CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 26 settembre 2013
90.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e VIII)
COMUNICATO
Pag. 19

SEDE REFERENTE

  Giovedì 26 settembre 2013. — Presidenza del presidente della VIII Commissione Ermete REALACCI, indi del vicepresidente della V Commissione Barbara SALTAMARTINI. – Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Stefano Fassina.

  La seduta comincia alle 14.10.

Misure per il sostegno e la valorizzazione dei comuni con popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti e dei territori montani e rurali nonché deleghe al Governo per la riforma del sistema di governo delle medesime aree e per l'introduzione di sistemi di remunerazione dei servizi ambientali.
C. 65 Realacci.
(Esame e rinvio).

  Le Commissioni iniziano l'esame del provvedimento in oggetto.

  Enrico BORGHI (PD), relatore per la VIII Commissione, nel rinviare alla documentazione predisposta dagli uffici per quanto riguarda l'analisi puntuale del contenuto della proposta di legge in esame, dichiara di volersi soffermare sugli aspetti politici del provvedimento, sulle ragioni di fondo che ne sorreggono l'ispirazione e sugli obiettivi strategici verso cui essa tende, per dare contezza della sua importanza e per richiamare tutti i colleghi delle Commissioni ad uno sforzo corale e ad un impegno particolarmente incisivo per far sì che la proposta di legge di cui oggi si avvia l'esame possa giungere in tempi rapidi alla sua definitiva approvazione da parte del Parlamento. In tal senso rileva, anzitutto, che se è vero che il testo della proposta di legge riproduce in larga misura quello approvato dalla Camera nella XVI legislatura e non divenuto legge dello Stato a causa dell'anticipato scioglimento delle Camere, è altrettanto vero che esso lo supera in molti punti, avendo fatto tesoro di ulteriori proposte, nel frattempo maturate in ambito politico-culturale, che lo arricchiscono e lo rafforzano quale strumento organico di tutela di valorizzazione anche delle aree montane e di quelle rurali. Segnala, inoltre, l'opportunità di tenere conto nel prosieguo del lavoro istruttorio anche del contenuto di Pag. 20quelle proposte di legge, come ad esempio quella presentata dal collega Iannuzzi, che sono specificamente dirette a sostenere gli interventi di recupero e di valorizzazione dei centri storici dei piccoli comuni. Più in particolare, osserva che rispetto all'impianto normativo già esaminato nella XVI legislatura, la proposta di legge in esame si qualifica positivamente soprattutto per quattro aspetti. Il primo riguarda la scelta di espungere dal suo testo le norme in materia di riassetto e di riordino istituzionale dei piccoli comuni, che tante difficoltà e tante resistenze avevano incontrato nella precedente legislatura, nella consapevolezza, peraltro, che su questa complessa e delicata materia sarà sicuramente possibile ottenere risultati importanti in sede di discussione del disegno di legge delega approntato dal Governo e già all'esame del Parlamento. Il secondo aspetto qualificante della proposta di legge in esame è che proprio dalla citata scelta è derivata la possibilità di concentrare e affinare l'attenzione su un insieme organico di norme coerentemente finalizzate non solo a sostenere i piccoli comuni, ma a fare dei piccoli comuni uno degli attori della piena affermazione di un nuovo modello di sviluppo sostenibile e del rafforzamento di quel patrimonio di identità, di cultura e di civismo che è elemento fondamentale per la crescita e la coesione sociale del Paese. Il terzo aspetto di novità e di arricchimento della proposta in esame, è quindi, legato al fatto che il testo costituisce, nel suo insieme, una trama coerente dalla quale emergono, come elementi di una rinnovata idea di cittadinanza, una serie di diritti e di tutele (ad esempio, in materia di servizi sanitari, scolastici, postali o di gestione del servizio idrico integrato) che più che proporsi semplicemente come misure di sostegno dei piccoli comuni, intendono perseguire l'obiettivo molto più ambizioso di invertire la rotta che ha portato, in anni e anni di politiche di contenimento della spesa pubblica, al progressivo spopolamento delle aree montane, delle aree rurali e dei piccoli comuni, incentivando la residenza nei piccoli comuni, rendendola, per così dire, «conveniente» sul piano dei diritti di cittadinanza, della possibilità concreta di fruire di quei servizi che, della cittadinanza, sono il pavimento sul quale camminano ogni giorno, i cittadini, le famiglie, le imprese. Il quarto ed ultimo aspetto di positiva novità della proposta di legge è che essa si propone, con una serie di norme fra loro coerenti e coordinate, di riorganizzare complessivamente tutte le misure di carattere finanziario attualmente vigenti in materia di sostegno dei piccoli comuni, superando l'attuale situazione di grave inadeguatezza delle risorse disponibili e di parcellizzazione e frammentazione degli strumenti per il loro impiego efficiente ed efficace. Infine, ultimo ma non meno importante, la proposta di legge contiene un'importante delega al Governo ad adottare uno o più decreti legislativi per l'introduzione di specifici sistemi di pagamento dei cosiddetti «servizi ecosistemici e ambientali». Si tratta, di un'innovazione molto importante, che consente finalmente, in un'ottica moderna di sviluppo sostenibile e di tutela dello straordinario patrimonio ambientale rappresentato dalle aree interne, dalle aree montane e dalle aree rurali, di prevedere per tali aree una remunerazione di una quota dei benefici multipli derivanti alla società nel suo complesso dall'utilizzo dei beni e dei servizi ecosistemici e ambientali forniti dalle citate aree (es. fissazione del carbonio delle foreste, regimazione delle acque nei bacini montani, salvaguardia della biodiversità e delle qualità paesaggistiche nelle aree protette, eccetera). Conclude, quindi, segnalando l'opportunità che, nell'ambito dell'esame della proposta di legge in titolo, le Commissioni svolgano un esaustivo ciclo di audizioni di tutti i soggetti interessati, allo scopo di assumere quanti più possibile elementi di informazione e di valutazione, e formulando, infine, un forte auspicio affinché tutti i gruppi presenti nelle Commissioni cooperino fattivamente Pag. 21al completamento in tempi rapidi dell’iter parlamentare.

