CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 16 dicembre 2013
143.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 3

SEDE REFERENTE

  Lunedì 16 dicembre 2013. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. — Intervengono il viceministro dell'economia e delle finanze, Stefano Fassina, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio per l'editoria e l'attuazione del programma, Giovanni Legnini, il sottosegretario di Stato alle infrastrutture e ai trasporti Rocco Girlanda, e il sottosegretario di Stato all'economia e alle finanze, Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 17.50.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014).
C. 1865 Governo, approvato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016.
C. 1866 Governo, approvato dal Senato e relativa nota di variazioni C. 1866-bis Governo, approvato dal Senato.

(Seguito esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 15 dicembre 2013.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche tramite impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Comunica che l'emendamento Castricone 1.1708 é sottoscritto dall'onorevole Covello e dall'onorevole Bobba; l'emendamento Castricone 1.932 è sottoscritto dall'onorevole Colletti; l'emendamento Ferrari 1.1121 è sottoscritto dall'onorevole Bruno Bossio; l'emendamento Ferranti 1.2731 è sottoscritto dagli onorevoli Covello e Bruno Bossio; l'onorevole Elisa Mariano appone la propria firma agli emendamenti De Micheli 1.1888, Peluffo 1.788, Fiano 1.2126, Crimì 1.2886, Picierno 1.345 e Villecco Calipari 1.2328; l'emendamento Zampa 1.2503 è sottoscritto dall'onorevole Ginato; l'emendamento Castricone 1.1708 è sottoscritto dagli onorevoli Misuraca e Saltamartini.Pag. 4
  Avverte che il relatore e il Governo hanno presentato, rispettivamente, 26 e 35 proposte emendative (vedi allegato 1). Comunica che sono stati presentanti 168 subemendamenti riferiti agli emendamenti del relatore e del Governo (vedi allegato 1).
  Per quanto riguarda gli emendamenti del relatore, segnala che è ritenuto ammissibile l'emendamento 1.4015, che, per risolvere il contenzioso in merito all'adeguamento dei canoni e dei corrispettivi dovuti all'ANAS per le concessioni e le autorizzazioni dei passi carrai, istituisce presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un tavolo di lavoro tra i funzionari del medesimo Ministero, rappresentanti dell'ANAS e rappresentanti dei comitati dei passi carrai per raggiungere un accordo transattivo tra le parti. La norma è stata reputata suscettibile di determinare nel tempo maggiori introiti per effetto della risoluzione del contenzioso in corso tra le parti. Avverte che devono, pertanto, considerarsi ugualmente ammissibili, sulla base delle predette considerazioni, anche le proposte emendative De Menech 1.2619, Miotto 1.2605 e De Menech 1.2623 e 1.2626 vertenti su analoga materia e precedentemente dichiarati inammissibili.
  Sempre per quanto riguarda gli emendamenti del relatore, sospende il giudizio di inammissibilità fino all'esito dei chiarimenti da parte del Governo sugli effetti finanziari derivanti dalle seguenti proposte emendative: 1.4020, che reca disposizioni in materia di agevolazioni finanziarie per i titolari di reddito d'impresa che abbiano subito danni a seguito del sisma del 20 e 29 maggio 2013, riproducendo, limitatamente al comma 237-bis, il contenuto degli emendamenti Corsaro 1.1198, Molteni 1.2011, Biasotti 1.1272 e 1.387, Sbrollini 1.328 e 1.82, Bratti 1.869, Alfreider 1.359, Moretti 1.1946, Lodolini 1.2384, Chiarelli 1.1632, Mura 1.847, Locatelli 1.946, Librandi 1.2922, già dichiarati inammissibili per carenza di compensazione; 1.4019, in materia di detrazioni per spese di ristrutturazione edilizia e per l'acquisto di mobili, che riproduce, con riferimento alla lettera a), il contenuto delle proposte emendative Ghizzoni 1.863 e VIII Commissione 1.3326, già dichiarati inammissibili per carenza di compensazione, è in corso un'approfondimento a fine di valutarne l'ammissibilità.
  Comunica che il relatore ha ritirato l'emendamento 1.4013 in quanto identico agli emendamenti 1.3413 della I Commissione e Guerra 1.2325, già approvati nella seduta di ieri.
  Per quanto riguarda i subemendamenti riferiti agli emendamenti del relatore, segnala che risultano inammissibili per estraneità di materia i seguenti: Brunetta 0.1.4001.5, Fragomeli 0.1.4001.2, Garavini 0.1.4001.3, Brunetta 0.1.4001.6, Capezzone 0.1.4001.7, che modificano il comma 522, recante disposizioni in materia di gettito dell'IMU, che tuttavia non è modificato dalla proposta emendativa al quale gli stessi sono riferiti; Guidesi 0.1.4001.18, che modifica il comma 510, recante disposizioni in materia di deducibilità dell'IMU, che tuttavia non risulta modificato dalla proposta emendativa del relatore cui il subemendamento si riferisce; Latronico 0.1.4006.1 e gli identici Latronico 0.1.4006.2 e Leone 0.1.4006.3, che prevedono disposizioni in favore delle capitanerie di porto e che prevedono l'eliminazione della CONSOB dalle autorità che devono provvedere al finanziamento dell'Autorità garante della privacy; Franco Bordo 0.1.4009.7, che modifica il comma 511 del provvedimento, che reca disposizioni in materia di formazione della base imponibile dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, che tuttavia non è modificato dalla proposta emendativa del relatore, cui il subemendamento si riferisce; Bergamini 0.1.4019.1, che prevede l'esclusione dal saldo finanziario rilevante ai fini della verifica del patto di stabilità le spese per interventi realizzati direttamente dai comuni della provincia di Parma colpiti dal sisma.
  Per quanto concerne i subemendamenti riferiti agli emendamenti del Governo, segnala che risultano inammissibili per estraneità di materia i seguenti: Meloni 0.1.5005.1, che modifica il comma 70, recante disposizioni sull'utilizzo delle disponibilità Pag. 5giacenti sulla contabilità speciali intestata al Commissario straordinario per il dissesto, il quale tuttavia non è modificato dalla proposta emendativa del Governo cui il subemendamento si riferisce; Marcon 0.1.5000.1, che destina specifiche risorse alla previdenza complementare dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, introducendo uno specifico comma alla proposta emendativa del Governo al quale è riferita; Latronico 0.1.5006.1, che reca disposizioni per il rifinanziamento delle capitanerie di porto; Leone 0.1.5006.2. che modifica l'allegato 4 relativo ai trasferimenti correnti alle imprese; Caso 0.1.5006.3, il quale prevede il rifinanziamento del piano nazionale banda larga; Marcon 0.1.5009.6, relativo alla destinazione di risorse del bilancio dell'INPS agli accertamenti medico-legali disposti d'ufficio per i dipendenti in malattia; Di Salvo 0.1.5008.18, nella parte consequenziale laddove: 1) introduce il comma 127-bis.1, che esclude dall'applicazione della riforma Fornero alcune categorie di lavoratori oltre a quelli previsti dalla normativa vigente; 2) introduce il comma 173-bis, che sopprime le disposizioni del codice dell'ordinamento militare relative al regime transitorio del collocamento in ausiliaria; Bechis 0.1.5008.19, in materia di pensionamento anticipato per i lavoratori affetti da patologie asbesto-correlate di origine professionale; Barbanti 0.1.5008.20, che reca un'apposita autorizzazione di spesa volta ad aumentare lo stanziamento del Fondo sociale per l'occupazione e la formazione, al fine di concedere il prolungamento delle prestazioni di tutela del reddito in favore di un contingente di lavoratori aggiuntivo rispetto a quello previsto dalla normativa vigente, in attesa della maturazione dei requisiti per l'accesso al pensionamento.
  Segnala, infine, che il subemendamento Borghesi 0.1.4004.1 risulta irricevibile, in quanto interamente soppressivo della proposta emendativa a cui si riferisce. Avverte che, con riferimento ai profili finanziari sono dichiarati inammissibili per carenza di compensazione i seguenti subemendamenti: Fragomeli 0.1.4001.2; Brunetta 0.1.4001.5; Brunetta 0.1.4001.6; Capezzone 0.1.4001.7; Borghesi 0.1.4001.10; Borghesi 0.1.4001.11; Borghesi 0.1.4009.1; Borghesi 0.1.4009.2; Fedriga 0.1.4009.6; Franco Bordo 0.1.4009.7; Borghesi 0.1.5004.2; Borghesi 0.1.5004.3; Marco Meloni 0.1.5005.1; Fedriga 0.1.5008.11; Fedriga 0.1.5008.15; Fedriga 0.1.5008.16; Capodicasa 0.1.5010.1; Aiello 0.1.5010.5; Bratti 0.1.5013.1.
  Avverte, infine, che gli emendamenti 1.5013 e 1.5029 del Governo recano modifiche rispettivamente agli statuti delle regioni Friuli Venezia Giulia e Sardegna e come tali richiedono, per poter essere approvati, il parere delle regioni medesime ai sensi rispettivamente degli articoli 63 e 54 dei rispettivi statuti. Chiede pertanto al rappresentante del Governo se tale intesa sia stata raggiunta.

  Rocco PALESE (FI-PdL) chiede che possano essere messi a disposizioni i fascicoli delle proposte emendative e dei subemendamenti, domandando, altresì, chiarimenti alla presidenza sulle modalità di prosecuzione dei lavori.

  Francesco BOCCIA, presidente, precisa che i fascicoli sono in fase di distribuzione.

  Guido GUIDESI (LNA) auspica una maggiore razionalizzazione dei lavori della Commissione.

  Francesco BOCCIA, presidente, osserva che il protrarsi dei tempi nell'ultima fase dell’iter di un provvedimento complesso quale il disegno di legge di stabilità è circostanza assai frequente.

  Il viceministro Stefano FASSINA, replicando alla richiesta del presidente Boccia in relazione agli emendamenti 1.5013 e 1.5029 del Governo, fa presente di aver depositato due note sul tema (vedi allegato 2).

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) chiede che l'esame possa riprendere dagli emendamenti accantonati.

Pag. 6

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, concorda sulla proposta del deputato Sorial. Passando, quindi, al comma 5, formula un parere favorevole sull'emendamento De Micheli 1.1888, purché riformulato.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Paola DE MICHELI (PD) accetta la proposta di riformulazione del suo emendamento 1.1888 formulata dal relatore.

  Rocco PALESE (FI-PdL), Generoso MELILLA (SEL) e Laura CASTELLI (M5S) preannunciano un voto favorevole sull'emendamento De Micheli 1.1888 come riformulato dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento De Micheli 1.1888, nel testo riformulato (vedi allegato 3).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, formula un invito al ritiro, altrimenti parere contrario, sull'emendamento Palese 1.1662.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Rocco PALESE (FI-PdL) insiste per la votazione dell'emendamento 1.1662 a sua prima firma.

  La Commissione respinge l'emendamento Palese 1.1662.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, formula parere favorevole sull'emendamento 1.3340 della XIII Commissione.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 1.3340 della XIII Commissione (vedi allegato 3).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, precisa che gli emendamenti riferiti al comma 20 risulterebbero assorbiti dall'emendamento 1.5002 del Governo che sarà successivamente esaminato dalla Commissione. Propone, pertanto, l'accantonamento degli identici emendamenti 1.3345 della XIII Commissione, Pelillo 1.1180 e Bosco 1.3071.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA (PD), presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, gli emendamenti 1.3345 della XIII Commissione, Pelillo 1.1180 e Bosco 1.3071 sono da intendersi accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita al ritiro dell'emendamento Sereni 1.2578.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Giampiero GIULIETTI (PD) ritira l'emendamento Sereni 1.2578 di cui è cofirmatario.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando al comma 31, formula un parere favorevole sull'emendamento Vignali 1.3061 purché riformulato.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Raffaello VIGNALI (NCD) accetta la riformulazione proposta dal relatore.

