CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 maggio 2013
17.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 8 maggio 2013. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA, indi del vicepresidente Barbara SALTAMARTINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

  La seduta comincia alle 18.40.

DL 35/2013: Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali.
C. 676 Governo.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Francesco BOCCIA, presidente, comunica che l'onorevole Marchi ha ritirato l'emendamento a propria firma 2.14 e l'onorevole Allasia ha ritirato l'emendamento a propria firma 9.34. Segnala altresì che l'emendamento Bobba 3.18 è stato sottoscritto dall'onorevole Calabria e l'emendamento Palese 9.6 è stato sottoscritto dall'onorevole Pagano. Comunica che l'onorevole Fregolent e l'onorevole Antezza appongono la propria firma alle seguenti proposte emendative: Marchi 1.104, 1.105, 1.139, 1.150, 1.151, 1.153, 2.14, 2.44, 2.50, 2.52, 2.54, 2.55, 3.25, 6.37, 6.43, 6.46, 6.07, 7.28, 7.32, 10.80, nonché Rughetti 1.152. Comunica, infine, che l'onorevole Carra e l'onorevole Antezza, appongono la propria firma alle proposte emendative Cenni 10.119 e 10.120. Fa presente che l'onorevole Carfagna sottoscrive le seguenti proposte emendative, originariamente presentate dall'onorevole Gioacchino Alfano: 1.58, 1.85, 1.90, 1.92, 1.162, 1.163, 1.180, 2.20, 2.59, 2.60, 2.61, 2.62, 2.63, 2.64, 2.68, 3.32, 3.35, 3.36, 4.3, 4.01, 5.2, 6.28, 6.52, 7.14, 8.1, 9.12, 10.38, 10.39, 10.40, 10.46, 12.01.
  Ricorda che la Conferenza dei Presidenti di gruppo, nella riunione di lunedì 6 maggio 2013, ha stabilito di assegnare alla Commissione bilancio, ai fini dell'esame in sede referente, il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 35 del 2013, recante Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali. Rileva che la Conferenza ha altresì stabilito Pag. 43che il provvedimento dovrà essere esaminato dall'Assemblea a partire da martedì 14 maggio e che le Commissioni competenti per il parere dovranno esprimersi entro giovedì 9 maggio. Fa presente che la Conferenza ha quindi ritenuto che la Commissione bilancio dovrà, nella sostanza, proseguire l'esame del provvedimento avvalendosi del lavoro fini qui svolto dalla Commissione speciale per l'esame di atti del Governo, essendo questa l'unica strada percorribile al fine di rispettare il termine per riferire all'Assemblea.
  Segnala che, secondo quanto convenuto nella riunione di ieri dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, tutti i gruppi parlamentari hanno ripresentato le proposte emendative già depositate presso la Commissione speciale per l'esame di atti del Governo, nonché tutte le richieste di riesame delle valutazioni relative all'ammissibilità comunicate dal Presidente della Commissione nella seduta del 24 aprile 2013. Ricorda che i gruppi hanno dunque convenuto di rinunciare alla fissazione di un termine per la presentazione degli emendamenti, salvaguardando in tal modo il lavoro istruttorio già compiuto presso la Commissione speciale, come richiesto dalla Conferenza dei capigruppo. Segnala che, in allegato al bollettino della seduta odierna, saranno ripubblicati gli emendamenti risultanti a seguito della ripresentazione in Commissione bilancio. Fa presente che, nella medesima riunione dell'Ufficio di presidenza, con riferimento agli emendamenti che verranno presumibilmente presentati dai relatori, si è altresì convenuto di assegnare un termine, sia pure breve, per la presentazione di subemendamenti.
  Passa quindi a comunicare le valutazioni relative alle richieste di riesame delle valutazioni in merito all'ammissibilità delle proposte emendative, per poi procedere nell'odierna seduta ad una discussione sul complesso delle proposte emendative nella quale i gruppi potranno, ove lo riterranno opportuno, sottolineare le principali questioni di proprio interesse, per poi passare alla votazione delle proposte emendative nelle sedute già convocate per domani e venerdì.
