CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 4 luglio 2013
49.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 4 luglio 2013. — Presidenza del vicepresidente Walter RIZZETTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Carlo Dell'Aringa.

  La seduta comincia alle 14.20.

Modifica alla normativa in materia di requisiti di accesso al trattamento pensionistico per il personale della scuola.
C. 249 Ghizzoni e C. 1186 Marzana.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta di ieri.

  Walter RIZZETTO, presidente, comunica che il relatore, facendo seguito a quanto preannunciato nella seduta di ieri, ha elaborato una proposta di testo unificato dei progetti di legge in titolo (vedi allegato), di cui prospetta l'adozione come testo base per il seguito dell'esame in sede referente.

  Il sottosegretario Carlo DELL'ARINGA intende rappresentare anzitutto alla Commissione che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali si è prontamente attivato per promuovere un confronto a livello tecnico tra le strutture competenti dei diversi dicasteri coinvolti, in modo da giungere alla definizione univoca della platea dei potenziali beneficiari dell'intervento normativo di cui alla proposta di testo unificato in esame. Segnala, in particolare, che occorre comprendere con chiarezza quali siano i motivi della significativa differenza esistente tra il dato dell'INPS, che indica in circa 9.000 dipendenti il numero di beneficiari delle disposizioni, e quello del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, che Pag. 125invece si attesta su circa 3.500 unità. Nel precisare che anche i dati del MIUR si basano su una stima e non – come sembrava in un primo momento – su elementi numerici censiti dal Ministero medesimo, fa presente che nei giorni scorsi e, in particolare, nella mattina di oggi, vi sono stati incontri informali tra uffici del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, del Ministero dell'economia e delle finanze e dell'INPS, diretti a confrontare i diversi sistemi di stima adottati dagli organismi competenti. Al riguardo, informa che il MIUR sta ragionando su stime che fanno riferimento a un sistema di calcolo statistico, basato su serie storiche verificatesi in coincidenza con i picchi di uscita dal servizio registrati nell'imminenza di grandi riforme previdenziali, utile a immaginare quanti dipendenti, che ne abbiano potenzialmente diritto, vorranno esercitare davvero tale diritto. Al contrario, fa notare che l'INPS basa i propri calcoli su un meccanismo statistico-attuariale fondato su diversi livelli di approfondimento, incluso il calcolo dei riscatti e dei periodi contributivi esterni o precedenti alla vita scolastica del personale interessato (che il MIUR non è in grado di censire), che dovrebbero consentire di definire in modo piuttosto credibile la platea degli effettivi beneficiari delle norme in esame.
  Osserva, dunque, come sia plausibile che nei prossimi giorni i tecnici del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca tengano conto dei rilievi formulati dai responsabili dell'INPS e analizzino ulteriormente le diverse questioni in gioco, auspicando che ciò possa portare all'elaborazione di un documento di analisi di maggiore dettaglio. Al contempo, segnala che lo stesso Ministero dell'economia e delle finanze non ha ad oggi avanzato possibili stime sugli oneri finanziari, riservandosi di valutare i numeri acquisiti dall'INPS, che è l'organismo competente a fornire i dati ufficiali in materia previdenziale: in proposito ricorda, peraltro, che la Ragioneria generale dello Stato non potrà che calcolare la platea sulla base dei dati forniti e non di mere stime statistiche.
  Invita, pertanto, la Commissione a valutare con attenzione le diverse questioni segnalate, dichiarandosi disponibile ad aprire, anche subito, un confronto informale di natura tecnica con la collaborazione dei competenti uffici del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, presenti oggi nella sede della Camera, proprio al fine di fornire ai componenti della Commissione stessa ogni possibile chiarimento.

  Walter RIZZETTO, presidente, preso atto della disponibilità testé manifestata dal rappresentante del Governo a svolgere immediatamente un confronto informale di natura tecnica con i competenti uffici del suo dicastero, propone, se non vi sono obiezioni, di sospendere brevemente la seduta, in modo da aprire il predetto confronto tecnico.

  La Commissione conviene.

  Walter RIZZETTO, presidente, sospende, quindi, la seduta.

  La seduta, sospesa alle 14.35, è ripresa alle 14.45.