  Rocco PALESE (FI-PdL) preannuncia un voto di astensione.

Pag. 7

  La Commissione approva l'emendamento Vignali 1.3061, nel testo riformulato (vedi allegato 3).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando al comma 33, propone l'accantonamento degli emendamenti Crippa 1.1491 e Fantinati 1.1411. Fa presente, quindi, che l'emendamento Abrignani 1.2299, relativo al comma 39, sarebbe da intendersi assorbito a seguito dell'approvazione dell'emendamento 1.4002 del relatore e ne propone pertanto l'accantonamento.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA (PD), presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, gli emendamenti Crippa 1.1491, Fantinati 1.1411 e Abrignani 1.2299 devono intendersi accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando al comma 40, invita al ritiro i presentatori dell'emendamento Dallai 1.64, mentre propone di accantonare l'emendamento Castricone 1.932, in quanto assorbito da un emendamento sulle calamità naturali che si riserva di presentare successivamente.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Dario PARRINI (PD) ritira l'emendamento Dellai 1.64, di cui è cofirmatario.

  Generoso MELILLA (SEL) chiede al relatore chiarimenti in merito alla proposta emendativa che dovrebbe assorbire l'emendamento Castricone 1.932.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, precisa che il fondo che dovrebbe essere istituito con il suo emendamento farà riferimento ad una serie di eventi calamitosi riguardanti diverse regioni.

  Francesco BOCCIA (PD), presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Castricone 1.932 deve intendersi accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita al ritiro dell'emendamento Dal Moro 1.958.

  Gianclaudio BRESSA (PD) rileva che l'emendamento Dal Moro 1.958, di cui è cofirmatario, è caratterizzato da una particolare specificità, e pertanto insiste per la votazione.

  Generoso MELILLA (SEL) si associa a quanto testé rilevato dall'onorevole Bressa.

  Federico GINATO (PD), non condividendo il ragionamento svolto dal collega Bressa, preannuncia un voto contrario.

  Rocco PALESE (FI-PdL) preannuncia un voto favorevole.

  Bruno TABACCI (Misto-CD), concordando con il collega Marchi, ritiene che il tema dell'adeguamento delle infrastrutture autostradali debba essere affrontato con una visione d'insieme e non caso per caso.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime la contrarietà del Governo sull'emendamento Dal Moro 1.958, confermando l'intenzione del relatore di intervenire sulla materia in maniera sistematica con un provvedimento ad hoc anche in considerazione del fatto che dall'approvazione di tale emendamento deriverebbe una chiusura del mercato con possibili distorsioni della concorrenza.

  Gianclaudio BRESSA (PD), nel sottolineare come l'ipotesi formulata nella proposta emendativa in discussione, di cui è cofirmatario, sia stata già percorsa da altri importanti Paesi europei, evidenzia come l'iniziativa potrebbe consentire nei prossimi anni di investire in tale settore cospicue risorse. Fa presente che potrebbe valutarsi l'opportunità di accantonare l'emendamento per un approfondimento.

Pag. 8

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA interviene per confermare il parere negativo del Governo sull'emendamento 1.958 in discussione, dichiarando che il Ministero delle infrastrutture intende affrontare tale complessa tematica in altra sede.

  Alessandro BRATTI (PD) chiede chiarimenti al Governo sulla posizione assunta di fronte alla Commissione ambiente laddove il Governo si è espresso a favore del completamento di altre autostrade diverse da quella oggetto della proposta emendativa.

  Il viceministro Stefano FASSINA sottolinea come sia del tutto diverso dichiararsi a favore di un intervento di completamento della tratta autostradale rispetto alla finalità della proposta emendativa in esame la cui approvazione avrebbe, come prima conseguenza, quella di modificare la governance della gestione delle tratte autostradali e quella di aprire un pericoloso contenzioso in sede europea su rispetto dei principi della concorrenza nonché riflessi in termini di incremento delle tariffe autostradali.

  Ettore ROSATO (PD) esprime soddisfazione per le dichiarazioni svolte dal sottosegretario Girlanda e comprende i timori espressi dal viceministro Fassina. Ritiene in ogni caso che dopo molto tempo sia necessario sbloccare i cantieri al fine di far ripartire il settore delle infrastrutture autostradali.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, si dichiara favorevole all'accantonamento proposto dal collega Bressa al fine di compiere una valutazione complessiva sugli interventi da compiere sul sistema delle concessioni autostradali.

  Laura CASTELLI (M5S) chiede al contrario che l'emendamento in esame sia posto immediatamente in votazione e ne sottolinea il carattere localistico. Ritiene inoltre che nella fase dei lavori della Commissione non sia più possibile procedere ad ulteriori accantonamenti, soprattutto laddove il Governo si sia pronunciato con una posizione chiara e netta.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, segnala come in realtà la proposta emendativa in esame non riguarda un intervento di tipo localistico, in quanto sono coinvolte quattro regioni italiane.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA dichiara la disponibilità del Governo per un ordine del giorno che riprenda i contenuti dell'emendamento in discussione.

  Gianclaudio BRESSA (PD) sottolinea come il Governo continui a proporre ordini del giorno che affrontano tale delicata materia che attende dal lontano 1997 una soluzione organica, e ricorda come la proposta emendativa in esame riguardi infrastrutture che coinvolgono tre corridoi europei.

  Guido GUIDESI (LNA) si chiede che cosa succederà nel prosieguo dell'esame dei successivi emendamenti e se anche le proposte sottoscritte da altri gruppi parlamentari saranno accantonate in quanto la posizione del Governo è destinata a cambiare.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA ribadisce la disponibilità del Governo anche ad attivare un tavolo specifico presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti al fine di individuare una tempistica certa.

  Gianclaudio BRESSA (PD), nell'affidarsi con fiducia alla disponibilità del Governo, ritira in qualità di cofirmatario l'emendamento 1.958.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 49 e dell'emendamento Garofalo 1.3170 ad esso riferita, ne propone l'accantonamento preannunciando che il Governo su tale questione si riserva Pag. 9di presentare una riformulazione che ne recepisca la sostanza.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA (PD), presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Garofalo 1.3170 deve intendersi accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 50 e della proposta emendativa Catalano 1.1147 ad esso riferita, ne propone il ritiro.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Ivan CATALANO (M5S) chiede al relatore e al Governo la disponibilità ad accogliere il contenuto dell'emendamento a propria firma, relativo al comma 50-bis, come ordine del giorno e invece a modificare il parere sulla parte dell'emendamento relativa al comma 50-ter.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, accoglie la soluzione prospettata dal collega Catalano e propone una riformulazione dell'emendamento Catalano 1.1147 che contenga solamente la parte consequenziale, sulla quale esprime parere favorevole.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione approva quindi l'emendamento Catalano 1.1147, nel testo riformulato (vedi allegato 3).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 52 e delle proposte emendative ad esso riferite, esprime un invito al ritiro sugli emendamenti Dell'Orco 1.1166 e Di Gioia 1.3205, mentre propone l'accantonamento degli identici emendamenti Andrea Romano 1.2476, Guerra 1.1259, Leone 1.3213 e Capodicasa 1.1051.

  Ivan CATALANO (M5S), in qualità di cofirmatario, chiede chiarimenti sull'invito al ritiro espresso dal relatore in relazione all'emendamento Dell'Orco 1.1166, che destina 30 milioni di euro ad incentivi per ferrobonus ed ecobonus per l'utilizzo delle vie ferroviarie e del mare.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA, nel confermare l'invito al ritiro sull'emendamento in esame, precisa che non sia possibile destinare risorse aggiuntive per interventi di ecobonus, al fine di evitare l'eventuale contestazione in sede europea di procedure di infrazione per aiuti di Stato. Segnala, più in generale, che è attualmente in corso un tavolo presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti su tale questione.

  La Commissione respinge quindi l'emendamento Dell'Orco 1.1166.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI) chiede chiarimenti al relatore e al Governo sull'invito al ritiro della sua proposta emendativa 1.3205, e chiede al Governo in particolare cosa intenda fare per affrontare la questione dello sviluppo turistico della Sardegna e più in generale quella della continuità territoriale.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA segnala che la questione della continuità territoriale con la regione Sardegna è attualmente all'attenzione del Ministero anche nell'ambito del tavolo tecnico attivato con gli autotrasportatori.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI) ritira quindi l'emendamento a sua prima firma 1.3205.

  Francesco BOCCIA (PD), presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, gli identici emendamenti Andrea Romano 1.2476, Guerra 1.1259, Leone 1.3213 e Pag. 10Capodicasa 1.1051 devono intendersi accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 53, invita al ritiro delle proposte emendative Saltamartini 1.513 e 1.3179, in quanto è in preparazione un decreto specifico che affronta la questione oggetto degli emendamenti.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Barbara SALTAMARTINI (NCD) ritira gli emendamenti 1.513 e 1.3179 a sua prima firma.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 60 e delle proposte emendative ad esso riferite, invita al ritiro degli identici emendamenti Mauri 1.1024 e 1.555, in quanto la loro eventuale approvazione renderebbe di fatto impossibile utilizzare le risorse per le opere cantierabili.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Paola DE MICHELI (PD) sottoscrive gli identici emendamenti Mauri 1.1024 e 1.555 e li ritira.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 62, propone una riformulazione dell'emendamento Ghizzoni 1.630.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Generoso MELILLA (SEL) chiede chiarimenti sulla portata della nuova formulazione dell'emendamento Ghizzoni 1.630.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fornisce i chiarimenti richiesti dal deputato Melilla sottolineando che sulla materia interverrà un decreto adottato da un Comitato interministeriale.

  Generoso MELILLA (SEL) preso atto dei chiarimenti del relatore, annuncia il voto favorevole sull'emendamento Ghizzoni 1.630, come riformulato.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) apprezza le ragioni che sono alla base della riformulazione dell'emendamento Ghizzoni 1.630, dal momento che il suo testo originario, elencando i singoli soggetti destinatari dei contributi, si configurava come misura personalistica e localistica.

  Rocco PALESE (FI-PdL) preannuncia il voto di astensione sull'emendamento Ghizzoni 1.630, come riformulato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, in risposta al deputato Sorial, precisa che tutti i luoghi richiamati nel testo originario dell'emendamento Ghizzoni 1.630 sono meritevoli della più alta considerazione e rispetto.

  Manuela GHIZZONI (PD) preliminarmente dichiara di accettare la proposta di riformulazione avanzata dal relatore. Nel replicare al collega Sorial, precisa che la carica da lei ricoperta nella Fondazione ex campo Fossoli è totalmente gratuita e che di tale ruolo è fiera, giacché il campo di Fossoli – dove sono passati oltre 8.000 ebrei deportati dal regime fascista – é uno dei luoghi sacri alla memoria degli italiani. Conclude auspicando che tutti i deputati vogliano fattivamente operare a tutela dei luoghi della memoria.

  Emanuele FIANO (PD), nell'esprimere piena condivisione per quanto appena affermato dalla collega Ghizzoni, sottolinea il valore della proposta emendativa in esame che riafferma l'importanza della difesa e della valorizzazione dei luoghi della memoria e che non può essere confuso con interessi personali o localistici.

Pag. 11

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), intervenendo per una precisazione, fa presente che la questione da lui posta nel precedente intervento non voleva mettere in dubbio la giusta esigenza della tutela e della promozione dei luoghi della memoria della lotta al nazifascismo, ma semplicemente evidenziare la situazione di conflitto di interessi in cui si trovava la collega Ghizzoni nella sua qualità di presentatrice dell'emendamento e di dirigente di uno dei soggetti beneficiari dei contributi.