  Comunica che sono state presentate richieste di riesame relativamente a 81 proposte emendative. Sono state, inoltre, riconsiderate le pronunce di ammissibilità di tre proposte emendative identiche a quelle per le quali è stato richiesto il riesame, anche in assenza di un'esplicita richiesta. Segnala che, delle 84 proposte emendative, 41 erano inammissibili per materia e 50 per profili relativi alla compensazione finanziaria. In via preliminare, ritiene che in questa fase non possa che essere confermata l'inammissibilità di proposte emendative il cui contenuto, seppure condiviso da più gruppi parlamentari, risulta riferito a materie del tutto estranee a quelle oggetto del provvedimento. Ritiene, tuttavia, che nel seguito dell'esame i relatori, una volta verificato il consenso di tutti i gruppi parlamentari e acquisito l'avviso del Governo, potranno tenere conto del contenuto di queste ultime proposte nella formulazione delle proprie proposte emendative.
  Conferma, quindi, l'inammissibilità delle seguenti proposte emendative: Guerra 1.174, relativo ai criteri di calcolo dei saldi rilevanti ai fini del patto di stabilità interno per il comune di Campione d'Italia, in quanto reca disposizioni relative all'applicazione dei patto di stabilità interno ad uno specifico comune, che non sono strettamente riconducibili al contenuto del provvedimento; Latronico 1.49, 1.68 e 1.69, relativi ad aspetti del patto di stabilità interno delle regioni e dei comuni privi di attinenza con le disposizioni relative al riequilibrio finanziario della Regione siciliana e della Regione Piemonte contenute nell'articolo 11 del decreto; Bobba 1.31, che reca una norma di carattere generale relativa al servizio di tesoreria degli enti territoriali, non strettamente connessa al contenuto del decreto-legge; gli identici Matarrese 1.01 e Vignali 1.05, Vignali 9.04, Mariani 10.79, Marchi 10.101 (ex Amici 10.101), Buttiglione 11.019, che recano modifiche alla normativa in materia di appalti pubblici Pag. 44non strettamente connesse al contenuto del decreto-legge; Bobba 3.18, che autorizza la Croce Rossa Italiana ad un'anticipazione di liquidità da parte della Cassa depositi e prestiti; Matarrese 6.55, che prevede una revisione dei criteri adottati per la definizione degli obiettivi del patto di stabilità interno per gli enti locali, finalizzata a ridurre la formazione di nuovi debiti nei confronti delle imprese ed è pertanto attinente a materia non strettamente connessa al contenuto del decreto-legge; Sorial 6.51, che reca disposizioni in materia di pignorabilità presso le banche, le Poste italiane e gli istituti di pagamento delle somme trasferite a titolo di stipendio o delle altre indennità relative a rapporti di lavoro, intervenendo su materia estranea al contenuto del provvedimento; Vignali 8.3, nonché gli identici Vignali 9.15 e Matarrese 9.47, in materia di esclusione della responsabilità fiscale solidale negli appalti pubblici; Palese 9.6 (ex Alberto Giorgetti 9.6), che dispone l'introduzione di un'accisa su qualsiasi prodotto contenente nicotina o altra sostanza idonea a sostituire il consumo di tabacchi lavorati, recando disposizioni che, seppure possono costituire un'idonea forma di copertura finanziaria, sono finalizzate ad un obiettivo non strettamente attinente all'oggetto del provvedimento; Ruocco 9.37, che estende la compensazione di cui all'articolo 9 anche ai contributi versati nella gestione separata costituita presso l'INPS, prevedendo pertanto una compensazione che non è relativa a crediti delle imprese; Schulian 10.10, che reca modifiche alla disciplina dell'IMU per i fabbricati rurali che non riguardano gli aspetti procedurali dell'imposta oggetto del provvedimento in esame; Alfreider 10.8, il quale esclude la riserva statale del gettito IMU relativo agli immobili classificati nel gruppo catastale D concernente i fabbricati rurali ad uso strumentale per i quali le province autonome di Trento e di Bolzano abbiano deciso l'assoggettamento all'imposta stessa, prevedendo un intervento non strettamente attinente all'oggetto del provvedimento, relativo ad aspetti procedurali