CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 luglio 2013
57.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e V)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 18 LUGLIO 2013

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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 17 luglio 2013. — Presidenza del presidente della I Commissione Francesco Paolo SISTO indi del presidente della V Commissione Francesco BOCCIA. — Intervengono il sottosegretario per l'economia e delle finanze Pier Paolo Baretta, il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Claudio De Vincenti, il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e trasporti Rocco Girlanda e il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Gian Luca Galletti.

  La seduta comincia alle 11.35.

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia.
C. 1248 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 12 luglio 2013.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, avverte che è stato presentato un subemendamento all'emendamento 46.14 dei Relatori che è in distribuzione. Avverte altresì che il deputato Andrea Romano sottoscrive l'emendamento Centemero 39.69; i deputati Morassut e Mauro Guerra sottoscrivono l'emendamento Rubinato 30.19; il deputato Coscia sottoscrive l'articolo aggiuntivo 57.010; il deputato Palmieri sottoscrive le proposte emendative Centemero 13.3, 17.11, 18.2, 18.3, 18.4, 18.40, 39.65, 39.66, 39.69, 58.1, 58.2, 58.31, 59.1, 59.19, 59.30, 60.11, 60.12, 61.30, 61.31, 73.71, 73.72, 73.73, 12.06, 57.03, 57.010; il deputato Centemero sottoscrive le proposte emendative Palmieri 2.6, 10.1, 10.2, 13.1,13.2, 17.1, 17.2, 39.1, 39.2, 39.3, 39.4, 39.5, 39.6, 39.7 nonché l'emendamento Gelmini 60.9; il deputato Boccuzzi sottoscrive le proposte emendative 18.44 Bargero e 27.04 De Micheli. Avverte, inoltre, che ad una più attenta valutazione possono essere considerati ammissibili gli identici emendamenti Braga 39.30 e Valiante 39.64.
  Avverte quindi che si passerà all'esame dell'articolo aggiuntivo Saltamartini 55.016.

  Barbara SALTAMARTINI (PdL) ritira l'articolo aggiuntivo 55.016.

   Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti Borghesi 56.1 e Marcon 56.7, sull'articolo aggiuntivo Currò 56.022, sull'emendamento Giancarlo Giordano 57.10 e sull'emendamento Taranto 57.4. Esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Santerini 57.12 e contrario sull'emendamento Vecchio 57.8.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore.

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  Stefano BORGHESI (LNA) manifesta stupore per il parere contrario espresso da relatori e dal Governo sul suo emendamento 56.1, trattandosi di una armonizzazione di norme che sono in contrapposizione tra loro che non comporta oneri.

   Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, avverte che, per consentire al Governo di svolgere un approfondimento sulla questione testé sollevata dal deputato Borghesi, si passerà all'esame del subemendamento Lenzi 0.44.9.01.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere favorevole sul subemendamento Lenzi 0.044.9.01

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano il subemendamento Lenzi 0.44.9.01 e l'emendamento del Governo 44.9 nel testo riformulato dal subemendamento Lenzi 0.44.9.01.

   Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, avverte che si riprenderà ora l'esame dell'emendamento Borghesi 56.1.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI, ribadisce il parere contrario già espresso dal Governo sull'emendamento Borghesi 56.1.

  Stefano BORGHESI (LNA) ritiene, nonostante quanto asserito dal Governo, che non si possa parlare di una delega e, comunque, invita a non perdere l'occasione, con l'approvazione dell'emendamento, di procedere ad un'azione di chiarificazione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Borghesi 56.1.

  Giulio MARCON (SEL) chiede di conoscere le motivazioni poste alla base dell'espressione del parere contrario sul suo emendamento 56.7, finalizzato a modificare e quindi a rendere più efficace l'imposta sulle transazioni finanziarie, come richiesto dall'Unione europea, necessità evidenziata anche dallo stesso presidente Boccia nel corso di una intervista.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) concorda con le considerazioni svolte dal collega Marcon, anche in considerazione dei risultati modesti dell'attuale regolamentazione.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, confermando il suo pensiero sul punto, espresso in precedenti occasioni, ricorda che nella passata legislatura fu votato a larghissima maggioranza un ordine del giorno, il quale, se avesse avuto seguito, avrebbe potuto anche garantire un maggior gettito rispetto a quanto stabilito dal Governo che, però, scelse di procedere per una strada diversa. Propone quindi, alla luce del dibattito svolto, di accantonare l'emendamento Marcon 56.7, per consentire ai relatori di predisporre una riformulazione dello stesso al fine di configurare modifiche che, senza però complicare il quadro di riferimento normativo, tenti di risolvere il problema evidenziato.
  Non essendovi obiezioni, avverte che si intende accantonato l'emendamento Marcon 56.7.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S), nel ricordare che a seguito dell'introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie non si è verificata una diminuzione bensì un incremento delle stesse, osserva che le transazioni finanziarie con finalità speculative sono operazioni che non superano le 24-48 ore e quindi ritiene particolarmente importante incidere sulle operazioni giornaliere, poiché ciò potrebbe portare ad un incremento del gettito, così come recato dall'articolo aggiuntivo Currò 56.022. Chiede pertanto di accantonarlo.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, ritiene parimenti importante che non si faccia confusione tra tassa sulle transazioni finanziarie ed imposte sui rendimenti finanziari, trattandosi di fattispecie diverse.

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  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S), ritiene più corretto agire sull'insieme delle operazioni effettuate sul mercato finanziario.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Currò 56.022, anche alla luce della proposta di riformulazione dell'emendamento Marcon 56.7.

  Stefano BORGHESI (LNA), nel condivide la proposta di accantonamento, chiede di conoscere il motivo del mancato accantonamento, in precedenza, del suo emendamento 56.1.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, fa presente che per quell'emendamento si ponevano problemi di copertura finanziaria tali da non rendere praticabili altre soluzioni.

  Laura CASTELLI (M5S), osserva che, dopo due defatiganti giornate di lavori parlamentari, nonostante il peso consistente del suo gruppo politico e la portata delle proposte emendative ad esso riferibili, finora il Governo ha dato solo un minimo seguito alle proposte del Movimento 5 stelle. Ritiene invece che quando una grande forza politica come la propria richiede un approfondimento su una questione particolare, il Governo se ne dovrebbe fare carico.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, nel condividere l'osservazione della collega Castelli, avverte che si intende accantonato l'articolo aggiuntivo Currò 56.022.

  Andrea ROMANO (SCpI), intervenendo con riferimento all'articolo aggiuntivo Rughetti 56.020, di cui è cofirmatario, ricorda che esso è stato dichiarato inammissibile per estraneità di materia mentre, per il suo alto valore simbolico, sarebbe stato meglio compiere una più attenta valutazione ed accoglierlo.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, ritiene che la presentazione di un ordine del giorno potrebbe rappresentare, allo stato, uno strumento percorribile.
  Con riferimento poi all'articolo 57 esprime parere contrario sugli emendamenti Giancarlo Giordano 57.10 e Taranto 57.4 e parere favorevole sull'emendamento Santerini 57.12 nonché parere contrario sull'emendamento Vecchio 57.8.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Nazzareno PILOZZI (SEL) chiede di conoscere i motivi dell'espressione del parere contrario sull'emendamento Giancarlo Giordano 57.10, di cui è cofirmatario.

