CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 28 novembre 2013
130.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 158

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 28 novembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Walter RIZZETTO.

  La seduta comincia alle 9.05.

Disposizioni concernenti l'impiego di contingenti di personale militare con funzioni di pubblica sicurezza per il contrasto della criminalità ambientale in Campania.
C. 833 Russo.

(Parere alla IV Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Valentina PARIS (PD), relatore, osserva che la Commissione è chiamata a esprimere il parere di competenza alla IV Commissione sulla proposta di legge C. 833, come modificata nel corso dell'esame degli emendamenti: si tratta di un provvedimento, che fa anche seguito a numerosi atti di indirizzo già adottati dalla Camera sull'argomento, finalizzato a porre un freno al drammatico fenomeno dei roghi di rifiuti (speciali, pericolosi, tossici o simili), che da circa quindici anni affligge soprattutto le province di Napoli e Caserta e mette a rischio la stessa salute dei cittadini.
  Fa presente che il fulcro del testo trasmesso dalla Commissione di merito, che si compone di cinque articoli, consiste nell'autorizzare i prefetti delle province campane – proprio al fine di far fronte all'emergenza ambientale in questione e di contrastare attività illecite che recano un danno gravissimo all'economia dell'intera regione – ad avvalersi di contingenti di personale militare delle Forze armate, nell'ambito di operazioni di sicurezza e di Pag. 159controllo del territorio prioritariamente finalizzate alla prevenzione di delitti di criminalità organizzata e ambientale.
  Per quanto concerne le norme di più diretto interesse della XI Commissione, segnala anzitutto l'articolo 2, secondo il quale il personale militare coinvolto è posto a disposizione dei prefetti interessati fino al 31 dicembre 2014, termine prorogabile dal Consiglio dei ministri, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con motivata relazione, per un periodo non superiore a mesi sei (ulteriormente prorogabile una sola volta per un periodo non superiore a sei mesi, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari). Evidenzia, quindi, che l'articolo 3 dispone che agli ufficiali, sottufficiali e militari di truppa delle Forze armate compresi nei contingenti di cui al testo in esame è attribuita un'indennità onnicomprensiva, determinata con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri dell'interno e della difesa: la predetta indennità onnicomprensiva, aggiuntiva al trattamento stipendiale o alla paga giornaliera, non può superare il trattamento economico accessorio previsto per il personale delle Forze di polizia.
  In conclusione, preso atto del contenuto del provvedimento e dei profili di competenza della XI Commissione e valutata l'esigenza di dare seguito a un intervento che si prefigge importanti finalità di sicurezza, propone di esprimere un parere favorevole sul progetto di legge in esame.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 9.10.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 28 novembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Walter RIZZETTO.

  La seduta comincia alle 9.10.

Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di importo elevato.
C. 1253 Giorgia Meloni, C. 1547 Zanetti, C. 1778 Fedriga.

(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 1785).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 14 novembre 2013.

  Walter RIZZETTO, presidente, avverte preliminarmente che è stata assegnata alla Commissione anche la preannunciata proposta di legge C. 1785 Gnecchi, vertente sul medesimo argomento di cui ai progetti di legge all'ordine del giorno: la presidenza ne ha, pertanto, disposto l'abbinamento, ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento.

  La Commissione prende atto.

  Marialuisa GNECCHI (PD), relatore, soffermandosi sul contenuto della proposta di legge abbinata, fa notare che essa mira a intervenire sulle pensioni di importo elevato in termini di contributo di solidarietà, seguendo una impostazione che appare in linea con quanto suggerito in materia dalla Corte costituzionale, che ha avuto modo di pronunciarsi a più riprese su tale tematica; il provvedimento, peraltro, prevede che le risorse in tal modo acquisite siano destinate a finalità di carattere previdenziale. Entrando nel dettaglio di talune parti dell'articolato, fa presente che il testo prevede, inoltre, un meccanismo di perequazione automatica delle pensioni, per salvaguardare il potere di acquisto delle prestazioni di importo medio o basso, nonché una delega al Governo in materia di previdenza per le nuove generazioni, al fine di assicurare, tra l'altro, il raggiungimento di un tasso di sostituzione al netto della fiscalità non inferiore al 60 per cento, con riferimento all'aliquota prevista per i lavoratori dipendenti. Osserva, in proposito, che le disposizioni da ultimo citate mirano a favorire Pag. 160una pensione più dignitosa per i giovani, tenuto conto che essi sono soggetti ad una frammentazione delle carriere che li espone, a causa di un penalizzante calcolo contributivo, a un futuro pensionistico incerto. Svolgendo, quindi, considerazioni di carattere generale sugli interventi di riforma realizzati dai Governi precedenti, fa notare che, considerata l'improbabilità che un giovane raggiunga la soglia dei quaranta anni contributivi, sarebbe stato opportuno – piuttosto che eliminare le pensioni di anzianità (come previsto con la recente «riforma Fornero») – agire sui coefficienti di calcolo delle pensioni, in vista dell'erogazione di trattamenti più adeguati.
  Ritiene infine che, alla ripresa dell'esame dei provvedimenti abbinati dopo la conclusione della manovra finanziaria in Commissione, sia possibile iniziare a ragionare sulla predisposizione di un testo unificato, che possa considerare, in una visione condivisa, le diverse proposte presentate.

