CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 gennaio 2024
237.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-01872 Caso e 5-01873 Manzi: Iniziative per la proroga del contratto del personale ATA tecnico e amministrativo (organico PNRR e organico Sud).

TESTO DELLA RISPOSTA

  Preliminarmente consentitemi di precisare che si deve a questo Governo la volontà di assicurare alle scuole il supporto di personale amministrativo aggiuntivo in grado di accompagnarle nel percorso di attuazione sia del PNRR sia di «Agenda Sud»: a tale scopo, infatti, con più interventi normativi nel corso del 2023, sono state individuate ingenti risorse statali, pari a 62 milioni di euro per il 2023 ed a 50 milioni di euro per il 2024.
  Corre l'obbligo di precisare che la legge, nell'individuare le coperture finanziarie, ha dovuto distinguere la platea dei collaboratori scolastici – i cui compensi non sono ammissibili nell'ambito delle risorse PNRR e per i quali, dunque, si è fatto fronte esclusivamente con risorse statali – da quella degli assistenti amministrativi e tecnici, i cui compensi, invece, sono riconducibili all'alveo del PNRR.
  Grazie all'articolo 20-bis del decreto-legge n. 145 del 2023, si è introdotta una rilevante potestà in capo alle scuole: si è, infatti, consentito di attingere alla platea degli assistenti amministrativi e tecnici con contratto a tempo determinato al 31 dicembre 2023 ai fini dell'affidamento di incarichi di esperti PNRR ed a valere sulle risorse dei progetti del Piano medesimo. Una possibilità, questa, è bene precisare, preclusa alle altre amministrazioni – che sono tenute ad affidarsi ai soggetti inseriti negli elenchi di IN-PA o, in subordine, all'espletamento di procedure comparative – che il Ministero è riuscito ad ottenere motivando la specialità del comparto scuola, il quale vede già al proprio interno, nell'ambito delle graduatorie vigenti, le professionalità davvero necessarie per assicurare il supporto amministrativo in parola.
  Per semplificare le procedure amministrative, supportare le scuole e garantire una continuità occupazionale agli assistenti amministrativi e tecnici, il Ministero dell'istruzione e del merito ha attivato sin da subito specifiche azioni di supporto: un format di contratto che le scuole possono scaricare direttamente dal sistema informativo e un «simulatore», con il quale le scuole potranno calcolare, con le risorse PNRR disponibili e comunicate a ciascuna scuola, la durata del contratto e l'importo da corrispondere a ciascun assistente amministrativo.
  Infine, aggiungo che il Ministero dell'istruzione e del merito sta lavorando con il Ministero dell'economia e delle finanze per individuare tutte le possibili semplificazioni per la gestione dei pagamenti di questi contratti da parte delle scuole, nonché per ripartire e assegnare ulteriori risorse PNRR a favore delle stesse scuole in modo da incrementare le disponibilità finanziarie per l'attivazione dei predetti contratti a tempo determinato per una durata più ampia.
  Una volta attuate queste misure, si ritiene che le scuole che avranno in essere progetti PNRR che richiedono uno specifico supporto amministrativo, avranno tutti gli strumenti per attivare gli incarichi in parola.