  Il sottosegretario Gian Luca GALLETTI fa presente che esso avrebbe ampliato troppo, snaturandolo, il novero dell'intervento.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Giancarlo Giordano 57.10.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, prende atto del ritiro dell'emendamento Taranto 57.4.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Santerini 57.12.

  Andrea ROMANO (SCpI) chiede di conoscere i motivi dell'espressione del parere contrario sull'emendamento Vecchio 57.8, di cui è cofirmatario.

  Il sottosegretario Gian Luca GALLETTI fa presente che, anche in questo caso, esso avrebbe ampliato troppo l'ambito di applicazione.

  Andrea ROMANO (SCpI) ritira l'emendamento Vecchio 57.8.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, con riferimento Pag. 11alle proposte emendative riferite all'articolo 58 invita i presentatori a ritirare l'emendamento Bellanova 58.13 ed esprime parere contrario sugli emendamenti Giancarlo Giordano 58.28, Gallo 58.16 e Vacca 58.14, rimettendosi al Governo per gli emendamenti Capodicasa 58.4 e Catania 58.24.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI fa presente che sull'emendamento Bellanova 58.13 è in corso un approfondimento per cercare una soluzione che consenta, con importi inferiori, di esprimere un parere favorevole. Esprime altresì parere contrario sugli emendamenti Giancarlo Giordano 58.28, Gallo 58.16 e Vacca 58.14.

  Il sottosegretario Gian Luca GALLETTI esprime parere contrario sull'emendamento Capodicasa 58.4 mentre fa presente che l'emendamento Catania 58.24 verte su questioni di competenza del ministero delle politiche agricole e forestali.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, fa presente che si intende accantonato l'emendamento Bellanova 58.13.

  Gianni MELILLA (SEL) invita il Governo a rivedere il proprio parere sull'emendamento Giancarlo Giordano 58.28, che fa perdere il diritto all'uso dell'autovettura di Stato a coloro che sono cessati da una carica pubblica, illustrandone le finalità di risparmio.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI ribadisce il parere contrario del Governo, trattandosi di materia già disciplinata dalle leggi dello Stato.

  Gianni MELILLA (SEL) rileva come le norme vigenti siano di fatto «aggirate» da altre che prevedono singole eccezioni.

  Bruno TABACCI (Misto-CD), pur comprendendo le motivazioni dell'emendamento Giancarlo Giordano 58.28, osserva che possono sussistere ragioni di sicurezza che giustificano l'adozione di misure diverse.

  Gianluca VACCA (M5S) comunica che il suo gruppo si asterrà nella votazione dell'emendamento Giancarlo Giordano 58.28, in quanto il problema, sul cui merito si concorda, è stato affrontato dalla sua parte politica con una proposta più ampia.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Giancarlo Giordano 58.28.

  Luigi GALLO (M5S) chiede di conoscere i motivi dell'espressione del parere contrario sul suo emendamento 58.16.

  Il sottosegretario Gian Luca GALLETTI fa presente che attraverso le esternalizzazioni delle mansioni spettanti ai collaboratori scolastici si ottiene un notevole risparmio che viene utilizzato per le supplenze brevi nelle scuole.

  Matteo BRAGANTINI (LNA) invita il Governo a procedere ad un piano ancora più esteso di esternalizzazioni, viste anche le difficoltà che si incontrano per spostare il personale di ruolo, e ad operare affinché i pubblici dipendenti possano essere utilizzati nel modo più produttivo possibile.

  Stefano BORGHESI (LNA), concorda con il collega Bragantini sulla necessità di agire energicamente attraverso la leva della esternalizzazione al fine di conseguire risparmi per la pubblica amministrazione, ottenere maggiore flessibilità e miglioramento della qualità dei servizi, per destinare le risorse così rinvenute per impedire l'aumento dell'aliquota IVA e abolire l'IMU.

  Gianluca VACCA (M5S) osserva che, secondo quanto scrive lo stesso Governo alle pagine 132 e 133 della relazione al disegno di legge di conversione del decreto-legge, lo Stato, se internalizzasse i servizi di pulizia, risparmierebbe. Non comprende il motivo, allora, del perché il Pag. 12Governo segua una logica diversa e persegua le esternalizzazioni, che costano di più.
  Chiede quindi che il Governo impegni la stessa somma prevista di 280 milioni per internalizzare i servizi di pulizia che, oltretutto, creerebbero posti di lavoro stabili e non più precari, consentendo ai lavoratori migliori condizioni di lavoro e prospettive per il futuro.

  Il sottosegretario Gian Luca GALLETTI ricorda che per l'importo di 280 milioni è stata considerata la base d'asta, destinata a subire una contrazione grazie al regime di concorrenza nelle gare. Ritiene pertanto, sulla base della propria esperienza, che il risparmio sarà notevole.

  Gianluca VACCA (M5S) ritiene che, in ogni caso, sia preferibile creare occupazione stabile attraverso l'assunzione di collaboratori scolastici piuttosto che ricorrere ad esternalizzazioni.

  Gianni MELILLA (SEL) ritiene che sia sfuggito un importante elemento dalla discussione che andrebbe tenuto presente. Osserva infatti che l'eventuale approvazione dell'emendamento Andrea Gallo 58.16 comporterebbe il licenziamento di circa diecimila persone attualmente dipendenti di società private che hanno vinto le gare per il servizio di pulizia e che da 11 anni lavorano con i privati, che sarebbero sostituiti da altrettanti lavoratori che verrebbero assunti dalla pubblica amministrazione. Ricorda infatti che con le gare Consip c’è la garanzia del posto di lavoro dei lavoratori impiegati dalle ditte anche quando vi fosse il subentro di un'altra ditta, mentre cambiando il sistema di arruolamento tale garanzia verrebbe meno.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) osserva preliminarmente che i servizi scolastici dovrebbero essere al servizio degli studenti e non concepiti come ammortizzatori sociali e che, in ogni caso, modificando le modalità di assunzione si rischierebbe di mandare a casa le persone attualmente impiegate per tali servizi. Invita pertanto i presentatori dell'emendamento a riflettere sulle possibili conseguenze dell'approvazione dello stesso, potendo produrre danni maggiori dei benefici che pur intenderebbe recare.

  Matteo BRAGANTINI (LNA) invita a sospendere i lavori in attesa delle decisioni della concomitante Conferenza dei presidenti di gruppo.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, fa presente che la Commissione adeguerà l'ordine dei suoi lavori tenendo conto di quanto sarà deciso dalla Conferenza dei presidenti di gruppo.

  Il sottosegretario Gian Luca GALLETTI ricorda che i risparmi si otterranno da riduzioni di spesa per gli istituti di ricerca e l'Università ma saranno destinati alla scuola.