  Irene TINAGLI (SCpI), considerato il tenore delle sentenze della Corte costituzionale in materia, ritiene che la proposta appena abbinata non sia del tutto immune da possibili rilievi di legittimità costituzionale, che potrebbero, a suo avviso, riguardare la formulazione tecnica scelta per la definizione del contributo di solidarietà a carico delle pensioni di importo più elevato. In proposito, infatti, ritiene che la Corte, alla stregua di quanto già indicato nelle precedenti sentenze, potrebbe tornare ad evocare una impropria comparazione della pensione con i redditi da lavoro, rinvenendo un trattamento di peggior favore riservato ai pensionati e, così, demolendo di fatto l'impianto dell'intervento normativo. Giudicando, pertanto, non del tutto superate le perplessità relative alla proposta di legge C. 1785, osserva che il progetto di legge presentato dal suo gruppo (C. 1547), al contrario, si colloca su un piano di maggiore coerenza rispetto ai principi sanciti dalla giurisprudenza costituzionale, atteso che esso è volto a incidere sul differenziale tra la contribuzione versata e il maggior trattamento erogato, così mitigando gli eventuali rilievi sull'equità della previsione rispetto ad altri interventi di carattere fiscale aventi ad oggetto diverse forme di reddito.
  Espresse poi perplessità sul continuo richiamo all'esigenza di mantenere interamente nel circuito previdenziale gli eventuali risparmi realizzati con la «riforma Fornero», atteso che quest'ultima è stata predisposta proprio al fine di contenere l'incidenza sul PIL della spesa pensionistica, giudica preferibile destinare tale risorse, almeno in parte, per altre finalità di natura occupazionale, al fine di tutelare, ad esempio, categorie deboli del mercato del lavoro, attraverso forme di sostegno al reddito, ovvero finanziare altri interventi di salvaguardia sociale, mirati a garantire una maggiore continuità professionale.

  Walter RIZZETTO, presidente, nessuno altro chiedendo di intervenire, avverte che le modalità per la prosecuzione dell'iter dei provvedimenti abbinati – anche in attesa di verificare l'assegnazione di ulteriori proposte di legge preannunciate da altri gruppi – saranno definite nella prossima riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, in modo da assicurare che la ripresa dell'attività istruttoria avvenga subito dopo che la Commissione avrà completato l'esame dei documenti di bilancio.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifica alla normativa in materia di requisiti di accesso al trattamento pensionistico per il personale della scuola.
Nuovo testo unificato C. 249 Ghizzoni e C. 1186 Marzana.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del testo unificato, rinviato nella seduta del 19 novembre 2013.

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  Walter RIZZETTO, presidente, ricorda che nella precedente seduta la Commissione ha adottato il nuovo testo unificato delle proposte di legge nn. 249 e 1186, elaborato dal Comitato ristretto, come testo base per il seguito dell'esame in sede referente, deliberando di richiedere al Governo la predisposizione di una relazione tecnica sul provvedimento, ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge n. 196 del 2009, il cui termine di trasmissione è stato fissato al 27 novembre.
  Nell'avvertire che la predetta relazione tecnica non è ancora stata trasmessa alla Commissione, intende stigmatizzare il ritardo del Governo, che impedirà alla Commissione stessa di riprendere l'iter del provvedimento prima di avere concluso l'esame dei documenti di bilancio e, soprattutto, non consentirà di portare a compimento il percorso di esame alla Camera prima della fine della sessione di bilancio.
  Nel preannunciare, pertanto, un forte sollecito al Governo ad ottemperare quanto prima all'adempimento richiesto, avverte che la presidenza ritiene che l'esame del nuovo testo unificato possa proseguire in ogni caso, non appena la Commissione avrà concluso l'esame dei documenti di bilancio, anche in assenza della trasmissione della predetta relazione tecnica.

  Manuela GHIZZONI (PD) stigmatizza fortemente la mancata presentazione della relazione tecnica da parte del Governo, il quale – attraverso un comportamento che definisce «sciatto, se non di boicottaggio» – impedisce, di fatto, alla Commissione di concludere l'iter di esame prima della sessione di bilancio. Nell'esprimere perplessità su un ritardo che appare poco motivabile, vista la non particolare complessità del testo, ritiene che ciò incida pesantemente sul proseguo dei lavori, considerato anche che un'eventuale valutazione positiva sulla congruità finanziaria dell'intervento in oggetto avrebbe potuto costituire un'importante base di riflessione anche ai fini dell'imminente avvio dell'esame del disegno di legge di stabilità.

  Antonella INCERTI (PD), relatore, esprime profondo rammarico per la mancata trasmissione della relazione tecnica da parte del Governo nei tempi previsti, atteso che l'acquisizione di dati certi sull'impatto di natura finanziaria dell'intervento avrebbe messo la Commissione nelle condizioni di svolgere valutazioni più consapevoli, anche in occasione dell'esame del disegno di legge di stabilità. Ritiene in ogni caso che, una volta concluso l'esame della manovra finanziaria per le parti di competenza, la Commissione abbia il dovere di proseguire il proprio lavoro, portandolo a compimento quanto prima, al fine di garantire un intervento adeguato nei confronti di lavoratori che si trovano in uno stato di oggettiva difficoltà.

  Walter RIZZETTO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifiche all'articolo 2112 del codice civile, in materia di mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimento d'azienda.
C. 363 Madia.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 1o agosto 2013.

  Walter RIZZETTO, presidente, ricorda che nella precedente seduta si è convenuto di rinviare il seguito del dibattito sul provvedimento in titolo, per consentire ai gruppi di approfondire adeguatamente la materia oggetto della proposta di legge.
  Preso atto, tuttavia, che non vi sono richieste di intervento, fa presente che le modalità di organizzazione del seguito dell'esame del provvedimento saranno definite in una prossima riunione dell'ufficio Pag. 162di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, restando inteso che, per la ripresa dell’iter, sarà comunque utile attendere la fine della sessione di bilancio, non soltanto per il rispetto delle relative norme regolamentari, ma anche ai fini della valutazione delle complessive novità che la manovra finanziaria potrà apportare sulla materia, nonché sugli argomenti ad essa collegati.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.30.