CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 settembre 2013
79.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 11 settembre 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 9.35.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per la realizzazione e l'esercizio di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione, con Allegati, fatto a Roma il 30 gennaio 2012.
C. 1309 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Antonio BOCCUZZI (PD), relatore, fa presente che il disegno di legge in esame si propone di ratificare l'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per la realizzazione e l'esercizio di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione, che reca la disciplina della costruzione e della futura gestione della sezione transfrontaliera della parte comune italo-francese di tale opera infrastrutturale, nonché la disciplina della costituzione e del funzionamento del Promotore pubblico, che di tale sezione sarà il futuro gestore. Rileva che l'Accordo in questione costituisce un protocollo addizionale all'Accordo tra Italia e Francia, stipulato a Torino il 29 gennaio 2001 e ratificato dal Parlamento italiano con la legge 27 settembre 2002, n. 228, che ha disciplinato la prima fase relativa agli studi, alle ricognizioni e ai lavori preliminari Pag. 76della parte comune dell'opera, facendo seguito a quanto già convenuto cinque anni prima con l'Accordo del 15 gennaio 1996, volto all'istituzione della Commissione intergovernativa (CIG) per la realizzazione di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione. Segnala che l'Accordo, esito di una negoziazione triennale della conferenza intergovernativa Italia-Francia, specifica il tracciato del progetto, approva le modifiche apportate allo studio originario del 2005 e precisa la ripartizione dei costi della sezione transfrontaliera, prevedendo che la linea ferroviaria venga realizzata per fasi funzionali: la prima fase è stata individuata nella sezione transfrontaliera compresa tra Susa, in Italia, e Saint-Jeande-Maurienne, in Francia. Fa presente che il documento in esame costituisce, quindi, un tassello di una serie di atti internazionali che definiscono progressivamente i rispettivi impegni bilaterali, dal momento che un ulteriore protocollo addizionale dovrà disciplinare l'avvio dei lavori connessi alla realizzazione della sezione transfrontaliera della parte comune.
  In questo senso, rimettendo alla Commissione di merito l'approfondimento delle questioni di natura più complessiva e senza entrare nella sostanza della scelta di una soluzione che è stata, a suo avviso, ormai da molto tempo assunta, ritiene opportuno soffermasi sulle parti di più diretto interesse della XI Commissione, che sono da individuare in larga parte nell'articolo 10 dell'Accordo. Segnala, in particolare, che tale articolo 10, al paragrafo 10.2, prevede l'applicabilità per la sezione transfrontaliera delle norme in materia di condizioni di lavoro e di occupazione, specificando che, conformemente al diritto comune, il diritto adottabile è quello territorialmente applicabile, salvo talune eccezioni individuate per situazioni particolari, per l'applicazione delle quali si prevede la possibilità di svolgere apposite missioni investigative dell'ispettorato territorialmente competente, nonché missioni congiunte in caso di intervento di uno Stato sul territorio dell'altro Stato. In tale contesto, giudica di particolare rilievo la disposizione secondo la quale il Promotore pubblico, l'organo comune (dotato di personalità giuridica) pariteticamente costituito e controllato da Francia e Italia per le finalità di cui all'Accordo in esame, è tenuto a prevedere tra gli elementi costituivi dell'appalto, come minimo, le norme specifiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro, quali risultano dagli studi dei servizi di ispezione del lavoro italiani e francesi, accompagnate da penalità finanziarie in caso di mancato rispetto da parte delle imprese fornitrici; si prevede, al riguardo, che i servizi italiani e francesi informino il Promotore pubblico di qualsiasi constatazione di inadempimento di norme comuni, affinché adotti le misure necessarie, e che le autorità italiane e francesi competenti conducano azioni di cooperazione per vigilare sul rispetto dei principi ivi sanciti.
  A fronte del contenuto delle importanti disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro testé illustrate, desidera, peraltro, cogliere l'occasione per svolgere talune considerazioni di natura più generale, richiamando la necessità di coniugare la politica delle infrastrutture e dei trasporti, con quella per la sicurezza, per l'ambiente e per il territorio, all'interno di un'unica strategia di sviluppo rispettosa dei diritti delle popolazioni interessate, dei lavoratori e delle imprese.
  Ritiene, in particolare, che sia fondamentale mantenere alta l'attenzione sulle garanzie da offrire a tutti i soggetti impegnati nei cantieri della zona coinvolta nella costruzione di tale linea ferroviaria, anche alla luce degli ultimi episodi di tensione che si sono registrati nell'area: si tratta, infatti, di offrire una piena solidarietà sia agli incolpevoli imprenditori, il cui ruolo nella realizzazione di tale infrastruttura è spesso messo a rischio da forme anche violente di intimidazione messe in atto da parte di taluni gruppi che si oppongono all'opera stessa, sia ai lavoratori impiegati, la cui incolumità può essere messa in discussione dal ricorso a forme di subappalto che prevedano un abbassamento delle norme minime di sicurezza.Pag. 77
  Ritiene importante, pertanto, continuare a svolgere un attento monitoraggio sulle modalità di realizzazione dell'intero processo di costruzione di tale complessa opera, affinché queste si svolgano nel rigoroso rispetto di tutte le norme in materia di tutela dei lavoratori, a garanzia della salute delle popolazioni interessate, nonché del contesto territoriale e paesaggistico su cui tale infrastruttura va a incidere.
  In conclusione, valutate positivamente le disposizioni di più diretto interesse della Commissione, che mirano a rafforzare la tutela dei diritti dei lavoratori interessati, si riserva di presentare per la seduta di domani una proposta di parere, che – nel riportare le questioni di cui alla odierna relazione introduttiva – non potrà che assumere un carattere favorevole.

