CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 luglio 2013
61.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 24 luglio 2013.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.15 alle 14.20.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 24 luglio 2013. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. – Interviene il sottosegretario di Stato alla giustizia Cosimo Maria Ferri.

  La seduta comincia alle 14.20.

Disposizioni in materia di diffamazione, di diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di diffusione, di ingiuria e di condanna del querelante.
C. 925 Costa, C. 1100 Gelmini, C. 1190 Liuzzi, C. 1165 Dambruoso, C. 191 Pisicchio e C. 1242 Molteni.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 16 luglio 2013.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che sono stati presentati emendamenti al testo base (vedi allegato).
  Avverte altresì che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha deliberato, di organizzare i lavori della Commissione in modo tale che l'esame sia concluso in tempo utile per rispettare la calendarizzazione in Assemblea, prevista a partire da venerdì 26 luglio prossimo, e, quindi, di procedere oggi all'espressione dei pareri sulle proposte emendative e subito dopo all'esame dei singoli emendamenti.

  Enrico COSTA (PdL), relatore, anche a nome del correlatore Verini, esprime parere favorevole sulle seguenti proposte emendative: Chiarelli 1.60, ove riformulato; Ferranti 1.50; Gelmini 1.70, ove riformulato; Dambruoso 1.27 e 1.28, ove riformulato; Gelmini 1.69, ove riformulato; Ferranti 1.51; Gelmini 1.68, ove riformulato; Dambruoso 1.35, 1.36 e 1.39, ove siano riformulati; Parisi 1.90; Molteni 1.15; Ferranti 1.54, 2.33, 2.34 e 2.35, ove riformulato; Chiarelli 2.22, ove riformulato; D'Alessandro 2.27; Dambruoso 2.14, ove Pag. 18riformulato; Businarolo 2.3, ove riformulato; D'Alessandro 2.28; Gelmini 3.4, ove riformulato; Businarolo 3.01, ove riformulato; Gelmini 3.05; Daniele Farina 3.04. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 2.200 dei relatori e invita i presentatori al ritiro di tutte le altre proposte emendative.

  Walter VERINI (PD), relatore, precisa come i pareri espressi dai relatori siano volti a mantenere l'impianto del testo base, con alcuni miglioramenti rappresentati negli emendamenti e in linea di massima desunti dai rilievi emersi nel corso delle audizioni.

  Il Sottosegretario Cosimo Maria FERRI ritiene che, prima di potere esprimere i pareri, sia necessario chiarire a quali siti internet si debba estendere la disciplina in questione, come previsto da varie proposte emendative che hanno incontrato il favore dei relatori e, in particolare, precisare esattamente cosa sia un sito internet avente natura editoriale. Se si intende un sito che abbia un direttore responsabile che possa effettuare un controllo preventivo su ciò che viene pubblicato, allora il suo parere sulle relative proposte emendative sarà favorevole. Altrimenti sarà contrario, perché in questo modo si rischia di introdurre forme di responsabilità oggettiva.

  Donatella FERRANTI, presidente, ritiene che dagli emendamenti emerga chiaramente che l'estensione della disciplina riguarda i soli siti internet che hanno natura editoriale, con un direttore responsabile, e non certamente i blog.

  Enrico COSTA (PdL), relatore, rileva come il sito internet avente natura editoriale si caratterizzi, in particolare, per essere sottoposto a registrazione e per avere un direttore responsabile. Il blog invece è una cosa completamente diversa.

  Il Sottosegretario Cosimo Maria FERRI rileva come la questione non sia tanto quella formale della registrazione, quanto quella sostanziale della possibilità o meno di esercitare un controllo preventivo da parte del direttore. Ed è su questo punto che ritiene opportuno un chiarimento, prima di procedere all'espressione dei pareri.

  Enrico COSTA (PdL), relatore, osserva come i pareri dei relatori e del Governo possano essere o favorevoli, eventualmente con riformulazione, o contrari e possano anche essere modificati nel corso dell'esame. Anche in considerazione di quanto deliberato dall'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ritiene che in questo momento si debba procedere alla semplice espressione di pareri, senza aprire nuove discussioni, e poi passare all'esame dei singoli emendamenti, in ordine ai quali si potrà svolgere una discussione più mirata.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) dichiara di comprendere il tentativo del rappresentante del Governo di voler approfondire un problema che effettivamente esiste. Fa presente, in particolare, come vi siano anche dei siti di natura editoriale che contengono anche un blog.