  La Commissione approva l'emendamento Ghizzoni 1.630, nel testo riformulato (vedi allegato 3).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone di accantonare l'emendamento Castelli 1.1317, riservandosi di presentare di un emendamento sulla stessa materia.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con la proposta del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Castelli 1.1317 deve ritenersi accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente ai commi 66, 70, 73, 74 e 75, in attesa della presentazione di un emendamento unitario sulle materie recate dai citati commi, propone di accantonare gli identici emendamenti 1.3338 della VIII Commissione e Braga 1.800, l'emendamento Currò 1.1228, gli identici emendamenti 1.3344 della VIII Commissione e Segoni 1.1641, l'emendamento Zan 1.2507, l'emendamento 1.3349 della VIII Commissione, gli identici emendamenti 1.3353 della VIII Commissione e Mariani 1.795, l'emendamento Rabino 1.2763, l'emendamento Matarrese 1.2802, gli identici emendamenti 1.3375 della VIII Commissione e Bratti 1.878, nonché gli identici emendamenti 1.3368 della VIII Commissione e Mariani 1.891; propone altresì di accantonare l'emendamento De Micheli 1.1891 e l'emendamento Latronico 1.2653; propone, inoltre, di accantonare gli identici emendamenti Guidesi 1.2534, Mazziotti Di Celso 1.1751, Mariastella Bianchi 1.1016, Zan 1.2607 e Terzoni 1.1651; propone, infine, di accantonare gli emendamenti Vallascas 1.1460 e 1.3319 della VIII Commissione; invita al ritiro, altrimenti parere contrario, degli identici emendamenti Abrignani 1.2292 e Valiante 1.2805; esprime, infine, parere contrario sull'emendamento Abrignani 1.2288.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Guido GUIDESI (LNA) segnala l'importanza degli emendamenti soppressivi dei commi 74 e 75, relativi alla questione originata dal mancato pagamento da parte della società Sorgenia degli oneri di urbanizzazione dovuti per interventi edilizi relativi ad un impianto di produzione di energia elettrica.

  Laura CASTELLI (M5S) denuncia il fatto che nei corridoi antistanti l'Aula della Commissione rappresentanti della società Sorgenia esercitano indebite pressioni nei confronti dei deputati con riferimento ai temi oggetto delle proposte emendative in questione.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che i lavori della Commissione sono improntati al massimo della trasparenza e della pubblicità possibili, anche grazie alla loro trasmissione mediante attivazione del circuito televisivo interno.

  Rocco PALESE (FI-PdL), nel dare atto al presidente della Commissione di avere costantemente operato per garantire la trasparenza dei lavori della Commissione, stigmatizza eventuali pressioni da chiunque provenienti circa il libero svolgimento delle attività parlamentari di ogni singolo deputato. Conclude, quindi, dichiarandosi d'accordo con quanto detto dal collega Guidesi e annunciando il voto favorevole Pag. 12del suo gruppo sugli emendamenti soppressivi dei commi 74 e 75.

  Alessandro BRATTI (PD) ritiene che il tema oggetto dei commi 74 e 75 derivi anche dalla non chiara formulazione della normativa vigente. Purtuttavia giudica opportuno affrontare in altro provvedimento le relative problematiche, dichiarandosi per questo favorevole all'approvazione degli emendamenti soppressivi dei commi 74 e 75.

  Bruno TABACCI (Misto-CD), nel richiamare quanto già detto in una precedente seduta circa l'esigenza di tutelare gli interessi degli enti locali a riscuotere gli oneri di urbanizzazione loro dovuti, chiede ai colleghi del gruppo M5S di affrontare la questione della regolamentazione delle attività dei gruppi di interesse e del libero esercizio della funzione parlamentare con la dovuta attenzione senza richiamare le eventuali pressioni esercitate sui deputati da determinati gruppi di interesse, pressioni che non inficiano la libertà di decidere in capo a tutti i colleghi.

  Andrea ROMANO (SCpI), nel dichiararsi d'accordo con quanto affermato dal collega Bratti, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sugli emendamenti soppressivi dei commi 74 e 75.

  Francesco BOCCIA, presidente, preso atto del dibattito, avverte che, non essendovi obiezioni, devono intendersi accantonati gli identici emendamenti 1.3338 della VIII Commissione e Braga 1.800, l'emendamento Currò 1.1228, gli identici emendamenti 1.3344 della VIII Commissione e Segoni 1.1641, l'emendamento Zan 1.2507, l'emendamento 1.3349 della VIII Commissione, gli identici emendamenti 1.3353 della VIII Commissione e Mariani 1.795, l'emendamento Rabino 1.2763, l'emendamento Matarrese 1.2802, gli identici emendamenti 1.3375 della VIII Commissione e Bratti 1.878, gli identici emendamenti 1.3368 della VIII Commissione e Mariani 1.891; propone altresì di accantonare l'emendamento De Micheli 1.1891 e l'emendamento Latronico 1.2653, gli identici emendamenti Guidesi 1.2534, Mazziotti Di Celso 1.1751, Mariastella Bianchi 1.1016, Zan 1.2607 e Terzoni 1.1651, gli emendamenti Vallascas 1.1460 e 1.3319 della VIII Commissione.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Abrignani 1.2292 e Valiante 1.2805 e l'emendamento Abrignani 1.2288.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente ai commi 76 e 80, propone di accantonare gli emendamenti Capezzone 1.1566 e De Micheli 1.1912, che risulterebbero assorbiti dall'approvazione dell'emendamento 1.5022 del Governo recante disposizioni sull'istituzione del fondo per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro e sulle imprese.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, gli emendamenti Capezzone 1.1566 e De Micheli 1.1912 devono intendersi accantonati.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando al comma 83, invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, degli emendamenti Bobba 1.1492 e Paris 1.1035.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Luigi BOBBA (PD), nel ritirare l'emendamento a sua prima firma 1.1492, preannuncia l'intenzione di trasfonderne il contenuto in un ordine del giorno per l'Assemblea, chiedendo che il Governo manifesti la disponibilità a valutarlo positivamente in quella sede.

Pag. 13

  Il viceministro Stefano FASSINA si dichiara disponibile a valutare i contenuti di un eventuale ordine del giorno in materia.

  Paola DE MICHELI (PD) sottoscrive l'emendamento Paris 1.1035 e lo ritira.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 84, riservandosi di presentare un emendamento in materia, propone di accantonare gli identici emendamenti Lodolini 1.2352, Locatelli 1.938, Moretti 1.937, Sbrollini 1.80, Chiarelli 1.1628, Biasotti 1.1279, Mura 1.841, Sbrollini 1.319, Cani 1.145, Donati 1.126, Alfreider 1.363 e Locatelli 1.938.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, gli identici emendamenti Lodolini 1.2352, Locatelli 1.938, Moretti 1.937, Sbrollini 1.80, Chiarelli 1.1628, Biasotti 1.1279, Mura 1.841, Sbrollini 1.319, Cani 1.145, Donati 1.126, Alfreider 1.363 e Locatelli 1.938 devono intendersi accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 87, esprime parere favorevole sull'emendamento Vignali 1.3235; invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, degli emendamenti 1.3330 della VIII Commissione e Zanetti 1.2414; propone, infine, di accantonare gli identici emendamenti 1.3332 della VIII Commissione, Fauttilli 1.1707 e Tino Iannuzzi 1.449, riservandosi di presentare un emendamento in materia.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Vignali 1.3235 (vedi allegato 3) e respinge l'emendamento 1.3330 della VIII Commissione.

  Andrea ROMANO (SCpI) ritira l'emendamento Zanetti 1.2414.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, gli identici emendamenti 1.3332 della VIII Commissione, Fauttilli 1.1707 e Tino Iannuzzi 1.449 devono intendersi accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 88, propone di accantonare l'emendamento Tabacci 1.107.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Tabacci 1.107 deve intendersi accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, riferendosi agli emendamenti al comma 99, invita al ritiro, altrimenti il parere è contrario, i presentatori degli identici emendamenti Rizzetto 1.936, Corsaro 1.1173, Crippa 1.1527, Taricco 1.229, Zaccagnini 1.2894, Marco Di Maio 1.2271, Zan 1.2562 e Realacci 1.819. Esprime quindi parere favorevole sull'emendamento Zan 1.2566 e sugli identici emendamenti Benamati 1.1109 e Realacci 1.820, subordinatamente ad una loro riformulazione.

  Il sottosegretario Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Mattia FANTINATI (M5S), intervenendo sugli emendamenti al comma 99, si dichiara sorpreso dalla riformulazione proposta dal relatore e dal Governo, sottolineando l'inutilità di prevedere incentivi alle grandi aziende produttrici di energia in un periodo storico, come quello attuale, di overcapacity, ritenendo piuttosto opportuno avviare una programmazione del fabbisogno di energia. Chiede, in ogni caso, l'accantonamento degli emendamenti soppressivi del comma 99.

Pag. 14

  Guido GUIDESI (LNA), concordando con il deputato Fantinati, ritiene che vi sia il forte rischio di far gravare sui cittadini i costi di certe operazioni, in termini di aumento del costo delle bollette.

  Mariastella BIANCHI (PD), intervenendo sugli emendamenti al comma 99, ritiene che la riformulazione proposta dal relatore e dal Governo offra sufficienti garanzie rispetto alle preoccupazioni manifestate in tema di overcapacity.

  Bruno TABACCI (Misto-CD), intervenendo sugli emendamenti al comma 99, osserva che la competenza sulla determinazione della capacità di produrre energia spetterebbe più all'Autorità garante che al Ministero, avendo quest'ultimo più compiti di indirizzo generale. Ritiene, quindi, che le energie rinnovabili siano state spesso privilegiate acriticamente, sulla base di una valutazione che ha considerato tali anche quelle assimilate.

  Rocco PALESE (FI-PdL), dichiarandosi stupito che si intervenga su simili argomenti in questa sede, ritiene che la fonti rinnovabili rappresentino comunque un'occasione sprecata, dal momento che non hanno fatto altro che generare oneri a carico dei cittadini.

  Giovanni PAGLIA (SEL), intervenendo sugli emendamenti al comma 99, si dichiara contrario alla riformulazione proposta dal relatore e dal Governo, ritenendo che vi sia un forte rischio di produrre oneri a carico dei cittadini. Richiamata l'esigenza di prevedere un Piano energetico, chiede di ritirare le sottoscrizioni del suo gruppo agli emendamenti al comma 99.

  Raffaello VIGNALI (NCD) ritiene che la riformulazione proposta dal relatore e dal Governo sia equilibrata.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge gli identici emendamenti Rizzetto 1.936, Corsaro 1.1173, Crippa 1.1527, Tarocco 1.229, Zaccagnini 1.2894, Marco Di Maio 1.2271, Zan 1.2562 e Realacci 1.819.

  Luigi TARANTO (PD) accoglie la riformulazione proposta dal relatore e dal Governo dell'emendamento Benamati 1.1109, di cui è cofirmatario.

  La Commissione approva l'emendamento Benamati 1.1109, nel testo riformulato (vedi allegato 3).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Beneamati 1.1109 (Nuova formulazione), gli emendamenti Zan 1.2566 e Realacci 1.820 si intendono assorbiti.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, riferendosi al comma 100, esprime parere favorevole sull'emendamento Pagano 1.150, subordinatamente ad una sua riformulazione. Esprime quindi parere contrario sull'emendamento Abrignani 1.2270.