  Walter RIZZETTO, presidente, rivolge un ringraziamento al rappresentante del Governo per avere assicurato, durante la sospensione della seduta, lo svolgimento di un confronto informale con gli uffici tecnici del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA), alla luce del confronto tecnico appena svoltosi, ritiene che non si possa che prendere atto degli elementi di novità esposti dal rappresentante del Governo e dagli stessi uffici del suo dicastero, che ritiene confermino, anche sotto un profilo di carattere normativo, quanto da lui sostenuto nella seduta di ieri, circa la sostanziale creazione di possibili disparità, tra i lavoratori della scuola e gli altri lavoratori esodati, in ordine alla maturazione dei requisiti previdenziali, che di fatto verrebbero Pag. 126spostati in avanti di un intero anno soltanto per il personale scolastico, per effetto del rinvio alle disposizioni di cui all'articolo 59, comma 9, della legge n. 449 del 1997.
  Considerato, tuttavia, che ogni modifica alla «riforma Fornero» è comunque da valutarsi, a suo giudizio, in termini estremamente positivi, auspica un iter accelerato per il provvedimento in esame, invitando la Commissione a non indugiare sui profili di copertura finanziaria e ad adottare subito come testo base la proposta di testo unificato formulata dal relatore, in modo che essa sia trasmessa oggi stesso alle Commissioni competenti in sede consultiva, per l'espressione del prescritto parere.

  Manuela GHIZZONI (PD) prende atto con un certo stupore che il Governo sembra orientato a stimare una platea di potenziali beneficiari ben più ampia rispetto a quella – a questo punto da ritenere molto prudenziale – a suo tempo individuata dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Al riguardo, infatti, giudica verosimile che una certa differenza di valutazione possa essere dipesa dall'applicazione di diversi metodi di calcolo, di tipo statistico o anagrafico, da parte dei diversi organismi competenti, ma si dichiara anche sorpresa che il MIUR possa avere ignorato nelle proprie stime, tra l'altro, le attività coperte da contribuzione svolte dal personale scolastico prima dell'entrata in ruolo. Si chiede, inoltre, come sia stato possibile che, nei calcoli sinora effettuati, non si sia tenuto conto che, in base all'applicazione dell'articolo 59 della legge n. 449 del 1997 (richiamato anche nelle proposte normative presentate nella scorsa legislatura), il termine da considerare ai fini dell'allungamento del periodo per la maturazione del requisito anagrafico sia di 12 mesi – non fermandosi la maturazione dei requisiti al 31 agosto di ogni anno, ma estendendosi al 31 dicembre, con un meccanismo in cui i primi otto mesi vanno a vantaggio dell'amministrazione pubblica, mentre i successivi quattro mesi vanno a premiare i lavoratori coinvolti – a fronte di una disciplina normativa che da sempre riconosce e qualifica la specificità del personale della scuola.
  Ritiene, in ogni caso, che la Commissione si trovi ora a dover sciogliere un nodo politico, riguardante la sorte dei tanti lavoratori interessati, che ritiene non possano essere lasciati soli nella loro battaglia, tesa al riconoscimento dei propri diritti e che, comunque, già li vede – e li vedrà in futuro – vincitori nelle sedi giudiziarie. Giudica necessario, quindi, che il Parlamento intervenga in materia, anche per prevenire un lungo contenzioso giuslavoristico che, sulla base degli esiti dei giudizi sui ricorsi già presentati, sta dando pienamente ragione ai lavoratori.

  Antonella INCERTI (PD), relatore, nel ringraziare il rappresentante del Governo per i chiarimenti forniti, prende atto, seppure a malincuore, della necessità di rivalutare taluni aspetti del testo, anche sotto il profilo normativo, alla luce dell'individuazione da parte dell'Esecutivo di una platea di potenziali beneficiari molto ampia, rispetto alla quale occorre ipotizzare una diversa copertura finanziaria. Propone, pertanto, di aggiornare i lavori della Commissione alla prossima settimana, invitando i gruppi a un confronto serio e aperto che conduca, presumibilmente per la giornata di martedì 9 luglio, alla predisposizione di una nuova proposta di testo unificato da adottare come testo base e trasmettere rapidamente, se possibile, alle Commissioni competenti in sede consultiva.

