CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 novembre 2013
117.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 85

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 6 novembre 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Carlo Dell'Aringa.

  La seduta comincia alle 14.35.

Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso al trattamento pensionistico.
Testo unificato C. 224 Fedriga, C. 387 Murer, C. 727 Damiano, C. 946 Polverini, C. 1014 Fedriga, C. 1045 Di Salvo, C. 1336 Airaudo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 29 ottobre 2013.

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che sono stati presentati alcuni emendamenti al testo unificato delle proposte di legge in esame, elaborato dal Comitato ristretto e adottato come testo base (vedi allegato).

  Marialuisa GNECCHI (PD), relatore, invita al ritiro dell'emendamento Tinagli 1.1, facendo presente che, ove questo fosse approvato, finirebbe per demolire l'impianto del testo unificato elaborato dal Comitato ristretto. Invita, altresì, al ritiro dell'emendamento Fedriga 1.2, di cui pure dichiara di condividere lo spirito, in quanto esso potrebbe presentare il rischio che, in sede di relazione tecnica, sia fatto valere un potenziale incremento degli oneri finanziari, a fronte di una soluzione che, peraltro, non sembrerebbe avere un carattere di assoluta urgenza, come convenuto anche nell'ambito del Comitato ristretto. Segnala, pertanto, che il parere sarebbe contrario ove i proponenti non Pag. 86ritirassero le proposte emendative riferite all'articolo 1.
  Con riguardo, poi, alle proposte emendative relative all'articolo 3, esprime parere favorevole sull'emendamento Di Salvo 3.2, invitando al ritiro dei restanti emendamenti presentati, il cui contenuto sarebbe sostanzialmente assorbito dall'approvazione del predetto emendamento. Soffermandosi, in particolare, sull'emendamento Di Salvo 3.1, fa notare come l'invito al ritiro di tale proposta emendativa sia motivato dall'esigenza di evitare che il riferimento alla pensione anticipata configuri un errore di carattere tecnico.

  Il sottosegretario Carlo DELL'ARINGA, pur facendo presente che il Governo segue con forte attenzione il tema in esame, nella consapevolezza della necessità di affrontare in via prioritaria una questione complessa, che ha determinato problemi a larghe fasce della popolazione, ritiene che l'Esecutivo non possa fare altro che sospendere il giudizio su tale testo, a fronte dell'esigenza di verificarne la sostenibilità dal punto di vista finanziario. Fa notare, peraltro, che allo stato nel disegno di legge di stabilità non è stata assunta alcuna iniziativa al riguardo e che qualsiasi eventuale ipotesi di intervento sulla materia dovrà essere valutata nell'ambito del suo iter di esame parlamentare, verificandone la reale portata economico-finanziaria. Ricorda, peraltro, che sulla copertura finanziaria individuata dal testo unificato in esame la stessa Ragioneria generale dello Stato ha espresso riserve in occasione dell'esame di altri provvedimenti.
  Per le ragioni esposte, dichiara che il Governo si rimette alla Commissione su tutte le proposte emendative presentate.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) chiede anzitutto al Governo di esprimere in via definitiva il suo orientamento sul testo unificato in esame, giudicando inaccettabile che l'Esecutivo, nonostante si discuta di tale drammatiche vicende da oltre due anni, continui a tergiversare, chiedendo ulteriori approfondimenti o differimenti della discussione, anche considerando che, nel frattempo, ha previsto stanziamenti finanziari ingenti per misure di minore importanza sociale.
  Si chiede, inoltre, per quale motivo il parere del relatore non sia favorevole sul suo emendamento 1.2, atteso che esso mira ad ampliare le tutele senza comportare particolari oneri sul bilancio pubblico. Auspica, quindi, che il relatore possa modificare il proprio orientamento, dal momento che appare riduttivo, sin dalla fase di elaborazione di un testo in Commissione, porsi limiti di contenuto che, eventualmente, potranno essere presi in considerazione in seguito, una volta che sarà stata acquisita la relazione tecnica da parte della V Commissione, competente in sede consultiva. Per tale ragione, dichiara di non accedere all'invito al ritiro della propria proposta emendativa.