dell'imposta; Capua 10.129, che riguarda profili sostanziali della disciplina dell'IMU e non gli aspetti procedurali oggetto del provvedimento in esame; Squeri 10.23, 10.02 e 10.010 (ex Castiglione 10.23, 10.02 e 10.010), che recano disposizioni in materia di imposta provinciale di trascrizione e di sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità interno, che non appaiono strettamente riconducibili all'oggetto del provvedimento; Barbanti 10.05, che esclude l'applicazione dell'IMU all'abitazione principale, recando disposizioni di natura sostanziale che non riguardano quindi gli aspetti procedurali oggetto del provvedimento in esame; Guerra 10.06, il quale riduce al 50 per cento la riserva statale del gettito IMU derivante dagli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D, recando disposizioni di natura sostanziale che non riguardano quindi gli aspetti procedurali oggetto del provvedimento in esame; Sanna 11.1 e Cicu 11.025, in materia di patto di stabilità interno della Regione Sardegna, in quanto il decreto-legge reca esclusivamente misure per l'equilibrio finanziario della Regione siciliana e della Regione Piemonte e il relativo contenuto non può essere ampliato con disposizioni relative al patto di stabilità interno delle altre regioni; Di Salvo 11.01, volto a differire i termini entro i quali le pubbliche amministrazioni possono prorogare i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato; Airaudo 11.02, Marcon 11.03, Di Salvo 11.04, 11.05 e 11.010, Damiano 11.018, relativi al finanziamento per l'anno 2013 degli ammortizzatori sociali in deroga.
  Segnala che, ad un più attento esame, possono invece ritenersi ammissibili le seguenti proposte emendative: Sorial 1.04, che destina maggiori risorse all'allentamento del patto di stabilità interno per consentire il pagamento dei debiti commerciali degli enti locali; Oliverio 5.1, che include tra i debiti fuori bilancio delle Amministrazioni dello Stato da estinguere ai sensi dell'articolo 5 anche quelle collegate alla soppressione dell'Agenzia per lo sviluppo del settore ippico; gli identici Matarrese 6.01, Mariani 6.05 e Vignali Pag. 456.010 che recano disposizioni volte a favorire il riconoscimento dei debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese.
  Con riferimento alle inammissibilità per carenza di compensazione, fa presente che, in seguito alle richieste di riesame, sono state riammesse le seguenti proposte emendative: Bobba 3.18, Vignali 7.13, Bobba 7.23, Giampaolo Galli 7.35, Marchi 7.27 e 7.38 (ex Amici 7.27 e 7.38), Matarrese 7.46, Gutgeld 8.02, Taranto 9.06, Alfreider 10.8, Capua 10.129, Speranza Dis.1.1. Si conferma quindi l'inammissibilità per le restanti proposte emendative già dichiarate inammissibili: Vignali 1.82, Marchi 1.122, Melilli 1.126, Marchi 6.07 (ex Benamati 6.07), Vignali 6.09 e 7.5, Marchi 7.31 (ex Benamati 7.31), Giampaolo Galli 8.4, Vignali 9.9, Vignali 9.14, Gelmini 9.17, Vignali 9.18, Giampaolo Galli 9.22, Marchi 9.23 (ex Benamati 9.23), Marchi 9.32, Mariani 9.35, Ruocco 9.37, 9.38, 9.39 e 9.40, Rostellato 9.41, Sorial 9.44, Matarrese 9.46, Sorial 9.05, Calabria 10.29, Vignali 10.38 e 10.40, Giampaolo Galli 10.99, Barbanti 10.110, Ruocco 10.115 e 10.116, Barbanti 10.05, Guerra 10.06, Sorial 11.3, Di Salvo 11.05. A seguito di tali riammissioni, segnala che sono state ritenute ammissibili anche le seguenti proposte emendative, in quanto identiche ad altre proposte emendative sopra menzionate, pur se delle stesse non è stato richiesto il riesame: Vignali 7.22, in quanto identico all'emendamento Bobba 7.23; Calabria 7.19, in quanto sostanzialmente identico all'emendamento Marchi 7.27, Vignali 7.6, in quanto identico al Giampaolo Galli 7.35.
  Prima di passare ad eventuali interventi volti all'illustrazione delle proposte emendative presentate, per ragioni di economia procedurale, al fine di consentire l'applicazione dell'articolo 79, comma 10, del Regolamento chiede a ciascun gruppo di segnalare due proposte emendative per ogni articolo del decreto-legge, indicando nel complesso ventisei proposte emendative.

