CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 7 giugno 2023
123.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-00948 Barzotti: Iniziative volte a garantire condizioni lavorative e salariali dignitose per i lavoratori del comparto della vigilanza privata.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con il presente atto ispettivo, gli Onorevoli Interroganti ripropongono il delicato tema della giusta retribuzione su cui il Ministero del lavoro e delle politiche sociali è stato chiamato ad esprimersi in più occasioni.
  Il problema dell'adeguamento dei livelli salariali è una questione di particolare rilievo, nella consapevolezza della progressiva incidenza sulla ricchezza delle famiglie italiane di politiche economiche e sociali passate non efficaci, di crisi internazionali e, da ultimo, dell'elevata spirale inflazionistica.
  Gli interventi di riduzione del cuneo fiscale previsti nel recente decreto-legge n. 48 del 2023 (cosiddetto «Decreto Lavoro») si pongono in continuità con le previsioni introdotte dalla legge di bilancio 2023, determinando un esonero complessivo pari a 6 punti percentuali dei contributi a carico del lavoratore dipendente.
  Lo sgravio permette di recuperare almeno in parte il potere di acquisto perso dai lavoratori a causa dell'inflazione, in quanto viene ridotta la differenza tra salario lordo e salario netto.
  Ciò detto, accolgo positivamente la notizia della sottoscrizione di un'ipotesi di accordo per il nuovo contratto collettivo del settore della vigilanza privata, atteso da molti anni.
  La contrattazione collettiva, infatti, ha il doveroso compito di contribuire a migliorare le condizioni retributive dei lavoratori del comparto che, occupandosi di sicurezza, svolgono funzioni essenziali per l'intera società.
  A giudizio dell'Onorevole Interrogante, tale categoria di lavoratori risulta essere già da tempo afflitta da una serie di problematiche tra cui, in particolare, l'assenza di stabilità e sicurezza lavorativa, ritmi eccessivi di lavoro a fronte di una inadeguata retribuzione fino alla mancata regolarizzazione dei rapporti di lavoro.
  Con riferimento al tema del salario minimo legale, in linea con quanto già espresso dal Governo, vale la pena ricordare che il perimetro delle garanzie e delle tutele offerte al lavoratore dai CCNL è ben più esteso del mero trattamento economico minimo, in quanto comprende tutta una serie di elementi ulteriori oggetto di contrattazione (mensilità aggiuntive, previdenza e assistenza sanitaria integrative, welfare, scatti di anzianità, e altro).
  Si ritiene che vada ulteriormente valorizzata e rafforzata l'efficacia della contrattazione collettiva e, ove necessario e opportuno, le Parti sociali andranno supportate per favorire una rapida definizione dei rinnovi contrattuali ancora non conclusi, che spesso hanno determinato livelli retributivi eccessivamente bassi in alcuni settori, nel pieno rispetto dei princìpi sanciti dall'articolo 36 della Costituzione.

