BOCCIA, presidente, osserva che le modalità convulse di esame delle proposte emendative possono indurre a qualche svista, come nel caso di specie, in cui ci si è resi conto della necessità di superare una modifica in precedenza approvata. Ritiene che, se vi sia il consenso unanime dei gruppi, si possa comunque sottoporre nuovamente a votazione l'emendamento Crippa 1.1447, osservando che anche in altre occasioni è stato necessario tornare sui propri passi, per riparare a talune valutazioni un po’ affrettate.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) fa presente che in precedenza si è stati costretti a ripetere delle votazioni in presenza di errori tecnici, mentre nel caso in questione si chiede di ripetere una votazione a fronte di sopravvenute valutazioni politiche.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, in considerazione delle problematiche emerse, in assenza di obiezioni, l'emendamento 1.4027 del relatore è accantonato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Fedriga 0.1.4022.1 ed approva gli emendamenti del relatore 1.4022 e 1.4029 (vedi allegato 1).

  Guido GUIDESI (LNA), intervenendo sul subemendamento 0.1.4028.1, di cui è cofirmatario, ritiene che con l'emendamento 1.4028 del relatore si stia dando al Paese un pessimo segnale.

  Andrea CECCONI (M5S) si associa alle considerazioni del collega Guidesi.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Fedriga 0.1.4028.1 ed approva l'emendamento 1.4028 del relatore (vedi allegato 1). La Commissione respinge, inoltre, il subemendamento Guidesi 01.4021.1 ed approva Pag. 219l'emendamento 1.4021 del relatore (vedi allegato 1).
  La Commissione quindi, con distinte votazioni, approva l'emendamento 1.4026 del relatore (vedi allegato 1) e respinge i subemendamenti Borghesi 0.1.4023.5, 0.1.4023.4, 0.1.4023.2, 0.1.4023.1 e 0.1.4023.3. La Commissione approva, quindi, l'emendamento 1.4023 del relatore (vedi allegato 1) e respinge il subemendamento Borghesi 0.1.4025.1.

  Itzhak Yoram GUTGELD (PD) ritira il suo subemendamento 0.1.4025.11.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Castelli 0.1.4025.10, Borghesi 0.1.4025.5, 0.1.4025.4, 0.1.4025.6, 0.1.4025.7, 0.1.4025.8, 0.1.4025.2 0.1.4025.3 e 0.1.4025.9, mentre approva l'emendamento 1.4025 del relatore (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, riprende l'esame degli emendamenti in precedenza accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, presenta l'emendamento 1.4033 del relatore che sostanzialmente riformula gli identici emendamenti Guidesi 1.2534, Mazziotti Di Celso 1.1751, Mariastella Bianchi 1.1016, Zan 1.2607 e Terzoni 1.1651, nonché l'emendamento Vallascas 1.1460, gli identici emendamenti Abrignani 1.2292 e Valiante 1.2805 e gli emendamenti 1.3319 della VIII Commissione e 1.2288 Abrignani.

  Rocco PALESE (FI-PdL) esprime una netta contrarietà alla riformulazione presentata dal relatore che ritiene addirittura peggiorativa dell'originaria formulazione dei commi 74 e 75. Preannuncia, quindi, che voterà a favore degli identici emendamenti Guidesi 1.2534, Mazziotti Di Celso 1.1751, Mariastella Bianchi 1.1016, Zan 1.2607 e Terzoni 1.1651.

  Guido GUIDESI (LNA) osserva che la riformulazione del comma 75 va incontro alle esigenze degli enti locali. Ritenendo, tuttavia, che il tema in questione debba essere trattato da un provvedimento specifico mantiene l'emendamento 1.2534 a sua prima firma. Domanda, comunque, al relatore se intenda votare la riformulazione proposta per parti separate.

  Daniele PESCO (M5S) rileva che la riformulazione proposta dal relatore agevoli in maniera evidente la società Sorgenia nell'ambito del contenzioso con i comuni in merito al quale è peraltro già intervenuta una sentenza del TAR.

  Giovanni PAGLIA (SEL), nel sottolineare che la riformulazione dell'emendamento 1.4033 del relatore è volta a risolvere in via transattiva un contenzioso tra i comuni e la SOGEI, evidenzia i pericoli che deriverebbero da un cattivo funzionamento della norma.

  Andrea CECCONI (M5S) manifesta una forte contrarietà sull'emendamento 1.4033 del relatore, osservando che per effetto della norma si interviene nel corso di un contenzioso giudiziario agevolando nettamente un'azienda privata.