  Maria MARZANA (M5S) fa presente che i provvedimenti in esame intendono rimediare a taluni errori tecnici della «riforma Fornero», salvaguardando la specificità dei lavoratori della scuola, per i quali, in considerazione delle particolari modalità con cui è organizzata l'attività didattica, si chiede una diversa impostazione nella disciplina normativa dell'accesso alla pensione. Ricordato che la stessa Ministra Carrozza si è mostrata disponibile ad una soluzione della questione, Pag. 127individuando – da ultimo anche nell'audizione svolta di fronte alle competenti Commissioni riunite di Camera e Senato – in 3 mila unità la platea dei potenziali beneficiari e stimando in 103 milioni di euro gli oneri recati da tale forma di intervento, giudica paradossale che, nonostante di questa esigenza si discuta da anni, non vi sia chiarezza sui dati e che altri dicasteri dispongano addirittura di informazioni diverse, che richiamerebbero un impegno di spesa maggiore. Valutando indifferibile l'esigenza di fornire quanto prima una risposta seria al personale della scuola, giudica apprezzabile il clima di convergenza registratosi nell'odierna seduta, che auspica possa portare alla sollecita approvazione di un provvedimento atteso dai lavoratori coinvolti.

  Annalisa PANNARALE (SEL), pur apprezzando lo sforzo del Governo di andare incontro alle esigenze prospettate dalla Commissione, constata con amarezza come si sia di fronte all'ennesimo «rimpallo» di responsabilità tra dicasteri e istituti previdenziali nella definizione della platea dei beneficiari delle misure proposte, che determina uno spiacevole «effetto spiazzamento» nell'individuazione delle relative coperture finanziarie, suscettibile di mettere a repentaglio il buon esito dell'iter di esame del testo. Nel giudicare urgente un intervento sulla materia, al fine di salvaguardare i lavoratori della scuola e garantire loro un accesso alla pensione secondo le norme previgenti rispetto alla «riforma Fornero», a garanzia della loro specificità, si dichiara disponibile ad accogliere la proposta del relatore, tesa a promuovere un confronto tra i gruppi nella direzione di una rimodulazione della parte del testo relativa alla copertura finanziaria, che possa condurre all'adozione di un testo base condiviso, già a partire dalla prossima seduta.

  Elena CENTEMERO (PdL) fa presente che il suo gruppo, facendo seguito anche a strumenti di sindacato ispettivo da tempo presentati e discussi in Assemblea, ritiene necessario intervenire quanto prima sulla materia, al fine di salvaguardare la specificità del comparto scuola, non equiparabile ad altri comparti e per il quale si impone l'applicazione di una disciplina previdenziale adeguata alle particolari scadenze organizzative dell'anno scolastico. Auspica, pertanto, che – pur a fronte dell'esigenza di chiarimenti sui profili di carattere finanziario – si possa addivenire a una soluzione immediata in favore del personale in questione.

  Walter RIZZETTO (M5S), presidente, alla luce del dibattito svolto, prende atto che si registra una larga convergenza dei gruppi sull'ipotesi, avanzata dal relatore, di differire alla prossima settimana il seguito del confronto sulla proposta di testo unificato oggi presentata.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso al trattamento pensionistico.
C. 224 Fedriga, C. 387 Murer, C. 727 Damiano, C. 946 Polverini, C. 1014 Fedriga.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 20 giugno 2013.

  Walter RIZZETTO, presidente, ricorda che nella riunione di ieri dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si è convenuto di prevedere che l'esame dei provvedimenti in titolo prosegua nella seduta odierna e nella prossima settimana, per il seguito del dibattito di carattere generale, anche in attesa della definitiva assegnazione degli ulteriori progetti di legge, dei quali diversi gruppi hanno già prospettato la richiesta di abbinamento.
  Preso atto, tuttavia, che non vi sono richieste di intervento per la giornata odierna, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Disposizioni per consentire la libertà di scelta nell'accesso dei lavoratori al trattamento pensionistico.
C. 857 Damiano.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo rinviato nella seduta del 20 giugno 2013.

