CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 1 agosto 2013
67.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 146

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 1o agosto 2013. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU. — Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Paolo Fadda.

  La seduta comincia alle 13.15.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-00733 Lorefice: Iniziative in favore dei soggetti danneggiati da trasfusioni con sangue infetto.

  Marialucia LOREFICE (M5S) illustra l'interrogazione in titolo, facendo presente che essa trae origine dal fenomeno, registratosi in Italia soprattutto negli anni settanta, della massiccia diffusione dei virus dell'epatite B, C e dell'HIV in soggetti sottoposti a trasfusioni di sangue o che avevano fatto uso di farmaci emoderivati infetti. A tale proposito, ricorda che sin dal 2001 il Ministero della salute ha posto in essere delle trattative per tentare di risolvere in via stragiudiziale il contenzioso introdotto da centinaia di emofilici per il risarcimento dei danni patiti.Pag. 147
  Rileva altresì che, in base al decreto ministeriale 4 maggio 2012, che ha definito i moduli transattivi da applicare a tutte le categorie di soggetti individuati, sono stati ingiustificatamente esclusi dalla transazione tutti coloro che hanno promosso causa di risarcimento danni nei confronti del Ministero oltre i cinque anni dal riconoscimento del danno biologico, ovvero dalla data di presentazione in sede amministrativa dell'istanza di indennizzo ai sensi della legge n. 210 del 1992 rispetto alla quale risulti documentata la piena conoscenza della patologia da parte del danneggiato, oppure oltre i dieci anni dal decesso del soggetto danneggiato, nel caso si tratti di eredi di soggetti deceduti.
  Chiede, pertanto, al rappresentante del Governo se quest'ultimo non ritenga opportuno eliminare la situazione di iniquità venutasi a creare, procedendo quindi alla modifica del richiamato decreto ministeriale.

  Il sottosegretario Paolo FADDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Marialucia LOREFICE (M5S), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta, rilevando che lo Stato dovrebbe comunque prendersi cura dei soggetti danneggiati in quanto vittime dell'inefficienza del sistema sanitario.
  Osserva, inoltre, che lo Stato dovrebbe avere l'interesse a risolvere il contenzioso in via stragiudiziale anziché affrontare tante cause introdotte da centinaia di emofilici per il risarcimento dei danni patiti.

5-00734 Lenzi: Iniziative per erogare l'assistenza sanitaria ai cittadini italiani residenti all'estero e che si trovano temporaneamente in Italia.

  Francesca LA MARCA (PD) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmataria, evidenziando che, attraverso la sua presentazione, si intende denunciare una situazione che vede penalizzati i cittadini italiani che risiedono all'estero – in uno Stato che non ha convenzioni con l'Italia – i quali perdono il diritto all'assistenza sanitaria da parte dello Stato italiano, all'atto della cancellazione dall'anagrafe comunale e della iscrizione all'AIRE (Anagrafe italiani residenti all'estero).
  Chiede, in particolare, al Governo di sapere quanti siano annualmente i cittadini italiani che risiedono all'estero e che, rientrando per soggiorni temporanei nel nostro Paese, sono costretti a pagare le prestazioni ospedaliere urgenti.

  Il sottosegretario Paolo FADDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Donata LENZI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta, in quanto, pur riconoscendo al rappresentante del Governo il merito di aver fornito qualche elemento di chiarezza in più, ritiene tuttavia che manchi in ogni caso una visione complessiva.
  Osserva, altresì, che, in una situazione caratterizzata da un sempre maggior numero di spostamenti dei cittadini da un Paese all'altro, il sistema sanitario dovrebbe essere caratterizzato da un maggior grado di flessibilità.
  Reputa, pertanto, opportuno che venga intrapresa una revisione della normativa sull'assistenza sanitaria nei confronti degli italiani all'estero, al fine di risolvere le problematiche che costituiscono oggetto dell'interrogazione in oggetto.

5-00735 Piazzoni: Adozione di misure volte a garantire il diritto alla salute dei minori presenti sul territorio italiano in condizioni di irregolarità.

  Ileana Cathia PIAZZONI (SEL) illustra l'interrogazione in titolo, evidenziando che, nonostante l'articolo 32 della Costituzione garantisca il diritto alla salute come inviolabile diritto dell'individuo ed interesse della collettività, vi sia purtroppo un esercito di «invisibili», tra cui tanti minori, figli di immigrati presenti sul territorio italiano in condizioni di irregolarità, ai quali non viene garantito l'accesso alle cure.Pag. 148
  Riportando un episodio verificatosi il 2 luglio 2012, che ha visto il consiglio regionale della Lombardia bocciare una mozione che chiedeva il riconoscimento dell'assistenza sanitaria di base con attribuzione del pediatra di libera scelta anche per i minori «non regolari», disattendendo dunque quanto stabilito nell'Accordo Stato-regioni del 20 dicembre 2012 circa l'assistenza sanitaria e pediatrica dei minori in posizione di irregolarità, chiede al Governo quali iniziative esso intenda adottare affinché il diritto alla salute di questi minori sia assicurato in maniera uniforme sul territorio nazionale.