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ALLEGATO 2

5-01874 Dalla Chiesa: Iniziative per garantire il pagamento delle retribuzioni del personale docente precario.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Evidenzio, preliminarmente, che il contratto del personale supplente breve e saltuario è contraddistinto da una eterogeneità nella durata e da una discontinuità nel rapporto di lavoro con l'amministrazione. Pertanto, la procedura di pagamento degli stipendi di questa categoria di personale risulta molto complessa a causa dei vincoli amministrativi e normativi che impongono adempimenti e controlli a carico di diverse amministrazioni, quali le istituzioni scolastiche, il Ministero dell'istruzione e del merito, il Ministero dell'economia e delle finanze – Ufficio Centrale di Bilancio (UCB) e NoiPA.
  Tanto premesso, specifico che l'attuale processo di pagamento, come indicato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 31 agosto 2016, si svolge in cooperazione applicativa tra i sistemi informativi del Ministero dell'istruzione (SIDI) e del Ministero dell'economia e delle finanze (Sistema NoiPA e Sistema Spese): in particolare, il meccanismo prevede che l'inserimento dei contratti, le eventuali variazioni di stato giuridico e l'autorizzazione dei ratei sia svolto dalle istituzioni scolastiche, mentre l'assegnazione delle risorse finanziarie alle scuole è una competenza del Ministero dell'istruzione e del merito e l'elaborazione del Cedolino Unico e la liquidazione dei compensi spetta al Ministero dell'economia e delle finanze.
  Nel corso del 2023, per effetto dell'approvazione del nuovo Contratto collettivo nazionale triennio 2019-2021, la liquidazione degli arretrati dovuti ai contratti di supplenza breve e saltuaria, ha determinato un depauperamento delle risorse finanziarie stanziate sui capitoli pertinenti delle supplenze brevi e saltuarie.
  A fronte di ciò, il Ministero dell'istruzione e del merito si è prontamente attivato per reperire le risorse finanziarie e apportare le necessarie variazioni in Bilancio fornendo al Ministero dell'economia e delle finanze l'indicazione delle risorse finanziarie per ripristinare le disponibilità sui capitoli pertinenti e ha fornito agli uffici competenti i monitoraggi e le proiezioni atti ad indicare il fabbisogno per i mesi da settembre a dicembre 2023.
  Grazie a questa attività, con l'emissione straordinaria di gennaio, richiesta dal Ministero a NoiPA, sono stati effettuati i pagamenti dei ratei incapienti oltre agli emolumenti relativi al mese di dicembre non ancora retribuiti, per un volume finanziario pari a circa 300 milioni di euro.
  Non da ultimo ricordo che, proprio nell'ambito delle misure volte a sburocratizzare la scuola e a realizzare un sistema più snello per il pagamento veloce degli stipendi, su impulso del Ministro dell'istruzione e del merito è stata già costituita una task force con l'obiettivo di riformare la procedura di pagamento in modo organico e strutturale e che a breve sarà presentata una proposta di interventi in collaborazione con il Ministero dell'economia e delle finanze. Infatti, già dal corrente mese sono state messe in atto, con la stretta collaborazione del Ministero dell'economia e delle finanze-NoiPa, azioni migliorative del processo che permetteranno il pagamento dei ratei contrattuali dei periodi pregressi.

