CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 novembre 2013
124.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 110

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 20 novembre 2013. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. – Interviene il viceministro degli affari esteri, Marta Dassù.

  La seduta comincia alle 15.10.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica di Albania, la Repubblica greca e la Repubblica italiana sul progetto «Trans Adriatic Pipeline», fatto ad Atene il 13 febbraio 2013.
C. 1710 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 13 novembre scorso.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  Diego DE LORENZIS (M5S) sottolinea, all'esito del ciclo di audizioni informali svolte nella scorsa seduta, che le ragioni di dissenso del suo gruppo nei confronti dell'opera, oggetto della ratifica in esame, sono rafforzate.
  Ricorda, al riguardo, che il gasdotto non sarà a costo zero per lo Stato italiano e che a suo avviso, il progetto soddisfa interessi particolari di alcune grandi multinazionali e non l'interesse generale dei cittadini. Evidenzia, quanto al problema della sicurezza dell'approvvigionamento energetico, che il gasdotto porterà energia nei Paesi del Nord Europa e non in Italia. Fa presente che, oltre ai risvolti ambientali e sociali legati all'opera in esame, la TAP non comporterà una riduzione dei costi dell'energia a favore degli utenti. Osserva, poi, che di recente alcuni giornali hanno reso nota un'intercettazione effettuata nell'ambito di un'indagine a carico dell'ex Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi dalla quale trasparirebbe che un imprenditore ritenuto vicino, peraltro, all'opposta formazione politica, avrebbe chiesto ad un altro imprenditore pugliese, coinvolto nella stessa indagine, di adoperarsi per l'approvazione, da parte della Regione Puglia, di Pag. 111un progetto per la costruzione di un gasdotto. A suo avviso, tale circostanza testimonierebbe ancor di più che l'operazione non darebbe alcun vantaggio ai cittadini ma sarebbe invece finalizzata a soddisfare richieste particolari provenienti da alcuni imprenditori.

  Vincenzo AMENDOLA (PD), relatore, invita il collega De Lorenzis a rivolgersi all'autorità giudiziaria ove fosse a conoscenza di questioni penalmente rilevanti, attenendosi nel frattempo all'argomento in discussione.

  Diego DE LORENZIS (M5S), nel ribadire che la TAP è un'opera fortemente voluta da una certa classe politica senza che tuttavia l'opera stessa realizzi un'utilità reale per i cittadini, sottolinea che nonostante, anche nel corso della discussione svolta in Commissione, alcuni gruppi parlamentari abbiano dichiarato di apprezzare la consultazione pubblica attivata dalla Regione Puglia per approfondire tutte le questioni sottese al progetto, tuttavia, in realtà, ogni decisione riguardante la TAP è stata già adottata sul piano politico senza, peraltro, avere a disposizione tutte le informazioni necessarie. Evidenzia, al riguardo, che, all'esito delle audizioni informali svolte nella seduta di ieri, tutte le forze politiche presenti in Commissione dovrebbero avere l'onestà intellettuale di valutare se il gasdotto è un'opera che porterà effettivamente vantaggi ai cittadini italiani. Ritiene, quanto al tema della maggiore sicurezza dell'approvvigionamento energetico nonché a quello della diversificazione delle fonti, che la via da seguire sia invece quella di incrementare la disponibilità di energie rinnovabili. Ricorda, peraltro, che la TAP insisterà su un territorio che costituisce un'importante meta turistica del nostro Paese.
  Osserva che il progetto in esame prevede emissioni di gas su tale territorio che si aggiungeranno a quelle derivanti dai complessi industriali del polo di Taranto e di quello di Brindisi con possibili ricadute negative sulla salute delle persone e sulla salubrità dell'ambiente. Evidenzia, inoltre, che tale opera sarà realizzata con il fondamentale supporto degli istituti bancari i quali garantiranno la liquidità necessaria per realizzare un investimento faraonico con gravi ripercussioni sul livello di tassazione dei cittadini nonché sul prezzo del gas.
  Alla luce di tali considerazioni, ritiene non esista una sola ragione per definire la TAP un'opera vantaggiosa per i cittadini pugliesi e, più in generale, per quelli italiani auspicando, altresì, di essere smentito al riguardo dai colleghi degli altri gruppi favorevoli al progetto i quali, peraltro, non hanno dimostrato particolare interesse a porre quesiti ai soggetti ascoltati in audizione.