  Laura CASTELLI (M5S) osserva che la Conferenza dei presidenti di gruppo potrebbe incidere in modo rilevante sull'ulteriore corso dei lavori delle Commissioni.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, ribadisce che la Commissione adeguerà l'ordine dei suoi lavori tenendo conto di quanto sarà deciso dalla Conferenza dei presidenti di gruppo.

  Riccardo FRACCARO (M5S) ritiene che i lavoratori attualmente impiegati dalle ditte esterne per i servizi di pulizia potrebbero trovare posto all'interno del processo di internalizzazione, con indubbi vantaggi per la stabilizzazione del posto e delle prospettive di vita di quei lavoratori.

  Cristian INVERNIZZI (LNA) osserva che, come già detto dal collega Fedriga, il problema non possa essere risolto senza un ulteriore approfondimento.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Andrea Gallo 58.16.

  Rocco PALESE (PdL) ricorda le sentenze della Corte Costituzionale in tema di Pag. 13assunzioni presso la pubblica amministrazione, relativamente all'impossibilità di procedere senza selezione pubblica.

  Gianluca VACCA (M5S) chiede di conoscere i motivi dell'espressione del parere contrario sul suo emendamento 58.14.

  Il sottosegretario Gian Luca GALLETTI fa presente che esso è privo di destinazione delle risorse.

  Gianluca VACCA (M5S), nel dichiararsi insoddisfatto per la insufficiente spiegazione fornita dal Governo, e ritenendo che l'argomento meriti un approfondimento, illustra le finalità del suo emendamento 58.14, teso ad evitare un inasprimento della contribuzione studentesca.

  Marco MELONI (PD) ritiene che gli intendimenti di fondo della modifica proposta con il comma 5-bis sia del tutto ragionevole anche se è preferibile prevedere un intervento complessivo sulla contribuzione studentesca italiana, che è tra le più alte in Europa.

  Il sottosegretario Gian Luca GALLETTI fa presente che l'emendamento Vacca 58.14 comporta maggiori oneri per lo Stato, difficilmente reperibili, ma ritiene che un ordine del giorno che invitasse il Governo ad approfondire in modo più generale il tema sollevato sarebbe certamente accolto.

  Gianluca VACCA (M5S) ribadisce come la proposta emendativa a sua firma sia volta a scongiurare il rischio che le università siano costrette a ricorrere all'aumento delle tasse di iscrizione, per finanziare l'assunzione di nuovo personale. Rileva altresì che la stessa non comporta nuovi oneri a carico del bilancio dello Stato.

  Le Commissioni respingono la proposta emendativa Vacca 58.14.

  Danilo TONINELLI (M5S) chiede al presidente che venga disposta la verifica del voto.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, accoglie la richiesta dell'onorevole Toninelli ed invita i deputati segretari a procedere in tal senso.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Vacca 58.14.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, ricorda che è stato disposto l'accantonamento della proposta emendativa Capodicasa 58.4.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere favorevole sull'emendamento Catania 58.24.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Catania 58.24.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, nel passare all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 59, esprime, anche a nome del relatore della I Commissione, parere favorevole sulla proposta emendativa Meloni 59.3, a condizione che venga riformulata nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime altresì parere contrario sugli emendamenti D'Uva 59.17 e Librandi 59.22, parere favorevole con riformulazione sugli emendamenti Corsaro 59.29 e sugli identici Centemero 59.1 e Binetti 59.21. Esprime, infine, parere contrario sugli emendamenti Vacca 59.5, Bragantini 59.4 e Vacca 59.10, nonché parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Marco Meloni 59.05 e contrario sull'articolo aggiuntivo Vacca 59.02.

  Il sottosegretario Gian Luca GALLETTI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Marco MELONI (PD), pur condividendo lo spirito della riformulazione della proposta emendativa a sua firma, rileva, tuttavia, Pag. 14che l'acquisizione del 90 per cento dei crediti formativi universitari previsti dal piano di iscrizione, che costituisce uno dei requisiti per l'erogazione delle borse di mobilità, andrebbe riferito all'intero anno accademico, e non al solo anno di iscrizione. Esprime, inoltre, perplessità in ordine al fatto che le borse di studio siano corrisposte anche ai fini dell'iscrizione presso università private.
  Accetta comunque la riformulazione del proprio emendamento 59.3.

  Gianluca VACCA (M5S), nel condividere le perplessità manifestate dall'onorevole Marco Meloni in ordine al primo degli aspetti dallo stesso segnalati, propone di riformulare ulteriormente la proposta emendativa a sua firma, in modo da prevedere, al comma 4, lettera a), che l'acquisizione dei crediti formativi vada riferita al termine di ciascun anno accademico e non all'anno di iscrizione. In relazione al secondo aspetto, ricorda invece come il sistema universitario contempli anche le università non statali, per le quali va quindi evitata una ingiustificata disparità di trattamento. Chiede pertanto ai relatori e al Governo una ulteriore riformulazione che tenga conto di tali aspetti.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, avverte che le proposte emendative, rispettivamente, D'Uva 59.17, Corsaro 59.22, Corsaro 59.29, Centemero 59.1, Binetti 59.21, Vacca 59.5 e Bragantini 59.4 sarebbero precluse dall'approvazione eventuale dell'emendamento Meloni 59.3 (nuova formulazione).

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) osserva come le borse di mobilità interregionale andrebbero erogate anche ai fini dell'iscrizione presso università private; ciò, allo scopo di evitare ingiustificate disparità di trattamento e discriminazioni di carattere sociale, atte a penalizzare gli studenti meritevoli meno abbienti.

  Matteo BRAGANTINI (LNA) rileva taluni profili di criticità in relazione alla proposta emendativa Meloni 59.3, che, a suo parere, nel favorire la mobilità interregionale, di fatto finisce con il penalizzare gli studenti residenti nelle regioni dove le università hanno sede. Si riserva, quindi, di valutare più attentamente l'emendamento in esame.

   Gianfranco LIBRANDI (SCpI) osservando come l'erogazione di fondi per il merito disposta dall'articolo 59 sia un segnale sicuramente positivo, chiede di valutare con attenzione la proposta contenuta nell'emendamento a sua prima firma 59.22 di raddoppiare a 10 milioni di euro lo stanziamento al fine di consentire l'erogazione di altre 1.000 borse di studio.

   Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, evidenzia come la riformulazione proposta all'emendamento Meloni 59.3 riguardi precipuamente il comma 8.

  Il sottosegretario Gian Luca GALLETTI chiede che sia riformulazione l'emendamento Meloni 59.3 nel senso di espungere ai commi 1 e 8 il riferimento all'articolo 6, comma 3, del decreto del Ministro dell'università, dell'istruzione e della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270.

