CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 31 luglio 2013
66.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 177

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 31 luglio 2013. — Presidenza del vicepresidente Ilaria CAPUA. — Interviene il sottosegretario di Stato per beni e le attività culturali e per il turismo, Ilaria Carla Anna Borletti Dell'Acqua.

  La seduta comincia alle 14.10.

Disposizioni in materia di diffamazione, di diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di diffusione, di ingiuria e di condanna del querelante.
Nuovo testo C. 925 e abb.

(Parere alla II Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazione).

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  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 30 luglio 2013.

  Sandra ZAMPA (PD), relatore, illustra una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 1) che tiene conto delle indicazioni emerse nel corso della discussione.

  Luigi GALLO (M5S) esprime apprezzamento per la proposta di parere predisposta dalla relatrice, anche se riterrebbe opportuno che le osservazioni fossero trasformate in condizioni, in particolare alla lettera d). Apprezza inoltre il fatto che la nuova disciplina non si applica al settore del web, ma rappresenta l'esigenza che sia prevista un'osservazione nel parere volta a tutelare le testate giornalistiche on line dalle conseguenze penalmente rilevanti connesse a commenti non giornalistici. In particolare, richiede che in questo caso, le medesime testate giornalistiche non siano ritenute responsabili per le affermazioni ivi contenute.

  Nicola FRATOIANNI (SEL) ringrazia la collega Zampa per aver accolto le osservazioni espresse dal suo gruppo, ma concorda con l'esigenza rappresentata dal collega Gallo di trasformare le osservazioni in condizioni, almeno quelle alle lettere d) e f).

  Sandra ZAMPA (PD), relatore, si riserva di presentare una riformulazione della sua proposta di parere al termine della discussione, rappresentando fin d'ora, la propria disponibilità a trasformare le osservazioni in condizioni.

  Antonio PALMIERI (PdL) condivide la proposta di parere, ma non la richiesta del collega Gallo di non considerare addebitabili alla testata giornalistica on line eventuali commenti diffamatori inseriti sul web. Precisa, al riguardo, che si tratta di una soluzione contraria anche alla giurisprudenza che si è sviluppata da ultimo in materia, laddove si prevede la rimozione del commento. Ritiene, d'altra parte, facilmente prevedibile un filtro all'inserimento di commenti diffamatori, che eleverebbe tra l'altro la qualità del sito e del dibattito inserito.

  Luigi GALLO (M5S) intervenendo per una precisazione, ribadisce l'esigenza che i commenti vadano ritenuti non addebitabili alla testata giornalistica, qualora siano diffamatori. Precisa, infatti, che accade spesso che piccole testate non riescano a gestire i commenti, tanto da decidere di non inserire nel proprio sito web una pagina per i commenti, proprio per non esporsi al rischio di querele.

  Sandra ZAMPA (PD), relatore, comprende la richiesta del collega Gallo, ma non la ritiene accoglibile, anche in qualità di giornalista. Precisa infatti che la disciplina in esame ha già ristretto il campo della sua operatività alle testate giornalistiche registrate presso il Tribunale, riconoscendo una ampia libertà alla rete. Aggiunge che legittimare commenti con la garanzia di una certa impunità anche per chi li pubblica, può portare a conseguenze anche peggiori della lesione dell'onore, essendosi verificati in passato episodi gravi di offese che hanno portato a gesti tragici da parte di minorenni. Ribadisce, quindi, che il progetto di legge in esame contempera le due esigenze di libertà di espressione e di responsabilità, assicurando un giusto ed equilibrato grado di tutela; inserire una previsione come quella suggerita dal collega Gallo rischierebbe, invece, di legittimare l'adozione di decisioni diverse a seconda che la diffamazione avvenga, o meno, sul web.

  Giorgio LAINATI (PdL) concorda con la collega giornalista Zampa, apprezzando la scelta di trasformare in condizioni le osservazioni e si compiace per il lavoro svolto dalla Commissione giustizia sul testo in esame. Aggiunge che il provvedimento appare equilibrato e volto a contemperare tutte le esigenze in campo. Ricordando di essere iscritto da ben venticinque anni all'ordine dei giornalisti, sottolinea come i parlamentari che svolgono Pag. 179questa professione sappiano che quello oggi affrontato è uno degli argomenti più complessi che afferisce il settore. Dopo decenni, si riescono quindi a correggere scelte legislative che appartengono alla storia, in quanto sia sulla carta stampata sia sul web si sono verificati comportamenti assolutamente riprovevoli, in mancanza di una legislazione chiara, che chiarisse le conseguenze della lesione della dignità delle persone, attuata per mezzo della stampa.