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ALLEGATO 3

5-01875 Latini: Sullo stato di attuazione del progetto nazionale di sperimentazione della filiera formativa tecnologico-professionale e sui tempi di implementazione della riforma.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Ricordo che l'istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale costituisce un obiettivo strategico del Governo che forma oggetto del disegno di legge (A.S. 924), collegato alla manovra di bilancio, che il 21 dicembre 2023 ha concluso l'esame presso la 7ª Commissione del Senato.
  Il citato disegno di legge innova l'istruzione tecnico-professionale arricchendola con l'introduzione del nuovo modello 4+2, che prevede uno sbocco preferenziale, ma non esclusivo, verso gli ITS.
  Si tratta di una riforma molto ambiziosa che mira a una nuova formazione tecnica e professionale, grazie all'alleanza tra scuola, territorio e impresa, con l'obiettivo di garantire ai nostri giovani una formazione di alto profilo e di consentire la riduzione del disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, offrendo maggiori e più veloci opportunità di inserimento nel mondo del lavoro, rendendo – in definitiva – più competitivo il sistema produttivo del nostro Paese.
  Una delle caratteristiche più rilevanti della sperimentazione è costituita dagli Accordi di rete sottoscritti dai soggetti partecipanti alla filiera: in particolare quelli della formazione (istituzioni scolastiche, ITS Academy, strutture formative delle regioni) e gli enti e tessuto imprenditoriale (università, imprese, enti pubblici e privati). Gli Accordi hanno il fine di integrare e implementare l'offerta formativa complessiva delle filiere tecnologico-professionali in relazione alle esigenze produttive del territorio, superando compartimentazioni ormai antiquate e favorendo la comunicazione tra percorsi anche diversi, che potranno trovare il loro punto di incontro nei «campus» che si confida di istituire sulla base di tali accordi.
  Tanto premesso, nelle more dell'approvazione del disegno di legge sopra richiamato, si è intanto avviata una sperimentazione che anticipa in via amministrativa una buona parte delle novità della riforma di legge.
  Al riguardo, in merito allo stato di attuazione della sperimentazione relativa all'istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale, rappresento che a seguito dell'istruttoria condotta dalla commissione tecnica del Ministero dell'istruzione e del merito – istituita con decreto dell'11 gennaio 2024 –, grazie allo straordinario sforzo profuso dalle istituzioni scolastiche per elaborare i progetti in tempi molto stretti, sono stati ammessi alla sperimentazione della nuova filiera n. 171 istituti tecnici e professionali, per un totale di 193 corsi.
  Si tratta, senza dubbio, di una risposta importante, che dimostra la straordinaria capacità progettuale e la voglia di innovazione della nostra scuola che vuole rispondere alle esigenze educative, culturali e professionali delle giovani generazioni, nonché alle esigenze del settore produttivo nazionale secondo gli obiettivi del Piano nazionale «Industria 4.0».

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ALLEGATO 4

5-01876 Piccolotti: Iniziative per il rapido completamento delle prove del concorso per docente ordinario del 2020 e lo scorrimento delle graduatorie di merito.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Evidenzio, preliminarmente, che i decreti dipartimentali n. 498 e 499 del 2020, hanno disciplinato, a livello nazionale ma su base regionale, le procedure concorsuali ordinarie, rispettivamente per la scuola dell'infanzia e primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado.
  Pertanto, la gestione delle predette procedure rientra nelle competenze degli Uffici scolastici regionali responsabili.
  Al riguardo, da una recente rilevazione effettuata dal Ministero, gli Uffici scolastici regionali hanno dichiarato di non aver ancora concluso le procedure, nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, per un totale di 181 posti previsti nel bando del concorso 2020, mentre sono state concluse quelle relative alla scuola dell'infanzia e primaria.
  Con riferimento all'ulteriore tema segnalato dall'onorevole interrogante, occorre distinguere tra i candidati vincitori della procedura concorsuale, in quanto collocati nelle graduatorie di merito dei concorsi ordinari per il personale docente della scuola dell'infanzia e primaria e secondaria di primo e secondo grado – indetti rispettivamente con decreti direttoriali n. 498 del 2020 e 499 del 2020 – entro il numero dei posti messi a bando e coloro che, invece, sono risultati idonei non vincitori.
  Ebbene, i candidati risultati vincitori possono vantare un diritto all'assunzione che trova un puntuale riferimento sul piano normativo, mi riferisco all'articolo 59, comma 13 del decreto-legge n. 73 del 2021.
  Con riferimento ai candidati che sono risultati idonei ma non vincitori, giova ricordare che le graduatorie di merito dei concorsi in questione sono state integrate con l'inserimento dei soggetti che hanno ottenuto il punteggio minimo richiesto dal bando di concorso, consentendo, pertanto, l'assunzione di un numero di docenti superiore rispetto al numero dei posti messi a bando in presenza delle relative disponibilità autorizzate alle assunzioni.
  Da ultimo voglio precisare che si deve a questo Governo – che è intervenuto con un'apposita norma di legge nell'ambito del DL PA-bis – la volontà di garantire che le graduatorie di merito dei concorsi ordinari per il personale docente, di cui ai citati decreti n. 498 e n. 499, integrate con i candidati risultati idonei, venissero prorogate fino al loro esaurimento. Conseguentemente, a decorrere dall'anno scolastico 2024/2025, le medesime graduatorie saranno utilizzate, seppur nei limiti delle facoltà assunzionali residuali rispetto alle immissioni in ruolo necessarie al raggiungimento degli obiettivi previsti dal PNRR.