  Riccardo FRACCARO (M5S) rileva come la previsione di oneri per il sostegno di studenti che frequentano istituti universitari e scolastici non statali sembrerebbe porsi in contrasto con il dettato costituzionale e invita i colleghi, in particolare del Popolo della Libertà a riflettere in proposito.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) rileva come sia inaccettabile una riformulazione di tale portata senza lasciare adeguato tempo ai gruppi per approfondire la portata del testo da porre in votazione. Ritiene inoltre che l'emendamento Bragantini 59.4 non potrebbe comunque considerarsi precluso ovvero assorbito dall'eventuale approvazione dell'emendamento Meloni 59.3 nel testo riformulato.

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  Guido GUIDESI (LNA) chiede alla presidenza di chiarire le ragioni per le quali l'emendamento Bragantini 59.4 risulterebbe precluso ovvero assorbito dall'eventuale approvazione dell'emendamento Meloni 59.3 nel testo riformulato.

   Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, fa presente che l'eventuale preclusione deriva dal fatto che l'emendamento Meloni 59.3, anche nel testo riformulato, è integralmente sostitutivo dell'articolo 59 e quindi la sua eventuale approvazione precluderebbe tutti gli emendamenti modificativi dell'articolo. Chiede quindi all'onorevole Meloni se accetti la riformulazione proposta con l'integrazione da ultimo suggerita dal Governo.

  Marco MELONI (PD) accetta la riformulazione.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Meloni 59.3 (nuova formulazione).

   Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, fa presente che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Meloni 59.3 (nuova formulazione) risultano preclusi gli emendamenti D'Uva 59.17, Librandi 59.22, Corsaro 59.29, gli identici Centemero 59.1 e Binetti 59.21, Vacca 59.5 e Bragantini 59.4.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono la proposta emendativa Vacca 59.10, approvano l'articolo aggiuntivo Meloni 59.05 e respingono l'articolo aggiuntivo Vacca 59.02.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, invita al ritiro dell'emendamento Gelmini 60.9, esprime parere favorevole sull'emendamento Gelmini 60.10 e invita al ritiro dell'articolo aggiuntivo Galli 60.03.

  Il sottosegretario Gian Luca GALLETTI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Elena CENTEMERO (PdL) chiede l'accantonamento dell'emendamento Gelmini 60.9.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, avverte che l'emendamento Gelmini 60.9 si intende accantonato.

  Stefano BORGHESI (LNA) rileva come non si comprendano i criteri in base ai quali i relatori chiedono l'accantonamento delle proposte emendative.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Gelmini 60.10.

  Giampaolo GALLI (PD) chiede un supplemento di riflessione sull'articolo aggiuntivo a sua prima firma 60.03, osservando come esso è volto a regolare una questione molto importante relativa all'assetto della Scuola superiore dell'economia e delle finanze.

  Il sottosegretario Gian Luca GALLETTI rileva che la questione potrà essere utilmente affrontata in un ordine del giorno che il Governo si impegna fin d'ora a valutare positivamente.

  Giampaolo GALLI (PD) ritira l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 60.03.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, propone l'accantonamento degli emendamenti Peluffo 61.3, Centemero 61.30, Ginefra 61.2, Giammanco 61.12, Librandi 61.16 e Giammanco 61.11, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Caso 61.5, Caparini 61.4 e Caso 61.6 e propone l'accantonamento degli identici emendamenti Palese 61.10, Covello 61.25 e Centemero 61.31.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme.

  Laura CASTELLI (M5S) sull'emendamento Caso 61.5 chiede al Governo di aprire una riflessione sull'utilizzo delle Pag. 16coperture finanziarie proposte. In particolare rileva come il suo gruppo sia contrario all'ulteriore inasprimento delle accise e ad utilizzare le risorse dell'8 per mille per finalità diverse da quelle previste dalla legge.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI ritiene più equilibrata la soluzione individuata nel testo rispetto a quella proposta dall'emendamento Caso 61.5.

  Vincenzo CASO (M5S) ricorda che, nell'ambito dell'esame del decreto-legge n. 35 del 2013, il Governo aveva accolto un ordine del giorno nel quale si impegnava a non procedere ad ulteriori distrazioni delle risorse dell'8 per mille.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) si associa alle considerazioni già espresse dai deputati Castelli e Caso sulla scorrettezza di utilizzare le risorse dell'8 per mille, raccomandando l'approvazione degli emendamenti Caso 61.5 e 61.6.

  Riccardo FRACCARO (M5S) fa presente di non comprendere le ragioni dell'indisponibilità al dialogo del Governo sul tema delle coperture e rileva come l'aumento delle accise avrebbe effetti molto negativi, come quello, che è stato scongiurato, dell'IVA.

  Giulio MARCON (SEL) richiama l'intervento del deputato Sorial e sottolinea come nel recente regolamento sull'8 per mille esaminato dalla Commissione speciale per l'esame di atti del Governo sia stata prevista la necessità di ripristinare i fondi eventualmente distratti a valere sulle risorse relative alla quota statale dell'8 per mille.

  Maino MARCHI (PD) rileva come sia improprio confrontare gli effetti che sarebbero derivati dall'aumento dell'IVA, molto maggiore in termini finanziari, rispetto a quelli connessi all'incremento delle accise, previsto dal decreto in esame. Rileva come le risorse dell'8 per mille siano già state ridotte molto e auspica la possibilità di trovare una soluzione equilibrata. Propone quindi una discussione unitaria sul tema delle coperture.

  Andrea ROMANO (SCpI) si associa alla richiesta da ultimo formulata dall'onorevole Marchi.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA fa presente che il Governo non intende sottrarsi al confronto e propone quindi l'accantonamento delle restanti proposte emendative riferite all'articolo 61.

  Laura CASTELLI (M5S) chiede di valutare attentamente anche le proposte emendative relative alla riduzione delle risorse per le emittenti locali.

  Rocco PALESE (PdL) osserva come i tagli alle emittenti locali finiranno per avere riflessi negativi sulla finanza pubblica per l'aumento della cassa integrazione. Auspica quindi che si possa trovare una soluzione positiva sul tema, tenendo conto anche delle difficoltà gestionali che comporterebbe un taglio nel corso dell'esercizio finanziario.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, rileva come la questione sia delicata anche sotto il profilo occupazionale. Con riferimento all'organizzazione dei lavori delle Commissioni, fa presente che saranno trasmesse ai gruppi le proposte emendative dei relatori e fissato il rispettivo termine per la eventuale presentazione di subemendamenti, che, in caso di presentazione entro le ore 17, potrebbe essere stabilito per le 19.30. Comunica che gli emendamenti riferiti all'articolo 61 si intendono accantonati. Propone quindi di riconvocare le Commissioni un'ora dopo il termine delle votazioni in Assemblea per una seduta ad oltranza fino al conferimento del mandato ai relatori che dovrebbe aver luogo nel primo pomeriggio di domani.

  Riccardo FRACCARO (M5S) lamenta come tale organizzazione dei lavori impedisca ai deputati di mangiare e dormire, Pag. 17costringendoli ad esaminare proposte emendative molto delicate per la vita dei cittadini senza la necessaria concentrazione.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI) osserva come le emittenti locali svolgano un insostituibile ruolo per il pluralismo dell'informazione e ricorda che nessuno mai ha immaginato di tagliare il canone alla Rai. Parimenti, a suo avviso, occorre ripristinare le risorse per tali emittenti.

