CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 23 ottobre 2013
109.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (III e IV)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 23 ottobre 2013. — Presidenza del presidente della III Commissione, Fabrizio CICCHITTO. — Intervengono il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Mario Giro, e il sottosegretario di Stato alla difesa, Roberta Pinotti.

  La seduta comincia alle 15.10.

DL 114/2013: Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione.
C. 1670 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato da ultimo nella seduta di ieri.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, ricorda che alle ore 17 di ieri è scaduto il termine per la presentazione delle proposte emendative che, essendo stato ritirato l'emendamento 1.167 Fava, sono centonovantasette (vedi allegato), parte delle quali (da 1.4 a 1.49; da 1.59 a 1.105; da 1.111 a 1.156), a firma dei commissari del gruppo SEL, risultano riconducibili a tre tipologie di variazioni di data a scalare, per cui, sulla base dell'articolo 85, comma 8, del Regolamento, saranno posti in votazione per ciascuna di esse 3 emendamenti, ovvero i due estremi e quello intermedio, intendendosi tutti gli altri assorbiti. Al riguardo, fa presente che in altre occasioni il medesimo criterio è stato applicato in senso più restrittivo, ponendo in votazione soltanto gli estremi di ciascuna serie.
  Dichiara invece inammissibile l'emendamento 6.8 Gianluca Pini, volto ad escludere l'utilizzo delle somme destinate agli interventi di sostegno per il pagamento di riscatti in caso di sequestri, sia per l'evidente incongruità con le finalità previste dalla norma in questione sia perché la stessa fattispecie presenterebbe profili penalistici tali da ritenerla in ogni caso preclusa dall'ordinamento.
  Avverte che, ove necessario, le Commissioni potranno essere riconvocate al termine della seduta pomeridiana dell'Assemblea, Pag. 18ovvero proseguire nella giornata di domani al fine di esaurire l'esame degli emendamenti entro la settimana, così come convenuto in sede di Ufficio di presidenza.
  Invita quindi i relatori, onorevoli Rossi e Manciulli, a formulare il parere di competenza sugli emendamenti presentati.

  Domenico ROSSI, relatore per la IV Commissione, segnala che le proposte emendative presentate agli articoli 1, 2 e 3 del provvedimento, di competenza della Commissione difesa, si possono ricondurre a tre tipologie prevalenti: la prima tipologia comprende gli emendamenti volti a sopprimere o ridurre le risorse che finanziano singole missioni, incrementando, in pari misura, i fondi per gli interventi di cooperazione allo sviluppo disciplinati dall'articolo 5, comma 1; la seconda comprende gli emendamenti che reintroducono la norma relativa agli interventi di prima necessità a sostegno delle popolazioni locali; la terza, infine, si riferisce a proposte emendative che modificano la disciplina del codice dell'ordinamento militare, nonché l'entità del finanziamento a favore delle associazioni combattentistiche.
  Fatta questa premessa, esprime parere favorevole sugli emendamenti 1.164 Cirielli, 1.168 Villecco Calipari, 1.169 Giacomelli, 1.170 Rizzo e 2.1 Scanu. Formula, quindi, un invito al ritiro per gli emendamenti 1.51, 1.106, 1.107, 1.158 e 1.160, presentati dal collega Scotto, che appaiono di natura meramente formale, e per gli articoli aggiuntivi 1.01 Artini e 1.02 Alberti, in quanto riferiti a una materia che potrà essere opportunamente trattata nell'ambito dell'esame di una legge quadro sulle missioni internazionali. Per le restanti proposte emendative, esprime parere contrario.