  Gianluca BUONANNO (LNA) prende atto che ci si accinge a tutelare gli interessi di categoria dei giornalisti, alcuni di loro componenti anche della Commissione. Ritiene peraltro che la osservazione di cui alla lettera f) non sia condivisibile, in quanto non assicura la certezza della pena e lede il principio di responsabilità dell'autore di un fatto di reato. Si domanda, infatti, che cosa succederebbe se un giornalista non percepisse reddito, o fosse nullatenente. Ricorda, a titolo di esempio, che lo scorso anno è stato vittima di un errore nella citazione di un articolo di giornale che aveva scambiato la sua persona per quella di un delinquente, solo per un'analogia nel cognome. Purtroppo, solo dopo innumerevoli richieste la testata giornalistica interessata si è decisa a pubblicare la sua rettifica, ma in una posizione nel giornale assolutamente inadeguata a rendere giustizia dell'errore in cui il giornalista era incorso. Ritiene quindi che la previsione di una sanzione inadeguata non farebbe altro che aggravare la situazione e il rischio del perpetrarsi di questi episodi.

  Sandra ZAMPA (PD), relatore, evidenzia al collega Buonanno che una sua più attenta lettura del provvedimento in esame gli avrebbe consentito di verificare che, ora, la rettifica deve avere la stessa posizione nel giornale rispetto alla notizia. Aggiunge, poi, che è successo in altre occasioni, per esempio nella cosiddetta vicenda di Telekom Serbia – che a suo tempo ha addirittura originato l'istituzione di una Commissione d'inchiesta –, che il giornalista dichiarato responsabile per diffamazione non abbia risarcito il danno alla persona offesa dal reato, proprio in quanto nullatenente. A dimostrazione del fatto che non è la previsione della norma ad escludere il risarcimento, quanto la condizione soggettiva in cui versa l'autore del reato.

  Gianluca BUONANNO (LNA) ritiene in ogni caso che la norma sia inadeguata e che comunque sarebbe preferibile almeno prevedere forme di responsabilità alternative, per esempio a carico dell'editore.

  Nicola FRATOIANNI (SEL) ricollegandosi a quanto affermato dal deputato Gallo, chiede alla relatrice di chiarire se, prima di applicare la sanzione prevista alla testata giornalistica on line - per la presenza di commenti agli articoli pubblicati che offendano la reputazione altrui –, sia prevista la possibilità di richiedere la cancellazione degli stessi.

  Gianluca VACCA (M5S) ritiene necessario svolgere un approfondimento sul punto in discussione.

  Ilaria CAPUA, presidente, propone di sospendere brevemente la seduta, per consentire al relatore di approfondire gli aspetti emersi nel corso della discussione e riformulare, eventualmente, la proposta di parere.

  La Commissione concorda.

  Ilaria CAPUA, presidente, sospende quindi la seduta.

  La seduta, sospesa alle 14.50, è ripresa alle 14.55.

  Sandra ZAMPA (PD), relatore, illustra una riformulazione della sua proposta di parere favorevole, trasformando in condizioni le osservazioni e inserendo una nuova osservazione in base alla quale la Commissione di merito valuti l'opportunità, per le testate giornalistiche on line registrate presso il Tribunale, di prevedere Pag. 180che sia rimosso il commento non giornalistico eventualmente diffamatorio nel termine di ventiquattro ore dalla richiesta e, in caso di mancata rimozione nel termine indicato, legittimare l'avvio dell'azione penale (vedi allegato 2).

  Gianluca BUONANNO (LNA), non condividendo la proposta della collega Zampa, che non reca la modifica da lui richiesta, chiede che i colleghi si pronuncino sulla proposta da lui formulata.

  Ilaria CAPUA, presidente, ricorda all'onorevole Buonanno che i colleghi potranno esprimersi sulla sua proposta, intervenendo direttamente, ovvero votare a favore o contro la proposta di parere come riformulata dal relatore, con ciò implicitamente esprimendosi anche sulla proposta del collega Buonanno.

  Antonio PALMIERI (PdL) preannuncia, anche a nome del gruppo cui appartiene, il voto favorevole sulla proposta di parere come riformulata dal relatore, auspicando che l'Assemblea possa concludere l'esame dell'importante provvedimento in discussione, già nella prossima settimana.

  Milena SANTERINI (SCpI) preannuncia, anche a nome dei deputati del suo gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere come riformulata dal relatore, che recepisce le considerazioni espresse nel suo intervento di ieri, alle quali rinvia.