  Claudio FAVA (SEL) fa presente che il suo gruppo non giudica con favore il progetto che è oggetto del disegno di legge di ratifica in discussione. Sottolinea, al riguardo, di valutare negativamente la decisione di ubicare in Svizzera la sede della governance del Consorzio TAP e formula, altresì, alcune perplessità in ordine all'impatto ambientale dell'opera. Nell'evidenziare che la Regione Puglia non aveva alcun titolo ad opporsi alla conclusione dell'accordo in esame, ricorda, tuttavia, che la Regione stessa ha espresso contrarietà al progetto in altre sedi analogamente a quanto sostenuto anche dalle popolazioni locali meritevoli dello stesso rispetto e della stessa comprensione dimostrata da alcune forze politiche nei confronti dei cittadini della Val di Susa.

  Franco CASSANO (PD) desidera esprimere alcune perplessità relativamente all'opera in discussione alla luce delle informazioni raccolte all'esito delle audizioni informali svolte nella seduta di ieri. Rileva che la TAP è senza dubbio un progetto cui guardare con attenzione poiché la sua finalità tende a risolvere problemi strategici quali quelli di garantire la continuità energetica nel nostro Paese assicurando nel contempo l'autonomia politica dell'Italia. Tuttavia condivide alcuni dubbi sollevati nel corso dell'audizione informale del professor Borri il quale ha Pag. 112illustrato le debolezze delle garanzie offerte ai cittadini da parte di chi ha progettato l'opera.
  Osserva al riguardo che i suoi dubbi non nascono da una forma di catastrofismo ambientalista né, tantomeno, dalla logica del cosiddetto not in my garden che spesso possono portare a una paralisi delle decisioni. Ribadisce, invece, che la documentazione relativa alla VIA per il progetto in questione non è sufficiente e che, come evidenziato dal professor Borri, non sono state vagliate ipotesi alternative per il percorso del gasdotto. Nel giudicare positivamente la decisione della Regione Puglia, in un'ottica di trasparenza, di avviare una consultazione pubblica sull'impatto del progetto, auspica che i territori sui cui graverà la TAP, i quali negli ultimi anni hanno sviluppato grandemente la loro vocazione turistica, non siano danneggiati dall'opera. Fa notare, infine, di conoscere la differenza tra la ratifica di un accordo internazionale e la valutazione degli aspetti tecnici dell'opera prevista dall'accordo stesso, ma ritiene comunque positivo svolgere in questa sede un momento di riflessione generale sul progetto del gasdotto TAP.

  Alessandro DI BATTISTA (M5S) desidera ringraziare l'ufficio di presidenza ed il relatore per aver permesso alla Commissione di svolgere le audizioni informali, richieste dal suo gruppo, al fine di approfondire le tematiche relative al progetto TAP a fronte della rinuncia del Movimento 5 Stelle a presentare proposte emendative in questa fase dell’iter del disegno di legge. Evidenzia, tuttavia, senza spirito di polemica, che le predette audizioni non hanno visto la partecipazione di molti colleghi nonostante le informazioni raccolte in quella sede siano state molto rilevanti, circostanza testimoniata anche dall'intervento del collega Cassano che ha maturato perplessità circa il progetto in esame.