  Il sottosegretario Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Raffaello VIGNALI (NCD) accoglie la riformulazione proposta dal relatore e dal Governo dell'emendamento Pagano 1.150, di cui è cofirmatario.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Pagano 1.150, nel testo riformulato (vedi allegato 3).

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) ritira il suo emendamento 1.2270.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, riferendosi al comma 117, propone una riformulazione dell'emendamento Mazziotti Di Celso 1.1748, avvertendo che, in caso di suo accoglimento, il parere sarebbe favorevole.

Pag. 15

  Il sottosegretario Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Andrea ROMANO (SCpI) accoglie la riformulazione proposta dal relatore e dal Governo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Mazziotti 1.1748, come riformulato (vedi allegato 3).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, riferendosi al comma 118, propone di accantonare gli emendamenti Pizzolante 1.481 e Arlotti 1.2472, riservandosi di presentare nel prosieguo una proposta emendativa sulla medesima materia. Invita, quindi, al ritiro, altrimenti il parere è contrario, i presentatori dell'emendamento Chimienti 1.824.

  Il sottosegretario Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Silvia CHIMIENTI (M5S), intervenendo sul proprio emendamento 1.824, ne illustra il contenuto raccomandandone l'approvazione, giudicando come forzoso qualsiasi prelievo dai fondi del MIUR, atteso che, a suo avviso, le risorse per finanziare simili interventi già sarebbero stanziate.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Chimienti 1.824.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) illustra le finalità dell'emendamento a sua firma 1.2270, concernente il trasferimento alla società Gestore dei Servizi energetici S.p.A. dei compiti e delle attribuzioni della soppressa Stazione sperimentale per i combustibili.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI, pur osservando come l'emendamento in questione colga un aspetto reale, fa tuttavia presente che il pacchetto di misure «Destinazioni Italia», di recente varato dal Governo, già prevede un processo di riordino generale del settore delle società operanti sul mercato elettrico. Invita pertanto il presentatore al ritiro dell'emendamento, anche al fine della eventuale presentazione in Assemblea di un ordine del giorno, non ritenendo il disegno di legge di stabilità la sede più opportuna per affrontare la suddetta problematica.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Abrignani 1.2270 è stato ritirato dal presentatore.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone di tornare all'esame delle questioni concernenti i commi 74 e 75 del provvedimento in discussione.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI ricorda come gli attuali commi 74 e 75 del disegno di legge di stabilità siano stati introdotti nel corso dell'esame del provvedimento presso il Senato, al fine di fornire criteri di interpretazione autentica della disciplina vigente, anche alla luce della recente sentenza, sia pure non definitiva, pronunciata dal TAR. Ritiene indispensabile, in particolare, evitare eventuali applicazioni retroattive delle norme.

  Mauro GUERRA (PD), nell'evidenziare come i predetti commi intervengano sulla materia a seguito di una pronuncia del TAR, pregiudicando in tal modo gli interessi dei comuni che avevano visto riconoscersi il diritto al versamento in proprio favore degli oneri di urbanizzazione, ritiene opportuno approfondire maggiormente la questione.

  Guido GUIDESI (LNA), nel rammentare di avere egli stesso presentato l'emendamento 1.2534, soppressivo dei commi 74 e 75 del provvedimento in esame, esprime perplessità circa le motivazioni addotte dal rappresentante del Governo e si associa alle considerazioni svolte dall'onorevole Guerra.

Pag. 16

  Andrea CECCONI (M5S) ritiene al riguardo opportuno che la normativa si uniformi alla sentenza del giudice amministrativo di primo grado e reputa più appropriato che si proceda alla individuazione delle soluzioni più indicate mediante un successivo provvedimento di legge.

  Giovanni PAGLIA (SEL), associandosi alle considerazioni dei colleghi che lo hanno preceduto, ritiene di fondamentale importanza il rispetto della certezza del diritto vivente, così come applicato dalla giurisprudenza di merito.

  Dario PARRINI (PD) rileva come l'intera problematica dovrebbe essere più opportunamente affrontata nell'ambito di un diverso, specifico provvedimento.

  Andrea ROMANO (PI), analogamente a quanto già rilevato dai colleghi già intervenuti, sottolinea l'esigenza di procedere comunque lungo una direzione diversa da quella prospettata dal Governo.

  Bruno TABACCI (Misto-CD), dopo aver sottolineato come la sentenza del TAR non sia ancora definitiva, fa presente che l'intera vicenda processuale dovrebbe seguire autonomamente il proprio corso, anche alla luce di una normativa di riferimento non del tutto chiara.

  Rocco PALESE (FI-PdL), in considerazione del fatto che la pronuncia del TAR su una questione tanto complessa non è ancora divenuta definitiva, giudica opportuno che il legislatore attenda serenamente le statuizioni del giudice di secondo grado.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI, pur comprendendo il merito di taluni dei rilievi svolti, osserva come, sulla base della normativa vigente, le imprese del settore abbiano già realizzato investimenti. Nel ritenere quindi di fondamentale importanza assicurare il rispetto del principio della certezza del diritto, dichiara tuttavia la disponibilità del Governo a procedere ad un ulteriore approfondimento della questione.

  Francesco BOCCIA, presidente, alla luce della richiesta testé formulata dal rappresentante del Governo, non essendovi obiezioni, dispone l'accantonamento delle restanti proposte emendative riferite ai commi 74 e 75 del provvedimento.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, con riferimento all'unica proposta emendativa accantonata riferita al comma 119, formula un invito al ritiro sull'emendamento Bobba 1.866, considerato che la complessità della questione richiede un intervento a livello europeo.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Luigi BOBBA (PD) chiede chiarimenti al rappresentante del Governo in ordine alle motivazioni poste a base del parere espresso.

  Bruno TABACCI (Misto-CD), pur condividendo l'invito al ritiro formulato dal relatore e dal Governo, segnala tuttavia come l'Esecutivo dovrebbe piuttosto preoccuparsi dei potenziali effetti negativi derivanti dalla tassazione sul sistema finanziario italiano, tanto più in ragione della esiguità della base imponibile. A suo parere, quella presente poteva viceversa essere l'occasione per procedere ad una progressiva riduzione dell'imposta medesima, la quale ha sinora prodotto, peraltro, un gettito assai inferiore a quello atteso.

  Giovanni PAGLIA (SEL) ritiene che l'emendamento in questione sia tecnicamente valido e che avrebbe dovuto meritare un maggiore approfondimento. Evidenzia, inoltre, come la cosiddetta Tobin tax non sia stata totalmente efficace.

  Stefano BORGHESI (LNA) manifesta disappunto per l'invito al ritiro espresso dal Governo, ritenendo anch'egli la proposta emendativa valida e fondata, come dimostra il fatto che sia stata sottoscritta dalla quasi totalità dei gruppi.

Pag. 17

  Il viceministro Stefano FASSINA osserva che l'obiettivo dell'emendamento è condivisibile, ma si colloca in un contesto europeo non unanime circa la valutazione sull'efficacia e sulla tipologia della tassazione. Evidenzia, inoltre, che così come configurata, questa comporterebbe una perdita di gettito. Ribadisce, dunque, l'invito al ritiro, sottolineando come la decisione debba essere presa a livello europeo.

  Angelo RUGHETTI (PD) ritiene condivisibile le argomentazioni del viceministro Fassina, ma per coerenza precisa che il Governo dovrebbe conseguentemente prevedere l'abrogazione della normativa vigente.

  Marco CAUSI (PD) concorda con il viceministro Fassina e sottolinea come operare sul sistema tributario in maniera impulsiva possa comportare effetti negativi anche sull'opinione pubblica.

  Giampaolo GALLI (PD) condivide l'intervento del viceministro Fassina, evidenziando come la proposta emendativa aumenti il costo del capitale per il sistema delle imprese e, quindi, del credito.

  Luigi BOBBA (PD) illustra in modo più approfondito la ratio dell'emendamento per dimostrare che le osservazioni critiche sollevate non sono fondate.

  Edoardo FANUCCI (PD), in qualità di cofirmatario, sostiene l'emendamento in questione raccomandandone l'approvazione.

  Andrea COLLETTI (M5S) apprezza le parole del collega Bobba, condividendone l'intervento e ricordando che la cosiddetta Tobin tax introdotta dal Governo Monti non ha funzionato correttamente. Rileva, infine, come il Governo italiano non abbia fatto nulla per favorirne un'applicazione generalizzata in tutta l'area euro. Raccomanda, quindi, l'approvazione dell'emendamento.

  Il viceministro Stefano FASSINA non condivide la visione negativa sulla disciplina vigente che incide in modo circoscritto e leggero, evidenziando invece come la proposta emendativa rechi una tassazione molto più incisiva con conseguenze pesanti e dannose per l'economia. Conclude rilevando come occorra prendere atto che in queste materie gli Stati membri non sono sovrani.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) domanda quindi al viceministro Fassina su quale materia residui la sovranità del nostro legislatore nazionale e con quali margini.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) rileva come il Governo rimandi ogni volta questo tema senza mai affrontarlo con risolutezza.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, ribadisce l'opportunità di un lavoro congiunto, da svolgere a gennaio, da parte delle Commissioni Bilancio e Finanze affinché il Parlamento possa dare un segnale di unitarietà e consentire all'Italia di svolgere un ruolo forte su tale questione. Conferma quindi l'invito al ritiro dell'emendamento in esame e la necessità di un impegno serio da parte del Governo ad affrontare la questione.

  Francesco BOCCIA, presidente, sottolinea l'importanza della proposta emendativa in esame, sulla quale si è formata la volontà di tutti i gruppi parlamentari. Invita quindi ad una riflessione comune che tenda anche a superare le scelte contraddittorie compiute dal precedente Governo. Esorta quindi il Governo in carica ad individuare una soluzione alternativa in tempi brevi, riconoscendo altresì l'esistenza di un problema di gettito, confermato anche dall'Agenzia delle entrate. Sottolinea quindi l'opportunità di ulteriori approfondimenti sulla materia e invita quindi il firmatario a riflettere sull'invito al ritiro formulato dal relatore.

  Luigi BOBBA (PD) ribadisce l'opportunità di un supplemento di istruttoria sulla Pag. 18materia oggetto della proposta emendativa a sua prima firma.

  La Commissione accantona l'emendamento Bobba 1.866.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 122 e delle proposte emendative ad esso riferite, propone l'accantonamento dell'emendamento Tinagli 1.1715, riservandosi la presentazione di una riformulazione sulla medesima materia, e invita al ritiro dell'emendamento Tinagli 1.1740.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Tinagli 1.1715 deve intendersi accantonato.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che l'emendamento Tinagli 1.1740 è stato ritirato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 127 e delle proposte emendative ad esso riferite, propone l'accantonamento degli emendamenti Gnecchi 1.967 e 1.661, riservandosi la presentazione di una riformulazione sulla medesima materia.

  Marialuisa GNECCHI (PD) illustra le finalità del proprio emendamento 1.967.

  Il viceministro Stefano FASSINA, condividendo l'importanza delle questioni poste dalla collega Gnecchi, ritiene opportuno affrontare la questione quando sarà affrontato il tema degli esodati.

  La Commissione accantona gli emendamenti Gnecchi 1.967 e 1.661.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 130 e delle proposte emendative ad esso riferite, propone l'accantonamento dell'emendamento 1.3307 della XII Commissione, nonché degli emendamenti Zampa 1.2503 e Misuraca 1.3425, riservandosi di presentare una riformulazione sulla medesima materia.