  Matteo ORFINI (PD) preannuncia, anche a nome dei deputati del suo gruppo, voto favorevole sulla proposta di parere come riformulata dalla relatrice. Ritiene che il testo in esame sia un punto di equilibrio tra le ragioni di chi subisce il torto di essere diffamato a mezzo stampa e la libertà di espressione dei giornalisti, essendosi tenuto conto – nel medesimo testo – delle problematiche connesse all'informazione realizzata attraverso il web.

  Nicola FRATOIANNI (SEL) preannuncia anch'egli, a nome del gruppo cui appartiene, il voto favorevole sulla proposta di parere come riformulata dal relatore, ringraziando la relatrice per aver accolto le osservazioni da lui rappresentate.

  Gianluca BUONANNO (LNA) preannuncia che avrebbe votato a favore della proposta di parere se la relatrice avesse accolto la modifica da lui richiesta. Ribadisce che la nuova condizione di cui al n. 6 è sbagliata perché non farà altro che legittimare situazioni di impunità. Preannuncia quindi il voto contrario sulla proposta di parere come riformulata dal relatore.

  Luigi GALLO (M5S) preannuncia, anche a nome del gruppo cui appartiene, il voto favorevole sulla proposta di parere come riformulata dal relatore.

  La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole con condizioni e osservazione, come riformulata dal relatore (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 15.10.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 31 luglio 2013. — Presidenza del vicepresidente Manuela GHIZZONI, indi del vicepresidente Ilaria CAPUA. — Intervengono il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo, Ilaria Carla Anna Borletti Dell'Acqua, e il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Marco Rossi-Doria.

  La seduta comincia alle 15.10.

Disposizioni per la celebrazione del centenario della nascita di Alberto Burri.
C. 544 Verini.

(Seguito dell'esame e rinvio – Adozione di un nuovo testo).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 17 luglio 2013.

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  Maria COSCIA (PD), relatore, illustra un nuovo testo della proposta di legge in esame, elaborato dal Comitato ristretto, che propone di adottare come nuovo testo per il seguito dell'esame (vedi allegato 3). Auspica che sia fissato un termine breve per la presentazione di emendamenti, in modo tale da poter inviare il nuovo testo alle Commissioni parlamentari competenti per l'espressione del parere, anche ai fini del trasferimento in sede legislativa.

  Manuela GHIZZONI, presidente, propone di adottare come nuovo testo per il seguito dell'esame, il testo elaborato dal Comitato ristretto.

  La Commissione concorda.

  Manuela GHIZZONI, presidente, propone di fissare il termine per la presentazione di eventuali emendamenti al nuovo testo n. 544, alle ore 15.45 della giornata odierna.

  La Commissione concorda.

  Manuela GHIZZONI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame al termine della seduta odierna, al solo scopo di dare conto della presentazione di eventuali emendamenti.

Dichiarazione di monumento nazionale della Basilica Palladiana di Vicenza.
C. 1363 Galan.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 24 luglio 2013.

  Manuela GHIZZONI, presidente, avverte che la vicepresidente Capua è subentrata al presidente Galan in qualità di relatore sul provvedimento in esame.

  Luigi GALLO (M5S) rileva che il monumento in discussione è di grande rilevanza. Ritiene peraltro necessario approfondire la proposta di legge, soprattutto sulle sue implicazioni dal punto di vista della trasformazione in monumento nazionale. È necessario approfondire per questo la ratio della proposta di legge.

  Manuela GHIZZONI, presidente, si riserva di intervenire nel merito della proposta di legge in una successiva seduta. Rileva da subito che il tema principale da affrontare sia la necessità di un progetto di legge per dichiarare monumento nazionale un bene artistico, con una procedura non più prevista dal codice dei beni culturali.

  Antonio PALMIERI (PdL) propone di rinviare il seguito dell'esame ad altra seduta.

  Manuela GHIZZONI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifiche alla disciplina in materia di contributi universitari.
C. 1159 Vacca.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 24 luglio 2013.