  Guido GUIDESI (LNA) condivide il ragionamento dell'onorevole Cecconi, auspicando l'approvazione degli emendamenti che sopprimono i commi 74 e 75.

  Riccardo FRACCARO (M5S) manifesta il proprio disappunto per l'evidente agevolazione che l'emendamento del relatore permette.

  Andrea ROMANO (SCpI), relatore per il disegno di legge di bilancio, ritiene non pienamente soddisfacente la riformulazione proposta, rilevando tuttavia che dalla cessazione del contenzioso deriverebbero effetti positivi.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) e Rocco PALESE (FI-PdL) preannunciano un voto contrario sull'emendamento 1.4033 del relatore. Chiedono comunque una votazione Pag. 220per parti separate, riferite rispettivamente ai commi 74 e 75.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) dichiara che i deputati del Movimento 5 Stelle, in segno di protesta contro l'approvazione dell'emendamento del relatore 1.4033, che ritengono scandaloso, abbandoneranno l'aula della Commissione, invitando i colleghi degli altri gruppi a comportarsi nello stesso modo.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che il voto sull'emendamento 1.4033 del relatore avrà luogo per parti separate.

  La Commissione approva, con votazioni per parti separate, l'emendamento del relatore 1.4033 (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita al ritiro dell'emendamento, già accantonato, Rubinato 1.338, riferito al comma 166, in materia di scuole paritarie, sollecitando il Governo ad affrontare comunque efficacemente il tema sotteso allo stesso.

  Il viceministro Stefano FASSINA, condividendo la posizione espressa dal relatore e riconoscendo l'importanza della questione oggetto dell'emendamento Rubinato 1.2338, chiarisce che l'esame del disegno di legge di stabilità non è la sede appropriata ove tentare di affrontare efficacemente le questioni richiamate dal predetto emendamento.

  Simonetta RUBINATO (PD), intervenendo sul suo emendamento 1.2338, prende atto dello sforzo fatto da parte del relatore, e crede, anche da parte del Governo. Dichiara comunque la sua amarezza per il fatto che anche quest'anno la legge di stabilità non ha affrontato il tema delle scuole paritarie. Ricorda quindi che la sentenza n. 50 del 2008 della Corte costituzionale ha dichiarato che le scuole pubbliche paritarie erogano prestazioni inerenti i diritti fondamentali dei destinatari. Aggiunge che queste scuole tutelano in particolare i bambini dai tre ai sei anni, e che, dal 2009 in poi, la tutela dei diritti fondamentali dei destinatari prevista dalla citata sentenza della Corte costituzionale non si è attuata, creandosi in tal modo rilevantissimi problemi al settore delle scuole non statali.
  Specifica che tali scuole sono scuole pubbliche, non scuole private, come in maniera talvolta semplicistica viene descritto. Dichiara infine di voler ritirare il predetto emendamento 1.2338 preannunciando sin d'ora la presentazione di un ordine del giorno per l'esame in Assemblea, che auspica possa essere accolto dal Governo.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Rubinato 1.2338 si intende respinto per l'Assemblea.
  Avverte inoltre che, nella seduta del 16 dicembre 2013, sono stati approvati gli identici emendamenti De Micheli 1.2183, Latronico 1.2777 e Vignali 1.3119. Aggiunge che tali emendamenti, come risultato da successivi approfondimenti istruttori, necessitano di una copertura di 15 milioni di euro. Precisa che la copertura dell'emendamento è stata pertanto successivamente ricavata dal margine positivo recato dall'emendamento 1.4031 del relatore, come evidenziato dallo stesso relatore nella seduta odierna. Segnala inoltre che, nella seduta del 13 dicembre scorso, è stato approvato l'emendamento Vezzali 1.2447, che apporta modifiche all'articolo 64, comma 2, del decreto-legge n. 83 del 2012, recante criteri per l'erogazione delle risorse iscritte nel fondo per lo sviluppo e la diffusione capillare delle pratiche sportive. Ricorda inoltre che la citata disposizione è stata giudicata costituzionalmente illegittima con sentenza n. 23 del 31 ottobre 2013 n. 254. Ritiene quindi che tutto ciò considerato, la deliberazione debba quindi intendersi annullata per evitare una evidente incoerenza del testo.
  Ricorda altresì che nella seduta antimeridiana di oggi è stato approvato il subemendamento Francesco Sanna 0.1.5029.1, riferito all'emendamento del Governo 1.5029, che reca modifiche allo Statuto della Regione Sardegna, recependo Pag. 221l'intesa tra lo Stato e la Regione medesima. Poiché il subemendamento modifica il contenuto dell'intesa tra Governo e Regione Sardegna, quale risultante dalla documentazione prodotta dal Governo nella seduta di ieri, la deliberazione relativa al citato emendamento deve intendersi conseguentemente annullata.
  Ricorda infine che nella seduta di ieri è stato approvato l'emendamento 1.2119 (Nuova formulazione) in materia di cumulo di trattamenti pensionistici ed economici. A tal proposito, segnala la necessità, al comma 326-bis, terzo periodo, dopo la parola contratti, di aggiungere le seguenti «e gli incarichi», in modo da estendere l'applicazione della disposizione, oltre ai contratti anche agli incarichi, come peraltro emerso nel corso del dibattito svoltosi nella seduta di ieri.
  Non essendovi obiezioni, il testo si intende pertanto modificato nel senso testé indicato.