  La Commissione accantona gli emendamenti 1.3307 della XII Commissione, nonché Zampa 1.2503 e Misuraca 1.3425.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 132 e delle proposte emendative ad esso riferite, invita al ritiro dell'emendamento Damiano 1.650 e propone l'accantonamento dell'emendamento Capodicasa 1.3005, riservandosi di presentare una riformulazione sulla medesima materia.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che l'emendamento Damiano 1.650 viene ritirato. Avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Capodicasa 1.3005 deve considerarsi accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, con riferimento al comma 133, propone l'accantonamento degli identici emendamenti 1.3356 della XIII Commissione e Palmieri 1.3, nonché degli identici emendamenti Catania 1.2987, Caruso 1.514, Ferrari 1.1121, Marco Di Maio 1.176, Cimbro 1.114 e infine degli identici emendamenti Attaguile 1.2949 e Venittelli 1.682. Al riguardo si riserva di presentare una riformulazione sulla medesima materia.

  La Commissione approva la proposta di accantonamento del relatore.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone l'accantonamento dell'emendamento Tullo 1.1011 riferito al comma 136, dell'emendamento Pag. 191.3357 della XIII Commissione riferito al comma 139, nonché dell'emendamento Sorial 1.1206 e degli identici emendamenti 1.334 della III Commissione e Marchetti 1.2778 riferiti al comma 141, riservandosi la presentazione di una riformulazione sulle medesime materie.

  La Commissione approva la proposta di accantonamento del relatore.

  Donata LENZI (PD), intervenendo sulle proposte emendative riferite al comma 133, che riguardano il trasferimento di risorse dalla cosiddetta social card alle derrate alimentari, chiede ai primi firmatari delle proposte emendative di ritirarli al fine di mantenere il testo approvato dall'altro ramo del Parlamento.

  Luca SANI (PD) chiede un chiarimento al relatore circa la preannunciata intenzione di presentare una riformulazione delle proposte emendative sulle materie oggetto del comma 133.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.1206, in materia di incremento del Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, ne raccomanda l'approvazione, dichiarando la disponibilità ad una eventuale riformulazione nel senso indicato dal relatore.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, con riferimento alle proposte emendative riferite al comma 133, condivide la richiesta formulata dall'onorevole Lenzi circa un loro eventuale ritiro, ribadendo che tale questione, unitamente a quella del Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, verrà affrontata nell'ambito dell'esame degli emendamenti che verranno in seguito riformulati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame delle proposte emendative riferite al comma 165, propone l'accantonamento degli emendamenti Vignali 1.3153 e Speranza 1.606, riservandosi la presentazione di una riformulazione sulla medesima materia.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, gli emendamenti Vignali 1.53 e Speranza 1.606 si intendono accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 166 e delle proposte emendative ad esso riferite, propone l'accantonamento dell'emendamento Rubinato 1.2338 ed invita al ritiro dell'emendamento Molteni 1.1858, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Rubinato 1.2338 si intende accantonato.

  La Commissione respinge l'emendamento Molteni 1.1858.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 167 e delle proposte emendative ad esso riferite, propone di accantonare gli emendamenti Coscia 1.633, Peluffo 1.788, Palese 1.1106 e 1.1091 e Leone 1.3229, riservandosi di presentare una riformulazione sulla medesima materia.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, gli emendamenti Coscia 1.633, Peluffo 1.788, Palese 1.1106 e 1.1091 e Leone 1.3229 si intendono accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 168 e delle proposte emendative ad esso riferite, esprime parere favorevole sull'emendamento 1.3389 della I Commissione e invita al ritiro dell'emendamento Rosato 1.294, degli identici emendamenti 1.3390 della I Commissione e Rosato 1.286, nonché dell'emendamento 1.3391 della I Commissione, Pag. 20esprimendo altrimenti parere contrario.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Ettore ROSATO (PD) dichiara di ritirare gli emendamenti a sua prima firma 1.294 e 1.286, chiedendo l'impegno del Governo a non procedere a tagli lineari.

  Il viceministro Stefano FASSINA dichiara al riguardo che il Governo non intende procedere mediante tagli lineari.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento 1.3389 della I Commissione (vedi allegato 3) e respinge per l'Aula gli emendamenti 1.3390 e 1.3391 della I Commissione.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che gli identici emendamenti 1.3306 della IV Commissione, Villecco Calipari 1.2328 e Marcon 1.2773, nonché l'emendamento Villecco Calipari 1.1223, riferiti al comma 173, devono ritenersi assorbiti in conseguenza dell'avvenuta approvazione dell'emendamento Ghizzoni 1.630, come riformulato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 178, esprime parere favorevole sull'emendamento Causi 1.1999.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Causi 1.1999 (vedi allegato 3).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 183, propone di accantonare gli identici emendamenti Palese 1.3273 e 1.3274 e gli identici emendamenti Pizzolante 1.487 e 1.483, in attesa della votazione dell'emendamento 1.4002 del relatore in materia di canoni demaniali marittimi, dalla cui approvazione risulterebbero assorbiti.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con la proposta del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, gli identici emendamenti Palese 1.3273 e 1.3274 e Pizzolante 1.487 e 1.483, devono intendersi accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 185, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti 1.3363 della XIII Commissione e Venittelli 1.1171.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva gli identici emendamenti 1.3363 della XIII Commissione e Venittelli 1.1171 (vedi allegato 3).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 190, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli identici emendamenti 1.3370 della XIII Commissione e Bosco 1.3079.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Bosco 1.3079 è stato ritirato.

  La Commissione respinge per l'Aula l'emendamento 1.3370 della XIII Commissione.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 193, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Gigli 1.1797.

Pag. 21

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge per l'Aula l'emendamento Gigli 1.1797.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 195, propone di accantonare l'emendamento Fiano 1.2164, in attesa della votazione dell'emendamento 1.4005 del relatore che interviene sulla stessa materia.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con la proposta del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Fiano 1.2164 deve intendersi accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 200, propone una riformulazione dell'emendamento Castelli 1.1374.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con la proposta del relatore.

  Laura CASTELLI (M5S) accetta la riformulazione proposta dal relatore.

  Andrea ROMANO (SCpI) sottoscrive l'emendamento Castelli 1.1374, come riformulato.

  La Commissione approva, quindi, l'emendamento Castelli 1.1374, nel testo riformulato (vedi allegato 3).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 204, riservandosi di presentare un emendamento in materia, propone di accantonare l'emendamento Giacomelli 1.2213, e invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Castelli 1.1384.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con la proposta del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Giacomelli 1.2213 deve intendersi accantonato.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) chiede al relatore di conoscere le ragioni del parere contrario espresso sull'emendamento Castelli 1.1384.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa presente che il parere espresso sull'emendamento Castelli 1.1384 deriva da un giudizio di non condivisibilità del suo contenuto.

  Emanuele COZZOLINO (M5S) giudica incomprensibile quanto appena detto dal relatore, dal momento che l'emendamento Castelli 1.1384 si prefigge di sopprimere una serie di enti inutili.

  Il viceministro Stefano FASSINA, nel ricordare al deputato Cozzolino che il concetto di inutilità ha natura relativa e non assoluta, fa presente di non ritenere che possano essere considerati tali le autorità portuali o altri soggetti ricompresi nell'emendamento in questione.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Castelli 1.1384.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando al comma 207, riservandosi di presentare un emendamento in materia, propone di accantonare l'emendamento Leone 1.3147.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Leone 1.3147 deve intendersi accantonato.

Pag. 22

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando al comma 217, esprime parere favorevole sull'emendamento Guerra 1.791.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Fabio MELILLI (PD) esprime piena condivisione per le finalità dell'emendamento Guerra 1.791.

  Mauro GUERRA (PD), nel raccomandare l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 1.791, fa presente che esso si pone pienamente in linea con alcune recenti indicazioni della Corte dei Conti in materia.

  Guido GUIDESI (LNA) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Guerra 1.791.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Guerra 1.791 (vedi allegato 3).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 218, riservandosi di presentare un emendamento in materia, propone di accantonare gli identici emendamenti 1.3278 della II Commissione e Ferranti 1.2731.

  Il viceministro Stefano FASSINA condivide la proposta del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, gli identici emendamenti 1.3278 della II Commissione e Ferranti 1.2731 devono intendersi accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 220, invita al ritiro degli identici emendamenti 1.3378 della XIII Commissione, Oliverio 1.1127 e Faenzi 1.1481.

  Il viceministro Stefano FASSINA condivide la proposta del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Oliverio 1.1127 è stato ritirato e che gli emendamenti 1.3378 della XIII Commissione e Faenzi 1.1481 devono intendersi respinti per l'Aula.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 221, riservandosi di presentare un emendamento in materia, propone di accantonare gli identici emendamenti 1.3339 della VIII Commissione, Rigoni 1.135 e Mariani 1.896; riservandosi di presentare un emendamento in materia, propone altresì di accantonare gli identici emendamenti 1.3346 della VIII Commissione e Mariani 1.899.

  Il viceministro Stefano FASSINA condivide la proposta del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, gli identici emendamenti 1.3339 della VIII Commissione, Rigoni 1.135 e Mariani 1.896, nonché gli identici emendamenti 1.3346 della VIII Commissione e Mariani 1.899, devono intendersi accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando al comma 228, propone di riformulare l'emendamento Guidesi 1.3124, nel senso di sopprimere le parole da «e conseguentemente» fino alla fine del testo.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con la proposta di riformulazione del relatore.

  Guido GUIDESI (LNA) accetta la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva, quindi, l'emendamento Guidesi 1.3124, nel testo riformulato (vedi allegato 3).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente Pag. 23al comma 229, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Cimbro 1.2198.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Eleonora CIMBRO (PD) ritira il suo emendamento 1.2198.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente ai commi 248 e 249, riservandosi di presentare specifici emendamenti in materia, propone di accantonare gli identici emendamenti 1.3372 della VIII Commissione e Braga 1.823, nonché gli identici emendamenti Vignali 1.2956 e Bruno Bossio 1.3436.

  Il viceministro Stefano FASSINA condivide la proposta del relatore.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, gli identici emendamenti 1.3372 della VIII Commissione e Braga 1.823, nonché gli identici emendamenti Vignali 1.2956 e Bruno Bossio 1.3436, devono intendersi accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 254, esprime parere favorevole sull'emendamento Saltamartini 1.501, purché riformulato.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Raffaello VIGNALI (NCD) accetta la riformulazione proposta dal relatore.

  Angelo RUGHETTI (PD) sottoscrive l'emendamento Saltamartini 1.501 (Nuova formulazione) (vedi allegato 3).

  Laura CASTELLI (M5S) ritiene che la nuova formulazione dell'emendamento Saltamartini 1.501 vada in direzione opposta a quella di un diverso emendamento precedentemente approvato con il parere favorevole del relatore e del Governo.

  Il viceministro Stefano FASSINA ritiene che gli emendamenti in questione non siano in contraddizione, ma in rapporto sinergico.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Saltamartini 1.501 (Nuova formulazione) (vedi allegato 3).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame delle proposte emendative riferite al comma 256, invita al ritiro dell'emendamento Andrea Romano 1.1710.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  Andrea ROMANO ritira l'emendamento a propria firma 1.1710.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone l'accantonamento degli identici emendamenti Misiani 1.55 e De Micheli 1.1229, riferiti al comma 260.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che gli identici emendamenti Misiani 1.55 e De Micheli 1.1229 si intendono accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame del comma 265, propone l'accantonamento degli identici emendamenti 1.3310 della IV Commissione e Rossi 1.1725, poiché sarebbero assorbiti dall'emendamento 1.5020 del Governo, che sarà successivamente esaminato dalla Commissione. Esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Laffranco 1.1119, a condizione che sia riformulato Pag. 24nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il parere espresso dal relatore.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che gli identici emendamenti 1.3310 della IV Commissione e Rossi 1.1725 si intendono accantonati.