  Giorgio AIRAUDO (SEL) ritiene opportuno che il Governo fornisca chiarimenti in ordine al paragrafo 10.2, lettera b), punto ii), dell'articolo 10 dell'Accordo in esame, laddove non appare chiaro il motivo per il quale si prevede, tra le eccezioni rispetto all'operatività del diritto territorialmente competente, l'applicazione del diritto francese in luogo di quello italiano, in relazione alle condizioni di lavoro e di occupazione che riguardano l'esecuzione degli appalti aventi per oggetto l'installazione delle attrezzature dell'opera prima della sua messa in servizio. Ritiene importante sgombrare il campo da ogni tipo di equivoco o dubbio circa la reale portata di tale norma, al fine di identificare con puntualità, oltre che i riferimenti temporali, anche quale parte dell'opera rientra nella predetta eccezione, tenuto conto che è in gioco la tutela e salvaguardia dei lavoratori italiani. Giudica poi importante sottolineare con forza – sebbene sia consapevole che la materia non rientri appieno nelle competenze della Commissione – il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata nel caso di subappalto della realizzazione di parti dell'opera, chiedendosi se il diritto francese offra adeguate garanzie in tal senso.
  Auspica, in conclusione, che il relatore possa approfondire gli aspetti testé illustrati, in vista della seduta di domani, per la quale riterrebbe opportuno assicurare anche la presenza di un rappresentante del Governo.

  Walter RIZZETTO (M5S) condivide l'esigenza di svolgere un approfondimento sul paragrafo 10.2 dell'articolo 10 dell'Accordo in esame, anche con riferimento alla lettera c), laddove non appare chiaro il ruolo che la norma in questione attribuisce ai funzionari del corpo degli ispettori del lavoro territorialmente competenti, che, secondo una lettura testuale della disposizione, sembrerebbero essere incaricati di svolgere missioni investigative circa la corretta applicabilità del diritto, anche prima della messa in servizio dell'opera. Auspica che gli approfondimenti su tale aspetto consentano di chiarire a quali organi rispondano tali funzionari e sulla base di quali criteri essi dovranno operare.

  Laura CASTELLI (M5S), nell'esprimere soddisfazione circa l'approfondimento tecnico che la Commissione, diversamente da quanto accade in altre sedi parlamentari, sembra voler riservare al provvedimento in esame, chiede al relatore di svolgere una apposita riflessione sul contenuto delle direttive relative al diritto del lavoro indicate nell'Accordo, con specifico riferimento al paragrafo 10.2, al fine di chiarire se sia realmente garantita un'armonizzazione dei diversi istituti contrattuali utilizzati dalle imprese per la realizzazione dell'opera, tenuto conto che si tratta di far conciliare discipline appartenenti a Paesi diversi.

  Cesare DAMIANO, presidente, nel prendere atto che dal dibattito è emersa l'esigenza di svolgere approfondimenti puntuali e pertinenti sul merito di talune disposizioni recate dal provvedimento, fa presente che sarà sua cura sollecitare la presenza del Governo – sia pure non obbligatoria nell'esame in sede consultiva – per la seduta di domani, al fine di fare luce sugli aspetti problematici sollevati, in Pag. 78ordine ai quali auspica comunque una specifica riflessione anche da parte del relatore.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.55.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 11 settembre 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 9.55.

Modifica alla normativa in materia di requisiti di accesso al trattamento pensionistico per il personale della scuola.
Testo unificato C. 249 Ghizzoni e C. 1186 Marzana.
(Seguito dell'esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta di mercoledì 17 luglio 2013.

  Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che, prima della sospensione dei lavori parlamentari per la prevista pausa estiva, la Commissione aveva deliberato di adottare il testo unificato dei progetti di legge nn. 249 e 1186, elaborato dal relatore, come testo base per il seguito dell'esame in sede referente; tale testo era stato, quindi, inviato alle Commissioni competenti in sede consultiva, per l'acquisizione dei prescritti pareri.
  Al riguardo, fa presente che, oltre al parere favorevole espresso dalla VII Commissione, in data 7 agosto è altresì pervenuta una lettera inviata dal presidente della V Commissione (Bilancio), già portata all'attenzione dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi della XI Commissione nella riunione dello stesso 7 agosto, con cui si comunica l'acquisizione della relazione tecnica predisposta dall'INPS su tale testo unificato, la quale è stata negativamente verificata dalla Ragioneria generale dello Stato: nella citata lettera, pertanto, si rappresenta l'opportunità che la XI Commissione valuti l'individuazione di una nuova modalità di copertura degli oneri derivanti dal provvedimento, secondo le quantificazioni prospettate nella relazione tecnica, e si evidenzia comunque come, tenendo conto dei dati disaggregati di detta relazione, si possa anche valutare, ai fini di una significativa riduzione degli oneri, la possibilità di limitare temporalmente l'applicazione delle nuove disposizioni.
  In tal senso, giudica utile che il relatore prospetti alla Commissione le modalità con le quali ritiene che si possa procedere nell'esame del testo unificato, anche alla luce delle indicazioni provenienti dalla V Commissione.

  Antonella INCERTI (PD), relatore, ritiene che la Commissione non possa che prendere atto di quanto contenuto nella lettera inviata dalla presidenza della V Commissione, giudicando pertanto utile proseguire nell'esame del provvedimento nell'ambito di un Comitato ristretto, che auspica possa essere immediatamente costituito, nella prospettiva di rivalutare le coperture finanziarie anche alla luce delle indicazioni provenienti dalla relazione tecnica predisposta dall'INPS. Osserva, in particolare, come in sede di Comitato ristretto si possa svolgere un approfondito lavoro di indagine, mirato a chiarire l'esatta entità della platea interessata, tenuto conto che, a suo avviso, non è affatto scontato che tutti i potenziali beneficiari della norma decidano di esercitare il proprio diritto: a questo fine, prospetta l'utilità che, anche in via informale, si utilizzino per tali approfondimenti eventuali sistemi di rilevazione informatizzati, come ad esempio il SISTRI.

  Cesare DAMIANO, presidente, condivide l'esigenza di approfondimento testé prospettata dal relatore, sottolineando come la Ragioneria generale dello Stato abbia quantificato gli oneri con stime sicuramente in eccesso, in quanto riferite a tutti Pag. 79i potenziali beneficiari delle disposizioni; in proposito, rileva peraltro che dalla lettera della presidenza della V Commissione sembrano emergere possibili soluzioni alternative, legate, tra l'altro, alla delimitazione della platea a coloro che abbiano maturato il diritto in determinate scadenza temporali.
  Preso atto, quindi, che non vi sono obiezioni in merito, propone, secondo quanto prospettato dal relatore, di procedere alla nomina di un Comitato ristretto per il seguito dell'istruttoria del testo unificato delle proposte di legge C. 249 Ghizzoni e C. 1186 Marzana.

  La Commissione delibera di nominare un Comitato ristretto per il seguito dell'istruttoria del testo unificato delle proposte di legge nn. 249 e 1186.

  Cesare DAMIANO, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

  Cesare DAMIANO, presidente, considerato l'imminente inizio dei lavori dell'Assemblea, prospetta l'opportunità di non procedere allo svolgimento dei restanti punti all'ordine del giorno della seduta in sede referente, fermo restando che nell'odierna riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si potrà valutare se reinserire tali argomenti nel calendario dei lavori della Commissione della giornata di domani o in quello della prossima settimana.

  La Commissione conviene.

  La seduta termina alle 10.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 11 settembre 2013.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.40 alle 15.50.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso al trattamento pensionistico.
C. 224 Fedriga, C. 387 Murer, C. 727 Damiano, C. 946 Polverini, C. 1014 Fedriga, C. 1045 Di Salvo, C. 1336 Airaudo.

Disposizioni per consentire la libertà di scelta nell'accesso dei lavoratori al trattamento pensionistico.
C. 857 Damiano.

Modifiche all'articolo 2112 del codice civile, in materia di mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimento d'azienda.
C. 363 Madia.