  Manuela GHIZZONI (PD) ricorda come la materia oggetto della presente proposta di legge sia stata approfondita, in particolare, dalla 7a Commissione del Senato, durante la scorsa legislatura, nel corso dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 95 del 2012 (cosiddetto di spending review), il quale, all'articolo 7 comma 42, ha modificato l'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 306 del 1997, che disciplina i contributi universitari, con l'aggiunta dei commi 1-bis, 1-ter, 1-quater e 1-quinquies. Sottolinea altresì che, allora, il gruppo del PD si oppose contro tale modifica, e che, in parte, la formulazione finale della disposizione fu mitigata grazie all'approvazione Pag. 182degli emendamenti presentati dal PD. A distanza di un anno conferma il giudizio negativo su una norma iniqua e dannosa. Rammenta quindi come il predetto articolo 5, al comma 1, preveda che la contribuzione studentesca non possa eccedere il 20 per cento dell'importo del fondo di finanziamento ordinario delle università statali, e al comma 1-bis – introdotto come ricordato dal decreto-legge di spending review – che ai fini del raggiungimento del limite del 20 per cento non siano computati gli importi della contribuzione studentesca degli studenti iscritti fuori corso. Tale norma, modificando il rapporto tra contribuzione studentesca e Fondo di finanziamento ordinario, ha consentito a ben 30 atenei di rientrare sotto al limite imposto del 20 per cento, mentre solo 8 sforano il tetto fissato. A tale proposito ricorda che la norma introdotta dal decreto Spending Review succede alla sentenza favorevole espressa dal TAR Lombardia nel novembre 2011 contro l'Ateneo di Pavia in favore di una associazione studentesca che ha ottenuto, per gli studenti, la restituzione delle somme eccedenti il 20 per cento. Ricorda altresì come la responsabilità dello «sforamento» del tetto del 20 per cento da parte di tanti atenei sia in campo anche alla politica e ai Governi che, negli ultimi anni, hanno fortemente ridotto le risorse allocate nel fondo di finanziamento ordinario, che oggi è ai livelli del 2004. La norma, intervenendo sul calcolo del limite della contribuzione studentesca, ha altresì consentito al sistema universitario di ottenere un ampio margine di aumento della tassazione, poiché al 2011 le entrate da contribuzione di studenti in corso costituivano circa il 13 per cento del FFO rispetto al 20,5 per cento calcolato su tutti gli studenti. In sintesi, la nuova norma ha permesso l'aumento dei contributi sia a carico degli studenti in corso sia a carico di quelli fuori corso.
  Ricorda inoltre che la modifica apportata è stata accompagnata da un dibattito pubblico inadeguato alla complessità del tema, prevalentemente orientato contro gli studenti fuori corso, considerati «bamboccioni» parcheggiati presso le università. Tale dibattito ha colpevolmente trascurato il necessario approfondimento sui motivi del rallentamento o dell'interruzione degli studi universitari da parte di molti studenti: si tratta di molteplici motivi, che sarebbe sciocco attribuire alla sola responsabilità degli studenti. Tra questi vi è, ad esempio, la necessità di affiancare agli studi – anche per il deficit strutturale del sistema di diritto alla studio – lo svolgimento di una attività lavorativa, che inevitabilmente rallenta il percorso di apprendimento. Dai dati Almalaurea risulta, ad esempio, che il 35 per cento dei laureati 2011 ha lavorato a tempo pieno o parziale durante gli studi. A tale proposito, ricorda come sarebbe necessario incentivare l'iscrizione part-time: tale modalità è prevista oggi solo da 52 atenei, ma le condizioni applicate sono peraltro così poco convenienti che solo il 2 per cento del totale degli studenti è iscritto part-time. La norma prevista dalla Spending Review, sostenuta dal dibattito pubblico, ha invece ritenuto semplicisticamente che «pressando» gli studenti fuori corso, con l'aumento delle tasse da loro dovute, questi si sarebbero laureati prima: ma non è così, come peraltro dimostrano le esperienze assunte in precedenza da molti atenei. Le cause, come accennato, sono diverse e vanno esaminate attentamente, se davvero si vogliono rimuovere gli ostacoli che ritardano il conseguimento della laurea. Andando nello specifico della proposta di legge C. 1159, afferma che le appaiono sussistere alcuni aspetti problematici in riferimento all'articolo 2 della stessa, come peraltro segnalato dal dossier del servizio studi della Camera. Auspica altresì che l'esame della presente proposta di legge induca la Commissione a riflettere, in termini più generali, sulla contribuzione studentesca – tra le più alte d'Europa – affinché non vi sia più discriminazione degli studenti in base alla condizione economica, vi sia più progressività per non scaricare i costi principalmente sulle fasce di reddito medio e si eviti la concorrenza sui costi dell'università. Tale riflessione deve poi essere connessa ad una Pag. 183discussione più generale sul diritto allo studio. Sottopone, quindi, all'attenzione della Commissione l'opportunità di realizzare un'indagine conoscitiva connessa al provvedimento in esame, che si svolga celermente e che chiami quali soggetti auditi le associazioni studentesche, la Conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI) e la Conferenza delle Regioni.