  Pietro LAFFRANCO (FI-PdL) accetta la proposta di riformulazione del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Laffranco 1.1119, come riformulato (vedi allegato 3).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame delle proposte emendative riferite al comma 282, propone l'accantonamento dell'emendamento Pagano 1.153 e degli identici emendamenti Crimì 1.2886 e Prataviera 1.2570, al fine di predisporre una riformulazione.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che l'emendamento Pagano 1.153 e gli identici emendamenti Crimì 1.2886 e Prataviera 1.2570 si intendono accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame delle proposte emendative riferite al comma 284, invita al ritiro dell'emendamento Cecconi 1.1236, precisando che lo stesso è volto a introdurre disposizioni già contemplate dalla vigente disciplina, e Vargiu 1.2464.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  Andrea CECCONI (M5S) illustra le finalità della proposta emendativa a sua firma 1.1236, volta a prevedere l'obbligo, per il medico che abbia in cura, per la prima volta, un paziente con patologia cronica di indicare nella ricetta del servizio sanitario nazionale la denominazione del principio attivo contenuto nel farmaco. Al riguardo fa presente che, diversamente da quanto asserito dal relatore, la norma introdotta non ha carattere ultroneo, ma è finalizzata a modificare l'articolo 15, comma 11-bis, del decreto-legge n. 95 del 2012, cosiddetto decreto Balduzzi, le cui disposizioni sono sovente disattese dai medici e si prestano, a suo avviso, facilmente ad essere aggirate.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, rileva l'opportunità che la questione sia discussa, ai fini di un ulteriore approfondimento, in seno alla XII Commissione.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) propone di accantonare l'emendamento Cecconi 1.1236, per approfondire ulteriormente la questione.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che l'emendamento Cecconi 1.1236 si intende accantonato.

  Pierpaolo VARGIU (SCpI) ritira l'emendamento 1.2464 a sua prima firma.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame dell'emendamento Rosato 1.289, riferito al comma 285, esprime parere favorevole, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  Rocco PALESE (FI-PdL), nel far presente che l'intervento normativo potrebbe determinare disservizi ai danni dell'utenza, preannuncia il voto contrario dei deputati del suo gruppo sull'emendamento Rosato 1.289.

Pag. 25

  Ivan CATALANO (M5S), rilevando di condividere le finalità della proposta emendativa, preannuncia il voto favorevole dei deputati del suo gruppo.

  Fabio MELILLI (PD) sottoscrive l'emendamento Rosato 1.289.

  La Commissione approva l'emendamento Rosato 1.289, come riformulato (vedi allegato 3).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame dell'emendamento Di Salvo 1.2287, riferito al comma 301, invita il presentatore al ritiro. Al riguardo fa presente che la predetta proposta emendativa è volta infatti ad introdurre disposizioni in contrasto con gli obiettivi della spending review attualmente in corso.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  Sergio BOCCADUTRI (SEL) ritira l'emendamento Di Salvo 1.2287.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame delle proposte emendative riferite al comma 305, propone l'accantonamento degli identici emendamenti 1.3402 della I Commissione e Fiano 1.2052, poiché sarebbero assorbiti dall'emendamento 1.5026 del Governo, che sarà successivamente esaminato dalla Commissione.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che gli identici emendamenti 1.3402 della I Commissione e Fiano 1.2052 si intendono accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame delle proposte emendative riferite al comma 307, formula invito al ritiro degli emendamenti Picierno 1.345 e Di Lello 1.1014.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, prende atto che l'emendamento Picierno 1.345 viene ritirato.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI), con riferimento all'emendamento Di Lello 1.1014, del quale è cofirmatario, invita il relatore e il rappresentante del governo a riconsiderare l'invito al ritiro testé espresso.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, precisa che la proposta emendativa Di Lello 1.1014 è suscettibile di determinare maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

  Il viceministro Stefano FASSINA, nel concordare con il relatore, osserva come l'emendamento preveda procedure di reclutamento del personale docente, che presentano profili di criticità, sia sul piano finanziario, sia con riferimento a quanto previsto dalla vigente normativa in materia di accesso ai ruoli universitari.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI) insiste per la votazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Di Lello 1.1014.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone l'accantonamento dell'emendamento Aiello 1.2926, riferito al comma 308, poiché assorbito dall'emendamento del Governo 1.5010, che verrà successivamente esaminato dalla Commissione.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, non essendovi obiezioni, avverte l'emendamento Pag. 26Aiello 1.2926 si intende accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone l'accantonamento degli emendamenti Laffranco 1.1129, Fiano 1.2126, degli identici 1.3407 della I Commissione e Fiano 1.2129, nonché degli identici 1.3408 della I Commissione e Fiano 1.2131, poiché assorbiti dall'emendamento del Governo 1.5004, che verrà successivamente esaminato dalla Commissione.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che gli emendamenti Laffranco 1.1129, Fiano 1.2126, gli identici 1.3407 della I Commissione e Fiano 1.2129, nonché gli identici 1.3408 della I Commissione e Fiano 1.2131 si intendono accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame delle proposte emendative riferite al comma 310, formula invito al ritiro dell'emendamento Tinagli 1.1732. Propone inoltre l'accantonamento degli emendamenti 1.3313 della IV Commissione, 1.3412 della I Commissione, e degli identici emendamenti 1.3411 della I Commissione e Fiano 1.2056.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  Andrea ROMANO (SCpI) ritira l'emendamento Tinagli 1.1732, del quale è cofirmatario.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che gli emendamenti 1.3313 della IV Commissione, 1.3412 della I Commissione, e gli identici emendamenti 1.3411 della I Commissione e Fiano 1.2056 si intendono accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame delle proposte emendative riferite al comma 312, propone l'accantonamento degli emendamenti 1.3398 della I Commissione e degli identici 1.3399 della I Commissione e Mazziotti Di Celso 1.2796, in quanto assorbiti da un emendamento del Governo, che verrà successivamente esaminato dalla Commissione.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che gli emendamenti 1.3398 della I Commissione e gli identici 1.3399 della I Commissione e Mazziotti Di Celso 1.2796 si intendono accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame dell'emendamento Castricone 1.904, riferito al comma 314, invita il presentatore al ritiro.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  Paola DE MICHELI (PD) sottoscrive l'emendamento Castricone 1.904 e lo ritira.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all'esame delle identiche proposte emendative riferite al comma 316, propone che venga respinto per l'Aula l'emendamento 1.3315 della IV Commissione, e formula un invito al ritiro degli emendamenti Polverini 1.186, Fiano 1.2067, Guidesi 1.2171, Vargiu 1.2468 e Prataviera 1.2831.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  Pierpaolo VARGIU (SCpI) ritira l'emendamento a sua prima firma 1.2468.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente avverte che l'emendamento 1.3315 della IV Pag. 27Commissione si intende respinto per l'Aula.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Polverini 1.186, Fiano 1.2067, Guidesi 1.2171 e Prataviera 1.2831.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone l'accantonamento degli identici emendamenti 1.3379 della XIII Commissione e Bosco 1.759, riferiti al comma 317, in quanto saranno assorbiti da una proposta emendativa che il relatore si riserva di presentare successivamente.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che gli identici emendamenti 1.3379 della XIII Commissione e Bosco 1.759 si intendono accantonati.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone l'accantonamento dell'emendamento Benamati 1.2397, riferito al comma 321, in quanto sarà assorbito da una proposta emendativa che il relatore si riserva di presentare successivamente.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che l'emendamento Benamati 1.2397 si intende accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando al comma 322, formula invito al ritiro dell'emendamento Tripiedi 1.995.

  Il viceministro Stefano FASSINA concorda con il relatore.

  Davide TRIPIEDI (M5S) illustra le finalità della proposta emendativa a sua firma, volta a disciplinare le modalità di accesso al trattamento pensionistico del personale addetto alla conduzione dei treni, richiamando l'attenzione della Commissione sulle condizioni particolarmente usuranti e disagevoli in cui si svolge l'attività degli addetti al settore.

  Sergio BOCCADUTRI (SEL), nel condividere le finalità dell'emendamento Tripiedi 1.995, fa presente che il suo gruppo ha presentato la proposta emendativa, di analogo tenore, Di Salvo 1.3122, riferita al comma 327.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) invita il relatore ed il rappresentante del Governo ad avviare una riflessione sul tema, a suo avviso di notevole rilevanza sociale, evidenziando la necessità che il Governo individui idonee forme di copertura alla proposta emendativa Tripiedi 1.995.

  Rocco PALESE (FI-PdL) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Tripiedi 1.995.

  Il viceministro Stefano FASSINA, nel rilevare come la problematica sia meritevole di attenzione, preannuncia un intervento del Governo in tema di attività usuranti ai fini di una complessiva ed organica disciplina della materia, che non può tuttavia essere collocata nell'ambito della legge di stabilità. Evidenzia inoltre la necessità di predisporre una relazione tecnica ai fini di un'esatta quantificazione degli oneri, assumendo uno specifico impegno in tal senso.

  Walter RIZZETTO (M5S) sottolinea come la conduzione dei treni sia un lavoro particolarmente usurante e che, in altri Paesi europei, come la Francia, sia prevista una disciplina più favorevole per tale categoria di lavoratori.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) chiede chiarimenti sui tempi di predisposizione della relazione tecnica.

  Il viceministro Stefano FASSINA assicura che la relazione tecnica verrà predisposta in tempi brevi.

Pag. 28

  Francesco BOCCIA, presidente, propone al deputato Tripiedi di ritirare l'emendamento a sua firma 1.995 e di trasfonderne il contenuto in un ordine del giorno da presentare in Assemblea.

  Davide TRIPIEDI (M5S) insiste per la votazione.

  Il viceministro Stefano FASSINA osserva che un eventuale voto contrario sulla proposta emendativa potrebbe essere interpretato come segnale negativo dalla categoria interessata.

  Laura CASTELLI (M5S) ritiene che un voto contrario servirebbe invece a chiarire le reali scelte politiche della Commissione.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa presente che sul tema del conseguimento del diritto alla pensione per il personale addetto alla conduzione dei treni agisce concretamente anche l'apposito emendamento del Governo.

  Davide TRIPIEDI (M5S) apprezza le parole del relatore, ma insiste ulteriormente per la votazione dell'emendamento 1.995 a sua prima firma.

  La Commissione respinge l'emendamento Tripiedi 1.995.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, formula un invito al ritiro sugli emendamenti Tabacci 1.104, Zanetti 1.1706, Sorial 1.1211, Cominardi 1.984 e Fedriga 1.2376. Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Speranza 1.2119, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Andrea ROMANO (SCpI) condivide lo spirito e la sostanza della proposta di riformulazione dell'emendamento Speranza 1.2119, evidenziando tuttavia che sarebbe opportuno introdurre un criterio di gradualità nell'esecuzione della norma di cui auspica l'approvazione.

  Angelo RUGHETTI (PD) condivide la riformulazione proposta dal relatore, sottolineando come questa abbia già risolto i problemi evidenziati. Valuta, infine, positivamente l'estensione dell'ambito applicativo della norma proposta l'applicazione anche agli organi costituzionali.

  Fabio MELILLI (PD) chiede se nel concetto di contratti in essere siano compresi anche gli incarichi conferiti dalle pubbliche amministrazioni.

  Federico GINATO (PD) sottoscrive l'emendamento in questione.