  Maino MARCHI (PD), pur concordando con la proposta di segnalare un numero ristretto di proposte emendative, ritiene che per il futuro sarebbe opportuno tenere conto della consistenza dei gruppi parlamentari.

  Angelo RUGHETTI (PD) osserva che molte proposte emendative insistono su temi che potrebbero essere affrontati anche da proposte emendative dei relatori o del Governo, che renderebbero inutili alcune delle segnalazioni eventualmente effettuate.

  Francesco BOCCIA, presidente, assicura che, a seguito della presentazione delle proposte emendative dei relatori e del Governo, si potrà tenere conto della problematica segnalata dall'onorevole Rughetti.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI esprime il proprio apprezzamento per il metodo di lavoro proposto dal presidente, sottolineando come sia interesse del Governo un esame approfondito delle questioni affrontate dalle proposte emendative presentate, che potrà essere evidentemente agevolato dalla riduzione delle proposte da esaminare. In questo senso, ritiene che sia utile acquisire le valutazioni dei gruppi in ordine alle loro priorità.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) concorda sul metodo proposto dal presidente, considerando la peculiarità dell'attuale situazione e la necessità di assicurare una celere conclusione dell'esame del provvedimento. Reputa, in proposito, preferibile che le segnalazioni possano avvenire già nella giornata odierna, al fine di consentire di proseguire rapidamente l'esame del provvedimento.

  Rocco PALESE (PdL) concorda sulla procedura proposta sottolineando come sia necessario garantire ai gruppi tempi adeguati per provvedere alle segnalazioni.

  Giulio MARCON (SEL), a nome del proprio gruppo, dichiara di concordare con la proposta del presidente circa la segnalazione delle proposte emendative rappresentando l'opportunità che essa abbia luogo già nella serata di oggi.

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  Bruno TABACCI (Misto-CD) rileva l'opportunità che il Governo e i relatori chiariscano i propri intendimenti, in quanto l'utilità delle segnalazioni dipende essenzialmente dalle scelte che essi compieranno in ordine alle modifiche da apportare al decreto in esame.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI, pur comprendendo le considerazioni dell'onorevole Tabacci, osserva che già nella discussione svoltasi presso la VI Commissione nella giornata odierna sono emersi diversi profili di interesse dei gruppi parlamentari e si sono delineati anche i limiti entro i quali potrà provvedersi ad eventuali modifiche e integrazioni del testo del decreto. In questa ottica ritiene che sia utile l'illustrazione delle proposte emendative e la loro selezione attraverso le segnalazioni, evidenziando come il Governo non intenda manifestare una chiusura ad ogni modifica, pur rappresentando l'esigenza di tenere conto degli impegni del Documento di economia e finanza e degli aggiornamenti che stanno maturando a seguito dell'approvazione del DEF da parte delle Camere.

  Francesco BOCCIA, presidente, propone che si proceda alla segnalazione degli emendamenti da parte dei rappresentati dei gruppi in Commissione entro le ore 21 di questa sera, per consentire un congruo esame degli stessi ai rappresentanti del Governo.

  Marco CAUSI, relatore, sottolinea, anche a nome dell'altro relatore, come siano già stati posti anche all'attenzione dei rappresentanti del Governo alcuni temi rilevanti, emersi dall'esame delle proposte emendative presentate. Segnala, in particolare, come i relatori abbiano già chiesto ai rappresentanti del Governo di valutare con attenzione l'individuazione degli ambiti soggettivi recati dall'articolo 1, riferito ai pagamenti dei debiti degli enti locali, evidenziando anche la possibilità di eliminare determinati vincoli in materia di entrate dei comuni e la questione della svalutazione dei crediti. Evidenzia, quindi, che, con riguardo ai criteri di escludibilità dal patto di stabilità, l'orientamento dei relatori è nel senso di non incidere su tali criteri. Con riguardo all'articolo 2, segnala che verrà dato parere favorevole alla proposta emendativa che tende ad introdurre il cosiddetto patto di stabilità verticale, mentre il parere dei relatori è contrario sulla richiesta di anticipazione dei termini. Rammenta, poi, la necessità di riflettere sulla disomogeneità degli schemi contabili delle regioni. Segnala, quindi, che sulla proposta emendativa tendente a sopprimere l'articolo 4 del provvedimento il parere dei relatori sarà negativo, mentre sarà positivo sulla proposta di introdurre adeguate forme di pubblicità per le liste dei debiti. Con riguardo all'articolo 6, infine, segnala come i relatori stiano riflettendo sulla possibilità di finanziarizzazione dei crediti per consentirne la collocazione sui mercati finanziari, anche mediante l'attività della Cassa Depositi e Prestiti. Sempre con riferimento all'articolo 6, segnala che si sta riflettendo per migliorare le forme di compensazione previste nonché sull'introduzione di un meccanismo di silenzio assenso per i pagamenti, anche se ciò richiede evidentemente un'istruttoria più lunga. Con riguardo alle proposte emendative relative all'Expo 2015, avverte che i relatori le esamineranno attentamente, assicurando infine che si escluderanno in ogni caso tagli di risorse finanziarie al settore dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire sul complesso degli emendamenti, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 19.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 19.30 alle 19.40.