  Walter RIZZETTO, presidente, ricorda che nella riunione di ieri dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si è convenuto di prevedere che il seguito del dibattito di carattere generale sul provvedimento in esame abbia luogo nella corrente seduta e nella prossima settimana, avendo, peraltro, taluni gruppi preannunciato la presentazione di ulteriori progetti di legge sull'argomento, da abbinare alla proposta di legge in titolo.

  Marialuisa GNECCHI (PD), in risposta a talune considerazioni svolte nelle giornate di ieri e di oggi dal deputato Fedriga, fa presente che il proposito del suo gruppo è stato sempre quello di garantire un'adeguata tutela a tutti i lavoratori esodati, a prescindere dai comparti in cui essi operano, come testimonia l'impegno profuso sulla materia anche nella passata legislatura da tutti i gruppi. Osserva, inoltre, che è del tutto immutata la convinzione di procedere con solerzia anche sul profilo della flessibilità nell'accesso al trattamento pensionistico, al fine di riparare ai danni generati dalla «manovra Fornero», tenendo conto che la situazione dei lavoratori coinvolti appare sempre più drammatica e difficile. Rilevato, peraltro, che proprio nella giornata odierna vi è stata una manifestazione davanti a Montecitorio organizzata dai comitati dei soggetti interessati, che hanno chiesto un incontro con il Presidente della Camera al fine di manifestare il proprio profondo senso di disagio per la loro vicenda personale, prospetta l'opportunità di verificare se tale incontro si sia poi svolto e quali esiti esso abbia avuto. Ribadito che la risoluzione della problematica di tutti i lavoratori penalizzati dalla «riforma Fornero» rappresenta una priorità per la Commissione, fa notare che il nodo della vicenda non è tanto politico – registrandosi in materia un consenso unanime dei gruppi – quanto finanziario, a fronte di risorse economiche che, come è testimoniato da quanto accaduto nella passata legislatura, appaiono di difficile reperimento.

  Walter RIZZETTO, presidente, fa presente al deputato Gnecchi che si farà carico di riferire al presidente Damiano l'esigenza testé prospettata, con riferimento all'opportunità di approfondire gli esiti della manifestazione svolta nella giornata odierna dai lavoratori penalizzati dalla recente riforma previdenziale.

  Titti DI SALVO (SEL), fatto presente che l'impegno di tutti i gruppi è quello di rimediare ad un grave errore commesso in materia pensionistica dal precedente Governo, osserva che su tale argomento il suo gruppo sta lavorando all'elaborazione di una propria proposta normativa, finalizzata a prospettare una riforma complessiva del sistema previdenziale, di cui auspica il sollecito abbinamento al progetto di legge in esame, una volta che essa sarà assegnata alla Commissione. Ritiene, in ogni caso, che la problematica in questione trascenda il caso specifico dei lavoratori esodati da salvaguardare di volta in volta, poiché attiene a questioni più strutturali, connesse alle esigenze di una riforma più ampia e organica dell'intera «manovra Fornero», i cui effetti rischiano di dar luogo, a suo avviso, a una vera e propria «fabbrica di esodati», capace di generare danni permanenti a vaste categorie di lavoratori.

  Walter RIZZETTO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.05.

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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 4 luglio 2013. — Presidenza del vicepresidente Walter RIZZETTO.

  La seduta comincia alle 15.05.

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia.
C. 1248 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta di ieri.

  Walter RIZZETTO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri è stata svolta la relazione introduttiva sul provvedimento in esame e che si è convenuto di rinviare alla giornata di oggi l'avvio del dibattito di carattere generale, fermo restando che la presentazione di una proposta di parere da parte del relatore avrà luogo nella prossima settimana, con l'obiettivo di giungere all'espressione del parere entro la giornata di mercoledì 10 luglio.