  Giampaolo GALLI (PD) illustra, in qualità di cofirmatario, le finalità dell'emendamento Tabacci 1.104, evidenziando come questo modifichi il contributo di solidarietà sulle pensioni più elevate, commisurandole ai contributi versati. Nel ricordare come di recente la Corte costituzionale abbia sancito l'incostituzionalità della disposizione sul contributo di solidarietà, ritiene che, per quanto criticabili, le sentenze debbano essere rispettate e manifesta preoccupazione per la possibilità di approvare una norma in contrasto con quanto affermato nella stessa sentenza.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, ritiene che il Parlamento stia dando un importante segnale. Evidenzia, quindi, come la proposta non intervenga sui trattamenti previdenziali e si applichi solo per i contratti e gli incarichi futuri.

  Rocco PALESE (FI-PdL) preannuncia il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sull'emendamento Speranza 1.2119, come riformulato.

  Andrea GIORGIS (PD) sottolinea come l'emendamento non affronti il tema posto dalla sentenza della Corte costituzionale, prevedendo che il tetto per il contributo di solidarietà sia determinato anche attraverso il cumulo tra pensioni e contratti.

Pag. 29

  Vincenzo CASO (M5S) ritiene che con la riformulazione sia stato fatto un clamoroso passo indietro rispetto all'emendamento Speranza 1.2119, che risulta assai depotenziato.

  Giampaolo GALLI (PD) precisa di condividere la riformulazione proposta dal relatore, riferita al comma 326, precisando che la proposta emendativa Tabacci 1.104 si riferisce invece al comma 325.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) osserva che l'emendamento in questione non concorre a determinare un'efficace redistribuzione dei redditi, né ad attenuare le rilevanti diseguaglianze sociali esistenti nel Paese. Per raggiungere tale obiettivo, occorrerebbe invece un prelievo proporzionale generalizzato, esteso a tutti i contribuenti, il cui gettito possa essere ridistribuito tra i titolari delle pensioni più basse, come previsto dall'emendamento 1.1211 a sua prima firma. Invita, dunque, i colleghi a considerare favorevolmente tale proposta emendativa.

  Donata LENZI (PD) richiama l'attenzione sul fatto che l'emendamento Speranza 1.2119, la cui finalità è quella di disincentivare il cumulo tra pensioni e contratti o incarichi, sia aggiuntivo al comma 325 e non sostitutivo dello stesso. Ritiene comunque che debba essere meglio precisato, per superare eventuali censure di incostituzionalità, che i risparmi derivanti dal comma in questione, rimangano all'interno del sistema previdenziale stesso, che è sostanzialmente basato su un patto tra generazioni.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) sottolinea come le affermazioni della collega appena intervenuta confermino la problematicità, sotto il profilo costituzionale, del contenuto dell'emendamento Speranza 1.2119, che, in ogni caso, non può ritenersi preclusivo della votazione degli emendamenti riferiti al comma 325. All'opposto, ritiene che l'emendamento Sorial 1.1211 sia perfettamente in linea con la giurisprudenza costituzionale, oltre a perseguire il giusto obiettivo di riversare le ingenti risorse derivanti dalla sua applicazione – stimate in oltre 1 miliardo di euro – a beneficio dei pensionati con pensioni minime.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, con riferimento alla richiesta di chiarimenti formulata in precedenza, fa presente che dall'applicazione del comma 325 deriveranno maggiori entrate per oltre 50 milioni di euro.

  Andrea ROMANO (SCpI) insiste per la votazione dell'emendamento Tabacci 1.104.

  La Commissione respinge l'emendamento Tabacci 1.104.

  Andrea ROMANO (SCpI) ritira l'emendamento Zanetti 1.1706.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Corsaro 1.585.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) insiste per la votazione dell'emendamento a sua prima firma 1.1211.

  La Commissione respinge l'emendamento Sorial 1.1211.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) illustra le finalità dell'emendamento Cominardi 1.984, insistendo per la sua votazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Cominardi 1.984.

  Guido GUIDESI (LNA) insiste per la votazione dell'emendamento Fedriga 1.2376.

  La Commissione respinge l'emendamento Fedriga 1.2376.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 326, ribadisce il parere favorevole sull'emendamento Speranza 1.2119, purché riformulato (vedi allegato 3); propone altresì di accantonare l'emendamento Pag. 30De Micheli 1.2183; esprime, infine, parere favorevole sugli identici emendamenti Latronico 1.2777 e Vignali 1.3119.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme al relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Vignali 1.3113 è stato ritirato.

  Paola DE MICHELI (PD) accetta la proposta di riformulazione dell'emendamento Speranza 1.2119 avanzata dal relatore.

  La Commissione approva, quindi, con distinte votazioni, l'emendamento Speranza 1.2119, come riformulato, nonché gli identici emendamenti Latronico 1.2777 e Vignali 1.3119 (vedi allegato 3).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 336, riservandosi di presentare un emendamento in materia, propone di accantonare l'emendamento Marguerettaz 1.2247.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Marguerettaz 1.2247 deve intendersi accantonato.

  Sergio BOCCADUTRI (SEL) fa presente che non è stato esaminato dalla Commissione l'emendamento Di Salvo 1.3122, riferito al comma 327.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, si riserva di esprimere il parere sull'emendamento Di Salvo 1.3122 nel prosieguo dell'esame. Relativamente al comma 339, esprime parere favorevole sull'emendamento Alfreider 1.380.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Alfreider 1.380.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 343, invita al ritiro, altrimenti parere contrario, degli emendamenti Causin 1.3054 e De Menech 1.2587; esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Alfreider 1.2916; invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, dell'emendamento Borghesi 1.755.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che sono stati ritirati gli emendamenti Causin 1.3054 e De Menech 1.2587.

  La Commissione approva, quindi, l'emendamento Alfreider 1.2916.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Borghesi 1.755 risulta assorbito a seguito dell'approvazione dell'emendamento Alfreider 1.2916.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 352, invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, dell'emendamento Lupo 1.1514.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Lupo 1.1514.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 355, riservandosi di presentare un emendamento in materia, propone di accantonare l'emendamento Fragomeli 1.2263.

Pag. 31

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Fragomeli 1.2263 deve intendersi accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 376, esprime parere favorevole sull'emendamento 1.3415 della I Commissione.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 1.3415 della I Commissione (vedi allegato 3).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando al comma 385, esprime parere favorevole sull'emendamento Dall'Osso 1.1248, purché riformulato.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Laura CASTELLI (M5S) accetta la proposta di riformulazione del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Dall'Osso 1.1248, come riformulato (vedi allegato 3).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 390, invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, dell'emendamento Fauttilli 1.1629, che potrebbe essere poi trasfuso in un ordine del giorno.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge per l'Aula l'emendamento Fauttilli 1.1629.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente ai commi 392, invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, dell'emendamento Zaccagnini 1.2883; riservandosi di presentare un emendamento in materia, propone di accantonare l'emendamento Ginato 1.1908.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Zaccagnini 1.2883.

  Federico GINATO (PD) chiede di conoscere le ragioni della proposta di accantonamento del proprio emendamento 1.1908.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, in risposta al deputato Ginato, fa presente che è in corso un lavoro di approfondimento ai fini della eventuale presentazione di un emendamento in materia.

  Federico GINATO (PD) alla luce delle dichiarazioni del relatore, accetta la proposta di accantonamento del proprio emendamento 1.1908.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Ginato 1.1908 deve intendersi accantonato.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, relativamente al comma 409, esprime parere favorevole sull'emendamento 1.3282 della II Commissione.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore.

Pag. 32

  Andrea COLLETTI (M5S) esprime un giudizio negativo sull'emendamento 1.3282 della II Commissione, che si prefigge di aumentare in maniera significativa il contributo unificato dovuto nel processo amministrativo. Rileva, infatti, che dopo i notevoli aumenti decisi dal Governo Monti, questo ulteriore incremento del contributo unificato rischia di tradursi in un serio ostacolo per i cittadini e i soggetti collettivi all'accesso alla tutela giurisdizionale in materie delicate ed importanti, quale, ad esempio, quella degli appalti pubblici. In tal senso, il rischio è che dall'approvazione dell'emendamento in questione possa derivare un minore controllo civico dei bandi di gara e dei contratti stipulati dalla pubblica amministrazione. Nel richiamare il fatto, a suo avviso, palesemente contraddittorio di una precedente proposta di accantonamento di un emendamento con finalità opposte a quello in esame, chiede al relatore e al Governo di esprimere con chiarezza le finalità che si intendono perseguire in materia, dando conto anzitutto della previsione dell'ammontare delle maggiori entrate derivanti dall'approvazione dell'emendamento 1.3282 della Commissione.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI, replicando all'onorevole Colletti che chiede spiegazioni sul parere favorevole espresso dal Governo, osserva che l'emendamento in esame è finalizzato ad accentuare i caratteri di progressività ed equità del contributo unificato. Segnala che è stato fatto un importante lavoro da parte della Commissione giustizia e conferma, pertanto, il parere favorevole.

  Andrea COLLETTI (M5S) chiede di intervenire in replica.

  Francesco BOCCIA, presidente, richiama i colleghi alle intese raggiunte in sede di Ufficio di Presidenza in base alle quali, su ciascun emendamento, è consentito un solo intervento per gruppo.

  Andrea COLLETTI (M5S), nel dare lettura delle variazioni di importo del contributo unificato previste dall'emendamento, osserva di non rilevarvi i caratteri di equità e progressività indicati dal rappresentante del Governo.

  Fabio MELILLI (PD) contesta ai rappresentanti del MoVimento 5 Stelle l'interpretazione distorsiva delle funzioni della pubblica amministrazione, richiamando l'attenzione sull'azione di alcune imprese che utilizzano lo strumento del ricorso al TAR nell'ambito di procedure di gara unicamente al fine di creare pressioni sulle imprese aggiudicatrici dell'appalto.

  La Commissione approva l'emendamento 1.3282 della II Commissione.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita al ritiro dell'emendamento Colletti 1.879, riferito al comma 417.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Andrea COLLETTI (M5S), illustrando l'emendamento del quale è primo firmatario, lamenta il fatto che la pubblica amministrazione possa redigere i bandi di gara in modo tale da agevolare alcune imprese alle quali è legata per motivi di interesse.

  Fabio MELILLI (PD), replicando al collega Colletti, fa presente che quello del quale sta parlando è un reato e che per questo è bene rivolgersi all'autorità giudiziaria.

  Andrea COLLETTI (M5S) ritiene che il compito della politica sia quello di prevenire i malfunzionamenti della cosa pubblica. Tornando all'illustrazione del suo emendamento, osserva che la eliminazione dell'imposta di registro in esso prevista, agevola la piccola e media impresa. Ricostruisce, a titolo esemplificativo, le fasi procedurali relative al recupero di un credito vantato da un'azienda e ne illustra la enorme dispendiosità. Richiama, poi, un Pag. 33episodio accadutogli nell'esercizio della sua professione di avvocato in un procedimento contro una Casa di Cura abruzzese protagonista, peraltro, del noto caso di corruzione che ha portato all'arresto dell'allora Presidente della Regione, Ottaviano Del Turco. Formula un attacco anche al Governo Monti, colpevole di aver aumentato il contributo unificato, sottolineando altresì le carenze di organico del personale giudiziario. Richiama il Governo al rispetto dell'articolo 24 della Costituzione poiché aumentando continuamente i costi per il ricorso alla giustizia ne disattende il dettato, anche per quanto concerne la giustizia tributaria.
  Invita, pertanto, il relatore e il rappresentante del Governo a cambiare il parere espresso sull'emendamento di cui è primo firmatario ovvero a motivarlo.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, segnala nuovamente l'importanza della proposta emendativa formulata dalla Commissione Giustizia che, peraltro, non comporta oneri aggiuntivi e non presenta alcun risparmio da reimpiegare, per cui la motivazione va ricercata esclusivamente in una finalità di più equo riequilibrio.