  Daniele FARINA (SEL) osserva come si sia partiti dal testo Costa C. 925 che non prevedeva una disciplina per i siti internet per arrivare all'improvvisa comparsa di emendamenti «bavaglio». Ritiene quindi che la questione dei siti internet debba rimanere fuori dal provvedimento in esame ed essere esaminata nell'ambito di un provvedimento autonomo.

  Mirella LIUZZI (M5S) esprime apprezzamento per l'intervento del Sottosegretario Ferri, che ha posto una questione fondamentale, e dichiara di condividere l'intervento del collega Farina.

  Il Sottosegretario Cosimo Maria FERRI osserva che, sussistendo ancora il dubbio che si stia estendendo la disciplina in questione a siti internet in relazione ai quali non vi sia la possibilità di un controllo preventivo su ciò che viene pubblicato, Pag. 19non esprimerà parere favorevole sugli emendamenti che riguardano i siti internet.
  Esprime quindi parere favorevole sulle seguenti proposte emendative: Dambruoso 1.39 e 1.40; Parisi 1.90; 1.200 dei relatori; Ferranti 1.54; Dambruoso 2.13; Businarolo 2.3, ove riformulato elevando l'importo massimo della multa a 15.000 euro; Daniele Farina 3.04. Esprime parere contrario su tutte le altre proposte emendative.

  Enrico COSTA (PdL), relatore, ritiene che la difformità tra i pareri dei relatori e quelli del rappresentante del Governo determini l'esigenza di sospendere i lavori per verificare se si tratta di questioni meramente tecnico-giuridiche, che possono essere risolte attraverso nuove formulazioni di emendamenti, ovvero se si tratti di divergenze più profonde su alcune questioni trattate dai predetti emendamenti.

  Nicola MOLTENI (LNA) ritiene che non si tratti di una divergenza sotto il profilo tecnico-giuridico, quanto piuttosto di una diversa posizione politica tra i relatori appartenenti ai più importanti gruppi di maggioranza e il Governo su questioni estremamente importanti per la libertà di manifestazione del pensiero, quale la sottoposizione dei siti internet alle disposizioni della legge sulla stampa. Anche in passato ci sono state divergenze di posizioni su provvedimenti importanti a testimonianza che tra maggioranza e Governo non vi è una piena comunicazione. La circostanza che i relatori e il Governo non si siano parlati non giustifica assolutamente una sospensione dei lavori della Commissione. Chiede quindi di passare immediatamente all'esame degli emendamenti.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) ritiene che non vi sia alcun motivo regolamentare per dover sospendere i lavori solo perché non vi è convergenza tra Governo e maggioranza, cosa peraltro già registrata in altre occasioni. Ritiene che sia gravissimo sospendere, come avviene troppo frequentemente, i lavori al fine di consentire incontri tra esponenti della maggioranza e il Governo al di fuori delle Aule parlamentari per trovare soluzioni di compromesso che la Commissione si dovrebbe limitare unicamente a ratificare.

  Stefano DAMBRUOSO (SCpI) ritiene che una sospensione di pochi minuti potrebbe essere sufficiente per trovare una soluzione tecnico-giuridica alle questioni sollevate dal rappresentante del Governo relativamente alla disciplina dei siti internet.

  Gianfranco Giovanni CHIARELLI (PdL) dichiara di essere favorevole a sospendere in questo momento i lavori della Commissione, considerato che questi dovranno comunque interrompersi a breve non appena inizierà la seduta dell'Assemblea.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) insiste per passare immediatamente alle votazioni, nel rispetto di quanto stabilito dall'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione.

  Anna ROSSOMANDO (PD) replica al deputato Bonafede che la Commissione giustizia da tempo oramai è impegnata ad esaminare nella sostanza provvedimenti estremamente delicati e complessi, senza procedere ad alcuna ratifica di decisioni prese altrove. La circostanza, poi, che fuori dalle sedute i deputati si impegnino per trovare delle soluzioni condivise da sottoporre alla Commissione non può certamente essere considerato un fatto negativo.

  Nicola MOLTENI (LNA) ritiene che la Commissione non possa e non debba seguire una via diversa da quella seguita quando si è proceduto all'esame, senza alcuna sospensione o comunque rallentamento, del provvedimento sull'omofobia. Anche in quel caso erano emerse importanti questioni che meritavano adeguati approfondimenti, ma si è deciso di concludere comunque l'esame del provvedimento procedendo a tappe forzate. Invita, Pag. 20pertanto, a tenere lo stesso atteggiamento in relazione all'esame dei provvedimenti in materia di diffamazione per mezzo stampa.