  Marialuisa GNECCHI (PD), relatore, precisa che il parere non favorevole sull'emendamento in esame è esclusivamente dettato da ragioni di opportunità tecnica, non essendovi da parte sua alcuna preclusione ad estendere le salvaguardie a favore dei lavoratori danneggiati dalla cosiddetta «riforma Fornero», i quali, a suo avviso e ad avviso dello stesso Esecutivo, avrebbero bisogno di misure il più possibile strutturali ed efficaci. Fa presente, quindi, che l'invito a ritirare tale emendamento è motivato dall'esigenza di prevenire un orientamento negativo della Ragioneria generale dello Stato, tenuto conto che essa, in occasione dell'esame di provvedimenti simili, ha adottato prese di posizione di netta contrarietà rispetto alla copertura finanziaria – bloccando, di fatto, l’iter di esame in sede parlamentare – sulla base di valutazioni di tipo tecnico non coincidenti con quelle espresse in sede parlamentare. Cita, in proposito, le misure sui cosiddetti «prosecutori volontari» autorizzati alla prosecuzione della contribuzione prima del 2007 e le norme sul riconoscimento dei periodi contributivi a favore dei donatori di sangue, disposizioni sulle quali ricorda che la Ragioneria generale Pag. 87dello Stato ha posto taluni problemi, nonostante per tali interventi fossero già previste apposite disposizioni legislative di salvaguardia.

  Il sottosegretario Carlo DELL'ARINGA, in risposta al deputato Fedriga, fa presente che in una materia delicata, complessa e in costante evoluzione, come quella in esame, non appare possibile assumere una posizione netta e definitiva, in assenza di una certezza sui dati finanziari. Ribadisce che il Governo, al momento, non ha previsto alcun intervento al riguardo nell'ambito del disegno di legge di stabilità, pur riservandosi di svolgere i necessari approfondimenti di merito, in un confronto leale e aperto con il Parlamento, che potrà intervenire sulla manovra finanziaria, nell'ambito della sua autonomia decisionale, con apposite misure di modifica. Conferma, pertanto, che queste sono le ragioni che portano il Governo a rimettersi alla Commissione su tutti gli emendamenti presentati.

  Irene TINAGLI (SCpI) raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 1.1.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Tinagli 1.1 e Fedriga 1.2.

  Giorgio AIRAUDO (SEL) ritira l'emendamento Di Salvo 3.1, di cui è cofirmatario.

  La Commissione approva l'emendamento Di Salvo 3.2.

  Cesare DAMIANO, presidente, fa presente che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Di Salvo 3.2, le restanti proposte emendative riferite all'articolo 3 si intendono assorbite o precluse.
  Avverte pertanto che, essendosi concluso l'esame degli emendamenti, il testo risultante sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione del prescritto parere.
  Fatto notare, infine, che il testo in questione non può essere definito neutrale, caratterizzandosi, al contrario, per un elevato livello di intensità politica, ritiene che esso possa rappresentare un utile strumento di pressione nei confronti del Governo, anche in occasione dell'esame del disegno di legge di stabilità, in vista della predisposizione di ulteriori misure di salvaguardia a favore di lavoratori gravemente in difficoltà.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per consentire la libertà di scelta nell'accesso dei lavoratori al trattamento pensionistico.
C. 857 Damiano.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 18 settembre 2013.

  Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che il dibattito di carattere generale sul provvedimento in titolo è stato da ultimo rinviato in attesa dello svolgimento dell'audizione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali sulle prospettive di riforma del sistema previdenziale: avendo nel frattempo la Commissione esaurito tale audizione ed essendo la stessa Commissione stata impegnata nell'esame di ulteriori, rilevanti, proposte di legge, si è quindi convenuto di riprendere dalla corrente settimana l'esame del provvedimento in titolo.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) fa presente che il suo gruppo è in procinto di presentare talune proposte di legge di contenuto analogo a quella in esame, che si propongono, da un lato, di abrogare la cosiddetta «riforma Fornero» e, dall'altro, di reintrodurre il cosiddetto superbonus, previsto in precedenza dalla «riforma Maroni». Auspica, pertanto, che su di esse possa essere definito un percorso Pag. 88di esame in abbinamento al provvedimento in titolo.

  Cesare DAMIANO, presidente, espressa soddisfazione per il forte interesse politico manifestato dai gruppi su una materia così delicata, nell'ambito della quale, peraltro, occorre confrontarsi con l'orientamento allo stato non favorevole del Governo, osserva che la valutazione circa l'eventuale abbinamento di tali proposte di legge potrà essere svolta nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, solo una volta che esse saranno concretamente assegnate alla Commissione. Dichiara sin d'ora di non avere, in ogni caso, alcun atteggiamento di carattere ostativo rispetto all'eventuale abbinamento dei preannunziati provvedimenti.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.

COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 6 novembre 2013.

Disposizioni in materia di modalità per la risoluzione consensuale del contratto di lavoro per dimissioni volontarie.
C. 254 Vendola e C. 272 Bellanova.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15 alle 15.30.

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