  Bruno CENSORE (PD) si associa alle considerazioni svolte dall'onorevole Di Gioia e auspica una soluzione positiva.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI fa presente che il Governo è impegnato a trovare una soluzione per limitare il taglio delle risorse relative all'8 per mille e sottolinea come non è pensabile un taglio ulteriore al sistema delle emittenti locali.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta che sarà convocata un'ora dopo il termine delle votazioni in Assemblea.

  La seduta termina alle 14.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 17 luglio 2013. — Presidenza del presidente della I Commissione Francesco Paolo SISTO, indi del presidente della V Commissione Francesco BOCCIA. — Intervengono il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Maurizio Lupi, il viceministro dell'economia e delle finanze Stefano Fassina, il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Claudio De Vincenti, il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e trasporti Rocco Girlanda e il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Gian Luca Galletti.

  La seduta comincia alle 20.25.

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia.
C. 1248 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 12 luglio 2013.

  Guido GUIDESI (LNA), intervenendo sull'ordine dei lavori, in considerazione del rinvio dell'inizio dell'esame del provvedimento in Assemblea a lunedì 22 luglio prossimo, propone di esaurire questa sera l'esame degli emendamenti accantonati, rinviando l'esame del Titolo I a domani mattina.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) stigmatizza il mancato rispetto degli orari previsti ed i continui ritardi nei lavori delle Commissioni, invitando ad utilizzare anche le figure dei vicepresidenti delle Commissioni medesime ed a convocare più frequentemente riunioni congiunte degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi. Chiede, inoltre, se si possa definire un utile orario di chiusura della seduta odierna.

  Andrea ROMANO (SCpI) ritiene si debba stabilire un preciso calendario per i lavori che si svolgeranno nelle sedute di domani ed, eventualmente, in quelle di venerdì 19 luglio.

  Rocco PALESE (PdL) ritiene che sussistano tutte le condizioni per proseguire i lavori odierni fino alle 24 e riprenderli domani mattina con l'obiettivo di concludere l'esame del provvedimento entro le ore 14. Esclude che i lavori possano proseguire venerdì 19 luglio.

  Giulio MARCON (SEL) condivide i rilievi dei colleghi Guidesi e Sorial.

  Massimo Enrico CORSARO (FdI) stigmatizza i continui ritardi che si verificano Pag. 18nei lavori delle Commissioni, invitando la presidenza ad un maggiore rispetto nei confronti dei colleghi ed a stabilire tempi certi e razionali, anche al fine di evitare che taluni emendamenti possano essere presentati ed approvati in orari nei quali la stanchezza o l'assenza dei deputati potrebbero risultare un fattore determinante. Ritiene, dunque, che oggi i lavori non possano proseguire oltre le 24 e che l'esame delle disposizioni del Titolo I debba essere rinviato a domani mattina.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, si scusa per il ritardo con il quale la seduta ha avuto inizio. Ritardo peraltro dovuto ad imprescindibili ragioni di approfondimento da parte dei relatori.

  Laura CASTELLI (M5S) invita la presidenza ad organizzare i lavori in modo tale da evitare la presentazione, per quanto legittima, di emendamenti all'ultimo momento.

  Maino MARCHI (PD) osserva come l'organizzazione e l'andamento dei lavori delle Commissioni appaia del tutto conforme alla prassi, atteso che momenti di intensa elaborazione hanno sempre determinato qualche ritardo. Ritiene comunque opportuno che la seduta odierna, ove possibile, non si protragga oltre le 24.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, ritiene fondamentale che ora le Commissioni si concentrino sul merito del provvedimento, proseguendo l'esame degli emendamenti accantonati relativi al Titolo II, a partire da quelli riferiti all'articolo 30, con particolare riferimento alle questioni poste nel parere della Commissione Ambiente.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) evidenzia come il presidente non abbia dato risposta alle richieste dei deputati circa i tempi e le modalità di organizzazione dei lavori delle Commissioni.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, ribadisce che ora le Commissioni debbono completare l'esame degli emendamenti accantonati e relativi al Titolo II. Esaurita questa fase potrà essere convocata una riunione congiunta degli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni, per stabilire come proseguire i lavori.

  Gianluca VACCA (M5S) ritiene che la formulazione dell'articolo 59 del provvedimento, come modificato dagli emendamenti approvati, presenti, a suo giudizio, dei gravi profili di incostituzionalità.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, ritiene che la questione posta dal collega Vacca, riguardando un articolo già esaminato dalle Commissioni, possa essere approfondita nel corso dell'esame in Assemblea.

  Il Ministro Maurizio LUPI illustra la ratio dell'articolo 30 in tema di semplificazioni in materia edilizia, i cui elementi qualificanti sono costituiti dall'ampliamento della platea degli interventi considerati come «ristrutturazioni edilizie»; dall'eliminazione del criterio dell'invarianza della sagoma, per cui gli interventi di ristrutturazione edilizia che si limitano a modificare la sola sagoma (sempre che si tratti di immobili non vincolati, perché altrimenti il criterio rimane) non sono più soggetti a permesso di costruire e saranno effettuabili semplicemente con la DIA (ovvero, in sostituzione di questa, con la SCIA); dall'introduzione nel testo unico sull'edilizia del nuovo articolo 23-bis, in materia di autorizzazioni preliminari alla SCIA e comunicazione dell'inizio dei lavori.
  Ritiene che la predetta disciplina risponda ad esigenze concrete, si fondi su un ragionevole bilanciamento di interessi e sia efficace al fine di consentire la restituzione di qualità all'abitato. Conferma pertanto il parere contrario già espresso sulle proposte emendative riferite all'articolo 30.

Pag. 19

  Roberto MORASSUT (PD) esprime le proprie perplessità sulla disciplina prevista dall'articolo 30, soffermandosi sul problema del mantenimento dell'identità dei centri storici.

  Nazzareno PILOZZI (SEL) condivide le preoccupazioni del collega Morassut, ritenendo inoltre erroneo intervenire sui singoli edifici anziché su comparti omogenei. Evidenzia, infine, le difficoltà nelle quali incorreranno gli enti locali nell'applicazione del nuovo articolo 23-bis del Testo unico sull'edilizia. Ritiene che nel complesso si tratti comunque di una norma-manifesto dotata di scarsa efficacia.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) ritiene che la disciplina in questione desti forti perplessità e dovrebbe costituire l'oggetto di un autonomo provvedimento da esaminare in modo approfondito presso la Commissione competente per materia.

  Chiara BRAGA (PD) ritiene che le preoccupazioni e perplessità manifestate dai colleghi siano eccessive, poiché l'articolo 30, contiene delle misure positive, per quanto ritenga opportuno migliorarne la formulazione, alla luce del parere della Commissione Ambiente, e ricorda che in questo senso si sono impegnati i relatori. Ritiene altresì che il problema del mantenimento dell'identità dei centri storici sia concreto e che le zone omogenee A dovrebbero essere escluse dall'applicazione della disciplina.