  Marietta TIDEI (PD) fa presente che la Commissione, non essendo la sede di un tribunale o di una commissione di valutazione dell'impatto ambientale, è competente ad approfondire gli aspetti internazionali relativi alla strategicità energetica dell'opera prevista dall'accordo in esame. Ricorda, al riguardo, che le istituzioni comunitarie hanno inserito il progetto TAP tra quelli di interesse dell'Unione europea. Quanto agli asseriti artifici finanziari connessi al progetto, fa notare che il Consorzio TAP è formato da società internazionali perfettamente conosciute e che, considerato che il settore energetico è un settore cosiddetto capital intensive, solo soggetti con grandi disponibilità finanziarie possono investirvi con successo. Quanto alla questione della sicurezza dell'approvvigionamento energetico e dell'idoneità del progetto a diversificare le fonti di energia a disposizione del nostro Paese, ricorda ai colleghi del Movimento 5 Stelle la crisi risalente al periodo 2006 – 2009 nei rapporti tra Russia e Ucraina, che minaccia seriamente la continuità di fornitura energetica per l'intero continente europeo.
  Segnala, altresì, che l'accordo in discussione consentirà l'accesso al mercato di nuovi fornitori, creando così più concorrenza e influendo sulla riduzione dei prezzi delle bollette che, attualmente, sono le più care d'Europa e doppiano il prezzo delle bollette statunitensi. Con riferimento agli Stati Uniti, nell'osservare che in quel Paese è sperimentato lo shale-gas, evidenzia che tale fonte energetica è più invasiva del gas e non sarebbe consentita dalla normativa europea. Ricorda che, in sede di audizione informale, è stata segnalata la possibilità di costruire più rigassificatori ma rileva che, a suo avviso, l'opposizione locale a tali rigassificatori sarebbe molto forte. Nel condividere la necessità di privilegiare le fonti rinnovabili, segnala che le stesse non possono soddisfare l'intero fabbisogno energetico del Paese senza che siano trovate idonee soluzioni tecnologiche che favoriscano una nuova metodologia di stoccaggio. Ciò comporta, a suo avviso, che si rende inevitabile scegliere il gas quale fonte energetica primaria preferendolo ai combustibili fossili perché, ovviamente, si tratta di una energia più pulita. Pur comprendendo le preoccupazioni sull'impatto Pag. 113ambientale dell'opera, ritiene che prevalgono gli aspetti positivi di un progetto che, anche in un'ottica di lungo periodo, favorirà la competitività delle nostre imprese quando l'Italia uscirà, assieme all'Europa, dalla difficile crisi economica.
  Al riguardo fa presente che, nonostante il calo dei consumi di gas registrato negli ultimi anni, l'opera sarà realizzata non prima del 2019, data in cui auspica che la domanda di energia possa essere finalmente aumentata. Pone l'attenzione, inoltre, su alcune informazioni ricavate all'esito delle audizioni informali svolte nella seduta di ieri, evidenziando che il gasdotto consisterà in un tubo di un metro di diametro circa e che il tracciato, definito in un progetto presentato da ultimo nel settembre 2013, non incontrerà ostacoli, quali ad esempio le barriere coralline ovvero la Posidonia, approdando sulla spiaggia di San Foca, che non costituisce sito di interesse comunitario. Nel ricordare che non è questa comunque la sede per approfondire gli aspetti ambientali dell'opera, auspica una rapida ratifica dell'accordo per evitare che l'Italia perda una importante occasione per rilanciare la sua competitività.

  Carlo SIBILIA (M5S) si associa alle considerazioni svolte dal collega Di Battista circa l'apprezzamento della decisione dell'ufficio di presidenza di permettere, attraverso un ciclo di audizioni informali, lo svolgimento degli approfondimenti relativi al progetto TAP. Al riguardo, evidenzia che i contributi forniti dai soggetti auditi, sulla base delle indicazioni del suo gruppo, sono stati molto rilevanti. Nel segnalare che, nel corso delle predette audizioni informali, aveva lui stesso svolto alcune valutazioni politiche inopportune per quella sede di dibattito di cui, peraltro, si era scusato, lamenta l'atteggiamento del relatore Amendola che ha interrotto l'intervento del collega De Lorenzis il quale stava svolgendo legittimamente le sue osservazioni.
  Nel giudicare con favore le perplessità evidenziate dal collega Cassano, sottolinea le ragioni alla base della sua critica all'opera in esame. Fa presente, pertanto, che l'articolo 7 dell'Accordo, obbligando gli Stati contraenti a rimuovere, una volta completata l'opera, tutti gli ostacoli al flusso di gas attraverso il gasdotto, impone una particolare attenzione nella scelta di ratificare l'Accordo medesimo che impegnerà l'Italia per molti anni a venire. Nell'evidenziare che è necessario accertare che Grecia e Albania abbiano effettivamente concluso il predetto iter di ratifica, ricorda che la strategia energetica nazionale prevede il ricorso al gas quale mera soluzione transitoria, circostanza che non si concilia con i lunghi tempi di realizzazione della TAP. Segnala che esistono altri cinque progetti di gasdotto già approvati e che l'amministratore delegato dell'ENI, Scaroni ha affermato che il gas può essere reperito altrimenti.
  Nel segnalare che il progetto non favorirebbe la concorrenza posto che la realizzazione dell'opera è stata affidata a un consorzio senza relativo bando di gara e che tale consorzio opererà sostanzialmente in regime di monopolio, si sofferma sull'impatto ambientale del progetto. Al riguardo ricorda che il professor Borri, in sede di audizione informale, ha evidenziato che il tubo del gasdotto sarà più grande di novanta centimetri di diametro e che esistono problemi legati ai polimeri presenti intorno al tubo stesso nonché al telecontrollo del gasdotto. Evidenzia, inoltre, che la redazione della VIA è stata affidata allo stesso Consorzio TAP e che esistono concreti rischi sismici come testimoniato dall'esperienza spagnola del progetto Castor. Sottolinea che a quaranta chilometri dall'approdo del gasdotto TAP si concluderà anche il tracciato del gasdotto ITG e ricorda, altresì, che non arriveranno all'Italia vantaggi finanziari dall'opera in esame come testimoniato dal fatto che la sede del Consorzio TAP è ubicata in Svizzera. Inviata, pertanto, i colleghi a valutare attentamente una scelta che influirà sul futuro dei cittadini italiani per i prossimi venti anni.