  Nicola FRATOIANNI (SEL) rileva che l'intervento svolto dalla collega Ghizzoni apre più di una finestra nel dibattito sul provvedimento in esame, essendovi numerose argomentazioni a favore della proposta di legge in discussione che ne rafforzano l'urgenza. Si riserva pertanto di intervenire più diffusamente nel merito del provvedimento in altra seduta.

  Ilaria CAPUA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.35.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 31 luglio 2013. — Presidenza del presidente Giancarlo GALAN. — Interviene il sottosegretario di Stato per beni e le attività culturali e per il turismo, Ilaria Carla Anna Borletti Dell'Acqua.

  La seduta comincia alle 15.35.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per l'anno 2013, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 17.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto ministeriale in oggetto, rinviato nella seduta del 24 luglio 2013.

  Giancarlo GALAN, presidente, avverte che il sottosegretario Borletti Dell'Acqua ha chiesto di intervenire, dovendosi allontanare per impegni istituzionali.

  Il sottosegretario Ilaria Carla Anna BORLETTI DELL'ACQUA, confermando di dover partecipare ad un altro incontro istituzionale precedentemente fissato, precisa che sul provvedimento in esame il Governo si impegna a ridefinire i criteri di riparto dello stanziamento, tenendo conto delle indicazioni della Commissione.

Sull'ordine dei lavori.

  Luigi GALLO (M5S) chiede per quale motivo la Commissione non abbia proseguito l'esame della proposta di legge n. 1159, rinviandone il seguito ad altra seduta.

  Giancarlo GALAN, presidente, ricorda al collega Gallo che la Commissione era convocata per l'esame del provvedimento in discussione, a partire dalle ore 15.15. Vi è quindi l'esigenza di procedere al seguito dell'esame dello schema di decreto in titolo, sul quale la Commissione è chiamata ad esprimere il parere di competenza al Governo nella seduta odierna, essendo già scaduto il 29 luglio 2013 il termine previsto.

  Irene MANZI (PD), relatore, illustra una proposta di parere favorevole con condizioni (vedi allegato 4), che recepisce le indicazioni dei colleghi.

  Milena SANTERINI (SCpI) ringrazia la relatrice per avere inserito nel parere le considerazioni da lei svolte nel corso del dibattito. Riterrebbe opportuno poi valutare l'opportunità, con riferimento alla prima condizione del parere, di indicare come obiettivo – in luogo dell'unicità di visione –, una coerenza di vedute da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

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  Luigi GALLO (M5S) illustra una proposta di parere alternativo, di cui raccomanda l'approvazione (vedi allegato 5).

  Celeste COSTANTINO (SEL) preannuncia, anche a nome dei deputati del suo gruppo, il voto contrario sulla proposta di parere del relatore, che non recepisce le perplessità emerse nel corso della discussione circa i criteri di riparto dello stanziamento in discussione, lasciando metà del Paese fuori dall'attribuzione dei finanziamenti.

  Maria COSCIA (PD) ringrazia la relatrice per il lavoro svolto, preannunciando, anche a nome dei deputati del suo gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere. Concorda sull'esigenza che vadano rivisti i criteri di riparto, aspetto di cui si è dichiarata consapevole il sottosegretario Borletti Dell'Acqua.

  Antonio PALMIERI (PdL) preannuncia, anche a nome dei deputati del suo gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore, che ringrazia per il lavoro approfondito svolto.

  Giancarlo GALAN (PdL) apprezza il fatto che il deputato Gallo si sia fatto carico delle esigenze di cambiamento emerse nella precedente seduta, ribadendo le perplessità già manifestate.
  Ricorda quindi che i deputati Gallo ed altri hanno presentato una proposta di parere alternativo. Avverte pertanto che verrà posta in votazione la proposta di parere del relatore e se questa risulterà approvata, sarà preclusa la proposta di parere alternativo, mentre, se risulterà respinta, sarà messa in votazione la proposta di parere alternativo.

  La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole con condizioni del relatore (vedi allegato 4).

  La seduta termina alle 15.50.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 31 luglio 2013. — Presidenza del presidente Giancarlo GALAN.

  La seduta comincia alle 15.50.

Disposizioni per la celebrazione del centenario della nascita di Alberto Burri.
Nuovo testo C. 544 Verini.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del nuovo testo, rinviato nella seduta odierna.

  Giancarlo GALAN, presidente, avverte che non sono stati presentati emendamenti al nuovo testo in esame. Il nuovo testo verrà quindi trasmesso alle Commissioni parlamentari competenti per l'espressione del parere, anche ai fini del trasferimento in sede legislativa.

  La seduta termina 15.55.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Istituzione dell'Unione nazionale dei gruppi sportivi scolastici.
C. 576 Ghizzoni e C. 611 Centemero.

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