  Andrea MANCIULLI (PD), relatore per la III Commissione, nel formulare, d'intesa con il collega Rossi, il parere di competenza sugli emendamenti presentati agli articoli 5 e 6 in materia di iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di pace, ringrazia i colleghi che hanno presentato i predetti emendamenti molti dei quali offrono la possibilità di alcuni approfondimenti che tuttavia, a suo avviso, meriterebbero di essere presi più opportunamente in considerazione in altra sede, vale a dire nell'esame della legge-quadro ovvero del provvedimento di proroga per il prossimo anno.
  Facendo riferimento all'ampia discussione preliminare, rileva che il decreto-legge in titolo ha un respiro temporale circoscritto e si limita ad un'estensione del provvedimento precedente.
  Nel precisare che, per ragioni di chiarezza ed omogeneità, ha ritenuto di raggruppare gli emendamenti presentati in alcune categorie al fine di dare ragione del parere che renderà, segnala che un primo gruppo di emendamenti propone alcuni lievi incrementi ai fondi per la cooperazione, ovvero spostamenti di risorse, prevalentemente riducendo il già non elevato importo riservato all'Iniziativa Adriatico-Jonica. Al riguardo, gli preme far presente ai colleghi che tale Iniziativa riveste un carattere strategico per il nostro Paese anche nell'ottica del progetto della Macro-regione adriatica che è in corso di realizzazione in sede europea. Formula pertanto parere contrario sugli emendamenti 5.1 Del Grosso, 5.5 Gianluca Pini, 5.11 Del Grosso, 6.3 Sibilia, 6.6 e 6.7 Di Stefano e 6.9 Grande.
  Evidenzia che un secondo gruppo di emendamenti è volto a rafforzare il ruolo del Parlamento attraverso l'espressione del parere delle Commissioni competenti. Al riguardo, pur comprendendone pienamente le ragioni, osserva che tale parere costituirebbe un rilevante appesantimento amministrativo nella gestione delle risorse destinate alla cooperazione. A suo avviso, tali emendamenti potrebbero essere trasformati in un ordine del giorno perché sia rafforzato il controllo parlamentare sulla base delle procedure ordinarie. Invita pertanto al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sugli emendamenti 5.3 Piras, 5.4 Scagliusi, 5.10 e 6.1 Fava e 6.2 Tacconi.
  Rileva poi che un terzo gruppo di emendamenti è volto ad accrescere il livello di trasparenza della gestione dei Pag. 19fondi, anche in relazione alla loro rendicontazione, nonché a rafforzare la collaborazione con le ONG. Si tratta certamente di aspetti significativi che tuttavia ritiene più opportuno rinviare alla legge-quadro, dal momento che coinvolgono aspetti complessi, come del resto la loro stessa formulazione suggerisce, non solo in termini di privacy, ma anche e soprattutto di sicurezza e di incolumità dei soggetti che operano in aree di crisi ad elevato rischio. Quanto alla collaborazione con le ONG, essa è già ampiamente operativa e potrebbe fare comunque oggetto, in modo più congruo, di un ordine del giorno. Invita pertanto al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sugli emendamenti 5.7 Sibilia, 5.8 Spadoni, 5.9 Grande, 5.12 Sibilia, 6.4 Di Battista, 6.5 Tacconi, 6.8. Gianluca Pini, 6.10 e 6.11 Sibilia.
  Infine, si sofferma su due emendamenti che considera particolarmente significativi ed interessanti. Si riferisce innanzitutto all'emendamento 5.2 Di Battista che riserva una quota dei fondi destinati alla cooperazione alla promozione del ruolo delle donne, su cui esprime parere favorevole sulla base della seguente riformulazione: «Nell'ambito dello stanziamento al presente comma, si promuoveranno interventi avendo particolare riguardo per programmi di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne, alla tutela dei loro diritti e alle tematiche di genere».
  Considera altrettanto interessante l'emendamento 5.6 Spadoni che richiama i principi dell'OCSE-DAC ed il conseguimento degli Obiettivi di sviluppo del Millennio. Osserva che l'Italia è già impegnata sia ad applicare tali principi che a conseguire tali obiettivi da obblighi assunti sul piano multilaterale. Benché la disposizione normativa possa allora risultare pleonastica, esprime parere favorevole sulla base della seguente riformulazione: «Tutti gli interventi previsti saranno adottati coerentemente con le direttive OCSE-DAC in materia di aiuto pubblico allo sviluppo, con gli obiettivi di sviluppo del millennio e con i principi del diritto internazionale in materia».

  Il sottosegretario Roberta PINOTTI concorda con il relatore per la IV Commissione quanto ai pareri contrari espressi. Manifesta la non contrarietà del Governo sugli emendamenti 1.164 Cirielli e 1.169 Giacomelli sui quali, tuttavia, rileva che a cagione della scadenza ravvicinata del provvedimento di proroga, le misure previste dagli emendamenti difficilmente potrebbero essere utilizzate entro la fine dell'anno corrente. Formula, dunque, un invito al ritiro su entrambe le proposte che potranno essere utilmente riaffrontate nel prossimo decreto, relativo al 2014. Per quanto riguarda, invece, l'emendamento 2.1 Scanu si rimette alle valutazioni del relatore e della Commissione. Esprime parere favorevole sull'emendamento 1.168 Villecco Calipari, evidenziando, tuttavia, che la copertura suggerita va ad incidere sui fondi destinati a voci di spesa quali gli alloggi della Difesa, gli interventi di manutenzione o i concorsi onerosi e, pertanto, ciò renderebbe necessario una riprogettazione delle spese in tale ambito. Infine, quanto all'emendamento 1.170 Rizzo, segnala che esso fa riferimento a una norma venuta a scadenza nel 2011 sulla quale, dunque, non è più possibile incidere.

  Il sottosegretario Mario GIRO, con riferimento alle proposte emendative agli articoli 5 e 6, esprime parere conforme a quello del relatore, onorevole Manciulli.

  Donatella DURANTI (SEL) segnala l'esigenza che i gruppi possano valutare attentamente gli emendamenti presentati, alla luce dei pareri resi.

  Manlio DI STEFANO (M5S) condivide l'esigenza segnalata dalla collega Duranti.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, anche al fine di disporre di un'adeguata collocazione logistica.

  La seduta termina alle 15.30.

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