  Il sottosegretario Paolo FADDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Ileana Cathia PIAZZONI (SEL), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta, soprattutto perché il Governo si è impegnato a sollecitare tutte le regioni a dare piena applicazione a quanto sancito nel richiamato Accordo Stato-regioni del 20 dicembre 2012, nonché ad approfondire le ragioni del comportamento posto in atto dalla regione Lombardia.
  Osserva, tuttavia, come non sia accettabile il fatto che la tutela di un diritto fondamentale, come il diritto alla salute, sia rimessa alla disponibilità delle singole regioni, sottolineando che allo stato attuale le sole regioni Puglia, Toscana, Marche, Umbria, Friuli ed Emilia risultano adempienti rispetto all'attuazione del suddetto Accordo.
  Fa presente, inoltre, che la mancata erogazione di cure ai minori presenti sul territorio italiano in condizioni di irregolarità può costituire un pericolo anche per la salute pubblica, in quanto non si garantisce loro neppure l'accesso agli strumenti di prevenzione e di controllo.

5-00736 Binetti: Iniziative urgenti per facilitare l'accesso dei pazienti affetti da patologie di tipo neurodegenerativo alle cure compassionevoli.

  Paola BINETTI (SCpI) illustra l'interrogazione in titolo, che trae origine dal fatto che malati di distrofia muscolare progressiva insieme a numerosi disabili con patologie di tipo prevalentemente neurodegenerativo, appartenenti a diverse associazioni, stanno manifestando in questi giorni, sotto il sole di piazza Montecitorio, per chiedere che vengano riconosciuti i loro diritti.
  Fa presente che, in questo caso, si pongono due questioni diverse. Da un lato, vi è la preoccupazione da parte delle famiglie in ordine al fatto che la sperimentazione col metodo Stamina non ancora partita. A questo proposito, ritiene, come molti altri componenti della Commissione, che il mancato avvio della sperimentazione sia riconducibile soprattutto alla responsabilità di Stamina Foundation che non ha ancora consegnato i protocolli richiesti.
  Dall'altro lato, si tratta di garantire ai malati il diritto alle cure compassionevoli, evitando che un paziente e la sua famiglia si sentano lasciati soli, senza sostegno da parte delle istituzioni.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, pur essendo consapevole del carattere irrituale del suo intervento in una seduta della Commissione dedicata allo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, ricorda che egli stesso e diversi altri componenti della Commissione affari sociali hanno avuto modo di incontrare i malati cui ha fatto riferimento il deputato Binetti nel suo intervento.
  Ritiene fondamentale fare in modo che la questione concernente l'avvio della sperimentazione con il metodo Stamina sia risolta prima della sospensione dei lavori parlamentari per la pausa estiva.
  Ricorda che, fino a questo momento, il Parlamento ha fatto tutto ciò che poteva, garantendo la prosecuzione delle cure a coloro che le avevano intraprese e disciplinando altresì la fase della sperimentazione del metodo Stamina, che non può comunque discostarsi da determinati parametri e, soprattutto, non può iniziare senza la consegna dei protocolli da parte di Stamina Foundation.Pag. 149
  Chiede, dunque, al rappresentante del Governo, se vi sono degli spiragli per dare una risposta concreta ai tanti pazienti che la attendono.

  Il sottosegretario Paolo FADDA, condividendo nel merito l'intervento del presidente Vargiu, ringrazia tutti i componenti della Commissione che in questi giorni lo hanno contattato, invitandolo al dialogo con i malati che manifestano ininterrottamente davanti Montecitorio.
  A questo proposito, ribadisce la volontà del Ministero della salute di attuare, con tutti gli strumenti istituzionali a disposizione, la legge n. 57, approvata il 23 maggio 2013.
  Fa altresì presente che nella giornata odierna dovrebbero essere consegnati, da parte di Stamina Foundation, i suddetti protocolli, necessari per poter finalmente avviare la fase della sperimentazione.
  Risponde, quindi, all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Paola BINETTI (SCpI), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta, precisando tuttavia che la soddisfazione espressa è legata al fatto che le iniziative del Governo, cui ha fatto riferimento il sottosegretario Fadda, siano effettivamente rese efficaci.
  Ricorda, infatti, come, nonostante allo stato esistano già il Piano nazionale delle malattie rare e una rete delle cure palliative, tuttavia questi strumenti non funzionano, con tutte le conseguenze che ne derivano per i malati e per le loro famiglie.
  Ritiene, pertanto, che le istituzioni non abbiano dato a questi soggetti tutto ciò che avrebbero dovuto, venendosi così a creare un vuoto, non solo a livello di comunicazione, ma anche, e soprattutto, di presa in carico.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 1o agosto 2013. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU. — Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Paolo Fadda.