  Giampiero GIULIETTI (PD) dichiara di condividere sostanzialmente la disciplina dell'articolo 30, evidenziando come l'unico punto che richiede maggiore attenzione sia quello dei centri storici.

  Andrea VALLASCAS (M5S) illustra le difficoltà applicative del nuovo articolo 23-bis del Testo unico sull'edilizia, ritenendo particolarmente inadeguato il termine di 20 giorni ivi previsto.

  Maino MARCHI (PD) rileva come la disciplina in esame apporti un forte elemento di innovazione che si muove nella giusta direzione, pur sottolineando come sul tema dei centri storici occorra una più attenta riflessione, che potrebbe essere compiuta nell'ambito dell'esame di un provvedimento ad hoc.

  Il Ministro Maurizio LUPI fa presente come nella disciplina in esame si sia tenuto attentamente conto dei vincoli esistenti e come tutte le preoccupazioni espresse nei precedenti interventi siano state già considerate e valutate. Sottolinea come la presentazione della SCIA implichi una rilevante assunzione di responsabilità da parte del privato e del professionista che lo assiste. Ritiene che l'esclusione delle zone omogenee A priverebbe sostanzialmente di significato l'intervento normativo. Fa presente, infine, come questa disciplina sia fortemente voluta anche dagli enti locali.

  Enrico BORGHI (PD), in considerazione delle aperture manifestate dal ministro Lupi, propone un ulteriore accantonamento dell'emendamento 30.93.

  Andrea ROMANO fa presente che le Commissioni non sono convocate in sede di audizione del ministro Lupi.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, ricorda che i relatori hanno formulato un invito al ritiro degli emendamenti riferiti all'articolo 30. L'obiettivo è infatti quello di valorizzare i centri storici. Sottolineando di avere consultato con esito positivo tutti i ministri competenti, rinnova ai colleghi della Commissione ambiente l'invito a ritirare le proposte emendative relative all'articolo in questione.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) sottolinea che il problema dei comuni è rappresentato dal patto di stabilità: se si semplifica la normativa edilizia in questi termini, si finisce per facilitare i costruttori.

Pag. 20

  Fulvio BONAVITACOLA (PD) evidenzia che il provvedimento non innova nel titolo edilizio, ma solo sulla ristrutturazione, la cui definizione di categoria edilizia prevale su quella dello strumento urbanistico.

  Daniele PESCO (M5S) ritiene che l'edilizia vada rilanciata attribuendo ai comuni il controllo urbanistico, senza introdurre forme incontrollate di liberalizzazione che finiscono con l'alterare equilibri urbanistici consolidati da anni.

  Laura CASTELLI (M5S) invita il Governo a domandarsi cosa produrrebbe questa norma in termini di occupazione e crescita e se essa non generi piuttosto fenomeni speculativi.

  Nazzareno PILOZZI (SEL) si dichiara contrario a tutto l'impianto normativo dettato dall'articolo 30, in quanto demanda a singoli la possibilità di apportare modifiche all'assetto prospettico degli edifici.

  Andrea GIORGIS (PD) raccomanda di non disattendere il parere espresso dalla Commissione ambiente.

  Tino IANNUZZI (PD) invita a considerare che il vero tema della discussione è rappresentato dalla specificità del tessuto urbano dei centri storici, la cui realtà andrebbe tenuta fuori dall'articolo 30 ed esigerebbe la codificazione di diversa disciplina.

  Laura CASTELLI (M5S) ribadisce che questo articolo crea oggettivi problemi, e pertanto o lo si modifica oppure è giusto che si continui a discuterlo.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, richiama l'esigenza di passare alla fase della votazione degli emendamenti onde consentire il rispetto dei tempi concordati per la conclusione dell'esame in sede referente.

  Maino MARCHI (PD) chiede se i relatori vogliano mantenere l'impegno a presentare un proprio emendamento per recepire le condizioni contenute nel parere della Commissione Ambiente.

  Patrizia TERZONI ribadisce l'esigenza di rispettare il parere espresso dalla Commissione ambiente.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, sospende la seduta per convocare un ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, che dovrà stabilire le modalità e i tempi di prosecuzione dei lavori.

  La seduta, sospesa alle 22, riprende alle 22.25.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, comunica che nella riunione testé svoltasi l'ufficio di presidenza ha convenuto per un ulteriore accantonamento delle proposte emendative riferite all'articolo 30, onde consentirne un più attento esame. Fa presente inoltre che saranno altresì oggetto di accantonamento gli emendamenti che presentino problemi di copertura finanziaria, allo scopo di consentire al Ministero dell'economia e delle finanze di reperire le idonee coperture. Avverte quindi che sono stati accantonati gli emendamenti Pini 32.62 e Centemero 39.69. Invita al ritiro dell'emendamento Guidesi 41.9, rilevando che, ove approvata, la proposta emendativa esporrebbe l'Italia al rischio di una procedura di infrazione.

  Guido GUIDESI (LNA) ritira l'emendamento a sua firma 41.9, accogliendo l'invito formulato dai relatori.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, avverte che l'emendamento Giacobbe 42.01 è accantonato in vista di una proposta di riformulazione e che l'emendamento Oliverio 45.1 è stato ritirato. Invita al ritiro delle proposte emendative Laforgia 46.9 e Tabacci 46.11. Avverte che all'emendamento 46.14 dei relatori è stato presentato il subemendamento Caso 0.46.14.1 (vedi allegato 2), che invita i presentatori a ritirare, annunciando Pag. 21la disponibilità dei relatori, in questo caso, a riformulare il proprio emendamento nei seguenti termini, che recepiscono in parte il predetto subemendamento: «Dopo il comma 1, aggiungere il seguente: 1-bis. Al fine di garantire la trasparenza nell'utilizzo delle risorse pubbliche, il comune di Milano, nonché gli altri enti coinvolti nella realizzazione dell'evento, pubblicano sul proprio sito ufficiale le spese sostenute per l'organizzazione del grande evento Expo di cui al comma 1».

  Laura CASTELLI (M5S) insiste per la votazione del subemendamento Caso 0.46.14.1, di cui è cofirmataria. Illustrandone le finalità, fa presente, in particolare, come lo stesso abbia lo scopo di obbligare gli enti coinvolti nell'organizzazione dell'evento Expo 2015 a pubblicare sul proprio sito ufficiale non genericamente le spese sostenute, quanto piuttosto il loro rendiconto.

  Francesco Paolo SISTO (PdL), presidente e relatore per la I Commissione, ritiene preferibile la formulazione dell'emendamento dei relatori 46.14.

  Andrea ROMANO (SCpC) concorda con il relatore per la I Commissione, ritenendo maggiormente condivisibile la formulazione della proposta emendativa 46.14 dei relatori.