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ALLEGATO 5

5-01877 Amorese: Informazioni circa le richieste di attivazione delle prime classi del Liceo del Made in Italy da parte delle istituzioni scolastiche.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Ringrazio l'onorevole interrogante, perché con il suo quesito mi offre la possibilità di ribadire, anche in questa sede, che l'istituzione del liceo del made in Italy costituisce una importante novità nell'ambito dell'offerta formativa a beneficio dei nostri studenti, costituendo, al contempo, una parte qualificante del percorso di valorizzazione, promozione e tutela delle eccellenze italiane.
  Tale percorso fornirà alle studentesse e agli studenti la possibilità di approfondire gli scenari storici, geografici, artistici e culturali dello sviluppo industriale e del tessuto produttivo del nostro Paese, ma anche di proiettarsi nel futuro con una solida formazione di base soprattutto in campo economico, giuridico e tecnologico.
  Ciò premesso, relativamente alle modalità di avvio dei percorsi liceali del made in Italy, ricordo che, nelle more dell'approvazione definitiva del disegno di legge sul made in Italy, con nota ministeriale del 12 dicembre scorso, era stata preannunciata alle istituzioni scolastiche la possibilità di attivazione di classi prime del liceo in argomento, già a partire dall'anno scolastico 2024/2025, qualora l'approvazione definitiva del citato disegno di legge fosse sopraggiunta in tempo utile per consentire il rispetto dei termini delle iscrizioni.
  Il più volte richiamato disegno di legge è stato definitivamente approvato dal Parlamento con la legge del 27 dicembre n. 206 del 2023, e così il Ministero, all'indomani, con ulteriore nota, ha fornito tempestivamente le indicazioni operative per permettere l'iscrizione alle classi prime del nuovo percorso liceale.
  Al riguardo, al fine di consentire il rispetto del termine ultimo delle iscrizioni, fissato al 10 febbraio 2024, la richiesta di attivazione delle prime classi del liceo del made in Italy doveva essere presentata dall'istituzione scolastica interessata entro il 15 gennaio 2024 – termine prorogato al 18 gennaio al fine di venire incontro alle esigenze emerse in taluni contesti territoriali – in modo da poter stipulare gli accordi tra l'Ufficio scolastico regionale e la regione, in tempo utile per l'apertura delle iscrizioni sulla piattaforma UNICA.
  Onorevole, quanto fin qui rappresentato evidenzia la solerzia del Ministero, al fine di garantire l'attivazione di tali percorsi. Infatti, i dati in nostro possesso, sulle richieste di attivazione dei percorsi liceali del made in Italy, – a differenza di ciò che si è letto su taluni organi di stampa, che riferivano notizie in assenza di riscontri ufficiali – restituiscono una risposta davvero significativa da parte delle istituzioni scolastiche.
  E infatti, sono in totale 92 i licei a indirizzo made in Italy sinora approvati sul territorio nazionale: nel dettaglio, 17 saranno attivati in Sicilia, 12 in Lombardia e nel Lazio, 9 in Puglia, 8 nelle Marche e in Calabria, 6 in Abruzzo, 5 in Toscana, 3 in Liguria, Piemonte e Veneto, 2 in Molise e 1 in Basilicata, Emilia-Romagna, Sardegna e Umbria. L'elenco non comprende le 22 scuole per cui la regione Campania non ha ancora autorizzato l'avvio del liceo del made in Italy. Nel resto d'Italia, sono 6 gli istituti scolastici che, pur avendo presentato domanda, non erano in possesso dei requisiti richiesti.