  Francesco SANNA (PD) avverte che vi è un'imprecisione nello speech testé letto dal presidente Boccia, in quanto, in base all'articolo 10 dello Statuto speciale delle regione Sardegna, si è concluso l'accordo tra il Governo e la medesima regione sul contenuto di una modifica allo stesso. Ricorda quindi come ieri, alle ore 19 circa, il Governo avesse presentato l'emendamento 1.5029 che recava appunto modifiche allo Statuto della regione Sardegna. Aggiunge quindi che allo stesso ha presentato il subemendamento 0.1.5029.1 che richiama i principi della Costituzione in maniera esplicita, per impedire che il legislatore possa un giorno intervenire in materia di prestazioni sociali in maniera impropria. Specifica quindi che la Commissione ha approvato il predetto subemendamento con il parere favorevole del Governo e che quest'ultimo si è attivato richiedendo l'intesa alla regione Sardegna la quale ha risposto nella giornata odierna alle ore 18.02, per cui il relativo procedimento di intesa tra Governo e regione Sardegna si è perfezionato. Ricorda infine che solo in questo caso la modifica dello Statuto della regione Sardegna è «decostituzionalizzato».

  Il viceministro Stefano FASSINA conferma che è intervenuta l'intesa testé richiamata dal deputato Francesco Sanna ed esprime quindi l'avviso favorevole del Governo all'approvazione dell'emendamento 1.5029 del Governo, così come modificato dall'approvazione del subemendamento Francesco Sanna 0.1.5029.1.

   Francesco BOCCIA, presidente, prende atto dalle dichiarazioni del viceministro Fassina che il Governo intende perfezionata l'intesa tra lo stesso e la regione Sardegna per la modifica dello Statuto di tale regione.

  Donata LENZI (PD) interviene sull'emendamento Calabrò 1.3269, riferito al comma 381, chiedendo al Governo chiarimenti in ordine ai suoi probabili effetti finanziari che sembrano presentare problemi sotto l'aspetto della copertura finanziaria.

  Il viceministro Stefano FASSINA ringrazia la deputata Lenzi per l'osservazione testé espressa in quanto era in procinto di svolgere alcune dichiarazioni in merito a taluni emendamenti tra cui l'emendamento Calabrò 1.3269.
  Precisa quindi, in merito all'emendamento Calabrò 1.3269, che la disposizione approvata determina nuovi o maggiori oneri per maggiore spesa pensionistica, non quantificati e non coperti, anche di entità rilevante e con profilo crescente nel tempo. La disposizione, riferita a dipendenti del settore privato, e priva quindi di effetti compensativi in termini di minori retribuzioni per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, determinerebbe inoltre effetti emulativi nell'ambito del medesimo settore privato, compromettendo gli effetti della riforma pensionistica. Pertanto ritiene che sia assolutamente necessario, al comma 381-quater, espungere le parole «con l'applicazione al personale eccedente della società di quanto previsto Pag. 222dall'articolo 2, comma 11, lettera a), dello stesso decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95».
  Ricorda inoltre che nella seduta del 15 dicembre scorso è stato approvato l'emendamento Marguerettaz 1.2250, che potrebbe determinare serie conseguenze sul piano ordinamentale, dal momento che l'emendamento modifica direttamente i rapporti con le regioni a statuto speciale e le province di Trento e Bolzano, incidendo indirettamente sull'autonomia statutaria delle stesse, pur in mancanza della necessaria intesa con il Governo.