  Nazzareno PILOZZI (SEL), con riferimento alla proposta emendativa 44.16 dei relatori, osserva come sia necessario specificare, oltre al Comune di Milano, quali siano gli enti specificamente coinvolti nell'organizzazione dell'evento Expo.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), nel ricordare che la proposta emendativa Caso 46.6, vertente sullo stesso tema, è stata oggetto di accantonamento, sottolinea la necessità che siano introdotti specifici criteri per obbligare gli enti coinvolti nella realizzazione dell'evento Expo a pubblicare in dettaglio le relative spese. Al riguardo, fa presente che il generico riferimento alle spese sostenute non è idoneo ad esprimere un vincolo di natura contabile. Ritiene, quindi, preferibile fare riferimento all'obbligo di pubblicazione del rendiconto.

  Rocco PALESE (PdL) propone che si faccia riferimento ad un elenco analitico delle spese sostenute.

  Emanuele FIANO (PD), propone di procedere alla votazione del subemendamento Caso 0.46.14.1 e, quindi, dell'emendamento 46.14 dei relatori.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, in relazione al subemendamento Caso 0.46.14.1, dichiara che i relatori si rimettono alle Commissioni.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere contrario sul subemendamento Caso 0.46.14 e favorevole sull'emendamento 46.14 dei relatori.

  Le Commissioni respingono il subemendamento Caso 0.46.14.1.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) contesta l'irregolare svolgimento delle votazioni e chiede la ripetizione del voto.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, non ravvisa motivi per ripetere la votazione.

  Le Commissioni approvano l'emendamento dei relatori 46.14.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, avverte che l'emendamento Caso 46.6 è da ritenersi precluso dall'approvazione dell'emendamento dei relatori 46.14. Con riferimento all'emendamento Tabacci 46.01, fa presente che, constatata l'assenza del presentatore, si intende che lo stesso vi abbia rinunziato. Avverte che l'emendamento 46.02 è stato accantonato, per consentirne un ulteriore esame da parte del Ministero dell'economia e delle finanze. Esprime, Pag. 22quindi, parere favorevole sull'emendamento 47.03 del Governo.

  Le Commissioni approvano l'emendamento 47.03 del Governo.

  Francesco Paolo SISTO (PdL), presidente e relatore per la I Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento Piazzoni 49.17.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Piazzoni 49.17.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), nel contestare le irregolari modalità di svolgimento delle votazioni, chiede l'immediata convocazione dell'ufficio di presidenza.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, sospende la seduta e convoca gli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite.

  La seduta, sospesa alle 22.55, riprende alle 23.15.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI fa presente che il Governo si rimette alle Commissioni sull'emendamento Ravetto 49.1.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Ravetto 49.1.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, ricorda che il parere sull'emendamento Leone 49.16 è favorevole a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Leone 49.16 (nuova formulazione).

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, fa presente che l'articolo aggiuntivo Gelmini 49.013 è stato ritirato dal presentatore e ricorda che sull'articolo aggiuntivo Gelmini 49.012 vi è un parere favorevole dei relatori, a condizione che sia riformulato (vedi allegato 1).

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo Gelmini 49.012 (nuova formulazione).

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, esprime invito al ritiro sugli identici emendamenti Palese 50.8, Zanetti 50.11, Di Gioia 50.14 e Pisicchio 50.19.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Enrico ZANETTI (SCpI) insiste per la votazione del suo emendamento 50.11, sottolineando come esso sia volto alla soppressione di un adempimento che produce farraginosità e lentezze nel sistema dei pagamenti.

  Marco CAUSI (PD) ricorda che la VI Commissione ha già affrontato il tema posto dall'emendamento in esame, rilevando come il problema potrebbe essere risolto nel caso in cui si imboccasse con decisione la strada della fatturazione elettronica recante gli elementi costitutivi della fattura cartacea.

  Enrico ZANETTI (SCpI), nel condividere l'opportunità di un'accelerazione sul passaggio verso la fattura elettronica, osserva come non si comprendano le ragioni per mantenere un adempimento comunque ritenuto non necessario.

  Marco CAUSI (PD) sottolinea come non si tratta di un inutile costo a carico delle imprese, poiché non sono frequenti i casi Pag. 23di azione che falliscono per poi riaprire sotto nuova forma ogni sei mesi con dipendenti che si ritrovano dopo anni senza contributi previdenziali.

  Barbara SALTAMARTINI (PdL) ricorda come nel parere approvato dalla Commissione finanze vi sia la richiesta di abolire la responsabilità solidale.

  Il viceministro Stefano FASSINA precisa che si tratta di settori in cui l'evasione fiscale risulta elevatissima, in associazione con la pratica del massimo ribasso. Peraltro, la contribuzione fiscale ha sempre un nome e un cognome. Esprime quindi parere contrario sugli emendamenti 50.11 e 50.8, se non ritirati.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, invita a ritirare i suddetti emendamenti.

  Prende la parola il deputato Simonetta RUBINATO (PD), la quale sostiene che le amministrazioni fiscali non possono trasferire sui contribuenti gli oneri di controllo loro propri: invita pertanto ad un ulteriore approfondimento.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge, con distinte votazioni, gli identici emendamenti 50.8, 50.11, 50.14 e 50.19.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento 50.20 a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Girolamo PISANO (M5S) illustra le finalità dell'emendamento da lui presentato e dichiara di accettare la riformulazione proposta dal relatore.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Pisano 50.20 (nuova formulazione).

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Causi 50.4, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Nessuno chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano l'emendamento Causi 50.4 (nuova formulazione).

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 52.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime un parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, le proposte emendative 52.31, 52.21, 52.3, 52.13 e 52.14.

  Enrico ZANETTI (SCpI) chiede ulteriori chiarimenti sul parere del Governo circa l'emendamento 52.22.

  Il viceministro Stefano FASSINA (PD) conferma parere contrario a tale emendamento in quanto, pur condividendone il principio, esso pone un problema di perdita di gettito.

  La Commissione respinge quindi l'emendamento 52.22.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, invita l'onorevole Di Gioia a ritirare l'emendamento 53.6.

  Il deputato Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI) non accede all'invito al ritiro.

  Il deputato Girgis Giorgio SORIAL (M5S) invita a riflettere sull'emendamento, che a suo avviso pone un problema reale.

  Il deputato Massimo Enrico CORSARO (FdI) dichiara il proprio voto favorevole.

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere contrario, in quanto l'emendamento si pone in contrasto con la normativa comunitaria di riferimento.

Pag. 24

  Dopo un intervento del deputato Simonetta RUBINATO (PD), che ricorda di avere chiesto di poter sottoscrivere l'emendamento 53.6, il deputato Marco CAUSI (PD) invita a collocare la questione nella sua dimensione appropriata, che a suo avviso è quella della riforma della riscossione locale di cui il Parlamento si accinge ad occuparsi nell'esame della nuova delega fiscale.

  Il deputato Girgis Giorgio SORIAL (M5S) ribadisce il voto favorevole sull'emendamento 53.6.