  Titti DI SALVO (SEL) ricorda che il suo gruppo ha già manifestato l'intenzione di avanzare la richiesta di proporre alle Commissioni di merito lo stralcio della parte del provvedimento in esame riguardante la modifica della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, chiedendo, contestualmente, l'avvio di una indagine conoscitiva in materia di monitoraggio dello stato di attuazione del decreto legislativo n. 81 del 2008, da svolgere congiuntamente alla XII Commissione permanente. Ritiene, infatti, che su tale delicata materia si debba effettuare un approfondito lavoro di analisi, che faccia chiarezza circa il grado di efficacia della normativa vigente in materia, a fronte dei ripetuti interventi di modifica che si sono succeduti in questi anni. In proposito, rileva con rammarico come, da qualche anno a questa parte, ogni intervento economico proposto da qualsiasi Governo abbia recato disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro, con l'intento di svuotare l'impianto originario del decreto legislativo n. 81 del 2008. Preso atto che il decreto-legge in esame prosegue lungo questa riprovevole tendenza, incidendo su tali aspetti – peraltro, nel quadro di un testo normativo disomogeneo e incoerente – attraverso una semplificazione delle procedure che rischia di abbassare il livello delle tutele per i lavoratori, auspica che il relatore possa segnalare questi aspetti d criticità in sede di predisposizione della sua proposta di parere.
  In conclusione, anche con riferimento alla tempistica di esame del provvedimento in sede consultiva prospettata dal presidente, chiede se si abbiano notizie circa le modalità di prosecuzione dell'iter presso le Commissioni di merito, chiarendo, in particolare, se in quella sede sia stato prorogato il termine per la presentazione degli emendamenti.

  Walter RIZZETTO, presidente, fa notare che, sebbene tale termine sia al momento ancora fissato per la giornata di lunedì 8 luglio, risulta che, in base all'orientamento dei gruppi che sembrerebbe emergere presso le Commissioni competenti in sede referente, si stia andando nella direzione di una proroga del termine per la presentazione degli emendamenti sul decreto in esame: ciò renderebbe coerente la tempistica per l'espressione del parere della XI Commissione con l'esame in sede referente da parte delle Commissioni di merito.

  Anna GIACOBBE (PD), pur precisando che la semplificazione degli adempimenti per le imprese e per i cittadini è necessaria, osserva che essa non può condurre all'individuazione di scorciatoie scorrette, suscettibili di ledere la concorrenza leale tra le imprese e di abbassare il grado di sicurezza per i lavoratori. Ritiene che l'obiettivo del legislatore debba essere quello di semplificare le norme e non di prendere atto della loro farraginosità, consentendo di aggirare o rinviare il rispetto delle regole.Pag. 130
  Espressa perplessità sulle norme contenute nel provvedimento riguardanti la questione dei tempi di validità del DURC, fa notare che si dovrebbe affrontare – secondo quanto richiesto a gran voce dalle stesse organizzazioni rappresentative delle imprese e dei lavoratori – il problema del come le aziende in regola fatichino ad avere le certificazioni in tempi brevi. Giudicato corretto estendere la procedura compensativa, in quanto è intollerabile per le imprese avere crediti nei confronti della pubblica amministrazione, allo stesso modo ritiene sbagliato allungare i tempi di validità del DURC, certificazione il cui aggiornamento dovrebbe essere di disponibilità immediata.
  Manifesta poi preoccupazione per l'eliminazione dell'obbligo del DUVRI per le attività di breve durata e per i settori a basso rischio infortunistico, richiamando l'esigenza di assicurare un'adeguata formazione ai lavoratori ai fini di una loro maggiore sicurezza, anche attraverso il ricorso a uno strumento già esistente, ma non ancora attuato, quale il libretto formativo, di cui auspica un'applicazione generalizzata. Dichiara di non comprendere, inoltre, il motivo per il quale, nell'ambito della semplificazione delle denunce di infortunio, sia stato previsto che l'attivazione dell'inchiesta da parte dei servizi ispettivi avvenga su richiesta dell'interessato e non anche con la denuncia d'ufficio.
  Infine, dopo avere segnalato che è rimasto irrisolto il problema del coordinamento tra il testo unico in materia di sicurezza e le normative specifiche, relative in particolare al settore dei trasporti, si augura che il dibattito possa condurre all'elaborazione da parte del relatore di una proposta di parere che contribuisca al miglioramento del testo in esame.