  Fulvio BONAVITACOLA (PD), pur rispettando il lavoro svolto dalla II Commissione, ritiene opportuno lasciare agli atti la sua contrarietà all'emendamento da essa proposto e testè approvato. Osserva, infatti, che il contributo andrebbe commisurato all'effettiva possibilità di utile per l'impresa piuttosto che al teorico valore della controversia.

  La Commissione respinge l'emendamento Colletti 1.879.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita al ritiro dell'emendamento Fauttilli 1.1688, riferito al comma 418.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Federico FAUTTILLI (PI), ritira l'emendamento 1.1688 di cui è primo firmatario.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita al ritiro degli emendamenti Di Lello 1.978 e 1.976, riferiti al comma 419.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI), nel chiedere al relatore le motivazioni dell'invito al ritiro, propone che gli emendamenti Di Lello 1.978 e 1.976 siano accantonati.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto dell'orientamento favorevole della Commissione all'accantonamento degli emendamenti Di Lello 1.978 e 1.976.

  Federico D'INCÀ (M5S) segnala l'esigenza che la Commissione possa riconsiderare, ai fini della sussistenza della copertura finanziaria, l'emendamento 1.3282 della II Commissione precedentemente approvato, anche alla luce della correlazione ai margini degli utili di impresa.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, con riferimento al comma 421, nel preannunciare una proposta di nuova formulazione relativamente all'emendamento Capodicasa 1.2467, di cui propone l'accantonamento, esprime parere favorevole sull'emendamento Castricone 1.1708, riferito al comma 432.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI (PD) esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Capodicasa 1.2467 deve considerarsi accantonato.

  Luigi BOBBA (PD) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Castricone 1.1708, condividendone le finalità.

Pag. 34

  La Commissione approva l'emendamento Castricone 1.1708 (vedi allegato 3).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, illustra una identica proposta di nuova formulazione per gli emendamenti Alberti 1.1142 e Vignali 1.2928, riferiti al comma 433, sulla quale esprime un parere favorevole.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI (PD) esprime parere conforme a quello reso dal relatore.

  Raffaello VIGNALI (NCD) accetta la proposta di riformulazione del relatore.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita al ritiro dell'emendamento Gigli 1.1802, riferito al comma 437.

  Federico FAUTTILLI (PI) rammenta che l'emendamento Gigli 1.1802, di cui è cofirmatario, era stato accantonato in vista di una riformulazione volta a risolvere la situazione degli specializzandi.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, tenuto conto che incidono su materie sulle quali il relatore ed il Governo presenteranno propri emendamenti, propone di accantonare, con riferimento ai commi 439, 442, 450, 460, 476, 477 e 480, i seguenti emendamenti: gli identici Mantero 1.1260 e Baroni 1.1258, Daga 1.1686, Corsaro 1.1161, Giampaolo Galli 1.2869, Polverini 1.211, 1.3381 della XIII Commissione, Franco Bordo 1.2993, Russo 1.362, Corsaro 1.634, Fanucci 1.1257, Rughetti 1.3424, Capezzone 1.1585, gli identici Roccella 1.3268 e Binetti 1.1813.
  Esprime quindi parere favorevole sugli identici emendamenti Saltamartini 1.479 e Giampaolo Galli 1.2852, riferiti al comma 482.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che sono da intendersi accantonati i seguenti emendamenti: Gigli 1.1802, identici Mantero 1.1260 e Baroni 1.1258, Daga 1.1686, Corsaro 1.1161, Giampaolo Galli 1.2869, Polverini 1.211, 1.3381 della XIII Commissione, Franco Bordo 1.2993, Russo 1.362, Corsaro 1.634, Fanucci 1.1257, Rughetti 1.3424, Capezzone 1.1585, identici Roccella 1.3268 e Binetti 1.1813.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Saltamartini 1.479 e Giampaolo Galli 1.2852 (vedi allegato 3).

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, propone di accantonare, con riferimento ai commi 489, 505, 522 e 524, i seguenti emendamenti: Pelillo 1.2733, De Micheli 1.1846, Gigli 1.1807, Ghizzoni 1.1225, gli identici 1.3383 della XIII Commissione e Misuraca 1.762, Franco Bordo 1.3231, 1.3385 della XIII Commissione, Garavini 1.2385, gli identici 1.3377 della VIII Commissione e Mariani 1.3420, gli identici 1.3386 della XIII Commissione e Antezza 1.3421, Bellanova 1.710 e gli identici 1.3418 della X Commissione e Porta 1.3419.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che si intendono accantonati i seguenti emendamenti: Pelillo 1.2733, De Micheli 1.1846, Gigli 1.1807, Ghizzoni 1.1225, gli identici 1.3383 della XIII Commissione e Misuraca 1.762, Franco Bordo 1.3231, 1.3385 della XIII Commissione, Garavini 1.2385, gli identici 1.3377 della VIII Commissione e Mariani 1.3420, gli identici 1.3386 della XIII Commissione e Antezza 1.3421, Bellanova 1.710 e gli identici 1.3418 della X Commissione e Porta 1.3419.

  Guido GUIDESI (LNA) si chiede quando saranno votati tutti gli emendamenti accantonati finora, invitando la presidenza a chiarire il metodo di lavoro, anche con riferimento ai termini di ricorso sull'inammissibilità dei subemendamenti.

Pag. 35

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che si tratta ora di esaminare le proposte emendative del relatore e del Governo per avere un quadro più completo della situazione.

  Laura CASTELLI (M5S) ritiene che l'esame si stia svolgendo secondo modalità al limite dell'anarchia, tenuto conto, peraltro, di un andamento «a singhiozzo» delle votazioni, che impone ai deputati presenze prolungate in aula senza un effettivo avanzamento dei lavori. Chiede che sia convocato l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, per definire modalità di prosecuzione certe dell'esame.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa notare che le modalità di organizzazione dell'esame sono state stabilite nella giornata di domenica 16 dicembre 2013.

  Guido GUIDESI (LNA) fa notare che era stato stabilito che i lavori cominciassero fin dalla tarda mattinata di oggi, per concludere l’iter entro la sera, mentre così non è stato. Chiede che siano definite modalità di prosecuzione che consentano uno svolgimento ordinato dei lavori, fissando un orario certo di conclusione dell'esame. Chiede poi nuovamente al presidente se vi sarà la possibilità di presentare ricorsi ai subemendamenti presentati agli emendamenti del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che ha ritenuto opportuno non prevedere alcuna possibilità di ricorrere ai subemendamenti. Quanto alle modalità di organizzazione dell'esame, fa notare che la complessità delle tante proposte emendative presentate ha richiesto spesso un'intensa attività di verifica.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), fatto notare che l’iter di esame nella giornata odierna non si è svolto secondo le modalità convenute, rilevando in ogni caso l'esigenza di passare prima agli emendamenti accantonati, che giudica prioritari rispetto a quelli del relatore e del Governo a cui ritiene che si possa dedicare la giornata di domani.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, ritiene che si possano percorrere due strade, che conducono, da un lato, a concludere i lavori nella nottata, dall'altro, a rinviare al mattino la conclusione dell’iter. In proposito, giudica opportuno rimettere ai gruppi la scelta sulle modalità di prosecuzione dell'esame, non avendo alcuna obiezione a percorrere l'una o l'altra strada.

  Guido GUIDESI (LNA) giudica opportuno che si dia ai gruppi la possibilità di presentare ricorso sui subemendamenti presentati agli emendamenti del relatore, chiedendo chiarimenti al riguardo sotto il profilo regolamentare.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa notare che la possibilità di ricorrere avverso le proposte emendative è prevista solo in via di prassi, non essendo disciplinata da alcuna norma regolamentare. Osservato, quindi, che rientra nelle prerogative del presidente della Commissione seguire o meno tale prassi, fa notare che il suo orientamento è sempre stato quello di ammettere solo i ricorsi aventi ad oggetto gli emendamenti – laddove ve ne siano le condizioni – precludendoli per i subemendamenti. Rilevato, quindi, che non intende deviare da tale prassi per il futuro, fa notare, in ogni caso, che, secondo il comma 5 dell'articolo 121 del Regolamento della Camera, qualora sorgano questioni, la decisione spetta al Presidente della Camera. Quanto alle modalità di prosecuzione dell’iter, giudica opportuno procedere speditamente nell'esame, quantomeno per completare gli emendamenti del relatore e relativi subemendamenti, tenuto conto della necessità di istruire in tempi utili il provvedimento per l'Assemblea.

  Laura CASTELLI (M5S) ritiene importante fissare da subito l'orario di inizio e conclusione della prossima seduta per evitare che i deputati siano costretti a seguire i lavori in condizioni di estremo disagio.

Pag. 36

  Francesco BOCCIA, presidente, fa notare che, secondo intese intercorse tra i capigruppo, l'inizio della discussione in Assemblea è stato posticipato alla seduta pomeridiana di domani; rileva, pertanto, che vi è tutto il tempo per completare l’iter nei termini prefissati, purché si prosegua senza indugi.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) ritiene che la decisione sull'ammissibilità dei ricorsi vada sottoposta all'ufficio di presidenza, intergrato dai rappresentanti dei gruppi, per evitare che le decisioni del presidente siano unilaterali e sfuggano a qualsiasi forma di contraddittorio.

  Francesco BOCCIA, presidente, ribadisce che, secondo prassi, non ha mai fissato termini per presentare ricorsi contro i subemendamenti, mentre lo ha fatto, in determinati casi, per gli emendamenti.

  Guido GUIDESI (LNA) propone di rinviare il seguito dell'esame ad altra seduta, procedendo, fin dalla mattinata di martedì 17 dicembre 2013, alla discussione degli emendamenti accantonati, per poi passare a quelli del relatore e del Governo, in modo da completare l’iter nei termini previsti.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, fa notare che ogni emendamento, a prescindere dello schieramento politico di provenienza, è stato valutato con attenzione dal relatore e dalla Commissione, richiedendo anche complesse attività di verifica. Ritiene che si possa quantomeno provare a completare il fascicolo degli emendamenti del relatore e dei relativi subemendamenti.

  Rocco PALESE (FI-PdL) propone di rinviare il seguito dell'esame a martedì 17 dicembre 2013, eventualmente fissando l'inizio della seduta nella prima mattinata, predisponendo tutti i fascicoli necessari e prevedendo tempi contingentati di discussione. Ritiene inutile proseguire ora i lavori, dal momento che non sembrano esservi le condizioni per concluderli.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) giudica opportuno rinviare il seguito dell'esame ad altra seduta, anche per consentire al relatore di approfondire le questioni poste dagli emendamenti accantonati.

  Sergio BOCCADUTRI (SEL) condivide la proposta del presidente di esaminare nella seduta odierna il fascicolo degli emendamenti del relatore, con la garanzia che gli emendamenti sino ad ora accantonati saranno in qualche modo assorbiti nell'emendamento del Governo. Osserva che il prolungarsi dei lavori è da attribuirsi alla responsabilità di tutti i gruppi e che il presidente ha concesso ampi spazi di discussione per garantire la democraticità del dibattito.

  Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, invita la presidenza a porre ai voti la nuova formulazione, da lui precedentemente illustrata, dell'emendamento Vignali 1.2928.

  La Commissione approva l'emendamento Vignali 1.2928, come riformulato (vedi allegato 3).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Vignali 1.2928 (Nuova formulazione), deve considerarsi assorbito l'emendamento Alberti 1.1142.
  Valutate le circostanze, alla luce del dibattito, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta da convocarsi secondo quanto sarà stabilito nella riunione dell'ufficio di presidenza immediatamente convocato al termine della seduta odierna.

  La seduta termina alle 0.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è svolto dalle 0.40 alla 1.05.

Pag. 37