  Antonio LEONE (PdL), relatore per la V Commissione, nel rinviare alla documentazione predisposta dagli uffici, sottolinea l'importanza, nell'attuale contesto storico, della proposta di legge in esame, che si prefigge lo scopo di sostenere e valorizzare il ruolo dei piccoli comuni. Esprime apprezzamento per l'impianto complessivo del provvedimento, del quale dovranno comunque essere valutati attentamente i profili finanziari, e sottolinea la necessità che il Governo adotti iniziative volte, sul piano politico, a promuovere le attività economiche, sociali e culturali, svolte nell'ambito territoriale e dei piccoli comuni.

  Angelo TOFALO (M5S) esprime, a nome del gruppo M5S, un orientamento complessivamente favorevole sul contenuto e sulle finalità della proposta di legge in titolo. Segnala, tuttavia, la necessità di contemperare gli obiettivi da essa perseguiti con l'obiettivo che il gruppo M5S ritiene prioritario, ossia quello di procedere con decisione nella direzione dell'accorpamento dei comuni con popolazione inferiore a 5.000 mila abitanti, salvo casi e situazioni particolari.

  Ermete REALACCI, presidente, nel rinviare al prosieguo dell'esame l'approfondimento dei singoli temi oggetto della proposta di legge, rassicura tuttavia fin d'ora il collega Tofalo che la proposta di legge non intende affrontare il tema dell'assetto amministrativo dei comuni o porsi a difesa dello status quo, ma, al contrario, intendere proporsi come strumento di una rinnovata consapevolezza complessiva, anche sul piano politico-legislativo, che i piccoli comuni non sono un peso per il nostro Paese, un'eredità del passato, ma una straordinaria occasione per difendere quei valori di identità e di qualità dai quali dipende in misura non irrilevante il futuro dell'Italia.

  Gianni MELILLA (SEL) rileva come i piccoli comuni rappresentino una risorsa enorme e una grande opportunità per il Paese.

  Rocco PALESE osserva come quello in esame sia un provvedimento molto atteso, del quale auspica l'approvazione in tempi brevi. Ritiene pertanto prioritario che le risorse che verranno destinate al provvedimento siano poste al riparo dai vincoli del patto di stabilità, in modo da assicurare efficacia effettiva agli interventi previsti.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.25.