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ALLEGATO 2

5-00949 Mari: Iniziative per garantire la sicurezza sul lavoro e rafforzare i controlli per il contrasto agli infortuni sul lavoro.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'argomento sollevato dall'Onorevole Interrogante rappresenta una questione particolarmente delicata e di enorme sensibilità sociale, e rappresenta certamente una priorità dell'azione di Governo, tanto sotto il profilo delle verifiche del rispetto della normativa vigente che sotto quello della individuazione di ulteriori misure utili a fronteggiare nella maniera più efficace il fenomeno degli infortuni sul lavoro.
  La materia della sicurezza sui luoghi di lavoro è stata inserita tra le priorità delle linee programmatiche del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ed è, sin dall'avvio dell'attività di questo Governo, al centro di un lavoro congiunto all'interno di una task force governativa che sta collaborando su più fronti.
  Tra le azioni messe in atto voglio ricordare i lavori avviati in seno al Tavolo tecnico sulla sicurezza istituito dal Ministro Calderone all'inizio del mandato.
  Sottolineo, inoltre che con il recente decreto-legge n. 48 del 2023 (cosiddetto «Decreto Lavoro») sono state introdotte misure normative per aumentare tutele e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, anche in riferimento agli ambienti scolastici e ai percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento.
  In primo luogo, si introduce un sostegno economico ai familiari degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado e delle Università, compresi quelli impegnati nei percorsi di istruzione e formazione professionale, deceduti a seguito di infortuni mortali verificatisi in occasione di attività formative a far data dal 1° gennaio 2018. La misura si rende necessaria in quanto nell'ordinamento vigente non sono previste altre forme di indennizzo di natura pubblica per tali eventi nefasti. La norma prevede, pertanto, l'istituzione di un apposito Fondo nello stato di previsione del Ministero del lavoro delle politiche sociali, al quale accedere con modalità demandate all'adozione di un decreto ministeriale.
  In secondo luogo, si estende per gli anni scolastici e accademici 2023-2024 l'assicurazione obbligatoria INAIL a tutti gli studenti delle scuole e Università, ai docenti e al personale non docente, con una innovazione sperimentale ma di grande impatto, che permette la protezione assicurativa a tutti i ragazzi che frequentano gli ambienti di studi e a tutti i lavoratori del settore, oggi coperti soltanto in maniera parziale e insufficiente.
  Sono poi previsti una serie di interventi migliorativi e di aggiornamento del decreto legislativo n. 81 del 2008 (testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro), predisposti sulla base delle indicazioni delle strutture tecniche del Ministero e di quelle dell'Ispettorato nazionale del lavoro.
  Detto ciò, in linea generale appare necessario rafforzare la formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, annoverata tra le misure generali di tutela previste dall'articolo 15 del decreto legislativo n. 81 del 2008. La formazione, infatti, va considerata un vero e proprio processo educativo, attraverso il quale trasferire ai lavoratori e agli altri soggetti del sistema di prevenzione le conoscenze e le procedure utili all'acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda, per l'identificazione dei pericoli e per la gestione dei rischi.
  La formazione è uno strumento elettivo per la diffusione della cultura della salute e sicurezza, per il coinvolgimento Pag. 163partecipato e per il miglioramento dei processi produttivi e la valorizzazione del capitale umano.
  Quanto agli strumenti di prevenzione, è fondamentale l'attività di controllo ispettivo, finalizzata anche alla prevenzione e al contrasto degli infortuni e delle morti sul lavoro. A questo riguardo, l'Ispettorato nazionale del lavoro ha programmato specifiche attività di vigilanza nel Documento di programmazione per il 2023, anche grazie alle nuove assunzioni di ispettori tecnici.
  Per quanto riguarda, infine, l'introduzione di uno specifico reato di omicidio sul lavoro (materia che peraltro rientra nelle specifiche competenze del Ministero della giustizia), credo sia opportuno fare un approfondimento più analitico sul tema in sinergia con i Ministeri competenti.

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ALLEGATO 3

5-00950 Gribaudo: Iniziative per sostenere l'occupazione nel settore delle telecomunicazioni.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'atto di sindacato ispettivo in discussione affronta il tema dell'occupazione riferito alla filiera delle telecomunicazioni, un settore in grado di creare occupazione di qualità e strategico per il Paese, in termini di servizi per i cittadini, per le imprese e per la pubblica amministrazione.
  Tuttavia, come altri in questi anni di intense crisi internazionali, anche questo settore ha subìto le dinamiche del mercato e, pertanto, necessita di strumenti di sostegno e di tutela.
  Pertanto, nel 2022 è stato firmato l'accordo con il quale le parti sociali hanno manifestato la volontà di costituite il Fondo di solidarietà bilaterale per la filiera delle telecomunicazioni ai sensi degli articoli 26 e 28, comma 2, del decreto legislativo n. 148 del 2015.
  Il Fondo di solidarietà è uno strumento essenziale per garantire la sostenibilità occupazionale e rispondere ai profondi processi di trasformazione industriale che stanno interessando tutte le imprese della filiera, rientranti e non rientranti nel campo di applicazione della cassa integrazione guadagni (ordinaria e straordinaria).
  Potranno accedere alle prestazioni del Fondo tutte le imprese esercenti servizi di telecomunicazione, le imprese che svolgono attività di assistenza e gestione della clientela, le imprese che forniscono apparati e servizi di gestione, manutenzione ed esercizio di impianti e reti di telecomunicazione, le imprese di sviluppo e implementazione di servizi per soluzioni tecnologiche applicate anche alle telecomunicazioni e le imprese che forniscono servizi per contenuti digitali e multimediali.
  Al riguardo, segnalo che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali si è tempestivamente attivato per rendere operativo tale strumento e gli Uffici tecnici hanno predisposto lo schema di decreto istitutivo del fondo, trasmesso (il 9 maggio scorso) al Ministero dell'economia e delle finanze per l'acquisizione del formale concerto previsto dalla legge.
  Tale concerto, secondo quanto anticipato dallo stesso Ministero dell'economia e delle finanze, dovrebbe essere imminente e consentirà di dare seguito all'iter di definizione del decreto che potrà, così, produrre i suoi effetti.