  La Commissione respinge quindi l'emendamento 53.6.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, invita il deputato Di Gioia a ritirare l'emendamento 53.7.

  Il viceministro Stefano FASSINA si associa all'invito, ritenendo più opportuno trattare la questione nella nuova delega fiscale.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI) ritira l'emendamento 53.7 e preannuncia la presentazione di un ordine del giorno durante l'esame in Assemblea.

  Laura CASTELLI (M5S) preannuncia che sottoscriverà tale ordine del giorno e ricorda i tanti casi in cui i consorzi, specie quelli di piccole dimensioni, funzionano molto bene.

  Massimo Enrico CORSARO (FdI) ritiene appropriato che della questione si tratti nell'esame della nuova delega fiscale, ma per coerenza l'intero articolo 53 dovrebbe essere a suo avviso espunto dal testo del decreto-legge.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, avverte che si intendono accantonati gli emendamenti riferiti all'articolo 56 ed esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Centemero 57.010, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Gian Luca GALLETTI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Dopo una richiesta di chiarimento formulata dal deputato Massimiliano FEDRIGA (LNA), cui rende precisazioni il Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo Centemero 57.010 (nuova formulazione).

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, avverte che si intendono accantonati gli emendamenti riferiti all'articolo 58. Esprime quindi parere favorevole sull'emendamento Gelmini 60.9, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Massimo Enrico CORSARO (FdI) dichiara il proprio voto favorevole.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Gelmini 60.9 (nuova formulazione).

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, avverte che si intendono accantonati tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 61, nonché la proposta emendativa 73.60. Esprime quindi parere contrario sugli emendamenti Nuti 73.30 e Bonafede 73.26.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono le proposte emendative Nuti 73.30 e Bonafede 73.26.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, esprime parere favorevole all'emendamento Centemero 39.69, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Pag. 25

  Maino MARCHI (PD) si domanda per quale motivo si tende a ripristinare un ente abrogato.

  Il viceministro Stefano FASSINA precisa che la struttura dell'ente in questione non è stata smantellata e, ad avviso del ministero, resta tuttora utile.

  Dopo ulteriori richieste di chiarimento formulate dai deputati Matteo BRAGANTINI (LNA) e Massimiliano FEDRIGA (LNA), il deputato Elena CENTEMERO (PdL) ribadisce che l'operazione sottesa all'emendamento risulta a costo zero in quanto ha natura esclusivamente organizzativa.

  Riccardo FRACCARO (M5S) ritiene che le motivazioni addotte dal governo non siano sufficienti e rendano pertanto necessario un approfondimento, anche accantonando la proposta emendativa.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) si dichiara contrario all'emendamento in questione.

   Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, precisa che gli accantonamenti sono stati disposti solo per quegli emendamenti per i quali si attendono chiarimenti da parte del governo.

  Il deputato Tommaso CURRÒ (M5S) insiste nella richiesta di ulteriori approfondimenti, mediante l'acquisizione di apposita relazione tecnica del governo.

  Il Viceministro Stefano FASSINA ribadisce che l'operazione è solo organizzativa e pertanto non comporta oneri.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) ritiene utile che siano acquisiti dati ed elementi informativi adeguati al fine di verificare la fondatezza delle motivazioni addotte a sostegno dell'emendamento Centemero 39.69.

  Il viceministro Stefano FASSINA sottolinea che il Ministero dei beni culturali ha deciso in piena autonomia di procedere ad una riorganizzazione interna che risulta priva di oneri economici, in quanto basata su una mera riallocazione di risorse interne al dicastero.

  Maino MARCHI (PD) rammenta che le Commissioni parlamentari saranno peraltro tenute ad una successiva verifica sugli eventuali costi della riorganizzazione del Ministero dei beni culturali ai sensi dell'emendamento in oggetto attraverso il parere al relativo schema di decreto ministeriale.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S), nel contestare gli argomenti addotti dal Viceministro a sostegno delle finalità perseguite dall'emendamento Centemero 39.69, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla medesima proposta emendativa.

  Tommaso CURRÒ (M5S) ribadisce che appaiono insufficienti le motivazioni del presentatore dell'emendamento in ordine alla opportunità di procedere al ripristino di una struttura del Ministero dei beni culturali che risulta essere stata soppressa.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Centemero 39.69 (nuova formulazione).

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Giacobbe 42.01, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Stefano FASSINA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo Giacobbe 42.01 (nuova formulazione).

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  Francesco BOCCIA, presidente e relatore per la V Commissione, segnala che, con riferimento agli emendamenti approvati nella seduta del 16 luglio 2013, l'emendamento Damiano 32.114 prevedeva al comma 7-ter l'abrogazione della lettera g) dell'articolo 87, comma 2, del codice dei contratti pubblici, che risulta, a legislazione vigente, già abrogato. È necessario, quindi, modificare la proposta emendativa prevedendo la soppressione del suddetto comma 7-ter.
  Con riferimento all'emendamento Taricco 35.5, segnala che, per un mero errore materiale, le parole «sentite le corrispondenti componenti delle Commissioni consultive permanenti per la salute e la sicurezza sul lavoro e in agricoltura» devono intendersi sostituite dalle seguenti «sentite le competenti Commissioni parlamentari competenti per materia».
  Con riferimento all'emendamento Bratti 41.27 (nuova formulazione), segnala che, per un mero errore materiale, al comma 1 devono ritenersi soppresse le parole «delle acque» e la parola «terminazione» deve intendersi sostituita dalla parola «conterminazione».
  Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 00.45 di giovedì 18 luglio 2013.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 17 luglio 2013.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 22 alle 22.25 e dalle 22.55 alle 23.15.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 56 del 16 luglio 2013, sono apportate le seguenti modificazioni:
   a pagina 250, prima colonna, ventiquattresima riga, le parole: «(vedi allegato 2)» sono soppresse;
   a pagina 255, prima colonna, trentacinquesima riga, la lettera d) è sostituita con la seguente:
    d) dopo la lettera kk) sono aggiunte le seguenti:
    kk-bis) cantine che trasformano fino a 600 tonnellate l'anno di uva nonché stabilimenti di produzione di aceto o altre bevande fermentate, con una produzione annua di 250 ettolitri per i distillati e di 1000 ettolitri per gli altri prodotti. Sono comunque sempre escluse, indipendentemente dalla produzione annua, le fasi di fermentazione, movimentazione, travaso, addizione, trattamento meccanico, miscelazione, confezionamento e stoccaggio delle materie prime e dei residui effettuate negli stabilimenti di cui alla presente lettera;
    kk-ter), frantoi»;
   a pagina 261, prima colonna, le parole «Oliverio 45.10» sono sostituite dalle seguenti «Oliverio 45.1»;
   a pagina 269, seconda colonna, quindicesima riga, dopo le parole «chirurgico,» sono aggiunte le seguenti «e i criteri»;
   a pagina 275, prima colonna, ottava riga, la parola «Matarrese» è soppressa.

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