   Francesco BOCCIA, presidente, considerato quanto evidenziato dal rappresentante del Governo riguardo agli effetti finanziari dell'emendamento Calabrò 1.3269, al fine di assicurare il rispetto dell'articolo 81, comma 4, della Costituzione, ritiene che l'emendamento debba intendersi modificato nel senso indicato dal rappresentante del Governo, ossia, al comma 381-quater, terzo periodo, devono essere soppresse le parole: «con l'applicazione al personale eccedente delle società di quanto previsto dall'articolo 2, comma 11, lettera a), dello stesso decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95».
  Inoltre, considerati i rilievi svolti dal rappresentante del Governo in merito alla rilevanza, sotto il profilo ordinamentale, degli effetti che deriverebbero dall'emendamento Marguerettaz 1.2250, ritiene che la deliberazione della Commissione sul citato emendamento, in assenza di obiezioni, debba essere annullata.

  Rudi Franco MARGUERETTAZ (LNA), intervenendo in relazione all'emendamento a sua firma 1.2250, chiede come possa essere superato un emendamento già approvato e osserva che il problema della lesione dell'autonomia delle regioni a statuto speciale non è stato sollevato in occasione dell'approvazione del decreto-legge n. 95 del 2013. Sottolinea che il meccanismo di riparto disciplinato dal citato decreto-legge n. 95 del 2013 prevede che, in caso di mancato accordo tra le regioni a statuto speciale, si applichi un criterio di riparto che è stato definito critico dalla stessa Ragioneria generale dello Stato, in quanto crea sperequazioni a danno della regione Valle d'Aosta e, in misura minore, del Trentino-Alto Adige. Evidenzia che l'emendamento a sua firma 1.2250 è volto a sostituire il criterio di riparto da applicare in caso di mancato accordo tra le regioni.

  Ettore ROSATO (PD), sottolineando la serietà del problema evidenziato dal collega Marguerettaz, invita il Governo ad affrontarlo in sede di Conferenza Stato-regioni.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI, affermando di comprendere la problematica evidenziata dal deputato Marguerettaz, ricorda quanto sia delicata la materia dei rapporti tra lo Stato e le regioni a statuto speciale, spesso oggetto di interventi della Corte costituzionale. Dichiara l'intenzione del Governo di convocare un tavolo di confronto per la risoluzione del problema, anche in considerazione della volontà manifestata dalla Commissione con il proprio voto sull'emendamento 1.2250.

  Rudi Franco MARGUERETTAZ (LNA), prende atto delle dichiarazioni del rappresentante del Governo, augurandosi che consentano un'effettiva e rapida risoluzione del problema.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, riprendendo l'esame dell'emendamento del Governo 1.5029, esprime parere favorevole su detto emendamento e sul relativo subemendamento 0.1.5029.1.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il parere del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento Francesco Sanna 0.1.5029.1 e l'emendamento del Governo 1.5029, come modificato dal predetto subemendamento (vedi allegato).

Pag. 223

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, riprendendo l'esame dell'emendamento Bobba 1.866, accantonato nella seduta del 16 dicembre, ricorda di aver invitato il proponente al ritiro del suddetto emendamento.

  Luigi BOBBA (PD) annuncia la propria intenzione di ritirare l'emendamento a propria firma 1.866, trasformandolo in un ordine del giorno, del quale illustra i principali punti.

  Il viceministro Stefano FASSINA si impegna sin da ora ad accogliere l'ordine del giorno preannunciato dal deputato Bobba.

  Giulio MARCON (SEL) chiede che l'emendamento Bobba 1.866 venga posto in votazione, ricordando che il suo gruppo, che ha partecipato alla redazione dell'emendamento in discussione, già aveva presentato un emendamento avente il medesimo oggetto al disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 69 del 2013, trasformandolo poi in ordine del giorno, su invito del presidente Boccia.

  Francesco BOCCIA, presidente, confermando quanto ricordato dal deputato Marcon, si impegna a dare adeguato seguito, anche mediante lo svolgimento di audizioni, all'ordine del giorno risultante dalla trasformazione dell'emendamento Bobba 1.866.

  Giampaolo GALLI (PD) apprezza la proposta di approfondire la questione sollevata dall'emendamento Bobba 1.866 per effettuare un'accurata disamina dei costi e dei benefici di un'imposta sulle transazioni finanziarie, pur confermando la sua netta contrarietà all'intervento normativo recato dal medesimo emendamento, così come congegnato.

  Giovanni PAGLIA (SEL), in alternativa allo svolgimento di un'attività puramente conoscitiva, propone di avviare l'esame delle proposte di legge già presentate in materia.