   Pia Elda LOCATELLI (Misto-PSI-PLI), nel segnalare il suo pregiudizio positivo Pag. 114alla realizzazione di progetti transeuropei, evidenzia, quanto all'organizzazione dei lavori della Commissione, che il ciclo di audizioni informali svolto nella seduta di ieri non ha previsto l'audizione di soggetti che avessero una posizione a favore del progetto.

  Vincenzo AMENDOLA (PD), relatore, replicando al collega Sibilia, ricorda di aver interrotto il deputato De Lorenzis al solo fine di invitarlo ad attenersi al tema oggetto della discussione. Tornando al merito del disegno di legge in esame, sottolinea che tutte le tematiche relative all'impatto ambientale dell'opera e, quindi, anche quelle relative alla documentazione della VIA, saranno approfondite nelle sedi competenti ossia quelle locali, prima fra tutte la Regione Puglia. Fa notare che tutti i gruppi parlamentari sono sensibili alle tematiche ambientali sottese alla realizzazione dell'opera, ma ribadisce che non è competenza di questa Commissione giudicare l'idoneità di elementi quali il tracciato ovvero l'approdo dello stesso. Tali questioni, a suo avviso, saranno regolate attraverso le norme e le procedure autorizzatorie previste dall'ordinamento italiano che individua nella Regione Puglia l'organo competente a definire argomenti tecnici. Nel ringraziare i gruppi di opposizione e gli altri colleghi presenti in ufficio di presidenza per aver definito, in pieno accordo, il ciclo di audizioni informali necessarie per approfondire le tematiche sottese alla realizzazione del progetto TAP, segnala che la maggioranza presenterà un ordine del giorno finalizzato a fare in modo, che, proprio sulle questioni dell'impatto ambientale dell'opera, siano garantiti sia la partecipazione delle comunità locali sia il pieno rispetto della normativa vigente. Nel sottolineare, infine, che esistono delle diversità tra il suo gruppo e quello del Movimento 5 Stelle relativamente a varie questioni quali quella della «decrescita felice» non condivisa dal Partito Democratico, auspica, tuttavia, che sia possibile continuare il confronto rispettoso e sereno tra i gruppi che ha connotato fin ora il lavoro di questa Commissione, anche alla luce dei pareri che saranno resi dalle Commissioni competenti in sede consultiva.

  Il viceministro Marta DASSÙ, osserva che ogni Governo ha tra i suo compiti quello di garantire ai cittadini un rifornimento di energia sicuro e a costi accettabili. Il progetto TAP, a suo avviso, costituisce un'opera che realizza questo obiettivo permettendo, inoltre, il raggiungimento di un buon mix di fonti energetiche. Evidenzia che il progetto TAP è stato preferito al gasdotto ITG ed al Nabucco sulla base di criteri oggettivi. Fa presente che il Parlamento greco e quello albanese hanno ratificato l'accordo in esame mesi fa e rileva, con riferimento all'articolo 7 del predetto accordo, che ai sensi di tale norma, i Paesi aderenti si impegnano solo ed esclusivamente a non interrompere il flusso di gas una volta ultimata l'opera. Nel ricordare che attraverso la realizzazione della TAP l'Italia diverrà un hub strategico per il trasporto di gas in Europa, auspica una rapida conclusione dell’iter di ratifica poiché è imminente la decisione finale di investimento sul progetto.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che, nessun altro chiedendo di intervenire, è concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri.

  La seduta termina alle 16.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.10 alle 16.20.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

RISOLUZIONI

7-00168 Cimbro: Sul vertice del partenariato orientale (discussione).