  La seduta comincia alle 14.

Modifica all'articolo 31 del DL n. 207/2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, concernente l'indennizzo in favore delle persone affette da sindrome da talidomide.
C. 263 Fucci, C. 843 Piazzoni e C. 858 Miotto.

(Seguito dell'esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 24 luglio 2013.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), in considerazione del fatto che il provvedimento all'ordine del giorno è condiviso dai diversi gruppi parlamentari, ad eccezione di alcuni punti, sui quali ritiene comunque possibile trovare un accordo, auspica che la discussione generale si concluda nella seduta odierna, in modo da poter passare alle successive fasi dell’iter, in vista di una celere conclusione del medesimo.

  Andrea CECCONI (M5S) con riferimento alle perplessità sollevate nella seduta precedente in merito al contenuto delle proposte di legge in esame, chiede al sottosegretario Fadda di sapere quanti sono concretamente i soggetti che, stando ai dati disponibili, sarebbero ammessi all'indennizzo per i danni derivanti da assunzione di talidomide.

  Ferdinando AIELLO (SEL), concordando con le considerazioni svolte dal deputato Miotto, ritiene che si potrebbe addivenire in tempi brevi all'adozione di un testo unificato, stante il contenuto sostanzialmente analogo delle proposte di legge in oggetto.

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  Il sottosegretario Paolo FADDA fa presente di avere particolarmente a cuore la tematica in questione, tanto che nella precedente legislatura egli stesso presentò un'interrogazione parlamentare in materia.
  Sottolinea, quindi, che, anche in ragione degli approfondimenti che ha personalmente effettuato, egli condivide le finalità perseguite dalle proposte di legge in titolo.
  Ciò premesso, ritiene tuttavia che la platea dei beneficiari dell'intervento normativo debba essere estesa solo ai soggetti nati dal 1958 – anziché dal 1959, come proposto –, lasciando invariato l'attuale riferimento al 1965 come termine massimo.
  A questo proposito, precisa che l'estensione ai nati dal 1958 è giustificata dal fatto che, nonostante in Italia il farmaco sia entrato in commercio a partire dal 1959, esso era comunque disponibile negli altri Paesi europei già dagli anni 1956-1958. Pertanto, è possibile che una donna in stato di gravidanza abbia potuto assumere il farmaco anche prima del 1959, acquistandolo all'estero.
  Viceversa, ritiene che il termine massimo dei nati fino al 1965 sia congruo e da considerarsi già ampiamente prudenziale e in grado di garantire tutti coloro che abbiano potuto contrarre la malattia in un arco temporale da ritenersi congruo, in considerazione del fatto che il farmaco è stato ritirato dal commercio già dal 1962.
  Con riferimento alla richiesta avanzata dal deputato Cecconi, fa presente che, allo stato, il Ministero della salute non è in possesso di dati certi che consentano di determinare, dal punto di vista quantitativo, la platea dei soggetti beneficiari del provvedimento in esame, qualora divenisse legge.

  Benedetto Francesco FUCCI (PdL), relatore, ringrazia il sottosegretario Fadda, nonché tutti i componenti della Commissione per il contributo dato al dibattito.
  Fa presente che, pur condividendo, in generale, l'impostazione del ragionamento del deputato Cecconi, per cui non si può legiferare sempre, sotto la spinta dell'emotività, nel caso di specie vi sono tuttavia delle situazioni – che riguardano, peraltro, un numero ristretto di persone – di palese iniquità da sanare.
  Con riferimento, poi, all'obiezione espressa dal rappresentante del Governo in ordine al fatto di includere anche i nati nel 1966 ai fini dell'indennizzo, rileva che, pur essendo avvenuto il ritiro del farmaco dal commercio nel 1962, è pur vero che in quegli anni le farmacie tendevano a cumulare scorte di farmaci, che poi venivano smaltite man mano. Non si può, pertanto, escludere che qualche donna abbia potuto reperire il farmaco in questione anche dopo il suo ritiro formale dal commercio.
  Osserva altresì che, da punto di vista procedurale, anche alla luce di quanto è emerso dagli interventi dei deputati Miotto e Aiello, si potrebbe procedere all'istituzione di un Comitato ristretto, al fine di predisporre in tempi rapidi una proposta di testo unificato, da sottoporre al voto della Commissione.

  La Commissione delibera, quindi, di nominare un Comitato ristretto, riservandosi il presidente di designarne i componenti sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.15 alle 14.35.

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