  Marco CAUSI chiede che nell'attività conoscitiva sulla materia venga coinvolta anche la VI Commissione.

  Giulio MARCON (SEL) insiste per la votazione dell'emendamento Bobba 1.866.

  Il viceministro Stefano FASSINA evidenzia che un'eventuale voto negativo sull'emendamento Bobba 1.866 potrebbe indebolire la proposta ed ostacolerebbe l'accoglimento dell'ordine del giorno da parte del Governo.

  Giulio MARCON (SEL) rinuncia alla votazione dell'emendamento Bobba 1.866.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, segnala che la copertura finanziaria dell'emendamento 1.3282 della II Commissione, approvato dalla Commissione nella seduta del 16 dicembre e volto a rideterminare il contributo unificato dovuto per i processi amministrativi, è stata giudicata carente dalla Ragioneria generale dello Stato a seguito di un esame più approfondito.

  Il viceministro Stefano FASSINA conferma quanto evidenziato dal relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, in considerazione di quanto evidenziato dal relatore e dal rappresentante del Governo, non essendovi obiezioni, annulla la votazione dell'emendamento 1.3282 della II Commissione e avverte quindi che tale votazione sarà ripetuta.

  La Commissione respinge quindi l'emendamento 1.3282 della II Commissione.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, a seguito della segnalazione da parte del presentatore, appare opportuno procedere ad una modifica formale dell'emendamento Fanucci 1.1702, già approvato nella seduta del 13 dicembre scorso, volta a sopprimere il riferimento alle operazioni di commercio elettronico sia diretto che indiretto in esso precedentemente contenuto. Pag. 224In particolare, a seguito della modifica, il comma 1 dell'articolo 17-bis introdotto al decreto del Presidente della Repubblica 633 del 1972 diventa così formulato: «I soggetti passivi che intendano acquistare servizi di pubblicità e link sponsorizzati on line anche attraverso centri media e operatori terzi sono obbligati ad acquistarli da soggetti titolari di una partita IVA rilasciata dall'amministrazione fiscale italiana».
  Non essendovi obiezioni, la Commissione concorda con la proposta di modifica formale illustrata dal Presidente.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, sottopone alla Commissione la seguente proposta di coordinamento del testo: «Al comma 306-ter, dopo il numero «306-bis», inserire le seguenti parole: «, secondo periodo,»».

  La Commissione approva la proposta di coordinamento del testo testé illustrata e autorizza la presidenza della Commissione al coordinamento formale del testo.

  Giulio MARCON (SEL) preannunzia, a nome del gruppo di Sinistra Ecologia Libertà, il voto contrario sul conferimento del mandato ai relatori e la presentazione di una relazione di minoranza all'Assemblea.

  Paola DE MICHELI (PD) ringrazia il Presidente, i relatori ed i colleghi del gruppo del Partito Democratico per il lavoro intenso e proficuo svolto nel corso delle ultime due settimane sui provvedimenti in esame.

  Dore MISURACA (NCD) si associa all'onorevole De Micheli nel sottolineare l'intenso lavoro svolto dalla Commissione e nel ringraziare il servizio prestato dagli uffici.

  Francesco BOCCIA, presidente, rivolge un sentito ringraziamento agli uffici per il costante supporto offerto nel corso dell'intera sessione di bilancio.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore Marchi a riferire favorevolmente sul disegno di legge di stabilità, nel testo risultante dalle proposte emendative approvate, deliberando altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente. La Commissione delibera inoltre di conferire il mandato al relatore Andrea Romano a riferire favorevolmente in Assemblea sul disegno di legge di bilancio, come modificato per effetto delle proposte emendative approvate, deliberando altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  La seduta termina alle 2.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è svolto dalle 15.15 alle 15.30.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 143 del 16 dicembre 2013:
   a pagina 113, seconda colonna, dopo la ventunesima riga inserire il seguente emendamento:
  «Dopo il comma 217, inserire il seguente:
  217-bis. Al comma 3-bis dell'articolo 33 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, è aggiunto infine, il seguente periodo: «Le disposizioni di cui al presente comma non si applicano alle acquisizioni di lavori, servizi e forniture, effettuate in economia mediante amministrazione diretta, nonché nei casi di cui all'ultimo periodo dei commi 8 e 11, dell'articolo 125, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163.».
1. 791. Guerra, Plangger, Lorenzo Guerini, Marchetti, Giulietti, Gribaudo, Scuvera, Fragomeli, Pastorino, Schullian, Alfreider, Gebhard, Ottobre, Fabbri».

Pag. 225