CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 2 marzo 2023
72.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-00450 Furgiuele: Rilancio del porto di Corigliano Calabro.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Il porto di Corigliano Calabro rappresenta una infrastruttura strategica per il sistema portuale nazionale e per lo sviluppo economico della Calabria e per la definizione del suo ruolo nel Mediterraneo.
  L'Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio intende realizzare sul porto investimenti in grado di soddisfare la domanda di traffico e adeguarlo alle richieste del mercato marittimo.
  Nel contempo ha avviato un programma di interventi di riqualificazione per tutte le attività cantieristiche e acquisito la struttura della stazione di alaggio e varo realizzata da Regione Calabria e Lega Navale.
  Nell'ambito del proprio Programma Triennale delle Opere Pubbliche, l'Autorità ha previsto lavori di realizzazione di un nuovo polo crocieristico. L'intervento, dell'importo di circa 9 milioni di euro, è finalizzato a migliorare l'accessibilità marittima e ad accogliere naviglio di dimensioni coerenti con le tipologie di traffici da attrarre.
  Ulteriori 6 milioni di euro sono destinati al rifacimento delle banchine nell'area industriale, dove sarà realizzata una specifica area assemblaggio di pale per impianti eolici off-shore.
  Tali investimenti rappresentano un indotto per le piccole e medie imprese del territorio e una testimonianza dell'impegno dell'Autorità di sistema portuale per il rilancio del porto di Corigliano Calabro, anche in una prospettiva di medio-lungo periodo.
  Al fine di valorizzare le potenzialità del porto, nel confronto con gli enti locali e l'Autorità portuale, potranno essere individuate le opportune semplificazioni procedurali disponibili secondo la legislazione vigente per velocizzare la realizzazione degli investimenti previsti.

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ALLEGATO 2

5-00451 Ghirra: Adozione di un «Piano straordinario per il trasporto pubblico locale», con particolare riferimento alla situazione della regione Umbria.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Il trasporto pubblico locale rappresenta un tassello fondamentale per il perseguimento di una mobilità urbana efficiente e sostenibile. L'esigenza di rendere questo settore più efficiente ha richiesto una serie di riforme coerenti con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
  A tal proposito, con l'emanazione del decreto legislativo 201 del 23 dicembre 2022 sul riordino della disciplina dei servizi pubblici locali, è stato raggiunto uno degli obiettivi previsti dalla Milestone legge annuale sulla concorrenza. Tale provvedimento ha stabilito, tra l'altro, le modalità di scelta di gestione del servizio, che rientra nelle facoltà delle Regioni. Prima dell'avvio della procedura di affidamento del servizio, gli enti competenti sono tenuti ad inviare all'Autorità di Regolazione dei Trasporti apposita relazione che evidenzi le ragioni e la sussistenza dei requisiti previsti dall'Unione europea per la forma di affidamento prescelta.
  Nel caso specifico dell'Umbria, l'Autorità di Regolazione dei Trasporti ha comunicato che l'Agenzia Umbria TPL e Mobilità ha trasmesso la prevista relazione ed è in corso l'istruttoria finalizzata al rilascio del parere sulla scelta compiuta.
  In merito alle tutele sociali, il citato decreto legislativo prevede la salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori, anche mediante l'impiego di apposite clausole sociali.
  Con decreto MIT di concerto con il MEF, lo scorso 13 febbraio, è stata ripartita ed erogata l'anticipazione dell'80 per cento del Fondo nazionale per gli oneri del trasporto pubblico locale 2023, pari a 5 miliardi di euro.
  È in corso l'attività istruttoria sulla rendicontazione di Regioni e Comuni per l'utilizzo dei contributi assegnati con il Piano Strategico Nazionale per la Mobilità Sostenibile.
  Sono state, inoltre, attivate le procedure volte a determinare il fabbisogno di ciascuna Regione per i programmi di sviluppo e potenziamento dei servizi di trasporto pubblico locale.