  Walter RIZZETTO, presidente, prendendo spunto da talune delle considerazioni testé svolte, fa notare come gli inadempimenti burocratici, come l'assenza del DURC, conducano spesso a bloccare gli stessi cantieri, con inevitabili conseguenze anche sul piano occupazionale.

  Marco BALDASSARRE (M5S) paventa il rischio che il proposito del Governo di realizzare una semplificazione delle procedure amministrative in materia di adempimenti da parte delle imprese possa tradursi in un peggioramento delle condizioni di sicurezza dei lavoratori, come confermato dalle misure recate dall'articolo 32 del provvedimento in esame. Esprime dubbi, in particolare, sulle disposizioni che prevedono l'esonero dall'obbligo di redazione del Documento unico di valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI) in determinati settori, soprattutto laddove viene rimessa a un successivo decreto ministeriale la scelta dei criteri finalizzati all'attuazione di tali misure. Esprime, inoltre, perplessità sulla scelta di escludere l'obbligo di redazione dello stesso DUVRI per i lavori o servizi la cui durata non sia superiore ai 10 uomini-giorno e per i settori a basso rischio infortunistico, nonché sulle disposizioni che prevedono, nell'ambito della semplificazione delle denunce di infortunio, che l'attivazione dell'inchiesta da parte dei servizi ispettivi sia non più d'ufficio, ma su richiesta dell'interessato, paventando il rischio che in questi casi il lavoratore, parte debole del rapporto di lavoro, sia sottoposto a pressioni o a veri e propri fenomeni di mobbing.

  Gessica ROSTELLATO (M5S) esprime perplessità sulle disposizioni del provvedimento in esame tese all'eliminazione dell'obbligo di presentazione mensile del modello 770 da parte delle imprese, giudicando tale adempimento utile ai fini di una verifica puntuale della regolarità contabile delle aziende: si tratta, a suo avviso, di una formalità alla quale le imprese, nella prospettiva della sua sicura vantaggiosità, possono tranquillamente sottoporsi, senza che ciò debba essere interpretato come una ingiusta vessazione nei loro confronti.

  Giorgio AIRAUDO (SEL) chiede alla presidenza di comprendere in quale sede sia possibile trattare le richieste, già formulate dal suo gruppo, di svolgimento di un'indagine conoscitiva sul monitoraggio Pag. 131dell'attuazione del testo unico sulla salute e sicurezza dei lavoratori, di cui al decreto legislativo n. 81 del 2008, nonché di stralcio della parte del decreto-legge in esame relativa alle disposizioni sulla tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro.

  Walter RIZZETTO, presidente, assicura che la richiesta di svolgimento dell'indagine conoscitiva, che era stata già anticipata nella giornata di ieri e che prevede anche il coinvolgimento della XII Commissione, sarà affrontata nella prossima riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Rammenta, inoltre, che sul provvedimento in esame la Commissione è competente soltanto a esprimere un parere alle Commissioni di merito, non essendo nella sua disponibilità procedere allo stralcio di parti del testo assegnato in sede consultiva: per tale ragione, ritiene che spetti al relatore formulare una proposta di parere, nel cui ambito si potrebbe eventualmente prospettare alle Commissioni di merito l'esigenza di sopprimere gli articoli relativi alla materia della tutela della sicurezza dei lavoratori.

  Gessica ROSTELLATO (M5S) si domanda se l'indagine conoscitiva proposta dal gruppo di Sinistra, Ecologia e Libertà debba avere una durata circoscritta ai tempi di conversione in legge del decreto in esame ovvero se essa possa svolgersi in un termine indipendente dall'organizzazione della discussione del provvedimento.

  Giorgio AIRAUDO (SEL) conferma che la richiesta di stralciare le parti del decreto in esame che intervengono sulla materia della sicurezza del lavoro, formulata a più riprese dal suo gruppo, è finalizzata proprio ad assicurare un ampio margine temporale di riflessione al Parlamento sulle effettive esigenze di manutenzione del decreto legislativo n. 81 del 2008: pertanto, ritiene che l'indagine stessa, ove deliberata, debba avere tempi di svolgimento adeguati e non ristretti alla mera conversione del decreto-legge n. 69.

  Walter RIZZETTO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.25.

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