  Donatella FERRANTI, presidente, preso atto degli interventi svolti, ritiene che non vi siano le condizioni per sospendere l'esame del provvedimento disattendendo quanto stabilito in sede di programmazione dei lavori. Ribadisce pertanto che oggi si procederà all'esame degli emendamenti. Pone pertanto in votazione l'emendamento 1.71 presentato dall'onorevole Gelmini e fatto proprio dall'onorevole Chiarelli.

  Gianfranco Giovanni CHIARELLI (PdL), preso atto del parere contrario e del Governo ritira l'emendamento 1.71 e passa ad illustrare il suo emendamento, 1.50 riformulandolo, come richiesto dai relatori, nello stesso senso dell'emendamento Ferranti 1.50.

  Daniele FARINA (SEL) ritiene che la Commissione non debba affrontare in questa occasione la questione dei siti internet sia che abbiano natura editoriale sia che abbiano natura diversa, in quanto in Commissione non vi è stato alcun approfondimento della materia, che quindi dovrebbe essere considerato fuori tema d'esame.

  Donatella FERRANTI, presidente, ricorda che il tema dei siti internet non è affrontato dalla proposta di legge adottata come testo base bensì da alcune abbinate e che per tale ragione i relativi emendamenti non sono stati considerati inammissibili per estraneità di materia. Ricorda inoltre che nel corso delle audizioni alcuni auditi, come ad esempio l'avvocato Guido Scorza, si sono soffermati proprio su tale tema, ritenuto estremamente rilevante e complesso.

  Mirella LIUZZI (M5S) ritiene che non si possa affrontare la questione dei siti internet se prima non si definisca chiaramente e senza alcun dubbio interpretativo il concetto di sito internet di natura editoriale, che secondo la normativa vigente può riferirsi a siti internet tra di loro eterogenei e non tutti riconducibili unicamente alle edizioni on line di quotidiani della carta stampata.

  Enrico COSTA (PdL), relatore, ritiene che alla luce dei rilievi del Governo e degli interventi di deputati appartenenti a diversi gruppi sia opportuno accantonare per il momento tutti gli emendamenti che si riferiscano ai siti internet.

  Franco VAZIO (PD), ricorda che nel corso delle audizioni sono stati distinti, ai fini di una diversa disciplina, i siti imprenditoriali da quelli non imprenditoriali. Vi è poi la questione, emersa oggi, della differenza tra i siti editoriali e quelli non editoriali. Occorre trovare una soluzione che consenta di poter applicare senza storture la disciplina della rettifica ai siti internet, eventualmente limitandola a quei soli siti internet che abbiano delle analogie con le testate giornalistiche per le quali si prevede una registrazione presso i tribunali e quindi una serie di adempimenti dal punto di vista organizzativo.

  Donatella FERRANTI, presidente, prende atto della richiesta di accantonamento degli emendamenti in materia di siti internet e passa all'esame dell'emendamento Dambruoso 1.27.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) dopo aver fatto presente che tra pochi minuti la seduta dovrà necessariamente chiudersi, in quanto è imminente l'inizio della seduta dell'Assemblea, dichiara di essere contrario all'ipotesi di accantonamento, che non consentirebbe di esaminare gli emendamenti relativi ai siti internet quando inizierà una prossima seduta. Nel merito osserva che occorre analizzare in maniera approfondita le diverse realtà dei siti internet, considerando anche molti hanno delle caratteristiche che, da un lato, sono quelle dei cosiddetti giornali on line e, dall'altro, sono invece riconducibili ai blog. Occorre essere ben consapevoli che ogni Pag. 21soluzione dovrà tener conto delle conseguenze positive e negative in relazione a questi aspetti peculiari.

  Donatella FERRANTI, presidente, considerato che sono imminenti votazioni in Assemblea, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 18 luglio 2013:
   a) a pagina 43, prima colonna, sesta riga, le parole: «La seduta comincia alle 14.10» sono sostituite dalle seguenti: «La seduta comincia alle 10.10»;
   b) a pagina 50, prima colonna, quarta riga, le parole: «(PD)» sono sostituite dalle seguenti: «(M5S)».

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 22 luglio 2013, a pagina 25, prima colonna, diciassettesima riga, le parole: «(Seguito dell'esame e conclusione)» sono sostituite dalle seguenti «(Seguito dell'esame e rinvio)».

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Disposizioni in materia di contrasto dell'omofobia e della transfobia
C. 245 Scalfarotto, C. 1071 Brunetta e C. 280 Fiano.

SEDE CONSULTIVA

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2013.
C. 1326 Governo, approvato dal Senato.

Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2013.
C. 1327 Governo, approvato dal Senato.

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