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ALLEGATO 3

5-00452 Barbagallo: Accelerazione della transizione ecologica dei trasporti e potenziamento dei servizi ferroviari.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  La transizione ecologica dei trasporti è un tema all'attenzione del Governo, che modificherà significativamente il tessuto sociale ed economico del nostro Paese.
  Oltre il 70 per cento delle risorse del MIT riguardano interventi che mirano allo sviluppo di una rete di infrastrutture di trasporto sostenibile, digitale, moderna e interconnessa che possa migliorare concretamente la qualità di vita dei cittadini e dei lavoratori.
  Nello specifico, per il trasporto pubblico locale (TPL) sono state previste risorse per oltre 30 miliardi di euro, incluse quelle del Piano nazionale per la ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale complementare (PNC).
  Sarà potenziato il trasporto rapido di massa con nuove metropolitane, tranvie e filovie – con lo sviluppo di 231 nuovi chilometri – e rinnovato il parco autobus e il materiale rotabile ferroviario. Allo stesso tempo, si provvederà al rafforzamento e alla messa in sicurezza delle reti ferroviarie regionali, metropolitane e locali.
  In merito ai programmi di sviluppo e potenziamento del servizio ferroviario urbano e regionale, il MIT ha attivato le procedure per richiedere alle regioni gli interventi che intendono realizzare nonché il cronoprogramma ipotizzato per la loro realizzazione. I dati forniti consentiranno di avere gli elementi necessari per definire un fabbisogno a livello nazionale, che permetteranno di individuare gli investimenti prioritari cui destinare progressivamente le risorse statali disponibili.
  Analoga procedura è stata avviata per il fabbisogno di settore per il potenziamento delle flotte autobus destinate al trasporto pubblico locale e regionale.
  Queste misure contribuiranno a realizzare servizi più efficienti e moderni, nell'ottica di rinnovare l'intero sistema dei trasporti e le relative infrastrutture in chiave sostenibile.

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ALLEGATO 4

5-00453 Iaria: Disservizi della rete ferroviaria Circumvesuviana e commissariamento dell'Ente Autonomo Volturno (EAV).

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  In premessa ricordo che le funzioni e i compiti di programmazione ed amministrazione dei servizi pubblici di trasporto di interesse regionale e locale sono state assegnate alle Regioni territorialmente competenti ai sensi del decreto legislativo n. 422 del 1997.
  In particolare per la Regione Campania, la gestione della rete ferroviaria – inclusa la linea ferroviaria Circumvesuviana – è stata affidata all'Ente Autonomo Volturno (EAV), che opera in qualità sia di gestore dell'infrastruttura sia di impresa ferroviaria.
  Pertanto, tutti gli aspetti economici, finanziari, gestionali dell'EAV rientrano nell'esclusiva competenza della Regione Campania, la sola a disporre del potere di intervenire in caso di inefficienze nelle attività dell'Ente stesso.
  Ciò premesso, ai fini dell'ammodernamento, del potenziamento e della messa in sicurezza delle ferrovie gestite da EAV, il MIT ha assegnato alla Regione Campania importanti risorse pari a circa 800 milioni di euro.
  Per gli aspetti connessi alla sicurezza delle linee ferroviarie in argomento, dal 1° luglio 2019 le competenze sono state assegnate all'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (ANSFISA), che ha rappresentato quanto segue.
  Nel corso della propria attività di supervisione e di ispezione, l'Agenzia ha rilevato una serie di carenze riguardanti, tra l'altro, i processi di gestione delle emergenze e della rimozione dall'esercizio dei veicoli a scopo di manutenzione.
  In merito alle non conformità rilevate, ANSFISA ha chiesto un piano per sanare tutte le criticità rilevate, monitorato dalla stessa Agenzia e che dovrà completarsi entro l'anno corrente.

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ALLEGATO 5

5-00454 Cangiano: Adozione del decreto di aggiornamento dei titoli professionali del diporto, in particolare per la nuova figura dell'ufficiale di navigazione di seconda classe.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  L'aggiornamento dei titoli professionali del diporto nautico previsto dalla legislazione vigente costituisce una priorità che il Ministero si è impegnato a realizzare accogliendo una richiesta del settore attesa da anni.
  Il decreto, cui fa riferimento l'onorevole interrogante, è il risultato del lavoro svolto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con la concertazione delle principali associazioni di categoria e prevede procedure semplificate che consentiranno un iter più agevole per l'accesso ai titoli professionali.
  Tale percorso sarà conforme alle convenzioni internazionali e alle procedure già previste in altri Paesi, favorendo l'occupazione dei marittimi italiani.
  Viene istituito il titolo di ufficiale di navigazione del diporto di seconda classe e disciplinata la procedura per l'acquisizione del relativo certificato, che non richiede necessariamente l'organizzazione di corsi diversi da quelli già esistenti.
  Sul provvedimento saranno acquisiti i previsti pareri del Ministro dell'istruzione e del merito e del Ministro dell'università e della ricerca. Successivamente si procederà con tempestività alla trasmissione al Consiglio di Stato per il prescritto parere.
  Attraverso questo provvedimento, aggiorniamo i certificati di competenza del diporto, allineandoli alla concorrenza globale ed aumentando la competitività dei nostri marittimi.